LE PROTESI TRACHEO-BRONCHIALI Linee guida ISSE per gli utenti e gli operatori
|
|
- Severina Pisano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I.S.S.E. (Società Italiana di Endoscopia Area chirurgica) Progetto polmone In collaborazione con Boston Scientific Italia LE PROTESI TRACHEO-BRONCHIALI Linee guida ISSE per gli utenti e gli operatori Luca Rodella S.S.O. di Chirurgia Endoscopica d Urgenza Ospedale Maggiore Università di Verona Giuseppe Calarco U.O. di Diagnostica e Chirurgia Endoscopica - Istituto Nazionale dei Tumori di Milano Introduzione Negli ultimi 20 anni, nei paesi industrializzati, il tumore del polmone è diventato una delle principali cause di morte per neoplasia. Il suo aumento è da porsi in relazione sia all aumento della vita media, sia all esposizione a fattori di rischio che si sono diffusi negli ultimi 50 anni. La prognosi del cancro polmonare, come per tutte le malattie neoplastiche, dipende largamente dalla precocità della diagnosi. A tutt oggi, però, nonostante l introduzione di metodiche ad alta definizione (TAC multistrato, PET, Broncoscopia ad autofluorescenza), la quota di pazienti che viene diagnosticata in stadio I, potenzialmente curabile, è inferiore al 5%. La gran parte dei casi viene riconosciuta in fase avanzata e per questi malati è possibile solo un approccio palliativo. In particolare, il 30% di essi andrà incontro ad un interessamento ostruttivo dell albero tracheobronchiale, sia per la crescita di vegetazioni endoluminali che per la compressione ab estrinseco provocata da neoformazioni a sede ilare e perilare o da linfoadenopatie mediastiniche. La terapia palliativa del cancro polmonare La sintomatologia che accompagna il paziente affetto da neoplasia polmonare, soprattutto, nella fase avanzata, è molto varia: dispnea, di recente insorgenza od ingravescente, tosse, stridore, emoftoe, rantoli terminali. Frequenti anche gli episodi broncopneumonici da ostruzione catarrale. Oggi sono a disposizione del paziente Centri di terapia del dolore, Hospice, Consulenza ed assistenza domiciliare ed Unità di cure palliative. Quest ultima realtà coinvolge in particolare i Centri di Endoscopia respiratoria interventistica. La scelta di sottoporre un paziente ad un trattamento palliativo di tipo endoscopico consegue alla valutazione multidisciplinare di pneumologi, chirurghi toracici, oncologi, radioterapisti ed endoscopisti. Va subito detto che la valutazione dell endoscopista con esperienza operativa diverge spesso da quella di endoscopisti con esperienza solo diagnostica. E consigliabile quindi far precedere qualsiasi scelta operativa da un esame tracheobroncoscopico eseguita da mani esperte. Sarà così possibile effettuare una valutazione spaziale corretta, considerare l efficacia del trattamento, il rischio procedurale (in rapporto alle condizioni del paziente) ed i rischi legati al livello procedurale, basati su un attenta considerazione dell esperienza dell endoscopista, della strumentazione e dell equipaggiamento.
2 La scelta della metodica: laser, stent o combinata sarà la diretta conseguenza delle precedenti valutazioni. Valutazione strumentale pre-operatoria Il trattamento palliativo di tipo endoscopico non può prescindere da una corretta valutazione strumentale della lesione neoplastica o benigna da trattare. La recente introduzione della tomografia assiale (TAC) multi spirale, bi o tridimensionale, con possibilità di ricostruzioni virtuali, che va ad aggiungersi a due tecniche di comprovata sensibilità quali la broncoscopia flessibile e quella con strumento rigido, hanno consentito di avere una valutazione spaziale e funzionale oggi decisamente soddisfacente, soprattutto grazie all utilizzo combinato delle tre metodiche. La broncoscopia flessibile è la metodica più completa, in quanto, con una modesta invasività, consente una ottima valutazione della sede e della lunghezza della lesione, del coinvolgimento del cono sottoglottico, delle alterazioni mucosali (rischio di emorragia) e della funzione laringea. E inoltre possibile effettuare prelievi bioptici durante la stessa seduta. La presenza di fistole viene rilevata dalle tre metodiche con analoga sensibilità, anche se la broncoscopia flessibile si è rivelata superiore nel definirne l esatta sede. Il decorso della stenosi viene meglio definito dalla TAC tridimensionale la quale consente anche di valutare la pervietà dei bronchi a valle di una stenosi severa, spesso non sondabile con le metodiche broncoscopiche, e l eventuale occlusione dell arteria polmonare che renderebbe funzionalmente inefficace l intervento. La disponibile delle metodiche varia tra i diversi Ospedali: se la broncoscopia flessibile, ed ancor più la TAC 3D, sono oggi disponibili in molti ospedali di medio e grosso livello, trovare un endoscopista con esperienza di broncoscopia rigida è sempre più raro. In sintesi, la TAC 3D si affianca oggi, sempre più spesso, alla broncoscopia flessibile nell ottica di una valutazione completa organica e funzionale sia pre- che post-operatoria (1, 2). Il ruolo della broncoscopia rigida non va, tuttavia, sottovalutato, soprattutto nei casi di ostruzioni severe a rischio di asfissia, in quanto consente la diagnosi e l immediata ricanalizzazione. Tabella 1 Valutazione pre- e post-operatoria Br. rigida Br. flessibile TAC 2D 3D Sede e Lunghezza stenosi Decorso stenosi +/ Coinvolgimento cono sottoglottico Funzione laringea (CV) Alterazioni mucosali Fistole Ostruzioni bronchi a valle Occlusione arteria polmonare Biopsia Disponibilità +/ Invasività Valutazione post-operatoria Parametri classificativi Le stenosi vengono distinte in Strutturali e Dinamiche (o Funzionali). Le prime comprendono lesioni esofitiche intraluminali, lesioni estrinseche, distorsioni e stenosi cicatriziali. Le seconde riguardano i quadri di malacia con danno cartilagineo oppure le pars membranacee floppy.
3 Le stenosi benigne cicatriziali possono, a loro volta, essere distinte in: stenosi a membrana, con cartilagini indenni e lume vero tracheale conservato, e stenosi a clessidra in cui la stenosi del lume tracheale è dovuta ad una severa deformazione cartilaginea. La sede deve essere accuratamente descritta, distinguendo l interessamento del III superiore, medio od inferiore della trachea, della carena major, dei due bronchi principali e del bronco intermedio. Il grado di stenosi può andare dalla riduzione del 25% del diametro endoluminale, del 26-50%, 51-75%, 76-90% e dal 90% all ostruzione completa. Recentemente, un gruppo di esperti internazionali ha proposto un nuovo sistema classificativo con l intento di uniformare la descrizione delle stenosi tra i vari operatori (3). Ad ogni parametro, gli Autori hanno affiancato un Codice che permette di oggettivare la descrizione della lesione, privandola dagli orpelli descrittivi comuni a molti medici. Gli standard di competenza dell endoscopista interventista Lo sviluppo di metodiche interventistiche sempre più sofisticate ha posto il problema dell individuazione di operatori e di Centri di eccellenza dove queste ultime possano essere applicate secondo criteri di massima efficienza e sicurezza per il paziente. In accordo con l Accreditation Council for graduate Medical Education (ACGME), diventerà necessaria una certificazione specifica per il singolo operatore, cioè un processo per assicurare all utenza che un determinato medico ha completato con successo un programma educazionale approvato, incluso l esame finale per verificare il livello di conoscenza, di esperienza e di capacità necessari per poter svolgere un attività di elevata qualità. Saranno necessarie anche determinate competenze, cioè conoscenza, capacità, comportamenti ed attitudini ed appropriate esperienze educazionali che serviranno ad individuare gli esperti (centri ed operatori) idonei a svolgere attività di training (4). Il passo successivo dovrebbe essere quello di individuare dei Centri di riferimento regionali e nazionali in cui siano disponibili le varie metodiche ed in cui gli operatori abbiano un bagaglio di esperienza qualificato. A tal riguardo, ad esempio, l endoscopista operativo non può prescindere da una conoscenza e da un uso routinario della broncoscopia rigida, unitamente a quella flessibile. Non sarà mai inutile ripetere a quali rischi ingiustificati si sottopone il paziente se l operatore non ha esperienza di broncoscopia rigida, soprattutto in caso di ostruzioni severe o di emorragie massive. Di seguito, elenchiamo vantaggi e svantaggi delle due metodiche: Broncoscopia Rigida Broncoscopia Flessibile Vantaggi Limiti Rapida disostruzione Tr. emorragie massive Tr. stenosi benigne Tr. stenosi carenali Anestesia generale Apprendimento Sedazione profonda Trattamento lesioni distali Maggior N trattamenti Stenosi severe Stenosi benigne TR Emorragie massive L ampia diffusione della broncoscopia flessibile e l introduzione delle nuove protesi autoespandibili hanno incoraggiato molti operatori ad intraprendere il percorso interventistico, senza sentire il bisogno di avere nel proprio bagaglio la ben che minima esperienza nell uso della broncoscopia rigida. Ciò spiega come l apprendimento di quest ultima sia sempre più difficile, soprattutto per la sensibile riduzione di numero dei Centri in cui sia possibile apprenderne i rudimenti.
4 L American College of Chest Physicians nel 1989 (5) e l American Association for Bronchology nel 2000 (6) hanno fotografato in maniera esauriente la situazione americana, mettendo in evidenza come, in un decennio, l utilizzo della broncoscopia rigida, tra gli intervistati, sia passata dall 8,4% al 5,8%. Nel 1999, 280 intervistati su 744 varie affermavano di avere effettuato trattamenti endoscopici (laser, stent, crioterapia, diatermia, ecc.) nell 84% dei casi con il broncoscopio flessibile e solo nell 11% dei casi con broncoscopia rigida. Più nello specifico, una percentuale variabile tra il 92 ed il 96% degli intervistati affermava di non avere effettuato interventi endoscopici (laser/stent) e di non avere utilizzato il tracheobroncoscopio rigido nel corso dell ultimo anno, secondo la tabella di seguito elencata: AAB 99 American Survey (744 intervistati) (6) N Procedure/Anno Broncoscopia Rigida Laser Stent 0 96% (714) 92% (681) 95% (710) 1-9 2% (17) 6% (44) 3% (20) <1% (3) 1% (7) 1% (9) % (7) 1% (10) <1% (5) > 40 <1% (3) <1% (2) 0% (0) I Centri italiani di endoscopia interventistica Nel 2004, gli Autori hanno effettuato un censimento tra i maggiori Centri italiani di endoscopia operativa, consultandone 45. L elenco è solo parziale ma ha permesso di fotografare la situazione italiana, sia per quanto riguarda la dislocazione degli stessi centri sia per quanto riguarda la loro tipologia di interventi. I Centri sono risultati equamente divisi tra l area pneumologia (24) e quella chirurgica (21) Area pneumologica (24): Alessandria 1 - Torino 2 - Genova 2 - Brescia 1 - Milano 1 - Pavia 1 - Bolzano 1 - Feltre 1 - Padova 1 - Rovigo 1 - Pordenone 1 - Udine1 - Bologna 1 - Forlì 1 - Parma 1 - Siena 1 - Foligno 1 - Ancona 1 - Roma 1 - Napoli 2 - Foggia 1 Area chirurgica (21): Milano 3 - Castelfranco Veneto 1 - Padova 2 - Verona 1 - Firenze 1 - Pisa 1 - Roma 4 - Bari 2 - Foggia 1 - Cagliari 1 - Catania 2 - Messina 1 - Palermo 1 Dall indagine, è risultato che, nel 2004, nei Centri intervistati erano stati posizionati 1782 stent siliconati e 314 stent autoespandibili. Per quanto riguarda i primi, 10 centri ne avevano posizionati in media 39 (range: 30-90), mentre altri 29 Centri, medio-piccoli, ne avevano utilizzati una media di 12 (range: 5-30) Tutti gli stent erano stati posizionati utilizzando la broncoscopia rigida. Per quanto riguarda gli stent auto espandibili, nel 2004 venivano utilizzati in percentuale molto minore. 314 erano stati gli stent impiantati in quell anno in 29 centri, con una media di 11 stent per centro (range: 2-40) La broncoscopia rigida faceva ancora la parte del leone nell 81,2% dei casi, mentre solo il 18,8% degli stent era stato posizionato in sedazione profonda, con broncoscopi flessibili. Recentemente, il trend è cambiato ed oggi, gli stent metallici autoespandibili, più sicuri, più facilmente posizionabili e gravati da un numero minore di complicanze vengono utilizzati in un numero crescente di situazioni. I trattamenti palliativi endoscopici Il broncoscopista operativo ha oggi ha disposizione numerose metodiche di ricanalizzazione, la più semplice delle quali è la demolizione meccanica con il tracheobroncoscopio rigido (debulking)
5 preceduta e seguita dall uso del laser (Nd:YAG, diodi, ecc.), per devascolarizzare e coartare la lesione e per rifinire la base della lesione asportata. L argon plasma appare maggiormente indicato nel trattamento di stenosi benigne, quando è necessaria una maggiore precisione di taglio e, grazie alla ridotta profondità di azione, una bassa percentuale di recidive cicatriziali. L uso delle anse diatermiche trova indicazione, a nostro parere, nel trattamento di lesioni di piccole dimensioni e localizzate nei bronchi più distali. Ottimi risultati sono stati ottenuti anche con la crioterapia, anche se l effetto ritardato, di due o tre giorni, non ne consente l uso in caso di dispnea grave per stenosi superiori al 70-80% del lume. La terapia fotodinamica (PDT) trova indicazione soprattutto nel trattamento endoscopico di lesioni neoplastiche precoci dell albero tracheobronchiale.. Le indicazioni generali alle metodiche sopraccitate sono ben codificate: a) Trattamenti di emergenza per dispnea acuta con ostruzioni severe b) Tumori vegetanti con estensione inferiore ai 4 cm (per stenosi più lunghe è consigliabile posizionare uno stent) c) Tumori sanguinanti d) Valutazione pre-operatoria: non di rado, l asportazione di vegetazioni neoplastiche, consentendone una più chiara visualizzazione della base, permette di meglio definire i limiti di estensione, modificando i criteri di operabilità. I trattamenti palliativi endoscopici con stent Cenni storici Il termine stent deriva da Charles B. Stent, dentista britannico vissuto alla fine del XIX secolo. Stent creò un materiale che originariamente veniva utilizzato per le impronte dentali e, più tardi, per supportare gli innesti cutanei. Il primo stent, in acciaio, fu inserito nell albero tracheobronchiale da Brunings ed Albrecht. Fu Montgomery, nel 1965, a descrivere per primo l uso di protesi in silicone a T per il trattamento di stenosi tracheali nell adulto (7). Da esso hanno preso origine i moderni stent polimerici. Negli anni 80, Jean Francois Dumon (8) sviluppò uno stent in silicone con piccoli bottoni esterni per facilitarne l ancoraggio. Era anche il primo stent che non necessitava di un tracheostoma e che riscosse un immediato e prolungato successo (fino ai giorni nostri). Le indicazioni al posizionamento di stent sono le seguenti: a) Stenosi maligne: Compressione estrinseca Recidive precoci e/o frequenti dopo laser Fistole esofago-respiratorie Stabilizzazione durante CT/RT Carcinoma adenoido-cistico diffuso Rifiuto dell intervento chirurgico Elevato rischio chirurgico Breve spettanza di vita b) Stenosi benigne: Lunghezza della stenosi superiore al 50% della lunghezza della trachea Restenosi dopo resezione chirurgica Coinvolgimento della cricoide Stenosi a membrana Recidiva precoce dopo laser
6 Rifiuto intervento chirurgico Elevato rischio chirurgico Dilazione dell intervento chirurgico per flogosi severa o in caso di stenosi a clessidra Lo stent ideale Nonostante gli sforzi prodotti, a tutt oggi, non è possibile avere a disposizione lo stent ideale che dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: Facilità di inserimento Facilità di riaggiustamento e rimozione Capacità di garantire e mantenere un buon lume tracheobronchiale Stabilità per evitare migrazioni Sufficiente resistenza alle forze compressive ed adattabilità (per prevenire erosioni di parete) Biocompatibilità (bassa incidenza di infezioni e di granulazione) Interferenza minima con la clearance muco-ciliare Gli stent attualmente in commercio vengono suddivisi in due grandi gruppi: polimerici e metallici autoespandibili anche se, come vedremo, in alcuni casi le caratteristiche degli uni si sovrappongono a quelle degli altri. Stent polimerici Vantaggi: Espansione controllata Rimovibilità con broncoscopio rigido, ad eccezione degli stent polimerici autoespandibili (Polyflex) Assenza di ricrescita interna tumorale Materiale inerte Basso costo Svantaggi: Anestesia generale Broncoscopia rigida Diametro interno ridotto Scarsa modellabilità Ridotta clearance muco-ciliare Mancata ventilazione bronco sano coperto Migrazione (stenosi coniche, brevi) Stent metallici autoespandibili Vantaggi: Broncoscopia flessibile Anestesia generale non necessaria Modellabilità (stenosi lunghe, fistole) Diametro interno maggiore Buona clearance muco-ciliare (non ricoperte) Ventilazione bronco sano coperto Svantaggi: Necessità fluoroscopia Difficilmente rimovibile (ad eccezione degli stent con ricopertura esterna completa) Crescita tumorale tra le maglie (nelle protesi non ricoperte) Granulazioni Rischio di perforazione o necrosi Costo elevato (anche se in via di progressiva riduzione)
7 RISULTATI COMPLICANZE Le protesi polimeriche, per molti anni e tuttora, sono largamente utilizzate nei Centri di maggiore esperienza, soprattutto per i risultati consolidati con percentuali di ricanalizzazione del 93-98% alle quali fanno riscontro complicanze quali a migrazione (9,5%), la formazione di granulomi (8%) e l ostruzione mucosa (4%) (9-11). L elevato tasso di migrazione e le frequenti ostruzioni mucose per il blocco della clearance mucociliare hanno spianato la strada alle nuove protesi metalliche autoespandibili che stanno gradualmente sostituendo quelle polimeriche, anche per la facilità di posizionamento con broncoscopio flessibile e senza anestesia generale. Numerosi autori hanno riportato risultati soddisfacenti (12-14 ). In particolare, un recente lavoro di Saad e Mehta ha analizzato i risultati a lungo termine del posizionamento di protesi metalliche Wallstent (Boston Scientific) od Ultraflex (Boston) su 82 pazienti affetti da ostruzioni tracheobronchiali neoplastiche, dopo trapianto e benigne. Il miglioramento della sintomatologia è stato ottenuto nell 87,8% dei casi trattati (15). Le complicanze comprendevano i granulomi ostruenti (14,6%), l infezione (15,9%) e la migrazione (4,7%). Nei pazienti neoplastici, l insorgenza di granulomi era tuttavia molto rara (4 %) e non si sono osservati casi di ostruzione da muco o di sanguinamento fatali per i pazienti. Gli stent tracheobronchiali possono migliorare significativamente la qualità di vita residua dei pazienti. Tuttavia, l impatto sulla sopravvivenza è bassissimo e si aggira, in media, tra 3,4 ed 8,2 mesi (16). Il Futuro degli stent: Materiali biocompatibili (Polipropilene) Caratteristiche superiori al silicone Protesi bioattive Vengono integrate nel tessuto Protesi riassorbibili Per trattamento stenosi benigne (Korpela 1998, (acido poli-l-lattico) Saito 2003) Protesi radioattive Per prevenzione granulazioni e ricrescita (caricate con 32P) tumorale (Carter 1998) Protesi in nitinol temperatura-dipendenti Si può modificarne la resistenza o morbidezza, applicando calore al loro interno Protesi ad Y metalliche autoespandibili Per trattamento stenosi carenali (Hauck 2003)
8 Bibliografia 1) Carretta A, Melloni G, et al Preoperative assessment in patients with postintubation tracheal stenosis. Surg endosc 2006; 20: ) Taha MS, Mostafa BR et al Spiral CT virtual bronchoscopy with multiplanar reformatting in the evaluation of postintubation tracheal stenosis: comparison between endoscopic, radiological and surgical findings. Eur Arch Otorhinolaryngol 2008 in press 3) Freitag L, Ernst A, Unger M, Kovitz K, Marquette CH A proposed classification system of central airway stenosis. Eur Respir J 2007; 30: ) Lund ME Interventional pulmonology competency standars. The time is now. J Bronchol 2006; 13 (1): 1-5 5) Prakash UBS, Offord KP, Stubbs SE Bronchoscopy in North America: the ACCP survey Chest 1991; 100: ) Colt HG, Prakash UB, Offord KB Bronchoscopy in North America: survey by the American Association for Bronchology, 1999 J Bronchol 2000; 7: ) Montgomery WW T-tube tracheal stent. Arch Otolaryngol 1965; 82: ) Dumon JF A dedicated tracheiobronchial stent Chest 1990;97: ) Dumon JF, Cavaliere S, Diaz Jimenez JP et al Seven-years experience with the Dumon prosthesis. J Bronchol 1996; 31: ) Cavaliere S, Venuta F, Foccoli P, Toninelli C, et al Endoscopic treatment of malignant airway obstructions in 2,008 patients. Chest 1996; 110: ) Wood DE, Yun-Hen L, Vallieres E et al Airway stenting for malignant and benign tracheobronchial stenosis. Ann Thorac Surg 2003; 76: ) Miyazawa T, Yamakido M et al Implantation of Ultraflex nitinol stents in malignant tracheobronchial stenoses. Chest 2000 ; 118 : ) Dasgupta A, Dolmatch BL et al Self-expandable metallic airway stent insertion employing flexible bronchoscopy. Chest 1998; 114: ) Rieger J, Linsenmaier U et al Interdisciplinary inteventional therapy for tracheobronchial stenosis with modern metal net stents. Fortschr Rontgenstr 2002; 174: ) Saad CP, Murthy S, Krizmanich G, Mehta AC Self-expandable metallic airway stents and flexible bronchoscopy. Long-term outcome analysis. Chest 2003; 124: Makris D, Marquette CH Tracheobronchial stenting and central airway replacement. Curr Opin Pulm Med 2007; 13:
LA BRACHITERAPIA NELLA PALLIAZIONE
LA BRACHITERAPIA NELLA PALLIAZIONE M.G. Fabrini U.O. RADIOTERAPIA PISA La radioterapia nel trattamento integrato del cancro del polmone non microcitoma Taranto 20 gennaio 2006 86% dei pazienti affetti
DettagliLA BRONCOSCOPIA RIGIDA. P. Foccoli
LA BRONCOSCOPIA RIGIDA P. Foccoli pierfranco.foccoli@spedalicivili.brescia.it Horace Green 1802-1866 Gustav Killian LA BRONCOSCOPIA E GUARDARE DENTRO AL POLMONE VIVENTE Chevalier-Jackson Shigeto Ikeda
DettagliCOLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV -
COLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV - La TC spirale multistrato consente di ottenere un volume di dati dell intero addome in una unica
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
Dettaglicoin lesion polmonare
coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta
DettagliEndoscopia bronchiale operativa
Endoscopia bronchiale operativa Antonello Casaletto U. O. D. Chirurgia Toracica Responsabile: Dr. G. Urciuoli Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo POTENZA TEMATICHE: a a COMPLICANZE acontroindicazioni
DettagliCorsi di Laurea una cultura delle Cure Palliative
Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie Firenze 13-14 maggio 2011 Orientamenti nazionali per diffondere nei Corsi di Laurea una cultura delle Cure Palliative Maria Grazia
DettagliFOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE
Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO
DettagliRASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014
RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 02/12/2014 - TUMORE DEL SENO E DELLA TIROIDE, CONVEGNO GIOVEDÌ IN CHIESA Campobasso. Giovedì 4 dicembre alle 18 e 30 nella chiesa di S.Antonio Abate, a Campobasso,
DettagliS. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA
La 975 alla prova: accessibilità, presa in carico e continuità delle cure S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA Nonostante
DettagliANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1
ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliLA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE
LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliLe strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni
CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei
DettagliValutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento
L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12
DettagliLa gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA
La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della
DettagliUNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI
UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliL ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE
L ESEMPIO DELLA VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE VALVOLA CARDIACA TRANSCATETERE L ASSESSMENT Caratteristiche del dispositivo medico: le protesi valvolari aortiche trascatetere in commercio presentano alcune
DettagliRuolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta
Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia
DettagliScritto da Giovanni Creton Domenica 27 Febbraio 2011 17:32 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Marzo 2011 19:43
E evidente che lo screening per un tumore può diagnosticare la malattia molto precocemente, ma nel caso del tumore alla prostata il ricorso al test del PSA può creare dati incerti e rischi sanitari in
DettagliSERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli
DettagliIL RUOLO DELL INFERMIERE
A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliPiù che una protesi su impianto. Un sorriso naturale.
Informazioni per i pazienti: protesi fisse su impianti Più che una protesi su impianto. Un sorriso naturale. Più che funzionalità. Una ritrovata sicurezza. Soddisfatti della protesi tradizionale? Piccoli
DettagliTrattamento individualizzato. Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive. Stadio I
RETTO Adenoma con displasia alto grado o severa Escissione locale completa Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive Sostituisce la definizione di carcinoma
DettagliAGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola
AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola FOLLOW-UP NELLE PATOLOGIE NEOPLASTICHE DEL COLON Felice Cosentino PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI J Bond, Polyp Guideline, The Am J of Gastroent.,
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
DettagliIl Ruolo del Chirurgo Federico Rea
Il Ruolo del Chirurgo Federico Rea UOC CHIRURGIA TORACICA Università degli Studi di Padova Ruolo della chirurgia nel PDTA del tumore polmonare DIAGNOSTICO TERAPEUTICO Interventi Diagnostici Se possibile
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliNella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
DettagliL OFFERTA DI ABITAZIONI IN AFFITTO INDAGINE SULLE OFFERTE LOCATIVE NELLE AREE METROPOLITANE CANONI MEDI E INCIDENZE SUI REDDITI DELLE FAMIGLIE
L OFFERTA DI ABITAZIONI IN AFFITTO INDAGINE SULLE OFFERTE LOCATIVE NELLE AREE METROPOLITANE CANONI MEDI E INCIDENZE SUI REDDITI DELLE FAMIGLIE SUNIA Ufficio Studi L'indagine effettuata fa parte di un monitoraggio
DettagliImplantologia Dentale Osteointegrata
Implantologia Dentale Osteointegrata Dott.Guido Gandini Odontoiatra Via Zuretti,47/B 20125 Milano Via S.Martino,22 20035 Lissone Cell.+393920472663 Email guido.gandini@fastwebnet.it Che cosa si intende
DettagliMETASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI
METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI C.Mosci; F.Nasciuti Centro Specialistico di Oncologia Oculare Ente Ospedaliero Ospedali Galliera - Genova carlo.mosci@galliera.it XXVI RIUNIONE S.O.N.O.
Dettaglischeda 04.03 Chirurgia Chirurgia dell arto superiore
scheda 04.03 Chirurgia Cos è Il servizio di di MediClinic tratta in regime di day surgery tutte le patologie del polso, del gomito e della spalla che non richiedono degenza notturna post-intervento. Gli
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
Dettaglidalla perdita alla riconquista
dalla perdita alla riconquista dei denti naturali TRAMITE L IMPLANTOLOGIA COME SI SVOLGE IL TRATTAMENTO E POSIZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI? L INTERVENTO E DOLOROSO? L intervento si esegue in regime ambulatoriale
DettagliUtilizzo degli stent nei piccoli animali da compagnia Relazione a cura del dr. Francesco Collivignarelli
Utilizzo degli stent nei piccoli animali da compagnia Relazione a cura del dr. Francesco Collivignarelli Lo stent è un dispositivo tubolare in metallo, plastica o materiale riassorbibile che viene introdotto
DettagliIl legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali.
FANOLEGNO Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Tetti La nostra struttura ha acquisito, nel corso
DettagliRegione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Progetto di consolidamento dello screening del cercivocarcinoma La popolazione target del Veneto è di circa 1.350.000 donne e programmi di screening citologico sono attivi in tutte le 21 Aziende ULSS della
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
Dettaglianalisi della normativa formazione indicatori condivisi
analisi della normativa formazione indicatori condivisi Normativa Equità di accesso alle cure domiciliari in generale e palliative in particolare Qualità di prestazioni adeguata agli standard Le cure non
DettagliBambini e ragazzi affetti da tumore
Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia
DettagliECCO LE STRUTTURE SANITARIE, PUBBLICHE E PRIVATE, PIU VIRTUOSE DELLA LIGURIA
ECCO LE STRUTTURE SANITARIE, PUBBLICHE E PRIVATE, PIU VIRTUOSE DELLA LIGURIA Prosegue con successo il lavoro della Guida Michelin della salute Dove e Come Mi Curo, il portale numero uno in Italia dove
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliPresentazione dell Azienda
Presentazione dell Azienda Chi siamo PricewaterhouseCoopers Italia fa parte del network internazionale PricewaterhouseCoopers (PwC), leader nel settore dei servizi professionali alle imprese. Il nostro
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliIl carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12%
Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12% Al momento della diagnosi solo il 10-15% dei soggetti con carcinoma del polmone ha una forma localizzata. Di questi,
DettagliHOT TOPICS IN CHIRURGIA
HOT TOPICS IN CHIRURGIA PANCREATICA CARCINOMI LOCALMENTE AVANZATI CYBERKNIFE? Dott.ssa Cristina Baiocchi Radioterapia Ospedale San Bortolo Vicenza Padova 15 Maggio 2010 NEOPLASIA PANCREATICA 5 25% dei
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliSCREENING DEL CARCINOMA DEL COLON-RETTO. Impatto sulla Medicina Generale
SCREENING DEL CARCINOMA DEL COLON-RETTO Impatto sulla Medicina Generale SCOPI DEGLI SCREENING ONCOLOGICI Uno screening è un esame sistematico della popolazione per individuare le persone affette da una
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliAPPROCCIO RADIOTERAPICO
Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine
DettagliTRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani
TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliDaniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE
Daniela Riccò Direttore Sanitario AUSL RE ESPANDERE PROGRESSIVAMENTE LE LOGICHE DI INTEGRAZIONE SISTEMICA UTILIZZANDO I PERCORSI ASSISTENZIALI COME METODO PER PROMUOVERE PRASSI INTEGRATA E PER RENDERE
DettagliDecentramento e federalismo
Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
DettagliPROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliXX CONGRESSO NAZIONALE SIUrO
XX CONGRESSO NAZIONALE SIUrO Temi 1. Competenze in Italia e fuga dei cervelli all estero 2. Dati Prostata 3. Dati Vescica 4. Dati Rene e vie Urinarie 1. Competenze in Italia e fuga di cervelli all estero
DettagliPrecision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori
PRECISION MEDICINE PER UNA ONCOLOGIA SOSTENIBILE: DALLA DIAGNOSTICA ALLA TERAPIA Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania
DettagliQuando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013
Quando il dolore è ancora un problema XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Marta Gentili vivere senza dolore onlus In Italia, nel 2012, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore
DettagliOrientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia
EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +
DettagliLa frazione dei guariti dal cancro
13-15 Aprile 2016 Reggio Children c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi REGGIO EMILIA La frazione dei guariti dal cancro Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto Luigino Dal Maso, Centro Riferimento
DettagliDr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO
Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto
DettagliBari, 7-10 novembre 2013 Gestione del Carcinoma Tiroideo in progressione Take Home Messages
Gestione del Carcinoma Tiroideo in progressione Take Home Messages Rinaldo Guglielmi UOC Endocrinologia Il problema La maggior parte dei carcinomi tiroidei differenziati guarisce con il trattamento iniziale
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliI quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti
I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato
DettagliESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore
ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione
DettagliSTUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI
STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA PREVALENZA DELLE PIU COMUNI PATOLOGIE UROLOGICHE E DEL LORO IMPATTO SULLA QUALITA DI VITA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A DIALISI. Introduzione 2 Obiettivo dello studio 4 Materiali
DettagliI dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.
LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliAMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
DettagliL insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è
IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici
DettagliIRCCS AOU San Martino IST Genova. Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica.
IRCCS AOU San Martino IST Genova Non più soli nel dolore Cure Palliative, un riparo sicuro di calore umano e scienza medica. Valtournenche, Aosta Il ricovero in hospice può essere permanente e si attua
DettagliCostruiamo insieme il tuo sorriso!
Costruiamo insieme il tuo sorriso! Οrtodonzia CHE COS E? L Ortodonzia e quella branca dell odontoiatria che si occupa di prevenzione, diagnosi e trattamento delle malposizioni dentarie e delle anomalie
DettagliRASSEGNA STAMPA martedì 26 maggio 2015
RASSEGNA STAMPA martedì 26 maggio 2015 Dire ore GiulioRocco 26maggio2015 Roma,25mag.(ANSA)-InItalia,ogniannovengonodiagnos ca circa366.000nuovicasiditumore maligno(circa1.000algiorno),dicuicirca196.000(54%)negliuominiecirca169.000(46%)nele
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliRegione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione, Lavoro
ACCORDO PER LA SPERIMENTAZIONE IN UMBRIA DEL SOFTWARE PER L ORIENTAMENTO S.OR.PRENDO ITALIA Soggetti partecipanti: Regione Umbria - Direzione Attività produttive e Sviluppo economico, Istruzione, Formazione,
DettagliLa dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.
La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa
DettagliCRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO
CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO Cammi Emilio Reggio Emilia, 25 settembre 2015 Fibrosi cistica Malattia genetica rara Patologia multiorgano che
DettagliAPPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi
APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON
DettagliNumero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL
Numero 28 /2015 Le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro nell anno 2014 nelle statistiche INAIL L'INAIL ha presentato i dati degli infortuni e delle malattie professionali relativi all'anno
DettagliLA SURROGA FACILE (Guida n.2)
LA SURROGA FACILE (Guida n.2) KreditOnline Mediazione Creditizia Srl Iscrizione Oam M301 - Ivass E000585138 P.Iva 10471761006 Sede Legale: Via F. S. Correra, 11-80135 Napoli Sede Op.: Prima Trav. Paolo
DettagliASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI
ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI 11 GIUGNO 2009 RELAZIONE dott. GERARDO BAIETTI CASSA EDILE Signori Associati, l esercizio che si è chiuso al 30 Settembre 2008 ha mostrato un andamento ancora stabile
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliAspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa
Dettaglidi consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare
Servizio di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma Scopo del servizio è offrire consulenza legale su tutte le
DettagliIL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A
IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Dettagli