Le Metodologie di Analisi Termodinamica Applicata nell Environmental Accounting

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le Metodologie di Analisi Termodinamica Applicata nell Environmental Accounting"

Transcript

1 Università di Siena Dipartimento di Chimica Le Metodologie di Analisi Termodinamica Applicata nell Environmental Accounting Mirco Federici PhD

2 L analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment)

3 La definizione di LCA SETAC (Society of Environmental Toxicology and Chemistry): procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un processo o un attività, effettuato attraverso l identificazione dell energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell ambiente. La valutazione include l intero ciclo di vita del processo o attività, comprendendo l estrazione delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale UNI EN ISO (Life Cycle Assessment Principles and framework): compilazione e valutazione attraverso tutto il ciclo di vita dei flussi in entrata e in uscita, nonché i potenziali impatti ambientali, di un sistema di prodotto

4 Perché si svolge un analisi del ciclo di vita? Per valutare correttamente la capacità di un prodotto di offrire migliori performance dal punto di vista ambientale Occorre considerare TUTTI gli impatti riconducibili ad una filiera nell arco dell intero suo ciclo di vita e non soltanto l impatto ambientale della sola fase di produzione e di consumo

5 Quali sono le fasi del ciclo di vita di una prodotto? PRE PRODUZIONE: progettazione e ricerca e sviluppo, selezione e acquisto materie prime, trasporto e stoccaggio. PRODUZIONE: trasformazione dei materiali, assemblaggio e finitura, gestione e organizzazione aziendale DISTRIBUZIONE: logistica e vendita del prodotto CONSUMO: utilizzazione e impiego (anche come prodotto intermedio) SMALTIMENTO: gestione del fine vita, riutilizzo, recupero, riciclaggio

6 Quando si applica l LCA? L LCA può fornire supporto decisionale sia a imprese private che a enti pubblici, in particolare può essere utilizzata nei seguenti casi: Design e scelta delle tecnologie di prodotto: valutazione comparativa di prodotti della concorrenza ed opportunità di identificare possibili miglioramenti del prodotto in fasi diverse del suo ciclo di vita; Strategie tecnologiche ed impiantistiche: possibilità di scegliere opzioni tecnologiche caratterizzate da un minor consumo di energia e materiali; Marketing: possibilità di utilizzare i risultati della LCA per dichiarazioni ambientali inerenti il prodotto (ISO 14040, EPD) oppure per l ottenimento di marchi di etichettatura ecologica (ECOLABEL in Italia); Nei processi di concertazione territoriali: per la valutazione e la promozione dell innovazione tecnologica ambientale e nella gestione ottimale dei servizi (principalmente per la gestione di rifiuti, ma anche dei i t idit t )

7 Quali sono i vantaggi per una azienda che svolge un LCA? Possibilità di compiere scelte consapevoli: l utilizzo in fase di progettazione, di fabbricazione o di revisione di un prodotto serve a comparare gli impatti ambientali delle differenti opzioni possibili e a valutare se ci sono potenziali e significativi vantaggi o svantaggi ambientali. Aumento della competitività: la trasparenza degli aspetti ambientali diventa un aspetto sempre più importante per le aziende, anche in termini di concorrenzialità. Tracciabilità della filiera: tramite l LCA si accede alla certificazione di prodotto, strumento importante di marketing e nei rapporti tra produttori. Nuovi scenari produttivi: i rifiuti possono costituire una risorsa e le aziende dovrebbero attivarsi rispetto al recupero di materiali, ipotizzando per questi nuovi scenari di utilizzo o valorizzazione

8 Quali sono gli svantaggi per una azienda che svolge un LCA? Il costo relativo allo svolgimento di una LCA e all ottenimento di un marchio di certificazione di prodotto. Le aziende spesso percepiscono i temi ambientali come oneri aggiuntivi imposti. I benefici sono visibili solo nel lungo periodo.

9 INPUT Quali sono gli input e gli output di una OUTPUT LCA Estrazione delle materie prime Coprodotti Materia Energia Fabbricazione Distribuzione Uso del prodotto Emissioni in acqua Emissioni in aria Emissioni nel suolo Riuso, riciclaggio, recupero Rifiuti solidi Gestione dei rifiuti Altre interazioni con l ambiente

10 Quali sono le fasi dell LCA FASE 1: Definizione degli scopi e degli obiettivi FASE 2: Analisi di inventario - -Quantificazione degli input e degli output relativi alla filiera produttiva FASE 3: Analisi degli impatti - Scelta delle categorie di impatto (effetto serra, tossicità umana, consumo delle risorse, perdita di biodiversità) e calcolo del danno totale relativo alla filiera produttiva FASE 4: Interpretazione e miglioramento - Quale tra le diverse alternative è la migliore? - Quali sono le fasi critiche del ciclo di vita? - Esistono parti del sistema da modificare?

11 Schema integrato finale MFA Embodied Energy Analysis Demand Categories MATERIAL RESOURCE DEPLETION (water withdrawal, mining ) ENERGY DEPLETION (fossil fuels, ) CML 2 Ecological Impact Categories GLOBAL WARMING POTENTIAL (CO 2, N 2 O, CH 4, ) ACIDIFICATIONPOTENTIAL (SO 2, NO x, ) TROPOSPHERIC O 3 and "PHOTOSMOG" FORMATION (NO x, VOC, ) EUTROPHICATION (release of P- and N-rich waste into water bodies) STRATOSPHERIC O 3 DEPLETION (CFC, HCFC, ) ECOTOXICITY (heavy metals, toxic waste, ) Performance Categories THERMODYNAMIC PERFORMANCE (exergy eff., exergy loss) ECOLOGICAL FOOTPRINT (emergy intensity) Exergy Analysis Emergy Analysis

12 Quali sono i dati che servono per il calcolo degli input? Per svolgere un analisi LCA si ha bisogno di dati quantitativi dei consumi di materia e di energia legati alla filiera produttiva. Alle aziende vengono forniti dei questionari per la raccolta di dati ed informazioni relativi alle fasi di costruzione, di esercizio e di dismissione: Fase di costruzione consumi energetici del cantiere: mc di metano, kwh elettrici opere civili: tipologia, grandezza, quantità, tempo di vita trasporti opere elettromeccaniche: di macchinari impiegati tipologia, nella quantità, produzione: provenienza, consumi tempo di gasolio di vita e benzina macchine utilizzate nella produzione: numero e tipologia terra movimentata: quantità rifiuti prodotti: tipologia, quantità, modalità di smaltimento persone che hanno lavorato alla costruzione: numero e ore di lavoro area occupata dal sito: ettari

13 Fase di esercizio Quali sono i dati che servono per il calcolo degli input? costi relativi ai trasporti con mezzi aziendali: consumi di gasolio e benzina (l/anno) consumi di energia elettrica: tipologia di macchinari e consumi (kwh/anno) consumi di metano: tipologia di macchinari e quantità (l/anno) consumi di olio combustibile: tipologia di macchinari e quantità (l/anno) consumi di acqua: quantità (l/anno) materiale di consumo: tipologia e quantità (t/anno) rifiuti prodotti: tipologia, quantità, modalità di smaltimento persone che hanno lavorato alla costruzione: numero e ore di lavoro area occupata dal sito: ettari Fase di dismissione costi relativi alla dismissione dell impianto: consumi di gasolio e benzina (l/anno) rifiuti prodotti: tipologia, quantità, modalità di smaltimento persone che hanno lavorato alla dismissione: numero e ore di lavoro trasporti di macchinari impiegati nella dismissione: consumi di gasolio e benzina macchine utilizzate nella dismissione: numero e tipologia

14 Con quali strumenti si svolge l LCA? Per lo svolgimento delle analisi LCA esistono vari software tra cui: Boustead Consulting ( SimaPro - PRé Consultants ( GaBi - Five Winds International/University of Stuttgart (IKP)/PE Product Engineering ( KCL-ECO KCL LCA software ( LCAiT - CIT EkoLogik (Chalmers Industriteknik) ( EDIP - Environmental design of industrial products - Danish EPA ( TEAM(TM) (Tools for Environmental Analysis and Management) - Ecobalance, Inc. (

15 Material Flow Accounting Convergenza di nuove metodiche per l analisi di ciclo di vita. Valutazioni di efficienza e qualità ambientale dei processi.

16 Definizione dell MFA Metodo di misura del quantitativo e di classificazione dei materiali necessari per produrre un prodotto o un servizio tenendo conto anche dei flussi nascosti. Flussi nascosti = quantitativi di materiali che non formano direttamente il bene o il servizio, ma che sono utilizzati indirettamente per poterli costruire o erogare. Per es. nella produzione di elettricità vi è un uso massiccio di acqua.

17 Le basi concettuali dell MFA SVILUPPO SOSTENIBILE: development which meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs (Our Common Future - The Bruntland Report, 1987). ZAINO ECOLOGICO: ogni prodotto o servizio o settore economico si porta dietro uno zaino ecologico (Ecological Rucksack) nel quale è contenuto il quantitativo di materiali utilizzati direttamente o indirettamente per la sua produzione o erogazione. DEMATERIALIZZAZIONE: riduzione dei flussi di materiali a livello globale attraverso un aumento consistente della produttività delle risorse. Ma il solo aumento di efficienza non è sufficiente se la crescita economica annulla questi miglioramenti.

18 EFFETTO BOOMERANG (Rebound Effect): A) l aumentata efficienza può incentivare il consumo e quindi annullare il vantaggio atteso (Jevons paradox, 1865); B) a volte la dematerializzazione di un settore produttivo corrisponde all aumento di consumo di materiale in un altro settore per parziale sostituzione di un materiale o prodotto con un altro. E dunque necessaria una visione globale per evitare fraintendimenti dei risultati.

19 Chi usa l MFA? nata in Germania, presso il Wuppertal Institute, a metà del decennio , MFA è stata rapidamente accettata ed inserita in alcune contabilità nazionali (es. ISTAT), e sovranazionali (es. Unione Europea), e ampiamente usata da un nutrito gruppo di istituti ed enti di ricerca a livello europeo (Wuppertal Institute, IIASA, SERI, Factor 10 Institute,... ) ed extraeuropeo (World Watch Institute 2003).

20 Tipi di MFA Tipo Target Descrizione Obiettivo Bulk MFA Una economia o settore economico Analisi dei flussi che costituiscono la base materiale di una economia o settore. Individuare le economie nazionali e i settori produttivi con maggiore base materiale. Individuare la relazione tra base materiale di una nazione e il suo Import/Export. Product MFA Un prodotto finale o intermedio Analisi degli input materiali necessari allo svolgimento di un dato processo produttivo Individuare lo zaino ecologico del prodotto.

21 Definizione di MIPP e MIPS L intensità materiale è calcolata sull intero ciclo di vita del prodotto e somma insieme tutti gli inputs di materiali che è stato necessario movimentare, estrarre, utilizzare e trasformare per la produzione di una unità di prodotto (Material Input Per unit of Product-MIPP o MIT Material Intensity per Ton) o per fornire un dato servizio (Material Input Per unit of Service-MIPS). La dimensione dell intensità materiale può essere g di materiali per grammo di prodotto (MIPP) o g di materiali per unità di servizio (MIPS).

22 L intensità materiale (sia MIPP che MIPS) è suddivisa in 5 categorie, che misurano allo stesso tempo una dipendenza del processo dalla base materiale considerata e un disturbo ambientale dovuto all alterazione di equilibri preesistenti. 3 di queste sono comunemente usate: MATERIALE ABIOTICO ACQUA ARIA Altre 2, a causa delle difficoltà incontrate per la loro quantificazione e della loro intrinseca variabilità zonale, sono meno usate, nonostante la loro oggettiva importanza: MATERIALE BIOTICO EROSIONE DEL SUOLO

23 MATERIALE ABIOTICO: sono inclusi in questa categoria i minerali estratti, la terra di scavo, i materiali utilizzati, i combustibili utilizzati espressi in unità di massa...; Soprattutto per i minerali preziosi e metalli rari questo fattore può essere determinante. Es.1 Oro: Fattore abiotico* t/t Au (MI Werte - WI paper 1998); Es.2 Diamanti: Fattore abiotico* t/t D (MI Werte - WI paper1998) Es.3 Ghisa: Fattore abiotico* 4.04 t/t G (MI Werte - WI paper 1998); *(escl. il contributo dell elettricità)

24 Es.1 Oro: Fattore abiotico* t/t Au (MI Werte - WI paper 1998); Es.2 Diamanti: Fattore abiotico* t/t D (MI Werte - WI paper1998) *(escl. il contributo dell elettricità)

25 ACQUA: si considera ogni alterazione dell ecosistema dovuta alla deviazione di acqua dal suo naturale bacino di scorrimento ad es. acqua di raffreddamento, per irrigazione, di processo, falde acquifere intaccate da uno scavo, percolamento da discariche controllate etc..; Es.1 Cromo metallico. Fattore acqua*: 315 t/t Cr (Tabacco et al. 2002) Es.2 Nickel metallico. Fattore acqua*: 1739 t/t Ni (Ulgiati et al ) *(escl. il contributo dell elettricità)

26 ARIA: tutta l aria che ha subito una trasformazione di stato fisico (condensazione ) o chimico (reazione chimica) viene inclusa in questa categoria, ad es. combustione di ossigeno e formazione di biossido di carbonio, frazioni di azoto atmosferico che reagiscono a formare ossidi di azoto; Tutti i processi che coinvolgono combustioni come reazioni di trasformazione (es. altiforni, produzione di elettricità) hanno un elevato fattore aria. Es. 1 Ferronickel (33% nickel) Fattore aria*: 13.5 t/t FeNi (MI Werte - WI paper 1998) Es. 2 Nickel metallico Fattore aria*: 211 t/t Ni (Tabacco et al. 2002) *(escl. il contributo dell elettricità)

27 MATERIALE BIOTICO: prodotti agricoli e da gestione forestale, biomassa mobilizzata anche se non utilizzata ad es. Biomassa vegetale rimossa in previsione di operazioni minerarie; EROSIONE DEL SUOLO: perdita di suolo fertile indotta da attività umane di ogni tipo (agricoltura, estrazione mineraria, edilizia etc..).

28 Alcune regole di calcolo In caso di due o più prodotti utili in output a un processo produttivo, la ripartizione del loro zaino ecologico viene effettuata sulla base della loro massa (split); I Nel caso di rifiuti o co-prodotti di scarso interesse economico in uscita da un processo produttivo, non viene attribuito alcuno zaino ecologico se non quello degli input relativi al loro successivo trattamento. P 1 P 2 I prodotti riciclati hanno zaino ecologico inferiore ai prodotti primari (ottenuti cioè dalla trasformazione di materie prime). Riciclare conviene!

29 Alcune regole di calcolo II L elettricità utilizzata per la manifattura di un prodotto ha uno zaino ecologico essa stessa. Lo zaino ecologico dell elettricità dipende dal mix di combustibili utilizzati per la generazione della stessa. I fattori di intensità materiale ad essa relativi possono dunque variare in modo notevole. l elettricità viene esclusa da ogni categoria di intensità materiale e computata a parte in modo da poter variare in ogni momento il suo zaino ecologico adattandolo al mix energetico del luogo ove avviene il processo produttivo esaminato

30 Lo zaino ecologico dell elettricità Material Intensity of electricity per energy carrier and european country Item unit abiotic water without cooling water water with cooling water Energy Carrier Coal (avg) g/kwh Nuclear g/kwh Heavy oil g/kwh Natural gas g/kwh Hydroel. g/kwh Windpower g/kwh Country Austria g/kwh Belgium g/kwh France g/kwh Germany g/kwh Italy g/kwh Netherlands g/kwh Spain g/kwh Switzerland g/kwh Europe (avg) g/kwh air

31 La produzione di alluminio primario (da bauxite) e secondario (da rottami) (Bargigli et al., 2003)

32 1 t di Alluminio primario comporta: 2.95 t di terra di riporto (overburden) 3.80 t di fanghi rossi alcalini 100 kg di biomassa vegetale rimossa 20 kg di fluorocarburi (C x F y ) kwh di elettricità

33 Fattore abiotico dell alluminio 41.4* t/t Al, ovvero: 6.19 volte l acciaio (Bargigli et al., 2002) 0.20 volte il cromo (Tabacco et al., 2002) (!) quindi una comune lattina di alluminio comporta la movimentazione di circa 1 kg di materiale abiotico *inclusa elettricità, mix elettrico medio europeo

34 Punti di forza della MFA La Massa è un indicatore semplice ed intuitivo. Si evidenziano anche flussi nascosti legati alle attività produttive. Il database disponibile è ampio (soprattutto per metalli e composti chimici). L analisi è semplice da realizzare. Implica la redazione di un bilancio delle masse in gioco che rappresenta un imprescindibile punto di partenza per ulteriori analisi del processo con altre metodologie (es. exergia). Può dare una visione più sistemica dei problemi, specie se abbinata ad un analisi a livello nazionale (Bulk-MFA). Connette diverse aree decisionali tra loro (es. sfruttamento delle risorse, gestione dei rifiuti industriali, controllo delle emissioni).

35 Punti di debolezza della MFA Non c è distinzione tra materiali e composti con potenziale impatto ambientale molto differente (es. sabbia e diossine sono sommate insieme in base al loro contributo in massa). Così pure le categorie di intensità dell elettricità da nucleare hanno valori simili a quelle da combustibili fossili, semplicemente perché non sono previste le categorie di impatto a valle (connessione con LCA auspicabile). I trends osservabili negli indicatori aggregati possono essere depistanti: meno non è sempre sinonimo di meglio. La valutazione della perdita di servizi ambientali provocata dall uso del patrimonio naturale non è integrata nella metodica. La valutazione dei flussi nascosti non è sempre semplice poiché spesso essi travalicano i confini nazionali.

36 Alcune osservazioni Per la legge di conservazione della massa ciò che entra in un processo esce da esso in qualche forma dopo aver subito una qualche trasformazione. Non basta dunque analizzare gli input, per quanto utile, ma è indispensabile anche effettuare una valutazione della quantità e qualità degli output. La valutazione congiunta degli input diretti e indiretti e delle emissioni del processo costituiscono un analisi LCA (Life Cycle Assessment), che rappresenta pertanto un indispensabile completamento della MFA. Tuttavia, l inserimento dell MFA nella pratica di LCA non è ancora diffuso.

37 Analisi Energetica Lo scopo dell Analisi Energetica è quello di contabilizzare l intensità di utilizzo dell energia da parte del sistema o del processo che stiamo studiando. Come il MFA, anche l Analisi Energetica è basata sul Primo Principio della Termodinamica. Esistono almeno due macro tipologie di Analisi Energetica che si differenziano in funzione della scala di indagine spazio-temporale adottata: 1. Analisi Energetica locale (o diretta) 2. Analisi Energetica globale (o Embodied Energy Analysis)

38 Analisi Energetica 1. Analisi Energetica locale (o diretta) L analisi energetica diretta, ha il fine di contabilizzare gli usi diretti di energia, prendendo come limite della finestra di indagine, i confini fisici del sistema: nella pratica si traduce nella valutazione dei consumi diretti di combustibili e dell energia elettrica del sistema. La contabilizzazione avviene moltiplicando i(l) flusso(i) di combustibili per il rispettivo PCI + il consumo di Energia Elettrica. E tot = ΣMj*Cj + E el Nell analisi locale, non si tiene conto in alcun modo della richiesta di energia necessaria ad ottenere i flussi di energia che alimentano direttamente il sistema.

39 Analisi Energetica 1. Analisi Energetica Globale (o Embodied Energy Analysis) L analisi energetica globale, ha il fine di contabilizzare tutti gli usi diretti ed indiretti di energia necessari ad alimentare il sistema, prendendo come limite della finestra di indagine, il pianeta Terra. Ciascun tipo di materiale utilizzato nella costruzione del sistema, così come i combustibili e la stessa Energia elettrica, ha richiesto per la sua produzione una certa quantità di energia, che verrà sommata ai consumi diretti di combustibili e dell energia elettrica. La contabilizzazione avviene moltiplicando i flusso di materia e di combustibili per un coefficiente di intensità energetico (specific gross energy requirement). E tot = ΣMj*Sj L analisi globale svela in questo modo, i consumi nascosti di energia. Generalmente, la domanda Globale di Energia viene espressa come unità di petrolio equivalente per unità di prodotto o servizio.

40 Analisi Energetica L efficienza Energetica nelle diverse scale di indagine. La definizione classica di Efficienza è: η = L/Q Questa efficienza classica è utilizzata nelle valutazioni di processo o di sistema di tipo locale o diretta. Ad esempio è validissima per misurare l efficienza di un automobile: in questo caso L non sarà altro che: L = 1/2mV 2 + CxV(resistenza aria) + ks (attrito) Mentre Q non sarà altro che il contenuto di energia del combustibile. Per un auto benzina η vale in media 0.27 Nel caso di un auto elettrica invece L/Q (dove Q in questo caso è l assorbimento elettrico) vale circa 0.9. η el = 0.9 = 3.3 η A parità di L, su scala locale l auto elettrica richiede circa 1/3 dell energia (Q el = 0.33 Q) di un auto a benzina. Ma ci basta per poter affermare con sicurezza che i mezzi elettrici siano migliori? O che lo siano del 60%?

41 Analisi Energetica L efficienza Energetica nelle diverse scale di indagine. Vediamo cosa succede tenendo conto dei costi energetici indiretti: Intanto, per produrre una unità di benzina, si consumano mediamente 0.3 unità di benzina equivalente (estrazione, trasporto, raffinazione, trasporto etc.). Quindi nel momento in cui volessi calcolare il rapporto output/input in questo caso avrei: η glo = L/1.3Q = 0.79 η = 0.21 (auto benzina) Per un auto elettrica alimentata con mix elettrico Italiano ottenere un MJ di elettricità utile nel sistema Italiano, ho bisogno almeno di 4 MJ di energia primaria. Possiamo arrivare al calcolo dell efficienza globale, o quantificando l energia primaria richiesta per ottenere 1 MJ di elettricità ai morsetti del nostro impianto, o per in via indiretta partendo dall efficienza di conversione in ciascuno step della filiera elettrica.

42 Analisi Energetica L efficienza Energetica nelle diverse scale di indagine. La filiera elettrica è così costituita: Fasi Produzione Trasmissione Utilizzo (motori) Totale η Pertanto η glo nel caso dell auto elettrica diventa 0.31, quindi solo 1.47 volte migliore dell auto benzina La scala globale, ha quindi dimezzato il distacco misurato sulla scala diretta. Se la valutazione inglobasse anche gli impatti dovuti alle infrastrutture, le differenze diverrebbero quasi trascurabili. Diverso sarebbe, se l energia elettrica fosse di origine rinnovabile.

43 Analisi Energetica L efficienza Energetica nelle diverse scale di indagine. Un ultima considerazione sull efficienza energetica, è che: Maggiore efficienza non è sempre sinonimo di minor consumo. Oltre alla questione del Rebound, si consideri ad esempio che una Ferrari Enzo, o una F1, hanno Rendimento di Primo Ordine superiore a quello di una utilitaria. Tuttavia il consumo specifico per unità trasportata è chiaramente a favore della vetturina inefficiente. E per questo motivo che è stato introdotto il Rendimento di Secondo Ordine, e le altre metodologie di contabilità energetico-ambientali.

44 L analisi Exergetica Le varie forme di energia si differenziano in funzione della loro capacità di produrre lavoro utile. Mentre l energia si conserva sempre, in virtù del 1 Principio della Termodinamica, la sua capacità di supportare un processo di trasformazione deve decrescere in accordo al 2 Principio. Parte del calore o dell energia coinvolta nella trasformazione viene irrimediabilmente persa sotto forma di Entropia. ΔG = ΔH - TΔS Le analisi energetiche classiche, basate sul bilancio di Primo Principio dei flussi in entrata ed in uscita, non sono in grado di poter includere nel loro paradigma le differenze qualitative esistenti tra le varie forme di energia. Per poter superare questa perdita di informazione, è stata introdotta l Analisi Exergetica.

45 Szargut definisce l Exergia come la quantità di lavoro ottenibile quando il sistema viene portato in uno stato di equilibrio termodinamico con i componenti comuni presenti nell ambiente circostante, per mezzo di processi reversibili, che coinvolgano interazione con i soli componenti della natura prima menzionati. In soldoni, l Exergia equivale concettualmente all Energia Libera di Gibbs ma calcolata rispetto a parametri ambientali piuttosto che allo Stato di Riferimento Standard. Esempio: nel caso di una combustione di un qualsiasi idrocarburo, il Lavoro Utile ottenibile utilizzando l Energia di Gibbs viene calcolato rispetto al Carbonio, all Idrogeno ed all Ossigeno nei loro stati standard (1 atm, 298 K, attività 1 etc.). Utilizzando l Exergia invece, il riferimento è costituito dalla CO 2 e dall H 2 O nelle loro rispettive Temperature e Concentrazioni reali nel sito considerato. Quindi l Exergia di un sistema è una proprietà relativa a due stati, quello del sistema stesso e quello dell'ambiente. X + X - ϑq + Sistema ϑq - W + W - L X

46 In assenza di effetti magnetici, nucleari, elettrici e di tensioni superficiali, l'exergia di un sistema si può dividere in quattro componenti fondamentali: E & = E& + E& + E& + E& ε TOT TOT K P PH CH ed introducendo l exergia specifica, definita come ε =, può essere scritta come : = ε K + ε P + ε PH + ε CH E K è l exergia cinetica calcolata come E K = mc 2 /2 E P è l exergia potenziale calcolata come E P = mgz dove con m indichiamo la portata in massa, C la velocità relativa alla superficie terrestre, Z altezza sopra il livello del mare, g l accelerazione gravitazionale terrestre. Le altre due componenti sono l exergia fisica P H e l exergia chimica C H che insieme danno l exergia termica. Exergia fisica: massimo lavoro ottenibile quando la sostanza contenuta nel volume di controllo viene portata dal suo stato iniziale definito dalla temperatura T e dalla pressione P allo stato ambientale definito da T 0 e P 0. Alla sostanza è però impedito di miscelarsi o reagire chimicamente con le altre sostanze dell ambiente, come se essa fosse trattenuta da una membrana che permette variazioni di temperatura e di pressione. Quindi la sostanza si può portare in equilibrio termico (legato alla temperatura) e meccanico (legato alla pressione) con l ambiente. L'exergia chimica è legata alla possibilità della sostanza di reagire chimicamente con quelle presenti nell'ambiente di riferimento (esempio la combustione di una sostanza combustibile che reagisce con aria ambiente liberando calore). E& m&

47 Per un determinato sistema, si può scrivere il seguente bilancio exergetico tra flussi exergetici uscenti ed entranti nel sistema per unità di tempo: Σ l. Ξ + Σ θ i mi. i Q + Σ k. W = Σ l1. Ξ + + Σ i1 θ mi. + i1 Q + Σ k1. W + k1 Σ j. L x Exergia trasformazione per unità di tempo Exergia calore per unità di tempo Exergia lavoro per unità di tempo Exergia persa nel processo. d( U TaS ) Σ Ξ = Σ( hi Ta si ) mi dt Σθ mi Q.. W Σ k Σ j L. x i

48 La quantificazione delle perdite di exergia dovute alle irreversibilità del processo fornisce un utile strumento per la pianificazione di miglioramenti ed ottimizzazioni tese a contenere le perdite di exergia sotto forma di inquinamento termico e rifiuti. Gli indicatori exergetici più usati sono: a) output/input exergy ratio (per la valutazione dell efficienza) b) exergy per unit of product (per la valutazione della sostenibilità) Le peculiarità dell Exergia (intesa come funzione termodinamica) ne hanno favorito la diffusione al punto di renderla attualmente l analisi termodinamica più diffusa, e non solo per scopi ingegneristici o di pianificazione energetica territoriale, ma come punto di giunzione tra varie discipline.

49 Analisi Emergetica L analisi emergetica è l approccio metodologico più recente nella disciplina delle valutazione energetiche e della sostenibilità. E stata introdotta da H.T.Odum negli anni settanta, e consiste nella valutazione dei flussi emergetici che attraversano i confini del sistema studiato, nell ambito di una determinata scala temporale. L Emergia è definita come l energia utile, di un tipo precedentemente usata, direttamente o indirettamente, per generare un prodotto o un servizio ; essa rappresenta quindi una sorta di memoria energetica dell oggetto di analisi. Nell ambito emergetico, tutte le forme di energia vengono espresse in unità di energia solare, in modo di poter disporre di una sorta di equivalente energetico comune; conseguentemente, l unità di misura dell emergia è il solar emjoule (sej).

50 Analisi Emergetica La grandezza fondamentale dell analisi emergetica è la Transformity: essa è definita come l emergia solare richiesta per ottenere un joule del prodotto o del servizio considerato, ed è misurata in sej/j. L importanza della Transformity risiede nel fatto di rendere possibile la definizione di una gerarchia tra forme di energia e sistemi diversi: l energia in output è quella gerarchicamente superiore. E questa una situazione tipica dei sistemi complessi: feedback quantitativamente esigui, da strutture gerarchiche superiori, controllano strutture più grandi a livelli inferiori. Come conseguenza primaria di questa impostazione è l assioma per cui più alta è la posizione gerarchica di una forma di energia, maggiore è il numero di trasformazioni necessarie per ottenerla.

51 Analisi Emergetica Metodologicamente, la prassi necessaria per eseguire l analisi emergetica di un sistema, si concretizza nella rappresentazione dello stesso attraverso un diagramma di flusso. I confini del sistema vengono rappresentati da un rettangolo, e gli input emergetici vengono posizionati da sinistra a destra all aumentare della loro Transformity. Le relazioni tra gli elementi che lo costituiscono sono rappresentate da frecce, e nella maggior parte dei casi sono definite matematicamente da equazioni differenziali. Il diagramma consente di avere un immagine del sistema analizzato, ne facilita la comprensione, stabilendo, parallelamente, la check list dei flussi da analizzare per completare il processo valutativo. In termini algebrici (emergy algebra), l emergia di un flusso energetico k è uguale al prodotto della sua Transformity (Tr k ), per l intensità energetica J: E = Tr k *J Nel caso in cui il flusso sia il risultato di una convergenza di più flussi, la sua emergia sarà computata sulla base della seguente relazione: E = Σ k Tr k *J k

52 Diagramma di flusso di un generico sistema stradale. (Federici et al. 2003)

53 Table A1. Material, Energy, Exergy and Emergy intensities of main input flows used in this paper. Flow and unit Material Intensity (abiotic ) (kg/unit) Material Intensity (water) (kg/unit) Material Intensity (air) (kg/unit) Ref MIs Energy Intensity (MJ/unit) Ref. EEA Specific Exergy (MJ/unit) Ref EXA Emergy Intensity (sej/unit) Ref ES Sand and gravel (kg) a 0.01 b 0.31 h 5.00E+11 i Concrete (Portland) a 4.60 b 0.64 h 1.03E+09 l (kg) Asphalt (kg) a 1.14 b 2.29 d 3.47E+05 l Copper (kg) a b 2.11 e 6.80E+10 Steel (kg) a b 7.10 e 6.70E+12 l Methane (kg) a b e 5.22E+04 i Diesel (kg) a b f 6.60E+04 i Gasoline (kg) a b f 6.60E+04 i Electricity (kwh) a 12 c 3.6 f 5.40E+11 m a) Material intensity of materials, fuels, transport services, Wuppertal Institute, b) Boustead I. and Hancock G.F., Handbook of industrial energy analysis. Ellis Horword Limited. Pp.442. c) Estimate based on literature data (ENEA Rapporto Energetico ed Ambientale (in Italian). f) Estimate based on literature data (Shieh and Fan, Estimation of energy (enthalpy) and exergy (availability) contents in structurally complicated materials. Energy Sources 6, No ½. Crane Russak & Co.and Szargut J., Morris D.R., Steward F.R., 1988 pg Exergy Analysis of Thermal, Chemical, and Metallurgical Processes: Springer-Verlag;) e) Szargut et al., 1988, p. 188; Wurbs J., et al., Wuppertal Papers Nr. 64, d) From calculation performed in this work, based on the exergy of component of stone Szargut et al.,1988, p 185 e) Ayres R.U. and Ayres L.W Industrial Ecology. Towards closing the material cycle EDS. Edwar Elgar Publishing Ltd. UK, pp 379 h) Szargut J., Morris D.R., Steward F.R., 1988 pg Exergy Analysis of Thermal, Chemical, and Metallurgical Processes: Springer-Verlag; i) Odum H.T., Environmental Accounting. Emergy and Environmental Decision Making. John Wiley & Sons, Inc., New York, USA. Pp.370. l) Brown M.T. and Arding J., Transformities. Working paper. Center for Wetlands, University of Florida, Gainesville, USA. m) Calculation performed in this work.

54 Table 2.Performance results for passenger and commodity transport. Transport Modality Load factor Mass Balance MFA Energy Analysis Energy Analysis Exergy Analysis Emergy Analysis Local Scale Global Scale Local Scale Global Scale Global Scale Global Scale (passenger per trip) (kg/p-km) (kg/p-km) (MJ/p-km) (MJ/p-km) (MJ/p-km) (10 11 sej/pkm) Passenger transport Highway (Car) Highway (Bus) Railway a HST/TAV a Commodity transport (tons per trip) (kg/t-km) (kg/t-km) (MJ/t-km) (MJ/t-km) (MJ/t-km) (10 11 sej/t-km) Highway Railway a HST/TAV Mi-Na a

L analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment)

L analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) Progetto SISTER Finanziamento Regione Toscana DOCUP Ob. 2 Anni 2000-2006 Azione 2.8.4. Potenziamento del sistema regionale di servizi telematici e di comunicazione per le PMI L analisi del ciclo di vita

Dettagli

AIM Magazine Pagina 1 di 6 MONOUSO O RIUSO? M. Marino, S. Rossi

AIM Magazine Pagina 1 di 6 MONOUSO O RIUSO? M. Marino, S. Rossi AIM Magazine Pagina 1 di 6 MONOUSO O RIUSO? M. Marino, S. Rossi PREMESSA Il costante incremento dell utilizzo di materiali plastici nel settore alimentare permette innegabili vantaggi di praticità. Trascurando

Dettagli

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI CAPITOLO NONO COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI Esempi applicativi Vengono di seguito esaminati alcuni componenti di macchine termiche che possono essere considerati come sistemi aperti A) Macchina termica

Dettagli

Relazione LCA Comparativa Infissi in Legno, PVC ed Alluminio. Commissionata da

Relazione LCA Comparativa Infissi in Legno, PVC ed Alluminio. Commissionata da Relazione LCA Comparativa Infissi in Legno, PVC ed Alluminio Commissionata da Dicembre 2012 Sommario Elementi del Sistema...3 Infisso in Legno...8 Risultati...9 Infisso in PVC...13 Risultati...14 Infisso

Dettagli

siamo partiti dalle scuole per arrivare a tutti i cittadini!

siamo partiti dalle scuole per arrivare a tutti i cittadini! siamo partiti dalle scuole per arrivare a tutti i cittadini! COME E STATO FATTO IL BILANCIO ENERGETICO? Per effettuare il bilancio energetico è stato necessario conoscere e valutare tutti i consumi energetici

Dettagli

La certificazione ambientale

La certificazione ambientale La certificazione ambientale Vi sono due forme di certificazione: la certificazione di un organizzazione, cioè delle sue attività e dei suoi processi; la certificazione di un prodotto o servizio offerto

Dettagli

Come funziona una centrale a ciclo combinato? Aggiungere l immagine sotto e fare un mix dei due testi di spiegazione del funzionamento

Come funziona una centrale a ciclo combinato? Aggiungere l immagine sotto e fare un mix dei due testi di spiegazione del funzionamento LA TECNOLOGIA DEL CICLO COMBINATO A GAS NATURALE La maggiore quantità di energia elettrica generata da Edison è prodotta da 28 centrali termoelettriche. Edison sviluppa, progetta e costruisce interamente,

Dettagli

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:

Tali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi: LA COGENERAZIONE TERMICA ED ELETTRICA 1. Introduzione 2. Turbine a Gas 3. Turbine a vapore a ciclo combinato 4. Motori alternativi 5. Confronto tra le diverse soluzioni 6. Benefici ambientali 7. Vantaggi

Dettagli

Strumenti per ottimizzare i processi e valorizzare i prodotti. Life-Cycle Assessment e ISO 14064 per la gestione del Carbon Footprint

Strumenti per ottimizzare i processi e valorizzare i prodotti. Life-Cycle Assessment e ISO 14064 per la gestione del Carbon Footprint Centro Studi Qualità Ambiente c/o Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università di Padova tel +39 049 8275539/5536 www.cesqa.it cesqa@unipd.it Responsabile: Prof. Antonio Scipioni Relatore:

Dettagli

09.11.2011. Pandora: climate change ed edifici sostenibili

09.11.2011. Pandora: climate change ed edifici sostenibili 09.11.2011 Pandora: climate change ed edifici sostenibili La direttiva 2010/31/UE Obiettivo: edifici a energia quasi zero La Direttiva promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici

Dettagli

ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO

ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO Giuseppe Bitonti Product Manager Lo scenario socio economico

Dettagli

Cambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione?

Cambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione? Cambiamento climatico EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione? La sostituzione dei CFC! Un ruolo chiave è stato quello degli idrofluorocarburi (HFC) I CFC,

Dettagli

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi:

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Energia Energia Premessa Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Richiesta di energia primaria Consumi energetici per

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Spinaci Cubello Foglia Più 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

LCA a supporto della gestione integrata dei rifiuti: il caso dell Ente di Bacino Padova2

LCA a supporto della gestione integrata dei rifiuti: il caso dell Ente di Bacino Padova2 Centro Studi Qualità Ambiente Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università degli Studi di Padova tel +39 049 8275539/5536 www.cesqa.it monia.niero@cesqa.it LCA a supporto della gestione

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell

MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell MICRO-COGENERAZIONE tecnologie e vantaggi delle fuel cell Paolo Baggio - UNITN P. Baggio - Borgo - nov. 2013 1 Perché la Cogenerazione Co-generazione = produzione combinata di calore ed energia elettrica

Dettagli

La Certificazione della sostenibilità a supporto dell integrato

La Certificazione della sostenibilità a supporto dell integrato La Certificazione della sostenibilità a supporto dell integrato Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea - CCPB srl Bologna fpiva@ccpb.it ggarcea@ccpb.it Chi Siamo Bologna 1988 Bologna 2004 Certificazione Prodotti

Dettagli

ENERGIA e CLIMA fonti, usi ed emissioni. ENERGIA ELETTRICA di LUCA TARTARI

ENERGIA e CLIMA fonti, usi ed emissioni. ENERGIA ELETTRICA di LUCA TARTARI ENERGIA e CLIMA fonti, usi ed emissioni. ENERGIA ELETTRICA di LUCA TARTARI -INDICE- La presentazione è così composta: L energia elettrica Fonti e produzione Utilizzi e applicazioni Rendimento energetico

Dettagli

Applicazione della metodologia LCA e delle Etichette di tipo III al settore delle costruzioni Adriana Del Borghi

Applicazione della metodologia LCA e delle Etichette di tipo III al settore delle costruzioni Adriana Del Borghi Applicazione della metodologia LCA e delle Etichette di tipo III al settore delle costruzioni Adriana Del Borghi CE.Si.S.P. Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti Università costituenti:

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

EUROPEAN COMMISSION DIRECTORATE-GENERAL ENERGY AND TRANSPORT

EUROPEAN COMMISSION DIRECTORATE-GENERAL ENERGY AND TRANSPORT EUROPEAN COMMISSION DIRECTORATE-GENERAL ENERGY AND TRANSPORT New Energies & Demand Management Promotion of Renewable Energy Sources & Demand Management Brussels, 1 Gennaio 2003 IL PROGRAMMA EUROPEO MOTOR

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

BIOGAS: UN OPPORTUNITÀ PER LA GESTIONE SOSTENIBILE IN AGRICOLTURA Merigo Giambattista Dipartimento agricoltura, sviluppo sostenibile ed energie rinnovabili CONAF Giorgio Provolo Dipartimento di Scienze

Dettagli

SUSTAINABLE BUILDING DESIGN

SUSTAINABLE BUILDING DESIGN SUSTAINABLE BUILDING DESIGN UN NUOVO MODO DI PROGETTARE: - CONCETTO DI SOSTENIBILITA - ALTA EFFICIENZA ENERGETICA - INNOVAZIONE: (B.I.M.) Building Information Modeling IL CONCETTO DI EDIFICIO SOSTENIBILE

Dettagli

Carbon Footprint. A. Contin - Gestione Ambientale VII - 0

Carbon Footprint. A. Contin - Gestione Ambientale VII - 0 Carbon Footprint VII - 0 Gestione delle emissioni di gas serra Settore cogente Settore volontario VII - 1 L impronta climatica Carbon Footprint Carbon Footprint di di azienda azienda Carbon Footprint di

Dettagli

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto

Dettagli

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 4. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 4. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 4 Angelo Bonomi LA COMPLESSITA DELLE TECNOLOGIE Uno dei problemi riguardanti la valutazione delle tecnologie risiede

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Analisi del Ciclo di Vita. I costi nascosti delle grandi opere inutili.

Analisi del Ciclo di Vita. I costi nascosti delle grandi opere inutili. LIFE CYCLE ASSESSMENT & HIDDEN COSTS Analisi del Ciclo di Vita. I costi nascosti delle grandi opere inutili. Sergio Ulgiati Università degli Studi Parthenope Napoli DEFINIZIONE L Analisi del Ciclo di Vita

Dettagli

I vantaggi energetici ed ambientali della piccola e micro cogenerazione

I vantaggi energetici ed ambientali della piccola e micro cogenerazione Università di Ferrara GIORNATA DI STUDIO Cogenerazione distribuita per applicazioni civili e residenziali Ferrara, 5 dicembre 2007 I vantaggi energetici ed ambientali della piccola e micro cogenerazione

Dettagli

Esercitazione 23 maggio 2016

Esercitazione 23 maggio 2016 Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione

Dettagli

352&(662',&20%867,21(

352&(662',&20%867,21( 352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.

Dettagli

Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse

Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Le caratteristiche tecniche richieste per ottenere il conto termico. Antonietta Serra, responsabile sezione Termotecnica presso Istituto Giordano Spa

Dettagli

L'ENERGIA PRIMARIA CONSUMATA DA UN EDIFICIO: FATTORI DI CONVERSIONE

L'ENERGIA PRIMARIA CONSUMATA DA UN EDIFICIO: FATTORI DI CONVERSIONE L'ENERGIA PRIMARIA CONSUMATA DA UN EDIFICIO: FATTORI DI CONVERSIONE (Dott. Renzo Mario Del Duro) Il calcolo del fabbisogno annuale di energia primaria globale di un edificio tiene in considerazione due

Dettagli

Parte 1: VERIFICA PROGETTO

Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite

Dettagli

1.2 Emissioni climalteranti

1.2 Emissioni climalteranti 1.2 Emissioni climalteranti In tema di cambiamenti climatici il PRAA stabiliva l impegno a ridurre, nel periodo 2008-2012, le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai valori del 1990, facendo proprio

Dettagli

LCA DEL SISTEMA RICICLO: RICICLO vs SMALTIMENTO, MONOUSO RICICLABILI vs LAVABILI

LCA DEL SISTEMA RICICLO: RICICLO vs SMALTIMENTO, MONOUSO RICICLABILI vs LAVABILI LCA DEL SISTEMA RICICLO: RICICLO vs SMALTIMENTO, MONOUSO RICICLABILI vs LAVABILI 28/10/2014 Duccio Bianchi, Ambiente Italia Ambiente Italia, istituto indipendente di analisi e ricerca ambientale, ha analizzato

Dettagli

STABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio 2007. Allegato D10

STABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio 2007. Allegato D10 STABILIMENTO DI TARANTO Febbraio 2007 Analisi energetica dello Stabilimento Siderurgico ILVA di Taranto Lo stabilimento siderurgico di Taranto consuma, nel suo assetto attuale, c.a. 181.000 Tj/anno in

Dettagli

CALCOLO DEL RISPARMIO ENERGETICO IN SEGUITO ALLA SOSTITUZIONE DI UN MOTORE CON UNO A PIÙ ALTA EFFICIENZA

CALCOLO DEL RISPARMIO ENERGETICO IN SEGUITO ALLA SOSTITUZIONE DI UN MOTORE CON UNO A PIÙ ALTA EFFICIENZA CALCOLO DEL RISPARMIO ENERGETICO IN SEGUITO ALLA SOSTITUZIONE DI UN MOTORE CON UNO A PIÙ ALTA EFFICIENZA Introduzione I motori a più alta efficienza hanno minori perdite rispetto a quelli tradizionali.

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

Consumi energetici ed impronta carbonica della mela nella fase di post-raccolta

Consumi energetici ed impronta carbonica della mela nella fase di post-raccolta Consumi energetici ed impronta carbonica della mela nella fase di post-raccolta Zanotelli D 1, Ciarapica F 1-2, Fadanelli L 3, Mazzetto F 1, Tagliavini M 1 1. Facoltà di Scienze e Tecnologie, Libera Università

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

1. Metodologia di calcolo del bilancio dei consumi finali

1. Metodologia di calcolo del bilancio dei consumi finali ALLEGATO C PAES Rosignano M.mo 1. Metodologia di calcolo del bilancio dei consumi finali PRODOTTI PETROLIFERI Settore Civile: I consumi dei prodotti petroliferi in ambito civile vengono calcolati sommando

Dettagli

ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI TAGLIABUE

ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI TAGLIABUE ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI & TAGLIABUE 1 LE ENERGIE RINNOVABILI La definizione di energia rinnovabile è spesso legata al termine ecologia. Infatti vengono spesso definite come energie

Dettagli

Progettare oggetti di ecodesign

Progettare oggetti di ecodesign Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy

Dettagli

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 con la volontà di realizzare stufe a biomasse per ridurre

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

Metodologie e vantaggi. Ing. Matteo Locati Responsabile Servizi Sostenibilità Certiquality

Metodologie e vantaggi. Ing. Matteo Locati Responsabile Servizi Sostenibilità Certiquality GLI STRUMENTI VOLONTARI DI RENDICONTAZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA (GHG) Lo standard ISO 14064 Metodologie e vantaggi Ing. Matteo Locati Responsabile Servizi Sostenibilità Certiquality VERSO

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

IDROGENO IN PRATICA. del gruppo degli allievi del Volta. Laboratorio di chimica I.T. I. Volta

IDROGENO IN PRATICA. del gruppo degli allievi del Volta. Laboratorio di chimica I.T. I. Volta IDROGENO IN PRATICA Pratiche di laboratorio su iniziative del gruppo degli allievi del Volta Laboratorio di chimica I.T. I. Volta da: L Isola Misteriosa Giulio Verne 1874 Senza il carbone non ci sarebbero

Dettagli

LABORATORIO DIDATTICO SULL INNOVAZIONE ECO-SOSTENIBILE NELLE FILIERE AGRO-ALIMENTARI IN REGIONE CALABRIA PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ

LABORATORIO DIDATTICO SULL INNOVAZIONE ECO-SOSTENIBILE NELLE FILIERE AGRO-ALIMENTARI IN REGIONE CALABRIA PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ LUNEDÌ 29 GIUGNO 2015 ORE 10:00 LABORATORIO DIDATTICO SULL INNOVAZIONE ECO-SOSTENIBILE NELLE FILIERE AGRO-ALIMENTARI IN REGIONE CALABRIA PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ www.algencal.it PROGETTO DI UN SISTEMA

Dettagli

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica In collaborazione con Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica Relatore: ing. M. Capuana Taomina,

Dettagli

Da dove viene l energia per produrre l idrogeno?

Da dove viene l energia per produrre l idrogeno? CONVEGNO Da dove viene l energia per produrre l idrogeno? Ing. Fabrizio Mattotea (H2IT) H 2 IT - L associazione Italiana Nasce come Associazione nel 2003 Ha sede all interno della FAST (Federazione Associazioni

Dettagli

Impianti di COGENERAZIONE

Impianti di COGENERAZIONE Impianti di COGENERAZIONE Definizione: produrre energia insieme Produzione combinata di : 1. energia elettrica/meccanica 2. energia termica (calore) ottenute in appositi impianti utilizzanti la stessa

Dettagli

ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) APPLICATA ALLA

ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) APPLICATA ALLA ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) APPLICATA ALLA TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI Massimo Marino Life Cycle Engineering Torino www.life-cycle-engineering.it SOMMARIO Nel ultimi tempi si sta assistendo ad

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

Carbon footprint: stato dell arte del lavoro della RRN sulla stima degli impatti sulle emissioni a livello di azienda agricola

Carbon footprint: stato dell arte del lavoro della RRN sulla stima degli impatti sulle emissioni a livello di azienda agricola Carbon footprint: stato dell arte del lavoro della RRN sulla stima degli impatti sulle emissioni a livello di azienda agricola Luogo e data Roma, 13/03/2014 Federico Chiani Motivazioni alla base del progetto

Dettagli

IL Green Public Procurement DALLA A ALLA Z SEMINARI A CURA DEL Gruppo Di Lavoro ACQUISTI VERDI Life Cycle Assessment

IL Green Public Procurement DALLA A ALLA Z SEMINARI A CURA DEL Gruppo Di Lavoro ACQUISTI VERDI Life Cycle Assessment Forum Internazionale degli Acquisti Verdi terza edizione - Fiera di Cremona, 8-10 ottobre 2009 www.forumcompraverde.it IL Green Public Procurement DALLA A ALLA Z SEMINARI A CURA DEL Gruppo Di Lavoro ACQUISTI

Dettagli

Energia e Fonti Rinnovabili. Un esempio di risparmio energetico: la produzione distribuita di energia elettrica

Energia e Fonti Rinnovabili. Un esempio di risparmio energetico: la produzione distribuita di energia elettrica Energia e Fonti Rinnovabili Almo Collegio Borromeo, Pavia, a.a. 2009-2010 corso riconosciuto dall Università degli Studi di Pavia Un esempio di risparmio energetico: la produzione distribuita di energia

Dettagli

Sistemi di riscaldamento domestico a biomassa: applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assessment)

Sistemi di riscaldamento domestico a biomassa: applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) Sistemi di riscaldamento domestico a biomassa: applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) Dr. Daniele Cespi Dr. Fabrizio Passarini Dr. Luca Ciacci Dr. Ivano Vassura Prof. Luciano Morselli

Dettagli

danilo.vaselli@opendotcom.it

danilo.vaselli@opendotcom.it Organizzazione dello studio e controllo di gestione -Introduzione - Gestione delle attività di Studio, Parcellazione e controllo della redditività del lavoro: criticità ed obiettivi di miglioramento. -

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Verona, 29 ottobre 2013!

Verona, 29 ottobre 2013! Cogenerazione Termotecnica Industriale Pompe di Calore Verona, 29 ottobre 2013! Veronafiere 29 ottobre 2013 Il quadro legislativo e normativo: i requisiti per il riconoscimento della CAR e la nuova norma

Dettagli

PROSPETTIVE E COMPATIBILITA NELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA RESIDUI Asti, 5 marzo 2012 Prof. Ing GENON Giuseppe Ing PANEPINTO Deborah Forme di conversione energetica delle biomasse Conversione delle biomasse

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad

Dettagli

ALTRE MODALITA DI PRODUZIONE DI ENERGIA

ALTRE MODALITA DI PRODUZIONE DI ENERGIA Scheda 6 «Agricoltura e Agroenergie» ALTRE MODALITA GREEN JOBS Formazione e Orientamento LA COMPONENTE TERMICA DELL ENERGIA Dopo avere esaminato con quali biomasse si può produrre energia rinnovabile è

Dettagli

PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi

PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi Prospettive energetiche Oggi e Domani DA DOVE ARRIVA L ENERGIA? L energia si può ottenere

Dettagli

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere

Dettagli

Coniugare sostenibilità e biodiversità: un approccio agronomico

Coniugare sostenibilità e biodiversità: un approccio agronomico Coniugare sostenibilità e biodiversità: un approccio agronomico Giuseppe Garcea Ufficio Controllo e Certificazione di Prodotto CCPB srl E mail: ggarcea@ccpb.it Fiera SANA 2013 Etimologia dei termini Sostenibilità:

Dettagli

RICHIAMI DI TERMOCHIMICA

RICHIAMI DI TERMOCHIMICA CAPITOLO 5 RICHIAMI DI TERMOCHIMICA ARIA TEORICA DI COMBUSTIONE Una reazione di combustione risulta completa se il combustibile ha ossigeno sufficiente per ossidarsi completamente. Si ha combustione completa

Dettagli

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto

Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto

Dettagli

Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl

Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio N. Registro I-000492 Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl Gino Schiona, Direttore Generale Milano, 30 gennaio 2008 Network Sviluppo Sostenibile Camera di Commercio

Dettagli

Compensazione CO 2 per le imprese

Compensazione CO 2 per le imprese Compensazione CO 2 per le imprese Il cambiamento climatico è un dato di fatto! Gli ultimi anni hanno confermato il trend Aumento simultaneo della concentrazione di CO 2 nell atmosfera, della temperatura

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

Il nostro Impegno per la sostenibilità Ambientale

Il nostro Impegno per la sostenibilità Ambientale Il nostro Impegno per la sostenibilità Ambientale Impronta Ambientale Siamo tra le 95 imprese italiane selezionate per l analisi dell impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo.

Dettagli

Diamo Energia All innovazione

Diamo Energia All innovazione Diamo Energia All innovazione Soluzioni innovative per l efficienza energetica Nata nel 2006 come impresa specializzata nello studio, sviluppo ed installazione di impianti e sistemi ad alto contenuto innovativo

Dettagli

FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica. http://web.ing.unimo.it/~lbiagiotti/fondamenticontrolli1415.html SISTEMI ELEMENTARI

FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica. http://web.ing.unimo.it/~lbiagiotti/fondamenticontrolli1415.html SISTEMI ELEMENTARI FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica http://web.ing.unimo.it/~lbiagiotti/fondamenticontrolli1415.html SISTEMI ELEMENTARI Ing. e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

RIFIUTI ZERO Si può e conviene

RIFIUTI ZERO Si può e conviene RIFIUTI ZERO Si può e conviene Federico Valerio Comitato Tecnico-Scientifico LIP Rifiuti Zero Rifiuti Zero è la strategia vincente di tutti gli ecosistemi naturali, sin da quando la Vita ha colonizzato

Dettagli

PIANO ISS INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI 4 PRESIDIO TERRITORIALE- BR

PIANO ISS INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI 4 PRESIDIO TERRITORIALE- BR PIANO ISS INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI 4 PRESIDIO TERRITORIALE- BR Tema: La combustione Attività: Combustione e... dintorni Istituto Tecnico Commerciale Statale G:Calò Francavilla Fontana (BR) www.itccalo.it

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

I MIGLIORAMENTI FONDIARI Cap. 9, pagg. 236-247

I MIGLIORAMENTI FONDIARI Cap. 9, pagg. 236-247 I MIGLIORAMENTI FONDIARI Cap. 9, pagg. 236-247 Sono investimenti che vengono fatti in agricoltura e che riguardano il Capitale Fondiario Un investimento è un impiego di denaro in un attività produttiva

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

VERALLIA ITALIA. Stati Generali della Green Economy. Rimini, 6 novembre 2014

VERALLIA ITALIA. Stati Generali della Green Economy. Rimini, 6 novembre 2014 VERALLIA ITALIA Stati Generali della Green Economy Rimini, 6 novembre 2014 Verallia, Gruppo Saint-Gobain Saint-Gobain: una delle 100 multinazionali più importanti al mondo. Il Gruppo Saint-Gobain opera

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli