Storie di tutela IV parte

Transcript

1 Storie di tutela IV parte

2 Codice civile del Regno d Italia, 1865 Titolo II. Della proprietà. art. 436: La proprietà è il diritto di godere e disporre delle cose nella maniera più assoluta, purché non se ne faccia un uso vietato dalle leggi o dai regolamenti. art. 438: Nessuno può essere costretto a cedere la sua proprietà od a permettere che altri ne faccia uso, se non per causa di utilità pubblica legalmente riconosciuta e dichiarata, e premesso il pagamento di una giusta indennità. art. 440: Chi ha la proprietà del suolo ha pur quella dello spazio sovrastante e di tutto ciò che si trova sopra e sotto la superficie.

3 Regio decreto n del 7 luglio 1866: Soppressione di ordini, corporazioni e congregazioni religiose

4 Giovanni Battista Cavalcaselle Sulla conservazione dei monumenti e degli oggetti di belle arti e sulla riforma dell insegnamento accademico, Memoria presentata al Ministro della Pubblica Istruzione Carlo Matteucci, 1862 Antonello da Messina, Polittico di San Gregorio 1473 Messina, Museo Regionale G.B. Cavalcaselle, disegno dal polittico di San Gregorio,

5 7 agosto 1874: il Ministro della Pubblica Istruzione Girolamo Cantelli (Primo Ministro Marco Minghetti) istituisce - il Consiglio centrale di archeologia e belle arti - le Commissioni provinciali conservatrici dei monumenti e delle opere d arte.

6 Gioacchino Napoleone Pepoli, 1877 Dante Paolocci, Inaugurazione della XIII legislatura, 1876

7 Pietro Nocito, 1892: «I geni sono internazionali» Ferdinando Martini, 1892: «Il primo disegno di legge»

8 Mino da Fiesole, Ritratto di donna 1475 circa Boston, Isabella Stewart Gardner già Firenze, palazzo Antinori venduto nel 1899 da Elia Volpi tramite Bernard Berenson

9 Legge Nasi, n. 185 del 12 giugno 1902 Disposizioni circa la tutela e la conservazione dei monumenti ed oggetti aventi pregio d'arte o di antichità 37 articoli art. 1 Le disposizioni della presente legge si applicano ai monumenti, agl immobili ed agli oggetti mobili che abbiano pregio di antichità o d arte. Ne sono esclusi gli edifici e gli oggetti d arte di autori viventi, o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquant anni.

10 Legge Nasi, n. 185 del 12 giugno inalienabilità del patrimonio ecclesiastico - inalienabilità del patrimonio dello Stato e degli Enti pubblici, se inserito nel catalogo di cui all art consentito il ricorso presso il Consiglio di Stato contro il divieto di alienazione - il patrimonio non compreso nel catalogo è alienabile previa autorizzazione del Ministero della Pubblica Istruzione - atto di notifica - diritto di prelazione - art. 23 cataloghi dei monumenti e degli oggetti d arte e di antichità. Quelli appartenenti a privati vengono inclusi solo se «di sommo pregio, la cui esportazione dal Regno costituisca un danno grave per il patrimonio artistico e per la storia.

11 Firenze, demolizioni per la costruzione di piazza Vittorio Emanuele (ora della Repubblica) 1888

12 Robert de la Sizeranne, Le Prigioni dell arte, marzo 1901

13 Legge Rosadi n. 364 del 20 giugno 1909 che stabilisce e fissa norme per l inalienabilità delle antichità e delle Belle Arti 42 articoli Giovanni Rosadi (Lucca 1862 Firenze 1925) Luigi Rava (Ravenna 1860 Roma 1938) Corrado Ricci (Ravenna 1858 Roma 1934) Art. 1 Sono soggette alle disposizioni della presente legge le cose immobili e mobili che abbiano interesse storico, archeologico, paletnologico o artistico. Ne sono esclusi gli edifici e gli oggetti d arte di autori viventi o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquant anni. Tra le cose mobili sono pure compresi i codici, gli antichi manoscritti, gl incunaboli, le stampe e incisioni rare e di pregio e le cose d interesse numismatico.

14 - inalienabilità del patrimonio culturale dello Stato e degli enti pubblici e privati per beni di interesse storico, archeologico o artistico ; - possibilità per la pubblica amministrazione di sottoporre a vincoli di tutela opere di proprietà privata considerate di importante interesse ; notifica, forma di controllo diretto sul bene da parte dello Stato; - facoltà di esproprio di opere di proprietà privata necessarie al sistema dei monumenti e musei pubblici; - vigilanza sull'esportazione e sulla circolazione dei beni privati, con facoltà dello Stato di esercitare il diritto di prelazione; - organizzazione amministrativa centrale e periferica, soprintendenze ai monumenti e soprintendenze archeologiche e alle gallerie.

15 Bocciata dal Senato la proposta di questo articolo: «Ogni cittadino che gode dei diritti civili e ogni ente legalmente riconosciuto potrà agire in giudizio nell interesse del patrimonio archeologico, artistico e storico della Nazione contro i violatori della presente legge» (actio popularis in difesa dell interesse pubblico).

16 Bocciata dal Senato la proposta di includere tra le «cose» da tutelare quelle d interesse paleontologico, nonché «giardini, foreste, paesaggi, acque, e tutti quei luoghi ed oggetti naturali che abbiano [ ] interesse». Fu fissato l impegno a proporre un disegno di legge «per la tutela e la conservazione delle ville, dei giardini e delle altre proprietà fondiarie che si connettono alla storia o alla letteratura o che importano una ragione di pubblico interesse a causa della loro singolare bellezza».

17 Legge 411 del 16 luglio 1905 in difesa della pineta di Ravenna

18 Legge 688 del 23 giugno 1912 Art. 1 - Le disposizioni della legge 20 giugno 1909, n. 364, sono applicabili anche alle ville, ai parchi ed ai giardini che abbiano interesse storico o artistico. Art. 3 All art. 14 della legge 20 giugno 1909, n. 364, è sostituito l articolo seguente : «Nei luoghi nei quali si trovano monumenti o cose immobili soggette alle disposizioni della presente legge, nei casi di nuove costruzioni, ricostruzioni ed attuazione di piani regolatori, possono essere prescritte dall autorità governativa le distanze, le misure e le altre norme necessarie, affinché le nuove opere non danneggino la prospettiva e la luce richiesta dai monumenti stessi».

19 Legge Benedetto Croce (n. 778 dell 11 giugno 1922) Per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico Art. 1 - Sono dichiarate soggette a speciale protezione le cose immobili la cui conservazione presenta un notevole interesse pubblico a causa della loro bellezza naturale o della loro particolare relazione con la storia civile e letteraria. Sono protette altresì dalla presente legge le bellezze panoramiche.

20 Benedetto Croce, relazione introduttiva al disegno di legge, 25 settembre 1920: «È noto che i rescritti borbonici del 19 luglio 1841 e 17 gennaio 1842 e 31 maggio 1853 vietavano di alzare fabbriche le quali togliessero amenità o veduta lungo la via di Mergellina, di Posillipo, di Campo di Marte, di Capodimonte; ed il regolamento edilizio della città di Napoli ne fece tesoro aggiungendovi anche il Corso Vittorio Emanuele da cui si scopre il golfo meraviglioso».

21

22

23

24 Il paesaggio «altro non è che la rappresentazione materiale e visibile della patria, coi suoi caratteri fisici particolari [ ], con gli aspetti molteplici e vari del suo suolo, quali si sono formati e son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli» (B. Croce, 1920)

25 Le leggi di Giuseppe Bottai ( ) Ministro dell Educazione Nazionale Legge 1 giugno 1939, n «Tutela delle cose d interesse artistico o storico» (73 articoli) Art. 1. Sono soggette alla presente legge le cose, immobili e mobili, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico, compresi: Legge 29 giugno 1939, n «Protezione delle bellezze naturali» (19 articoli)

26 Art. 1 - Sono soggette alla presente legge le cose, immobili e mobili, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico, compresi: a) le cose che interessano la paleontologia, la preistoria e le primitive civiltà; b) le cose d'interesse numismatico; c) i manoscritti, gli autografi, i carteggi, i documenti notevoli, gli incunaboli, nonché i libri, le stampe e le incisioni aventi carattere di rarità e di pregio. Vi sono pure compresi le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico. Non sono soggette alla disciplina della presente legge le opere di autori viventi o la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquanta anni.