REGOLAMENTO INTERNO DI FUNZIONAMENTO

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1 REGOLAMENTO INTERNO DI FUNZIONAMENTO Comunità di accoglienza CASA DEL SORRISO (ex art. 2 comma 1 lettera i) e art. 5 del D.P.G.R. FVG 14/02/1990, n. 083/Pres) TIPOLOGIA DELLA STRUTTURA La Comunità di Accoglienza Casa del Sorriso, sita in Villa Santina (UD), Via Piave n. 36, gestita dall, accoglie temporaneamente gestanti e madri con figli minori, che si trovano in situazioni di disagio sociale e/o relazionale. Si caratterizza per l approccio di tipo familiare. OBIETTIVI Gli obiettivi generali della struttura riguardano la tutela della relazione madre bambino e del periodo di gravidanza e tendono a: Prevenire la rottura del legame madre-bambino e l istituzionalizzazione del minore Offrire sostegno a madri che si trovano in situazioni di disagio socio educativo - relazionale; Proteggere la gravidanza, nascita e maternità, aiutando la donna a realizzare il percorso sanitario, sociale, terapeutico ed educativo necessario; Supportare la relazione tra madre e bambino, per aiutare il genitore a riconoscere e sostenere le proprie necessità di crescita in sintonia con quelle del figlio; Offrire un esperienza di vita comunitaria, che sia occasione per una maturazione personale, in un clima favorevole alla comunicazione ed al confronto. Promuovere percorsi di autonomia e di auto-organizzazione delle madri accolte, favorendone il reinserimento a livello sociale e lavorativo Garantire la possibilità, laddove previsto, di mantenere relazioni familiari significative Proteggere il bambino mediante un insieme di interventi specifici, qualora la madre non sia in grado di realizzare, nonostante adeguati supporti, le condizioni favorevoli per la crescita psicofisica del figlio. TIPOLOGIA DEL PERSONALE ADDETTO Il servizio è assicurato 24 ore su 24 per tutto l anno. Per il tipo di utenza ospitata, è garantito il personale necessario a coprire la fascia diurna e notturna, con turni di lavoro definiti secondo le esigenze degli utenti. In particolare è prevista la presenza delle seguenti figure professionali: Un direttore, nominato dal Consiglio direttivo dell associazione Casa Famiglia Luigi Scrosoppi O.N.L.U.S., con compiti di programmazione strategica, di riferimento verso le Istituzioni, di definizione dell organizzazione rispetto al personale e alle modalità generali di conduzione della struttura. 1

2 Un educatore professionale, in possesso di laurea in Scienze dell Educazione, avente la funzione di coordinatore della struttura, con compiti di organizzazione interna, referenza verso l esterno, collegamento con i servizi e le istituzioni del territorio e gestione anche economica della quotidianità. Un secondo educatore professionale, laureato, con la funzione di collaboratore del primo a tutti i livelli. Un operatore socio-sanitario (OSS), con funzioni operative di assistenza nella gestione della vita quotidiana della casa e degli utenti. Un operatore generico, in possesso di una comprovata competenza ed esperienza sul piano socioassistenziale, che garantisce la presenza notturna. Tutti questi operatori sono assunti dall associazione Casa Famiglia Luigi Scrosoppi O.N.L.U.S. con apposito contratto di lavoro, uniformato alle disposizioni del vigente CCNL UNEBA. In caso di necessità è prevista la consulenza di specialisti; la supervisione esterna è affidata a esperti con specifica formazione in ambito psico-pedagogico. Avendo l associazione Casa Famiglia Luigi Scrosoppi ONLUS stipulato apposite Convenzioni con la facoltà di Scienze dell Educazione dell Università degli Studi di Trieste e con la facoltà di Scienze della Formazione dell Università degli Studi di Udine, è prevista la presenza di tirocinanti. La collaborazione di volontari e/o famiglie disponibili può integrare il lavoro degli operatori. I compiti degli operatori sono quelli di accompagnamento della madre nella cura di sè stessa e del proprio bambino e nell acquisizione dell autonomia necessaria per quanto riguarda la gestione propria, dei figli e dell ambiente in cui vive. Pertanto l operatore sarà presente in tutti quei momenti e quelle attività che necessitano di affiancamento e sostegno della madre per l acquisizione delle capacità genitoriali e nel suo percorso verso l autonomia. In questo senso si garantisce, da parte di tutto il personale addetto, un adeguata propensione all ascolto, alla condivisione e allo sviluppo delle capacità relazionali. L équipe degli operatori, con la guida del direttore o di un supervisore esterno, si riunisce settimanalmente per pianificare, coordinare e verificare gli interventi. Al fine di perseguire un continuo miglioramento qualitativo del servizio offerto, a tutti gli operatori è richiesto di partecipare alla supervisione settimanale e ai corsi di formazione specifica. STANDARD ORGANIZZATIVI La comunità di accoglienza Casa del Sorriso si caratterizza come civile abitazione, inserita in un normale contesto urbano. La struttura, organizzata in modo da rispondere alle esigenze degli ospiti temporaneamente accolti, è dotata di spazi comunitari e di spazi individuali: La sala da pranzo/soggiorno è un locale unico articolato in modo da consentire lo svolgersi di più attività e, nello stesso tempo, permette l aggregazione degli ospiti. 2

3 La cucina è un ambiente familiare, fornito di tutta l attrezzatura necessaria, adibito alla preparazione dei pasti e alla conservazione dei cibi. Tutto l ambiente (mobili, elettrodomestici, stoviglie, ecc.) è conforme agli standard di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente. L ufficio è adibito all attività amministrativa e gestionale della struttura, nonché alla conservazione di tutta la documentazione relativa al personale, agli utenti, agli impianti e alle attrezzature presenti nella struttura, ecc. La zona notte è costituita da 3 camere da letto, per un totale di 10 posti letto, compresi eventuali lettini di ridotte dimensioni per bambini. I servizi igienici sono forniti di tutti gli apparecchi sanitari necessari; uno di essi è attrezzato ad uso lavanderia. Un locale della casa è adibito ad uso ripostiglio per le attrezzature e gli accessori della comunità; un altro ad uso guardaroba e stireria. Uno degli ambienti, ampio e attrezzato, è adibito specificamente ad attività ludiche, alle visite dei familiari degli utenti, alle riunioni degli ospiti e del personale, agli incontri con i Servizi Sociali, agli eventuali corsi di formazione. Un ampio giardino interamente recintato circonda tutta la casa ed è attrezzato con giochi da esterno per i bambini, conformi agli standard di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente; è corredato anche di una piccola grotta con la statua della Madonna con annessa fontana e di spazi riservati ad uso orto, legnaia e rimessa. ORGANIZZAZIONE DELLA VITA QUOTIDIANA La vita quotidiana con i suoi compiti e le sue mansioni domestiche è il banco di prova in cui la madre si cimenta e/o apprende il proprio ruolo: aspetto importante del percorso formativo è la vita di gruppo, in cui ci si conosce nel confronto reciproco e si impara a rispettarsi, condividendo la quotidianità con gli altri utenti, gli operatori e i volontari. La quotidianità è caratterizzata dai ritmi e dalle regole della vita in gruppo, di cui ogni madre ha preso atto all entrata, sottoscrivendo il contratto di accoglienza. I momenti di vita comunitaria (pasti, riunioni, incontri, ecc.) non sono facoltativi: ogni ospite partecipa a tali momenti in spirito di collaborazione e rispetto reciproco. La custodia e la responsabilità dei bambini è affidata a ogni madre, la quale dovrà occuparsi della cura della propria persona e di quella dei figli. L'assegnazione delle camere da letto e dei bagni è affidata all educatore responsabile. Ciascun ospite dovrà occuparsi quotidianamente della sistemazione e dell igiene della propria camera, di lavare, stirare e riporre in ordine gli indumenti propri e dei figli. Sarà cura dell ospite, nel rispetto della turnazione precedentemente concordata: - La preparazione dei pasti, che vengono consumati assieme e preparati cercando di rispettare una dieta equilibrata; - Il riordino della cucina: tutte la mamme sono tenute a collaborare per la preparazione della tavola, il riassetto delle stoviglie, la pulizia della cucina; - La pulizia dei locali comuni (sala, bagni, stanza giochi, corridoi, lavanderia, altri spazi); - L eliminazione dei rifiuti. 3

4 Gli operatori faranno in modo che tutto questo avvenga nel rispetto dei turni stabiliti e saranno di aiuto alla persona che avesse delle difficoltà nell espletamento di qualsiasi mansione domestica. L educatore sarà inoltre presente accanto alla madre durante lo svolgimento dei compiti scolastici dei suoi figli, per aiutarla a dare la giusta importanza alla scuola e a seguire da vicino il proprio bambino nei suoi impegni quotidiani. Negli spazi comunitari e durante il soggiorno in Comunità è fatto divieto di uso di sostanze psicoattive (tabacco, alcool, droghe, sedativi, ipnotici, ecc ) che possono arrecare danno a sé o agli altri ospiti. L uso dei farmaci potrà avvenire solo previa prescrizione medica o sotto il controllo degli operatori. Le ospiti non rispondono al telefono della comunità e, se non per motivi concordati, non entrano in ufficio. MODALITA DI AMMISSIONE E DIMISSIONE Le madri e le gestanti sono di norma segnalate dai Servizi Sociali del territorio, che formulano una proposta di inserimento o in modo diretto o in seguito a provvedimento del Tribunale per i Minorenni. Viene quindi effettuato un primo incontro con i Servizi per una presentazione del caso e per valutare l opportunità dell inserimento, che deve essere autorizzato dal Consiglio Direttivo dell Associazione. L inserimento, se possibile, avviene in modo graduale, con degli incontri iniziali che consentano la conoscenza reciproca tra ospiti ed educatori. Al momento dell effettivo inserimento viene spiegata alle madri l organizzazione della casa e viene chiesto di sottoscrivere il contratto di accoglienza. Insieme con i servizi territoriali, gli educatori definiscono un progetto a medio-lungo termine, nel quale si indicano gli obiettivi e i tempi di permanenza, in considerazione delle difficoltà e delle necessità di ogni nucleo familiare. Il soggiorno previsto è temporaneo e varia a seconda del progetto educativo individuale di ogni nucleo familiare. Il Servizio Sociale, al momento dell inserimento, trasmette alla Comunità la seguente documentazione: a) Relazione socio-ambientale b) Determinazione dirigenziale con la quale il Comune di residenza (o l Ente delegato) del nucleo assume l impegno di spesa. c) Eventuali Decreti del Tribunale per i Minorenni o estremi di esso d) Certificati anagrafici e codice fiscale e) Certificato di vaccinazione dei minori f) Tessera Sanitaria ed ogni documentazione disponibile sulla salute degli utenti g) Nulla Osta della scuola di provenienza h) Eventuale permesso di soggiorno La dimissione degli ospiti può avvenire secondo diverse modalità, in relazione alla possibilità o meno di realizzare il progetto iniziale: o Conclusione del progetto e inserimento autonomo del nucleo familiare nel tessuto sociale. 4

5 o Allontanamento della madre dalla struttura, che può essere volontario, concordato con i Servizi sociali o stabilito dal Tribunale per i Minorenni. o Trasferimento dell intero nucleo familiare o del/dei minore/i in altra struttura idonea. Ogni grave e reiterata violazione delle norme che regolano una buona convivenza può causare l allontanamento dalla casa. A titolo esemplificativo: l appropriazione di cose altrui, l uso ripetuto di violenza verbale e fisica, la grave mancanza di rispetto sia nei confronti degli operatori che degli altri ospiti, il non rientrare agli orari stabiliti, il fare entrare in casa persone senza autorizzazione, la non disponibilità ingiustificata e continuata a coprire i turni di collaborazione TIPOLOGIA DEI SERVIZI OFFERTI La Comunità di accoglienza Casa del Sorriso garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari ed assistenziali di ogni ospite. Nello specifico i servizi garantiti sono: Accoglienza residenziale congiunta della madre con il/i figlio/i: - Alloggio in un ambiente protetto, confortevole e pulito; - Preparazione e somministrazione di pasti che rispondano alle esigenze dietetiche dell'età e a specifiche individuali; - Cura nell'igiene della persona, dell abbigliamento e dell'ambiente; Definizione di un progetto educativo individualizzato per madre e figlio/i; Accompagnamento degli ospiti in ogni loro aspetto sanitario, utilizzando le strutture del Servizio Sanitario; Assistenza per l accesso ai servizi erogati sul territorio e orientamento per lo svolgimento di pratiche burocratiche, amministrative e legali; Organizzazione di attività per il tempo libero sia dentro che fuori la struttura (attività sportive, ricreative e culturali); Inserimento scolastico dell ospite minorenne presso i plessi statali o comunali presenti nel territorio, garantendo la continuità degli studi già maturati in precedenza; Accompagnamento e sostegno educativo al percorso scolastico; Sostegno e accompagnamento alla funzione genitoriale, attraverso interventi volti a responsabilizzare la madre nello sviluppo delle sue capacità educative, di cura di sé e dei figli, di accudimento e di gestione della vita quotidiana; Verifica delle capacità lavorative della madre, affiancamento nella promozione di percorsi di autonomia ed eventuale orientamento verso un occupazione stabile; Eventuali prestazioni di figure professionali specializzate in caso di esigenze specifiche; 5

6 QUANTIFICAZIONE E MODALITA DI CORRESPONSIONE DELLE RETTE L inserimento nella struttura è di norma subordinato alla presa in carico del Servizio Sociale competente e alla determinazione dirigenziale con la quale il Comune di residenza (o l Ente delegato) del nucleo assume l impegno di spesa. L ammontare della retta viene stabilito di anno in anno con apposita delibera del Consiglio Direttivo dell associazione Casa Famiglia Luigi Scrosoppi O.N.L.U.S., in base ai costi ed alle necessità degli utenti: la retta comprende tutti gli oneri inerenti l ordinario mantenimento del nucleo familiare ospitato, mentre sono escluse le eventuali spese straordinarie (es. visite specialistiche, psicoterapia, cure dentarie, ecc.), da concordare di volta in volta con l ente preposto. Non è prevista la stipula di convenzioni per la riserva di posti. CONSERVAZIONE DEL POSTO In caso di assenza degli utenti dalla struttura per un periodo superiore a 15 giorni, pur senza avvenuta dimissione, si prevede la riduzione della retta del 50%. RAPPORTI CON I SERVIZI TERRITORIALI La Comunità Casa del Sorriso è inserita nel territorio di appartenenza ed usufruisce dei servizi che esso offre attraverso le istituzioni locali: scuola, parrocchia, Comune, agenzie educative, sanitarie, sportive e ricreative. Alle madri e ai minori viene offerta la possibilità di partecipare ad iniziative esterne alla struttura (es. attività formative e ludiche), anche allo scopo di conoscere la realtà locale, in vista di un eventuale inserimento in essa. RAPPORTI CON IL VOLONTARIATO Nello svolgersi della vita quotidiana la comunità educativa si avvale della collaborazione del volontariato. L attenzione ai volontari ha lo scopo di arricchire la proposta educativa rivolta ai minori e nello stesso tempo promuovere una cultura della solidarietà e la formazione dei giovani. Il personale volontario affianca, non sostituisce, il personale educativo. RAPPORTI CON LA FAMIGLIA DI ORIGINE Le visite e i rapporti della madre e del bambino/i con la famiglia d origine e/o con il partner o padre del/i bambino/i vengono regolamentati nei tempi e secondo le modalità preventivamente concordate con l équipe educativa e il Servizio competente, tenendo in considerazione le esigenze organizzative della casa e dei singoli ospiti. Le visite in comunità si svolgono nella sala adibita allo scopo. L operatore può interrompere la visita qualora questa si riveli critica, pericolosa, inopportuna o impossibile per varie motivazioni (legate all ospite in visita, all utente visitato, agli altri utenti, alle esigenze della comunità). Su richiesta del Servizio competente, verrà prodotta e trasmessa una relazione sullo svolgimento delle visite. 6

7 Le uscite della madre da sola o con il/i proprio/i figlio/i vanno effettuate sempre secondo le modalità concordate all interno del progetto individuale. Qualora la madre si dovesse assentare dalla comunità, il suo bambino verrà temporaneamente accudito dall educatrice presente o da un altra madre, se concordato. Il mancato rientro notturno non autorizzato equivale all abbandono del minore, che verrà comunicato all ente di competenza. ASSISTENZA SPIRITUALE E RELIGIOSA La comunità si caratterizza per l accoglienza di persone di qualunque religione, senza discriminazioni o pregiudizi. Perciò, nella vita quotidiana, particolare attenzione viene data al rispetto delle consuetudini e norme dettate dalla propria religione, offrendo agli ospiti la possibilità di accedere ai servizi religiosi e/o pastorali offerti dal territorio. 7

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