CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE
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- Ada Palmisano
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2 CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE
3 CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE 23 LUGLIO 2010, N.16, (TUTELA DELLA SALUTE IN PROVINCIA DI TRENTO) CON COMPITI DI CONSULENZA, IMPULSO E PROPOSTA
4 LE ASSOCIAZIONI DELLA CONSULTA COMPONGONO LA CONSULTA 45 ASSOCIAZIONI ISCRITTE ALL ALBO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO SEZ. A) O AL REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE SEZ. C)
5 IL PERCORSO DELLA CONSULTA ABBIAMO RI-SCOPERTO CHE MOLTI DEI PROBLEMI DI CIASCUNA ASSOCIAZIONE ERANO I PROBLEMI DI TUTTI ABBIAMO DECISO DI LAVORARE SU CIÒ CHE CI UNISCE ABBIAMO INDIVIDUATO STRUMENTI E MODALITÀ DI LAVORO PER UN PERCORSO DI CONVERGENZA ABBIAMO SCELTO ALCUNI AMBITI E TEMI DA CONDIVIDERE
6 IL PERCORSO DELLA CONSULTA CI SIAMO CONFRONTATI CON I REFERENTI ISTITUZIONALI SU ALCUNI TEMI TRASVERSALI FILO CONDUTTORE DEL NOSTRO LAVORO ABBIAMO ELABORATO UN DOCUMENTO CONDIVISO CON GRAN PARTE DELLE ASSOCIAZIONI DELLA CONSULTA COME CONTRIBUTO AL PIANO PER LA SALUTE DEL TRENTINO
7 I PRINCIPI CHE HANNO ISPIRATO IL NOSTRO LAVORO CENTRALITÀ, AUTONOMIA E DIGNITÀ DELLA PERSONA UNIVERSALITÀ ED EQUITÀ UGUAGLIANZA ETICA DELLA MEDICINA
8 Universalità: declinazione (art 32 Costituzione, Legge n. 883 del 1978) - EQUITÀ NELLA SALUTE E NELL ACCESSO AI SERVIZI PER TUTTE LE PERSONE - UNIVERSALISMO PROPORZIONALE, SANITÀ D INIZIATIVA, SERVIZI PROATTIVI, PREVENZIONE E MIGLIOR HEALTH LITERACY - UMANIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE DELLE CURE - APPROCCIO OLISTICO ALLA PERSONA, FORTE INTEGRAZIONE SOCIALE-SANITARIA, DETERMINANTI DELLA SALUTE - SISTEMA SANITARIO PUBBLICO CON ALTI STANDARD DI QUALITÀ, APPROPRIATEZZA, EFFICIENZA, EFFICACIA
9 GLI OBIETTIVI GENERALI PERSEGUIRE LA SALUTE COME RISORSA E NON COME PROBLEMA LA PERSONA NELLA SUA COMPLESSITÀ AL CENTRO DI UN SISTEMA APERTO E FLESSIBILE PERSEGUIRE EFFICACIA, SICUREZZA E APPROPRIATEZZA SEMPLIFICARE E SBUROCRATIZZARE L ACCESSO AI SERVIZI UTILIZZARE LE RISORSE ECONOMICHE CON OCULATEZZA
10 I TEMI TRASVERSALI DAL CURARE AL PRENDERSI CURA DELLA PERSONA: L UMANIZZAZIONE DELLE CURE PRENDERSI CURA DEL DOLORE: LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE E DELLA TERAPIA DEL DOLORE LA RETE OSPEDALIERA LA RISPOSTA TERRITORIALE AI BISOGNI: LE CURE PRIMARIE L INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA LA CRONICITÀ: DALLA PATOLOGIA ALLA PRESA IN CARICO GLOBALE DELLA PERSONA IMMIGRAZIONE E SALUTE PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE
11 L UMANIZZAZIONE DELLE CURE
12 L UMANIZZAZIONE DELLE CURE ATTENZIONE ALLA PERSONA NELLA SUA TOTALITA DI BISOGNI ORGANICI, PSICOLOGICI, SPIRITUALI E RELAZIONALI CAMBIO DI PARADIGMA CULTURALE VERSO UNA VISIONE OLISTICA FORMAZIONE DEI SANITARI ALLA RELAZIONE DI CURA E AL LAVORO IN EQUIPE RIMODULAZIONE DI ASPETTI ORGANIZZATIVI: REFERENTE CLINICO UNICO ACCOGLIENZA DELLE STRUTTURE SANITARIE
13 LA CRONICITA
14 PREVENZIONE LA CRONICITA DIAGNOSI PRECOCE APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE COME RISPOSTA AI PROBLEMI FISICI E PSICO-SOCIALI INTEGRAZIONE DEGLI INTERVENTI (MMG, SPECIALISTI) PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI ASSISTENZIALI (PDTA) EDUCAZIONE DEL PAZIENTE VALORIZZARE RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI
15 LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE E DELLA TERAPIA DEL DOLORE
16 LEGGE 38/2010, GENITORE DI NUOVI DIRITTI E NUOVI VALORI Art 1. (finalità) La presente legge tutela il DIRITTO del cittadino ad ACCEDERE alle cure palliative e alla terapia del dolore.
17 .le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapia del dolore assicurano un programma di CURA INDIVIDUALE per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei seguenti princìpi fondamentali: a) tutela della DIGNITÀ e dell'autonomia del malato, senza alcuna discriminazione; b) tutela e promozione della QUALITÀ DELLA VITA fino al suo termine; c) adeguato sostegno sanitario e SOCIO-ASSISTENZIALE della PERSONA MALATA e della FAMIGLIA
18 Le reti previste dalla L. 38/2010 sono operative su tutto il territorio provinciale, sia pure con un grado di sviluppo non omogeneo; in particolare la rete di cure palliative ha già un buon livello di copertura; la rete di terapia del dolore è in fase di strutturazione, la rete di cure palliative pediatriche è all esordio dell attività. COSA MANCA? Un organo di coordinamento provinciale di tutte le reti, partecipato stabilmente dall Azienda sanitaria, dalla Provincia e da un rappresentante del terzo settore operante negli ambiti tutelati dalla L. 38/2010.
19 Ospedale o territorio? Ospedale e territorio! Ospedale RETI CP Terapia del dolore Territorio
20 Le reti della terapia del dolore Ospedali Assistenza domiciliare Specialisti sul territorio HOSPICE RSA MMG
21 CRITICITÀ EVIDENZIATE DALLA CONSULTA INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE RETE 7 GIORNI SU SETTE ORGANO DI COORDINAMENTO PROVINCIALE L'INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA L ACCESSO DEI PAZIENTI ALLE CURE RUOLO DEL MMG
22 LA RETE OSPEDALIERA E DEI SERVIZI TERRITORIALI
23 PREVENZIONE PERCORSO PAZIENTE CURE PRIMARIE RETE OSPEDALIERA
24 PREVENZIONE AMBIENTE SANO E STILI DI VITA CORRETTI RIDUCONO DEL 62% LA MORTALITÀ MA I COSTI AD ESSA DESTINATI SONO IL 2,9% IL SISTEMA SANITARIO RIDUCE LA MORTALITÀ DELL 11 % A FRONTE DI UNA SPESA DEL 90% (GRAFICO DI DEVER) AMBITI DI INTERVENTO FUMO (AUMENTO DELLE RESTRIZIONI: BAMBINI IN AUTO, LUOGHI AFFOLLATI, PUBBLICITÀ OCCULTA, AUMENTO PREZZO) ALCOOL (CANCEROGENICITÀ, PERICOLOSITÀ SOCIALE) ALIMENTAZIONE (FILIERA CORTA E PRODOTTI DI STAGIONE E BIOLOGICI) ATTIVITÀ FISICA (SCUOLA, FAMIGLIA, SOCIETÀ, ISTITUZIONI) INQUINAMENTO (ARIA, ACQUA, SUOLO)
25 CURE PRIMARIE INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA TRA I VARI ATTORI DEL PROCESSO DI CURA E RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE POTENZIAMENTO DELLA FIGURA DEL MEDICO DI BASE QUALE SPECIALISTA E PUNTO DI RIFERIMENTO TRA PAZIENTE E STRUTTURE SUL TERRITORIO PRESENZA DI AFT (AGGREGAZIONI FUNZIONALI TERRITORIALI) INTESE COME STRUTTURE INTERMEDIE DISLOCATE NEI VARI DISTRETTI E CON FUNZIONI AD HOC RAFFORZAMENTO ED INTEGRAZIONE CON LE STRUTTURE OSPEDALIERE DI RIFERIMENTO DI CASE DI CURE DEDICATE E ASSOCIAZIONI SOCIO SANITARIE
26 RETE OSPEDALIERA IDENTIFICAZIONE DELLA MISSION PRIMARIA DELLA RETE OSPEDALIERA INTESA IN TERMINI DI EFFICACIA, QUALITÀ, EQUITÀ, SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ INDIVIDUAZIONE DI VOLUMI DI ATTIVITÀ E SOGLIE MINIME CONCETTO DI RETE OSPEDALIERA CARATTERIZZATO DA OSPEDALE HUB E SPOKE URGENTE REALIZZAZIONE DEL NOT
27 L INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
28 INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA: PERCHE? 1. AUMENTO ESPONENZIALE DELLE MALATTIE CRONICHE DOVUTO SIA A FATTORI SOCIALI CHE SANITARI («BISOGNI COMPLESSI») 2. RAZIONALIZZAZIONE DELL USO DELLE RISORSE SENZA PENALIZZARE LA QUALITA DEI SERVIZI MA MIGLIORANDO LA «CURA DELLA PERSONA»
29 AFFRONTARE I BISOGNI COMPLESSI ATTRAVERSO: UNITARIETÀ DI INTERVENTI PROGETTI PERSONALIZZATI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE DEL BISOGNO CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI PROGETTAZIONE INTEGRATA DELLE RISPOSTE VALUTAZIONE PARTECIPATA DEGLI ESITI
30 PROPOSTE OPERATIVE POTENZIARE LA FORMAZIONE SIA IN AMBITO SOCIALE CHE SANITARIO RENDERE PIENAMENTE OPERATIVI SU TUTTO IL TERRITORIO I PUNTI UNICI DI ACCESSO «P.U.A» E LA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE INTEGRATA «U.V.M»
31 CRITICITA SPECIFICHE SEGNALATE DALLE ASSOCIAZIONI
32 PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO DELL ASSISTENZA RICHIESTE DI MIGLIORAMENTO DELL ASSISTENZA CON MOLTE PROPOSTE/ SOLUZIONI OBIETTIVO PRIMARIO: ASSISTENZA MALATO POTENZIALITA ASSOCIAZIONI: DEVONO FARE RETE CON ASSISTENZA PUBBLICA
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