Presentazione Percorso dei Piani di zona distrettuale. per la salute e per il benessere sociale, della. Provincia di Modena

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1 Presentazione Percorso dei Piani di zona distrettuale per la salute e per il benessere sociale, della Provincia di Modena 1 INCONTRO

2 Piano Sociale Sanitario Il Piano, è stato pensato e scritto nel 2008 e aggiornato negli anni successivi, quando ancora la più grande crisi economica e sociale dal secondo dopoguerra non aveva dispiegato i propri effetti. Definisce gli strumenti necessari ad affrontare i nuovi bisogni e le profonde trasformazioni in atto nella società, scommettendo sull integrazione tra sanità e welfare.

3 Piano Sociale Sanitario Il documento, offre una fotografia aggiornata dell Emilia-Romagna, a partire dalla sua composizione demografica e sociale: La predisposizione del Piano è frutto di un percorso ampio e articolato, che ha coinvolto enti locali e Aziende sanitarie, Terzo settore, associazionismo e organizzazioni sindacali, oltre agli organismi politici competenti

4 Piano Sociale Sanitario Il Piano viene attuato con la definizione di specifici interventi da realizzare da parte del sistema Regione-Enti locali nell ambito dei programmi regionali e della programmazione distrettuale. Tali interventi sono descritti da schede che individuano gli obiettivi e le azioni da sviluppare nell arco di vigenza del Piano, con particolare attenzione agli aspetti di integrazione e trasversalità, e dettagliano destinatari e indicatori per la misurazione del risultato

5 Percorso di elaborazione del Piano

6 Gli obiettivi strategici e gli strumenti del nuovo Piano La lotta all esclusione, alla fragilità e alla povertà va realizzata attraverso tre strumenti : la legge regionale sull inclusione socio -lavorativa (n. 14/2015), la legge regionale sul Res, il Reddito di solidarietà (n. 24/2016), l attuazione del Sostegno per l inclusione inclusione attiva (Sia) introdotto dal Governo. Sono questi i tre pilastri di un nuovo modo di concepire i servizi, far operare il personale e costruire relazioni con gli utenti. Tratto comune è la presenza di équipe multi-professionali chiamate a lavorare insieme, a prendere in carico e a rispondere con servizi unificati e progetti condivisi.

7 Gli obiettivi strategici e gli strumenti del nuovo Piano Viene confermato il Distretto quale snodo strategico e punto nevralgico per realizzare ed erogare in modo ancora più integrato i servizi sanitari, sociali e socio-sanitari. Per Distretto, si intende l ambito territoriale sul quale orientare la lettura dei bisogni e delle risorse e la programmazione degli interventi. Oltre all Azienda sanitaria, ne fanno parte i Comuni o le Unioni. Viene confermata la governance pubblica, a partire dalla programmazione, al fine di garantire l equità nell accesso dei servizi e il controllo dei livelli di qualità; e, per il futuro, si punta a far coincidere l ambito del Distretto con l ambito di esercizio associato nell Unione dei Comuni.

8 Gli obiettivi strategici e gli strumenti del nuovo Piano Far nascere e sviluppare strumenti nuovi, integrativi rispetto ai servizi sanitari e sociali, avvicinandoli sempre più ai cittadini. Un esempio concreto, sono le Case della Salute, modello fondamentale che si vuole estendere a tutto il territorio regionale per garantire l accesso, la presa in carico integrata, la continuità ospedaleterritorio.

9 Gli obiettivi strategici e gli strumenti del nuovo Piano Una caratteristica di questo Piano è la realizzazione di interventi e politiche trasversali per i cittadini, ad esempio: la riduzione delle diseguaglianze, la promozione della salute e dell autonomia delle persone, la qualificazione dei servizi, l erogazione di prestazioni più vicine al domicilio. Senza rinunciare a investimenti specifici, che rimarranno, come quelli ad esempio destinati alla non autosufficienza, al sostegno per i minori, al Dopo di noi.

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11 Cosa sono i piani per la salute e il benessere sociale Il Piano di zona distrettuale per la salute e per il benessere sociale, strumento della programmazione integrata, individua gli obiettivi generali e settoriali per la pianificazione locale in un ottica di integrazione degli interventi nelle diverse aree: sociale, sociosanitaria, compresa l area della non autosufficienza e sanitaria relativa ai servizi territoriali, ricercando l integrazione delle politiche sociali con le politiche sanitarie e, allo stesso tempo, di queste con le politiche ambientali, urbanistiche abitative, formative, occupazionali e culturali.

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13 Lo strumento della partecipazione La metodologia utilizzata nell'elaborazione del Piano di Zona è stata quella di un percorso partecipato- community lab che ha visto confrontarsi istituzioni, terzo settore, volontariato, associazionismo, imprese sociali, professionisti della sanità e del sociale, sindacati. Il confronto è avvenuto con metodologie innovative per consentire concretamente a ognuno di portare il proprio contributo.

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15 Le schede di realizzazione del Piano Il Piano è stato attuato con la definizione di specifici interventi che sono stati descritti da schede (38) che individuano gli obiettivi e le azioni da sviluppare nell arco di vigenza del Piano, con particolare attenzione agli aspetti di integrazione e trasversalità, e dettagliano destinatari e indicatori per la misurazione del risultato.

16 Percorso di elaborazione del Piano: le schede

17 Le schede a compilazione aziendale 1 Casa della salute e Medicina d iniziativa 19 prevenzione contrasto gioco d azzardo patologico 2- Riorganizzazione rete ospedaliera e territoriale integrata 20- invecchiamento attivo in salute e tutela fragilità 3. Cure intermedie e sviluppo ospedali di Comunità 25 contrasto alla violenza di genere 4- budget di salute 27 capirsi fa bene alla salute (health literacy) 5- Riconoscimento ruolo del caregiver 31 riorganizzazione/miglioramento assistenza alla nascita 7- Rete cure palliative 32 equità di acceso a prestazioni sanitarie 8 Salute in carcere, umanizzazione e reinserimento 33 miglioramento accesso in emergenza/urgenza 9 Medicina di genere 38 Nuovo calendario vaccinale e miglioramento coperture 11 equità metodologie e strumenti 15 potenziamento interventi nei primi 1000 giorni di vita 18 salute sessuale e riproduttiva, prevenzione sterilità

18 Indicatori Ogni scheda è corredata di indicatori numerici, osservazionali e/o descrittivi che sono collegati ad azioni specifiche da realizzare per anno di validità del piano.

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