CITTA DI BASSANO DEL GRAPPA C.A.P (VI) - Cod. Fiscale e Part. IVA A R E A U R B A N I S T I C A

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1 CITTA DI BASSANO DEL GRAPPA C.A.P (VI) - Cod. Fiscale e Part. IVA A R E A U R B A N I S T I C A REGOLAMENTO EDILIZIO (D.P.R. 6 giugno 2001 n 380) Deliberazione di adozione del Consiglio Comunale N 53 in data 26 aprile 2004 Deliberazione di approvazione del Consiglio Comunale N 102 in data 21 ottobre 2004 In vigore dal: 5 dicembre 2004 Aggiornamenti: Delibera di C.C. N 16 in data 7 giugno 2007 Delibera di C.C. N 50 in data 30 ottobre 2007 Delibera di C.C. N 19 in data 27 marzo 2008 Delibera di C.C. N 51 in data 22 aprile 2009 Delibera di C.C. N 72 in data 3 ottobre 2013 Delibera di C.C. N 16 in data 31 marzo

2 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 5 Art. 1 - Contenuti e obiettivi del Regolamento Edilizio...5 Art. 2 - Responsabilità dei committenti, progettisti, direttori ed assuntori dei lavori...5 TITOLO II - LO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA, IL DIRIGENTE, LA COMMISSIONE EDILIZIA... 6 Capo I - Lo Sportello Unico per l Edilizia Art. 3 Compiti dello Sportello Unico per l Edilizia...6 Capo II Il Dirigente Art. 4 Il Dirigente...7 Capo III - La Commissione Edilizia e Paesaggio Art. 5 Competenze e attribuzioni della Commissione Edilizia e Paesaggio...8 Art. 6 - Composizione...8 Art. 7 Durata...9 Art. 8 - Funzionamento...9 TITOLO III - ATTI DI COMPETENZA COMUNALE Capo I - Certificazioni e pareri Art. 9 - Certificato di destinazione urbanistica...10 Art. 10 Modalità di richiesta del certificato di destinazione urbanistica...10 Art Parere preventivo...10 Art. 12 La Conferenza dei Servizi...11 Capo II - Interventi liberi, Permesso di Costruire, Denuncia di Inizio Attività...11 Art. 13 Interventi liberi...11 Art Opere soggette a Permesso di Costruire...12 Art Opere soggette a Denuncia di inizio attività...13 Art. 16 Attività edilizia delle pubbliche amministrazioni...14 Capo III - Procedimenti Art Procedimenti per il rilascio del permesso di costruire e per la presentazione della denuncia di inizio attività...14 Art Validità del permesso di costruire...15 Art Evidenza del permesso di costruire e della denuncia di inizio attività...15 Capo IV Presentazione dei progetti...15 Art Formulazione della domanda...15 Art. 21 Asseverazione...15 Art Obbligatorietà degli elaborati tecnici...16 Art Indicazione degli elaborati tecnici...16 Capo V - Contributo per il rilascio del permesso d i costruire...16 Art Onerosità degli interventi edilizi...16 Capo VI - Esecuzione e controllo delle opere Art. 25 Comunicazione del Direttore dei lavori, dell impresa esecutrice...17 Art Punti di linea e di livello...17 Art Inizio e termine dei lavori...17 Art Conduzione del cantiere...17 Art Occupazioni e manomissioni di suolo e sottosuolo pubblico...18 Art Vigilanza sulle costruzioni...18 Art Varianti in corso d opera...18 Art Provvedimenti per opere eseguite in assenza o in difformità dal titolo...19 Art Sospensione dei lavori...19 Art. 34 Decadenza del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività...20 Art. 35 Annullamento del permesso di costruire

3 Art Poteri eccezionali...20 Art Tolleranze...21 Art Certificato di agibilità...21 Art. 39 Procedimento per il rilascio del certificato di agibilità...21 TITOLO IV - CARATTERISTICHE DEGLI EDIFICI E DEGLI SPAZI SCOPERTI Capo I Caratteristiche edilizie...23 Art. 40 Cortili, lastrici solari e cavedi...23 Art Recinzioni...23 Art. 42 Targhe, insegne, cartelli, tende di negozi o simili...24 Art Elementi che sporgono dalle facciate ed aggettano sul suolo pubblico o ad uso pubblico...24 Art Comignoli, antenne, mensole e sovrastrutture varie...24 Art. 45 Apparati di ricezione delle trasmissioni radiotelevisive...25 Art Scale esterne...25 Art. 47 Marciapiedi...25 Art Portici pubblici o ad uso pubblico...26 Capo II Prescrizioni di carattere speciale...26 Art Decoro degli edifici...26 Art. 50 Decoro degli spazi scoperti...26 Art. 51 Edifici in zona agricola...27 Art. 52 Caratteristiche tipologiche degli edifici in zona agricola...27 Art Caratteristiche costruttive, architettoniche e formali degli edifici in zona agricola...28 Art. 54 Apertura di accessi e strade private...29 Art Indicatori stradali, apparecchi per i servizi collettivi e cartelli pubblicitari stradali...29 Art Numeri Civici...29 TITOLO V - NORME IGIENICO SANITARIE Capo I - Prescrizioni igienico costruttive Art Igiene del suolo e del sottosuolo...30 Art. 58 Fondazioni: tipo, materiali e dimensioni...30 Art Muri perimetrali...30 Art Misure contro la penetrazione di animali...30 Art.61 - Protezione dall'umidità...31 Art Convogliamento delle acque meteoriche...31 Art Isolamento termico...31 Art Impianto di riscaldamento...31 Art. 65 Requisiti acustici passivi...31 Art Approvvigionamento idrico...31 Capo II - Fognature Art. 67 Scarichi sul suolo o in fognatura...32 Capo III - Ambienti interni Art Requisiti degli alloggi...32 Art Altezze minime...32 Art Superfici minime...33 Art. 71 Dotazione degli alloggi...33 Art Ventilazione ed aerazione...34 Art Dotazione dei servizi igienici...34 Art Piani seminterrati e sotterranei

4 Art Volumi tecnici...35 Capo IV - Costruzioni a destinazione speciale Art Edifici e locali di uso collettivo...36 Art Barriere architettoniche...36 Art Stabilimenti industriali, depositi, magazzini, autorimesse...36 Art Edifici residenziali nelle zone destinate ad usi agricoli...37 Art Impianti al servizio dell'agricoltura...37 Capo V - Prevenzione dai pericoli di incendio Art Locali per la lavorazione di materiali combustibili...37 Art Impiego di strutture lignee...37 Art Parere di conformità del progetto alle norme tecniche di prevenzione incendi..38 Art Collaudo di competenza dei Vigili del Fuoco...38 Capo VI - Cautele da osservare nell'esecuzione dei lavori...38 Art Scavi e demolizioni...38 Art Movimento ed accumulo dei materiali...38 Art Rinvenimenti di carattere archeologico o storico - artistico...38 Art. 88 Sicurezza e funzionalità delle opere, stabilità del territorio...39 TITOLO VI - SANZIONI Art. 89 Sanzioni...40 Titolo VII Contributo di costruzione e monetizzazione spazi pubblici Art. 90 Criteri e modalità di determinazione del contributo di costruzione, di corresponsione del contributo di monetizzazione degli spazi pubblici e attuazione artt. 19 e 21 delle N.T.A. del P.R.G I - CONTRIBUTO PER ONERI DI URBANIZZAZIONE...41 II - CONTRIBUTO PER IL COSTO DI COSTRUZIONE...43 III - DEFINIZIONE PRATICHE CONDONO EDILIZIO (art. 39 Legge 724/94)...45 IV - DEFINIZIONE PRATICHE CONDONO EDILIZIO (art.32 DL 269/2003)...45 V - NORME COMUNI...45 VI - ESECUZIONE E MONETIZZAZIONE STANDARDS...47 VII - CONTRIBUTO STRAORDINARIO AI SENSI DELL ART.16, COMMA 4, LETTERA D-TER, DEL D.P.R. n.380/ SCHEMA A)...49 SCHEMA B)...53 SCHEMA C)

5 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Contenuti e obiettivi del Regolamento Edilizio 1. Il Comune, nell ambito della propria autonomia statutaria e normativa di cui all articolo 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n 267, disciplina col presente Regolam ento Edilizio, le modalità costruttive, con particolare riguardo al rispetto delle normative tecnico estetiche, igienico sanitarie, di sicurezza e vivibilità degli immobili e delle pertinenze degli stessi. 2. Il Regolamento Edilizio definisce la composizione e le attribuzioni della Commissione Edilizia; descrive la procedura dei provvedimenti di competenza comunale; disciplina l esecuzione degli interventi ed il collaudo delle opere; indica le modalità per il controllo e la vigilanza che gli uffici comunali esercitano durante l esecuzione dei lavori; definisce i requisiti di sicurezza ed igienico - sanitari rispetto ai diversi usi cui sono destinati gli immobili e le caratteristiche edilizie ed abitative delle costruzioni. 3. Stante la sua natura di fonte normativa secondaria, il Regolamento obbliga in quanto non contrasti con atti normativi primari ai sensi Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n.267 Testo unico delle leggi sull ordinamento degli Enti locali. 4. I richiami alla legislazione riportati, devono intendersi riferiti al testo di legge in vigore al momento dell applicazione. Art. 2 - Responsabilità dei committenti, progettisti, direttori ed assuntori dei lavori 1. La responsabilità dei committenti, progettisti, direttori ed assuntori dei lavori è stabilita dall art.29 del D.P.R. 6 giugno 2001 n 380, nonché dalle altre disposizioni vigenti in materia. In particolare il progettista, in qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli artt. 359 e 481 c.p., è responsabile delle affermazioni rese in sede di asseverazione, nonché della correttezza e veridicità dei dati contenuti negli elaborati progettuali. In caso di dichiarazioni non veritiere il Dirigente ne dà comunicazione al competente Ordine Professionale per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari. 2. I progettisti e i direttori dei lavori devono essere, nell'ambito delle rispettive competenze, ingegneri, architetti, urbanisti, geometri, periti edili, periti agrari o dottori in agraria, iscritti ai rispettivi albi professionali. 5

6 TITOLO II - LO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA, IL DIRIGENTE, LA COMMISSIONE EDILIZIA Capo I - Lo Sportello Unico per l Edilizia Art. 3 Compiti dello Sportello Unico per l Edilizia 1. Lo Sportello Unico per l Edilizia provvede in particolare: a) Alla ricezione delle denuncie di inizio attività e delle domande per il rilascio di permessi di costruire e di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attività edilizia, ivi compreso il certificato di agibilità, nonché dei progetti approvati dalla Soprintendenza ai sensi e per gli effetti degli articoli 36,38 e 46 del D.L. 490/99; b) A fornire informazioni sulle materie di cui al punto a), anche mediante predisposizione di un archivio informatico contenente i necessari elementi normativi, che consenta a chi vi abbia interesse l accesso gratuito, anche in via telematica, alle informazioni sugli adempimenti necessari per lo svolgimento delle procedure previste dal presente regolamento, all elenco delle domande presentate, allo stato del loro iter procedurale, nonché a tutte le informazioni utili disponibili; c) All adozione, nelle medesime materie, dei provvedimenti in tema di accesso ai documenti amministrativi in favore di chiunque vi abbia interesse ai sensi dell art. 22 e seguenti della L. 241/90, nonché dalle norme comunali di attuazione; d) Al rilascio dei permessi di costruire, dei certificati di agibilità, nonché delle certificazioni attestanti le prescrizioni normative e le determinazioni provvedimentali a carattere urbanistico, paesaggistico-ambientale, edilizio e di qualsiasi altro tipo comunque rilevanti ai fini degli interventi di trasformazione edilizia del territorio; e) Alla cura dei rapporti tra l amministrazione comunale, il privato e le altre amministrazioni chiamate a pronunciarsi in ordine all intervento edilizio oggetto dell istanza o denuncia. 2. Ai fini del rilascio del Permesso di costruire o del certificato di agibilità, lo Sportello Unico per l Edilizia acquisisce direttamente, ove questi non siano già stati allegati dal richiedente: a) Il parere dell A.S.L. nel caso in cui non possa essere sostituito da una autocertificazione ai sensi dell art.20, comma primo del D.P.R. n 380/2001; b) Il parere dei vigili del fuoco, ove necessario, in ordine al rispetto della normativa antincendio. 3. Lo Sportello Unico per l Edilizia cura altresì gli incombenti necessari ai fini dell acquisizione, anche mediante conferenza si servizi ai sensi degli articoli 14, 14-bis, 14-ter, 14-quarter della L. 241/90. Degli atti di assenso, comunque denominati, necessari ai fini della realizzazione dell intervento edilizio. Nel novero di detti assensi rientrano, in particolare: a) Le autorizzazioni e certificazioni del competente ufficio tecnico della regione, per le costruzioni in zone sismiche; b) L assenso dell amministrazione militare per le costruzioni nelle zone di salvaguardia contigue ad opere di difesa dello Stato o stabilimenti militari, di cui all articolo 16 della L. 898/76; c) Gli atti di assenso, comunque denominati, previsti per gli interventi edilizi su immobili vincolati ai sensi degli articoli 21, 23, 24 e 151 del D.L. 490/99, fermo restando che, nel caso di assenso manifestato dall amministrazione preposta alla tutela dei beni culturali, si procede ai sensi dell articolo 25 del D.L. 490/99; d) Il parere dell autorità competente in tema di assetti e vincoli idrogeologici; e) Gli assensi in materia di servitù viarie, ferroviarie; f) Il nulla-osta dell autorità competente ai sensi dell articolo 13 della L. 394/91 in tema di aree naturali protette. 6

7 Capo II Il Dirigente Art. 4 Il Dirigente 1. Il Dirigente è responsabile dello Sportello Unico per l Edilizia 2. Al Dirigente compete il rilascio dei provvedimenti conclusivi. Il Dirigente, ai sensi della L. 241/90 e successive modifiche ed integrazioni, dell art. 20 del DPR 380/2001 e del vigente regolamento in materia di termini di responsabile del procedimento amministrativo, individua, per le procedure relative ai vari interventi facenti capo allo Sportello Unico, il Responsabile del Procedimento, il quale svolge tutte le funzioni assegnate dalla legge e dai regolamenti comunali ed in particolare: a) Cura l istruttoria, acquisisce, avvalendosi dello Sportello Unico, i prescritti pareri dagli uffici comunali, nonché i pareri di cui all art.5, comma terzo del DPR 380/2001, sempre che gli stessi non siano già allegati alla domanda del richiedente; b) Cura la comunicazione di avvio del procedimento ex artt.7 e seguenti della L.241/90; c) In relazione alle richieste di permesso di costruire, valutata la conformità del progetto alla normativa, formula una proposta di provvedimento, corredata da una dettagliata relazione, con la qualificazione tecnico giuridica dell intervento richiesto; d) Qualora ritenga che ai fini del rilascio del permesso di costruire sia necessario apportare modifiche di modesta entità rispetto al progetto originario, può nel termine previsto dalla legge, richiedere tali modifiche, illustrandone le ragioni e fissando un termine per la pronuncia dell interessato; e) Interrompere il termine per il rilascio del permesso di costruire per la motivata richiesta di documenti che integrino o completino la documentazione presentata e che non siano già nella disponibilità dell amministrazione o che questa non possa acquisire autonomamente; f) Convoca, avvalendosi dello Sportello Unico, una conferenza di servizi ai sensi degli artt.14, 14-bis, 14-ter, 14- quatter della L.241/90, e successive modificazioni, nell ipotesi in cui, ai fini della realizzazione dell intervento, sia necessario acquisire atti di assenso, comunque denominati, di altre amministrazioni, diverse da quelle di cui all art.5 comma terzo, del DPR 380/2001; g) Dispone con motivata risoluzione il raddoppio dei termini previsti dalla legge nel corso dell istruttoria del permesso di costruire per progetti particolari complessi; h) Cura, coordina gli atti istruttori in relazione ai procedimenti relativi a denuncie di inizio attività, alla attività di vigilanza edilizia e ogni altra attività attinente i procedimenti edilizi. 3. Il Dirigente con propria determinazione individua altresì le modalità e l entità dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive, presentate per le richieste del permesso di costruire e per il rilascio del permesso di agibilità. Quando dal controllo emerga, la falsità delle stesse, il Dirigente provvede alla denuncia penale e alla decadenza dai benefici o comunque all annullamento degli atti ai sensi del DPR 445/200 e del DPR 380/

8 Capo III - La Commissione Edilizia e Paesaggio Art. 5 Competenze e attribuzioni della Commissione Edilizia e Paesaggio (testo aggiornato con D.C.C. n. 72 del ) 1. La Commissione Edilizia e Paesaggio è l Organo Tecnico Consultivo del Comune in materia di edilizia, territorio e di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146, comma 6, del D.Lgs. 42/ La Commissione Edilizia e Paesaggio esprime il proprio parere consultivo, con riferimento agli aspetti architettonici e compositivi degli interventi proposti, verificandone l'inserimento nell'ambiente e nel contesto paesaggistico o figurativo in cui gli interventi ricadono. 3. La Commissione Edilizia e Paesaggio esprime il proprio parere nei seguenti casi: a) nuova costruzione di edifici definita da apposito grado, con esclusione delle relative varianti non sostanziali; b) interventi di ampliamento, restauro, ristrutturazione e sostituzione edilizia su immobili classificati con categoria di valore dal PI; c) interventi relativi a Piani Urbanistici Attuativi o loro varianti; d) occupazione suolo pubblico con manufatti e/o arredi in Centro Storico di pregio; e) installazione e modifica insegne, cartelli e tende in Centro Storico di pregio. 4. La Commissione Edilizia e Paesaggio esprime, inoltre, il proprio parere, quando previsto da leggi, norme e regolamenti e in ogni altra ipotesi ritenuta necessaria dal Dirigente o dalla Commissione Consiliare Urbanistica o dalla Giunta comunale. 5. L'acquisizione del parere della Commissione è comunque obbligatoria nell'ambito dei procedimenti autorizzatori come definiti dal D.Lgs. 42/2004. Art. 6 - Composizione (testo aggiornato con D.C.C. n. 72 del ) 1. La Commissione Edilizia e Paesaggio è composta da membri di diritto ed elettivi. 2. E membro di diritto il Dirigente dell'area Urbanistica o un Funzionario Tecnico, da lui delegato di volta in volta in caso di impedimento. 3. I membri elettivi sono scelti dal Consiglio Comunale che nomina 4 esperti di qualificata e pluriennale esperienza attinente almeno una delle seguenti materie: l'architettura, l'ingegneria o le professioni tecniche affini, la tutela paesaggistica, la storia dell'arte e dell'architettura, il restauro e il recupero dei beni architettonici e culturali, la progettazione urbanistica ed ambientale, le scienze agrarie o forestali e la gestione del patrimonio naturale, con voto limitato ad uno, assicurando la presenza di almeno un componente indicato dalla minoranza. 4. Non può essere eletto a far parte della Commissione Edilizia chi sia parente di primo grado o secondo grado, affine di primo grado, di altro componente la Commissione stessa, di amministratore comunale o dipendenti delle aree IV e V. 5. Per le cause di ineleggibilità, incompatibilità, decadenza e astensione si applicano le disposizioni previste per i Consiglieri Comunali. 6. Esercita le funzioni di Presidente il membro presente alla seduta eletto con maggior numero di voti o, in caso di parità di voti, il più anziano di età. 7. La qualificazione di esperto va documentata con presentazione di curriculum individuale (da allegare alla candidatura), nel quale dovrà risultare il possesso del titolo di studio e l esperienza maturata. 8. Assiste alle sedute con funzioni di segretario e senza diritto di voto, redigendo i verbali e sottoscrivendo i pareri assieme al Presidente, un dipendente a ciò preposto dal Dirigente. 9. Ai componenti della Commissione spetta un gettone di presenza la cui entità è determinata dal Consiglio Comunale. 8

9 Art. 7 Durata (testo aggiornato con D.C.C. n. 72 del ) 1. I membri della Commissione Edilizia e Paesaggio eletti dal Consiglio Comunale durano in carica tre anni; non sono rieleggibili consecutivamente ed esercitano comunque le loro funzioni fino alla nomina dei successori. 2. Il componente nominato in sostituzione di altro deceduto, dimissionario o dichiarato decaduto, rimane in carica fino alla scadenza della Commissione. Art. 8 - Funzionamento (testo aggiornato con D.C.C. n. 72 del ) 1. La convocazione della Commissione Edilizia e Paesaggio è disposta dal Dirigente e viene inoltrata ai componenti solamente per via telematica, mediante la posta elettronica certificata. 2. La seduta è valida quando sono presenti almeno tre componenti eletti. 3. Le riunioni non sono pubbliche. 4. La Commissione può ammettere o chiedere l'audizione di professionisti o privati. 5. La Commissione può svolgere sopralluoghi se risultano utili per un più approfondito esame dell intervento per il quale è stato richiesto il parere. 6. Il parere è espresso a maggioranza dei componenti presenti alla seduta della Commissione. In caso di parità prevale il voto del Presidente. 7. Il parere degli esperti in bellezze naturali e di tutela dell ambiente va verbalizzato anche se favorevole. Le loro valutazioni vanno puntualmente indicate anche nell autorizzazione di cui all'art.146 del D.Lgs. 42/2004 da trasmettere alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali. 9

10 TITOLO III - ATTI DI COMPETENZA COMUNALE Capo I - Certificazioni e pareri Art. 9 - Certificato di destinazione urbanistica 1. Il Dirigente rilascia un certificato di destinazione urbanistica che, in relazione alle opere previste, specifica, per l immobile oggetto della richiesta, le disposizioni degli strumenti urbanistici territoriali, generali e attuativi vigenti e/o adottati, nonché gli altri vincoli posti anche da autorità diverse da quelle aventi competenze in materia urbanistica, in particolare: a) le modalità di intervento con riferiti i limiti parametrici e volumetrici; b) le destinazioni d uso ammissibili; 2. Il certificato va rilasciato dal Comune nel termine di 30 giorni dalla richiesta e conserva validità per un anno dalla data di rilascio se non intervengano modificazioni nella disciplina vigente. Art. 10 Modalità di richiesta del certificato di destinazione urbanistica 2. Il certificato di destinazione urbanistica è richiesto con appositi moduli, opportunamente bollati, predisposti dall Amministrazione Comunale. 3. Il richiedente dovrà dichiarare: a) tutti gli elementi utili per identificare l immobile oggetto dell istanza; b) il titolo che giustifica la richiesta; c) il recapito; Art Parere preventivo (testo aggiornato con D.C.C. n. 16 del ) 1. Il privato interessato alla realizzazione di un progetto che risulti particolarmente impegnativo o che presenti comunque problemi di inserimento urbanistico o paesaggistico o che sia condizionato da concessioni, autorizzazioni o permessi di costruire già rilasciati o in istruttoria, può chiedere al Dirigente una preliminare valutazione. 2. A tale fine, il privato fa pervenire gli elaborati idonei ad inquadrare l opera nel contesto urbanistico ed ambientale, prospettando le possibili soluzioni progettuali, i materiali utilizzati e l inserimento finale. 3. La relazione del Responsabile del Procedimento si limiterà ad indicare le questioni tecniche e progettuali affrontate, le valutazioni espresse, le prescrizioni particolari alle quali la progettazione dovrà fare riferimento e preciseranno quali elaborati tecnici, oltre a quelli definiti dal presente regolamento come obbligatori, devono essere presentati per rispondere alle questioni tecniche sopra indicate. 4. Il parere espresso sul progetto presentato non è vincolante ai fini dell'esame del progetto definitivo, ma qualora il richiedente si sia adeguato alle indicazioni fornite in sede di valutazione preventiva, dovranno essere specificamente indicati i motivi di un'eventuale determinazione difforme sul progetto definitivo. 10

11 Art. 12 La Conferenza dei Servizi 1. La Conferenza dei Servizi, disciplinata dall'art.14 della L. 241/90, è presieduta dal Dirigente legittimato ad adottare il provvedimento finale, ed è convocata dal medesimo anche su richiesta dell interessato. 2. Il verbale della conferenza è sottoscritto da tutti i rappresentanti delle Amministrazioni partecipanti, salva espressa dichiarazione a verbale dei presenti con la quale delegano il solo Presidente alla sottoscrizione. Capo II - Interventi liberi, Permesso di Costruire, Denuncia di Inizio Attività Art. 13 Interventi liberi (testo aggiornato con D.C.C. n. 51 del ) 1. Non richiedono alcuna preventiva domanda, denuncia o comunicazione, fatto salvo quanto disposto dal comma 4, e non necessitano il rilascio del permesso di costruire o la presentazione di una denuncia di inizio attività, ferma restando la necessità di acquisire il parere del competente servizio della ULSS, qualora si vadano a modificare i parametri igienico sanitari, il seguente elenco esemplificativo di interventi: a) opere di manutenzione ordinaria, tra cui anche: interventi di incremento dell'efficienza energetica con l'installazione di singoli generatori eolici con altezza complessiva non superiore a 1,5 metri e diametro non superiore a 1 metro ed impianti solari termici o fotovoltaici, che siano aderenti o integrati nei tetti degli edifici, che abbiano la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda, che i componenti non modifichino la sagoma degli edifici stessi e che la superficie dell'impianto non sia superiore a quella del tetto medesimo. Per tali impianti è necessaria una comunicazione preventiva al Comune; b) Interventi volti all eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterno la sagoma dell edificio; c) cambiamenti di destinazioni d'uso senza opere, conformi agli strumenti urbanistici, purché non comportino la corresponsione di un contributo di permesso di costruire (calcolato sulla differenza tra la nuova e la vecchia destinazione d uso) ovvero non comportino la necessità di individuazione di ulteriori aree per servizi ai sensi del D.I. 1444/68 e della L.R. 61/85 e l utilizzazione a destinazione direzionale di unità immobiliari residenziali senza realizzazione di opere e conformi agli strumenti urbanistici nel limite di un terzo della superficie utile dell unità abitativa originaria. Tali interventi sono comunque soggetti alla variazione catastale e all agibilità laddove previste. d) interventi strettamente necessari in circostanze di pericolo imminente o per pubblica incolumità; e) serre mobili e prive di strutture murarie; f) i movimenti di terra strettamente pertinenti all'esercizio dell'attività agricola, ai miglioramenti fondiari di tipo agronomico e alla coltivazione di cave o torbiere, ai sensi della L.R. 44/85; g) le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico o siano eseguite in aree esterne ai centri edificati; h) gli interventi comportanti l'occupazione precaria e temporanea del suolo. L uso limitato nel tempo ma ripetitivo, esclude la precarietà della costruzione se la stessa, o parte di essa, viene conservata sul posto senza interruzione o modifiche; errata corrige: alterino 11

12 i) baracche di cantiere, per la durata dell attività del cantiere; j) opere di sistemazione esterne quali pavimentazioni, sistemazioni a verde purché di modesta entità e non comportanti significative modifiche delle quote altimetriche; k) allacciamenti impianti tecnologici; l) collocazione negli spazi scoperti o nei giardini pertinenziali o su poggioli/terrazze di elementi di arredo, nel rispetto delle disposizioni del codice civile, nel rispetto delle norme sul decoro degli edifici e degli spazi scoperti di cui ai successivi artt. 49 e 50 e previo parere della Commissione edilizia qualora vengano collocati in Zone A o nelle aree scoperte di pertinenza di edifici di interesse storico-ambientale, quali: sostegni per piante e fiori, statue, vasche di modesta dimensione, fioriere, contenitori, barbecue o caminetti, case giochi per bambini di modeste dimensioni e di altezza tale da non consentire l utilizzo da parte di persone adulte; max un solo manufatto prefabbricato per edificio residenziale (inteso come unità edilizia autonoma da cielo a terra o di tipo condominiale), ad uso ricovero attrezzi da giardino, realizzato in legno, privo di qualsiasi fondazione stabile e privo di finestre, avente superficie massima di mq. 6,00 e altezza massima del colmo di 2.20 ml., da collocarsi nell area pertinenziale dell edificio residenziale; pergolati privi di qualsiasi copertura e tamponatura e aventi struttura superiore piana; soluzioni con struttura superiore inclinata possono essere ammesse solo per motivate esigenze estetiche e previo parere favorevole della Commissione Edilizia. I pergolati con altezza superiore a ml devono essere collocati ad una distanza dai confini almeno pari all altezza. 2. Analogamente non richiedono domanda, comunicazione o denuncia, né permesso di costruire o denuncia di inizio attività le opere prescritte da ordinanze sindacali e quegli interventi di assoluta urgenza che si rendano necessari per evitare pericoli alla pubblica incolumità; per questi ultimi, entro 5 giorni deve essere data comunicazione al Comune delle circostanze che hanno resa necessaria la loro esecuzione assieme alle indicazioni dei lavori in atto, al nominativo del Direttore dei lavori e della ditta esecutrice. 3. Le circostanze di pericolo o di pubblica incolumità legittimano solo gli interventi strettamente necessari, richiedendosi comunque il rispetto delle norme fissate dal presente Regolamento per ciascun tipo di intervento edilizio, in quanto applicabili. 4. La realizzazione di tutti gli interventi di cui al presente articolo che riguardino immobili sottoposti a tutela storico, artistica, paesaggistica e storico-ambientale, ovvero che siano soggetti a pareri preventivi o autorizzazioni di qualsiasi tipo, è subordinata al preventivo rilascio del parere, alla preventiva comunicazione o alla preventiva autorizzazione richiesti dalle relative previsioni normative o dagli strumenti urbanistici. 5. Con deliberazione di Giunta comunale e/o determinazione del dirigente, secondo le rispettive competenze, saranno prodotte e rese pubbliche le specifiche operative e tutti i chiarimenti che si renderanno necessari per una applicazione chiara ed univoca delle norme contenute nel regolamento edilizio. Art Opere soggette a Permesso di Costruire 1. Sono soggetti al rilascio del permesso di costruire tutti gli interventi che costituiscono trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio: a) Gli interventi di nuova costruzione quali: La costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l ampliamento di quelli esistenti all esterno della sagoma esistente Gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune di Bassano del Grappa La realizzazione di infrastrutture ed impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente del suolo inedificato 12

13 L installazione di torri e tralicci per impianti radio ricetrasmittenti e di ripetitori per servizi di telecomunicazione, ferme restando le disposizioni speciali vigenti in materia. L installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee Manufatti pertinenziali ed accessori quali recinzioni, gazebo, caminetti, impianti tecnologici, volumi tecnici ecc. che non siano pertinenziali ad edifici esistenti La realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all aperto ove comportino l esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato b) Gli interventi di ristrutturazione urbanistica, quelli rivolti a sostituire l esistente tessuto urbanistico edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale. c) Gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d uso. 2. E comunque fatta salva la facoltà dell interessato di chiedere il rilascio di permesso di costruire anche per la realizzazione degli interventi di cui al successivo art. 16, punto 1. Art Opere soggette a Denuncia di inizio attività (testo aggiornato con D.C.C. n. 51 del ) 1. Sono soggetti a presentazione di Denuncia di Inizio Attività gli interventi non riconducibili all elenco di cui ai precedenti arrt. 14 e 15, che siano conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici, del regolamento edilizio e della disciplina urbanistico edilizia vigente. In particolare: a) Interventi di manutenzione straordinaria b) Interventi di restauro e risanamento conservativo c) Interventi di ristrutturazione edilizia che non portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che non comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, non comportino mutamenti della destinazione d uso d) Manufatti pertinenziali ed accessori quali recinzioni, gazebo, impianti tecnologici, volumi tecnici ecc. che siano pertinenziali ad edifici esistenti e) Le varianti a permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell edificio e non violano eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire. 13

14 2. In alternativa al permesso di costruire, possono essere realizzati mediante denuncia di inizio attività: a) Gli interventi di ristrutturazione di cui al precedente art.15, punto 1., lett. c); b) Gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano volumetriche, tipologiche, formali e costruttive, la cui sussistenza sia stata esplicitamente dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione degli stessi piani o di ricognizione di quelli vigenti; qualora i piani attuativi risultino approvati anteriormente all entrata in vigore della legge 443/2001, il relativo atto di ricognizione deve avvenire entro trenta giorni dalla richiesta degli interessati; in mancanza si prescinde dall atto di ricognizione, purché il progetto di costruzione venga accompagnato da apposita relazione tecnica nella quale venga asseverata l esistenza di piani attuativi con le caratteristiche sopra menzionate; c) Gli interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni planovolumetriche. 3. La realizzazione di tutti gli interventi di cui al presente articolo che riguardino immobili sottoposti a tutela storico artistica o paesaggistica ambientale, ovvero che siano soggetti a pareri preventivi o autorizzazioni di qualsiasi tipo, è subordinata al preventivo rilascio del parere o dell autorizzazione richiesti dalle relative previsioni normative. Art. 16 Attività edilizia delle pubbliche amministrazioni 1. Non sono soggetti a permesso di costruire né a denuncia di inizio attività: a) Le opere e interventi pubblici che richiedano per la loro realizzazione l azione integrata e coordinata di una pluralità di amministrazioni pubbliche allorché l accordo delle predette amministrazioni, raggiunto con l assenso del Comune di Bassano del Grappa, sia pubblicato ai sensi dell art.34, comm1 4 e 5, del D.L. 267/2000; b) Le opere pubbliche, da eseguirsi da amministrazioni statali o comunque insistenti su aree del demanio statale e opere pubbliche di interesse statale, da realizzarsi dagli enti istituzionalmente competenti, ovvero da concessionari di servizi pubblici, previo accertamento di conformità con le prescrizioni urbanistiche ed edilizie ai sensi del DPR 383/94 e successive modificazioni; c) Le opere pubbliche comunali deliberate del consiglio comunale, ovvero dalla giunta comunale, assistite dalla validazione del progetto, ai sensi dell art.47 del DPR 554/99. Capo III - Procedimenti Art Procedimenti per il rilascio del permesso di costruire e per la presentazione della denuncia di inizio attività 1. I procedimenti per il rilascio del permesso di costruire e per la denuncia di inizio attività sono regolati dal DPR 380/ Interventi che riguardano materiali contenenti amianto dovranno essere preventivamente autorizzati dall'u.l.s.s. competente per territorio; 3. Prima di procedere a demolizioni dovranno essere rimossi i materiali tossici e/o pericolosi presenti nelle aree o negli edifici. 14

15 Art Validità del permesso di costruire 1. La validità del permesso di costruire è disciplinato dall'art.15 del DPR 380/2001. Art Evidenza del permesso di costruire e della denuncia di inizio attività 1. Gli estremi relativi alle denuncie di inizio attività e al permesso di costruire devono venire evidenziati in apposito cartello indicatore esposto presso il cantiere in posizione visibile dalla pubblica via. 2. Detto cartello dovrà contenere le seguenti indicazioni: oggetto e numero del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, committente, progettista, calcolatore e direttore dei lavori, impresa costruttrice, nominativi degli impiantisti di cui alla L. 46/90 e L. 10/91 nonché il Coordinatore per la progettazione e per l'esecuzione di cui alla L. 494/96. Capo IV Presentazione dei progetti Art Formulazione della domanda 1. Le domande di permesso di costruire e D.I.A. vanno formulate su moduli, opportunamente bollati, forniti dal Comune e vanno indirizzate al Sindaco. Devono tassativamente indicare i dati del richiedente e del professionista abilitato che sottoscrive gli elaborati di progetto. 2. Ogni variazione dei dati di cui al precedente comma, deve essere comunicata al Dirigente. 3. Alle domande e alla D.I.A. vanno allegate in copia le ricevute di versamento effettuate per tasse, contributi e diritti previsti da leggi o regolamenti. 4. A seguito della presentazione al Comune della richiesta o della denuncia verrà rilasciata una comunicazione attestante la data di ricevimento, il numero di protocollo della pratica e l indicazione del funzionario responsabile del procedimento. Art. 21 Asseverazione 1. Il progettista deve asseverare, oltre al rispetto di quanto contenuto nel certificato di destinazione urbanistica: a) la conformità allo stato di fatto dei rilievi, delle misurazioni effettuate e degli stati di consistenza rilevati; b) la conformità dello stato di fatto agli atti che ne legittimano l esistenza; c) la rispondenza del progetto ai pareri vincolanti eventualmente già acquisiti; d) il rispetto di eventuali vincoli e/o servitù gravanti sugli immobili; e) la rispondenza o meno del progetto agli eventuali pareri preventivi acquisiti. 15

16 Art Obbligatorietà degli elaborati tecnici 1. Alla domanda diretta ad ottenere il permesso di costruire devono essere allegati: a) Gli elaborati tecnici indicati al successivo art. 23; b) Attestazione concernente il titolo di legittimazione a costruire; c) Un autocertificazione sottoscritta dal progettista e dal richiedente circa la conformità del progetto alle norme igienico sanitarie nel caso in cui il progetto riguardi interventi di edilizia residenziale ovvero la verifica in ordine a tale conformità non comporti valutazioni tecnico discrezionali negli altri tipi di intervento; 2. Alla presentazione della denuncia di inizia attività devono essere allegati: a) Gli elaborati tecnici indicati al successivo art. 23; b) Attestazione concernente il titolo di legittimazione a costruire; c) Relazione dettagliata a firma di un progettista abilitato che asseveri la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici approvati e non in contrasto con quelli adottati, al regolamento edilizio, nonché il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico sanitarie; d) Indicazione dell impresa cui si intende affidare i lavori; Art Indicazione degli elaborati tecnici 1. Sentita la competente Commissione Consiliare, con propria determinazione il Dirigente stabilisce gli elaborati progettuali o altra documentazione necessaria ai fini istruttori e per il rilascio del permesso di costruire in relazione alla consistenza degli interventi e al tipo di richiesta. 2. I disegni devono essere datati e depositati in duplice copia eliografica o simile, piegati nelle dimensioni UNI, in scala non inferiore a quella di seguito indicata, per l esame e per l istruttoria da parte degli uffici comunali, nonché ulteriori copie, tante quante necessarie, qualora l immobile richiesto ricada in zona vincolata ai sensi del Dlgs 490/99 o sia soggetto a pareri che devono essere richiesti dallo sportello unico. 3. Essi devono in ogni caso comprendere: a) una planimetria sufficientemente ampia della località, aggiornata sul posto alla data di presentazione del progetto, in scala 1:2000, con punti di riferimento atti ad individuare con precisione l ubicazione dell intervento; b) estratti del P.R.G e catastale aggiornati.; c) una relazione descrittiva dell intervento comprendente anche l indicazione della disciplina del Piano Regolatore Generale vigente e delle varianti eventualmente adottate, nonché le servitù ed i vincoli di qualsiasi genere relativi all area in esame e la verifica dei parametri urbanistici di zona. Capo V - Contributo per il rilascio del permesso di costruire Art Onerosità degli interventi edilizi 1. Ferme restando le ipotesi in cui la legge non prevede, in tutto o in parte, il pagamento degli oneri accessori, il contributo richiesto in sede di rilascio del permesso di costruire e di presentazione di denuncia di inizio attività onerosa è commisurato all'incidenza delle spese di urbanizzazione ed al costo di costruzione, con le modalità e specificazioni definite da apposita deliberazione consiliare. 16

17 Capo VI - Esecuzione e controllo delle opere Art. 25 Comunicazione del Direttore dei lavori, dell impresa esecutrice 1. Il titolare del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, deve preliminarmente all inizio dei lavori comunicare il nominativo del direttore dei lavori, della ditta assuntrice. 2. Vanno pure comunicati gli eventuali cambiamenti del direttore o dell assuntore dei lavori da parte dei titolari di concessione o di autorizzazione, per la responsabilità loro riconosciuta normativa vigente. Art Punti di linea e di livello 1. Il titolare del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività è tenuto ad osservare i punti di livello e le quote indicate negli elaborati approvati e/o tacitamente assentiti. Art Inizio e termine dei lavori 1. Il titolare del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, nonché il direttore dei lavori ed il costruttore devono denunciare al Dirigente le date di inizio e di ultimazione dei lavori. 2. In mancanza di tali dichiarazioni sono assunte, come data di inizio dei lavori, la data del permesso di costruire, come data di ultimazione, quella dell'accertamento comunale. 3. Nel caso di denuncia di inizio attività oltre alla data di ultimazione dei lavori deve essere presentato anche un certificato di collaudo finale, a firma di un tecnico abilitato, con il quale si attesta la conformità dell opera al progetto presentato con la denuncia stessa. 4. Prima della denuncia di inizio dei lavori di nuove costruzioni, ampliamenti, ristrutturazioni, ecc., il committente deve depositare, al competente ufficio comunale, una documentazione idonea a dimostrare la rispondenza delle caratteristiche di isolamento termico a quanto previsto dalle vigenti leggi. 5. Prima dell'inizio dei lavori per l'installazione dell'impianto termico deve essere inoltre prodotto il progetto dell'impianto termico corredato da una relazione tecnica, fatta eccezione per quegli edifici espressamente esentati dalle leggi vigenti, ai sensi della L. 10/91 e successivo regolamento di esecuzione. 6. Prima dell inizio dei lavori relativi alle strutture deve essere presentata la dichiarazione di avvenuto deposito presso lo Sportello Unico per l Edilizia, di quanto previsto dalla L. 1086/71 o, se non necessario, un attestazione da parte del progettista che attesti la non necessità della documentazione ai sensi della L. 1086/71. Art Conduzione del cantiere 1. Si intendono integralmente richiamate le disposizioni di cui alla L. 494/96 e L. 626/ Nell esecuzione di opere edilizie (nuove costruzioni, ampliamenti, ristrutturazioni e demolizioni di fabbricati esistenti, ecc.), l assuntore dei lavori deve evitare pericoli o danni a persone o a cose, provvedendo ad attenuare rumori e molestie così come previsto da apposita ordinanza sindacale. In particolare si richiama la particolare normativa tecnica che presiede alla corretta conduzione dei cantieri e, per quanto attiene il presente Regolamento, devono essere visibili all esterno tutte le tabelle prescritte relativamente alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. 3. Qualora si eseguano opere edilizie in fregio a spazi aperti al pubblico, va recintato il luogo destinato all opera, lungo i lati prospicienti gli spazi stessi. Le recinzioni provvisorie devono essere di aspetto decoroso, avere altezza non minore di ml. 2,00 ed essere costruite secondo le eventuali prescrizioni sugli allineamenti e le modalità costruttive richieste dall Ufficio comunale competente. 17

18 4. Le aperture che si praticano nelle recinzioni provvisorie, devono aprirsi verso l interno o essere scorrevoli ai lati. Gli angoli sporgenti delle recinzioni provvisorie devono essere evidenziati mediante zebratura e segnaletica stradale e muniti di luci rosse che devono rimanere accese dal tramonto al levar del sole. 5. Tutte le strutture provvisionali (ponti di servizio, impalcature, rampe, scale, parapetti e simili) devono avere requisiti di resistenza, stabilità e protezione conformi alle disposizioni di legge per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. 6. Il punto più basso delle opere provvisionali soprastanti luoghi aperti al pubblico, deve distare dal suolo non meno di ml. 4,50 per la viabilità veicolare e m. 2,50 per il transito pedonale ed avere il piano inferiore costruito in modo da riparare con sicurezza lo spazio sottostante. Il Dirigente ha comunque la facoltà di dettare particolari prescrizioni, fissando i termini per l esecuzione e riservandosi l intervento sostitutivo a spese degli interessati. Art Occupazioni e manomissioni di suolo e sottosuolo pubblico 1. Ove per l'esecuzione di opere autorizzate sia necessaria l'occupazione temporanea o permanente o la manomissione di suolo o sottosuolo o spazio aereo pubblico, l'interessato deve presentare apposita domanda al Dirigente competente ed ottenere l'autorizzazione. 2. La domanda deve precisare l'ubicazione, la durata e lo scopo dell'opera e deve contenere sufficienti indicazioni grafiche atte a localizzarla. 3. Le modalità di occupazione e di esecuzione sono fissate nell'autorizzazione; in ogni caso i lavori devono essere condotti con le cautele necessarie a garantire la pubblica incolumità. 4. Il Dirigente ha la facoltà di revocare l'autorizzazione e di imporre il ripristino, provvedendovi d'ufficio e a spese dell'interessato in caso di inadempienza, dopo che siano trascorsi due mesi dall'interruzione dei lavori, non causata da ragioni climatiche. 5. La tassa di occupazione viene determinata in base al relativo Regolamento comunale. 6. In caso di manomissione, a garanzia del ripristino, il Dirigente può subordinare il rilascio dell'autorizzazione al versamento di una congrua cauzione che viene restituita dopo che le pavimentazioni, i manufatti e gli impianti pubblici siano stati ripristinati a perfetta regola d'arte, secondo le prescrizioni dell'ufficio Tecnico Comunale. 7. In caso di inadempienza, si procede d'ufficio, a spese dell'interessato. Art Vigilanza sulle costruzioni 1. Il Dirigente esercita la vigilanza sulle trasformazioni e costruzioni che si eseguono nel territorio del Comune, per assicurarne la rispondenza alle norme di legge, del presente Regolamento ed alle modalità esecutive fissate nel permesso di costruire o nella denuncia di inizio attività. Art Varianti in corso d opera 1. Il privato può modificare in sede di esecuzione dei lavori il progetto autorizzato previa approvazione di specifica variante. 2. Si considerano variazioni essenziali le modificazioni quantitative e qualitative apportate all originario progetto relative ai parametri e nei limiti previsti al 3 c omma dell art. 92 della L.R. 61/85, che necessitano di distinto permesso di costruire o di denuncia di inizio attività da richiedersi nei modi e con la procedura prevista per l atto originario. 3. Il rilascio del nuovo permesso di costruire o la presentazione di nuova denuncia di inizio attività può determinare tempi diversi per l ultimazione dei lavori che il Dirigente nel proprio atto verrà a definire. 18

19 4. Tutte le altre varianti, che sono quindi classificabili come non essenziali devono essere oggetto di nuova istanza di permesso di costruire o di denuncia di inizio attività. Il Dirigente, verificata la consistenza della variante, rilascerà un nuovo permesso di costruire o accetterà la denuncia di inizio attività che si affiancherà alla precedente senza modificarne il termine di inizio e fine lavori. 5. Ai sensi dell art. 22 del DPR 380/2001 possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione lavori le varianti che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell edificio e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire. 6. Alle varianti si applicano le disposizioni in tema di onerosità degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione come per il permesso di costruire o denuncia di inizio attività onerosa originari. Art Provvedimenti per opere eseguite in assenza o in difformità dal titolo 1. Le opere eseguite in assenza o in difformità dal titolo sono sanzionate ai sensi degli artt. 91 e successivi della L.R. 61/85, nonchè della L. 662/ Ai fini dell applicazione delle sanzioni, si richiamano i disposti di cui agli artt. 91 e segg. della L.R. 61/85. Art Sospensione dei lavori 1. La sospensione dei lavori è il provvedimento cautelativo o provvisorio che il Dirigente emette perché nell esecuzione di lavori o interventi sono state riscontrate irregolarità, che nello stesso provvedimento vanno indicate, relative a: a) opere prive di titolo a costruire; b) opere difformi dal progetto approvato o che disattendono le prescrizioni formulate; c) inizio o prosecuzione dei lavori senza avere comunicato al Dirigente il nominativo del direttore dei lavori o l esecutore degli stessi; d) mancato deposito delle certificazioni richieste ed elencate all art. 28 prima dell inizio dei lavori; e) mancato deposito dei pareri resi dagli Enti titolari di vincoli o competenze specifiche, o mancata documentazione dell intercorso silenzio-assenso, quando ciò è riconosciuto possibile; f) mancata trascrizione di obblighi contrattuali con terzi o Enti pubblici, da acquisire prima dell esecuzione dei lavori o relative a prescrizioni puntuali. 2. L ordinanza di sospensione: a) va emessa dal Dirigente entro 15 giorni dall accertamento; b) va notificata nelle forme previste dal codice di procedura civile o a mezzo del messo comunale, al proprietario dell immobile, al richiedente la concessione o autorizzazione edilizia, al direttore e all esecutore dei lavori. 3. L ordinanza di sospensione dei lavori deve riguardare opere o lavori per i quali sia stato redatto da parte degli ufficiali o agenti di polizia municipale o da parte della struttura tecnica comunale competente, verbale di accertamento di irregolarità trasmesso al Dirigente. 4. Nei termini di 60 giorni dall ordinanza di sospensione dei lavori il Dirigente emette il provvedimento definitivo. 5. La sospensione dei lavori, indipendentemente dal termine cui al punto precedente, continua fino a quando non siano comunicati gli elementi indicati alle lettere c) d), e) ed f), del punto 1. 19

20 Art. 34 Decadenza del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività 1. Si richiamano le disposizioni di cui all ultimo comma dell art. 78 della L.R. 61/85 e successive modificazioni ed integrazioni. 2. Le nuove previsioni urbanistiche che possono causare la decadenza del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, sono solo quelle previste o comunque recepite nello strumento urbanistico generale del Comune riguardanti indici o parametri costruttivi, distanze, destinazioni d uso. 3. Il termine di validità del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività viene sospeso e corrispondentemente prorogato nel caso di interruzione dei lavori per cause di forza maggiore. Il direttore dei Lavori deve comunicare per iscritto l inizio e il termine della sospensione e le sue cause. 4. La decadenza deve essere dichiarata con apposito provvedimento del Dirigente, da notificare all interessato. Art. 35 Annullamento del permesso di costruire (testo aggiornato con D.C.C. n. 16 del ) 1. Il permesso di costruire può essere annullato per motivi di legittimità. 2. Ove riscontri un vizio di legittimità il Dirigente invita l'interessato a introdurre le modifiche progettuali o a produrre i documenti integrativi necessari per una eventuale sanatoria, assegnando a tal fine un termine non inferiore a 30 e non superiore a 90 giorni. 3. Qualora i vizi riscontrati non siano sanabili, il Dirigente con provvedimento motivato annulla il permesso di costruire. 4. Nel caso che i lavori assentiti siano già iniziati, il provvedimento di annullamento può essere adottato solo se è ravvisabile un concreto ed attuale interesse pubblico, prevalente rispetto a quello privato, salvo che la illegittimità sia stata causata da infedele rappresentazione della realtà nei grafici di progetto o nelle dichiarazioni contenute nella domanda di permesso di costruire, e che tali infedeltà siano state influenti ai fini autorizzativi. Art Poteri eccezionali 1. Ai sensi dell'art. 38 della L. 142/90, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini, il Sindaco, quale ufficiale di governo, adotta con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale. 2. Negli stessi casi è consentito agli interessati presentare richiesta, completa di asseverazioni tecniche, per l'esecuzione di lavori di demolizione degli immobili pericolosi per la pubblica incolumità, per i quali non sono proponibili soluzioni alternative. Il Dirigente ha l'obbligo di decidere in merito alla richiesta nel termine di 15 giorni dal ricevimento della domanda. 3. Per motivi di igiene, salubrità e decoro il Sindaco può imporre ai proprietari delle aree libere e/o fabbricati, accessibili al pubblico o visibili dall'esterno, di rimuovere quanto costituisca pericolo per l'igiene e la sanità pubbliche e deturpi l'ambiente. 4. In caso di inottemperanza il Sindaco ordina che si provveda d'ufficio a spese degli interessati. 20

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