Indagine sui bisogni di informazione e formazione per la GI del diabete.
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1 Indagine sui bisogni di informazione e formazione per la GI del diabete. Angela Giusti e Marina Maggini Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità
2 Obiettivi dell indagine Raccogliere le opinioni sui modelli proposti per l assistenza al diabete di tipo II Descrivere i bisogni di informazione delle persone con diabete e delle loro famiglie Identificare attori, strumenti e modalità di diffusione dell informazione
3 8 focus groups realizzati (82 partecipanti) Persone con diabete, uomini e donne, seguite dal proprio MMG o dal CD Persone con diabete adulte, uomini Persone con diabete con diagnosi recente Rappresentanti o membri attivi di Associazioni Professionisti medici e farmacisti della rete dei servizi e del distretto Professionisti non medici della rete dei servizi Persone con diabete di un area dove la gestione integrata funziona già da alcuni anni Persone con diabete e familiari, residenti in una zona con difficoltà di accesso ai servizi diabetologici
4 Opinioni sul percorso assistenziale delle persone con diabete per individuare i bisogni i possibili ostacoli le strategie per il successo
5 Bisogni delle persone con diabete Presa in carico della persona Un tempo dedicato Sistema di comunicazione efficiente Gratuità e accessibilità economica Competenza degli operatori Continuità assistenziale Modello organizzativo efficiente Tempestività di diagnosi Percorso assistenziale individualizzato Tempestività delle prestazioni Riconoscimento della competenza delle persone con diabete
6 le strategie per il successo Una precisa volontà istituzionale (aziendale) Condivisione delle linee di indirizzo organizzative e dei percorsi assistenziali Contestualizzazione delle linee guida ove necessario (gradualità dell implementazione) Coinvolgimento di tutte le professionalità, mediche e non Momenti formativi condivisi Coinvolgimento dei professionisti nell identificazione degli indicatori e nella valutazione dei risultati Promozione del ruolo attivo delle persone con diabete e dei loro familiari
7 i possibili ostacoli Timore che il carico di lavoro dei Centri Diabetologici diventi eccessivo Difficoltà di coinvolgimento dei medici di medicina generale Timore delle persone di passare ad un modello assistenziale meno specialistico Laddove la gestione integrata è attiva da diversi anni le persone mostrano un forte grado di soddisfazione per l assistenza ricevuta dal proprio medico di famiglia
8 Analisi dei bisogni informativi per individuare obiettivi dell offerta strumenti target
9 Scopi dell offerta informativa Le informazioni dovrebbero aiutare a Gestire la malattia e prevenire le complicanze Orientarsi nella fase iniziale e durante tutto il percorso Conoscere i propri diritti di persona con diabete Arrivare ad una diagnosi tempestiva di malattia Creare una cultura diffusa e proattiva sul diabete e sulle malattie croniche Destinate prevalentemente alle persone con diabete e ai loro famigliari Destinate prevalentemente alla popolazione generale
10 Ciclo virtuoso informazione-salute Riconosco il problema Ottengo il risultato desiderato Identifico l informazione l necessaria a risolverlo La uso Mi attivo per cercarla La comprendo e la trasformo in conoscenza significativa La trovo
11 Per esempio un altro problema che ho io, con queste compresse non ci ho mai capito un granché nel senso ho cominciato una quindicina di anni fa, però non so mai quando prenderle ( )( Allora, la prima volta mi hanno detto 10 minuti, poi 20, poi mi hanno detto 30, poi mi hanno detto meglio un'ora prima, poi mi hanno detto "Se fossero due ore sarebbe meglio"; cioè non ci ho capito niente. Però vorrei capirci qualcosa. No, non per accusare nessuno. però se io chiedo insistentemente, cioè mi devo regolare, no? ( )) Vorrei avere chiaro una volta per tutte: quanto tempo prima è opportuno che lo prenda? Ho letto dei manifesti che stavano lìl alla ASL che riguardavano però l'insulina e dove c'era la spiegazione del perché bisogna fare l'insulina almeno 20 minuti, mezz'ora prima: perché deve entrare in circolo, deve arrivare al pancreas e produrre insulina; ora la pasticca non so che giro fa e quanto tempo impiega!
12 Per esempio un altro problema che ho io, con queste compresse non ci ho mai capito un granché nel senso ho cominciato una quindicina di anni fa, però non so mai quando prenderle ( )( Bisogno di informazione Allora, la prima volta mi hanno detto 10 minuti, poi 20, poi mi hanno detto 30, poi mi hanno detto meglio un'ora prima, poi mi hanno detto "Se fossero due ore sarebbe meglio"; cioè non ci ho capito niente. Però vorrei capirci qualcosa. No, non per accusare nessuno. però se io chiedo insistentemente, cioè mi devo regolare, no? ( )) Vorrei avere chiaro una volta per tutte: quanto tempo prima è opportuno che lo prenda? Ho letto dei manifesti che stavano lìl alla ASL che riguardavano però l'insulina e dove c'era la spiegazione del perché bisogna fare l'insulina almeno 20 minuti, mezz'ora prima: perché deve entrare in circolo, deve arrivare al pancreas e produrre insulina; ora la pasticca non so che giro fa e quanto tempo impiega!
13 Per esempio un altro problema che ho io, con queste compresse non ci ho mai capito un granché nel senso ho cominciato una quindicina di anni fa, però non so mai quando prenderle ( )( Allora, la prima volta mi hanno detto 10 minuti, poi 20, poi mi hanno detto 30, poi mi hanno detto meglio un'ora prima, poi mi hanno detto "Se fossero due ore sarebbe meglio"; cioè non ci ho capito niente. Informazioni non coerenti Però vorrei capirci qualcosa. No, non per accusare nessuno. però se io chiedo insistentemente, cioè mi devo regolare, no? ( )) Vorrei avere chiaro una volta per tutte: quanto tempo prima è opportuno che lo prenda? Ho letto dei manifesti che stavano lìl alla ASL che riguardavano però l'insulina e dove c'era la spiegazione del perché bisogna fare l'insulina almeno 20 minuti, mezz'ora prima: perché deve entrare in circolo, deve arrivare al pancreas e produrre insulina; ora la pasticca non so che giro fa e quanto tempo impiega!
14 Per esempio un altro problema che ho io, con queste compresse non ci ho mai capito un granché nel senso ho cominciato una quindicina di anni fa, però non so mai quando prenderle ( )( Allora, la prima volta mi hanno detto 10 minuti, poi 20, poi mi hanno detto 30, poi mi hanno detto meglio un'ora prima, poi mi hanno detto "Se fossero due ore sarebbe meglio"; cioè non ci ho capito niente. Però vorrei capirci qualcosa. No, non per accusare nessuno. però se io chiedo insistentemente, cioè mi devo regolare, no? ( )) Vorrei avere chiaro una volta per tutte: quanto tempo prima è opportuno che lo prenda? Ho letto dei manifesti che stavano lìl alla ASL Attivazione che riguardavano però l'insulina e dove c'era la spiegazione del perché bisogna fare l'insulina almeno 20 minuti, mezz'ora prima: perché deve entrare in circolo, deve arrivare al pancreas e produrre insulina; ora la pasticca non so che giro fa e quanto tempo impiega!
15 Per esempio un altro problema che ho io, con queste compresse non ci ho mai capito un granché nel senso ho cominciato una quindicina di anni fa, però non so mai quando prenderle ( )( Allora, la prima volta mi hanno detto 10 minuti, poi 20, poi mi hanno detto 30, poi mi hanno detto meglio un'ora prima, poi mi hanno detto "Se fossero due ore sarebbe meglio"; cioè non ci ho capito niente. Però vorrei capirci qualcosa. No, non per accusare nessuno. però se io chiedo insistentemente, cioè mi devo regolare, no? ( )) Vorrei avere chiaro una volta per tutte: quanto tempo prima è opportuno che lo prenda? Ho letto dei manifesti che stavano lìl alla ASL che riguardavano però l'insulina e dove c'era la spiegazione del perché bisogna fare l'insulina almeno 20 minuti, mezz'ora prima: perché deve entrare in circolo, deve arrivare al pancreas e produrre insulina; ora la pasticca non so che giro fa e quanto tempo impiega! Accesso a informazione non rilevante
16 Ciclo virtuoso informazione-salute Riconosco il problema Ottengo il risultato desiderato Identifico l informazione l necessaria a risolverlo Competenza della persona La uso Mi attivo per cercarla Accessibilità delle conoscenze La trovo La comprendo e la trasformo in conoscenza significativa
17 Conclusioni I dati raccolti con metodo qualitativo confermano induttivamente quanto emerso da studi quantitativi, offrendoci una maggiore profondità di contenuti La gestione integrata appare essere un modello assistenziale adeguato a rispondere ai bisogni espressi dalle persone Attenzione particolare andrebbe posta agli aspetti della relazione e della comunicazione fra i professionisti e le persone I risultati emersi verranno utilizzati per costruire strumenti informativi destinati alle persone con diabete predisporre un pacchetto formativo sull autogestione basato sulla promozione delle life skills
18 La formazione per la GI del diabete: la proposta IGEA
19 Razionale del progetto formativo Esigenza di Flessibilità e individualizzazione dell offerta formativa nelle diverse Regioni Valorizzazione delle esperienze e condivisione dei saperi Omogeneità dei linguaggi e dell offerta assistenziale Adesione consapevole dei professionisti al nuovo modello assistenziale Forte componente esperienziale nel contesto di lavoro STRUTTURA MODULARE APPROCCIO ANDRAGOGICO E COSTRUTTIVISTA FORMAZIONE SUL CAMPO (ACTION LEARNING)
20 Struttura del piano di formazione sulle linee guida organizzative MODULO INTRODUTTIVO Dal progetto operativo al piano formativo In presenza Durata: ½ giornata MODULO PRELIMINARE Introduzione alla GI del diabete Auto-apprendimento Durata: 4 settimane MODULO A Linee guida organizzative In presenza Durata: 2 giorni MODULO B LG cliniche In presenza Durata: 1 giorno MODULO C Sistema informativo In presenza Durata: 1 giorno MODULO D Strumenti per l educazione terapeutica e la promozione dell autogestione In presenza Durata: 2 giorni MODULO di approfondimento e-learning MODULO di approfondimento e-learning MODULO A1 Applicazione delle linee guida organizzative per la GI del diabete Formazione sul campo Durata: 6 mesi MODULO VALUTAZIONE Valutazione dei risultati del piano di formazione e/o della GI In presenza Durata: 1 giorno
21 La sperimentazione di Santa Scolastica MODULO Formatori 1 Introduzione alla gestione integrata del diabete Autoformazione Partecipanti: tutti i neo-formatori Durata: 2 settimane MODULO Formatori 2 Linee guida organizzative per la gestione integrata del diabete. In presenza Partecipanti: 18 operatori regionali Formatori: gruppo di lavoro IGEA Sede: Santa Scolastica, Subiaco (RM) Durata: 3 giorni (2-4 ottobre 2007) MODULO Formatori 3 Preparazione delle attività didattiche Autoformazione Partecipanti: tutti i neo-formatori Durata: 2 settimane Santa Scolastica GRUPPO A MODULO Formatori 4A Linee guida organizzative per la gestione integrata del diabete Partecipanti: 18 operatori delle regioni Neo-Formatori: 9 operatori delle regioni Formatori principali: gruppo di lavoro IGEA Sede: Santa Scolastica, Subiaco (RM) Durata: 2 giorni (23-24 ottobre 2007) GRUPPO B MODULO Formatori 4B Linee guida organizzative per la gestione integrata del diabete Partecipanti: 25 operatori delle regioni Neo-Formatori: 9 operatori delle regioni Formatori principali: gruppo di lavoro IGEA Sede: Santa Scolastica, Subiaco (RM) Durata: 2 giorni (29-30 ottobre 2007) Formazione sul campo (61 neoformatori) 6 mesi (novembre aprile 2008) MODULO Formatori 5 Valutazione delle attività di formazione In presenza Partecipanti: 61 neoformatori Sede: ISS Durata: 1 giorno (30 mag 2008)
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23 Chi sono i formatori IGEA? Diabetologi MMG 8 Infermiere/i 2 Dietiste 1 Medico di Distretto Tot 61 4
24 La formazione a cascata Situazione ideale In Regione esiste un progetto già avviato E stata fatta la ricognizione delle strutture da coinvolgere Ipotesi di minima In Regione non esiste un progetto già avviato Non é stata fatta alcuna ricognizione delle strutture da coinvolgere
25 Cos è una comunità di apprendimento? H Distretto sanitario Comunità di apprendimento Ospedale H Farmacia di Distretto Centro Diabetologico Medico di medicina generale Associazione di pazienti o gruppo di auto-aiuto
26 Sviluppi futuri Supporto tecnico-metodologico alle realtà locali e regionali Sviluppo di altri moduli adottando lo stesso approccio ed allargando ad altri profili professionali (es psicologi) Valutazione degli esiti Revisione critica dell intervento Modello formativo trasferibile ad altri ambiti della salute pubblica?
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