accogliamo... verso nuove storie ALBATROS Cooperativa Sociale PLANO Comunità di Pronto Intervento per minori
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- Albino Luciani
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1 ALBATROS Cooperativa Sociale accogliamo... verso nuove storie PLANO Comunità di Pronto Intervento per minori
2 La Cooperativa Albatros progetta e gestisce, in proprio o in collaborazione con le Amministrazioni Comunali, gli Uffici di Piano e altre cooperative, diverse tipologie di interventi a carattere educativo, preventivo e riparativo attraverso i servizi di: Comunità Alloggio Minori Albatros Comunità di Pronto Intervento Plano Progetto GAP S - Gruppi Appartamento per l Autonomia Progetto Giovani CAOS: centri diurni, progetti drop-out, tutoring educativo Assistenza Domiciliare Minori Segretariato Sociale e Servizio Tutela Minori Servizio di Supporto Educativo Scolastico Interventi aggregativi e di orientamento nelle scuole superiori Centri Ricreativi Diurni Estivi ALBATROS Dal 1993 sosteniamo e accompagniamo bambini, ragazzi, giovani e adulti in situazione di disagio. Lo facciamo con l attenzione di coniugare accoglienza, sostegno e cura con la promozione dell autonomia personale, relazionale e sociale dei nostri ragazzi. L esperienza maturata in questi anni ci ha permesso di cogliere e tradurre in offerta nuovi bisogni emergenti. Tra questi la necessità di strutture atte ad accogliere i minori di diverse fasce di età allontanati dalle loro famiglie e definire per loro percorsi di crescita idonei. Per questa ragione è nato PLANO.
3 PLANO Comunità di Pronto Intervento per minori via Cavallari Magenta MI tel. e fax cell. servizio cpi.plano@albatroscoop.it accogliamo... verso nuove storie La Comunità di Pronto Intervento è un servizio di rapido inserimento e dimissione programmata che ha come dimensioni specifiche e fondanti l'accoglienza, l'osservazione, la valutazione e l orientamento progettuale del minore allontanato d'urgenza dal nucleo familiare. Plano risponde all'esigenza di elaborare in tempi rapidi un piano di intervento sui minori, dei quali non è possibile conoscere storie e situazioni di criticità, se non accogliendoli direttamente nella struttura. Tale possibilità è consentita solo da un tipo di intervento che è definibile in termini di procedure precise e di flessibilità di risorse, con modalità di gestione supportate anche dall'intervento di consulenze specifiche.
4 Il Pronto Intervento accoglie minori tra i 12 anni e i 18 anni, italiani e stranieri, di entrambi i sessi, in situazioni di difficoltà familiare, marginalità e abbandono per i quali si evidenzia il bisogno di un intervento educativo urgente e che non possiedono necessariamente una storia istituzionale pregressa in grado di far emergere i nuclei problematici e le esigenze progettuali degli stessi. La struttura è progettata per accogliere minori 24 ore su 24, alla presenza del Coordinatore del Servizio e dell'educatore che si occupa delle prime cure assistenziali. La struttura è autorizzata per una capacità ricettiva di n 9 posti. La pronta accoglienza e la permanenza di 6 mesi (indicativamente) permettono un piano di intervento attraverso il quale effettuare: l'osservazione del minore, nel suo rapportarsi alla struttura, ai pari e alle figure educative e rispetto alla rielaborazione che fa dell'esperienza di allontanamento (rapporto tra la storia familiare e il presente) la valutazione sia sociale (abilità relazionali e di progettualità personale) sia psicodiagnostica (valutazione di aspetti e processi della personalità, modalità relazionali, livello e tipologia di competenze cognitive, struttura di personalità) l'orientamento progettuale, ovvero la definizione di un percorso educativo coerente ai bisogni e la definizione a grandi linee del "progetto ragazzo" (area formativa/lavorativa e area del tempo libero); la necessità principale è infatti quella di definire il futuro luogo deputato all'accoglienza e i presupposti progettuali che permettono lo svolgersi del percorso
5 MACRO OBIETTIVI del Servizio interrompere storie di disagio e di abbandono e offrire una risposta immediata e temporanea formulare una anamnesi e una diagnosi sociale del caso ed elaborare un progetto individuale offrire ai minori un ambiente iidoneo e sensibile alle loro esigenze MICRO OBIETTIVI aiutare il minore a rileggere la propria storia, permettendogli di elaborare i propri vissuti favorire il mantenimento dei legami familiari (laddove possibile) anche attraverso la strutturazione di incontri protetti in Spazio Neutro contenere i rischi di coinvolgimento dei minori in attività criminose garantire e presidiare il processo di accompagnamento al progetto di vita futuro consolidare collegamenti operativi con tutte le agenzie e soggetti istituzionali coinvolti
6 Il Progetto di Orientamento, essenziale alla prefigurazione degli interventi successivi al Pronto Intervento, è costituito dalla somma delle valutazioni eseguite sul minore nelle seguenti aree: AREA PSICO-DIAGNOSTICA AREA SOCIO-EDUCATIVA AREA INDIVIDUALE Il Piano Operativo ha il compito di: valutare l'esistenza di prospettive, le eventuali fasi e i tempi del reinserimento del minore nel suo ambiente di vita ipotizzare gli eventuali interventi di supporto da attivare per modificare il contesto familiare ed ambientale che ha determinato la situazione del bisogno urgente ed immediato altrimenti indicare gli interventi educativi da attuare al fine di assicurare al minore le condizioni per un normale processo di crescita definire altre possibili soluzioni in rapporto alla condizione del minore, nei casi in cui non sia stata espressa una valutazione positiva di rientro in famiglia
7 ATTIVITÀ STRUTTURATE Le attività programmate per il gruppo sono funzionali all osservazione e alla valutazione socio-educativa del minore, poiché permettono l'emersione delle sue abilità cognitive, sociali e relazionali; ad esempio: laboratorio di cucina cineforum laboratorio artistico- manuale permanente (Officina Kaleidos) spazio compiti laboratorio di alfabetizzazione della lingua italiana laboratorio di scrittura narrativa laboratorio di scrittura testi musicali ATTIVITÀ DESTRUTTURATE: la quotidianità del vivere in comunità mette il minore a stretto contatto con la necessità di imparare a prendersi cura di sè e a gestire autonomamente le proprie risorse economiche (ad esempio: spesa, pulizia delle stanze e degli spazi comuni, preparazione del pranzo e della cena, bucato...) ATTIVITÀ ESTERNE INDIVIDUALI O DI GRUPPO: attraverso l'osservazione del rapporto che il minore ha con il tempo extra-comunitario e con la propria progettualità, facendogli attraversare dei contenitori altri (gli impegni sociali, la scuola, lo sport, il tempo libero), è possibile formulare una valutazione complessiva delle sue capacità di tenuta e di costruzione di una identità
8 ALBATROS 2011 ALBATROS Cooperativa Sociale via Parini Corsico MI tel fax Comunità di Pronto Intervento per minori PLANO accogliamo... verso nuove storie via Cavallari Magenta MI tel. e fax cell. servizio cpi.plano@albatroscoop.it
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