Linux - Eliseo Bosco (15/11/2004) Introduzione LAMP

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1 Lezione n. 1 Linux - Eliseo Bosco (15/11/2004) Introduzione LAMP Tecnologia LAMP La tecnologia LAMP comprende: il sistema operativo Linux Apache MySQL i linguaggi PHP / Perl / Python Informazioni possono essere reperite sul sito mentre il sito di riferimento italiano su Linux è I principali sistemi operativi attualmente in commercio sono: Linux Unix Windows Altri di nicchia (OS Embedded) Software per gestire via web una macchina UNIX: Utilizzeremo per le nostre prove la versione Linux Fedora, in cui Apache viene indicato con il nome httpd. Dobbiamo installare httpd MySQL PHP con supporto per MySQL sendmail openssh equivalente del telnet Windows Come funziona un database transazionale? Client invio denaro Server ----> acquisto <---- OK prodotto decremento del conto Queste operazioni sono gestite come se fossero una cosa sola, e non come operazioni distinte.

2 nota: il comando yum install nomepacchetto installa tutti i pacchetti collegati nota: il comando yum update nomepacchetto fa l'aggiornamento del pacchetto nomepacchetto Lezione n. 2 Linux - Eliseo Bosco (22/11/2004) Configurare Linux Fedora 3 Videata iniziale f5 minimo f4 kernel (pacchetti particolari) f3 generali Partiamo con f1 e poi f2 L'opzione linuxrescue non monta il sistema operativo sul disco ma sulla RAM. f3 dà delle informazioni generali f4... Premendo invio si lancia l'installazione vera e propria, si avvia il detect automatico dell'hardware e la consolle grafica. Si sceglie la lingua: nel nostro caso l'italiano Scegliamo tra installare ed aggiornare (scegliamo l installare se è la prima) A questo punto possiamo scegliere tra varie configurazioni di installazione: Desktop personale, Workstation, Server, Personalizzata. Scegliamo l'opzione Server Ora dobbiamo scegliere tra il partizionamento automatico e quello manuale. Tra le due scegliamo il partizionamento manuale. Troviamo la seguente situazione: /dev/hda1 ext3 dove sarà montato il filesystem /boot /dev/hda2 ext3 dove sarà montato il filesystem / /dev/hda3 swap partizione di swap Montiamo il disco da utilizzare come primario. Dove montiamo il filesystem? sul disco2, nella partizione più piccola. Le directory var e home non si possono toccare, a meno di utilizzare LVM. Utilizziamo l'opzione Modifica: ad ogni partizione si può associare un mount point. Con Linux possiamo creare più alberi nel filesystem. hda1 /boot hda2 / hda3 swap Chiede di formattare e confermiamo l operazione Passiamo alla configurazione del boot loader: scriverà su hdb1 Passiamo alle impostazioni di rete Gateway DNS primario DNS secondario Impostiamo la password di root a carmen

3 Decidiamo di non impostare il firewall, né altri meccanismi di protezione Installazione pacchetti Nessun desktop Editor di testo: joe, vim Internet: internet text-based, ncftp Servers: server WEB, pacchetti per il server,... Comandi della Shell di LINUX COMAND DESCRIZIONE SINTASSI O ls Lista dei file di una directory ls (-la) man Guida dei comandi linux man (nomecomando) vi Editor di testo vi (nomefile) pwd Percorso/path corrente pwd rm Formatta rm (-r) cd Si sposta nella dir selezionata cd (nomedirectory) ppm Installa i pacchetti selezionati rpm (nomepacchetto) whoami Ti dice che utente sei whoami cat Visualizza il contenuto di un file cat (nomefile) chmod Cambia le proprietà di un file chmod (400 nomefile) su Cambia utente su -(nuovoutente) passwd Per settare la password passwd ps Riporta lo stato dei processi attivi ps (-x) md Crea una directory md (nuovadirectory) adduser Aggiungere utenti adduser (nuovo utente) mv Rinomina un file mv vecchionome nuovonome crontab Pianifica le operazioni crontab min/ora/gmese/mese/ gsett [appl.] alias Crea l alias per un comando alias (alias) (comando) history Storico dei comandi history grep Cerca una parola o un testo (comando) grep (testo) tar Compattatore/decompattatore tar (-c)/(-x) echo Stampa a video echo (testo) ln Crea un link a un file ln (-s) (file) (link) top Ps che si aggiorna ogni 3 secondi top

4 Lezione n. 3 Linux - Eliseo Bosco (29/11/2004) Usare Putty inserire l'ip della macchina Linux a cui ci si vuole collegare. Porta di connessione del server SSH: 22 Protocollo ssh Quando appare la shell digitare invio poi il nome utente e la password. Usare i comandi - editare un file $ vi nomefile digitare i per iniziare l'inserimento del testo Per uscire premere ESC, quindi digitare la stringa :wq seguita da invio. Questa funzione permette di salvare le modifiche e di uscire dall'interfaccia di vi. Assumere i privilegi di root Digitando al prompt $ su - acquisisco i privilegi di root Il prompt cambia: diventa -bash-2.05#. Digitando -bash-2.05# su - nomeutente e poi digitando la password si ritorna al punto di prima, quindi a [nomeutente@nomeutente]$ nota:digitando ^C si esce da una routine qualsiasi, mentre con ^Z si fa il kill dell'applicazione Cambiare i privilegi cd /temp/esercizi vi nomeutente chmod 755 nomeutente cat nome_file entriamo in questa cartella creiamo un file (per comodità avrà il nostro nomeutente) cambiamo i privilegi del file appena creato legge un qualsiasi file, anche appartenente ad un altro utente nota:all'indirizzo si trova una guida ai comadi dell'editor vi.

5 Lezione n. 4 Linux - Eliseo Bosco (6/12/2004) Installazione di Linux in modalità testo Saltiamo il controllo sul CD Facciamo un installazione custom Rimuoviamo tutte le partizioni hda1 /boot ext2 hda2 /root ext3 hda3 swap Configuriamo il boot loader Impostazioni di rete IP Gateway Subnet Mask DNS primario DNS secondario Nome della macchina serverweb.itispe.it NON abilitiamo il firewall e NON abilitiamo il Security Enhanced Linux Impostiamo la password di root a carmen Installiamo ora i pacchetti: elenchiamone alcuni: Server WEB Server di news Server di rete Server Mail DNS Strumenti di sviluppo Strumenti di amministrazione Tool di sistema Ora formattiamo la partizione Impostiamo gli utenti A questo punto abbiamo concluso con l'installazione, possiamo iniziare ad utillizzare il sistema. Utilizzando putty lanciamo una console di shell e digitiamo: su - df rpm -qa more rpm -qa sort more I pacchetti interessanti sono: bind MySQL perl php divento root spazio libero su disco elenco pacchetti ottengo l elenco completo dei pacchetti in ordine alfabetico

6 samba Ora creiamo un utente per ognuno dei presenti: adduser -g users nomeutente passwd nomeutente che aggiunge il nomeutente al gruppo users (indicato dall opzione -g). Con il secondo comando impostiamo la password per l utente appena definito (Attenzione! Indicare sempre il nome dell utente per cui si vuole cambiare la password, altrimenti si rischia di cambiare la password di root!) A questo punto entriamo con il nostro nome utente, prima andiamo sulla directory di root e poi ci posizioniamo sulla nostra directory home. Installazione di Apache (prima parte) Prima di tutto controlliamo se c'è: rpm -qa grep httpd otteniamo l'elenco dei pacchetti che contengono la stringa httpd: httpd httpd-suexec system-config-httpd httpd-manual Con il comando seguente otteniamo tutti i file installati per quel pacchetto rpm -ql httpd more Per vedere se lo stato di un servizio basta indicare il path seguito dal comando status (ad esempio /etc/rc.d/init.d/httpd status). Per avviare un servizio, invece, indicare il path seguito dal comando start (ad esempio / etc/rc.d/init.d/httpd start). Avviando un browser e digitando l indirizzo vede l'home page del server WEB, ma dove si trova sul sistema? Sotto la directory /var/www/html All interno della directory /var/www/html vengono salvate le pagine WEB. Guardiamo ora all interno di /etc/httpd/conf. Ci sono varie voci: DirectoryIndex index.html index.html var Qui posso dare qualsiasi file come home page. Si può anche decidere, tra l altro, dove e come memorizzare i log degli errori. Ora facciamo un'esercitazione su quanto appena detto: prima di tutto, nella directory /var/www/html creare una cartella con il proprio nome, utilizzando il comando mkdir nomeutente editare (con il vi) il file /etc/hosts ed inserire nell'elenco nomeutente.serverweb.itispe.it nomeutente editare con il vi il file /etc/httpd/conf/httpd.conf ed inserire tra i Virtual Host (l'elenco si trova alla fine del file!) il proprio nome utente nel modo seguente: <VirtualHost nomeutente.serverweb.itispe.it:80> ServerAdmin webmaster@nomeutente.serverweb.itispe.it DocumentRoot /var/www/html/nomeutente ServerName nomeutente.serverweb.itispe.it ErrorLog logs/nomeutente.serverweb.itispe.it-error_log CustomLog logs/nomeutente.serverweb.itispe.it-access_log common </VirtualHost> nota: è più comodo incollare un Virtual Host già presente, modificarlo con un editor di testo

7 (WordPad, BloccoNote,...) e poi incollarlo nel file /etc/httpd/conf/httpd.conf nota: un solo utente per volta può editare il file /etc/httpd/conf/httpd.conf quindi attenzione! creare un file index.html nella propria cartella (editandolo con il vi) alla fine con il comando /etc/rc.d/init.d/httpd restart si riavvia Apache. Linux - Eliseo Bosco (20/12/2004) Lezione n. 5 Installazione di Apache (seconda parte) Nel caso in cui non riuscissimo a trovare un qualsiasi file che ci interessa, basta digitare i comadi rpm -qa grep Apache rpm -ql nomepacchetto grep httpd.conf per ritrovare ciò che cerchiamo Ora verifichiamo se tutto quello che abbiamo fatto nella lezione precedente è andato a buon fine: nella barra degli indirizzi di Internet Explorer digitiamo per vedere le singole pagine web installate. nota:nel file di log vengono monitorati tutti gli accessi alla pagina (il file è presente nella cartella / var/log/httpd/). Database Utilizzeremo MySQL. Prima di tutto, come al solito, vediamo se è installato rpm -qa grep mysql rpm -ql mysql-server che ricordiamo, servono per vedere tutti i pacchetti installati che contengono la stringa mysql e tutti i file installati per un determinato pacchetto (nel nostro caso mysql-server ). Tra i pacchetti troviamo /etc/rc.d/init.d/mysqld A questo punto digitando la riga sopra e aggiungendoci a fianco la stringa status sappiamo lo stato attuale del pacchetto. Se al posto di status digitiamo start facciamo partire il servizio, con stop lo blocchiamo. A questo punto con il comando ps -ax grep mysql verifichiamo se il servizio è in funzione. Tutto a posto. Possiamo lanciare mysql. Ma non abbiamo i permessi per usarlo, quindi dobbiamo entrare come root. Digitiamo quindi il comando mysql -u root ed otterremo: Welcome to the MySQL monitor. Commands end with ; or \g. Your MySQL connection id is 36 to server version: log Type help; or \h for help. Type \c to clear the buffer mysql> Il prompt è cambiato: ora siamo dentro mysql. Prima di tutto vediamo un po' di opzioni: digitando \h si ottiene l'help in linea, mentre con \s si verifica lo stato, cioè otteniamo delle informazioni

8 sull'utente collegato e così via. Ora creiamo un database; per semplicità, diamogli il nostro nomeutente: create database nomeutente; Il sistema risponde: Query OK, 1 row affected (0.08 sec) nota: ricordarsi sempre di mettere ; alla fine! Ora assegniamoci i privilegi per operare con il database: con la parola chiave all ci diamo tutti i privilegi. nota: si possono specificare anche singoli privilegi. grant all on nomeutente.* to nomeutente@localhost identified by nomeutente ; A questo punto bisogna connettersi al database con connect nomeutente; ora creiamo la nostra tabella: create table rubrica(nome char(15),cognome char(15), indirizzo varchar(40)); inseriamo qualche record nella tabella: insert into rubrica(nome,cognome,indirizzo) values ("Charles","Bukowski","via Esempio 12 ); insert into rubrica(nome,cognome,indirizzo) values ("Stefano","Benni","via Sport 1"); insert into rubrica(nome,cognome,indirizzo) values ("Vittorio","Garbino","via Zucchero 4"); Ora cominciamo con le query: selezioniamo tutti i record dalla tabella rubrica: select * from rubrica; Selezioniamo ancora tutti record, però stavolta solo i campi nome e cognome: select nome,cognome from rubrica; Selezioniamo i record dalla tabella rubrica dove il nome inizia con "Char": select * from rubrica where nome like Char% ; Le due successive istruzioni sono quelle per modificare o cancellare un record da una tabella; supponiamo di voler operare sempre con il primo record: update rubrica set indirizzo= via Nuova 12 where nome= Charles and cognome= Bukowski ; delete from rubrica where nome= Charles and cognome= Bukowski ; Se ripetiamo la prima interrogazione che abbiamo fatto, vedremo che ora la tabella rubrica ha due soli record, e non più tre.

9 Lezione n. 6 Linux - Eliseo Bosco (21/12/2004) Database e PHP Nella lezione di oggi vedremo come collegare il database creato nella lezione precedente ad uno script in PHP. nella directory /var/www/hrml/eliseo c'è il file index.php che contiene lo script php che andremo a modificare: editiamolo (con il vi) copiamo il file nel WordPad. Modifichiamo lo script: sostituiamo alla stringa nomeutente il nostro utente nel modo seguente: <? // Esempio di connessione al database $id = mysql_connect("localhost","nomeutente","nomeutente"); mysql_select_db("nomeutente",$id); // Esecuzione della query $query = "SELECT nome, cognome FROM rubrica ORDER BY nome ASC"; $result = mysql_query($query); // Gestione dell"output dati for($i = 0; $i < mysql_num_rows($result); $i++) { $nome = mysql_result($result,$i,"nome"); $cognome = mysql_result($result,$i,"cognome"); echo $nome," - ",$cognome,"<br>"; }?> quindi copiamo lo script modificato nel file index.php che creiamo con il vi nella nostra cartella personale sotto /var/www/html/nomeutente. Salviamo ed usciamo. Ora nella barra degli indirizzi del browser digitiamo Dovrebbe, se tutto è andato a buon fine, presentarci a video l output della query SELECT nome, cognome FROM rubrica ORDER BY nome ASC presente nello script che abbiamo appena modificato. Backup dei dati Il backup dei dati è un operazione essenziale per garantire il ripristino della base dati. Il comando da utilizzare è mysqldum, esempio: mysqldump nomedatabase. Bisogna avere i privilegi di root oppure digitare mysqldump -u root nomedatabase Si può dirigere ogni informazione su un file utilizzando l'operatore > ed indicando il nome del file su cui si vuole mandare il backup. mysqldump nomedatabase > nomefile.txt nota: l'estensione del file non è importante, potrebbe anche non esserci. Con il comando appena visto si compie un backup del database includendo la struttura SQL e i

10 dati in esso presenti. Se volessimo salvare solo una tabella del database: mysqldump nomedatabase nometabella Lezione n. 7 Linux - Eliseo Bosco (10/01/2005) Introduzione ad HTML HTML è l'acronimo di Hypertext Markup Language (Linguaggio di contrassegno per gli Ipertesti). E' il linguaggio principe per le pagine WEB. Il W3C ( - Word Wide Web Consortium) si occupa di standardizzare la sintassi di HTML. Sono state rilasciate diverse versioni (HTML 2.0, HTML 3.2, HTML 4.0); e - da un certo punto in poi - l'html si è evoluto in XHTML (si tratta dell'html riformulato come linguaggio XML - ne sono già state rilasciate due versioni). Per la lezione di oggi faremo riferimento alla guida pubblicata sul sito HTML.it ( Per scrivere una pagina in HTML, due sono le vie praticabili: utilizzare un editor di testi come WordPad o BloccoNote oppure utilizzare uno dei seguenti editor visuali: DreamWeaverMX FrontPage Golive Scegliamo di scaricare ed installare il primo in prova per 30 giorni. Si può decidere di dare ai file estensione.html o.htm, mentre fino a qualche tempo fa l'estensione doveva essere.htm, poiché DOS e Windows 3.1 non sapevano gestire file con nomi di grandezza superiore a 8 caratteri ed estensione superiore alle 3 lettere. All'interno di ogni pagina HTML sono presenti una serie di tag o marcatori, cui viene affidata la visualizzazione. Per essere riconosciuti, i tag vanno preceduti dal carattere di minore < e seguiti dal carattere di maggiore >, nel modo seguente: <tag> La chiusura di un tag viene indicata con una /. Quindi: </tag>. Il contenuto va inserito tra l'apertura e la chiusura del tag medesimo, secondo questa forma: <tag attributi>contenuto</tag> Ad esempio (è un paragrafo col testo giustificato a destra): <p align="right">testo</p> dall'esempio è evidente che la struttura di un attributo è: attributo="valore". Quindi in definita la struttura di un tag sarà: <tag attributo_1="valore1" attributo_2="valore2">contenuto</tag> Alcuni tag non hanno contenuto - perché ad esempio indicano la posizione di alcuni elementi (come il tag delle immagini) -, quindi questi tag non hanno chiusura. La loro forma sarà dunque: <tag attributi> Ecco un esempio (inserisce un'immagine nella pagina): <img widht="20" height="20" src="miaimmagine.gif" alt="alt"> Una caratteristica importante del codice HTML è che i tag possono essere annidati l'uno dentro l'altro. Quindi può essere molto utile indentare il codice, per renderlo più leggibile. Per la stessa ragione è consigliabile inserire dei "commenti" nei punti più significativi, che ci permettono di orientarci anche in file molto complessi e lunghi. La sintassi è la seguente:

11 <!-- questo è un commento --> L HTML è case unsensitive, cioè indipendente dal formato. Questo significa che è del tutto indifferente scrivere i tag in maiuscolo o in minuscolo. Struttura di una pagina Iniziamo a scrivere la nostra prima pagina HTML. Per prima cosa inseriamo la riga che indica che utilizziamo le specifiche del Word Wide Web Consortium che riguardano il codice HTML: <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//IT"> quindi ogni pagina è racchiusa nei tag: <html>... altri tag... </html> Un documento HTML è normalmente diviso in due sezioni: <head> Contiene informazioni che riguardano il modo in cui il documento deve essere letto e interpretato. Qui si scrivono i meta-tag (alcuni sono ad esclusivo beneficio dei motori di ricerca), script JavaScript o VbScript, fogli di stile, eccetera <body> Qui è racchiuso il contenuto vero e proprio del documento Nella sezione head dovrebbero essere presenti i seguenti tag: <meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=iso "> indica al browser che deve caricare il set di caratteri occidentale. <title>nome del sito</title> Il title è il titolo della pagina e compare in alto a sinistra sulla barra del browser. Ora prendiamo l'esempio finale della lezione 8 della guida HTML. Lo copiamo e lo incolliamo nel nostro DreamWeaver (dobbiamo essere in vista codice). <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//IT"> <html> <head> <meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=iso "> <title>html.it</title> </head> <body> <!-- Scriveremo qui --> Qui il nostro contenuto </body> </html> ora vediamo come risulta la pagina appena scritta sul nostro browser. Utilizziamo il tasto F12 che apre una finestra del browser dopo aver chiesto di salvare le eventuali modifiche. In una pagina WEB il contenuto (ad esempio <p>qui il mio testo</p>) deve essere separato dalla presentazione del contenuto medesimo. Quindi è meglio non utilizzare tag del tipo <font color= red >, non solo perché sono stati deprecati (quindi destinati a cadere in disuso ben presto) anche perché poi risulta molto difficoltoso fare le modifiche al codice. Se per esempio io avessi tutti i titoli del mio documento in rosso e in grassetto, e a un certo punto decidessi di trasformarli in verde e in corsivo, con l HTML classico (cioè l HTML 3.2) dovrei andare a modificarmi a mano ogni tag in ogni pagina contente le indicazioni della formattazione. Proprio per questo è nata l esigenza di separare il contenuto dalla presentazione e sono stati introdotti i fogli di stile (CSS), che trasformano il contenuto della pagina nel modo seguente: <p class="formattatitoli"> titolo 1

12 </p> la colorazione del testo viene affidata alla classe formattatitoli, descritta in un altra parte del documento, o anche in un file separato. Per modificare titolo 1 basta modificare la classe formattatitoli. nota: per approfondimenti sui CSS si rimanda alla guida sui CSS presente sul sito di HTML.it. Da questo momento in poi proseguiremo nello studio dell'html prendendo dalla guida gli esempi e copiandoli sul DreamWearver.