La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo
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- Giovanni Corradi
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1 AZIENDA USL 2 LUCCA Corso di aggiornamento La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo Capannori, 25 maggio 2013 I percorsi di valutazione dell anziano Dott. Marco Farnè Responsabile UnitàFunzionale Cure Primarie
2 Gli aspetti demografici dell ASL 2 Alcuni indici demografici possono essere utilizzati per descrivere la popolazione in funzione dell età: % di persone di età 65 anni rispetto alla popolazione generale Indice di dipendenza [((65+)+(0-14))/(15-64)]x100 Indice di vecchiaia [(65+)/(0-14)]x100 La fascia d et età definita come fragile è quella oltre i 75 anni
3 % di persone di età 65 anni rispetto alla popolazione generale
4 Indice di dipendenza [((65+)+(0-14))/(15-64)]x100
5 Indice di vecchiaia [(65+)/(0-14)]x100
6 L aspetto epidemiologico Dalla Relazione Sanitaria del 2012 (relativa ai dati dell anno 2011) si evince che, nella classifica delle categorie di patologie che hanno determinato ricoveri nei presidi ospedalieri della ASL 2, tra i primi 20 posti ci sono: Cardiopatie croniche e scompenso Vasculopatie cerebrali e ictus Patologie dell apparato respiratorio e BPCO Patologie oncologiche
7 Il chronic Care Model E il modello di approccio clinico assistenziale nei confronti dei pazienti affetti da patologie croniche, tipiche della terza e quarta età.
8 Il chronic Care Model valorizza il ruolo dell infermiere, più orientato all assistenza, che opera in maggior autonomia seguendo percorsi clinicoassistenziali basati sulla prevedibilità dell evoluzione della patologia cronica.
9 Il chronic Care Model prevede l intervento medicoper le visite e le prestazioni periodiche di controllo o per affrontare problematiche cliniche emergenti.
10 Dalla Medicina d attesa La Medicina d Iniziativa, basata sul Chronic Care Model ha come principio fondamentale quello di ribaltare la logica della medicina d attesa, caratterizzata primadall espressione di una domanda e poi dall analisi dei bisogni
11 alla Medicina d Iniziativa in una logica proattiva per cui i professionisti della salute individuano i bisogni assistenziali e i fattori di rischio per la salute prima che si manifestino come domanda.
12 Finalitàdella Medicina d Iniziativa Con l obiettivo di tenere sotto controllo malattie croniche come Diabete, Scompenso cardiaco, Ictus e BPCO secondo una preordinata pianificazione degli esami e delle visite necessari, medici di famiglia, infermieri di famiglia e specialisti seguono passo passo i pazienti, in modo che l assistito si senta curato e accompagnato nel suo percorso di non salute e non pretenda in alcun modo di essere accontentato.
13 Gli anziani e l ospedale Nel 2011 la fascia degli ultra75enni, rappresentante il 13% della popolazione totale, ha fatto registrare il 30,34%dei ricoveri, contro il 44% registrato per la fascia che rappresenta il 64,6% della popolazione totale
14 I servizi territoriali per gli anziani Assistenza domiciliare Servizio infermieristico domiciliare (infermiere di famiglia) Assistenza domiciliare programmata (medico di famiglia) Assistenza domiciliare integrata (medico di famiglia + infermiere + operatore socio assitenziale + fisioterapista + medico specialista) Cure intermedie Ospedale di comunità Hospice Centri diurni Residenze Sanitarie Assistenziali
15 L assistenza domiciliare Nel 2012 sono stati assistiti circa 1500 pazienti anziani presso il proprio domicilio, pari al 5% della popolazione ultra75enne
16 Le cure intermedie Ospedale di Comunitàe Hospice
17 La Valutazione dell autosufficienza Le modalitàdi valutazione del grado di autosufficienza e i servizi erogabili sono regolati da DGRT 402/2004 LRT 66/2008)
18 La non autosufficienza quale risultato dell integrazione tra servizi sanitari e sociali Criteri Età Bisogno complesso sociale e sanitario Dimensioni della valutazione sanitaria Comorbilità e bisogni infermieristici Attività di base della vita quotidiana Attivitàstrumentali della vita quotidiana Capacità cognitive Umore Comportamento Dimensioni della valutazione sociale Condizione ambientale Condizione economica anno segnalazioni Valut. uvm
19 Gli anziani non autosufficienti e l assistenza domiciliare
20 Gli anziani non autosufficienti e l assistenza domiciliare livello di integrazione
21 L assistenza residenziale -RSA L assistenza residenziale presso le RSA pubbliche nella Piana di Lucca si basa su 221posti letto per Non Autosufficienti Di questi 14sono posti riservati a ricoveri temporanei o di sollievo
22 Alcune riflessioni Rischio di confusione tra cura e assistenza Attenzione all accanimento terapeutico Difficoltàad affrontare e accettare il fine vita
23 Grazie per l attenzione.
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