REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI

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1 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI Approvato dal Consiglio di Istituto con Delibera N 3 del Il Presidente del Consiglio di Istituto Gavino Antonio Carta Pubblicato all Albo dell Istituto Il, 04/04/2012 Pubblicato nel sito web Il, La Dirigente Scolastica Prof.ssa Rosanna Arru Riferimenti normativi: Costituzione Italiana, art. 30 Codice Civile, artt. 147, 155, 317 bis L.241/1990 D.P.R n. 249/1998(Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) D.M. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 (Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità) 1

2 D.M. 16/2007 (Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo) D.P.R. n.235/2007 (Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) D.M. n. 30/dip./segr. del 15 marzo 2007 (Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti) Nota ministeriale Prot n.3602/p0 del 31 luglio 2008 (D.P.R. n. 235 del 21 novembre Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) L.169/2008, conversione del DL n.137/2008 (disposizioni urgenti in materia di scuola ed università) Direttiva ministeriale n.104 del 30 novembre 2008 (Linee di indirizzo in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy, con particolare riferimento all'utilizzo di telefoni cellulari, o di altri dispositivi elettronici, allo scopo di acquisire e divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali) D.M. 5 del 16 gennaio 2009 (Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento) D.P.R. 122/2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli artt.2 e 3 del D.L. 137/2008, convertito in L. 169/2008), art.7 (Valutazione del comportamento) DL 12/09/2013 n 104 convertito in L. 8/11/2013 n 128 (Divieto di fumo). 2

3 INDICE 1. Ingresso degli studenti 2. Giustificazione delle assenze 3. Uscite anticipate 4. Partecipazione all'attività scolastica ed extrascolastica 4. Alunni non avvalentisi dell insegnamento della religione 5. Comportamento degli studenti 6. Rispetto dell ambiente 7. Rispetto dei beni 8. Provvedimenti disciplinari 9. Organi deliberanti in materia di sanzioni a carico degli studenti 10. Utilizzazione del bar dell istituto 11. Organi deliberanti in materia di sanzioni a carico degli studenti 3

4 Art. 1. INGRESSO DEGLI STUDENTI e RICREAZIONE Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. L'ingresso, la permanenza e l'uscita dalla scuola sono regolati in relazione all'orario delle lezioni e alle attività scolastiche. L ingresso in istituto è previsto cinque minuti prima dell inizio delle lezioni. Gli alunni saranno ammessi in istituto con una tolleranza di 15 minuti rispetto all orario di ingresso, previa autorizzazione scritta dei collaboratori del Dirigente Scolastico, a seguito di motivata giustificazione. Gli alunni in tal caso hanno l obbligo di sostare nell atrio di ingresso, sotto la sorveglianza del personale ausiliario, per consentire la valutazione delle motivazioni, essendo fatto assoluto divieto di fare ingresso in aula senza autorizzazione scritta. L ingresso in aula avverrà con la consegna dell autorizzazione sopra citata al docente della prima ora. L ingresso in ritardo, sempre con autorizzazione scritta, comporta la giustificazione scritta sul libretto delle giustificazioni, sottoscritta dal genitore, da presentarsi entro il giorno successivo. Gli allievi minorenni cui non sia accolta la giustificazione non saranno allontanati dall istituto ma il ritardo risulterà ingiustificato. Gli allievi maggiorenni cui non sia accolta la giustificazione saranno allontanati dall istituto. Ulteriori accessi dopo l inizio della seconda ora saranno consentiti in via del tutto eccezionale, con precisa ed adeguata giustificazione. Ricreazione.. (terza ora di lezione) La ricreazione di 15 minuti, a tutti gli effetti tempo scuola, è stata ridistribuita sulla seconda, terza e quarta ora e si svolgerà sotto la rigorosa vigilanza degli insegnanti impegnati nella terza e quarta ora, gli alunni sono tenuti a rispettare le medesime regole imposte per tutta l attività didattica. Art. 2. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE - Le giustificazioni devono essere redatte sull'apposito libretto scolastico delle assenze e dei ritardi rilasciato all'inizio di ogni anno scolastico. - La singola giustificazione è valida solo per le assenze costituite da uno o più giorni consecutivi. - Le eventuali assenze intervallate con giorni di frequenza dovranno essere giustificate con firme distinte. - L insegnate della prima ora di lezione deve vistare il libretto delle giustificazioni dell alunno e registrare sul Registro di Classe la giustificazione dopo averne controllato la regolarità (firma del genitore o di chi ne a le veci apposta al libretto) e la conformità alla normativa (certificato medico per assenze superiori a 5 giorni o dettagliata giustificazione della famiglia per altre circostanze documentabili) - L'alunno maggiorenne che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni non sarà ammesso in 4

5 classe. I minorenni saranno ammessi solo se accompagnati dai genitori. Al quarto giorno se non ancora provvisti di giustificazione presentata dal genitore inizia la procedura per la sanzione che comporta l allontanamento temporaneo dalla scuola. - Le assenze collettive non sono ammesse, risulteranno ingiustificate e influiranno sul voto di condotta. Art. 3. USCITE ANTICIPATE L'uscita dall'istituto durante le lezioni è consentita, solo in casi eccezionali, previa formale autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato; i minori possono uscire, solo se accompagnati dai genitori o delegati muniti di documento di riconoscimento e di delega scritta e sottoscritta dal genitore. Il docente in orario dovrà verificare il rispetto di tali condizioni ed annotare sul diario di classe l'uscita anticipata sottoscritta dal genitore o suo delegato. Art. 4. PARTECIPAZIONE ALL'ATTIVITÀ SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA Rientrano nell'attività didattica, con conseguente obbligo di frequenza e rispetto degli orari, le lezioni curricolari, le attività di Alternanza Scuola Lavoro e tutte le attività extrascolastiche svolte nell'ambito dell'orario di lezione. La partecipazione ad attività extrascolastiche, a stage e a viaggi d'istruzione per le quali venga richiesto un contributo finanziario da parte degli studenti non è obbligatoria. Gli studenti che non aderiscono a queste iniziative sono tenuti a partecipare alle eventuali attività alternative appositamente programmate o alle lezioni in orario. Art. 5. ALUNNI NON AVVALENTISI DELL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE - Gli allievi non avvalentisi dell ora di religione e che hanno scelto di non partecipare ad attività alternative devono allontanarsi dall istituto e dalle sue pertinenze. Art.6. COMPORTAMENTO - Gli alunni hanno il dovere di: frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio; manifestare rispetto, anche formale, nei confronti del dirigente scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e degli altri studenti; mantenere, nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento dei doveri, un comportamento corretto e coerente con i principi sanciti dalla Costituzione e con i principi generali dell'ordinamento dello Stato italiano; osservare le disposizioni di sicurezza a tutela della salute; utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola; condividere la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come 5

6 importante fattore di qualità della vita della scuola. non sono consentiti i comportamenti che ledono la dignità o la sensibilità delle persone; è vietato assumere pose sconvenienti e atteggiamenti indecorosi di qualsiasi natura; è vietato fumare all'interno dei locali e negli spazi antistante agli ingressi; è vietato nelle aule l utilizzo di telefoni cellulari, che devono risultare spenti durante le prove di verifica; è vietato l'utilizzo delle fotocamere, delle videocamere, dei registratori vocali in assenza dell'esplicito consenso degli interessati e dei dispositivi elettronici in generale (MP3, videogiochi o altro); durante l'attività didattica, non è consentito l'allontanamento dai luoghi di svolgimento senza l'autorizzazione del docente responsabile; gli studenti possono recarsi in bagno uno per volta, previa autorizzazione del docente responsabile; al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato; durante la pausa della ricreazione gli studenti possono uscire all'aperto esclusivamente negli spazi consentiti, essendo vietato durante la ricreazione sostare in altre aree del cortile; la vigilanza durante la ricreazione è affidata ai docenti della 3 e 4 ora; È fatto divieto assoluto uscire all esterno dell istituto; Gli alunni possono recarsi in palestra, nei laboratori per lo svolgimento dell attività didattica soltanto previa autorizzazione dell insegnante dell ora che se ne assuma la responsabilità. Art. 7. RISPETTO DELL'AMBIENTE I rifiuti di qualsiasi natura devono essere gettati negli appositi raccoglitori secondo le regole della raccolta differenziata. Nelle aule, nei laboratori, nei servizi e nelle aree esterne devono essere rispettate le norme di igiene e pulizia. Gli studenti sono tenuti a ripristinare condizioni accettabili di pulizia qualora le aule si dovessero presentare in uno stato indecoroso. Le disposizioni relative alle aule si estendono alle aree comuni interne ed esterne. È vietato consumare bevande ed alimenti nelle aule e nei laboratori. I rifiuti e gli scarti di lavorazione dei laboratori sono rifiuti speciali e devono essere smaltiti negli appositi contenitori. La disposizione dei banchi e degli arredi deve essere funzionale per rispondere alle esigenze ergonomiche. Gli studenti sono tenuti a non procedere a modifiche di propria iniziativa, ma possono proporre particolari dislocazioni, purché vengano rispettati i requisiti di funzionalità. Ciascun alunno occuperà, nel corso dell'anno, sempre lo stesso banco al fine di consentire l'individuazione del responsabile di eventuali danneggiamenti. Per rendere accogliente l'ambiente e incoraggiare il senso di appartenenza alla scuola, è 6

7 consentito agli studenti di personalizzare le aule mediante l'affissione di manifesti e ornamenti vari. Le iniziative degli studenti devono essere concordate con il coordinatore di classe e possono riguardare interessi anche non attinenti alla vita scolastica, purché non entrino in contrasto con essa né offendano la dignità altrui. Art. 8. RISPETTO DEI BENI I beni materiali, di proprietà collettiva o individuale, sono tutelati al pari delle persone. Gli studenti sono pertanto tenuti a rispettare qualsiasi strumento o bene di consumo di proprietà della scuola o di privati. Sono assolutamente vietati tutti i comportamenti che costituiscono reato verso beni di proprietà privata o pubblica. Sono altresì vietati tutti i comportamenti che possono compromettere l'integrità dei beni di proprietà individuale o pubblica. Se i comportamenti costituiscono reato sarà presentata denuncia alla Pubblica Autorità. Art. 9. SANZIONI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari nei confronti degli studenti hanno finalità educative e non repressive e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Le infrazioni disciplinari incidono sul voto in condotta (DPR 122/2009, art.7, Valutazione del comportamento). Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente può essere offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica (DPR 235/2007). La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l'irrogazione della stessa. Le azioni degli studenti che contravvengono al presente regolamento o alle norme vigenti devono essere annotate nel Registro di Classe. Le annotazioni non devono essere generiche, ma devono riportare fedelmente il fatto avvenuto e il nome del responsabile. Nel caso di sanzioni che comportano l'allontanamento dalla comunità scolastica, l'organo deliberante (vedi tabella delle sanzioni disciplinari) convoca lo studente (se minorenne rappresentato dai genitori o da chi ne fa le veci) per consentirgli di esporre le proprie ragioni; Sono considerate mancanze disciplinari tutte le azioni degli studenti che contravvengono al presente Regolamento (vedi Allegato1, tabella delle infrazioni e delle sanzioni) e incideranno sul voto in condotta attribuito ai sensi del DPR 122/2009 e secondo i criteri definiti dal Collegio Docenti. 7

8 Art.10. UTILIZZAZIONE DEL BAR DELL ISTITUTO - Gli alunni potranno accedere al bar sito al piano terra durante l attività didattica in caso di urgenti esigenze solo se accompagnati dal personale docente o ATA. - Agli alunni ritardatari è fatto divieto sostare al bar nell attesa di una eventuale autorizzazione per l ingresso in classe. - Durante la ricreazione è consentito il consumo di bevande e/o cibarie, che gli alunni porteranno con sé o potranno acquistare al bar convenzionato, con le modalità di seguito: predisposizione di un elenco di richieste per ciascuna classe entro le h.9.30, che un alunno consegnerà al gestore del locale ritiro di quanto ordinato entro le h ad opera di un alunno a rotazione per classe la consumazione dovrà verificarsi in modo corretto e senza turbare l ordine nelle aule e nel cortile; scarti, cartacce, lattine e bottiglie in plastica dovranno essere tassativamente raccolti separatamente nei contenitori per la raccolta differenziata disposti nel cortile ed ai piani (lattine e plastica- carta- indifferenziato); i cestini delle aule potranno essere usati solo per la carta. Art.11. ORGANI DELIBERANTI IN MATERIA DI SANZIONI A CARICO DEGLI STUDENTI I docenti sono tenuti ad annotare le infrazioni sul Registro di Classe. Il Dirigente Scolastico o un suo delegato possono ammonire formalmente, con annotazione sul Registro di Classe, gli studenti che si rendono responsabili di infrazioni disciplinari. L'ammonizione rappresenta un'aggravante per gli studenti recidivi e dovrà essere presa in considerazione per le deliberazioni successive. Le sanzioni disciplinari che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono riservate alla competenza del Consiglio di Classe e del Consiglio d'istituto (come da tabella Allegato 1). Sanzioni disciplinari di competenza del Consiglio di Classe Sono riservate alla competenza del Consiglio di Classe le sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni (come da tabella Allegato 1), come da DPR 235/2007. Il Consiglio di Classe può comminare sanzioni diverse dall'allontanamento dalla comunità scolastica in caso di sanzioni non gravi, attraverso l'ingiunzione allo svolgimento di attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica quali, per esempio: Attività di volontariato nell'ambito della comunità scolastica; Piccole manutenzioni; Attività di ricerca; Riordino di cataloghi e di archivi. Le misure sopra indicate possono configurarsi non solo come sanzioni autonome, alternative 8

9 all'allontanamento dalla comunità scolastica, ma altresì come misure accessorie che si accompagnano alle sanzioni di allontanamento dalla comunità stessa (DPR 235/2007). Sanzioni disciplinari di competenza del Consiglio d'istituto Ai sensi del DPR 235/2007 sono riservate alla competenza del Consiglio d'istituto le seguenti sanzioni (come da tabella Allegato 1): - sanzioni che comportano l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni; - sanzioni che comportano l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico; Procedura di applicazione delle sanzioni disciplinari che comportano l allontanamento dalla comunità scolastica - Richiesta scritta dei docenti al Dirigente Scolastico per la convocazione (con le motivazioni) del Consiglio di Classe a cui segue la convocazione dello studente e dei familiari (se trattasi di minorenne) con fonogramma e lettera raccomandata A/R dove sono indicate le infrazioni e la data di convocazione del Consiglio di Classe; - Consiglio di Classe con contestazione dell addebito; - deliberazione a porte chiuse; - annotazione sul registro della sanzione e comunicazione alla famiglia e/o allo studente; inserimento nel fascicolo personale; - se i convocati non possono essere presenti, devono comunicare l indisponibilità con almeno due giorni di anticipo, anche per vie brevi, con motivazione debitamente documentata, per poter fissare una nuova data di convocazione; in assenza di ciò, nel caso di mancata comunicazione della indisponibilità a presenziare al Consiglio di Classe, il procedimento avrà luogo anche in assenza degli interessati. Tabella delle infrazioni e delle relative sanzioni Nell Allegato 1 si riporta la tabella dove sono riportate nel dettaglio le infrazioni disciplinari, gli organi competenti ad irrogare le sanzioni e le procedure. Impugnazioni delle sanzioni disciplinari - Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso motivato, da parte dell interessato o da chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'organo di Garanzia disciplinato dal DPR 235/2007 e dal presente regolamento. Il ricorso deve contenere le motivazioni dell'impugnazione. - L'Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni; qualora esso non decida entro 9

10 tale termine, la sanzione deve ritenersi confermata. - L'impugnazione non incide sull'esecutività della sanzione disciplinare, che potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione. Composizione dell'organo di garanzia interno - L'Organo di Garanzia disciplinare ha durata biennale è presieduto dal Dirigente Scolastico o suo delegato ed è composto da: - 2 docenti designati dal Consiglio d'istituto; - 1 rappresentante eletto dai genitori; - 1 rappresentante eletto dagli studenti; - Per ogni rappresentante sarà previsto un membro supplente; - I componenti coinvolti nei fatti oggetto di decisione sono sostituiti da un supplente; - I rappresentati dei genitori e degli studenti saranno individuati tra i consiglieri eletti nel Consiglio di Istituto. Compiti e funzionamento dell'organo di garanzia interno - La convocazione dell'organo di Garanzia può avvenire su richiesta dei componenti. - L Organo di garanzia interviene nei seguenti casi: per dirimere i conflitti che insorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento di disciplina; per decidere sui ricorsi contro l irrogazione delle sanzioni disciplinari; per formulare proposte riguardanti la modifica del regolamento interno di disciplina. l'organo di Garanzia opera e decide a maggioranza assoluta dei suoi componenti presenti; in caso di parità prevale il voto del presidente; non è ammessa l'astensione; le sedute sono verbalizzate su apposito registro. ALLEGATO: 1 - TABELLA DELLE INFRAZIONI E DELLE RELATIVE SANZIONI 10

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