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1 Del 13 settembre 2010 A cura dell Ufficio Stampa FISMIC Nazionale

2 SOMMARIO DEL NUMERO DEL 13 SETTEMBRE 2010 CORRIERE DELLA SERA Prima pagina CISL Nazionale FISMIC Ringraziamenti Bonanni Manifestazione Pomigliano del 29 settembre FISMIC BRINDISI Volantino per detassazione salario notturno al 10% REPUBBLICA Il giudice indaga su strage sul lavoro a Capua CORRIERE DELLA SERA Riapre la scuola le nuove regole REPUBBLICA UNITA Secondo OCSE la scuola italiana tra le ultime al mondo I precari della scuola bloccano il ponte di Messina CORRIERE DELLA SERA Il governo vince il referendum in Turchia

3 Roberto Di Maulo casa Da: Inviato: venerdì 10 settembre A: 'roberto di maulo' Oggetto: I: Ringraziamenti

4 Roma, 09/09/2010 Prot2010_0161_ads/ec A tutti i territori della Fismic MANIFESTAZIONE NAZIONALE FISMIC A POMIGLIANO Come deciso dalla riunione della Segreteria Nazionale del 7 settembre la Fismic ha deciso di svolgere una manifestazione nazionale dei delegati mercoledì 29 settembre a Pomigliano ( Napoli), a sostegno dei lavoratori di Pomigliano e per richiedere ad industriali e governo una politica di sviluppo che rilanci l occupazione e sostenga il reddito dei lavoratori e pensionati del nostro paese. Le modalità logistiche di tale iniziativa vi verranno trasmesse al più presto dalla Segreteria Organizzativa, in collaborazione con la Fismic della Campania. Per parte mia voglio sottolineare l importanza strategica che riveste tale manifestazione per la quale vi chiedo il massimo impegno e di riservare a tal fine almeno una giornata di direttivo per poter permettere al maggior numero di persone di essere presenti in occasione della manifestazione Nazionale dei delegati in oggetto. Vi ricordo infine che la Fismic ha deciso di aderire anche alla manifestazione per l occupazione e la giustizia fiscale indetta da CISL e UIL per il 9 ottobre ore 15 a Roma in Piazza del Popolo. Anche in quella occasione siete pregati di dare il massimo di presenza e visibilità alla nostra organizzazione. Vi ringrazio anticipatamente per quanto di meglio sarete in grado di fare sia il 29 settembre a Pomigliano che il9 ottobre a Roma. Il Segretario Generale Roberto Di Maulo Segreteria Generale Viale dei Salesiani, 44 int Roma Tel. 06/ Fax 06/ roma@fismic.it

5 . MENO TASSE SUL LAVORO NOTTURNO L Agenzia delle Entrate ha chiarito definitivamente (Ag. Entrate Risoluzione n. 83 del17/08/2010) ciò che abbiamo sempre sostenuto, e cioè che la detassazione per il lavoro notturno doveva riguardare oltre alla maggiorazione anche la quota di retribuzione ordinaria delle ore lavorate dalle 22,00 alle 6,00. La Segreteria , di concerto con i delegati FISMIC, sta inviando ai datori di lavoro una comunicazione informativa con la richiesta di sistemare il 2010 a partire dalle prossime buste paghe di predisporre il prima possibile le previste certificazioni per il 2008 ed il 2009, vista la possibilità di chiedere il rimborso fiscale del IRPEF pagato in più. Attraverso questo chiarimento, almeno per i lavoratori che fanno la notte anche a turni alternati, si apre la concreta possibilità di avere in detassazione tutti i previsti, con una sensibile riduzione delle tasse a carico del lavoratore. PER OGNI ULTERIORE INFORMAZIONE E PER SOLLECITARE IL RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE 2008 E 2009, I LAVORATORI SONO INVIATI A RIVOLGERSI AI DELEGATI SINDACALI DELLA FISMIC LE NORME VIGENTI Con il Decreto Legge n. 93/2008, a partire dal 2 semestre del 2008, è stata prevista la detassazione di diverse voci retributive connesse all incremento della produttività (Premi di rendimento, maggiorazioni turni, lavoro supplementare, ecc.). Per queste retribuzioni è prevista una tassazione al 10%, in luogo di quella ordinaria (23%, 27%, 38%) nell ambito dei requisiti e dei limiti previsti nel corso degli anni: 2 semestre 2008 (importo massimo detassabile per un reddito da lavoro dipendente dell anno precedente non superiore ad ) (importo massimo detassabile per un reddito da lavoro dipendente dell anno precedente non superiore ad ) (importo massimo detassabile per un reddito da lavoro dipendente dell anno precedente non superiore ad ). COME RECUPERARE L IRPEF DEL 2008 E DEL 2009 Per recuperare l IRPEF pagato in più nel 2008 e nel 2009 è necessario presentare All Agenzia delle Entrate una ISTANZA DI RIMBORSO, formulata sulla base della Certificazione che il Datore di Lavoro è obbligato a rilasciare, specificando l ammontare delle retribuzioni percepite per il lavoro notturno svolto nell anno diriferimento (2008 e 2009) E possibile velocizzare i tempi del rimborso attraverso la elaborazione delle DICHIARAZIONI REDDITUALI INTEGRATIVE che, però, hanno dei termini di presentazione molto ristretti: Per il 2008 il termine ultimo per presentare l UNICO integrativo è il 30/9/20010, dopo tale termine il lavoratore può presentare l istanza di rimborso all Agenzia delle Entate. Per il 2009 il termine ultimo per presentare il Mod. 730 integrativo è il 25/9/2010 (rimborso dicembre 2010) oppure per presentare l UNICO integrativo entro 30/9/2011 e ottenere il rimborso con la presentazione del 730/2011 (rimborso Luglio 2011). Per avviare la procedura di rimborso, comunque, è indispensabile la certificazione aziendale, oltre a documenti indicati sotto, con cui i lavoratori interessati potranno rivolgersi in ognuna della sedi del CAF TFDC FISMIC. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA Per richiedere il rimborso tramite il Caf TFDC FISMIC, i lavoratori interessati, devono presentare la seguente documentazione: - Certificazione del datore di lavoro delle ulteriori retribuzioni a tassazione ridotta (2 semestre 2008e 2009); - CUD 2008 e 2009; - Dichiarazione dei redditi (730 o Unico) del 2008 e del c/d55ccazione DEL LAVORO NOTTURNO) SETTEMBRE 2010 CENTRO SERVIZI FISMIC Federazione Italiana Sindacati Metalmeccanici e Industrie Collegate,Sede Provinciale: viale Commenda, Brindisi Telefono e Fax 0831/ Cell. 339/ brindisi@fismic.it

6 Capua, la procura: "Lì non dovevano entrare" Verso l'iscrizione di una decina di ind... Pagina 1 di 2 Archivio La Repubblica dal 1984 Cerca Lunedì 13 Settembre 2010 Aggiornato Alle Cerca nel Web con Google Cerca Home Cronaca Sport Foto Video Annunci Aste-Appalti Lavoro Motori Negozi Cambia Edizioni Sei in: Repubblica Napoli / Cronaca / Capua, la procura: "Lì non Stampa Mail Condividi MORTI BIANCHE Capua, la procura: "Lì non dovevano entrare" Verso l'iscrizione di una decina di indagati Lavoratori in assemblea, rabbia e dolore. I vertici dell'azienda: "Un tragico evento". Domani sopralluogo con le telecamere nel silos dove ieri sono morti i tre operai, che secondo i primi accertamenti non dovevano essere autorizzati all'ingresso nella cisterna non bonificata Davanti all'azienda di Dsm la rabbia dei parenti dei tre operai morti ieri mattina si sente tutta. Urla la figlia di Giuseppe Cecere, uno dei tre operai morti ieri nello stabilimento Dsm di Capua, nel Casertano. Parole di disperazione sono voltate durante l'assemblea organizzata per protestare contro questi nuovi lutti, pianti di chi si sente abbandonato. "Li comandavate come schiavi", dice la figlia del 52enne. Il giorno dopo la morte di Giuseppe Cecere, Antonio Di Matteo e Vincenzo Musso alla Dsm di Capua, i dipendenti dell'azienda non hanno alcuna voglia di parlare. Le vittime lavoravano per una ditta esterna di Afragola e sono stati investiti dalle esalazioni. Per la loro morte la procura ipotizza l'iscrizione nel registro degli indagati di una decina di persone, mentre sulla dinamica dell'incidente c'è già quella che pare una certezza: gli operai lì non dovevano entrare. Operai in assemblea, arrivano i vertici dell'azienda - Stavano lavorando in ore di straordinario e sono stati investiti dai fumi tossici provenienti dal silos, probabilmente dovuti ad un processo di fermentazione che si è innescato quando l'hanno aperto. Oggi tutti i dipendenti sono stati convocati per prendere parte ad un'assemblea alla quale hanno partecipato anche di alcuni vertici dell'azienda arrivati direttamente dall'olanda e il sindaco della cittadina. La Dsm di Capua ha tutte le intenzioni di fare piena luce sull'incidente. A ribadirlo, più volte, è Luca Rosetto, responsabile sicurezza dell'azienda. Rosetto ha parlato di un "tragico evento", ma ha detto anche "è un dato che tutti gli incidenti possono essere evitati. La nostra attenzione sarà concentrata proprio su questo ci chiederemo tutti insieme cosa avremmo potuto fare per evitare una simile tragedia". A tal fine è stato istituito un comitato interno per ricostruire quanto successo. Ha partecipato all'assemblea anche il sindaco di Capua Carmine Antropoli. "I dirigenti dell'azienda sono mortificati - ha detto - e ritengono che quanto successo possa essere ricollegabile a un errore umano". Restano i dubbi però sul rispetto delle norme relative alla sicurezza all'interno della Dsm. Provando a chiedere agli operai, in tanti sono rimasti in silenzio. "Non vogliamo parlare", "ci hanno detto di non parlare". Questa mattina davanti ai cancelli dell'azienda del Casertano si è presentato anche un ex dipendente che ha lavorato qui per 40 anni, Giuseppe D'Este: "I lavoratori delle ditte esterne qui sono considerati di serie B, un po' come una merce". Ma c'è stato anche chi, tra i dipendenti ha voluto precisare: "Qui la sicurezza è il fiore all'occhiello, quanto è successo è stato solo un brutto incidente". La procura verso l'iscrizione di una decina indagati - Sul frotne delle indagini, secondo quanto si apprende dalla Procura di Santa Maria Capua a Vetere, la morte dei tre operai farà scattare l'iscrizione nel registro degli indagati di almeno una decina di persone. Si tratta di responsabili e rappresentanti delle quattro ditte coinvolte nell'incidente: la Dsm, la ditta Errichiello di Afragola per la quale lavoravano gli operai, la ditta Rivoira che si occupa della gestione dei gas liberi e di una quarta ditta che avrebbe dovuto effettuare la bonifica della cisterna, quest'ultima indicata da alcuni testimoni ai carabinieri. L'inchiesta sulla tragedia di Capua è affidata al pm Donato Ceglie. Si sta cercando di ricostruire quanto avvenuto e, soprattutto, quanto forse poteva essere evitato. Secondo le risultanze della Procura al momento viene confermato che le vittime stavano effettuando un'operazione di smontaggio e che "improvvidamente all'interno della cisterna c'era un grosso quantitativo di azoto oltre che di elio". Questo significa, secondo il ragionamento della Procura, che l'ingresso doveva essere vietato ai tre operai. Ma non è andata così: attaccati agli indumenti delle vittime sono stati infatti ritrovati i permessi di autorizzazione ad entrare nella cisterna dove la bonifica non è stata, quindi, mai effettuata. Domani sarà effettuato un esperimento per cercare di ricostruire la dinamica dell'incidente. Nello specifico all'interno della cisterna dove sono morti soffocati gli operai si caleranno carabinieri e vigili del fuoco che con telecamere riprenderanno l'interno del silos. Sempre domani dovrebbe essere decisa la data, di pensa a mercoledì, in cui sarà effettuata l'autopsia delle tre vittime. Nel collegio peritale ci saranno anche tre docenti e ci si avvarrà anche di esperti nazionali del settore. Il responsabile della sicurezza in visita dai familiari - La famiglia di Giuseppe Cecere, uno dei tre operai morti, continua a chiedere giustizia. Oggi i parenti della vittima hanno ricevuto a casa loro, proprio di fronte allo stabilimento, la visita del sindaco e del responsabile sicurezza della Dsm, Luca Rosetto. "Sono molto addolorati e anche arrabbiati - ha riferito il sindaco al termine della visita - ciò che chiedono è soprattutto di fare giustizia e di capire cosa sia davvero avvenuto". Poi, il primo cittadino ricorda Giuseppe Cecere, di Capua. "Era un uomo casa e famiglia - dice il sindaco - aveva tre figli, guadagnava mille euro al mese ma nonostante questo non ha fatto mai mancare nulla alla sua famiglia". Il sindaco lo definisce un "eroe, perché è stato lui l'ultimo ad entrare nella cisterna nel tentativo di aiutare i suoi compagni". "Ieri era andato al lavoro TROVA INDIRIZZI UTILI Cerca negozi e professionisti Cosa vuoi cercare? Napoli Vicino a Naviga per categoria: NOLEGGIO AUTO CONCESSIONARI AUTO TAXI FARMACIE OSPEDALI PRONTO SOCCORSO RISTORANTI AGENZIE VIAGGI ALBERGHI AGRITURISMO BED AND BREAKFAST RESIDENCE AGENZIE IMMOBILIARI FINANZIAMENTI E MUTUI MOBILI E COMPLEMENTI D'ARREDO PIANTE E FIORI IDRAULICI TRASLOCHI IMPRESE EDILI PALESTRE PISCINE ISTITUTI DI BELLEZZA PARRUCCHIERI ERBORISTRIE ABBIGLIAMENTO GIOIELLI E OROLOGI OUTLET CENTRI COMMERCIALI ELETTRODOMESTICI ANNUNCI (NAPOLI E CAMPANIA) Appartamenti Divisione Siena Via Napoli (NA) 85 mq Ottimo n. bagni 1 7 piano cucina: Abitabile Senza Box Fuorigrotta Cavalleggeri a 200 metri dalla Metropolitana.... Negozi Domenico Goglia 36 Via Vendita 50 mq Sufficiente Senza Box Ottimo investimento. Vendo immobile commerciale di 50mq nella centralissima area... Appartamenti Domenico Fontana Via Napoli (NA) 70 mq Da ristrutturare n. bagni 2 7 piano cucina: Abitabile Posto auto via Domenico Fontana tratto centrale... 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7 Corriere della Sera Pagina 1 di 2 TUTTI IN CLASSE - IL RITORNO

8 Corriere della Sera Pagina 2 di 2

9 L'Italia non investe in istruzione Ocse: "Spesa per scuola a ultimi posti" - Repubblic... Pagina 1 di 2 Scuola L'INDAGINE L'Italia non investe in istruzione Ocse: "Spesa per scuola a ultimi posti" Solo la Repubblica Slovacca dietro di noi. Gli insegnanti sono pagati meno della media, soprattutto ai livelli più alti di anzianità di servizio. Studenti inchiodati sui banchi di scuola per ore e ore ma con poco o scarso rendimento ROMA - L'italia spende il 4,5% del pil nelle istituzioni scolastiche, contro una media Ocse del 5,7%. Solo la Repubblica Slovacca spende meno tra i paesi industrializzati, secondo quanto emerge dallo studio Ocse sull'istruzione. Nel suo insieme, la spesa pubblica nella scuola (inclusi sussidi alle famiglie e prestiti agli studenti) è pari al 9% di quella pubblica totale, il livello più basso tra i paesi industrializzati (13,3% la media ocse) e l'80% della spesa corrente è assorbito dalle retribuzioni del personale, docente e non, contro il 70% medio nell'ocse. La spesa media annua complessiva per studente è di dollari, non molto lontana dalla media (8.200), ma focalizzata sulla scuola primaria e secondaria e a scapito dell'università, dove la spesa media per studente, inclusa l'attività di ricerca, è dollari, contro i quasi 13mila Ocse. La spesa cumulativa per uno studente dalla prima elementare alla maturità è di 101mila dollari (contro media Ocse), cui vanno aggiunti i 39mila dollari dell'università contro i 53mila della media Ocse. Nella scuola primaria il costo salariale per studente è dollari, 568 in più della media Ocse, ma il salario medio dei docenti è inferiore di 497 dollari alla media che è di dollari. A spingere in alto i costi sono le maggiori ore di istruzione (+534 dollari), il minore tempo di insegnamento (+202 dollari) e le dimensioni delle classi (+330 dollari). Il copione si replica nella scuola media, con un costo salariale per studente di dollari contro una media Ocse di 2.950, mentre nei licei il costo (3.138 dollari) è di 312 dollari inferiore alla media Ocse, risentendo in particolare del divario rispetto al salario medio dei docenti (744 dollari in meno della media che è pari a dollari). In italia le ore di istruzione previste sono ben 8.200, tra i 7 e i 14 anni. Solo in Israele i ragazzi stanno più a lungo sui banchi e la media Ocse si ferma a Le dimensioni delle classi inoltre sono maggiori rispetto alla media Ocse (18 alunni contro 22) e il rapporto studenti/insegnante è tra i più bassi (10,6 alla scuola primaria contro media 16,4). Gli insegnanti sono pagati meno della media, soprattutto ai livelli più alti di anzianità di servizio. Un maestro di scuola elementare inizia con 26mila dollari e al top della carriera arriva a 38mila (media Ocse 48mila). Un professore di scuola media parte da 28mila per arrivare a un massimo di 42mila (51mila Ocse), mentre un professore di liceo a fine carriere arriva a 44mila (55mila). Al tempo stesso, però, l'italia è quintultima per le ore di insegnamento diretto. Sono 601 l'anno nella scuola secondaria, contro una media Ocse di 703. Per quanto riguarda i laureati, sono pochi e pagati bene, a patto di essere uomini e preferibilmente "over 45", mentre per le donne la strada dopo l'università è decisamente più in salita, soprattutto nei guadagni. Il "total return", tra benefici per le casse pubbliche e vantaggi per le finanze personali, per un uomo che dopo il diploma consegue la laurea nella penisola, è di oltre 500mila dollari, uno dei più alti dell'ocse. L'italia si distingue anche per il maggior "gender gap" nei guadagni dei laureati: a livello annuo e per un lavoro a tempo pieno una donna percepisce una retribuzione pari al 54%

10 L'Italia non investe in istruzione Ocse: "Spesa per scuola a ultimi posti" - Repubblic... Pagina 2 di 2 (media ocse 72%) della retribuzione di un uomo. (07 settembre 2010) RIPRODUZIONE RISERVATA Divisione La Repubblica Gruppo Editoriale L Espresso Spa - P.Iva Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di CIR SpA

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