L attività degli Istituti di Vigilanza Privata
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- Agostino Mauri
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1 L attività degli Istituti di Vigilanza Privata Il controllo del Ministero dell interno a cura di Vincenzo Acunzo - Ufficio per gli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale del Dipartimento della P.S. - U.O. per la Vigilanza privata 1
2 Le regole sono un motore di sviluppo. Non vanno seguite per ragioni etiche ma perché è conveniente farlo Nel circolo virtuoso la gente le rispetta, le cose funzionano e la gente chiede sempre più regole (R. Abravanel) 2
3 Riferimenti normativi 1 18 GIUGNO 1931: APPROVAZIONE DEL R.D.L. NR. 773 TESTO UNICO DELLE LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA L articolo 134 consente ai privati di custodire le proprietà mobiliari e immobiliari nonché di eseguire investigazioni o ricerche o raccogliere informazioni per conto di privati 3
4 Riferimenti normativi 2 I rr.dd.l. 1952/1935 e 2144/1936 stabiliscono che chiunque impieghi guardie particolari giurate deve sottoporre all approvazione del Questore le modalità di svolgimento del servizio 4
5 Riferimenti normativi 3 L'articolo 257 del Regolamento di esecuzione TULPS prevede che con decreto del Ministro dell interno...sono determinate le caratteristiche cui deve conformarsi il progetto tecnico organizzativo ed i requsiti minimi di qualità dei servizi e degli istituti di vigilanza privata 5
6 Riferimenti normativi 4 Il D.M. 1 dicembre 2010 n. 269, disciplina le caratteristiche minime del progetto organizzativo e dei requisiti minimi di qualità degli istituti, nonché i requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la direzione dei medesimi istituti e per lo svolgimento di incarichi organizzativi nell ambito degli stessi istituti. 6
7 Riferimenti normativi 5 L'articolo 257-quinquies, del Regolamento di esecuzione TULPS prevede che per l accertamento della sussistenza delle caratteristiche e della permanenza dei requisiti di qualità e funzionalità degli istituti il prefetto si avvale degli organismi di qualificazione e certificazione riconosciuti dal Ministero dell interno 7
8 Riferimenti normativi 6 D.M. 4 giugno 2014, n. 115 Disciplina delle caratteristiche e dei requisiti richiesti per l'espletamento dei compiti di certificazione indipendente della qualita' e della conformita' degli istituti di vigilanza privati e dei servizi offerti. Definizione delle modalita' di riconoscimento degli organismi di certificazione indipendente. 8
9 Il Decreto in sostanza risponde all antica domanda: Quis custodiet ipsos custodes?(giovenale, Satira) 9
10 La certificazione 1: Riconoscimento degli Organismi di certificazione indipendente della qualità Ripercorrendo quanto già avviene nel mondo della certificazione accreditata, il Decreto prevese un sistema di riconoscimento e certificazione basato su requisiti sia di carattere generale che specifici. Organismi di Certificazione accreditati Istituti di Vigilanza Certificato di Conformità 10
11 La certificazione 2: i punti fermi Gli Organismi di certificazione indipendente sono inseriti in un elenco costituito ad hoc presso il Ministero dell'interno - Dipartimento della PS -Il riconoscimento (e la sospensione e revoca) degli Organismi è operato dal Ministero dell'interno - Dipartimento della PS -La vigilanza sugli Organismi è affidata ad un Comitato nominato con decreto del Ministro dell'interno 11
12 La certificazione 3: Il certificato Il certificato rilasciato dall Organismo di certificazione indipendente deve recare l esplicito riferimento al decreto del Ministro dell interno 269/2010, alle norme UNI, EN, ISO applicabili, nonché alla categoria di certificazione 12
13 Il certificato deve essere prodotto all atto della comunicazione al Prefetto della completa attivazione dell istituto e comunque non oltre sei mesi dal rilascio dell autorizzazione 13
14 Successivamente la certificazione deve essere prodotta in sede di rinnovo triennale della licenza 14
15 La certificazione 4: I provvedimenti Gli Organismi di certificazione indipendente sono tenuti a comunicare al Prefetto, entro trenta giorni dalla verifica iniziale e dalle successive verifiche annuali, i provvedimenti di sospensione e/o revoca della certificazione adottati a carico degli istituti di vigilanza, ai fini della valutazione dell adozione dei provvedimenti di cui all art. 257 quater del Regolamento d esecuzione (sospensione o revoca della licenza). 15
16 La certificazione 5: L uniformità Con decreto del Capo della Polizia sono individuate le modalità di valutazione della conformità da parte degli Organismi di certificazione indipendente 16
17 Le altre iniziative del Dipartimento della pubblica sicurezza Le gravi situazioni di, considerevoli, ammanchi di denaro presso i caveau di alcuni istituti di vigilanza privata, hanno evidenziato la necessità di rendere ancora più efficace l azione di contrasto alle irregolarità nella custodia e nel trattamento del denaro, con un intensificazione dei controlli 17
18 A gennaio scorso è stata diramata una circolare che prevede la possibilità di realizzare mirate verifiche congiunte tra il Dipartimento p.s. e la Banca d Italia, qualora si ravvisino situazioni sospette presso gli istituti di vigilanza privata anche in relazione agli accertamenti effettuati dalle Divisioni Polizia Amministrativa delle Questure. 18
19 Dai periodici incontri con la Banca Centrale è emersa l esigenza di dare ulteriore impulso ed efficacia all azione di contrasto. Si è quindi deciso di implementare l attività congiunta con ispezioni disposte anche direttamente dal Dipartimento della p.s., d intesa con il Dipartimento Circolazione Monetaria. 19
20 La pianificazione e l organizzazione di queste attività è curata dall Ufficio per gli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale che assume diretti contatti con le articolazioni territoriali di volta in volta interessate, garantendo la necessaria riservatezza. 20
21 Un caso concreto La nuova procedura è stata già stata applicata per un istituto della provincia di Foggia. A conclusione dell iter, di cui l attività ispettiva ha costituito una parte importante ma non esclusiva, la Prefettura ha revocato la licenza 21
22 Conclusioni Le regole fissate dall Amministrazione dell Interno per il settore della sicurezza privata sono volte ad assicurare sia la piena rispondenza agli interessi pubblici primari (integrità fisica e psichica, sicurezza delle proprietà e dei diritti correlati, possibilità di una pacifica vita di relazione), da qualunque soggetto l attività venga prestata, sia l intervento immediato ed efficace per ristabilire le predette condizioni indispensabili per la convivenza civile. 22
23 Conclusioni Ma rappresentano anche il punto di svolta verso una visione moderna dei rapporti tra pubblico e privato. Un opportunità, unica, per affrontare le nuove (e le vecchie) sfide al sistema sicurezza 23
24 Una volta colte le opportunità si moltiplicano (Su Tzu L arte delle guerra) 24
25 Grazie per l attenzione (Vincenzo Acunzo) 25
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La certificazione di qualità degli Istituti di Vigilanza Privata Il decreto ministeriale 115/2014 www.ingprogetti.it www.barberisconsulting.it Riferimenti normativi L'articolo. 257-quinquies, del Regolamento
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