OGGETTO: Parere sul riconoscimento del corso di disegno per tessuti dell ISIS Carcano di Como, ai sensi dell art. 11 del D.P.R. n.

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica Segreteria del Consiglio Nazionale della P.I. MIURAOODGOS Prot. n Roma, All On.le Ministro SEDE OGGETTO: Parere sul riconoscimento del corso di disegno per tessuti dell ISIS Carcano di Como, ai sensi dell art. 11 del D.P.R. n. 275/1999 ADUNANZA DEL 25 Luglio 2012 IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la lettera n del con la quale la Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l Autonomia Scolastica ha chiesto il parere del CNPI sull argomento in oggetto; Visti gli artt. 24 e 25 del D.L.vo n. 297 del , Visto il documento istruttorio redatto dal Comitato Orizzontale relativo alla Scuola Secondaria Superiore; dopo ampio ed approfondito dibattito; E S P R I M E Il proprio parere nei seguenti termini:

2 Premessa Con la nota prot. n del 4 giugno 2012 la Direzione Generale del Dipartimento per l istruzione ha trasmesso al CNPI formale richiesta di parere ex art. 11 del DPR n. 275/1999 in merito alla proposta di innovazione didattica e organizzativa avanzata dall ISIS P. Carcano di Como, per il riconoscimento del Corso di Disegno per Tessuti volto alla formazione di particolari figure professionali specializzate nel campo del disegno su tessuto serico. Il CNPI sottolinea in premessa che il progetto di sperimentazione dell ISIS P. Carcano di Como, che ha ricevuto il parere favorevole dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, deve essere esaminato alla luce della recente riforma del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione nazionale, in raccordo con le esigenze espresse dal territorio in cui l Istituto è inserito. In proposito, il CNPI apprezza lo sforzo progettuale compiuto dall Istituto, ma ritiene necessario mettere a confronto la proposta con tutti gli strumenti attualmente disponibili, che sono costituiti dal complesso normativo del riordino dell istruzione tecnica e professionale. Nella nota prot. n del 31 maggio 2012, che accompagna la richiesta di parere, il Direttore Generale dell USR per la Lombardia esprime apprezzamento per l iniziativa dell ISIS P. Carcano, senza però fornire alcun riferimento documentale sul mercato del lavoro del Distretto del comasco, rispetto al quale ha formulato il proprio parere. L USR valuta, inoltre, che l uso della sola quota di curriculum prevista dal DPR n. 275/1999 risulta troppo limitata per ottenere i risultati previsti dal progetto sperimentale e ne caldeggia quindi l approvazione per «la riconosciuta eccellenza di predetta scuola nel campo del Disegno dei Tessuti e la congruenza della innovazione proposta rispetto al peculiare profilo necessario alle imprese del territorio». Il CNPI prende atto della lunga storia che l ISIS Carcano può vantare nel campo del disegno tessile e della sua piena integrazione nel tessuto produttivo del comasco, garantita dalla Fondazione Setificio che «in rappresentanza del mondo produttivo tessile del comasco affianca la scuola nel rapporto con il territorio, anche nella definizione dei profili professionali richiesti», e della fiducia espressa dalle famiglie sulle capacità formative dei suoi corsi grazie alla dichiarata «immediata occupazione sul territorio» dei diplomati. Rileva, inoltre, come nella sua richiesta l ISIS faccia notare che, a seguito del nuovo assetto ordinamentale dell istruzione tecnica ex DPR n. 88/2010, è venuta meno la possibilità di realizzare i corsi suddetti in quanto una parte consistente del nuovo percorso di Sistema Moda sarebbe dedicata alle competenze di marketing piuttosto che alle competenze tecniche specifiche dell area tessile. Tutti motivi questi che l Istituto pone a giustificazione della richiesta di riconoscimento del proprio progetto sperimentale. Nel riconoscere che le richieste di innovazione potrebbero essere solo parzialmente soddisfatte nell ambito dell esercizio dell autonomia scolastica, il CNPI osserva che il progetto presenta punti di forza qualificanti e sostanzialmente in linea con il riordino degli Istituti tecnici, come ad esempio il rafforzamento dello strumento laboratoriale e la presenza di un Comitato Tecnico-Scientifico in stretto e qualificato rapporto con le

3 aziende e le realtà locali che operano nel settore specifico. Tuttavia, pur presentando alcune innovazioni disciplinari rispetto al corso del precedente ordinamento, a parere del CNPI il percorso formativo proposto riproduce una figura professionale con caratteristiche fortemente settoriali, che appaiono in contrasto con quelle previste dal DPR n. 88/2010. Per altro verso, osserva come la proposta in oggetto dovrebbe essere meglio precisata nella declinazione di conoscenze, abilità e competenze per poter operare i necessari confronti e trovare un adeguata collocazione del progetto nel quadro della riforma. Il CNPI ritiene, inoltre, opportuno sottolineare come un progetto di innovazione non possa limitarsi all elencazione degli specifici obiettivi di apprendimento, ma debba prevedere anche chiare modalità e i mezzi necessari per la sua concreta attuazione e valutazione. 1. Analisi del progetto sperimentale In primo luogo il CNPI rileva come dall analisi della documentazione agli atti appaia evidente l assenza di esplicite Linee Guida del progetto di innovazione riferite alla formazione generale del percorso (area di istruzione generale) e alla connessione di questa con gli aspetti più specialistici dell area di indirizzo dalle quali desumere una idea chiara dell impianto pedagogico complessivo del progetto stesso. Finalità, obiettivi specifici di apprendimento e contenuti riferiti alle sole discipline previste dalla innovazione non consentono di individuare correttamente come il progetto intenda realizzare quella sintesi tra competenze tecniche e area formativa generale in grado di arricchire la formazione complessiva dello studente. Il CNPI rileva in proposito la necessità di integrare il progetto ridisegnando con maggiore puntualità ed estensione l architettura didattico/metodologica dell innovazione e delle competenze in uscita segnatamente afferenti all ambito della cosiddetta progettualità, come quelle relative alle attività tecniche e laboratoriali. Analogamente, l innovazione di processo e le tecniche di monitoraggio degli esiti diventano discriminanti ai fini della reale portata del progetto sperimentale. Il CNPI rileva in proposito l assenza di un progetto articolato di monitoraggio dell iniziativa, rinviato ad una non precisata attività di routine della Commissione autonomia dell Istituto e del responsabile del Sistema Gestione Qualità. Al contrario, andrebbe strutturato uno specifico processo di monitoraggio dotato di adeguati strumenti indicatori e descrittori che permettano di valutare il processo di apprendimento, sia ai fini di una corretta gestione e ottimizzazione dei tempi didattici che per verificare l effettiva coerenza/congruità del percorso rispetto alle ipotesi sperimentali di partenza. Tanto più se si considera che il progetto di sperimentazione in oggetto può trovare una più corretta collocazione nell ambito delle opzioni disciplinate all art. 8, comma 2, lett. d), del Regolamento sul riordino degli istituti tecnici (DPR n. 88/2010), che individua le finalità da perseguire prioritariamente con un numero contenuto di opzioni a livello nazionale, tenendo conto della corrispondenza dei percorsi «alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro», e ne prevede la regolamentazione attraverso l emanazione di un apposito decreto interministeriale, previo parere della Conferenza Stato-Regioni. In questa cornice di riferimento, a parere del CNPI, si potrebbe quindi inserire come prospettiva la proposta progettuale dell ISIS P. Carcano opportunamente rivisitata e integrata, assumendo così il percorso sperimentale la funzione specificamente

4 attribuita alle iniziative di innovazione di cui all art. 11 del DPR n. 275/99. A tal fine, considerata la rilevanza nazionale dell elenco delle opzioni, pur dovendosi inserire in una offerta formativa il cui piano è evidentemente aderente a precise esigenze e vocazioni territoriali, il cui vaglio spetta al livello regionale, è opportuno ricordare che i criteri considerati prioritari da tenere presenti sono: l interesse nazionale (anche in riferimento ai trend strategici e alle prospettive di sviluppo); le competenze in esito che siano coerenti con il percorso di riferimento (istruzione tecnica); la valorizzazione delle risorse umane e materiali esistenti senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica; la rispondenza a sicure prospettive occupazionali. 2. L organizzazione dei periodi didattici L analisi dei tre periodi didattici in cui si articola la proposta di sperimentazione porta a rilevare modifiche rispetto al curricolo nazionale sia per quanto riguarda gli orari e gli insegnamenti, sia per numero e dislocazione delle compresenze. Nel primo biennio non sono ipotizzate variazioni per quanto riguarda l area comune, mentre vengono ridotte di un ora settimanale ciascuna le Scienze integrate (Fisica e Chimica) e le Scienze e Tecnologie applicate, per far posto alla nuova disciplina proposta Comunicazione visiva e Storia dell arte ; anche le compresenze vengono ridistribuite. Analogamente, nel secondo biennio nessuna modifica è richiesta all orario delle discipline dell area comune, salvo la soppressione di un ora settimanale di Complementi di matematica, mentre nelle materie di indirizzo vengono effettuati i maggiori interventi, arrivando anche a sopprimere interamente gli insegnamenti della Chimica dei materiali e nobilitazione dei prodotti moda e di Economia e Marketing delle aziende della moda a vantaggio delle tre nuove discipline Disegno artistico, Ideazione e progettazione tessuti per stampa e CAD e Storia dell arte (pittura e design). Il quinto anno mantiene ugualmente intatto l orario dell area comune e presenta alcuni ridimensionamenti nelle discipline d indirizzo curricolari a vantaggio dei nuovi inserimenti. Il CNPI, pur apprezzando lo sforzo di armonizzazione dell orario compiuto nell elaborazione in termini didattici del progetto, rileva l inopportunità della totale cancellazione delle due discipline curricolari di indirizzo nel secondo biennio, ritenendo necessaria una maggiore gradualità in proposito. Inoltre, ritiene eccessiva la riduzione di quasi l 80% del monte orario di Chimica dei materiali e nobilitazione dei prodotti moda, in quanto troppo restrittiva rispetto alle competenze che comunque dovrebbe acquisire un tecnico di Disegno per Tessuti. Analogamente troppo elevata appare al CNPI la riduzione del monte orario di Economia e Marketing delle aziende della moda. Al riguardo, il CNPI osserva che, pur considerando l interesse delle aziende per competenze professionali immediatamente spendibili, vada tenuta presente la dimensione culturale delle discipline ridimensionate in quanto esse presentano lo specifico carattere della finalità formativa della scuola, in grado di coniugare istruzione e formazione culturale. L aspetto organizzativo si completa con la ridistribuzione delle cattedre nel quinquennio e delle relative compresenze. Il CNPI ritiene positivo che detta ridistribuzione venga effettuata senza dover ricorrere a cattedre esterne e senza presumibile formazione di esuberi, mentre rileva la mancanza nel progetto di una esplicita previsione delle discipline di indirizzo nelle quali utilizzare la metodologia CLIL, come prescritto dal nuovo ordinamento.

5 3. Profili in uscita e alternanza scuola-lavoro La proposta di sperimentazione fa riferimento all articolazione Tessile, abbigliamento e moda dell indirizzo Sistema Moda del settore tecnologico dell istruzione tecnica. Il CNPI rileva che il profilo professionale d uscita del percorso sperimentale del Disegnatore di tessuti non risulta rigorosamente declinato in termini di conoscenze e abilità, tali da potersi riconoscere all interno dell articolazione di appartenenza; di qui l invito all Istituto a fare chiarezza rispetto ai profili in uscita, a partire da un maggiore rigore nella loro elaborazione. Una osservazione a parte riguarda stage ed esperienze di alternanza scuola-lavoro, che il progetto prevede di attivare già a partire dal terzo anno. La documentazione prodotta dall Istituto indica una notevole capacità della scuola di collegarsi con le realtà produttive di settore nel territorio, con le quali «sottoscrivere convenzioni per le attività degli studenti sia nel periodo estivo che in corso d anno», oltre alla possibilità di ricevere un supporto tecnico e finanziario nella realizzazione di specifici progetti didattici. La previsione del progetto, però, non fornisce reali indicazioni in merito a stage e alternanza scuola-lavoro, rinviando implicitamente a percorsi ancora da definire. Il CNPI ritiene che, proprio per il carattere sperimentale del progetto, ai fini della opportuna valutazione in fase di monitoraggio, dovrebbero almeno essere specificate alcune scelte fondamentali al riguardo, come ad esempio: il monte ore di stage o di alternanza previsti, il periodo o i periodi dell anno scolastico in cui l esperienza viene collocata, se verrà attuata nel normale orario di lezione o al di fuori di esso, se prevede o meno il coinvolgimento delle materie non professionalizzanti e le eventuali modalità, il peso assunto dall esperienza nella valutazione dell allievo. Conclusioni Il CNPI prende atto che l Istituto ha già predisposto l avvio di due classi del primo biennio con modifiche all interno del 20% dell autonomia e intende quindi dare inizio alla sperimentazione, se approvata, già dal prossimo anno scolastico, coinvolgendo una sola delle due terze classi che inizieranno il secondo biennio, prevedendo per l altra classe soltanto piccole modifiche realizzabili all interno della quota di autonomia. Il CNPI riconosce all ISIS P. Carcano competenze e capacità attuative rispetto alla innovazione didattica, come testimoniato dalla storia della scuola e dai risultati ottenuti con la precedente sperimentazione, attualmente in via di esaurimento. Tuttavia, alla luce delle osservazioni sin qui formulate, il CNPI ritiene utile proporre all Istituto di approfondire i requisiti che la sperimentazione dovrà presentare e opportunamente integrare il progetto di innovazione, secondo le indicazioni fornite.

6 Il CNPI, rilevate le potenzialità della proposta di innovazione dell ISIS P. Carcano in oggetto, con particolare riferimento alla realtà produttiva locale, subordinatamente all accoglimento da parte dell Istituto delle osservazioni sopra avanzate e all adozione dei suggerimenti proposti, esprime parere favorevole. IL SEGRETARIO Maria Grazia Buscema IL VICE PRESIDENTE Mario Guglietti

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