RISCHI DERIVANTI DALL EVOLUZIONE DELL AMBIENTE DI ALTA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RISCHI DERIVANTI DALL EVOLUZIONE DELL AMBIENTE DI ALTA"

Transcript

1 P.O. Cooperazione territoriale europea transfrontaliera Obiettivo 3 Italia-Francia (Alpi) 2007/2013 Alcotra CONVENZIONE PER L ATTIVITÀ DI CONSULENZA NELL AMBITO DEL PROGETTO STRATEGICO ALCOTRA RISKNAT E GLARISKALP su RISCHI DERIVANTI DALL EVOLUZIONE DELL AMBIENTE DI ALTA MONTAGNA (attività B.1-C.1) Prof. A.M. Ferrero Prof. G.F. Forlani ing. M.R. Migliazza ing. R. Roncella

2 Sommario Introduzione... 3 Parete Nord Aiguilles Merbrées... 7 Introduzione... 7 Descrizione generale dell intervento... 7 Individuazione delle opere e struttura del documento... 8 Acquisizione dei dati e rilievo fotogrammetrico Individuazione dei punti d appoggio Orientamento del blocco fotogrammetrico Generazione dei DSM Calibrazione Prodotti restituiti Nuvole di punti e DSM Conclusioni Bacino del Torrente Pellaud Val di Rhêmes Rilievo fotogrammetrico Introduzione Descrizione generale dell intervento Individuazione delle opere Progetto del rilievo Specifiche del rilievo e precisioni Tecniche fotogps Acquisizione dei dati Sistema di riferimento Rete di inquadramento

3 Rilievo dei punti d appoggio rilievo fotogrammetrico Orientamento del blocco fotogrammetrico Generazione dei DSM Prodotti restituiti Nuvole di punti e DSM Ortofoto Conclusioni Rilievo Geostrutturale Introduzione Rilievo Geostrutturale con il codice ROCKSCAN Analisi dei cinematismi e Verifiche di stabilità Analisi cinematiche Scivolamento planare Scivolamento tridimensionale: Ribaltamento Ribaltamento a blocchi Ribaltamento flessionale Calcolo del fattore di sicurezza Scivolamento planare Scivolamento tridimensionale Ribaltamento a blocchi Ribaltamento flessionale Applicazione al bacino del Torrente Pellaud Conclusioni Riferimenti Bibliografici

4 Allegato INTRODUZIONE La presente relazione illustra gli studi e le analisi ad oggi condotte nell ambito della convenzione stipulata con Fondazione Montagna Sicura Montagne Sûre nell ambito dei progetti Alcotra Risknat e Glariskalp. In particolare ci si riferisce ai lavori svolti dalla Geodigital solutions s.r.l., inerenti al punto A) della convenzione ossia alle attività B.1-C.1 Rischi derivanti dall evoluzione dell ambiente di alta montagna del progetto strategico Alcotra RiskNat: Azione C.1.1. studio di alucne località scelte sul territorio valdostano: parete Nord delle Aiguilles Merbrées: elaborazione di almeno due DTM a partire da rilievi fotogrammetrici eseguiti dal personale di Fondazione; bacino del Torrente Pellaud Val di Rhêmes: rilievo fotogrammetrico ed elaborazione di DTM di dettaglio su un area campione e rilievo d appoggio dello stesso; rilievo geostrutturale dell area campione tramite il software Rockscan. Azione B analisi di stabilità sul sito del Pellaud: analisi dei cinematismi effettuate a partire dal rilievo geostrutturale e dal DTM regionale esistente per la valutazione della propensione al crollo dei diversi settori delle pareti rocciose analisi parametriche all equilibrio limite tenendo in considerazione i possibili effetti di degradazione del permafrost quali diversi scenari di sottospinte idrauliche e di alterazione delle discontinuità. Per quanto riguarda l'azione C.1.1., relativamente alla Aiguilles Merbrées, la presente relazione riporta la descrizione delle operazioni effettuate e dei risultati ottenuti dai due rilievi fotogrammetrici effettuati a luglio e a settembre In particolare viene descritta l'acquisizione dei dati e del rilievo fotogrammetrico attraverso l'individuazione dei punti d'appoggio necessari per l'orientazione dei due blocchi fotogrammetrici acquisiti e la generazione dei corrispondenti DSM. Per quanto riguarda gli altri punti, il presente documento illustra la messa a punto di uno schema di lavoro per la valutazione delle condizioni di stabilità di pendii soggetti a permafrost, a partire dal rilievo fotogrammetrico degli stessi, con lo scopo di redigere una carta della stabilità del pendio in esame. A tale fine è necessario evidenziare che le condizioni di stabilità di un ammasso roccioso sono strettamente connesse ed influenzate dalle condizioni geostrutturali e morfologiche del versante 3

5 (caratteristiche geometriche dei sistemi di discontinuità presenti), dalle caratteristiche di resistenza delle discontinuità e della roccia intatta, nonché delle condizioni idrauliche al variare della temperatura. L importanza di tali aspetti è particolarmente elevata nei bacini soggetti a permafrost poiché: le discontinuità preesistenti dell ammasso tendono ad aprirsi ed alterarsi a causa di cicli di gelo e disgelo e quindi ad esporre blocchi potenzialmente instabili; la valutazione della stabilità di tali blocchi è legata, oltre che alla orientazione dei piani e del pendio (definenti il tipo di cinematismo), anche alle caratteristiche meccaniche e idrauliche dell'ammasso roccioso; i cicli di gelo e disgelo inducono variazioni di resistenza dei piani di discontinuità presenti nonché le condizioni idrauliche considerate nel seguito e già misurate tramite specifiche prove di laboratorio oggetto di precedenti convenzioni il rilievo dell orientazione dei pieni di discontinuità effettuato direttamente a contatto con le pareti rocciose (attraverso tecniche tradizionali con bussola geologica) è spesso assai difficoltoso e pericoloso in tali condizioni ambientali le dimensioni delle pareti sono spesso assai elevate; il rilievo geometrico della morfologia del bacino esaminato può costituire la base cartografica per la successiva zonazione tematica (stabilità, pericolosità ect..) del bacino stesso; La metodologia sviluppata per rispondere a tali esigenze è basata su un rilievo aereofotogrammetrico del bacino, su prove di laboratorio ed analisi di stabilità. Tale approccio metodologico è stato applicato al bacino denominato Pellaud ed ubicato nella valle Rhêmes in regione Valle d'aosta, nel quale negli ultimi decenni sono stati registrati diversi fenomeni di instabilità. Data la notevole estensione areale del bacino, l'elevata altitudine (superiore ai 3000 m s.l.m) ed al fine di velocizzare le operazioni è stato condotto un rilievo fotogrammetrico da elicottero che ha permesso la determinazione del DSM (Digital Surface Model) del pendio; l'assetto geostrutturale del versante è stato determinato attraverso uno specifico codice (Rockscan) che si basa proprio su un'analisi accoppiata fotografica e geometrica (DSM) del bacino; in questo modo è possibile analizzare affioramenti rocciosi anche estremamente estesi senza entrare a diretto contatto con le masse rocciose, spesso instabili. I meccanismi di distacco di blocchi affioranti sono stati valutati considerando sia le caratteristiche geostrutturali dei sistemi di discontinuità individuati (orientazione, spaziatura, persistenza, ecc), sia la 4

6 geometrica del versante (inclinazione e direzione di immersione); per ciascun cinematismo individuato è stato calcolato calcolato un fattore di sicurezza, applicando il metodo dell'equilibrio limite, considerando opportune condizioni idrauliche e di resistenza delle discontinuità. Per valutare l'effetto dei cicli di gelo-disgelo sul materiale roccioso e sulle discontinuità sono state effettuate varie prove di laboratorio, in diverse condizioni di temperatura e di carico, sia su materiale roccioso, sia su discontinuità. I risultati di tali prove sono illustrare nella relazione finale relativa alla convenzione stipulata con Fondazione Montagna Sicura Montagne Sûre, sull'"analisi di problematiche geotecniche relative alla presenza di permafrost in ambiente alpino", redatta nell'ambito dello stesso progetto (Alcotra, Risknat e Glariskalp) e presentata dagli scriventi nell'aprile Al fine di redigere delle carte tematiche di stabilità del versante le analisi sono state condotte considerando la variabilità locale della morfologia superficiale del versante. A questo scopo il pendio analizzato è stato idealmente suddiviso in una griglia regolare a maglia quadrata definendo, per ciascuna maglia, un valore medio locale di orientazione (inclinazione e direzione di orientazione). In corrispondenza di ciascuna maglia (rappresentata simbolicamente dalle coordinate del suo centroide) e relativamente ai sistemi di discontinuità rilevati è stato possibile individuare il tipo di cinematismo che potenzialmente si manifesta (scivolamento planare, scivolamento tridimensionale, ribaltamento). Applicando il metodo dell'equilibrio limite sono state condotte analisi parametriche al variare delle caratteristiche geometriche del versante (cambiando la dimensione delle maglie della griglia d'analisi), delle caratteristiche meccaniche e delle condizioni idrauliche della massa rocciosa che hanno permesso la determinazione, per ciascuno dei potenziali cinematismi analizzati, dei fattori di sicurezza considerando l'effetto di degrado sulla massa rocciosa dovuta alle variazioni termiche. Nello specifico, per quanto riguarda le analisi condotte nel bacino del torrente Pellaud, il presente lavoro si compone delle seguenti fasi: descrizione del rilievo fotogrammetrico da elicottero di tutto il bacino ed acquisizione dei punti d'appoggio; orientamento del blocco fotogrammetrico e generazione dei DSM generazione dell'ortfoto del versante rilievo geostrutturale delle discontinuità con il codice Rockscan analisi statistica dei dati estratti 5

7 suddivisione del bacino in celle quadrate di dimensioni decrescenti (5m, 4m, 3m, 2m, 1m, 0.5m) e attribuzione della dip e dip direction delle stesse; individuazione dei possibili cinematismi (scivolamento planare, scivolamento tridimensionale, ribaltamento diretto e ribaltamento flessionale) attraverso il test di Markland in corrispondenza a ciascuna cella; applicazione del metodo dell'equilibrio limite per la definizione dei fattori di sicurezza esecuzione di analisi parametriche per simulare l'effetto del gelo-disgelo variando le caratteristiche di resistenza delle discontinuità e le condizioni di sottospinta idraulica estrazione dei risultati per rappresentazione cartografica del fattore di sicurezza ottenuto nelle varie condizioni esaminate. In particolare gli ultimi due punti sono ancora in fase di esecuzione e, per tanto, saranno illustrati nella relazione finale. 6

8 PARETE NORD AIGUILLES MERBRÉES INTRODUZIONE Descrizione generale dell intervento La realizzazione di rilievi fotogrammetrici a supporto delle attività di monitoraggio della parte basale delle Aiguille Marbrees, è consistita in una serie di interventi mirati al raccoglimento delle informazioni morfologiche e tematiche necessari all applicazione delle metodologie di analisi innovative proposte dalla nostra società. L attività in oggetto si configura come prosecuzione dell attività di monitoraggio svolta nel corso del 2008 e del 2009; si rimanda pertanto alle relative relazione tecnica per maggiori dettagli sulle metodologie sperimentate e verificate nel corso degli anni precedente e che, visti gli ottimi risultati è stata riproposta nella presente attività. Il processo di rilievo e analisi può essere schematizzato in tre successivi passaggi: 1. Acquisizione delle informazioni tridimensionali della parete (nuvola di punti): il processo può essere compiuto mediante laser a scansione o mediante un blocco fotogrammetrico. Nel primo caso, se vengono effettuate più scansioni dell oggetto, occorre co-registrare (ovvero riferire allo stesso sistema di riferimento) le diverse scansioni. Nel secondo caso sono stati sviluppati algoritmi automatici per far svolgere completamente al calcolatore tutte le operazioni fotogrammetriche (orientamento del blocco, individuazione di punti corrispondenti sui vari fotogrammi e triangolazione dei punti della nuvola). Al termine della procedura, indipendentemente dal tipo di tecnica utilizzata, il prodotto ottenuto è una nuvola di punti (centinaia di migliaia fino ad alcuni milioni di punti tridimensionali) che descrive la morfologia della parete. 2. Estrazione delle informazioni dalla nuvola di punti: mediante un software appositamente sviluppato, andando a misurare le grandezze di interesse direttamente sulla nuvola di punti o su un immagine orientata della parete, l utilizzatore può determinare la posizione dei diversi piani di discontinuità, il loro orientamento, la loro estensione, può misurare distanze fra elementi di interesse della parete, analizzare sezioni dell ammasso, etc. 3. Analisi e modellazione della parete rocciosa: Le tecniche messe a punto si possono facilmente interfacciare con le numerose soluzioni già presenti sul mercato per l analisi di stabilità. Inoltre sono già 7

9 allo studio soluzioni che dai dati del punto 2 derivino automaticamente una modellazione preliminare dell ammasso, riducendo anche i tempi di analisi dei dati. Individuazione delle opere e struttura del documento A seguito dei diversi incontri con la stazione appaltante (in particolare con l incaricato dello svolgimento del progetto) si è giunti ad individuare le attività da svolgere (e ripetere all incirca con cadenza mensile) come di seguito indicate: 1. Si disponeva (dagli anni precedenti) di un rilievo, che funge da confronto (epoca zero) per le successive acquisizioni, in cui si erano acquisiti dei fotogrammi e georiferito il modello nel sistema terreno con tecniche fotogps (vedi relazione anno 2008); 2. Acquisizione da parte del personale di Fondazione Montagna Sicura di fotogrammi dell ammasso in due momenti diversi a ridosso dei mesi estivi in cui, dalle sperimentazioni degli anni passati si è assistito ad una fenomenologia più marcata. L acquisizione è avvenuta lungo una traiettoria approssimativamente parallela al fronte dell ammasso per uno sviluppo approssimativo di circa metri con una distanza dal fronte di circa m (utilizzando una focale da 24 mm); 3. Acquisizione, appena prima o immediatamente dopo l acquisizione dei fotogrammi dell ammasso, di una serie di immagini del cartellone di calibrazione già usato negli anni precedenti per determinare le caratteristiche geometriche interne della camera utilizzata. Durante la sperimentazione del 2009 si era infatti assistito più volte a problemi di instabilità dei parametri di orientamento interno e di quelli di distorsione dell ottica utilizzata, a tutt oggi senza trovare una spiegazione soddisfacente del fenomeno. Per raggiungere il livello qualitativo più elevato si è quindi scelto di prestare particolare cura a questo problema, per disporre di parametri affidabili e, nel contempo, cercare di evidenziare con maggior chiarezza le cause del fenomeno. 4. Individuazione da parte del personale di GeoDigital Solutions di una serie di punti misurati nel primo rilievo da usare come punti d appoggio nelle successive acquisizione per permettere l orientamento e la georeferenziazione del blocco. 5. Restituzione del DSM della parte basale del fronte roccioso (nuvola di punti, modello triangolato) da utilizzare per analisi e confronti sull evoluzione morfologica della parete. A seguito dei colloqui con il personale di FMS si è deciso di estendere la restituzione del DSM anche alla zona sommitale della parete, per quanto le caratteristiche di acquisizione dei blocchi permettano: acquisendo le immagini da 8

10 posizioni piuttosto a ridosso della parete e dal basso le zone più elevate vengono viste di scorcio e soffrono maggiormente di problemi di occlusioni rispetto alle zone basali. Figura 1. Individuazione delle zone interessate dal rilievo. 9

11 ACQUISIZIONE DEI DATI E RILIEVO FOTOGRAMMETRICO l rilievi sono stati effettuati: 1. In data 19 luglio 2010: Acquisizione di un nuovo blocco fotogrammetrico convenzionalmente chiamato rilievo Luglio. 2. In data 29 settembre 2010: Acquisizione di un nuovo blocco fotogrammetrico convenzionalmente chiamato rilievo Settembre. Si è ritenuto, in ragione anche delle temperature del periodo, che le acquisizioni fatte siano rappresentative dei possibili fenomeni di distacco di materiale dalla parete. Dall analisi dei DSM prodotti, in effetti, è abbastanza facile individuare, per entrambi i modelli, porzioni piuttosto consistenti di ammasso che sono state interessate da crolli. Individuazione dei punti d appoggio Per poter orientare i successivi rilievi nello stesso sistema di riferimento del blocco di aprile 2008 si è deciso, per non dover ripetere nuovamente l acquisizione fotogps, di individuare un buon numero di punti misurati sul primo rilievo, che fossero con buona probabilità riconoscibili nei successivi rilievi e che presentassero ridondanza e collocazione sul fotogramma tali da permettere il loro utilizzo come punti d appoggio con una buona precisione. Complessivamente l anno precedente si erano determinati quaranta punti d appoggio (vedi figura 3) materializzati da elementi superficiali caratteristici della roccia. Per tali punti la propagazione della varianza nella compensazione del blocco fotogps forniva precisioni teoriche comprese fra 1 cm e 4 cm. Visti i buoni risultati ottenuti nella sperimentazione precedente si è deciso, anche per i rilievi di quest anno, di utilizzare gli stessi punti. Tuttavia in entrambi i rilievi di quest anno si è osservato che alcuni di tali punti non sono più facilmente riconoscibili; altri sono scomparsi a causa di cambiamenti della superficie dell ammasso o, forse, per piccoli crolli che hanno interessato la parete; infine, in certi casi l utilizzo di alcuni punti d appoggio mostrano residui in fase di orientamento del blocco che trovano, come una giustificazione plausibile, lo spostamento (di alcuni centimetri) dei punti in oggetto. In entrambi i casi sono stati quindi individuati punti (in totale una quindicina) che fossero nel complesso sufficientemente affidabili e ben riconoscibili. Alla luce di quanto appena descritto si suggerisce, per l eventuale prosecuzione dell attività nei prossimi anni, di ripetere il rilievo di appoggio con tecniche fotogps per poter disporre di nuovi punti 10

12 e verificare l effettiva sparizione (o l eventuale spostamento) di alcuni dei vecchi punti. La sperimentazione potrebbe anche dimostrarsi interessante per mettere in luce l effettiva capacità delle tecniche fotogps di garantire un metodo di georeferenziazione stabile e ripetibile in condizioni ambientali proibitive. Generalmente i programmi di visualizzazione del modello tridimensionale e i principali formati di interscambio (ad esempio Stereolitho.stl) utilizzano, per memorizzare i dati posizionali dei punti, numeri a virgola mobile in semplice precisione (32 bit): utilizzando coordinate cartografiche, l arrotondamento che tale rappresentazione richiede può non essere accettabile (i numeri vengono di fatto troncati all unità). E pertanto consigliabile applicare una trasformazione alle coordinate dei punti d appoggio per lavorare con cifre più piccole. Nel caso in questione si è applicata una traslazione ai punti d appoggio pari a m in X, m in Y e 3000 m in Z. Di seguito vengono riassunte in tabelle le coordinate dei punti d appoggio nel sistema cartografico e in quello locale trasformato. Figura 2. Distribuzione dei punti misurati nel rilievo di aprile e utilizzati come punti d appoggio nei successivi rilievi per permetterne la corretta geo-referenziazione. 11

13 Tabella 1. Punti d appoggio (coordinate cartografiche in[m]) Nome X Y Z

14 Tabella 2. Punti d appoggio (coordinate locali in[m]) Nome X Y Z

15 Orientamento del blocco fotogrammetrico Per la restituzione dei DSM, si è deciso in fase di progettazione di eseguire blocchi fotogrammetrici utilizzando una fotocamera digitale Nikon D700 (risoluzione 4256x2832 pixel) con obbiettivo grandangolare da 20 mm (equivalente sul formato 36mm ad un ottica da 20 mm). I parametri di orientamento interno della camera e i parametri di distorsione dell ottica sono stati precedentemente determinati mediante calibrazione analitica (si rimanda al prossimo capitolo riguardo maggiori dettagli sulle operazioni e verifiche inerenti le calibrazioni). Per eseguire l orientamento dei blocchi fotogrammetrici si è deciso di utilizzare algoritmi automatici di structure from motion. Normalmente l orientamento dei blocchi fotogrammetrici viene eseguito manualmente determinando, nelle zone di sovrapposizione dei singoli modelli e delle diverse strisciate, punti di legame ben riconoscibili. L operazione può tuttavia risultare onerosa in termini di tempo soprattutto quando il numero di fotogrammi che compone il blocco è grande e le caratteristiche superficiali dell oggetto rendono difficoltoso il riconoscimento di punti omologhi: mentre in fotogrammetria aerea è generalmente facile individuare elementi caratteristici nella scena, le caratteristiche di una parete rocciosa rendono ardua la determinazione di punti omologhi. Sotto il nome di structure from motion ricadono diverse metodologie e algoritmi che, in sostanza, sono finalizzati a ricostruire automaticamente i parametri di orientamento e le caratteristiche geometriche dell oggetto partendo da una sequenza di immagini. Per facilitare l individuazione e il riconoscimento di punti omologhi sulle diverse immagini è opportuno che fotogrammi adiacenti nella sequenza non siano troppo differenti in termini prospettici: in altre parole la base di presa fra un fotogramma e il successivo deve essere limitata entro certi limiti per rendere più affidabile ed efficiente l estrazione dei punti di legame da parte del programma. Gli algoritmi utilizzati lavorano su sequenze di immagini: l ordine dei fotogrammi deve dunque seguire un certo ordine geometrico. I fotogrammi sono stati innanzitutto riordinati per apparire contigui nella sequenza da elaborare. In alcuni casi alcuni fotogrammi sono stati esclusi dal processamento in quanto inquadranti zone non di interesse per il presente lavoro. Durante l estate gli algoritmi di Structure and Motion hanno subito una revisione approfondita e sono stati sviluppati nuovi metodi per rendere la procedura più affidabile, più robusta in caso di variazioni non trascurabili del punto di vista nella sequenza e per permettere una determinazione più 14

16 accurata dei parametri di orientamento esterno dei diversi fotogrammi. Tali tecniche sono state principalmente sviluppate per integrarsi nelle attività di monitoraggio continuo del seracco delle Grandes Jorasses, previste in un altro progetto di ricerca condotto in collaborazione con FMS; tuttavia, anche per valutare l effettivo aumento di prestazioni derivante dai nuovi codici di calcolo si è deciso di applicare, al fianco delle metodologie utilizzate anche nei precedenti rilievi (nel 2008 e nel 2009), le nuove tecniche. I risultati presentati di seguito si riferiscono, in particolare, ad esse in quanto, sebbene non sia facile darne una quantificazione precisa, il nuovo software garantisce un risultato qualitativamente migliore. Al termine dell elaborazione sono stati collimati manualmente i punti d appoggio determinati nel primo rilievo (aprile 2008) e si è eseguita una compensazione a minimi quadrati dei singoli blocchi utilizzando un approccio a stelle proiettive. A causa della metodologia utilizzata, analizzando il blocco lungo la sequenza di immagini, la structure from motion ha ottenuto un buon legame fra fotogrammi consecutivi. Per migliorare ulteriormente il risultato si è provveduto ad analizzare nuovamente la sequenza di fotogrammi per mezzo di algoritmi di matching automatico, proiettando tutti i punti terreno determinati su tutti i fotogrammi del blocco. In seguito all operazione, si riesce a realizzare un grado di legame ottimale individuando punti omologhi anche fra i primi fotogrammi della sequenza e gli ultimi, rendendo estremamente rigido il blocco. Una compensazione a stelle proiettive finale ha permesso di determinare i parametri di orientamento e le coordinate terreno dei punti di legame dei vari blocchi. La descrizione di ciascun rilievo e i risultati ottenuti in fase di orientamento sono descritti nei paragrafi seguenti. Rilievo di luglio: Il blocco di luglio è costituito da una sequenza semicircolare attorno al corpo roccioso costituita da 15 fotogrammi, ad una distanza circa costante dal fronte roccioso pari a circa m. Le basi di presa fra fotogrammi adiacenti, piuttosto regolari in media assume valori di circa m; l estensione complessiva del blocco (distanza fra il primo e l ultimo fotogramma della sequenza) è di circa 155 m. Al termine della compensazione del blocco i residui delle equazioni di collinearità presentano valori decisamente bassi (0.35 pixel in media) nonostante i punti di legame siano, visti gli elevati ricoprimenti, individuati su un numero di fotogrammi elevato (5 collimazioni per punto). Complessivamente sono stati individuati 686 punti terreno e mediamente su ciascun fotogramma sono stati collimati 244 punti immagine. 15

17 Figura 3. Rappresentazione tridimensionale delle posizioni dei centri di presa e dei punti di legame relativi al rilievo di luglio In alto vista in planimetria; In basso vista frontale. 16

18 Rilievo di settembre: Il blocco di settembre è costituito da tre sequenze semicircolare attorno al corpo roccioso: la prima, costituita da 14 fotogrammi, ad una distanza dal fronte roccioso pari a circa 55 m; la seconda, costituita da 11 fotogrammi, ad una distanza dal fronte di circa 70 m; infine, la terza, costituita da 16 fotogrammi, ancora ad una distanza approssimativamente di 55 m. Le basi di presa fra fotogrammi adiacenti, in media assumono valori compresi fra 12 e 18 metri; tuttavia sovrapponendosi la prima e la terza sequenza, una volta orientate entrambe, in molti casi le basi di presa fra fotogrammi adiacenti si riducono a 5 8 metri; l estensione complessiva del blocco (distanza fra il primo e l ultimo fotogramma della sequenza) è di circa 185 m. Al termine della compensazione del blocco i residui delle equazioni di collinearità presentano valori decisamente bassi (0.4 pixel in media) nonostante i punti di legame siano, visti gli elevati ricoprimenti, individuati su un numero di fotogrammi elevato (17 collimazioni per punto). Complessivamente sono stati individuati più di 2600 punti terreno, in seguito ridotti a 563, approssimativamente distribuiti in maniera uniforme sulla parete perché, vista l elevata molteplicità dei punti, non era numericamente possibile orientare il blocco con così tanti punti di legame. Mediamente su ciascun fotogramma sono stati collimati 237 punti. 17

19 Figura 4. Rappresentazione tridimensionale delle posizioni dei centri di presa e dei punti di legame relativi al rilievo di settembre In alto vista in planimetria; In basso vista frontale. 18

20 Generazione dei DSM Al termine delle operazioni di orientamento dei blocchi si è proceduto alla ricostruzione dei modelli digitali di superficie (DSM) della parete alle diverse epoche. Allo scopo si è utilizzato un software di matching sviluppato proprietariamente. I dati di orientamento sono stati importati nel programma unitamente ai punti terreno stimati. Tali punti risultano di fondamentale importanza per inizializzare l operazione di matching fornendo al codice di calcolo una descrizione approssimata della morfologia dell oggetto: per il primo rilievo (luglio) si disponeva di 686 punti; per il secondo rilievo (settembre) di 563. Il codice utilizza algoritmi di correlazione di immagine a minimi quadrati (Least Squares Matching o LSM) per determinare corrispondenze fra le immagini che compongono il blocco. Utilizzando un approccio a multi risoluzione (piramidi di immagini), dalla descrizione approssimata della superficie da analizzare vengono predette le posizioni dei punti omologhi che vengono poi ottimizzate dall algoritmo di matching passando dalle immagini della piramide a più bassa risoluzione fino a quelle a massimo dettaglio. I punti da correlare vengono individuati automaticamente dal software in corrispondenza dei nodi di una maglia regolare a passo di 3 pixel su una delle due immagini. Complessivamente sono state analizzate per ciascun rilievo 8 10 coppie di immagini (ottenendo mediamente più di un 4.2 milioni di punti). In tutti i rilievi si è cercato di utilizzare ampie basi di presa per aumentare la precisione di restituzione soprattutto lungo la direzione parallela all asse ottico delle camere all istante di scatto (ovvero alla direzione ortogonale il fronte della parete): in media, tali basi di presa, hanno assunto valori compresi fra 25 m e 35 m. La sovrapposizione quasi totale fra i vari modelli permette di avere una descrizione ridondante della geometria delle pareti, consentendo fra l altro l individuazione di eventuali errori grossolani, una più facile identificazione delle zone mal rappresentate (come ad esempio le zone viste molto di scorcio), la corretta descrizione di quelle zone dell ammasso che potevano essere maggiormente interessate da problemi di occlusione sui fotogrammi. L avere una elevata sovrapposizione fra i modelli ha permesso fra l altro di verificare la ripetibilità delle misure intesa come differenza media fra superfici sovrapposte ottenute da coppie di fotogrammi differenti: in tutti i rilievi si sono ottenute differenze dell ordine di circa 3 4 cm. Sebbene tale risultato non abbia la stessa valenza di un operazione di confronto con punti di controllo misurati indipendentemente è comunque un chiaro indicatore della qualità finale dei risultati. Al termine delle operazioni di unione e filtraggio dei dati si è deciso di imporre una densità dei punti analoga a quella ottenibile sui singoli modelli (all incirca 1 punto ogni 7 8 cm). 19

21 CALIBRAZIONE Come già anticipato, la camera digitale utilizzata per i rilievi 2009 alle Aguille du Marbrees (Nikon D700 con ottica da 20 mm) è stata inizialmente calibrata per mezzo di una procedura analitica per poterne determinare i parametri di orientamento interno e quelli di distorsione esatti. La procedura utilizzata è già stata sperimentata in numerosi altri frangenti e con altre fotocamere digitali ed ha sempre fornito risultati più che soddisfacenti: utilizzando un cartellone di calibrazione con sovraimpressi una serie di marker riconoscibili in automatico, si acquisiscono una serie di fotogrammi con una configurazione fortemente convergente; un software apposito individua in automatico la posizione dei marker sui diversi fotogrammi e determina gli accoppiamenti fra punti omologhi sulle diverse immagini; a questo punto, utilizzando le equazioni di collinearità, con un approccio analogo a quello della compensazione a stelle proiettive si determinano tramite un sistema a minimi quadrati i parametri incogniti: in altre parole, nel sistema risolvente, al fianco delle incognite di orientamento esterno e delle coordinate dei punti terreno che generalmente vengono considerate in una compensazione di un blocco fotogrammetrico, si considerano variabili anche i parametri di orientamento interno della camera ed i suoi parametri di distorsione caratteristici. Durante la sperimentazione condotta durante il 2009 si erano osservati in diversi frangenti come i parametri di orientamento interno e di distorsione subissero variazioni significative fra un rilievo e l altro: il fenomeno veniva messo in evidenza da un aumento non giustificato dei residui nelle equazioni di collinearità e da un deterioramento della qualità con cui venivano determinati i parametri di orientamento dei fotogrammi del blocco. A tutt oggi non è stato tuttavia possibile individuare con chiarezza le cause che hanno portato alle variazioni di cui si è appena parlato: inizialmente la spiegazione più verosimile era che il sistema automatico di pulizia del sensore di cui dispone la camera (Nikon D700), una volta attivato, producesse variazioni nella configurazione geometrica interna della macchina; sebbene siano ancora scarse in campo scientifico le esperienze di come il sistema di pulizia del sensore influisca sulla configurazione geometrica interna del sistema proiettivo è altamente probabile che tale influenza sia significativa. In altri termini, a seguito dell attivazione del dispositivo può essere opportuno rideterminare i parametri di calibrazione. Nella calibrazione effettuata il 3 di novembre 2009 si è provato a far eseguire un ciclo di pulitura del sensore alla fotocamera e a determinare i parametri di calibrazione prima e dopo la procedura. A sorpresa i parametri di calibrazione non si sono modificati in maniera significativa, il che al momento 20

22 tende ad escludere l ipotesi precedentemente avanzata che proprio la pulitura del sensore fosse la causa della variazione della geometria interna della camera. Per verificare che l ipotesi di avere un set di parametri di calibrazione non più soddisfacente si è stabilito di ripetere la calibrazione analitica della macchina in entrambe le circostanze: per avere una maggior affidabilità della procedura si è anche deciso di utilizzare per le prove due tipi di cartelloni differenti, uno con marker triangolari e uno con marker circolari. Le tabelle seguenti mostrano i diversi set di parametri (le date si riferiscono al giorno in cui è stata effettuata la calibrazione della camera): è possibile notare come i parametri legati alla distorsione si mantengano essenzialmente inalterati mentre sono significative le variazioni in termini di distanza principale e posizione del punto principale. Ciò starebbe ad indicare che effettivamente, avvengano delle modificazioni geometriche fra l ottica della camera e il sensore digitale; tuttavia, scartata l ipotesi che tali variazioni intervengano a seguito della pulitura del sensore, non si è stati in grado di avanzare altre ipotesi su quale possa essere la causa del problema se non eventuali stress termici o sollecitazioni improprie (leggi colpi o cadute della camera) che in un qualche modo ne deformino la struttura. In particolare, nel caso dei rilievi 2010, si è osservata di nuovo una variazione non piccola dei parametri di orientamento interno: la cosa abbastanza sorprendente è che i parametri, stavolta, assumono valori prossimi a quelli stimati circa un anno prima (15 luglio 2009). Viene dunque da domandarsi se il fenomeno non sia, al contrario di quanto si è ipotizzato finora, legato a fattori ambientali, quali ad esempio la temperatura. Allo stesso tempo si è provato, utilizzando i blocchi fotogrammetrici della parete, a stimare i parametri per autocalibrazione: si è provato, in altre parole, sfruttando il sistema a minimi quadrati derivante dalle collimazioni effettuate per orientare il blocco, a stimare anche i parametri di calibrazione: il blocco, seppur geometricamente non ottimale per garantire una buona stima dei parametri di calibrazione (in particolare quelli legati all orientamento interno della camera che più possono essere soggetti a fenomeni di elevata correlazione), forniva un elevato grado di ridondanza; la stima ha fornito parametri di calibrazione significativamente (in senso statistico) differenti da quelli utilizzati nei blocchi precedenti e nel blocco di calibrazione. Tuttavia si è notato come la nuova soluzione stimata non fornisca un abbassamento significativo del sigma zero, ovvero del livello medio dei residui delle equazioni di collinearità: in altre parole il sistema stimato in questo modo non migliora significativamente i risultati, per lo meno dal punto di vista dei residui. Utilizzando alcuni dei vecchi punti d appoggio come punti di controllo si è altresì evidenziato che le due soluzioni non differiscono significativamente l una dall altra e sono da considerarsi in sostanza equivalenti. In questo caso, dunque, la conclusione è che pur essendoci sicuramente stata una variazione significativa dei 21

23 parametri di calibrazione, i parametri di orientamento interno e quelli di orientamento esterno si correlano in modo da fornire una soluzione proiettivamente equivalente, sebbene lo studio della matrice di covarianza del sistema a minimi quadrati non metta in luce tale fenomeno: l uso di un set di parametri rispetto ad un altro risulta quindi ininfluente. Alla luce al contempo dei risultati ottenuti gli anni precedenti bisogna considerare tale risultato assolutamente fortuito e non è possibile non considerare, nel caso di futuri rilievi, il problema connesso ai parametri di calibrazione. Si ribadisce la considerazione che, per le precisioni richieste, l utilizzo di un set di parametri di calibrazione non del tutto corretto non comporta errori così elevati nella stima delle coordinate dei punti del DSM della parete da essere pregiudizievoli per la buona riuscita dell operazione. Tuttavia l influenza degli errori di calibrazione sul risultato finale è sempre difficile da valutare ed è quindi caldamente consigliabile, oltre che per ottenere il massimo livello prestazionale dal rilievo fotogrammetrico, anche per non incorrere in problemi di precisione che pregiudichino le successive valutazioni, che prima di ogni rilievo (per lo meno con la camera in questione che si dimostra poco stabile dal punto di vista dell orientamento interno) venga almeno acquisito un blocco fotogrammetrico di un cartellone o test-field di calibrazione, onde determinare con precisione i parametri qualora, in fase di orientamento, insorgessero di nuovo problemi. 22

24 23

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

IL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER

IL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER IL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER fb.m. s.r.l. 1 Il continuo sviluppo della tecnica di rilievo e la ricerca continua del miglior risultato ore-lavoro, ha prodotto la strumentazione per il rilievo

Dettagli

ANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO

ANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO ANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO Domenico Morini Dirigente Servizio Geologico Regione Toscana Stefano Romanelli La.m.m.a. Regione

Dettagli

Rilievo morfologico del manto stradale

Rilievo morfologico del manto stradale Rilievo morfologico del manto stradale Federico Ferrari L utilizzo del Laser Scanner D Cyrax System nel campo dell incidentistica stradale per perizie legali è collocabile all interno dei programmi di

Dettagli

Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici

Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici Ufficio Cartografico Servizio Cartografia e Gis della Provincia di Brescia Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici Ing. Antonio Trebeschi L attività dell Ufficio Cartografico

Dettagli

Martina Agazzi. Corso di Tecniche plastiche contemporanee. Prof. Carlo Lanzi

Martina Agazzi. Corso di Tecniche plastiche contemporanee. Prof. Carlo Lanzi Martina Agazzi Corso di Tecniche plastiche contemporanee Prof. Carlo Lanzi RILEVAMENTO 3D DI UN OGGETTO ARTISTICO (SCULTURA) Luce strutturata Dispositivo portatile, facilmente trasportabile digitalizzazione

Dettagli

Come si orienta un blocco fotogrammetrico

Come si orienta un blocco fotogrammetrico Come si orienta un blocco fotogrammetrico Marica Franzini DICAR Università degli Studi di Pavia Marica Franzini DRONITALY 25-26 settembre 2015 Milano - Pag. 1 a 45 La misura fotogrammetrica La misura fotogrammetrica

Dettagli

RILIEVO LASER SCANNER PARETE MARMOREA XXXXXXXXXXXXX

RILIEVO LASER SCANNER PARETE MARMOREA XXXXXXXXXXXXX RILIEVO LASER SCANNER PARETE MARMOREA XXXXXXXXXXXXXXXXXX PROVA n. 3651/XX Committente: Relatore: XXXXXXXXXXXXX ing. Georg Schiner Vista della parete di intarsio marmoreo XX/88/09/mt Bolzano, 9 Settembre

Dettagli

SCAN & GO IL NUOVO MODO DI FARE TOPOGRAFIA

SCAN & GO IL NUOVO MODO DI FARE TOPOGRAFIA SCAN & GO IL NUOVO MODO DI FARE TOPOGRAFIA Scan&Go è una nuova metodologia per il rilievo topografico del territorio che utilizza strumentazione laser scanner abbinata a ricevitori GPS. Il sistema, installato

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori.

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. 3DE Modeling Color E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. E spesso necessario che alle informazioni geometriche di forma siano abbinate informazioni di colore

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

La misura in topografia

La misura in topografia La misura in topografia In questa dispensa di fornisce un cenno agli strumenti e alle tecniche di misura impiegate in topografia. Vengono descritti gli strumenti per misurare le lunghezze, quali il flessometro,

Dettagli

Esempi di applicazione della fotogrammetria terrestre. ad indagini geologico-strutturali di terreno

Esempi di applicazione della fotogrammetria terrestre. ad indagini geologico-strutturali di terreno Esempi di applicazione della fotogrammetria terrestre ad indagini geologico-strutturali di terreno M. Rinaldi (*), C.R. Perotti (*), F. Zucca (*) (*) Università degli Studi di Pavia - Dipartimento di Scienze

Dettagli

Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano. Ing. Daniele Passoni

Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano. Ing. Daniele Passoni Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano Prof.Livio Pinto Ing. Daniele Passoni Milano, 28.1.2010 INTRODUZIONE (1/2) Un DataBase Topografico

Dettagli

1. Very Long Baseline Interferometry (VLBI), 2. Satellite Laser Ranging (SLR)

1. Very Long Baseline Interferometry (VLBI), 2. Satellite Laser Ranging (SLR) Geodesia Dal greco Γεωδαισια: divisione della Terra Discipline collegate alla geodesia: 1. studio della forma del pianeta; 2. studio del campo di gravità del pianeta. Misure geodetiche: misure legate e

Dettagli

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3. LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico

Dettagli

-Rilievo diretto Laboratori -Rilievo Aula 9 edificio A. Alessio Tirapelle Mirko Mondini Daniel Colombelli Irene Gregori

-Rilievo diretto Laboratori -Rilievo Aula 9 edificio A. Alessio Tirapelle Mirko Mondini Daniel Colombelli Irene Gregori -Rilievo diretto Laboratori -Rilievo Aula 9 edificio A Alessio Tirapelle Mirko Mondini Daniel Colombelli Irene Gregori Operazioni di misura a diretto contatto con l oggetto da rilevare; è possibile il

Dettagli

Vittorio Casella. Laboratorio di Geomatica - DICAR Università di Pavia email: vittorio.casella@unipv.it

Vittorio Casella. Laboratorio di Geomatica - DICAR Università di Pavia email: vittorio.casella@unipv.it Vittorio Casella Laboratorio di Geomatica - DICAR Università di Pavia email: vittorio.casella@unipv.it Come si pianifica un rilievo fotogrammetrico da drone Dronitaly, 25-26 settembre 2015 ATA Hotel EXPO

Dettagli

3DE Modeling Professional

3DE Modeling Professional 3DE Modeling Professional 3DE Modeling Professional è la parte di 3DE Modeling Suite che si occupa della modellazione 3D automatica di oggetti ed edifici a partire da nuvole di punti ottenute con scanner

Dettagli

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione TUTORIAL CALIBRAZIONE FOTOCAMERA Sommario 1. Interfacciamento PC... 3 2. Collocamento fotocamera... 4 3. Distanza di ripresa... 5 4. Interfacciamento

Dettagli

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione Indice 7 Presentazione 9 Premessa 11 Introduzione 13 1. Rilevamento ed oggetto 19 2. La stazione totale 23 3. La procedura generale 33 4. Dai punti al modello tridimensionale 45 5. Il modello tridimensionale

Dettagli

SCAN&GO IL NUOVO MODO DI FARE TOPOGRAFIA. www.scan-go.it www.scan-go.eu V.03.1213

SCAN&GO IL NUOVO MODO DI FARE TOPOGRAFIA. www.scan-go.it www.scan-go.eu V.03.1213 SCAN&GO IL NUOVO MODO DI FARE TOPOGRAFIA V.03.1213 www.scan-go.it www.scan-go.eu SCAN&GO SYSTEM IL NUOVO MODO DI FARE TOPOGRAFIA Scan&Go è una nuova metodologia per il rilievo topografico del territorio

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Un prototipo di 3D scanner

Un prototipo di 3D scanner Un prototipo di 3D scanner Visual Computing Group 1999 Visual Computing Group 1 Obiettivi Progettazione e realizzazione di uno 3d scanner a basso costo, a partire da hardware comune: una foto camera /

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

IL LASER SCANNER E IL TERRITORIO: applicazioni, metodologie operative, potenzialità del rilevamento con laser-scanner terrestre

IL LASER SCANNER E IL TERRITORIO: applicazioni, metodologie operative, potenzialità del rilevamento con laser-scanner terrestre INN.TEC. srl Consorzio per l Innovazione Tecnologica Università degli Studi di Brescia IL LASER SCANNER E IL TERRITORIO: applicazioni, metodologie operative, potenzialità del rilevamento con laser-scanner

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

Sistema automatico di acquisizione e modellazione 3D a basso costo

Sistema automatico di acquisizione e modellazione 3D a basso costo Sistema automatico di acquisizione e modellazione 3D a basso costo Titolo progetto Unità di Brescia Sviluppo, realizzazione e caratterizzazione metrologica di digitalizzatore a basso costo basato su proiezione

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE e L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE I problemi legati alla manutenzione e all adeguamento del patrimonio edilizio d interesse storico ed artistico sono da alcuni anni oggetto di crescente interesse e studio.

Dettagli

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper

Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper Sensori a effetto Hall bipolari con ritenuta stabilizzati e non stabilizzati con circuito chopper I risultati dei test mostrano che è possibile ottenere prestazioni significativamente maggiori impiegando

Dettagli

1. PREMESSA 3. 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4

1. PREMESSA 3. 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4 SOMMARIO 1. PREMESSA 3 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4 3. INTRODUZIONE METODOLOGICA 5 4. ANALISI METODOLOGICA

Dettagli

Introduzione. Via Col Berretta, 6 35141 Padova Tel.:0498725982 Cel.:3482472823/3487450329 Mail: info@scannerlaser.it Web: www.scannerlaser.

Introduzione. Via Col Berretta, 6 35141 Padova Tel.:0498725982 Cel.:3482472823/3487450329 Mail: info@scannerlaser.it Web: www.scannerlaser. Introduzione Geo Controlli, branch geofisico di Valtronic Europe, opera nel campo dei rilievi geologici, topografici e geofisici. Il settore è nato dall unione di professionisti altamente qualificati con

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Correzione di immagini da camera Vexcel UltraCam utilizzando Geomatica OrthoEngine

Correzione di immagini da camera Vexcel UltraCam utilizzando Geomatica OrthoEngine Correzione di immagini da camera Vexcel UltraCam utilizzando Geomatica OrthoEngine di Philip Cheng Per molti anni la camera a pellicola aerotrasportata è stata la miglior scelta per l acquisizione di foto

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

REGIONE ABRUZZO COMUNE DI ROCCA S. GIOVANNI

REGIONE ABRUZZO COMUNE DI ROCCA S. GIOVANNI REGIONE ABRUZZO COMUNE DI ROCCA S. GIOVANNI INTERVENTO FINALIZZATO ALLA PROTEZIONE DEL LITORALE APPARTENENTE AL COMUNE DI ROCCA SAN GIOVANNI NELLE LOCALITA' "IL CAVALLUCCIO" E "VALLE DELLE GROTTE" - Fondi

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI

CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI Il Gruppo Veneto Banca è la dodicesima realtà bancaria italiana per masse amministrate. Banca popolare nata nel 1877,

Dettagli

Rilievi Laser Scanner a supporto dell attività estrattiva.

Rilievi Laser Scanner a supporto dell attività estrattiva. Rilievi Laser Scanner a supporto dell attività estrattiva. SIR - Soluzioni Innovative per il Rilevamento Srl è una società Spin-off del Politecnico di Torino, che fornisce soluzioni per il rilevamento,

Dettagli

Novità 2013 RILIEVO 3D CON LASER SCANNER

Novità 2013 RILIEVO 3D CON LASER SCANNER Novità 2013 RILIEVO 3D CON LASER SCANNER Il rilievo con Laser Scanner produce una nuvola di punti che riproduce fedelmente l intera area interessata dall intervento. Che si tratti del rilievo di un edificio,

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Rilevazione tramite Photoscan! Esempio applicativo

Rilevazione tramite Photoscan! Esempio applicativo Rilevazione tramite Photoscan Esempio applicativo Considerazioni generali Un quadro completo dell'elemento da rilevare con eventuali salti di quota, pendenze, punti di inaccessibilità, vegetazione ecc.

Dettagli

Lunghezza ocale. Donato Di Bello

Lunghezza ocale. Donato Di Bello F Lunghezza ocale Donato Di Bello Cinepresa, telecamera, macchina fotografica: tre strumenti tecnologici che utilizziamo per registrare la realtà intorno a noi o per trasformare in immagini la nostra fantasia.

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

ALL. A AFFIDAMENTO DEI RILIEVI TOPOGRAFICI DI UN AREA COMPRESA NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ROMA CAPITOLATO TECNICO

ALL. A AFFIDAMENTO DEI RILIEVI TOPOGRAFICI DI UN AREA COMPRESA NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ROMA CAPITOLATO TECNICO ALL. A AFFIDAMENTO DEI RILIEVI TOPOGRAFICI DI UN AREA COMPRESA NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ROMA CAPITOLATO TECNICO Indice 1 PREMESSA... 3 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO TECNICO... 3 3 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO...

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 12 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 12 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 12/2/2004 1 Soluzione dell esercizio del 12 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. 2. Modello concettuale

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

GUIDA ALLE SOLUZIONI

GUIDA ALLE SOLUZIONI Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

Effetto reddito ed effetto sostituzione.

Effetto reddito ed effetto sostituzione. . Indice.. 1 1. Effetto sostituzione di Slutsky. 3 2. Effetto reddito. 6 3. Effetto complessivo. 7 II . Si consideri un consumatore che può scegliere panieri (x 1 ; ) composti da due soli beni (il bene

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

TEST DEL CONCEPT DI PRODOTTO

TEST DEL CONCEPT DI PRODOTTO TEST DEL CONCEPT DI PRODOTTO 141 Test del concetto di prodotto (1/2) Individuazione dei bisogni dei clienti Eseguire l analisi economica Analizzare i prodotti della concorrenza Costruire e collaudare modelli

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Ing. Simone Giovannetti

Ing. Simone Giovannetti Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Ing. Simone Giovannetti Firenze, 29 Maggio 2012 1 Incertezza di Misura (1/3) La necessità di misurare nasce dall esigenza

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Monitoraggio Geotecnico

Monitoraggio Geotecnico Padova 19-04-2013 Monitoraggio Geotecnico Introduzione ai Sistemi di monitoraggio Il problema Conoscere i fenomeni Raccogliere dati ed informazioni significative Progettare, strutturare e realizzare l

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

PointCloud 7.0 Anno 2011

PointCloud 7.0 Anno 2011 PointCloud 7.0 Anno 2011 Compatibilità con AutoCAD 2007-2012 ed AutoCAD 2007-2012 Supporto del formato nativo delle nuvole di punti di AutoCAD (PCG) e miglioramento delle performance riguardo la velocità

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. Michele

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

Per una scuola hands on : esperienze

Per una scuola hands on : esperienze Per una scuola hands on : esperienze Scuola: Primaria G. Deledda - Gaggio in P. classe 2^ A Denominazione dell attività: Laboratorio bolle di sapone. Caccia alla ricetta per bolle resistenti. Conoscenze

Dettagli

Centro Servizi Territoriali (CST) Asmenet Calabria

Centro Servizi Territoriali (CST) Asmenet Calabria Cofinanziamento Fondi CIPE Progetto CST CUP J59H05000040001 Centro Servizi Territoriali (CST) Asmenet Calabria Convenzione per la costituzione di un Centro Servizi Territoriale tra la Regione Calabria

Dettagli

/DERUDWRU\IRU$GYDQFHG3ODQQLQJ DQG6LPXODWLRQ3URMHFW

/DERUDWRU\IRU$GYDQFHG3ODQQLQJ DQG6LPXODWLRQ3URMHFW /DERUDWRU\IRU$GYDQFHG3ODQQLQJ DQG6LPXODWLRQ3URMHFW 'HILQL]LRQH GHO 3LDQR GL $WWLYLWj :3 &RVWLWX]LRQH H 0DQXWHQ]LRQH GHO /DERUDWRULR 3HULIHULFR GHO 3URJHWWR /DERUDWRULR $YDQ]DWR SHU OD 3URJHWWD]LRQH H OD

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE. N. responsabili posizioni organizzative

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE. N. responsabili posizioni organizzative SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Area /Settore /Posizione Organizzativa N. responsabili posizioni organizzative N. dipendenti nell ambito della posizione organizzativa Area finanziaria/

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI FACOLTÀ DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEO-CARTOGRAFICHE, ESTIMATIVE ED EDILIZIE TECNICHE DI MODELLAZIONE 3D A PARTIRE DA DATI RILEVATI

Dettagli

Fotogrammi scattati in sequenza da una macchina fotografica speciale

Fotogrammi scattati in sequenza da una macchina fotografica speciale FOTOAEREE Fotogrammi scattati in sequenza da una macchina fotografica speciale chiamata camera aerofotogrammetrica, fino a coprire con un mosaico di strisce di fotogrammi (strisciata), l area oggetto di

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli