IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
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1 IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
2 SEEd srl C.so Vigevano, Torino Tel Fax info@seed-online.it Tutti i diritti riservati Prima edizione Luglio 2008 ISBN SEEd S.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio delle informazioni contenute nel presente volume. Tali informazioni non devono essere utilizzate o interpretate come ausilio diagnostico e/o terapeutico e non devono essere intese come sostitutive del consulto del medico. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/ fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero all accordo stipulato tra SIAE, AIE, SNS e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dagli aventi diritto/dall editore.
3 Sommario 1 Introduzione La gestione del diabete nel paziente anziano: peculiarità e obiettivi Criteri diagnostici Percorsi diagnostico-terapeutici nella gestione del diabete dell anziano Ruolo del medico di medicina generale Ruolo dell ospedale Ruolo del centro diabetologico Trattamento Terapia dietetica comportamentale Ipoglicemizzanti orali La terapia con insulina Indicazioni alla terapia insulinica nell anziano Problemi pratici Presidi sanitari per i soggetti affetti da diabete mellito Certificazione per la patente di guida Invalidità civile...90 Bibliografia...93 Autori
4 1 Introduzione Il Ministero della Salute identifica nel disease management, ovvero il governo dei processi assistenziali, lo «strumento sistemico, mirato alla gestione integrata e coordinata delle patologie da parte di tutti gli attori del sistema e dei diversi regimi assistenziali (domiciliare, ambulatoriale, residenziale, ospedaliero) attraverso la presa in carico dei bisogni del paziente nelle diverse fasi di evoluzione della storia naturale della malattia» [1] e ne sottolinea l importanza nella gestione delle patologie croniche. Nel caso del paziente diabetico anziano la partecipazione congiunta del medico di medicina generale, dello specialista diabetologo e dell ospedale alla definizione e all attuazione di un programma condiviso di assistenza è sicuramente fondamentale: essa consente ai professionisti coinvolti una visione più ampia delle problematiche legate alla valutazione complessiva del malato e alla definizione degli obiettivi terapeutici da raggiungere. Tale esigenza è sottolineata dall impegno che il Ministero della Salute, tramite l avvio del progetto Igea, e le società scientifiche (l Associazione Medici Diabetologi, la Società Italiana di Medicina Generale e la Società Italiana di Diabetologia), con la realizzazione di raccomandazioni e linee guida, hanno profuso negli ultimi anni per fornire indicazioni di carattere clinico e organizzativo. Nonostante gli indubbi vantaggi, dal punto di vista assistenziale ma anche del contenimento della spesa sanitaria, che questo modello di gestione implica, le difficoltà della messa in pratica nella 5
5 il diabetico anziano. Gestione condivisa realtà quotidiana sono numerose e vanno dalle problematiche di tipo organizzativo, alla resistenza al cambiamento di mentalità. Questo testo deriva dalla convinzione che una gestione razionale e continuativa del paziente diabetico non possa prescindere da un adeguata interazione tra i diversi livelli di assistenza. Il libro nasce dalla collaborazione tra tre Autori impegnati a diverso livello nella gestione dell anziano diabetico. Ciò ha consentito, proprio durante la raccolta e l elaborazione del materiale per l opera, di guardare il problema da punti di vista differenti: il confronto che ne è nato ha permesso di individuare le fasi critiche del processo di gestione e le oggettive difficoltà che inevitabilmente emergono nell applicazione di un modello organizzativo alla realtà quotidiana in cui ciascuno si trova ad operare. La pretesa non è naturalmente quella di fornire un documento esaustivo, quanto di delineare, per quanto possibile, le peculiarità di una tipologia di approccio condiviso. Speriamo che il materiale raccolto possa essere utile anche ai colleghi sia per affrontare alcune problematiche di tipo pratico, sia per stimolare il dialogo tra professionisti diversi che insieme collaborano alla gestione del diabete, mantenendo sempre come prioritaria la centralità del paziente. 6
6 2 La gestione del diabete nel paziente anziano: peculiarità e obiettivi Il diabete mellito, per la sua elevata prevalenza, la sua lunga durata, l ampia varietà di complicanze e per i coinvolgimenti emotivi e psicologici tipici delle malattie croniche, rappresenta un problema sanitario rilevante per la popolazione anziana. Figura 1. Prevalenza del diabete per classi di età negli Stati Uniti ( ) 7
7 il diabetico anziano. Gestione condivisa Figura 2. Prevalenza del diabete per classi di età in Italia (dati Istat 2006) La prevalenza del diabete mellito nella popolazione aumenta progressivamente almeno fino ai 70 anni di età, soprattutto nel sesso femminile, mentre i dati relativi alle età successive sono scarsi e controversi (Figure 1 e 2). Le ragioni alla base dell incremento del rischio di diabete con l invecchiamento sono complesse e non ancora del tutto comprese, ma permettono di distinguere due popolazioni nettamente distinte tra loro: i diabetici divenuti anziani e gli anziani divenuti diabetici. Il diabete di tipo 2 in generale, ma soprattutto nell età avanzata, presenta una vasta gamma di manifestazioni che rendono estremamente eterogenea la malattia (Tabella I). La presenza di diverse tipologie di pazienti condiziona in modo determinante l approccio terapeutico-assistenziale al diabetico anziano. 8
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