Università e ricerca: non basta parlarne

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università e ricerca: non basta parlarne"

Transcript

1 UNIVERSITA E RICERCA Università e ricerca: non basta parlarne DI MARTA RAPALLINI UNIVERSITA E RICERCA Alcuni politici e addetti ai lavori continuano a sprecare fiumi di parole sul ruolo che esse dovranno (o dovrebbero) avere nella società, in Italia come in Europa; sugli investimenti che esse dovranno (o dovrebbero) ricevere dallo Stato e dai privati, sulle riforme al sistema nazionale dell alta formazione e della ricerca. Apparentemente sta crescendo la consapevolezza del fatto che le sfide del futuro richiedano di investire in conoscenza e che l università sia lo snodo della società della conoscenza per il suo rapporto privilegiato tra formazione, ricerca e innovazione. E riduttivo pensare che l attuazione degli obiettivi stabiliti a Lisbona sia un tema settoriale della politica italiana, un settore di nicchia per addetti ai lavori. I saperi sono l alfabeto, le riserve di energia e le fondamenta della società. Investire nel sapere vuol dire investire nel capitale umano premiando merito e talento, vuol dire più innovazione per i più competitive, vuol dire lavoratori più preparati alla flessibilità (non precarietà) che il mondo del lavoro oggi impone, vuol dire aumentare l equità sociale e di genere, vuol dire spingere la società verso nuovi equilibri più equi e più innovativi. Tutto questo a possibile. Si deve però ammettere, con rammarico, che passare dalle parole alle azioni richiede un «energia politica» che il governo di centrosinistra non sta ancora mettendo in campo. Perche? Sono diversi i motivi di questa arretratezza italiana. Un arretratezza che si misura abitualmente in termini di investimenti: l Italia investe in R&S una percentuale del PIL molto inferiore alla media europea. Questo dato a si una delle cause del forte disagio che il nostro sistema pubblico di alta formazione vive, anzi forse la più importante, ma a anche a sua volta effetto dell immagine che il sistema offre di se. Il sistema dell alta formazione rappresenta una delle componenti più avanzate della nostra società in termini di conoscenza, tanto che dovrebbe esserne un icona per l innovazione tecnologica e culturale e offrire al resto del sistema pubblico nazionale un esempio positivo cui tendere. Non e però cosi. L università italiana non offre un esempio avanzato per quanto riguarda l e-government (poche università, per fare un esempio, offrono un sistema completo di gestione informatica della burocrazia), per quanto riguarda la valorizzazione dei giovani (l età media dei docenti universitari a di 51,5 anni), per quanto riguarda la trasparenza delle proprie procedure, ecc. Questi fattori rendono opache le università italiane e non favoriscono certo il riconoscimento sociale delle persone che vi lavorano. I giovani impegnati net campo della ricerca in Italia lavorano troppo spesso in condizioni di

2 precarietà (non flessibilità) e con scarse retribuzioni, rendendo palese agli occhi di tutti quanto siano considerati non risorse del sistema, ma costi. A questo proposito è necessario ricordare che l Europa chiede da anni agli Stati membri di «offrire ai ricercatori carriere sostenibili» che i ricercatori «vengano trattati come professionisti e considerati parte delle istituzioni in cui lavorano». E ancora: «l esistenza di carriere migliori a pii visibili contribuisce anche allo sviluppo di un atteggiamento positivo del pubblico nei confronti della professione di ricercatore, spingendo con ciò più giovani ad abbracciare una carriera nel settore delta ricerca» (Raccomandazione della Commissione Europea dell 11 marzo 2005 riguardante la Carta Europea dei ricercatori e il codice di condotta per l assunzione dei ricercatori). L Italia a ancora motto lontana da questi principi. Infine, assistiamo oggi al continuo succedersi di casi di malauniversità. La stampa riporta continuamente esempi di nepotismo nei concorsi, di spreco di fondi pubblici, di frodi nell accesso ai torsi di laurea. Raccomandazione della Commissione Europea dell 11 marzo 2005 riguardante la Carta europea dei ricercatori e il codice di condotta per l assunzione dei ricercatori. Insomma, l università soffre dei più tipici mali della società italiana. Tutto ciò ha anche l effetto di offuscare gli ottimi esempi che tante realtà universitarie italiane offrono. Non si può biasimare fino in fondo un governo che, in questo momento di forte razionalizzazione della spesa pubblica, stenti ad investire in un campo in cui le strutture che rappresentano il sistema non offrono sufficienti garanzie di efficacia per gli investimenti. Pero un buon governo non si pub limitare a questa posizione, pena il declino. E necessario invece che metta in atto da subito misure finalizzate a rendere efficaci i finanziamenti. L università italiana ha bisogno di essere sostenuta dallo Stato per il ruolo che essa deve rivestire nella società. Sostenere l università significa finanziarla adeguatamente con fondi pubblici e incentivare l uso di fondi privati. Lo Stato ha la comprensibile necessità che i suoi investimenti siano quanto più possibile, efficaci, ovvero che gli investimenti nel sistema pubblico dell alta formazione e della ricerca siano in grado di produrre risultati concreti in termini di diffusione e di ampliamento degli orizzonti delle conoscenze, valorizzando e o sfruttando» il merito delle persone e spingendo l Italia a confrontarsi sempre di più con la realtà internazionale. In conclusione, serve un nuovo patto tra la società e il sistema universitario e della ricerca, che lo finanzi in modo coerente e mirato. Questa e una sfida che il Partito Democratico che sta nascendo deve raccogliere: attuare la Strategia di Lisbona in tutti i suoi aspetti, dare priorità agli investimenti nel sistema dell alta formazione e della ricerca, perche una politica realmente riformatrice deve partire da una grande fiducia per la ricerca e l università. L analisi della situazione in cui versa il sistema universitario nazionale a una realtà che non va nascosta, ma per pervenire ad una soluzione non ci si può mettere nelle mani di uno solo, serve i1 contributo di tutti. Non è più procrastinabile per chi governa, per chi progetta strategie politiche, per chi opera nel sistema, un cambiamento di passo per concorrere, ognuno con il proprio ruolo e il proprio senso di responsabilità, a mettere il sistema di alta formazione e ricerca sulla strada giusta

3 per diventare competitivo, un investimento strategico, perche svolga quel ruolo indispensabile che la società della conoscenza gli assegna. Il governo nel suo insieme, ma soprattutto il ministero dell università e della ricerca, deve introdurre politiche coraggiose nel sistema delle autonomie universitarie, da attuare con processi trasparenti, capaci di contrastare il nepotismo, il corporativismo e il localismo che impoveriscono, perche mortificano il merito e il talento delle persone migliori. Occorre mettere a sistema la valutazione, valorizzando il merito e rendendolo l'unico criterio delle scelte per i reclutamenti, per gli avanzamenti di carriera e per i finanziamenti della ricerca. Per farlo è necessario anche vincere la difficile battaglia contro le briglie burocratiche in cui il ministero stesso si è intricato, con il risultato di impedire, fino ad oggi, il pieno dispiegarsi del progetto politico, più volte espresso dai responsabili del dicastero e pienamente condivisibile. Governare bene significa non solo legiferare bene (nonostante siano una pane importante del nostro sistema amministrativo anche amministrare bene. I ricercatori, i professori, chi lavora nel settore della ricerca e formazione, soprattutto coloro che hanno condiviso il programma proposto dalla coalizione di centrosinistra, non devono perdere la fiducia nel cambiamento, devono aiutare e f arsi promotori di una sollecitazione costruttiva negli ambienti in cui operano, vincendo le inevitabili resistenze conservatrici e corporative. E necessario che si ricrei nel sistema dell università e della ricerca un ambiente motivato, fiducioso e consapevole di essere la leva più importante che l Italia ha per innovarsi aumentare la sua competitività. II Partito Democratico dovrà assumere un guida di questo processo, stimolando e sostenendo l azione riformatrice del governo, contribuendo all elaborazione del progetto politico che ne è alla base e svolgendo il ruolo fondamentale di cerniera tra i cittadini e le istituzioni, in questo caso tra chi lavora nel settore della ricerca e dell alta formazione e il governo. Il progetto politico da promuovere deve basarsi sul rafforzamento dell autonomia delle università e del sistema pubblico della ricerca, garantita da risorse ma anche dalla dovuta responsabilità verso lo Stato e i cittadini. Non è l autonomia delle università la causa di tutti i suoi mali, come invece in molti oggi credono, ma piuttosto la mancanza della necessaria responsabilizzazione dei principali attori del sistema universitario. I temi da affrontare sarebbero ovviamente numerosi ma, senza pretesa di completezza, si cercherà di analizzare quelli considerate i cardini su cui impostare i futuri sviluppi del nostro sistema. Uno strumento e due obiettivi. Innanzitutto bisogna investire s valutazione, strumento indispensabile per una «sana» autonomia. obiettivi primari sono poi la valorizzazione del capitale umano (studenti, ricercatori, docenti e personale) e la progettazione di nuovi strumenti di governo degli atenei e del sistema coerenti con il nuovo ruolo l università e della ricerca pubbliche nella società. LA VALUTAZIONE In Italia manca la cultura della valutazione, e non solo per il sistema universitario. Si pensi a quanto avviene nella Scuola e nella pubblica

4 amministrazione. La valutazione non va invocata come parola magica, ma deve diventare una «buona pratica» diffusa. Solo valutando strutture, programmi, persone, risultati e investimenti si possono prendere decisioni responsabili mirate at miglioramento del sistema. La finanziaria 2007 ha istituito l ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema dell università e della ricerca), che rappresenta un passo decisivo per allinearci agli altri sistemi europei, nei quali la valutazione a già pane integrante di procedure e finanziamenti. L:ANVUR avrà però bisogno di tempi di attuazione lunghi. Ma il sistema non può aspettare, bisogna continuare a investire nei comitati nazionali (CNVSU e CIVR), - che rappresentano il seme da cui nascerà l Agenzia e che garantiscono fin da subito una relazione tra esito delta valutazione e una quota di finanziamento, non consolidabile, che gli atenei possono ricevere solo a seguito di esito positivo di processi valutativi, cioè un finanziamento premiale. Fin da adesso sarebbe inoltre indispensabile promuovere, all interno delle università e delle società scientifiche a tutti i livelli, un dibattito concreto e approfondito sui criteri, sui modi di valutazione e sugli oggetti della valutazione. Esso non serve solo a rendere partecipe il sistema dell università e della ricerca di questo processo, ma anche a stimolare il contributo attivo della comunità scientifica: affinché la valutazione sia efficace essa deve infatti essere condivisa e trasparente. VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO: STUDENTI, DOTTORI DI RICERCA E PERSONALE DOCENTE E RICERCATORE Gli studenti Gli studenti devono essere parte viva, attiva, propositiva dell università; non clienti né meri utenti. La loro partecipazione alla vita universitaria intensa in senso lato deve essere ampliata e valorizzata. Gli studenti hanno il diritto di partecipare alla vita sociale e gestionale dell università, di poter godere di strutture di didattica e di ricerca adeguate, di una offerta formativa di qualità o comunque chiara, di poter disporre di spazi per lo studio individuate e collettivo e di un contesto adeguato di cultura e di attività sociali. In questo quadro e giusto inserire politiche di diritto allo studio mirate al sostegno degli studenti «capaci e meritevoli anche se privi di mezzi», come recita il dettato costituzionale, affinché sia loro garantito il diritto «di raggiungere i gradi più alti degli studi». Oggi la provenienza sociale pesa ancora troppo per il successo degli studi: mentre il 60% dei figli di genitori laureati si laurea a sua volta, solo il 40% dei figli di diplomati ottiene la laurea. L aumento del numero degli studenti universitari, favorito dalla riforma dell ordinamento nei tre cicli di laurea, ha portato con se l aumento delle risorse necessarie al diritto allo studio. Troppo spesso, pero, si e risposto in modo inadeguato a questa richiesta, decentrando gli atenei mediante un proliferare di «poli didattici» disseminati sul territorio. Portare l università sotto casa non a pero la risposta giusta all eccessivo costo che la frequenza degli studi universitari nelle sedi proprie comporta. L università deve essere un luogo in cui si esercitano didattica e ricerca, perche e la feconda corrispondenza tra le due che genera 1 ambiente culturale necessario alla formazione universitaria e troppo spesso la disseminazione di micro atenei non consente questa doppia valenza.

5 Gli studenti hanno il diritto di scegliere la cede universitaria più consona al percorso didattico che intendono seguire, coerente alle proprie aspirazioni professionali e non necessariamente quella più vicina alla propria residenza. Anche in questo senso deve essere inteso il diritto allo studio. Oltre all importanza della mobilità sul territorio nazionale, diventa sempre più importante favorire la mobilità internazionale degli studenti. Sono ancora troppo pochi gli studenti italiani che hanno l opportunità di partecipare a scambi con le università europee e ancora meno sono gli stranieri che v e n g o n o i n Italia. Dottori di ricerca Bisogna inoltre investire sui dottori di ricerca in termini economici, di potenziamento del loro numero, della qualità della loro formazione e di valorizzazione nel mondo del lavoro. Il dottorato di ricerca è il terzo (e ultimo) livello della formazione universitaria, ma in Italia non molti lo sanno. II dottorato forma gli studenti laureati alla ricerca con la ricerca. I principi di Salisburgo (Bologna seminar, Doctoral Programmes for the European Knowledge Society, Salisburgo 2005) affermano chiaramente che un dottorando è contemporaneamente uno studente e un early stage researcher. E necessario dare il giusto valore ad entrambe le valenze, non avvalendosi di una per negare i diritti dell altra. II dottorando come studente ha diritto a godere del diritto allo studio, in attuazione della nostra Costituzione; come early stage researcher ha diritto a non essere relegato nell ambito del lavoro precario. Serve una riforma del dottorato mirata al miglioramento delta qualità dei corsi, ma grande importanza riveste anche la valorizzazione del dottore di ricerca per il suo inserimento nel mercato del lavoro, senza porre la limitazione all ambito universitario. L innovazione si trasferisce sulle gambe delle persone e il dottore di ricerca, che si è formato alla ricerca con la ricerca, può portare con se il seme dell innovazione in tutti i contesti in cui a chiamato a lavorare: oltre che nelle università e negli enti di ricerca, anche nelle imprese e nella pubblica amministrazione. In generale, ogni forma di riconoscibilità pubblica del titolo di dottore di ricerca aiuta a dare cittadinanza condivisa e quindi a potenziare questo livello della formazione universitaria: Personale docente e ricercatore Urge poi riavviare il reclutamento del personale docente e ricercatore dell università, ma occorre farlo bene, garantendo che sia il merito l imprescindibile parametro di selezione. La valutazione del capitale umano non può prescindere da un sistema di selezione chiaro e veramente meritocratico. E evidente quindi che solo introducendo seri e stringenti criteri di valutazione didattica e scientifica, il reclutamento del personale docente e ricercatore non sarebbe più l oggetto preferito su cui sfogare le «dialettiche» accademiche, ma diventerebbe uno strumento per ottimizzare il rendimento degli atenei stessi e sarebbe un vero argine alla fuga dei cervelli. La Legge finanziaria del 2007 ha previsto che per le procedure di reclutamento dei ricercatori si dovesse emanare un apposito regolamento che indicasse nuove modalità di espletamento dei concorsi garantendo procedure «celeri, trasparenti e allineate agli standard internazionali». In qualunque procedura concorsuale per il reclutamento di personale docente all università esistono e vanno tutelati diversi interessi legittimi: quello dei

6 candidati, che hanno diritto ad essere valutati secondo criteri chiari, trasparenti e scientificamente consistenti; quello delle comunità scientifiche nazionali e internazionali, uniche depositarie dei valori scientifici condivisi di riferimento; quello delle strutture didattiche e scientifiche dell ateneo, che accoglieranno il neo assunto; e infine, l interesse, forse il più trascurato fino ad oggi, dell ateneo che recluta. E sempre più importante, nella strada verso la piena autonomia responsabile degli atenei, che 1 ateneo abbia la responsabilità della scelta di reclutamento, in quanto la sua qualità complessiva in termini di didattica e di ricerca e fortemente correlata alla qualità del suo personale docente e quindi, anche e soprattutto, alla qualità del reclutamento. Le procedure concorsuali messe in atto in passato hanno visto il prevalere di uno o due interessi sugli altri e sono quindi sono risultate carenti da diversi punti di vista. Oggi e evidente a tutti che a indispensabile tutelare e far coesistere tutti gli interessi in gioco, rendendo trasparenti le relative responsabilità, assegnando a ciascuno un ruolo coerente con la propria natura e varando finalmente una chiara valutazione ex post delle scelte autonome degli atenei. Va inoltre sfatato un mito: non esiste la procedura di valutazione perfetta, ovvero la procedura che riesca ad equilibrare perfettamente tutti gli interessi in gioco in qualunque situazione, ne a possibile che una procedura, locale o nazionale che sia, possa ovviare ad una eventuale carenza di deontologia nei diversi protagonisti del sistema. In aggiunta, la procedura di reclutamento deve essere coerente con il modello di università autonomo che vogliamo, perchè non e l autonomia la causa dei difetti delle procedure attuali, ma l assenza di una chiara responsabilità nell atto di reclutamento e di conseguenti ricadute, anche economiche, sul sistema. Questi criteri dovranno essere alla base di tutte le nuove procedure di reclutamento, perchè trasparenza, valore del merito e allineamento agli standard internazionali sono principi insostituibili a prescindere dal ruolo che si vuole reclutare. NUOVI STRUMENTI DI GOVERNO Il sistema ha urgente bisogno di nuove regole di governo. Le università dal punto organizzativo appaiono feudi del passato, ancora gestite gerarchicamente e poco aperte ai necessari processi di osmosi con la società La legge 168/1989 ha introdotto 1 autonomia degli atenei, ma in questo nuovo quadro non si sono ancora sviluppate coerenti forme di governo. Non vi può essere vera autonomia se non in un contesto di responsabilità chiare che evitino ogni opaca confusione di poteri operando una continua valutazione esterna dei risultati da parte di tutti i portatori di interesse. Negli ultimi anni a cambiato anche il ruolo sociale dell università, sia per il maggior numero di studenti che affrontano gli studi universitari, sia per il diverso ruolo che l università riveste nel suo contesto territoriale socioeconomico. Sono decisamente aumentate, e lo dovrebbero essere ancora di le relazioni tra il sistema della formazione e della ricerca e lo sviluppo del territorio su cui agisce. Questa maggiore complessità, associata all autonomia dell ateneo, rende necessario un nuovo sistema di governo che garantisca una gestione più efficace e più trasparente delle risorse pubbliche garantita da procedure di valutazione esterna. Qualche priorità: ricomporre l unitarietà della dimensione della ricerca e della

7 didattica nell ateneo; separare nettamente, come in tutti i sistemi democratici, il potere di governo e di amministrazione da quelli di regolamentazione, di garanzia e di controllo; garantire a tutti gli attori del sistema universitario (docenti, personale tecnico-amministrativo, ricercatori e studenti) una partecipazione piena al livello decisionale dell ateneo; limitare la durata del mandato del rettore a cinque o sei anni senza possibilità di rinnovo, perche il passaggio elettorale intermedio, data la limitatezza dimensionale del corpo elettorale di ateneo, si svolge necessariamente in un regime di democrazia «viziata», che e uno rischi insiti nei passaggi decisionali di tutte le piccole comunità. I temi trattati sono imprescindibili per riprendere un filo interrotto di riforme del nostro sistema dell alta formazione e della ricerca. Il Partito Democratico dovrà portare questo pesante fardello. Se saremo in molti a sostenerlo, ce la farà.

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Risorse e regole per la ricerca: L Università di Cagliari

Risorse e regole per la ricerca: L Università di Cagliari 1 Risorse e regole per la ricerca: L Università di Cagliari 2 Risorse e regole Non c è ricerca, non c è qualità, non c è alcuna possibilità di attrarre e mantenere i talenti se non ci sono risorse adeguate

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

$$' $($# )! "!#& * $#!$' $(# +++"#,-#.!$' $($# +++!$' $/$#,! $#,!

$$' $($# )! !#& * $#!$' $(# +++#,-#.!$' $($# +++!$' $/$#,! $#,! ! "#$%$& $$' $($# )! "!#& * $#!$' $(# +++"#,-#.!$' $($# +++!$' $/$#,! $#,! Chi siamo? Siamo un collettivo di studenti e studentesse di scienze politiche. Un collettivo aperto ed eterogeneo (veramente indipendente

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Documento Governo Renzi «La Buona Scuola» Punti di riflessione essenziali per le assemblee precongressuali dell Anp

Documento Governo Renzi «La Buona Scuola» Punti di riflessione essenziali per le assemblee precongressuali dell Anp Documento Governo Renzi «La Buona Scuola» Punti di riflessione essenziali per le assemblee precongressuali dell Anp Dirigenti scolastici: l inquadramento (1) CRITICITA NEL DOCUMENTO carente definizione

Dettagli

La Buona Scuola: il MIUR ascolta il territorio

La Buona Scuola: il MIUR ascolta il territorio La Buona Scuola: il MIUR ascolta il territorio Terni, Auditorium A.Casagrande F.Cesi 3 novembre 2014 Silvio Improta Dirigente Scolastico - Staff Regionale per le Misure di accompagnamento alle Nuove Indicazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

Capo I - PARTE GENERALE

Capo I - PARTE GENERALE Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,

Dettagli

Le ragazze e le carriere scientifiche

Le ragazze e le carriere scientifiche Le ragazze e le carriere scientifiche La cittadinanza subalterna delle donne nelle carriere scientifiche Perché le donne sono tanto poco rappresentate ai vertici delle carriere scientifiche, sia nel settore

Dettagli

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo

Dettagli

Inaugurazione dell anno accademico 2013-2014. Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014

Inaugurazione dell anno accademico 2013-2014. Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014 Inaugurazione dell anno accademico 2013-2014 Università degli studi di Brescia, 24 febbraio 2014 Intervento del Presidente della CRUI, Stefano Paleari. Magnifico Rettore, carissimo Sergio, Autorità, cari

Dettagli

QUESTIONARIO. Grazie

QUESTIONARIO. Grazie QUESTIONARIO Il questionario, anonimo, serve a rilevare in modo sistematico le opinioni degli studenti che hanno completato un corso di studi. Queste conoscenze potranno aiutare a valutare la qualità dei

Dettagli

La Leadership. Salvatore Savarese

La Leadership. Salvatore Savarese La Leadership Salvatore Savarese 1 Introduzione Lavorare all interno di organizzazioni induce un evoluzione professionale ed umana in più direzioni: aumentano le competenze tecniche specifiche, si sviluppano

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Dettagli

Università degli studi di Palermo

Università degli studi di Palermo Art.1 SCOPI DELLE LINEE GUIDA E CAMPI DI APPLICAZIONE Le presenti Linee Guida disciplinano, sulla base dell'art.20, comma 2 del Regolamento Didattico di Ateneo, la possibilità di un Laureato o di un Laureato

Dettagli

LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO. Cari Lettori,

LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO. Cari Lettori, LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO Cari Lettori, in un clima di incertezza che contraddistingue le aree previdenziale e finanziaria torna alla ribalta un vecchio quesito: conviene

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Chi può richiedere il Voucher Formativo? COS E IL VOUCHER? Il Voucher è un buono che permette al beneficiario di disporre di un finanziamento pubblico, per accedere a corsi di alta formazione indicati e disciplinati nell apposito catalogo interregionale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

STATUTO DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI IUSS FERRARA 1391. Art. 1. Costituzione

STATUTO DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI IUSS FERRARA 1391. Art. 1. Costituzione SENATO ACCADEMICO 20/04/206 CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE 27/04/2016 DECRETO RETTORALE Rep. n. 873/2016 Prot. n. 45381 del 01/06/2016 UFFICIO COMPETENTE Ufficio Dottorato di Ricerca Pubblicato all Albo informatico

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano

Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

ELEZIONI POLITICHE 2001 PIANO DI GOVERNO PER UNA LEGISLATURA 4.1 SCUOLA

ELEZIONI POLITICHE 2001 PIANO DI GOVERNO PER UNA LEGISLATURA 4.1 SCUOLA 4 Le Attuazione del nostro Piano per la scuola, per l alfabetizzazione digitale e per la ricerca scientifica, le vere ricchezze del nostro futuro. Sospensione della riforma dei cicli scolastici. 3 i :

Dettagli

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi

Dettagli

Italian Model European Parliament

Italian Model European Parliament Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

INIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA

INIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA INIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA Marzia Foroni Direzione Generale per l Università, lo Studente e il Diritto allo Studio Universitario Ufficio IV Ministero dell

Dettagli

Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti

Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti Come si diventa insegnanti: ecco le nuove regole Nuovo regolamento per la formazione degli insegnanti Il Ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha presentato il 10 settembre 2010 a Palazzo Chigi

Dettagli

Team building. 2 giornate

Team building. 2 giornate Team building 2 giornate La complessità e la dinamicità del contesto organizzativo implica sempre più spesso la necessità di ricorrere al gruppo come strumento di coordinamento e come modalità di gestione

Dettagli

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento

Dettagli

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

OSSERVATORIO ECO-MEDIA OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.

Dettagli

oltre l'adempimento Assicurazione interna della qualità: Conferenza di Ateneo sull'accreditamento e la Valutazione Bari, 20 luglio 2012

oltre l'adempimento Assicurazione interna della qualità: Conferenza di Ateneo sull'accreditamento e la Valutazione Bari, 20 luglio 2012 Assicurazione interna della qualità: Conferenza di Ateneo sull'accreditamento e la Valutazione Bari, 20 luglio 2012 oltre l'adempimento Serafina Pastore Qualche precisazione Diverse le modalità per strutturare

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO

PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO PROTOCOLLO D'INTESA TRA ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI D ITALIA (ANCI) REGIONE CAMPANIA E TEMPI MODERNI SpA AGENZIA PER IL LAVORO Premesso che l ANCI, in base alle previsioni dell art.1 del suo Statuto,

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

CARTA DEI VALORI DI AREA

CARTA DEI VALORI DI AREA approvata dall Assemblea di Roma l 8 giugno 2013 1. Identità e scopo 1. Siamo magistrati italiani ed europei, orgogliosi di far parte di una magistratura indipendente e autonoma, che, proprio perché tale,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Preambolo Si intende per familiare assistente un membro della famiglia che si prende cura in via principale,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Rassegna stampa. Roma 30 settembre 2015

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA FORO ITALICO. Ufficio Stampa. Rassegna stampa. Roma 30 settembre 2015 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA Ufficio Stampa Rassegna stampa Roma 30 settembre 2015 Argomento Testata Titolo Pag. Università scuola24.ilsole24ore.com Italia ancora indietro in abbandoni, disoccupazione

Dettagli

Premio di merito Quando studiare ti conviene

Premio di merito Quando studiare ti conviene Premio di merito Quando studiare ti conviene Sommario Sommario 2 Cos è il premio di merito 3 Come si concorre al premio. Prerequisiti 3 Indicatori di valutazione e calcolo del premio 3 (a) Durata del percorso

Dettagli

ISTITUZIONE DELL AGENZIA NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

ISTITUZIONE DELL AGENZIA NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUZIONE DELL AGENZIA NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA - Gabriele Gentilini - luglio 2007 a) Istituzione dell Agenzia nazionale per la valutazione dell universita e della

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Il Ministro dellistruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dellistruzione, dell Università e della Ricerca ALLEGATO B (v. art. 5) 1. Requisiti necessari di docenza di ruolo I requisiti necessari di docenza di ruolo (professori ordinari, professori associati, ricercatori) sono stabiliti, in relazione ai criteri,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21 INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce

Dettagli

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo; Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N.

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N. REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N. 210 CAPO I DISCIPLINA GENERALE ARTICOLO 1 Oggetto 1. Il

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

A scuola di valori: legalità, cittadinanza ed economia

A scuola di valori: legalità, cittadinanza ed economia Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale Ufficio IV A scuola di valori: legalità, cittadinanza ed economia Napoli, 23 ottobre

Dettagli

Documento programmatico per Tuscania 2009

Documento programmatico per Tuscania 2009 Documento programmatico per Tuscania 2009 Relatore: Donato A. Limone Tuscania, 3 Aprile 2009 1 www.assotuscania.it Documento programmatico per Tuscania 2009: cosa e perchè Il documento è stato scritto

Dettagli

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA

CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA L Università Ca Foscari Venezia, indicata nel prosieguo come Università,

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS?

UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS? UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS? Dalla Direttiva Europea al art. 22 del DL Cresci Italia 2.0 PREMESSA E QUADRO GENERALE DALLA PRIMA DIRETTIVA EUROPEA ALLA LEGGE BERSANI PASSANDO

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

ECM in provincia di Bolzano. Il punto di vista dei medici. Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM

ECM in provincia di Bolzano. Il punto di vista dei medici. Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM ECM in provincia di Bolzano Il punto di vista dei medici Dr Giulio Donazzan, Vicepresidente Ordine dei Medici Commissione Provinciale ECM Il punto di vista dei professionisti, (prima dell ECM) Aggiornamento

Dettagli