ARPA SEDE CENTRALE Settore Attività Produttive e Controlli

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1 PAG. 1 DI 19 INDICE 1 SCOPO RIFERIMENTI Riferimenti Esterni Riferimenti Interni Abbreviazioni CAMPO DI APPLICAZIONE DIAGRAMMA DI FLUSSO PREPARAZIONE DELLA VERIFICA ISPETTIVA E CONSULTAZIONE DOCUMENTALE Attività preliminare Analisi documentazione preliminarmente fornita dal gestore: Analisi documentazione preliminarmente reperita da supporti informatici e/o cartacei esterni (non provenienti dal gestore): Ulteriore documentazione da reperire/consultare in situ MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DEL CONTROLLO E APPROCCIO OMOGENEO Potenzialità MTD AIDA SVOLGIMENTO DELLA VERIFICA ISPETTIVA Attività preliminare Svolgimento dell attività ispettiva Verbali delle attività svolte Fase conclusiva Trasmissione rapporto conclusivo e aggiornamento di VISPO-IPPC Trasmissione ordinaria Trasmissione e notizia di reato Trasmissione e sanzione amministrativa VISPO IPPC Cartella di rete con materiale di supporto all attività ALLEGATI APPENDICE I FAC-SIMILE LETTERA INZIO VERIFICA ISPETTIVA Compilata da Verificata da Verifica del CODIGEN Approvata da Funzione e Nome FIRMA DATA GdL: Bertola A., Maioli G., Orlandi P., Rossetti R., Messina G., Pizzitola C. RUO Attività Produttive Emma Porro DOP DTS DAM Dir. Produttive Maria Teresa Cazzaniga Per il gruppo. Glauco Messina 19/02/2014 Emma Porro 19/02/2014 Luca Marchesi Giuseppe Sgorbati Calogero Trizzino 06/06/ /06/ /06/2014 M.T. Cazzaniga 31/07/2014 Emessa da RSGQ A- Carla Piras Carla Piras 06/08/2014 Rev. Data Descrizione 0 04/06/2010 Prima Emissione 1 16/03/2011 Modifiche su iter procedurale a seguito modifiche normative

2 PAG. 2 DI /04/2013 Modifiche strutturali a seguito di ulteriori evoluzioni normative. Revisionati i moduli MO.SL.033 e MO.SL.037. Eliminati i moduli MO.SL.035 e MO.SL /08/2014 Revisione completa IO e Moduli allegati con adeguamenti normativi; Eliminato modulo MO.SL.033 sostituito da Allegato 1.

3 PAG. 3 DI 19 1 SCOPO Scopo dell istruzione operativa è quello di definire il livello minimo delle modalità per lo svolgimento delle verifiche ispettive delle installazioni soggette alla normativa IPPC ed in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi del d.lgs. 152/2006 s.m.i. e della raccomandazione 2001/331/CE relativi alle categorie IPPC 6.6(a), 6.6(b) e 6.6(c). La verifica ispettiva rappresenta un momento dell intero processo di gestione delle ispezioni in accordo a quanto riportato nella Linea Guida Controlli di ARPA (vedi riferimenti interni) e con la pianificazione dei controlli effettuata secondo quanto previsto dall art. 29-decies, comma 11-bis e 11 ter, del D.Lgs.152/06 e s.m.i. che comprende: 1. la pianificazione dei controlli; 2. la gestione dei controlli di competenza dei gestori (autocontrollo); 3. le ispezioni ambientali; 4. il reporting sull attività. L organizzazione e le modalità di svolgimento delle verifiche ambientali devono garantire i seguenti requisiti: 1. periodicità; 2. diffusione sul territorio; 3. effettività (non solo controllo documentale); 4. imparzialità. 2 RIFERIMENTI 2.1 Riferimenti Esterni D.lgs. 152 del 3/4/2006 e s.m.i. come modificato da D.lgs. 46 del 04/03/2014 Parte Seconda - Titolo III bis: L autorizzazione integrata ambientale. Raccomandazione 2001/331/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4 Aprile 2001 che stabilisce i criteri minimi per le ispezioni ambientali negli Stati membri. D.g.r del 28/12/ determinazione delle tariffe da applicare alle istruttorie e ai controlli in materia di Autorizzazioni integrate Ambientali (art. 9 comma 4 DM 24/04/2008). Norma ISO Norma ISO Legge Regionale n.16/99 s.m.i. istitutiva di ARPA. Legge 7 agosto 1990, n. 241 s.m.i. (L. 6 novembre 2012, n. 190) Regolamento CE n. 1221/2009 sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). Best Available Techniques Reference Document (Bref) e Best Available Tecniques (BAT) per I singoli settori pubblicate sul sito Riferimenti Interni Manuale Qualità di ARPA Lombardia Linea Guida Controlli ARPA (LG.SL.003)

4 PAG. 4 DI Abbreviazioni ABBREVIAZIONE AIA AIDA AC AT UDA BAT-MTD BDR EA ERICA G.I. CRS IPPC MO MUD PdM POA/PUA E-PRTR RP RTO V.I. VISPO- IPPC DESCRIZIONE Autorizzazione Integrata Ambientale Applicativo Integrato di Autocontrollo per Aziende IPPC Autorità Competente Allegato Tecnico Ufficio d Ambito Best Available Tecniques- Migliore Tecniche Disponibili Banca Dati Regionale dei sistemi veterinari Effluenti di Allevamento Supporto di calcolo delle Emissioni, loro Riduzione Integrata e Controllo negli Allevamenti zootecnici Gruppo Ispettivo (comprensivo di RTO) Carta Regionale dei Servizi Integrated Pollution Prevention and Control Modulo Modello Unico Dichiarazione Piano di Monitoraggio Programma Operativo Aziendale/Piano di Utilizzazione Agronomica European Pollution Release and Transfer Register Responsabile Procedimento Referente Tecnico Organizzativo Verifica Ispettiva Visite Ispettive On line per le aziende IPPC (applicativo)

5 PAG. 5 DI 19 3 CAMPO DI APPLICAZIONE La presente istruzione operativa si applica ogni qualvolta venga iniziata un ispezione relativa ad un installazione IPPC di allevamento intensivo di cui al punto 6.6 a), b) e c) dell allegato VIII alla Parte Seconda - Titolo III bis d.lgs. 152/2006 s.m.i., ubicato in Regione Lombardia. Tali modalità di controllo vengono effettuate sia durante l attività ordinaria che quella straordinaria, in accordo con quanto riportato nella Linea Guida Controlli ARPA e ai documenti tecnici per la corretta esecuzioni dei controlli per specifica matrice ambientale. Attività ordinaria: è programmata (di regola come da normativa vigente e come da AIA) e fa parte della pianificazione delle ispezioni IPPC per il territorio lombardo. Tale attività riguarda l intera installazione e le indagini da svolgere vengono preventivamente definite sulla base di valutazioni riguardanti i potenziali impatti del complesso sull ambiente. L attività ordinaria ha la finalità di accertare: a) il rispetto delle condizioni dell'autorizzazione integrata ambientale; b) la regolarità dei controlli a carico del gestore, con particolare riferimento alla regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell'inquinamento nonché al rispetto dei valori limite di emissione; c) che il gestore abbia ottemperato ai propri obblighi di comunicazione e in particolare che abbia informato l'autorità competente regolarmente e, in caso di inconvenienti o incidenti che influiscano in modo significativo sull'ambiente, tempestivamente dei risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto. Ha inoltre la finalità di: 1. sensibilizzare il gestore al raggiungimento della conformità all AIA ed ad ottimizzare l attività di autocontrollo; 2. valutare l efficacia e l adeguatezza dell AIA e in particolare del Piano di Monitoraggio (indicato in seguito PdM). Con PdM si intende l insieme delle attività che l azienda effettua a livello di monitoraggio e i relativi controlli, anch essi programmati e attuati autonomamente dal Gestore, pertanto intesi come auto-controllo; 3. acquisire le informazioni che, insieme a quelle derivanti dall autocontrollo, potranno essere riportate nella relazione finale; 4. alimentare il processo del miglioramento continuo dei contenuti ambientali delle autorizzazioni. I costi dell attività ordinaria sono a carico del gestore dell azienda e soggetti a tariffazione in accordo alla normativa regionale vigente. Attività straordinaria: attività che non può essere oggetto di pianificazione e programmazione e che richiede spesso tempestività di intervento a seguito di un particolare evento. Può riguardare singoli aspetti o ben definite parti del complesso ed è finalizzata a rispondere ad una specifica richiesta pervenuta ad ARPA. Viene effettuata quando i dati disponibili dell autocontrollo e dei controlli ordinari già condotti non sono sufficienti a dare risposte in caso di:

6 PAG. 6 DI reclami ambientali significativi e/o pertinenti e comunque opportunamente documentati; 2. specifiche problematiche locali; 3. particolari problematiche legate a specifiche categorie di impianto; 4. necessità di acquisizione di ulteriori informazioni ambientali; 5. gravi incidenti ambientali, inconvenienti o inadempienze; 6. istruttoria per il rilascio dell AIA e/o per modifiche sostanziali; 7. riesame dell AIA; 8. necessità di verifica che il gestore abbia adottato adeguate misure prescritte a seguito del controllo ordinario (adozione delle modifiche sostanziali); 9. necessità di valutazione della conformità di singoli interventi (es. messa a regime di un impianto, di parte di esso o di un nuovo sistema di abbattimento); 10. richiesta da parte dell Autorità Giudiziaria; 11. richiesta da parte dell Autorità Competente. I costi dell attività straordinaria non sono a carico del gestore e rimangono in capo dell Autorità Competente ai controlli o di ARPA, qualora eseguiti d iniziativa, o all Autorità Competente nei casi previsti dal punto comma 4. dell articolo 29 - decies del D.lgs. 152/06 e s.m.i. 4 DIAGRAMMA DI FLUSSO Non necessario 5 PREPARAZIONE DELLA VERIFICA ISPETTIVA E CONSULTAZIONE DOCUMENTALE 5.1 Attività preliminare Individuata l azienda da controllare in base al piano e al calendario di controllo (Dipartimentale o sovra-dipartimentale), la preparazione della visita per ogni complesso IPPC viene effettuata in base ai contenuti dell AIA (criticità, prescrizioni, progetti ed interventi richiesti, PdM), agli esiti ed alle valutazioni dell autocontrollo, alle comunicazioni di adeguamento, ai precedenti controlli; alle eventuali procedure del SGA qualora siano utili all approfondimento di particolari criticità relativamente alla verifica ispettiva da effettuare. Vengono definiti: 1. la composizione del gruppo ispettivo (di seguito G.I.); 2. il programma della verifica e in particolare: gli aspetti da controllare in base all analisi della documentazione già presente e trasmessa dall azienda in sede di verifica; gli eventuali campionamenti da eseguire (predisposizione di strumentazione e le analisi di laboratorio); il tempo previsto (non vincolante); la tariffa applicata.

7 PAG. 7 DI 19 Fermo restando i concetti generali esposti nella Linea Guida Controlli ARPA circa la gestione di un attività ispettiva (e ai documenti tecnici ad essa connessi), si ritiene utile precisare che gli eventuali controlli analitici saranno programmati e attivati qualora se ne riscontri la necessità sulla base: delle attività di controllo svolte; della valutazione critica degli autocontrolli eseguiti nell ambito del PdM; E necessario trasmettere almeno 15 giorni prima la comunicazione in Allegato I alla presente istruzione operativa. Tale comunicazione, oltre che al Gestore, viene inviata anche: - al Comune (Amministrazione comunale) in cui è ubicato l impianto; - all Autorità Competente; - all Ufficio d Ambito e al Gestore del Servizio Idrico Integrato se presenti scarichi di acque reflue industriali recapitate in fognatura; - ASL - Servizio di medicina veterinaria; - altri Enti se pertinenti (Parchi, ecc.); e contiene le seguenti informazioni: - data del primo sopralluogo in situ; - richiesta di documentazione da trasmettere al RTO in digitale (modulistica presente nella cartella L:\PROGETTI\APC-CONDIVISIONE DIP\MONDO AGRICOLTURA e trasmessa al Gestore) da tenere a disposizione per il sopralluogo come sotto riportato(*). - nominativo del referente ARPA per la Verifica Ispettiva denominato Referente Tecnico Organizzativo (di seguito indicato RTO). - La richiesta di conferma del nominativo della figura aziendale di riferimento per l IPPC e del relativo indirizzo , nonché la richiesta del nominativo del soggetto aziendale in possesso delle deleghe in materia ambientale. (*) IN RELAZIONE ALLA DOCUMENTAZIONE DA RICHIEDERE ALL AZIENDA, E NECESSARIO VERIFICARE PRELIMINARMENTE QUANTO GIA A DISPOSIZIONE PRESSO L AC E/O IL DIPARTIMENTO ARPA. Se la documentazione già presente consente il controllo come sotto specificato non è necessario richiederla all azienda. L RTO è la figura individuata di volta in volta dal Responsabile del Procedimento avente il compito di coordinare il lavoro del G.I. e di tenere i contatti con l Azienda nel corso della verifica ispettiva. (dall Allegato1 alla presente IO, devono essere stralciati i punti non pertinenti sulla base delle valutazioni preliminari svolte). L RTO è la figura, individuata di volta in volta dal Responsabile del Procedimento, avente il compito di coordinare il lavoro del G.I. e di tenere i contatti con l Azienda nel corso della verifica ispettiva. La composizione del GI è a cura del responsabile del procedimento e viene definita tenendo in considerazione i seguenti fattori: - posizione ricoperta dal personale in ARPA;

8 PAG. 8 DI 19 - ruolo ricoperto nel GI; - curriculum professionale, specifiche competenze possedute; - curriculum formativo omogeneo alle registrazioni contenute nel fascicolo personale del funzionario - necessità di ruotare i componenti del GI - necessità di prevedere GI diversi per verifiche successive alla stessa installazione Il GI potrà avere al massimo una persona che ha già fatto parte del team istruttorio per quella installazione. Il piano dei controlli e la costituzione dei GI dovranno essere predisposti all inizio dell anno. In occasione della comunicazione, da parte del responsabile di procedimento, del piano dei controlli ai funzionari individuati e della relativa assegnazione allo specifico GI, l eventuale sussistenza di situazioni di conflitto di interesse dovranno essere comunicate dal funzionario al proprio responsabile mediante il fac-simile (MO.SL.057). 5.2 Analisi documentazione preliminarmente fornita dal gestore: In relazione alla documentazione preliminarmente trasmessa e riportata in Allegato I è opportuno, anche se non obbligatorio, effettuare le seguenti analisi documentali: Documentazione di cui al punto 2 Una planimetria aggiornata relativa: alla destinazione delle singole strutture di allevamento con la distribuzione degli spazi interni piante e sezioni - (box, paddock, superficie di stabulazione, ecc); alle emissioni in atmosfera (mulini essiccatori, caldaie, ecc); alla rete e agli scarichi idrici, ai serbatoi carburanti alle aree di stoccaggio rifiuti, ad eventuali impianti tecnologici annessi (trattamento liquami, biogas, ecc). Tali planimetrie dovranno essere quotate e debitamente firmate dal Gestore ed eventualmente firmate da professionista. Qualora siano occorse modifiche rispetto alla situazione descritta nell Allegato Tecnico all AIA, la nuova planimetria deve evidenziare i cambiamenti avvenuti; Utilizzare per conduzione sopralluogo ed evidenziazione delle modifiche strutturali e gestionali. Da utilizzarsi per il controllo in situ delle dimensioni delle strutture di stabulazione e di stoccaggio al fine dell analisi delle potenzialità che il complesso può esprimere (numero posti), e per l eventuale misurazione a campione di alcune strutture rappresentative (ad esempi stalle, vasche accumulo reflui, ecc) del complesso IPPC. Documentazione di cui al punto 3: planimetria in scala adeguata dei terreni (ex GES, ecc) correlati ad ogni PUA. Per le aziende per le quali la distribuzione degli effluenti da allevamento è autorizzata con l AIA, è da utilizzarsi unitamente al PUA.

9 PAG. 9 DI 19 Documentazione di cui al punto 4: Foglio elettronico riassuntivo con le movimentazioni degli animali relative agli ultimi tre anni (completi) degli animali, desumibili dal registro di stalla (ex D.P.R. 317/96) e dalle bolle di acquisto e vendita e/o altri documenti con le medesime informazioni. Qualora l azienda non disponesse dei suddetti dati organizzati in modo strutturato e su specifico supporto informatico, si rimanda al Modulo A. Se la compilazione della specifica sezione di AIDA viene effettuata per singola movimentazione di animali, il foglio elettronico può essere sostituito dalla compilazione dell applicativo stesso. Serve per determinare la reale consistenza dell allevamento (differente dalla potenzialità dell allevamento), individuare alcuni valori di tale modulo per verificare la corrispondenza a campione con i documenti originali presenti in azienda (registro di stalla e documento di trasporto). Il MODULO A è scaricabile dalla cartella di rete L:\PROGETTI\APC-CONDIVISIONE DIP\MONDO AGRICOLTURA Documentazione di cui al punto 5: Se non già disponibili nella specifica sezione di AIDA, foglio elettronico riassuntivo con informazioni di cui sotto relativi agli ultimi 3 anni: o o o CARATTERISTICHE delle RAZIONI N razioni; Quantità distribuita per categoria capo/razione; Composizione della razione distribuita (Sostanza Secca, proteina grezza e Fosforo). Qualora l azienda non disponesse dei suddetti dati su specifico supporto informatico, si rimanda al MODULO B. Tali informazioni vanno utilizzate per valutare la gestione dell allevamento e la rispondenza su quanto dichiarato in ERICA e AIDA (nella specifica sezione da quando disponibile) e la realtà aziendale. Documentazione di cui al punto 6: In caso di presenza di impianti tecnologici (ad. es. impianti di biogas, impianti termici, di abbattimento azoto, ecc.), dovranno essere fornite le informazioni di dettaglio di cui al MODULO C. i dati recepiti servono per compilare il report di verifica IPPC e valutare l efficienza degli impianti tecnologici ai fini delle performances gestionali e ambientali. Nel caso di impianti di biogas la perdita complessiva di volume considerata accettabile è al massimo del 5%.

10 PAG. 10 DI 19 Il MODULO C è scaricabile dalla cartella di rete L:\PROGETTI\APC-CONDIVISIONE DIP\MONDO AGRICOLTURA 5.3 Analisi documentazione preliminarmente reperita da supporti informatici e/o cartacei esterni (non provenienti dal gestore): Oltre a quanto richiesto nella lettera di avvio è necessario reperire la seguente documentazione: POA/PUA per gli ultimi 3 anni da scaricarsi presso la BANCA DATI REGIONALE Tali informazioni sono da utilizzarsi per confrontare la consistenza ordinaria dei capi allevati, le categorie dei capi e i pesi vivi con le elaborazioni di cui al punto 4. DB VETERINARI PER CONSISTENZA ALLEVAMENTO. È possibile chiedere l accesso al BDR attraverso richiesta al dipartimento di prevenzione veterinario locale. Tali informazioni sono da utilizzarsi essenzialmente per la valutazione della consistenza dell allevamento con dati rilevati dal servizio veterinario. INFORMAZONI METEOROLOGICHE Tali informazioni sono reperibili internamente alla struttura ARPA METEO o altra struttura e modalità interna per la parte relativa alle precipitazioni da sovrapporre alle epoche di distribuzioni riportate nei registri. Serve per verificare che la distribuzione degli E.A. sia stata effettuata in momenti in cui non erano presenti eventi piovosi significativi (evento piovoso almeno superiore ai 10 mm). 5.4 Ulteriore documentazione da reperire/consultare in situ Da reperire in azienda in aggiunta a quanto già richiesto alla lettera di avvio e da quanto già acquisito da altre fonti esterne: Registro trattamenti sanitari e bolle di acquisto ex d.lgs 193/06 e d.lgs 158/06 il G.I. valuta la documentazione fornita e contestualmente verifica le condizioni del deposito temporaneo. Raccoglie evidenze relative alla gestione dei rifiuti tramite la verifica a campione di operazioni di CER significativi corredati da FIR (Formulario Identificazione Rifiuto). Le informazioni riportate nel registro dei trattamenti sanitari forniscono indicazioni relative alla corretta codifica come rifiuto sanitario pericoloso dei contenitori di alcuni farmaci.

11 PAG. 11 DI 19 Inoltre, si fa presente che alimenti usciti dal circuito della distribuzione possono essere utilizzati nei mangimifici aziendali previa autorizzazione sanitaria al di fuori della normativa dei rifiuti. A tale fine è necessaria la sola verifica della presenza dell autorizzazione sanitaria. Registro di utilizzazione degli EA (effluenti di allevamento) ed altri fertilizzanti azotati relativo agli ultimi 3 anni (cartaceo o informatizzato) e relativi documenti di trasporto 1 : tali informazioni sono da utilizzarsi per confrontare le epoche di distribuzione con quanto preventivato nei POA/PUA e verificato nei registri e con l andamento meteorologico delle epoche indicate sulla base delle informazioni METEO reperite come sopra specificato. Documentazione inerente la gestione dei rifiuti per almeno il biennio precedente alla data di verifica (ad es. Registro di carico e scarico dei rifiuti, formulari, MUD, iscrizione al SISTRI, adesione ad eventuale accordo programma provinciale). Qualora servissero le dichiarazioni MUD disponibili dell azienda possono essere richieste tramite mail all indirizzo osservatoriorifiuti@arpalombardia.it Dichiarazione E-PRTR (ex INES) se dovuta. Verifica della presenza della dichiarazione E-PRTR. Rapporti di prova effettuate in accordo a specifiche autorizzazioni e/o prescrizioni (analisi terreni, acque sotterranee, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, ecc). tale documentazione va visionata in azienda ed eventualmente acquisita copia per alcuni rapporti di prova significativi, al fine di verificare il rispetto dei limiti. Verifica della coerenza documentale trasmessa dall azienda e acquisita. durante il sopralluogo il gruppo ispettivo verifica a campione che quanto riportato nella documentazione corrisponda a quanto presente nell impianto. 6 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DEL CONTROLLO E APPROCCIO OMOGENEO CRITERI BASE PER LA VALUTAZIONE - SE RITENUTI NECESSARI O IN RISPOSTA A SPECIFICHE RICHIESTE. Per facilitare lo svolgimento dell attività potrà essere utilizzata la check-list ( Check list Zootecnica_STRUMENTO_ARPA.xlsx ) presente nella cartella di rete L:\PROGETTI\APC- CONDIVISIONE DIP\MONDO AGRICOLTURA di cui al paragrafo La verifica riguarda le aziende per le quali la distribuzione degli EA è autorizzata con l AIA

12 PAG. 12 DI Potenzialità Ai fini della determinazione della potenzialità dell allevamento, utilizzando anche le planimetrie aggiornate fornite dall azienda o reperite in altro modo, è opportuno verificare le superfici utili di allevamento come da D.M. 29/01/2007 Linee guida per l identificazione delle MTD per la categoria IPPC 6.6 consultando il capitolo K soglie in termini di posti. A tal fine è possibile utilizzare lo strumento foglio calcolo posti presente nella cartella condivisa dedicata (vedi par. 7.6) ove sono riportate indicazioni puntuali per tale adempimento. 6.2 MTD Si verificano le MTD in base a quanto riportato in AT, e alle disposizioni normative. In particolare è possibile reperire le MTD al link di cui al paragrafo 7.6 (cartella di rete). 6.3 AIDA E prevista la registrazione sul portale AIDA delle attività di autocontrollo delle aziende in ottemperanza a quanto previsto dal PdM inserito nell AIA. 7 SVOLGIMENTO DELLA VERIFICA ISPETTIVA 7.1 Attività preliminare In questa fase il RTO ha il compito di: presentare il gruppo ispettivo che, di norma, deve essere costituito da 2 funzionari ARPA; illustrare le finalità della Verifica Ispettiva, facendo esplicito riferimento alla normativa nazionale (d.lgs. 152/2006 e s.m.i.) e all AIA rilasciato all azienda; comunicare al Gestore dell installazione la modalità di conduzione della V.I.; valutare se sono necessari interventi specialistici (quali ad esempio misure alle emissioni o agli scarichi idrici). 7.2 Svolgimento dell attività ispettiva. La V.I. in situ - di norma - viene conclusa in 1 giornata, salvo altre esigenze. Per ragioni di ordine sanitario non si possono effettuare accessi in due aziende diverse nella stessa giornata. Normalmente non si devono superare i 90 giorni fra la data di trasmissione della lettera di inizio ispezione e la data di trasmissione del rapporto conclusivo. Durante le giornate di V.I. il G.I. condurrà le attività descritte ai punti sopra riportati. 7.3 Verbali delle attività svolte Alla fine della giornata di sopralluogo è necessario redigere il verbale (MO.SL.034). Nel verbale devono essere presenti almeno i seguenti elementi: nomi dei componenti del G.I. e del RTO presenti nella giornata;

13 PAG. 13 DI 19 nomi e qualifiche delle figure aziendali che hanno partecipato alla V.I. Tra questi nomi deve risultare il Gestore dello stabilimento ed i relativi dati anagrafici in quanto titolare dell AIA e, se non presente, il nome del suo rappresentante; elenco delle verifiche condotte nella giornata; eventuali prelievi e misure effettuate; materiale acquisito specificando se in digitale o cartaceo; ora di inizio e di conclusione dei lavori; firma del RTO e del referente IPPC dell azienda. 7.4 Fase conclusiva Il G.I. sulla base dei rilievi effettuati in sede di sopralluogo, sulla base della documentazione acquisita e recepita, predispone la relazione finale così come previsto dal modulo MO.SL.37. Il G.I. deve rendere edotto il Gestore delle criticità e difformità riscontrate in sede di sopralluogo che costituiranno gli elementi fondamentali del rapporto conclusivo. È facoltà del G.I., solo in casi particolari e qualora fossero necessario ulteriori evidenze, di prevedere una successiva giornata di confronto col Gestore al fine di discutere tali risultati. Il gruppo ispettivo predispone la relazione finale sulla base del modulo MO.SL.037 nel quale dovranno essere riportati: tutti i riscontri visionati in fase di sopralluogo, l elaborazione degli eventuali esiti analitici e l interpretazione degli stessi; gli eventuali elementi critici riscontrati rispetto sia a problematiche di tipo impiantistico/gestionale sia derivanti dal contesto territoriale in cui l azienda è inserita; le inottemperanze riscontrate rispetto a quanto prescritto dall AIA, le quali possono dare origine a: proposte di assunzione di provvedimenti di diffida/sospensione da parte dell Autorità Competente; in tale contesto vengono avanzate proposte di risoluzione e tempi di adeguamento basate su valutazioni tecniche; contestazione di sanzioni amministrative segnalazione all Autorità Giudiziaria; le proposte all Autorità Competente di modifiche da inserire nell Allegato Tecnico dell AIA quali ulteriori raccomandazioni e/o prescrizioni oppure revisione/integrazione di alcuni punti; gli eventuali punti di miglioramento su cui l azienda dovrebbe agire ovvero gli interventi che ARPA suggerisce direttamente all azienda al fine di migliorare le performances ambientali ad esempio applicazione di nuova BAT. La relazione conclusiva deve essere firmata dal G.I. e dal Responsabile del Procedimento, individuato nell ambito del Dipartimento. 7.5 Trasmissione rapporto conclusivo e aggiornamento di VISPO-IPPC Trasmissione ordinaria La relazione finale deve essere SEMPRE trasmessa, entro due mesi dall ultima visita in loco (art.29 decies, comma 5, D.Lgs. 152/06 e s.m.i.): al Gestore dell Impianto;

14 PAG. 14 DI 19 al Comune (Amministrazione comunale); all Autorità Competente; all ASL territorialmente competente; all Ufficio d Ambito se pertinente; ad eventuali altri Enti coinvolti Trasmissione e notizia di reato Qualora la verifica ispettiva evidenzi violazioni sanzionate penalmente, si procede con nota separata alla trasmissione della segnalazione all Autorità Giudiziaria In questo caso nella relazione finale non dovrà essere esplicitamente menzionata la comunicazione della notizia di reato, mentre dovranno essere riportate le incongruenze rilevate Trasmissione e sanzione amministrativa Qualora fosse necessario effettuare contestazioni di natura amministrativa, si procede inoltre alla trasmissione del verbale di accertamento e contestazione dell illecito amministrativo all Autorità Competente e al Gestore. Il verbale può coincidere con la relazione finale laddove l analisi degli atti e dei documenti, dei rilievi descrittivi e fotografici acquisiti durante i sopralluoghi abbiano comportato la necessità di successiva elaborazione, confronto e validazione VISPO IPPC Il Responsabile del Procedimento assicura che tutti i dati relativi alle ispezioni e la relazione conclusiva siano archiviati nell apposito sistema informatico di gestione dei controlli (applicativo VISPO-IPPC). In particolare va curato l aggiornamento almeno delle seguenti informazioni e di tutte quelle che verranno rese obbligatorie: l anagrafica dell azienda oggetto di ispezione completa di tutti i dati. Se non fosse possibile inserire queste informazioni in VISPO-IPPC direttamente dal Dipartimento, è necessario inviare una all indirizzo rir_ippc@arpalombardia.it con i dati aziendali, il codice attività IPPC della Ditta. Dovranno inoltre essere comunicati eventuali variazioni rispetto a quanto già inserito nel database (ad esempio cambi di ragione sociale e/o volturazioni); l autorizzazione AIA rilasciata all azienda (almeno numero dell atto); il tipo di verifica (ordinaria o straordinaria); la data di trasmissione della lettera di inizio, data sopralluogo, data conclusione e data trasmissione rapporto conclusivo; caricamento della relazione finale e relativa documentazione utilizzata per il controllo; eventuali criticità o difformità; eventuali segnalazioni e/o sanzioni amministrative. Ai fine della contabilizzazione della verifica ispettiva per il raggiungimento degli obiettivi è necessario effettuare almeno tale compilazione.

15 PAG. 15 DI Cartella di rete con materiale di supporto all attività Al seguente link è possibile scaricare materiale di supporto utile allo svolgimento dell attività di controllo: L:\PROGETTI\APC-CONDIVISIONE DIP\MONDO AGRICOLTURA 8 ALLEGATI MO.SL.037 RAPPORTO CONCLUSIVO (zootecniche) MO.SL.034 VERBALE DI SOPRALLUOGO MO.SL.057 DICHIARAZIONE CONFLITTO D INTERESSI Allegato 1 - FAC-SIMILE LETTERA INZIO VERIFICA ISPETTIVA

16 PAG. 16 DI 19 ALLEGATO I FAC-SIMILE LETTERA INZIO VERIFICA ISPETTIVA Prot. n. Prat. n. <Luogo>, <Data> Al Gestore della Ditta <Ragione sociale> <Indirizzo> <Comune>, <Provincia> Al Sindaco del Comune di <Comune> e p.c. Alla Provincia di <Provincia> All Ufficio d Ambito ASL Servizio di medicina veterinaria Altri Enti se pertinenti Oggetto: Verifica Ispettiva presso l Azienda <Ragione Sociale> ubicata in Comune di <Comune> (<Provincia>) - Autorizzazione Integrata Ambientale n. del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. In accordo con quanto previsto dal piano dei controlli (e dall Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) è stata programmata la verifica ispettiva di cui all oggetto al fine di accertare il rispetto delle condizioni ivi previste. Si comunica pertanto che in data <gg-mm-aaaa>, a partire dalle ore <xx.xx>, presso il complesso IPPC avrà luogo la verifica in situ. Si richiede al Gestore di TRASMETTERE ANTICIPATAMENTE E NON OLTRE 15 gg dal ricevimento della presente la documentazione di cui all Allegato, preferibilmente su supporto digitale (via PEC del Gestore o su supporto ottico con lettera di trasmissione a firma dello stesso Gestore), se non già fornita. Qualora la documentazione richiesta non fosse resa disponibile o non fosse recapitata entro tale data, la verifica ispettiva potrà comportare ulteriori giornate di sopralluogo in situ al fine di accertare e raccogliere i dati richiesti. Tali informazioni hanno lo scopo di approfondire preliminarmente la conoscenza dell Azienda al fine di orientare la verifica ispettiva; inoltre in sede di sopralluogo saranno visionati e discussi i documenti e le relazioni inoltrati per la richiesta di autorizzazione, l Allegato Tecnico ed il verbale della Conferenza dei Servizi. All incontro parteciperà il Gruppo Ispettivo di ARPA Lombardia ed è richiesta la presenza del Gestore e del responsabile IPPC di codesta Azienda, con l eventuale supporto del consulente che ha seguito la procedura per il rilascio dell A.I.A. Il Gruppo Ispettivo sarà costituito da tecnici di ARPA Lombardia, che svolgeranno l attività di verifica del rispetto delle condizioni stabilite dall AIA, attraverso analisi di documenti e registri, visita del complesso IPPC, eventuali misure e campionamenti, svolte in una o più giornate successive.

17 PAG. 17 DI 19 Si coglie l occasione per chiedere al Comune in indirizzo di verificare se, dalla data di rilascio dell AIA sono intervenute variazioni a: PRG (o PGT) comunale. nuovo Piano di Zonizzazione Acustica. reticolo idrico minore e il relativo Regolamento di Polizia idraulica che possa avere inerenza col sito. Qualora emergano variazioni che interessino il sito, dovrà essere data comunicazione allo scrivente e alla Provincia come autorità competente. Si ricorda che, ai sensi dell art. 33 comma 3 bis del d.lgs. 152/06 s.m.i., gli oneri relativi ai controlli sono posti a carico dei soggetti gestori in base ad apposito tariffario; a riguardo si fa presente che la tariffa relativa al controllo, in base a quanto riportato al paragrafo D Parte 3 della d.g.r del 28/12/12, sarà così ripartita: Tariffa fissa (Tc): 850 euro IVA esclusa Tariffa analisi (eventuale) calcolata in base alle analisi effettuate applicando le tariffe indicate all All. V del D.M. 24 aprile 2008; questa componente della tariffa non potrà in ogni caso superare l importo della tariffa fissa (Tabella M del par. F parte 2 della d.g.r del 28/12/12) Si fa quindi riserva dell amministrazione di richiedere l effettuazione dell eventuale versamento in relazione a quanto disposto dalle norme su indicate una volta conclusa la visita ispettiva. Si comunica, infine, che il Referente Tecnico Organizzativo ARPA per la verifica ispettiva è <nome e cognome> <telefono> < > Distinti saluti. Il Responsabile di UO / Il Direttore di Dipartimento

18 PAG. 18 DI 19 DOCUMENTAZIONE DA TRASMETTERE (stralciare le voci non necessarie): 1. Conferma del nominativo del referente IPPC dell azienda e i relativi recapiti (mail, fax, telefono); 2. una planimetria aggiornata relativa: a. alla destinazione delle singole strutture di allevamento con la distribuzione degli spazi interni piante, sezioni - (box, paddock, superficie di stabulazione, ecc); b. alle emissioni in atmosfera (mulini essiccatori, caldaie, ecc); c. alla rete e agli scarichi idrici, ai serbatoi carburanti, alle aree di stoccaggio rifiuti, ad eventuali impianti tecnologici annessi (trattamento liquami, biogas, ecc). Tali planimetrie dovranno essere quotate e debitamente firmate dal Gestore ed eventualmente firmate da professionista. Qualora siano occorse modifiche rispetto alla situazione descritta nell Allegato Tecnico all AIA, la nuova planimetria deve evidenziare i cambiamenti avvenuti; 3. planimetria in scala adeguata delle unità gestionali GES correlata ad ogni PUA; 4. Foglio elettronico riassuntivo con le movimentazioni relativo agli ultimi tre anni (completi) degli animali, desumibili dal registro di stalla (ex D.P.R. 317/96) e dalle bolle di acquisto e vendita. Qualora l azienda non disponesse dei suddetti dati organizzati in modo strutturato e su specifico supporto informatico, si rimanda al Modulo A; Se la compilazione della specifica sezione di AIDA viene effettuata per singola movimentazione di animali, il foglio elettronico può essere sostituito dalla compilazione dell applicativo stesso. (PdM paragrafo F.2.1 capi allevati) 5. Se non già disponibili nella specifica sezione di AIDA, elettronico riassuntivo con informazioni di cui sotto relativi agli ultimi 3 anni: o o o CARATTERISTICHE delle RAZIONI N razioni; Quantità distribuita per categoria capo/razione; Composizione della razione distribuita (Sostanza Secca, proteina grezza e Fosforo). Qualora l azienda non disponesse dei suddetti dati su specifico supporto informatico, si rimanda al Modulo B. Inoltre trasmettere i report/stampe completi relative alle elaborazioni ERICA. (PdM paragrafo F.2.2 mangimi e F.2.3 mangimi e bilancio aziendale delle produzioni di azoto e fosforo). 6. In caso di presenza di impianti tecnologici (ad esempio impianti di biogas, impianti termici, di abbattimento azoto, ecc.), dovranno essere fornite le informazioni di dettaglio di cui al MODULO C. (vedi PdM) TENERE A DISPOSIZIONE: - registro trattamenti sanitari e bolle di acquisto ex d.lgs 193/06 e d.lgs 158/06; - registro delle distribuzioni degli effluenti di allevamento; - documenti di trasporto degli effluenti di allevamento di cui alla d.d.g del 15/6/2012 e documenti di trasporto dei sottoprodotti di origine animale; - documentazione inerente la gestione dei rifiuti per il biennio precedente alla data di verifica (ad es. Registro di carico e scarico dei rifiuti, formulari, MUD, iscrizione al SISTRI, adesione ad eventuale accordo programma provinciale); - dichiarazione E-PRTR (ex INES) se dovuta;

19 PAG. 19 DI 19 - comunicazioni effettuate all Autorità Competente; - Relazione e documenti allegati alla richiesta di A.I.A.

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