Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 ( ) Regione Lombardia

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1 Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 ( ) Regione Lombardia DISPOSIZIONI PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DA COFINANZIARE CON IL CONTRIBUTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO OBIETTIVO 3, ANNO SVILUPPO DELLA FORMAZIONE CONTINUA, DELLA FLESSIBILITA DEL MERCATO DEL LAVORO E DELLA COMPETITIVITA DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE CON PRIORITA ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, MISURA D1.

2 Disposizioni generali Introduzione Riferimenti normativi L.R. 1/1999 Asse, Misura La Regione Lombardia ha adottato un Programma Operativo per l Ob.3 del Fondo Sociale Europeo, nell ambito del Quadro Comunitario di Sostegno definito dall autorità di gestione nazionale dell Ob.3 per il Centro Nord 1. Il Programma Operativo prevede un ampio spettro di azioni ammissibili al finanziamento, suddivise nelle tre macrocategorie individuate dall art.3 del Reg(CE) 1784/99: 1. Azioni rivolte alle persone 2. Azioni rivolte alle strutture 3. Azioni di accompagnamento. Con il presente atto, vengono messe a bando le Azioni rivolte alle persone articolate in Formazione Riqualificazione dei lavoratori e delle lavoratrici occupati di imprese private e pubbliche, aggiornamento e specializzazione anche per l acquisizione di competenze tecniche e trasversali, di base e generali Incentivi Incentivi aziendali individualizzati per la formazione (voucher formativi) In questo documento sono escluse le azioni rivolte alle strutture, le azioni di accompagnamento e le azioni rivolte alle persone diverse dalle azioni di formazione e dagli incentivi per la formazione. I progetti presentati devono essere coerenti con la strategia per lo sviluppo delle risorse umane e con gli obiettivi specifici contenuti nel Programma Operativo della Lombardia ed in particolare con gli interventi che trovano definizione nei campi d azione trasversali definiti nel Reg. 1784/99, con specifico riferimento a Sviluppo locale, Società dell informazione e Pari opportunità. Il presente dispositivo opera altresì nel rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di stato di cui ai Regolamenti 68/2001 e 69/2001 della Commissione, entrambi del 12/1/2001, relativi all applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE rispettivamente agli aiuti alla formazione ed agli aiuti di importanza minore (de minimis). Reg(CE) 1260/1999 Reg(CE) 1681/1994 Reg(CE) 1685/1999 Reg(CE) 1784/1999 Quadro Comunitario di Sostegno Ob.3 (Dec. CE 1120/2000) Programma Operativo Regionale Ob.3 (Dec. CE 2070/2000) Complemento di Programmazione Ob.3 (DGR n. 2793) Reg(CE) 68/2001 Reg(CE) 69/2001 Asse D Misura D1 Descrizione Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, dell'innovazione e dell'adattabilità nell'organizzazione del lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di condizioni che agevolino la creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella tecnologia. Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del Mercato del Lav oro e della competitività delle imprese pubbliche e private con priorità alle PMI 2. 1 Approvato dalla Commissione Europea con Decisione n 1120 del 18 luglio In relazione alle condizioni previste dalla normativa comunitaria (GU L 107 del 30/4/1996) si definiscono: - piccole le imprese con meno di 50 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 7 Milioni di Euro (13,5 Miliardi di Lire) oppure totale attivo patrimoniale non superiore a 5 Milioni di Euro (9,7 Miliardi di Lire); nell ambito delle piccole imprese si definiscono altresì microimprese le aziende che occupano meno di 10 dipendenti; - medie le imprese con meno di 250 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 40 milioni di Euro (77,5 Miliardi di Lire) oppure totale attivo patrimoniale non superiore a 27 Milioni di Euro (52,3 Miliardi di Lire); Tali imprese non debbono inoltre risultare controllate per una quota superiore al 25 % del capitale o dei diritti di voto da altre imprese o gruppi rientranti nella categoria rispettivamente superiore. Le imprese non rientranti nelle due categorie sopra descritte sono classificate grandi

3 Macrotipologie azione di Tipologie di azioni e di progetto Natura interventi Destinatari degli Copertura geografica Azioni formative di qualificazione o riqualificazione professionale dei lavoratori e delle lavoratrici, prevalentemente delle PMI Formazione Interventi di formazione continua destinati alle risorse umane delle imprese lombarde finalizzati alla riqualificazione, l aggiornamento e la specializzazione. Progetti aziendali/interaziendali: l intervento deve essere programmato e richiesto direttamente dall impresa beneficiaria finale per i propri dipendenti o da soggetto terzo su specifica commessa di una o più imprese. Ciascun progetto può essere composto di più azioni formative. Ciascuna azione formativa si contraddistingue per numero di ore e destinatari partecipanti. Progetti Quadro: Interventi settoriali, intersettoriali, per aree geografiche o tematiche destinati alle risorse umane delle aziende lombarde e finalizzati ai processi di cambiamento e di sviluppo delle imprese e di sperimentazione di nuove forme di lavoro flessibile (part time job sharing, job rotation ecc), in risposta a priorità strategiche della Regione Lombardia. Incentivi Voucher aziendali: incentivi economici individualizzati volti al finanziamento della partecipazione ad attività formative documentabili, scelte dai destinatari in ambito regionale, nazionale o internazionale. In questi ultimi casi l incentivo può riguardare anche i costi connessi alla mobilità geografica per fini formativi. Il voucher formativo è erogabile per la sola partecipazione ad attività formative svolte interamente al di fuori dell impresa/ente, identificate in termini di titolo, durata, organismo formativo e costo. Ad esclusione dei soli incentivi, gli interventi formativi,ai sensi del Reg(CE) 68/2001, si suddividono come segue: formazione specifica, la formazione che comporti insegnamenti direttamente e prevalentemente applicabili alla posizione,attuale o futura,occupata dal dipendente presso l'impresa beneficiaria e che fornisca qualifiche che non siano trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione,o lo siano solo limitatamente; formazione generale, la formazione che comporti insegnamenti non applicabili esclusivamente o prevalentemente alla posizione,attuale o futura,occupata dal dipendente presso l'impresa beneficiaria, ma che fornisca qualifiche ampiamente trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione e che pertanto migliori in modo significativo la possibilità di collocamento del dipendente.la formazione è «generale» se, ad esempio: è organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti ovvero ne possono beneficiare i dipendenti di diverse imprese, è riconosciuta,certificata e convalidata dalle autorità o dagli organismi pubblici o a altri organismi ed istituzioni ai quali gli Stati membri o la Comunità abbiano attribuito competenza in materia Le azioni previste dal presente bando sono rivolte alla formazione dei seguenti soggetti: Occupati prevalentemente di PMI, giovani e adulti, anche con contratti flessibili e atipici (compresi i lavoratori assunti con contratto di apprendistato, a condizione che la formazione sia aggiuntiva al monte ore obbligatorio previsto dal D.P.R. n.157 del 12/7/2000) Agenti, rappresentanti e lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa Lavoratori in CIG ordinaria Titolari di imprese e di associazioni ed enti no profit (compresi amministratori, soci-lavoratori e coadiuvanti) Sono esclusi i lavoratori di società di fornitura di lavoro temporaneo, ad esclusione di quelli impieganti nella struttura gestionale ed amministrativa della società stessa. Progetti Aziendali/interaziendali Soggetti della/e impresa/e titolari del progetto Soggetti di imprese identificate in fase di presentazione domande (se l Attuatore è un ente terzo) Progetti Quadro Soggetti di imprese, associate e non all'associazione titolare del progetto o membro dell'ati o ATS proponente Voucher Soggetti dell'impresa titolare della domanda di finanziamento Le azioni previste dal presente bando sono rivolte alle risorse umane operanti sul territorio della Regione Lombardia. In ossequio a quanto previsto dai regolamenti comunitari e recepito dalla programmazione regionale, sono attivati dispositivi finalizzati alla concentrazione del FSE nelle zone obiettivo 2 FSE

4 Priorità Risorse messe a bando Finanziamento Ambiente: diffusione di sistemi di valutazione e di riduzione dell impatto ambientale Ambiente: piani di miglioramento finalizzati alla registrazione volontaria EMAS (Reg. CE n.761/2001) ICT: diffusione di competenze di base di carattere informatico (es. certificazione ECDL) ICT: diffusione e rafforzamento di competenze connesse allo sviluppo della net economy e dell e-commerce ICT: aggiornamento e rafforzamento delle figure professionali specialistiche nel settore informatico Innovazione: introduzione di nuovi sistemi organizzativi e gestionali Innovazione: supporto di processi di automazione industriale Innovazione: supporto di processi di trasferimento ed innovazione tecnologici Innovazione: supporto all implementazione di sistemi di controllo e certificazione della qualità Internazionalizzazione: formazione linguistica Internazionalizzazione: trasferimento di competenze connesse all apertura dei mercati comunitari e l accesso a mercati extra CE Nuovi bacini d impiego: sviluppo di professionalità operanti nel settore dei servizi alla persona Nuovi bacini d impiego: sviluppo di professionalità operanti nel settore dei beni culturali Nuovi bacini d impiego: sviluppo di professionalità operanti nel settore della gestione delle attività sportive Pari Opportunità: diffusione della cultura di genere Pari Opportunità: promozione di modalità flessibili di organizzazione della formazione e del lavoro Sviluppo locale: rispondenza a fabbisogni espressi da distretti industriali Sviluppo locale: rispondenza a fabbisogni identificati nell'ambito di strumenti di programmazione negoziata Sviluppo locale: rispondenza a fabbisogni identificati grazie a forme di concertazione alivello territoriale Sviluppo locale: riconducibilità ai profili professionali ed alle analisi dei fabbisogni elaborate dagli OBN Le risorse pubbliche messe a bando dalle presenti disposizioni sono: Progetti Aziendali/interaziendali: Euro (I Fase: Euro II Fase: Euro) Progetti Quadro: Euro I finanziamenti previsti sono da considerarsi quota pubblica dei progetti. A tali risorse si deve obbligatoriamente assommare il cofinanziamento privato delle imprese beneficiarie in misura non inferiore a quanto stabilito dal Reg(CE) 68/2001 in tema di aiuti di stato (vedi sez. "Parametri di costo"). Voucher: Euro (di sui il 50% riservato ad azioni rispondenti alle priorità sopraelencate) In quanto incentivi, le risorse destinate ai Voucher sottostanno alle regole degli aiuti de minimis in applicazione del Reg(CE) 69/2001; pertanto l ammontare complessivo dei finanziamenti concessi sotto questa forma si aggiunge ad altri eventuali aiuti de minimis fino all importo massimo per singola impresa di Euro in tre anni. Di ciascun gruppo di risorse, almeno l 80% è destinato alle PMI Durante il periodo di attivazione delle presenti disposizioni, al fine di massimizzare l'efficacia degli interventi e l'efficienza della spesa, potranno esser operate, con decreto del Direttore Generale Istruzione, Formazione, Lavoro della Regione Lombardia, riallocazioni di risorse tra le diverse tipologie di azioni/beneficiari. La DG Formazione, Istruzione, Lavoro della Regione Lombardia potrà procedere, nell'ambito delle risorse previste nel Complemento di Programmazione FSE Ob /2006, al rifinanziamento delle azioni previste in queste disposizioni. Il finanziamento pubblico è così ripartito: 45 % a carico del Fondo Sociale Europeo 44 % a carico del Fondo di Rotazione o di altri Fondi Nazionali 11 % a carico del Bilancio regionale L erogazione del finanziamento pubblico verrà effettuata come segue: 50% a titolo di acconto a seguito dell avvio delle attività approvate

5 30%, per i soli progetti quadro, alla certificazione, da parte dell'attuatore, della spesa dell'acconto già ricevuto saldo dopo la conclusione del progetto (rendicontazione finale). Al fine dell erogazione dell anticipo, è fatto obbligo agli enti privati di presentare garanzia fidejussoria (bancaria od assicurativa), per un importo pari al totale dell acconto stesso. Detta garanzia dovrà avere durata per un periodo compreso tra la data di invio dell Atto di Adesione e i 6 mesi successivi alla presentazione della rendicontazione finale. Qualora il rendiconto delle spese risulti incompleto o vengano richiesti approfondimenti, chiarimenti e integrazioni l Attuatore dovrà prorogare la fidejussione di ulteriori 6 mesi a decorrere dalla data di scadenza della precedente polizza fidejussoria. Non sono ammesse forme di garanzia differenti dalla fidejussione bancaria ed assicurativa. Nel caso in cui l Attuatore non ottemperi agli adempimenti finali del progetto e/o non vengano riconosciute le spese esposte la Regione provvederà al recupero delle somme non dovute anche attraverso l escussione della fidejussione

6 Modalità attuative Operatori (attuatori) ammissibili al finanziamento Progetti Aziendali/interaziendali a) Imprese, associazioni di imprese, territoriali, di categoria o di settore (purché già costituite alla data di pubblicazione delle presenti disposizioni) e Associazioni Temporanee di sole Imprese (ATI), localizzate in Lombardia 3 oppure, su specifica commessa di una o più imprese, b) altri enti in possesso dei seguenti requisiti: - avere nello statuto la formazione tra i fini istituzionali l indicazione esplicita di non avere scopo di lucro o di non distribuire gli utili tra i soci o associati - avere la disponibilità di uno staff di formatori di comprovata professionalità e qualificata esperienza - avere la disponibilità di sedi di corso conformi alle vigenti normative in materia di igiene e sicurezza e la disponibilità di locali idonei, dotati dell attrezzatura adeguata - avere un fatturato per corsi di formazione continua (corsi specificamente destinati a lavoratori di imprese, realizzati con finanziamenti/contributi pubblici e non) svolti negli ultimi tre anni non inferiore a Euro oppure aver ottenuto, nell'ambito del bando plurimisura OB del 11/11/2000, una valutazione come Ente non inferiore a 150 punti (indicare codice ente). - Per gli operatori con sede legale al di fuori della Lombardia, disporre in Lombardia di una sede operativa Progetti Quadro - associazioni di imprese, territoriali, di categoria e di settore localizzate in Lombardia o loro strutture di servizi specializzate, purché possedute in misura superiore al 50% e di costituzione antecedente alla pubblicazione delle presenti disposizioni, in possesso dei seguenti requisiti: - avere nello statuto la formazione tra i fini istituzionali l indicazione esplicita di non avere scopo di lucro o di non distribuire gli utili tra i soci o associati - avere la disponibilità di uno staff di formatori di comprovata professionalità e qualificata esperienza - avere la disponibilità di sedi di corso conformi alle vigenti normative in materia di igiene e sicurezza e la disponibilità di locali idonei, dotati dell attrezzatura adeguata - avere un fatturato per corsi di formazione continua (corsi specificamente destinati a lavoratori di imprese, realizzati con finanziamenti/contributi pubblici e non) svolti negli ultimi tre anni non inferiore a Euro - per gli operatori con sede legale al di fuori della Lombardia, disporre in Lombardia di una sede operativa Nel caso in cui l associazione di imprese o la sua struttura di servizi non disponesse dei requisiti sopra elencati, essa potrà partecipare mediante la costituzione di un ATI o ATS avente come capofila un ente rispondente a detti requisiti. Voucher Imprese, localizzate in Lombardia, il cui addetto partecipa all'attività formativa. Ai sensi e per gli effetti del Reg(CE)69/2000, la modalità del voucher non si applica alle imprese del settore dei trasporti, dell agricoltura, della pesca e dell acquacoltura. Nota Bene: nelle presenti disposizione, nella dizione "imprese" sono da considerarsi compresi le fondazioni e gli enti non profit in genere, nonché gli studi professionali e tecnici. 3 Con la definizione di Impresa localizzata in Lombardia si intende un soggetto che, indipendentemente dal luogo in cui sia situata la propria sede legale, abbia una o più unità locali in Lombardia

7 Parametri di costo Massimali per domanda Durata Progetti Aziendali/interaziendali e Progetti Quadro Il costo orario massimo riconoscibile per ora di formazione (escluso il costo della retribuzione degli allevi in formazione) è pari a 180 Euro per un numero di partecipanti che frequentino 75% di ciascuna azione formativa, uguale o superiore a 6 allievi. Eventuali riduzioni del numero dei partecipanti comporteranno la proporzionale riduzione di tale massimale. Quote massime di finanziamento pubblico: Formazione specifica Formazione generale Grandi al di fuori di una zona prioritaria 25% 50% imprese in zona prioritaria ex art c 4 30% 55% PMI al di fuori di una zona prioritaria 35% 70% in zona prioritaria ex art c 40% 75% Le percentuali sopra indicate sono aumentate del 10% per gli interventi rivolti alla formazione dei soggetti svantaggiati (come definiti nel Reg(CE) 68/2001) 5 Incentivi L importo del voucher aziendale è pari a: 500 Euro per ogni lavoratore nel caso in cui l incentivo riguardi la partecipazione ad un azione formativa della durata minima di 16 ore; Euro per ogni lavoratore. nel caso in cui l incentivo riguardi la partecipazione ad un azione formativa della durata minima di 32 ore. L importo complessivo dell incentivo non può essere superiore al totale delle spese documentate. Non è richiesta la quota di cofinanziamento privato. Il singolo voucher non è frazionabile. Progetti Quadro Fatti salvi i parametri di costo indicati al punto precedente, il finanziamento richiesto per ciascun Progetto Quadro dovrà essere superiore a Euro, fino ad un massimale di Euro Voucher Il numero massimo di voucher individuali attribuibili per impresa nel corso di ciascun anno solare è il seguente: Grande impresa n.20 voucher Media impresa n. 10 voucher Piccola impresa n. 5 voucher Micro impresa n. 1 voucher Progetti Aziendali/interaziendali Durata di ciascun progetto: max 200 ore; Durata di ciascuna azione formativa: min. 24 ore La durata massima di ciascun corso potrà essere aumentata nel caso di riqualificazione volta all ottenimento di qualifiche relative a profili professionali normati dalla Regione Lombardia Progetti Quadro Durata massima di ciascuna azione formativa: max 200 ore 4 Le zone prioritarie ai sensi dall art.87, paragrafo 3, lettera c) del Trattato U.E., nelle cui aree i beneficiari dei contributi di cui al presente bando possono usufruire delle minori quote di cofinanziamento indicate, sono stabilite dalla Decisione della Commissione Europea n. C(2000) 2752 del 20/9/2000 e riguardano aree dei seguenti comuni: Provincia Como: Arosio, Cabiate, Carugo, Inverigo, Lurago D'Erba, Mariano Comense; Prov. Milano: Albiate, Arconate, Barlassina, Besana In Brianza, Biassono, Bovisio Masciago, Briosco, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Carate Brianza, Casorezzo, Castano Primo, Ceriano Laghetto, Cerro Maggiore, Cesano Maderno, Cogliate, Cuggiono, Dairago, Desio, Giussano, Inveruno, Lazzate, Legnano (con l esclusione di parti del territorio comunale), Lentate Sul Seveso, Limbiate, Lissone, Macherio, Magnago, Meda, Misinto, Muggiò, Nosate, Nova Milanese, Renate, Rescaldina, Robecchetto Con Induno, San Giorgio Su Legnano, Seregno, Seveso, Solaro, Sovico, Triuggio, Turbigo, Vanzaghello, Varedo, Vedano al Lambro, Veduggio Con Colzano, Verano Brianza, Villa Cortese; Prov. Varese: Albizzate, Arsago Seprio, Besnate, Busto Arsizio (con l esclusione di parti del territorio comunale), Cairate, Cardano al Campo, Carnago, Caronno Varesino, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Castellanza (con l esclusione di parti del territorio comunale), Cavaria Con Premezzo, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Golasecca, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Jerago Con Orago, Lonate Pozzolo, Marnate, Oggiona Con Santo Stefano, Olgiate Olona, Samarate, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Sumirago, Vizzola Ticino. 5 Ai sensi della normativa comunitaria per gli aiuti di stato ed in particolare del Reg. n.68/2001 della CE del 12/1/2001 si definiscono soggetti svantaggiati i lavoratori: durante i primi 6 mesi dall assunzione: - giovani di età inferiore a 25 anni, al primo impiego; - persone già precedentemente occupate che sono rientrate al lavoro dopo un interruzione di almeno 3 anni; - neoassunti già disoccupati di lungo periodo (senza lavoro da più di 12 mesi); ed inoltre: - lavoratori disabili; - lavoratori migranti; - lavoratori di età superiore a 45 anni privi di titolo di studio di scuola secondaria superiore o equivalente

8 Preventivo Spese Ammissibili Voucher Corsi offerti dal mercato (non altrimenti beneficiari di finanziamenti pubblici) della durata minima di 16 ore Progetti Aziendali/interaziendali Progetti Quadro L Attuatore, nella formulazione del preventivo delle voci di spesa, deve attenersi ai parametri indicati nelle sezioni precedente secondo le disposizioni che seguono. Il parametro costituisce il riferimento circa l importo massimo che può essere indicato dall Attuatore in sede di preventivo delle spese Si evidenzia che l importo riconosciuto verrà erogato all Attuatore sulla base dei costi effettivamente sostenuti in ottemperanza a quanto stabilito nella sezione Spese ammissibili. Per calcolare l importo massimo destinabile ai COSTI FORMAZIONE si dovrà utilizzare la seguente formula: COSTI FORMAZIONE = ( VALORE ORA FORMAZIONE X N. ORE DURATA ) dove VALORE ORA FORMAZIONE è pari a 180 Euro e N. ORE DURATA è il numero di ore corso previste (non di ore allievo). Al fine del calcolo dei costi totali sostenuti per la realizzazione dell intervento, è ammesso anche l importo destinabile per ogni corso alle spese di RETRIBUZIONE DEGLI ALLIEVI Tale importo risulta da REDDITO ALLIEVI = ( COSTO ORARIO x N. ORE ALLIEVO ) dove COSTO ORARIO è il costo aziendale per la retribuzione del lavoratore (inclusi oneri sociali e riflessi). La contabilizzazione del REDDITO ALLIEVI è ammessa quando il corso sia tenuto entro il normale orario di lavoro per l impresa ovvero, se fuori da tale orario, solo se sia dimostrata la corresponsione di specifica retribuzione. L importo destinabile alle spese di REDDITO ALLIEVI non può superare la somma degli altri importi preventivati (COSTI FORMAZIONE) e concorre esclusivamente alla composizione dell eventuale quota di cofinanziamento privato (COFPRIV) posta a carico dell Attuatore. Il Costo totale dell attività sarà dunque: COSTO TOTALE = COSTO FORMAZIONE + REDDITO ALLIEVI (<= COSTO FORMAZIONE; <= COFPRIV% DI COSTO TOTALE) In sede di verifica del rendiconto, la Regione Lombardia provvederà a ricalcolare il costo totale del progetto in relazione al numero effettivo di allievi qualora questo scenda sotto il limite minimo di 6 allievi per ciascuna azione formativa. L Attuatore in sede di certificazione della spesa e di rendicontazione presenterà tutti i costi interni ed esterni sostenuti fino alla concorrenza del Costo Totale. Dovrà essere pertanto certificata anche la quota di cofinanziamento privato nella misura indicata. Le imprese i cui lavoratori sono destinatari delle azioni possono partecipare al finanziamento del progetto anche con una quota di COFINANZIAMENTO PRIVATO superiore a quella obbligatoriamente prevista. Tale quota differenziale, che chiameremo COFINANZIAMENTO PRIVATO AGGIUNTIVO (COFPRIVAGG), dovrà necessariamente riguardare il COSTO FORMAZIONE e non potrà essere rappresentata da spese di RETRIBUZIONE ALLIEVI, anche nel caso in cui queste ultime eccedano la quota di cofinanziamento privato obbligatorio. L eventuale quota di COFINANZIAMENTO PRIVATO AGGIUNTIVO, espressa in una percentuale del COSTO FORMAZIONE, sarà oggetto di valutazione del progetto (vedi paragrafo Criteri di valutazione ). Essa, una volta indicata a preventivo con equivalente riduzione del VALORE ORA FORMAZIONE massimo applicato, dovrà comunque essere contabilizzata a rendiconto, indipendentemente dal COSTO TOTALE rendicontato. Si ricorda che, per quanto riguarda i Progetti Quadro, l'attuatore dovrà assicurare la destinazione di almeno l'80% delle risorse a destinatari appartenenti a PMI. Voucher Non è richiesta la formulazione di preventivi. La certificazione della spesa avverrà sulle spese sostenute dall Attuatore dietro presentazione del giustificativo di spesa e la documentazione attestante la partecipazione al corso. Saranno considerate ammissibili le spese effettuate dopo la data di apertura dello sportello, anche se precedenti alla presentazione della domanda. Vedi documento Spese ammissibili" - 8 -

9 Iter Procedurale Progetti Aziendali/interaziendali L Attuatore progetta e pianifica l attività formativa. L Attuatore compila e presenta, esclusivamente on line, la modulistica - Attuatore, principali caratteristiche dell'attività formativa (durata, denominazione, moduli didattici), con precisa individuazione delle caratteristiche identificanti i lavoratori destinatari dell intervento (impresa di provenienza, localizzazione, ). L Attuatore presenta agli uffici regionali la sola domanda di finanziamento, corredata dalla documentazione richiesta, entro i termini stabiliti per i diversi periodi del bando; - FASE I (bando a scadenza) La Regione Lombardia valuta l ammissibilità ed i punteggi di priorità delle singole domande di finanziamento e genera graduatorie comparative separate tra PMI e GI. La Regione Lombardia approva le graduatorie, pubblica i risultati e comunica agli Operatori l esito dell istruttoria. L Attuatore trasmette a Regione Lombardia l Atto di Adesione entro 30 gg dalla comunicazione procedendo, negli stessi termini, all'attivazione del corso. La Regione Lombardia procede all impegno finanziario ed all erogazione dell'anticipo del finanziamento all'atto dell'inizio attività (atto di adesione) previa accensione di garanzia fidejussoria da parte del soggetto proponente (fatti salvi i casi in cui, in fase progettuale, l Attuatore abbia rinunciato alla procedura di erogazione dell anticipo). L Attuatore procede alla chiusura dei corsi entro 150 gg (180 gg nell'ambito della I fase) dall'attivazione dell'intervento (in caso contrario il contributo viene riparametrato sulle ore effettuate). La Regione Lombardia provvede alla verifica della rendicontazione delle spese ed all erogazione del saldo. La Regione Lombardia valuta le risorse residue (non impegnato e non speso) e procede alla loro riallocazione sulle disponibilità per la fase II. - FASE II (sportello aperto) La Regione Lombardia valuta l ammissibilità delle singole domande di finanziamento, verifica la disponibilità residua di risorse e comunica all'attuatore l esito. L Attuatore trasmette alla Regione Lombardia l Atto di Adesione entro 30 gg dalla comunicazione procedendo, negli stessi termini, all'attivazione del corso. La Regione Lombardia procede all impegno finanziario ed all erogazione dell'anticipo del finanziamento all'atto dell'inizio attività (atto di adesione) previa accensione di garanzia fidejussoria da parte del soggetto proponente (fatti salvi i casi in cui, in fase progettuale, l Attuatore abbia rinunciato alla procedura di erogazione dell anticipo). La Regione Lombardia provvede alla verifica della rendicontazione delle spese ed all erogazione del saldo. L Attuatore procede alla chiusura dei corsi entro 150 gg (180 gg per la I fase) dall'attivazione dell'intervento (in caso contrario il contributo viene riparametrato sulle ore effettuate). Progetti Quadro L Attuatore progetta e pianifica l attività formativa. L Attuatore compila e presenta, esclusivamente on line, la modulistica - composizione ATS e ruolo dei membri, principali caratteristiche del progetto (denominazione, numero allievi totale, monte ore complessivo, descrizione di massima, sintesi contenuti), con una stima della suddivisione dei lavoratori destinatari dell intervento (impresa di provenienza, localizzazione, ). L Attuatore presenta agli uffici regionali la sola domanda di finanziamento, corredata dalla documentazione richiesta e da un business plan generale dell attività, entro i termini stabiliti dal bando; La Regione Lombardia valuta l ammissibilità ed i punteggi di priorità delle singole domande di finanziamento generando la graduatoria dei progetti. La Regione Lombardia approva la graduatoria, pubblica i risultati e comunica agli Operatori l esito dell istruttoria. L Attuatore trasmette a Regione Lombardia l'atto di adesione entro 30 gg dalla comunicazione procedendo, negli stessi termini, all'avvio delle attività. La Regione Lombardia procede all impegno finanziario ed all erogazione dell'anticipo del finanziamento all'atto dell'inizio attività (atto di adesione) previa accensione di garanzia fidejussoria da parte del soggetto proponente. L Attuatore procede alla conclusione delle attività progettuali entro 12 mesi (agosto neutro) dall'attivazione dell'intervento (in caso contrario il contributo viene riparametrato sulle ore - 9 -

10 Scadenza Modalità di presentazione dall'attivazione dell'intervento (in caso contrario il contributo viene riparametrato sulle ore effettuate). La Regione Lombardia provvede alla verifica della rendicontazione delle spese ed all erogazione del saldo. Voucher L impresa identifica l attività formativa esterna cui parteciperà il proprio lavoratore. L impresa compila e presenta, esclusivamente on line, la modulistica (impresa richiedente, titolo, durata, organismo formativo e costo) con precisa individuazione del lavoratore destinatario dell intervento (impresa di provenienza, localizzazione, ) L impresa presenta agli uffici regionali la sola domanda di incentivo, corredata dalla documentazione richiesta, entro i termini stabiliti dal bando. La Regione Lombardia valuta l ammissibilità delle singole domande di finanziamento, verifica la disponibilità residua di risorse e comunica all'attuatore l esito dell istruttoria. L impresa completa la fruizione dell attività formativa entro 120 gg dal ricevimento della comunicazione (in caso contrario viene revocato l incentivo). La Regione Lombardia provvede alla verifica della documentazione delle spese, all impegno finanziario ed all erogazione dell incentivo. Le domande di finanziamento dovranno pervenire: Progetti Aziendali/interaziendali I Fase, entro le ore del 30 giorno successivo alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Progetti Aziendali/interaziendali II Fase, dal 150 giorno successivo alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (sportello aperto) Progetti Quadro, entro le ore del 60 giorno successivo alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Voucher, dal giorno successivo alla pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (sportello aperto). Con decreto del Direttore Generale Istruzione, Formazione, Lavoro della Regione Lombardia, in relazione alla disponibilità delle risorse finanziaria, potranno essere disposte chiusure e riaperture dei termini di presentazione per la modalità sportello aperto (Progetti Aziendali/Interaziendali II fase e Voucher). Per la redazione della domanda di finanziamento e della modulistica dei progetti dovrà essere utilizzato esclusivamente il formulario on line predisposto su Internet dalla Regione Lombardia all indirizzo: I soggetti proponenti dovranno presentare la seguente documentazione: - una domanda di finanziamento (compilata e stampata esclusivamente on line) per ciascun progetto presentato e trasmesso per via informatica attraverso il formulario on line; - copia dell atto costitutivo e dello statuto (solo per gli operatori che si presentano per la prima volta o che hanno modificato lo statuto dopo l ultima presentazione dello stesso alla Regione Lombardia) e, se del caso, la documentazione richiesta relativa all ATI o ATS. Tutte le domande di finanziamento dovranno pervenire, entro i termini sopra indicati, presso il protocollo della Regione Lombardia, Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro, Via Soderini, Milano, o presso i seguenti sportelli di protocollo della Regione: - S.T.A.P. di Bergamo Via Camozzi, BG - Tel S.T.A.P. di Brescia Via Dalmazia, C BS - Tel S.T.A.P. di Como Via Lucini, CO - Tel S.T.A.P. di Cremona Via Dante, CR - Tel S.T.A.P. di Lecco Via Bovara, LC - Tel S.T.A.P. di Lodi Via Haussman, LO - Tel S.T.A.P. di Mantova Corso Vittorio Emanuele, MN - Tel S.T.A.P. di Pavia Via Cesare Battisti, PV - Tel S.T.A.P. di Sondrio Via Del Gesù, SO - Tel S.T.A.P. di Varese Via Adamoli, VA - Tel I progetti presentati dovranno chiaramente indicare all esterno della busta la dicitura: Progetto FSE Obiettivo 3 MISURA D1 con la specifica tipologia relativa: Progetto Corsuale, Progetto Quadro, Domanda di Incentivo Per informazioni rivolgersi allo sportello informativo FSE di Via Soderini, 24, MILANO, numero verde

11 Ulteriori disposizioni Obblighi dei proponenti Progetti Aziendali/Interaziendali e Progetti Quadro Gli obblighi dell'attuatore saranno precisati nella comunicazione di finanziamento che la Regione Lombardia invierà agli Operatori a seguito delle verifiche di ammissibilità e delle eventuali valutazioni previste e dovranno essere esplicitamente sottoscritte dall'attuatore stesso successivamente all avvenuta ammissione al finanziamento. Per la realizzazione delle attività, che dovrà aver luogo sul territorio lombardo, l Attuatore dovrà attenersi strettamente alle scadenze indicate nel bando e nella comunicazione di finanziamento. In particolare, il mancato avvio delle attività entro i termini previsti causerà l'immediata revoca del finanziamento assegnato. Tutta la documentazione relativa alla realizzazione dei progetti dovrà essere tenuta a disposizione presso le sedi dei corsi o amministrative o presso la sede operativa e/o fornita in copia secondo le modalità che verranno stabilite dalla Regione Lombardia. La Regione Lombardia, unitamente agli altri organismi competenti, potrà effettuare in qualsiasi momento verifiche volte a controllare la corretta realizzazione dei progetti, la gestione amministrativa e contabile relativa alle attività di progetto e la conformità delle sedi. La contabilità dei corsi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo deve essere evidenziata ed esclusivamente riferibile alle attività del progetto, in modo da rendere possibile in forma motivata e dettagliata l individuazione delle spese. Qualora l Attuatore disponga di un sistema di contabilità analitica potrà consegnare le risultanze della contabilità di corso unitamente al rendiconto delle spese. I materiali prodotti nell ambito dei progetti cofinanziati dal FSE sono di proprietà della Regione Lombardia, che si riserva il diritto di modificarli e diffonderli. Qualsiasi variazione dell'attività formativa pertinente la programmazione della attività stessa, comprese le variazioni del calendario e degli allievi, dovrà essere comunicata tempestivamente alla Regione Lombardia. Nel caso di Progetti Aziendali/interaziendali presentati da soggetti diversi dalle imprese direttamente interessate all intervento formativo, la domanda dovrà riportare in allegato gli specifici incarichi conferiti all Ente attuatore dalle imprese i cui lavoratori sono destinatari delle azioni, con esplicito riferimento alla realizzazione degli interventi formativi stessi; non sono considerate ammissibili domande corredate unicamente da generiche manifestazioni di interesse alle attività formative proposte o da comunicazioni prive di riferimento ai singoli interventi oggetto della domanda. La costituzione dell ATS non è richiesta in sede di presentazione del progetto. E invece allegare una dichiarazione d impegno alla costituzione dell ATS sottoscritta dai legali rappresentanti dei soggetti interessati in cui dovrà essere indicato l ente capofila e il riferimento specifico al progetto. Le parti dovranno provvedere alla formalizzazione dell ATS secondo le modalità previste dalla legge nel periodo intercorrente tra la comunicazione di approvazione da parte della Regione Lombardia e l invio dell Atto di Adesione da parte del capofila. All'atto della presentazione della domanda, l'attuatore dovrà garantire, la cantierabilità di ciascun intervento entro 30 gg dalla comunicazione di approvazione. L'Attuatore dovrà altresì impegnarsi al completamento di tutte le azioni entro i termini previsti. Durante l attività, l Attuatore dovrà rispondere tempestivamente alle richieste di informazioni provenienti dalla Regione Lombardia. In particolare, l Attuatore dovrà inviare: - all inizio di ciascuna attività formativa, la scheda di iscrizione allievi, completa di tutte le informazioni previste, coerenti con quanto indicato in fase di presentazione della domanda di finanziamento; - a scadenze periodiche le informazioni amministrativo-contabili relative al monitoraggio, compilando i questionari che verranno trasmessi; - al termine dell'intervento la scheda di fine attività, la scheda di monitoraggio conclusivo e il rendiconto delle spese, secondo le modalità che verranno indicate; L Attuatore è tenuto a provvedere al ritiro e alla successiva consegna agli allievi della certificazione regionale rilasciata. Nel caso dei Progetti Aziendali/interaziendali, le imprese o gli enti i cui lavoratori sono destinatari delle azioni devono essere obbligatoriamente individuati all atto della presentazione della domanda ed i dati ad essi relativi devono essere riportati nell apposita sezione del modulo di presentazione. Nel caso dei Progetti Quadro, le imprese o gli enti i cui soggetti sono destinatari dei singoli corsi realizzati all interno del Progetto Quadro devono essere obbligatoriamente individuati all atto della comunicazione di inizio dell'attività formativa cui essi partecipano

12 Delega Monitoraggio Per consentire l applicazione del Reg(CE) 69/2001 (relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d importanza minore de minimis ) alla tipologia di azione Incentivi (Voucher aziendali), l impresa i cui lavoratori siano destinatari di quest ultima tipologia di azione dovrà dichiarare l ammontare complessivo di eventuali altri aiuti de minimis 6 ricevuti nei 36 mesi precedenti la data di presentazione della domanda. All'atto della presentazione della domanda, l'impresa dovrà impegnarsi al completamento di tutte le azioni entro i termini previsti. Al termine dell attività formativa, l impresa dovrà richiedere all ente erogatore una certificazione attestante l avvenuta fruizione della stessa e la sua durata in ore. Tale certificazione dovrà essere allegata alla documentazione che l impresa dovrà consegnare alla Regione Lombardia per la verifica del rendiconto. Progetti Aziendali/interaziendali e Progetti Quadro La delega a enti terzi della gestione dell attività formativa è vietata, fatta eccezione per le deroghe di seguito indicate. Il soggetto proponente dovrà pertanto gestire in proprio le varie fasi operative. Per gestione in proprio s intende quella attuata attraverso personale dipendente o mediante ricorso a prestazione professionale individuale. Le attività di direzione, coordinamento e amministrazione (comprese le attività di segreteria) devono essere gestite interamente in proprio. La possibilità di delegare fasi delle azioni di formazione professionale, limitata a casi particolari debitamente motivati, è legata: - ad apporti integrativi specialistici di cui gli Operatori non dispongono in forma diretta e che non possono superare in termini di valore il 30% del costo complessivo del progetto. Percentuali maggiori potranno essere valutate solo in casi del tutto eccezionali, per iniziative di particolare valore e innovatività adeguatamente motivate e documentate; - ad interventi formativi di cui siano titolari imprese o associazioni temporanee di imprese non dotate di centro di formazione interno. La richiesta di deroga al divieto di delega dovrà essere evidenziata in sede di presentazione del progetto formativo nella specifica scheda contenuta nel formulario: all atto della presentazione del progetto si dovranno comunicare le caratteristiche tecniche dell intervento delegato e la relativa quantificazione economica. La società delegata dovrà essere indicata nominativamente nel formulario. Non verrà accolta nessuna richiesta di deroga presentata successivamente alla presentazione del progetto. In particolare, per quanto riguarda i Progetti Quadro, sarà consentita la deroga al divieto di delega solo per interventi affidati a soggetti terzi individuati all interno di un elenco delegati da presentarsi unitamente al progetto. Il terzo delegato dovrà comunque possedere i requisiti e le competenze richieste dall intervento, e non potrà a sua volta delegare ad altri soggetti l esecuzione, anche in parte, dell attività. Responsabile a tutti gli effetti dell intervento formativo risulterà in ogni caso l Attuatore anche per le attività delegate. Non si considera delega l affidamento della realizzazione delle attività da parte di associazioni, o consorzi, o società consortili agli associati o consorziati o da imprese ad altre imprese facenti parte dello stesso gruppo. Non sarà ammesso l affidamento di attività a soggetti creati, associati o consorziati in data successiva a quella di presentazione del progetto. In tutti i casi sopra descritti di affidamenti non considerati delega i soggetti affidatari hanno l obbligo di rendicontare le spese a costi reali, esibendo i giustificativi che saranno assunti nella documentazione dell Attuatore ammesso al finanziamento, a prescindere da eventuali obblighi di fatturazione interna. Progetti Aziendali/interaziendali e Progetti Quadro Il monitoraggio è il processo di rilevazione sistematica dei dati relativi all avanzamento finanziario, fisico e procedurale dei singoli progetti e dell intero programma operativo ed è strumento essenziale della sorveglianza sugli interventi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo. Al fine di garantire un efficace e costante controllo sulle risorse impegnate o impegnabili, la Regione Lombardia eserciterà il monitoraggio dello stato di avanzamento delle iniziative e dei relativi pagamenti, verificando anche attraverso i controlli di tipo ispettivo- l eventuale esistenza di ritardi nell esecuzione di un iniziativa o il blocco della medesima, al fine di procedere per tempo alla revoca dell impegno e al conseguente possibile impegno su un altra iniziativa

13 Note generali Ammissibilità della domanda di finanziamento Ammissibilità dei singoli progetti Modalità di valutazione Il monitoraggio si baserà sull esame delle schede di avvio delle attività (per l acconto iniziale) e delle schede periodiche 7 di monitoraggio, che registreranno le spese effettivamente sostenute dagli Operatori nell esecuzione del progetto e lo stato di avanzamento dei singoli interventi anche attraverso specifici indicatori fisici e procedurali. Per i progetti-quadro la Regione potrà prevedere la costituzione di un gruppo di pilotaggio costituito dai soggetti direttamente coinvolti nella realizzazione del progetto. Non si considerano ammissibili, nell ambito del presente bando gli interventi di semplice informazione ai lavoratori di cui all'art.21 del D.Lgs. 626/94; L ammissibilità di attività formative assoggettate a normative specifiche (patenti di mestiere) e/o di settore (assistenziale, turistico, commerciale) è subordinata all acquisizione del parere positivo da parte dell autorità competente secondo la normativa medesima. Formazione a distanza. In connessione con quanto auspicato dalla CE nell'ambito del "Piano d'azione elearning" (COM(2001)172) gli Operatori potranno progettare azioni formative che prevedano anche la formazione a distanza (FAD). La FAD deve essere erogata e fruita on line: il percorso viene fruito per via telematica e avviene tramite collegamento telefonico di due o più unità di elaborazione. Le disposizioni di seguito elencate costituiscono i presupposti per la predisposizione di un progetto FAD indispensabili ai fini dell ammissibilità: disporre di una struttura di appoggio, che consenta una sistematica, continua ed efficiente interazione a distanza; prevedere presenza, sostegno e supervisione di metodologie con funzioni di esperti e di tutor (presenti presso la struttura di supporto per il totale delle ore corsuali); prevedere un sistema di valutazione e di autovalutazione dei risultati conseguiti; I soggetti che presentano progetti di formazione a distanza devono possedere o indicare le attrezzature utilizzate per la parte di progetto comprendente la FAD Non saranno considerate ammissibili, e pertanto saranno respinte le domande: -pervenute fuori dai termini -redatte su modulistica diversa dal modulo originale di domanda prodotto dalla procedura informatica di presentazione; -non corredate dalla documentazione integrante/obbligatoria richiesta; -presentate da soggetti diversi dagli operatori ammessi; -incomplete in quanto prive di dati essenziali per la identificazione delle proposte; -recanti correzioni o cancellazioni sul formulario e/o sulla documentazione ad esso allegata; -destinate a imprese che, nell'ambito del presente dispositivo, non abbiano realizzato attività ammesse e finanziate Non saranno considerati ammissibili, e pertanto saranno respinti gli interventi: -non conformi, per contenuti, tipo azione o destinatari, alle condizioni previste dalla misura cui sono riferiti; -di durata inferiore o superiore al limite minimo/massimo prestabilito; -le cui specifiche sezioni della domanda risultino prive di dati essenziali per la valutazione; -in contrasto con specifiche normative di settore -eccedenti la limitazione fissato dal Reg(CE) 68/2001 di 1 MEuro per impresa se relativi a progetti di formazione o, nel caso di voucher, eccedenti le limitazioni imposte dalla normativa sul "de minimis" (Reg(CE) 69/2001) -che hanno conseguito, nell ambito della valutazione ex ante, un punteggio inferiore alla soglia minima di ammissibilità La valutazione delle proposte è operata da un apposito Nucleo di valutazione alla cui costituzione si procederà con atto della Direzione Generale competente. La Regione Lombardia accerta l ammissibilità degli operatori e dei progetti. Per ciò che riguarda la FASE I ed i PROGETTI QUADRO, la Regione Lombardia procede quindi: all esame delle priorità applicando i criteri indicati; ad operare d ufficio eventuali correzioni di mero errore materiale; alla predisposizione delle graduatorie dei progetti sulla base dell esito della valutazione. 6 L art. 2 comma 1 del Regolamento n. 69/2001 della CE del 12/01/2001, determina in Euro (pari a Lit ) l importo complessivo degli aiuti de minimis accordabili ad una medesima impresa su un periodo di tre anni. 7 A cadenza trimestrale o in base ad altra tempistica concordata dalla Regione con le competenti autorità nazionali e comunitarie

14 Criteri di valutazione Al termine dell istruttoria di il progetto potrà risultare: ammesso al finanziamento (se il progetto ha superato positivamente la fase di valutazione e il suo costo ha trovato capienza nelle risorse disponibili); ammissibile ma non finanziabile (se il progetto ha superato positivamente la fase di valutazione ma il suo costo non ha trovato capienza nelle risorse disponibili); non ammissibile (se il progetto non ha superato l istruttoria di verifica dei requisiti di ammissibilità o di valutazione) Le graduatorie sono formulate mediante ordinamento decrescente di singoli interventi in relazione al punteggio totale ottenuto da ciascuno di essi; allo scopo di garantire il più diffuso utilizzo delle risorse, in caso di pari punteggio, sarà data precedenza agli interventi con maggior numero di allievi e tra questi agli interventi di minore importo. Nel rispetto della ripartizione delle risorse predefinita tra PMI e Grandi imprese, al fine di garantire correttezza ed omogeneità di valutazione, per ciascuna delle tipologie di impresa destinataria, limitatamente ai progetti Aziendali/interaziendali, vengono stilate graduatorie distinte. L'approvazione dei corsi avviene per ogni graduatoria nell'ordine in essa definito fino alla concorrenza delle disponibilità assicurate alla rispettiva azione per la Fase di presentazione cui sono riferiti; il finanziamento dei corsi di ogni graduatoria termina con arrotondamento per difetto all'ultimo intervento integralmente finanziabile. Qualora per carenza di domanda ammissibile a valere su una determinata tipologia di impresa nella Fase I di presentazione, le risorse residue saranno rese disponibili per la stessa tipologia di impresa per la Fase II. Le domande presenti in graduatoria nella Fase I in quota eccedente al limite di finanziabilità non danno luogo ad alcuna autorizzazione e sono respinte per esaurimento di disponibilità; possono essere ripresentate nell'ambito della Fase II, ma non acquisiscono alcun titolo preferenziale per l inserimento nelle relative graduatorie. Progetti Aziendali/interaziendali, I Fase La valutazione delle domande (al fine della produzione delle graduatorie relative alla Fase I) verterà sulla rispondenza ai seguenti criteri: 1) Acquisizione dell intera quota di finanziamento a seguito della revisione della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute (rinuncia alla quota di 0/50 acconto) 2) Percentuale di cofinanziamento privato delle spese di formazione, eccedente la quota obbligatoria prevista: )maggiore o uguale al 15% delle spese di formazione 60 2)maggiore o uguale al 10% delle spese di formazione 40 3)maggiore o uguale al 5% delle spese di formazione 20 3) Accordo o parere sindacale specifico 0/20 4) Rispondenza alle priorità tematiche e settoriali illustrate alla sezione Priorità delle presenti disposizioni ) Rispondenza agli obiettivi trasversali della programmazione comunitaria ed alle priorità regionali (ivi compresi interventi con carattere di urgenza o emergenza) La soglia minima per l'ammissibilità dei progetti, tanto nella I Fase quanto nella II, è di 100 punti, di cui non meno di 50 conseguiti nell applicazione dei criteri 4) e 5). Progetti Quadro Per la valutazione dei Progetti Quadro vengono applicati i seguenti criteri: 1) Rappresentatività dell'ente proponente ) Rispondenza alle priorità tematiche e settoriali illustrate alla sezione Priorità delle presenti disposizioni ) Rispondenza agli obiettivi trasversali della programmazione comunitaria ed alle priorità regionali e provinciali (ivi compresi interventi con carattere di urgenza o emergenza) La soglia minima per l'ammissibilità dei Progetti Quadro è di 70 punti Progetti Aziendali/interaziendali II Fase e Voucher Semplice verifica dei requisiti di ammissibilità 8 Gli obiettivi trasversali della programmazione comunitaria e le priorità regionali oggetto della valutazione sono descritti nel Programma Operativo Regione Lombardia per l Ob.3 del Fondo Sociale Europeo 2000/2006 e nel relativo Complemento di Programmazione disponibili sul sito della Regione Lombardia, sezione Formazione e Lavoro nonché nel Piano Regionale di Sviluppo e negli altri documenti di analisi e programmazione strategica della Regione Lombardia, quale il Piano Regionale di Sviluppo

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