ALLEGATI INDICATI DAL PUNTO 9.3 DEL PRINCIPIO CONTABILE CONCERNENTE LA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO
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- Gianpaolo Mauri
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1 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO ARMONIZZATO Il Comune di Sesto San Giovanni ha aderito, con deliberazione di Giunta n. 291 del 24 settembre 2013, ai sensi dell art.36 del D.Lgs.n.118/2011, come modificato dal D.L. n. 102/2013 (poi convertito nella L. n.124/2013), alla sperimentazione per l esercizio 2014 dei nuovi sistemi contabili armonizzati. Il Ministero dell Economia e delle Finanze, con decreto , ha ammesso ufficialmente il Comune di Sesto San Giovanni tra gli Enti che effettueranno la sperimentazione dal Di conseguenza è stata predisposta una proposta di bilancio armonizzato in base a quanto previsto dal D.Lgs. n.118/2011 e dai modelli pubblicati per la sperimentazione 2014 sul sito e si è proceduto alla riclassificazione del bilancio in base ai principi contabili e al piano dei conti pubblicati sul medesimo sito ai fini della sperimentazione. Il bilancio sperimentale risulta quindi composto dai seguenti modelli, regolarmente compilati: ENTRATA 1. Bilancio entrate distinte per tipologie; 2. Riepilogo generale delle Entrate per titoli; 3. Entrate per titoli, tipologie e categorie con evidenziazione delle entrate una tantum (da approvarsi ai soli fini conoscitivi) SPESA Bilancio spese distinte per missioni e programmi; Riepilogo generale delle Spese per titoli; Riepilogo generale delle spese per missione; Spese per missioni, programmi e macroaggregati distinte per spese correnti, in conto capitale e per incremento attività finanziarie, per rimborso prestiti, servizi per conto di terzi e partite di giro (da approvarsi ai soli fini conoscitivi); prospetto spese per funzioni delegate dalla Regione; prospetto spese funzioni delegate da organismi comunitari e internazionali QUADRI GENERALI quadro generale riassuntivo; quadro equilibri di bilancio; elenco previsioni entrate e uscite per piano dei conti; prospetto composizione Fondo Pluriennale Vincolato; prospetti composizione Fondo crediti di dubbia esigibilità; tabella dimostrativa del risultato presunto di amministrazione; prospetti dimostrativi del rispetto dei vincoli di indebitamento DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE ALLEGATI INDICATI DAL PUNTO 9.3 DEL PRINCIPIO CONTABILE CONCERNENTE LA PROGRAMMAZIONE DI BILANCIO PARTE CORRENTE ENTRATA TITOLO 1 - ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA E PEREQUATIVA Tra queste entrate tributarie vi è il fondo sperimentale comunale, quantificato per il 2014 in ,27 a cui si sottrae l importo di ,88 quale quota trattenuta dal Ministero con un saldo quindi di ,65, sulla base delle recenti indicazioni ministeriali e dell IFEL/ANCI.
2 L addizionale comunale IRPEF, la cui aliquota non varia rispetto all anno 2013, risulta stanziato in ,00, sulla base dei valori imponibili anno 2011 disponibili nelle banche dati del Ministero dell Economia e delle Finanze. La previsione dell Imposta municipale propria è quantificata in ,12, al netto del trasferimento al Fondo di Solidarietà Comunale (Fondo Nazionale) che il Ministero delle Finanze tratterrà al Comune di Sesto San Giovanni sui riversamenti dell IMU, nel mese di dicembre L importo trattenuto è stato preventivato in ,88. La Tassa Rifiuti (Ta.Ri.) è stata preventivata in ,00, come da Piano Finanziario approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 22 maggio 2014, mentre la Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) risulta stanziata in ,00 sulla base di quanto approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 22 maggio Tra le entrate correnti di natura tributaria si segnala lo stanziamento di ,00 relativo a ruoli di riscossione coattiva. Occorre precisare che per la prima volta, al fine di far corrispondere il bilancio ex D. Lgs. n.267/2000 con quello armonizzato, sono stati valorizzati tra queste entrate i ruoli emessi nell'anno in corso per la parte non riscossa. Tuttavia queste somme di difficile e incerta riscossione sono state compensate nel fondo crediti di dubbia esigibilità, cosi come prevedono i nuovi principi contabili. Ulteriori poste di bilancio allocate tra le entrate correnti sono le seguenti: - Imposta comunale sulla pubblicità e diritto delle pubbliche affissioni: ,00; - Tassa occupazione spazi e aree pubbliche: ,00; - Imposta di soggiorno: ,00. Complessivamente le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa per l anno 2014 ammontano ad ,19. TITOLO 2 - TRASFERIMENTI CORRENTI I trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche, i cui stanziamenti risultano effettuati sulla base delle informazioni presso gli Uffici dell Ente, ammontano ad ,18, di cui ,92 da Amministrazioni Centrali ed ,26 da Amministrazioni Locali. I trasferimenti da Amministrazioni Centrali si riferiscono: - per ,48, al contributo sviluppo investimenti previsto sulla base delle comunicazioni del Ministero dell Interno, Dipartimento per la Finanza Locale; - per ,44 ad altri trasferimenti correnti dallo Stato, di cui: a) ,62 a titolo di rimborso del minor gettito dell imposta municipale propria, derivante dalle disposizioni recate dall articolo 2 dello decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, concernenti le esenzioni IMU per i fabbricati costruiti e destinati alla vendita dalle imprese costruttrici (c.d. immobili merce); b) ,88 a titolo di rimborso a favore del Comune di Sesto San Giovanni a seguito della verifica del gettito IMU standard 2013 con riferimento ai fabbricati di categoria D e il nuovo gettito (DM 24 giugno 2014); c) ,94 altri trasferimenti statali di parte corrente. Per i contributi regionali, sia ordinari che per funzioni delegate, sono stati inseriti gli importi indicati dai Settori competenti, sulla base delle comunicazioni della Regione, nonché della nuova normativa esistente. Tutti questi contributi sono sempre collegati a spese di eguale o maggiore importo. I principali contributi regionali si riferiscono a: - Contributo Asili Nido: ,00; - Contributo Assistenza Domiciliare Anziani: ,04; - Contributo Affidi e Ricoveri: ,00; - Contributo Centro Diurno Disabili: ,00; - Fondo Politiche Sociale: ,00; - Contributo per misure sperimentali locazioni: ,81; - Contributo sostegno locazioni: ,49. Tra i trasferimenti da parte dell Unione Europea si segnala il contributo per distribuzione prodotti lattiero caseari pari ad 8.000,00. TITOLO 3 - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Gli stanziamenti sono stati definiti sulla base delle segnalazioni e certificazioni di congruità dei singoli Settori competenti, che hanno tenuto conto dell andamento del gettito Occorre precisare che per la prima volta, al fine di far corrispondere il bilancio ex D. Lgs. n.267/2000 con quello armonizzato, sono stati valorizzati tra queste entrate i ruoli emessi negli anni scorsi per la parte non riscossa. Tuttavia queste somme di difficile e incerta riscossione sono state compensate nel fondo crediti di dubbia esigibilità. Complessivamente le entrate extratributarie ammontano ad ,13, di cui: ,24 relativi ai proventi dei servizi pubblici; ,81 relativi ai proventi derivanti dalla gestione dei beni dell Ente; ,95, relativi ad interessi attivi; ,40, relativi a dividendi della società partecipata Proaris; ,73 relativi ad entrate extratributarie diverse, tra cui, quelli più significativi sono: ,00 contravvenzioni stradali;
3 ,00 locazioni abitative stabili diversi rimborso spese; ,00 provento lampade votive; ,00 ruoli riscossione coattiva contravvenzioni; ,12 rimborso spese consultazioni elettorali; ,39 contributo imballaggi rifiuti.
4 SPESA In bilancio sono state previste tutte le spese obbligatorie e non comprimibili di gestione, a partire da quelle del personale in servizio o in fase di assunzione e da quelle per gli oneri dei mutui ancora in ammortamento o previsti, fino a quelle per la gestione dei servizi (acquisto di beni, trasferimenti e prestazione di servizi). La particolare situazione di riduzione fortissima dei trasferimenti statali ha imposto la necessità di proseguire sulla strada già intrapresa nel corso del 2013 sulla razionalizzazione/revisione delle diverse voci di spesa, attraverso una serie di azioni che saranno interesseranno anche il biennio 2015/2016. In particolare, l equilibrio di bilancio di parte corrente passa attraverso: - una riduzione delle spese correnti non obbligatorie e comprimibili; - riduzione al minimo delle spese per funzionamento degli uffici (acquisto beni, utenze, gestione automezzi, vestiario); - riduzione delle spese di personale; - ricontrattazione di una serie di appalti/convenzioni con in fornitori, anche alla luce di quanto prevede il recente decreto legge n. 66/2014. Il fondo di riserva è stato previsto in ,00, pari allo 0,30% delle spese correnti inizialmente previste in bilancio, come previsto dall art. 166 del d.lgs. 267/2000. Le previsioni della spesa per il personale contenute nel bilancio 2014 rispettano i limiti indicati dalla normativa specifica per questa tipologia di spesa (art. 1, comma 557, legge 296/2006). L interpretazione data alla normativa esclude dal calcolo, in tutti gli anni, le spese per il rinnovo del contratto dei dipendenti. Con riferimento ad altre tipologie di spesa, rimane in vigore l art. 6 del dl n. 78/2010 convertito nella L. n.122/2010 con forti limiti ad alcune tipologie di spesa degli Enti Locali a partire dal 2011 (controllati anche dalla sezione regionale della Corte dei Conti nei questionari ai bilanci 2011 e 2012) e più precisamente: - divieto di dare sponsorizzazioni e contributi di qualsiasi tipo; - le spese per incarichi non possono, in base all art.1 c.5 del D.L. n.102/2013 convertito nella L. n.125/2013, essere superiori, nel 2014, all 80% del limite di spesa previsto per il 2013, pari al 20% delle spese impegnate nel 2009; - le spese per rappresentanza/ relazioni pubbliche/ manifestazioni non possono essere nel 2014 superiori al limite del 20% della spesa impegnata nel 2009; - le spese per missioni devono essere ridotte del 50% rispetto a quelle del 2009; - le spese per formazione dei dipendenti devono essere ridotte del 50% rispetto a quelle del 2009; - le spese per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture (escluse quelle della vigilanza) non possono essere superiori al 50% di quelle del 2011 (vedi art.5 c.2 della L.135/2012 prima, nel 2011, il limite era l 80% del 2009). La spesa corrente, al lordo del Fondo crediti di dubbia esigibiltà pari ad ,98, ammonta ad ,81. PARTE INVESTIMENTI Coerentemente con le previsioni normative di cui alla legge n. 109/1994 e successive modificazioni ed integrazioni, l'elenco annuale e il programma triennale delle opere pubbliche sono stati approvati come schemi con deliberazione di Giunta Comunale n. 314 del 15/10/2013 e pubblicati all albo per 60 giorni dal 30 ottobre. Complessivamente le opere inserite nell elenco annuale ammontano ad ,00 a cui si aggiungono altre spese in conto capitale che non vengono inserite nel piano delle opere, per un totale complessivo di spese in conto capitale di ,00. Le spese in conto capitale risultano così finanziate: ,00 Alienazioni Immobili; ,00 Oneri di urbanizzazione; ,00 Monetizzazione da obblighi da convenzione; ,00 Project financing; ,00 Mutuo per Manutenzione Straordinaria Cimiteri; ,00 Contributi per interventi in conto capitale diversi; ,00 Altre entrate in conto capitale. Per quanto riguarda i mutui, la normativa sul patto di stabilità che non considera tra le entrate i mutui (mentre conteggia in uscita le spese finanziate con questi mutui) di fatto impedisce agli Enti Locali di indebitarsi se non per importi limitati. La normativa ha ridotto drasticamente in tre anni la capacità di indebitamento anche teorica, calcolata dall incidenza degli interessi passivi sul volume di entrate correnti. In pochi anni questo limite è passato dal 25%, al 15% e poi al 12,5%. Ora il limite teorico all assunzione di mutui è quello dettato dall art. 204 del d.lgs. n. 267/2000 come più volte modificato ed integrato, da ultimo dall art. 11 bis del dl n. 76/2013 convertito nella legge n. 99/2013, che prevede la possibilità di assumere mutui solo se gli interessi non superano una percentuale delle entrate correnti che nel 2012 e 2013 è dell 8% e dal 2014 del 6%. Con la previsione del nuovo mutuo l indebitamento dell Ente è ben al di sotto dei nuovi limiti previsti dal dlgs. n. 267/2000. In merito al titolo 4 (ENTRATE IN CONTO CAPITALE) occorre far presente che per le alienazioni di beni patrimoniali viene previsto un importo complessivo annuo di ,00 come indicato nel piano di
5 ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare allegato al bilancio ai sensi dell art. 58 del d.l. n. 112/2008. L Ente non ha in corso contratti finanziari di derivati ovvero contratti di finanziamento che includono una componente derivata né gli stessi sono previsti nella proposta di bilancio. L Ente non ha in corso nessuna garanzia né principali né sussidiarie a favore di Enti o altri soggetti. FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA Il prospetto del Fondo Crediti di dubbia esigibilità è stato compilato tenendo conto che questo Ente, negli ultimi anni, ha utilizzato in parte l accertamento delle entrate tributarie e dei proventi extratributari utilizzando il criterio di cassa in cui l accertamento corrisponde con la riscossione. I nuovi principi contabili relativi alla sperimentazione, tuttavia, chiedono di registrare anche le somme messe a ruolo anche se non riscosse. Per questo motivo si è proceduto ad una rilevazione extracontabile in cui si è monitorato l andamento dei ruoli nell ultimo quinquennio. Si è poi effettuata una media semplice da cui si è ricavata la percentuale di riscossione. Tuttavia, in via precauzionale, si è provveduto a prevedere gli importi dei ruoli già emessi ancora da riscuotere, ma contemporaneamente una quota pari al 50% è stato valorizzato nel Fondo crediti di dubbia esigibilità, con piena salvaguardia degli equilibri di bilancio. Inoltre si è proceduto a stanziare nel bilancio di previsione un ulteriore quota di ,98, pari al 20% dei residui attivi relativi alle entrate tributarie ed extratributarie, con un anzianità superiore ai cinque anni, così come prevede l art. 6, comma 17, del d.l. n. 95/2012. RISULTATO PRESUNTO DI AMMINISTRAZIONE 2013 Il prospetto allegato al bilancio del risultato di amministrazione 2013 certifica in ,33 l avanzo presunto al 31/12/2013. Nessuna quota di avanzo viene applicato al bilancio di previsione PATTO DI STABILITA 2014/2016 L obiettivo programmatico relativo al 2014 è pari ad ,00. A questo valore si arriva partendo dalla media delle spese correnti, triennio 2009/2011, e applicando la percentuale di miglioramento pari al 15,07% e detraendo l importo dei trasferimenti erariali di cui all art. 14 dl 78/2010. L importo cosi ottenuto, pari ad ,00, è stato poi rideterminato in ,00, quale premio a favore del nostro Ente per l adesione volontaria ai nuovi schemi contabili. Al suddetto importo ( ) va detratta la quota relativa al patto di stabilità verticale, pari ad ,00, ed aggiunta la quota che il nostro Ente deve restituire in termini di spazi finanziari ( ) relativa alla quota ricevuta nel 2012 dal patto di stabilità orizzontale nazionale. Si ricorda che le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità, fissate in via definitiva dall art. 31, c. 26 della legge n. 183/2011 come sostituito dall art.1, c. 439, della L. 228/2012, sono: - divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo; - divieto di aumento del fondi di produttività/risultato dei dipendenti e dei Dirigenti; - divieto di ricorrere all indebitamento per investimenti; - riduzione del 30% dell indennità di carica e dei gettoni di presenza degli amministratori; - impossibilità nell anno successivo di impegnare spese correnti in misura superiore all importo annuale più basso degli impegni dell ultimo triennio; - riduzione del fondo sperimentale di equilibrio e del fondo perequativo pari allo scostamento negativo tra obiettivo e saldo raggiunto, senza nessun limite. Il prospetto contenente le previsioni, di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità 2014/2016 risulta coerente con l obiettivo 2014.
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