SERVIZIO RESOCONTI BOZZA NON CORRETTA

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1 1/23 MISSIONE IN CALABRIA 10 MARZO 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle 9.15 Audizione del prefetto di Crotone. PRESIDENTE. Buongiorno. Rivolgiamo innanzitutto un ringraziamento al dottor Panico per la cortesia, la disponibilità e l ospitalità che ci sta dando. Abbiamo prestato grande attenzione alla situazione della Calabria, che ha tratto origine dal problema delle cosiddette «navi a perdere», per poi estendersi all esame di tutto il territorio. La Commissione si occupa fondamentalmente dei rapporti fra lo smaltimento dei rifiuti e la criminalità organizzata, in base alla logica che, laddove le strutture pubbliche funzionano, la criminalità organizzata non ha spazio. Il nostro esame si estende quindi inevitabilmente a tutti i problemi dello smaltimento dei rifiuti, in quanto la criminalità organizzata rappresenta la coda di un sistema che non funziona. La ringraziamo anche per averci fornito una corposa relazione, per cui ritengo che la sua audizione possa contenersi nei limiti di un riferimento dei punti principali. Se eventualmente, per motivi legati alla sicurezza e all ordine pubblico, lei ritenesse opportuno segretare alcune parti della sua audizione, lo farà presente, a meno che la stessa Commissione valuti l opportunità della segretazione. La pregheremmo comunque di rinviare le parti segretate alla parte finale, per evitare di interrompere ogni volta la registrazione. Grato per la sua ospitalità, le cedo la parola. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Signor presidente, le consegno la relazione anche su supporto informatico. Tenterò di riassumerne i contenuti, partendo dalla situazione del ciclo dei rifiuti che in questa regione, secondo il piano, prevede la divisione in ATO: l ATO di Crotone e l ATO3. Ogni ATO dovrebbe avere un impianto di selezione per la separazione del secco dall umido e quindi per la produzione di frazione organica stabilizzata e di CDR (combustibile derivato dai rifiuti),

2 2/23 oltre che per la valorizzazione della raccolta differenziata. Nella nostra regione esiste soltanto un impianto di termovalorizzazione, quello di Gioia Tauro. L ATO3 è stato autosufficiente fino all estate del 2008, perché disponeva della discarica per la separazione del secco dall umido in località Ponticelli del Comune capoluogo, gestito da Veolia. Veniva effettuata la raccolta differenziata, anche se non nei limiti previsti dalla normativa, con grande difficoltà, e aveva anche la discarica in località Columbra di un gruppo privato gestito dalla società Sovreco del gruppo Vrenna. Della discarica di Ponticelli di servivano undici Comuni del crotonese, e della discarica Columbra i restanti sedici Comuni, più ben cinquantasei della Provincia di Cosenza. Le prime difficoltà si sono avute con il progressivo esaurimento della capacità ricettiva della discarica in località Columbra, ragione per la quale la società che gestisce aveva presentato al Commissario delegato per l emergenza ambientale nel 2007 un progetto di ampliamento della discarica, con due bacini per il deposito della frazione umida e dei rifiuti non pericolosi triturati, della capacità di oltre metri cubi, e un impianto di stoccaggio di CDR di oltre metri cubi. In sede di valutazione di impatto ambientale (VIA), la Provincia di Crotone aveva espresso parere negativo, il Comune di Crotone parere positivo, ma limitatamente alla capacità produttiva della Provincia. Nel dicembre 2007, il Commissario delegato autorizzò un ampliamento in altezza della capacità di metri cubi. Con l emanazione da parte della Prefettura dei provvedimenti ostativi antimafia nei confronti della società Sovreco del gruppo Vrenna che gestiva la discarica di Columbra, si sono avute le prime ripercussioni. Con l emanazione dei provvedimenti interdittivi all inizio del 2008 da parte della Prefettura, ci sono state le prime ripercussioni non soltanto sul sistema di Crotone, ma anche nel resto della regione perché vi venivano a conferire anche altri Comuni. L interdizione c è stata nel 2008, con la sospensione dei conferimenti disposta dal Commissario delegato, che per un breve periodo ha dovuto riaprirle per esigenze contingenti avvalendosi di un articolo di legge, ma poi definitivamente nell ottobre 2008 sono stati interrotti i rapporti con questa società. Da quel momento in poi, i rifiuti solidi urbani della Provincia di Crotone sono stati conferiti nella discarica in località Ponticelli, mentre c è stata una sorta di sospensione della raccolta dei prodotti differenziati. Dall inizio del 2009, anche in Prefettura sono stati effettuati tentativi di trovare soluzioni alternative, che avessero come sbocco ancora la località Ponticelli gestita dalla società Veolia. La

3 3/23 società ha però rifiutato e quindi sono state individuate soluzioni alternative dai Comuni, cominciando dal capoluogo, che si sono serviti con temporanei conferimenti per novanta giorni dapprima in Provincia di Catanzaro, poi, quando per effetto della sospensione interdittiva antimafia da parte del Consiglio di Stato, riprese l operatività della società Salvaguardia ambiente SpA sempre del gruppo Vrenna DORINA BIANCHI. Da quando? VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Dalla primavera del 2009, quando si sono interrotti i conferimenti, sono state trovate queste soluzioni alternative dapprima in provincia di Catanzaro, per poi passare di nuovo a Salvaguardia ambientale SpA per effetto della sospensione da parte del Consiglio di Stato delle interdittive antimafia. Analoga decisione è stata adottata anche da qualche altro Comune. Un anello debole del sistema in questa provincia è determinato anche dalle difficoltà operative della società Acros, società mista pubblico-privata il cui socio minoritario, sempre appartenente al gruppo Vrenna, è incaricato di gestire la raccolta differenziata su disposizione del Commissario delegato e in molti Comuni della provincia anche della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La società Akros fin dalla primavera del 2008 ALESSANDRO BRATTI. Scusi, la società Akros VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. È una società mista pubblico-privata ALESSANDRO BRATTI. E gestisce VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Gestisce la raccolta differenziata su disposizione del Commissario delegato ed è affidataria in molti Comuni della provincia della Crotone anche della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Fin dalla primavera del 2008, la società però ha fatto presenti gravi difficoltà finanziarie determinate anche dal mancato versamento delle quote dei comuni soci per il servizio di raccolta, per cui il deficit ammontava a 5 milioni di euro. La situazione si è aggravata nel 2009, quando anche a

4 4/23 causa di difficoltà di contesto la società non riusciva a garantire l erogazione delle retribuzioni, con conseguenti manifestazioni di protesta da parte delle organizzazioni sindacali. Nel novembre 2009, l assemblea dei soci dell Akros ha deliberato la ricapitalizzazione, per ripianare i debiti ed evitare la messa in liquidazione. Tra le ipotesi che hanno interessato qualche comune, tra cui anche Crotone, e di cui si dibatterà quando sarà discusso il piano d ambito, è emersa la possibilità di una fusione di questa società Akros con l Akrea, che è la società di servizi del comune di Crotone, tenuto conto della limitatezza del contesto, quindi della possibilità di razionalizzare le risorse. L Akrea è una società del comune di Crotone, una ex municipalizzata che svolge servizi ambientali e pare funzioni, per cui si ipotizza la possibilità di una fusione, ma sempre da discutere nel piano d ambito dei prossimi mesi, al fine di razionalizzare le risorse. Nei giorni scorsi, le maestranze della società Akros hanno manifestato anche con interruzioni improvvise, senza preavviso, cosa che ha chiesto il coinvolgimento della Commissione di garanzia per le incertezze sul futuro occupazionale. Grazie al mio impegno nel sollecitare i comuni inadempienti a ripianare i propri debiti e a convocare una successiva riunione, le manifestazioni si sono interrotte, ma gli strascichi negativi si ripercuotono ancora oggi, tanto che i rifiuti accumulati si stanno ancora recuperando. Nell ultima riunione del 5 marzo scorso, in cui sono state convocate le parti presso la prefettura, il presidente dell Akros ha assunto l impegno di perseguire anche la politica di ammodernamento dei mezzi ritenuti obsoleti, che erano anche motivo della protesta, e i sindaci hanno assunto l impegno di completare l opera di ripianamento dei propri debiti. Il Presidente della Provincia ha assicurato la sua intenzione di accelerare i tempi e le procedure per la determinazione del piano d ambito previsto. Un ulteriore difficoltà si è manifestata a febbraio, a seguito di una determinazione della società Veolia, che gestisce la discarica in località Ponticelli, di limitare rigorosamente il conferimento entro i limiti previsti dal contratto. Ciò ha reso necessaria l ordinanza del Commissario delegato, che ha ridotto i quantitativi di ingresso, con conseguente dirottamento di una parte dei comuni della provincia in una discarica in provincia di Catanzaro. Questo ha messo in difficoltà il recupero degli arretrati, per cui, con la mediazione della prefettura, il Commissario ha concesso una proroga di quindici giorni, quindi fino a fine marzo, per consentirne il recupero. Vorrei accennare anche alle prospettive di realizzazione di nuove discariche, motivo di forte preoccupazione in questa provincia. Nel Piano regionale dei rifiuti è previsto che gli impianti siano

5 5/23 allocati in località Giammiglione, al confine tra il comune di Crotone e quello di Scandale. Con ordinanza del 29 agosto 2009, il Commissario delegato ha già approvato un progetto preliminare per la realizzazione in quella località di una discarica di servizio del sistema integrato di smaltimento integrato denominato Calabria sud, gestito dalla ditta Veolia. Sempre in località Giammiglione sono in corso di valutazione due progetti per due ulteriori discariche, uno dei quali presentato da un privato, che prevederebbe uno smaltimento dei rifiuti pericolosi e non, bancabili per un volume di oltre 4 milioni di metri cubi. L altro più importante è stato elaborato da Syndial SpA, la società che gestisce i beni dell ex Pertusola. Questo progetto è finalizzato allo smaltimento di rifiuti provenienti dalla bonifica che si dovrà fare del dismesso sito industriale Pertusola sud, per un abbancamento per complessivi 1,5 milioni di metri cubi. La prospettiva concreta della realizzazione di questi nuovi impianti ha fatto registrare la forte contrarietà degli enti locali, dell opinione pubblica e dei movimenti ambientalisti sorti a difesa del territorio, che oppongono la circostanza che questo territorio ha ospitato per tanti anni grandi fabbriche chimiche e siderurgiche e la vicina discarica di Columbra, dove per decenni hanno conferito comuni non soltanto della provincia di Crotone, ma anche di fuori provincia e fuori regione. Mi risulta che anche la regione abbia mostrato contrarietà nei riguardi dell ipotesi di realizzare la discarica ALESSANDRO BRATTI. Di entrambe o solo di una? VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Soprattutto di quella della Syndial, ma anche su quella della Veolia non c è stato un pronunciamento favorevole. Queste ipotesi hanno dato luogo a un grande movimento di protesta, che è sfociato in una grande manifestazione pubblica nell ottobre 2009 con 5,000 persone che hanno sequestrato il centro cittadino. Prima di entrare nella trattazione del sito di interesse nazionale di Crotone, mi sono permesso sono qui da meno di due mesi di acquisire qualche dato anche sulla situazione dei depuratori, aspetto importante per la qualità di questo mare straordinario, che dovrebbe essere la risorsa di questa terra. Ho acquisito un rapporto dall ARPACAL, che mi ha rappresentato di aver avviato da ottobre 2009 un programma di controllo e monitoraggio del sistema depurativo costiero, mediante l installazione di

6 6/23 campionatori automatici. Il censimento ha rilevato che sono presenti in provincia di Crotone dieci depuratori, due nel comune di Crotone, tre a Isola Capo Rizzuto e uno rispettivamente a Crucoli, Torretta, Cirò Marina, Torre Melissa e Cutro. Al pozzetto di ispezioni in uscita di ciascun impianto è stata installata una centralina di campionamento automatico, corredata da una sonda, i cui dati confluiscono in un database presso ARPACAL. L obiettivo del programma è quello di controllare nel tempo il funzionamento di questi depuratori. Da una valutazione dei dati finora raccolti sono state riscontrate criticità microbiologiche lungo l area costiera, in particolare nelle foci di due fiumi, il Neto e il Tacina, a Lido San Leonardo di Crotone e poi a Le Castella e Capopiccolo, due splendide località (Commenti). DANIELA MAZZUCONI. Scusi, ci sono dieci depuratori per tutta la provincia, che è collegata ai collettori fognari che vanno al depuratore o ci sono anche altri scarichi? VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Su questo non sono in grado di rispondere, ma mi riservo un approfondimento. Mi è stato predisposto il censimento dei depuratori funzionanti, ma non cosa adduca lì, aspetto che però mi riservo di approfondire, perché vi presto molta attenzione. I periodici sopralluoghi e controlli effettuati hanno evidenziato contaminazione fecale di origine antropica, criticità ovviamente rappresentata ai sindaci competenti per territorio. La stessa ARPACAL ha fatto presente che è in corso di esecuzione un progetto di caratterizzazione eco-tossicologica delle foci principali, dei principali corsi idrici. Il primo report intermedio sarebbe previsto per maggiogiugno prossimo venturo. L oggetto di maggiore preoccupazione per il territorio di Crotone è il sito di interesse nazionale. Questa terra è connotata da un rilevante rischio ambientale, essendo stata l unica realtà calabrese per tanti anni e avendo ospitato gli stabilimenti della Montedison e della Pertusola Sud. L esercizio di queste imprese per decenni con vincoli ambientali ben più flessibili di quelli attuali ha prodotto un esteso inquinamento delle aree industriali, delle aree a ridosso della fascia costiera e dello specchio d acqua antistante. Sorvolerei sul passato, in cui c è stata una dichiarazione di stato d emergenza nel 1997, la designazione del Presidente della Regione come Commissario delegato, l inserimento come sito di interesse nazionale, la perimetrazione, i primi progetti da parte del Commissario in luogo di Regioni e

7 7/23 Comuni in danno dei proprietari. Ci sono state impugnative. In un primo momento era stata attribuita a Fisia Italimpianti del gruppo Impregilo, che dal 2008 è interdetta a seguito del provvedimento del tribunale di Napoli. Conseguentemente, è riemerso l onere di effettuare la bonifica in capo alla società tributaria Syndial SpA, che ha presentato un progetto di messa in sicurezza e bonifica e ha ottenuto le preliminari approvazioni con prescrizioni ALESSANDRO BRATTI. Mi faccia capire, Syndial è responsabile di tutto VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Syndial è l attuale società controllata a sua volta da una partecipata pubblica ALESSANDRO BRATTI. A me interessava capire se sia responsabile di tutto il sito o solo di un pezzo. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Di tutto il sito ALESSANDRO BRATTI. La responsabile è quindi Syndial. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Sì, anche se nel 2004 c erano stati opposizioni e ricorsi, si era ritenuto che la competenza all interno fosse del Commissario delegato e non propria, e veniva contestata la responsabilità all esterno, perché a loro avviso non era riconosciuta la responsabilità del danno ambientale. Tutto questo è stato superato, perché il Ministro dell ambiente nel frattempo è intervenuto con decreto, quindi la Syndial ha l onere di questa bonifica. Syndial ha ottenuto la preliminare approvazione del proprio progetto nella conferenza decisoria del luglio Nell ultima riunione del 22 ottobre presso il Ministero dell ambiente, si è puntualizzato lo stato di attuazione degli interventi. È attiva una barriera, anche se parziale, di falda nell area exagricoltura; per l attivazione di pozzi si attende l autorizzazione dell autorità giudiziaria, perché il sito è sottoposto ancora a sequestro. La demolizione degli stabilimenti interni all ex Pertusola sarebbe in programma nelle prossime settimane, ma ecco il punto nodale l esecutività del progetto complessivo di bonifica è subordinata

8 8/23 al parere del nucleo VIA regionale sulla realizzanda discarica in località Giammiglione, dove dovrebbe essere conferito il materiale proveniente dalla bonifica. Ieri, ho appreso da un giornale che anche l Azienda sanitaria provinciale avrebbe espresso parere negativo, che si unisce agli altri pareri negativi espressi su questa realizzazione. È in corso di completamento la cantierizzazione della discarica Farina-Trappeto, che rappresenta la prima fase della messa in sicurezza. È ovvio che il complesso dei lavori da realizzare attirerà le attenzioni della criminalità organizzata e quindi della ndrangheta. Da qui deriva la mia iniziativa di predisporre un protocollo di legalità, che ho sottoposto anche al Ministero dell interno per il preventivo assenso, d intesa con Confindustria, per un monitoraggio approfondito da parte del gruppo Interforze, costituito ai sensi del DM del 14 marzo 2003, su appalti e subappalti, in modo da poter attuare cautele antimafia analoghe a quelle previste ordinariamente per la pubblica amministrazione. ALESSANDRO BRATTI. Vorrei chiedere chiarimenti su questa questione che mi sembra molto delicata. Dal contesto avete avuto avvisaglie concrete che ci sia VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. No, presumiamo. ALESSANDRO BRATTI. Abbiamo incontrato i rappresentanti di ENI e rispetto ad alcune domande VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. La domanda era sugli interessi della criminalità organizzata. PRESIDENTE. Tenderei ad arrivare alla conclusione del discorso. Poi ci ritorniamo. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Stavo dicendo che è in corso di completamento la cantierizzazione della discarica Farina-Trappeto. Su quella discarica la sezione Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Crotone aveva trasmesso nel dicembre 2008 alla Prefettura i risultati di analisi svolte da ARPACAL, che evidenziavano una concentrazione superficiale oltre i limiti. Di qui l intervento immediato della Prefettura, che, d intesa con la Presidenza del Consiglio dei

9 9/23 Ministri e con ISPRA, ha avviato il procedimento previsto dall articolo 126-bis del decreto legislativo n. 230 del 1995: delimitazione dell area e sorveglianza. La Prefettura ha richiesto al Ministero dell ambiente un apposita conferenza di servizi, essendo l area inserita nel sito di interesse nazionale. In questa conferenza di servizi tenutasi nel settembre 2009 si è preso atto degli interventi prescritti a Syndial, che consistono nella copertura temporanea dei rifiuti, nella rimozione dei fanghi e dei silicati da stoccare in area di deposito e nella bonifica della discarica con rimozione del materiale. Il cronoprogramma prevede la conclusione degli interventi nel mese di maggio prossimo venturo. Anche in un altro sito in provincia di Crotone, il comune di Mesoraca, nell ex azienda Condoleo di proprietà della provincia di Catanzaro sembravano emergere, su segnalazione dell amministrazione provinciale dell ottobre 2009, valori di radioattività. La Prefettura si è subito attivata e ha avviato immediatamente un istruttoria con il Dipartimento di prevenzione dell Azienda sanitaria provinciale, con il Dipartimento provinciale dell ARPACAL e con i Comandi provinciali dei Vigili del fuoco. Gli accertamenti dei Comandi provinciali di Vigili del fuoco di Crotone e Catanzaro hanno consentito di appurare che le emissioni hanno origine naturale, conclusione alla quale è giunta anche ARPACAL, che, a seguito di analisi su campione, ha classificato l area di non rilevanza radiologica. Ciononostante, la stessa amministrazione provinciale catanzarese, che è proprietaria, con nota del 15 febbraio scorso, ha preannunciato che provvederà comunque alla rimozione del materiale basaltico presente sul sito. Passerei alla questione dei relitti sui fondali antistanti la costa. Dopo le rivelazioni sulle due navi con scorie radioattive che sarebbero affondate al largo di Crotone e Cirò, secondo notizie che ho acquisito dalla Direzione marittima di Reggio Calabria, risultano complessivamente affondate nel tratto di mare nel territorio provinciale di Crotone dieci imbarcazioni. In relazione a ciò, l autorità marittima ha avviato un attività di approfondimento e ha proposto l avvio di un monitoraggio delle acque marine e dei fondali, similmente a quanto disposto in altre province. Al fine di rendere operativa questa iniziativa, si attende la definizione in sede di ARPACAL di uno schema di intervento comune, dal quale dovrà derivare un progetto che determina anche gli oneri e i costi da sostenere. In ordine alle attività illecite dei gruppi di criminali, dalle attività svolte dalle forze di polizia non sono emerse per ora pregnanti forme di coinvolgimento delle criminalità organizzata nella fenomenologia delittuosa, nei crimini ambientali. Diversi comunque sono i settori in cui sono state svolte indagini o comunque oggetto di

10 10/23 interesse investigativo. Si parte dall illecito smaltimento di amianto, che pure è segnalato come piuttosto diffuso nel territorio, ma si rileva l assenza di dichiarazione di inizio di attività per il rifacimento dei tetti, che prevedano la rimozione di eternit. D altro canto, sorprendere i colpevoli è quanto mai problematico perché poi c è l abbandono incontrollato di rifiuti. Viene segnalato anche il fenomeno dello smaltimento di pneumatici esausti, talvolta con incendio con rilascio di pericolose diossine. Mi riservo di adottare iniziative che ho avviato in altre aree, in Campania in particolare, nelle province di Napoli e Caserta, con il coinvolgimento dei responsabili dei consorzi nazionali dello smaltimento degli pneumatici, perché da lì si possono trarre spunti per incrementare le piattaforme di smaltimento, agevolare lo smaltimento legale e prevenire quello illegale. È stato segnalato sull attività di macellazione e vendita di carni il cattivo costume di mettere nei cassonetti materiale di risulta di animali selvatici, per cui la prefettura ha richiamato l attenzione dell Azienda sanitaria provinciale sull esigenza di incrementare i controlli su queste aziende. Anche l abbandono di rifiuti inerti è considerato molto diffuso. Si riscontrano quindi un abbandono di rifiuti in ogni dove e una carenza di controlli da parte delle amministrazioni. Il 24 febbraio scorso, la prefettura ha diramato una direttiva ai sindaci, che sono stati sollecitati ad adottare ogni misura volta a contrastare il fenomeno. È stato accertato che la ditta Ecoedil, a seguito di convenzione con le centrali a biomasse della zona, procedeva al recupero delle ceneri da combustione del materiale legnoso, avendo presentato alla provincia un progetto di riqualificazione ambientale. Un attività di indagine però ha fatto emergere che il conferimento avveniva in spregio non solo dell autorizzazione della provincia, ma anche di quanto previsto dalla norma. Da qui il sequestro disposto nel luglio 2009 dal Tribunale di Crotone, che è avvenuto solo i primi di ottobre a seguito della revoca da parte della provincia dell autorizzazione. DANIELA MAZZUCONI. Che tipo di biomassa? VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Credo che sia tutto legno lavorato. Presidente, se volete che approfondisca altri aspetti della relazione, sono pronto a rispondere. PRESIDENTE. I colleghi porranno domande, dalle quali certamente emergeranno altri aspetti di

11 11/23 interesse. La ringraziamo perché ci è parsa una relazione molto ampia e ricca di spunti. Do la parola all onorevole Bratti, che stava già ponendo alcune domande. ALESSANDRO BRATTI. Le pongo tutte in una volta. Rispetto a queste società miste, vorrei sapere come vengano fatte le gare per l affidamento del servizio. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Stanno per partire le gare per gli affidamenti degli appalti. ALESSANDRO BRATTI. Visto che in Parlamento la scorsa settimana abbiamo abolito le agenzie d ambito, ora viene rimandato tutto di un anno per eventuali leggi regionali. Vorrei sapere se nel frattempo questa funzione venga assorbita dalla provincia. Vorrei sapere se queste società pubbliche-private non funzionino complessivamente o la parte privata vada bene e la pubblica va male, come capita solitamente. Vorrei chiederle una valutazione del rapporto con Veolia, che sembra aver sostanzialmente rinunciato a gestire VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Al trattamento dei rifiuti differenziati, non so però se per carenza di strutture. ALESSANDRO BRATTI. Per quanto riguarda ancora le società miste, anche dai rapporti dei Carabinieri emerge come in alcune di queste siano presenti soggetti criminosi, che hanno fatto alzare le antenne rispetto a una serie di questioni. Mi interessa capire anche il rapporto con Syndial e con ENI più in generale, rispetto alla questione dei protocolli per la legalità. Abbiamo avuto un audizione con l Amministratore delegato, che ci ha fatto intendere che non si rilevino soverchi problemi da questo punto di vista, se non qualcosa. Poiché se si realizzeranno le bonifiche, presumo che Syndial dovrà fare una serie di appalti e loro hanno le loro forme di controllo, vorrei capire se stiate lavorando insieme su questa questione. Vorremmo poi conoscere la situazioni dei depuratori, domanda che dovremmo porre anche alla Provincia e alla Regione. Sono convinto che numerosi problemi derivino non tanto dai rifiuti in mare o da eventuali navi, quanto dal fatto che i depuratori sono pochi e funzionano in modo inadeguato.

12 12/23 DORINA BIANCHI. Vorrei porre una domanda sulla conoscenza di situazioni o fatti che riconducono per ipotesi o per certezza a organizzazione criminose. Lei ci ha detto che già la Sovreco, società di Vrenna, è stata sospesa nel 2008 proprio per decadenza certificato antimafia. Noi sappiamo che per qualche anno le discariche dei Vrenna sono servite per rifiuti provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalla Campania. Vorrei sapere quindi se ci sia stato un collegamento tra soggetti della criminalità campana e criminalità del posto. Avrei bisogno di un altra informazione riguardante la depurazione soprattutto del consorzio industriale. Il depuratore del nucleo industriale fu posto sotto sequestro dal Nucleo investigativo sanità e ambiente della Polizia giudiziaria e, a quanto mi risulta, ancora non è stato messo a norma. Vorrei sapere quindi se si tratti di un informazione non ancora arrivata o se dal 2007 ancora non sia stato fatto niente come consorzio industriale. I depuratori hanno importante impatto sul territorio, ma quello che ha un impatto importante anche sull inquinamento a mare è tutta la bonifica dell ex Pertusola, perché è tutto ancora sul sito. Negli anni, anche per effetto delle piogge, tutto il materiale tossico tra cui mercurio e cadmio è finito in mare. Tra l altro, nei tavoli che ci sono stati anche presso il Ministero dell ambiente sulla bonifica, sono emersi dati precisi che indicano l elevato inquinamento del mare e dei fondali antistanti tutta la costa di Crotone. Vorrei sapere se in Prefettura abbiate questi dati, in maniera da porli a conoscenza anche degli altri componenti della Commissione. DANIELA MAZZUCONI. Rinnovo la domanda che avevo posto prima in ordine al collettamento della Provincia o di altre aree che vi afferiscono. Mi pare infatti di capire che uno dei problemi dei depuratori in tanta parte del sud, ma soprattutto nella regione Calabria, è che non sono collegati quasi a nulla. Il problema è capire che cosa avviene degli scarichi domestici e industriali: dove vanno, se vanno in corsi d acqua superficiali, se scaricano con forme a tabella. È giusto monitorare i depuratori, ma, se tutte le superfici scolanti, tutte le abitazioni, tutte le aree industriali non sono collegate ai depuratori, questi non servono a nulla. Questo tra l altro configurerebbe una serie di reati molto precisi. Sarebbe quindi utile avere un informazione precisa, anche perché ci troviamo di fronte a un mare molto bello e sarebbe opportuno preservarlo. Un altra questione riguarda il sistema presentato anche nella sua relazione in ordine allo smaltimento dei rifiuti. Anche in seguito a un viaggio precedente che abbiamo fatto in Calabria, mi

13 13/23 sembra che con la definizione «discariche di servizio» si apra una quantità di discariche assolutamente in sovrannumero rispetto al fabbisogno della Calabria. Questo fa nascere il sospetto che poi le discariche vengano utilizzate non come discariche di servizio, ma come vere discariche, anche al fine di smaltire i rifiuti di dubbia provenienza. Mi chiedo quindi che tipo di vigilanza venga garantita, perché si parla di discariche, ma non si capisce mai se qualcuno si occupi di verificare cosa vi finisca all interno. Da una serie di documentazioni che abbiamo acquisito, risulterebbe inoltre che queste discariche, pur essendo formalmente autorizzate, non vengano realizzate secondo le norme stabilite nei vari progetti. Questo rischia di configurare nuovi reati di natura ambientale, perché, se non si impermeabilizza una discarica ancorché autorizzata e ci si mette altro anziché la cenere, si produce una seie di inquinamenti a. Mi piacerebbe conoscere il sistema dei controlli da questo punto di vista, anche perché in questo caso si apre la possibilità di nuove discariche. Per quanto riguarda invece l illecito smaltimento di amianto, mi chiedo se riguardi amianto proveniente solo dal crotonese o si tratti di attività più organizzate. Presumo infatti che lo smaltimento dell amianto dei tetti del crotonese sia un reato di natura ambientale, ma abbia una dimensione circoscritta, mentre è diverso se arriva amianto da altre parti della Calabria o da altre regioni. Per quanto riguarda infine la questione degli pneumatici, all interno della documentazione che ci è stata a suo tempo consegnata mi sembra sia stato segnalato un rapporto con la Romania, nel senso che materiale proveniente dalla lavorazione di pneumatici sarebbe trasportato illecitamente in Romania e lì utilizzato come combustibile. Vorrei sapere se anche per quanto riguarda la Provincia di Crotone vi siano indagini in corso o si tratti solo di un illecito smaltimento di pneumatici abbandonati sulla montagna piuttosto che in riva al mare. Dal punto di vista dei traffici illeciti, interessa anche questo tipo di rapporto con la Romania, che evidentemente opera minori controlli. Vorremmo sapere quindi se questo rapporto con la Romania sia sistematico o saltuario, e se per quanto riguarda gli pneumatici siamo di fronte nel crotonese solo a un abbandono sul territorio e non alla sistematizzazione di un attività illecita. DORINA BIANCHI. Vorrei chiederle se sul territorio di Crotone, oltre ai Vrenna, che sembrano averne il monopolio, esistano altre realtà private interessate alla raccolta dei rifiuti. Giammiglione nasce soprattutto per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal Pertusola, poi

14 14/23 stranamente Veolia propone il progetto alla Regione domanda che rivolgeremo anche alla Regione su quest altro sito per rifiuti anche pericolosi. Sicuramente, per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal Pertusola ci sarà la necessità di trasportarli da Pertusola a Giammiglione. Dal punto di vista dell organizzazione stradale, vorrei conoscere l opinione del Prefetto su questa possibilità di organizzare questi trasporti da Pertusola al sito. PRESIDENTE. Vorrei sapere innanzitutto quali notizie abbiate delle dieci navi che potrebbero trovarsi davanti a Crotone, ovvero se si tratti di navi affondate in circostanze particolari, quali un naufragio sospetto con un mare assolutamente calmo. Vorremmo capire di che navi si tratti, da dove provengano, chi fossero gli armatori. Se non avete nulla, potete però procurarvi questi dati, forse sentendo la Capitaneria di porto. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. La direzione marittima ha solo segnalato che dieci sarebbero nei fondali, per cui ha avviato un approfondimento per un monitoraggio. PRESIDENTE. Parliamo però di settembre-ottobre e ora siamo a marzo: nessuna notizia vi è pervenuta? Le notizie di Francesco Fonti risalgono a molto prima, ma la questione è stata posta a settembre VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Non abbiamo nessun aggiornamento. PRESIDENTE. Non sono molto rapidi. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. No, assolutamente. PRESIDENTE. Vorrei sottoporle un altro aspetto. Vorrei sapere se abbiate rilevato nelle coste antistanti l area di Crotone la presenza di radioattività in mare. Davanti a Cetraro c è stata una zona interdetta alla pesca per la presenza di radioattività. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Le due aree sono quelle inserite nella relazione, ovvero

15 15/23 quella della discarica. PRESIDENTE. A mare non vi è stato mai sottolineato. L unico aggancio con la criminalità organizzata di cui lei ci ha dato notizia riguarda questo gruppo di società, tra l altro anche molto esteso. Vorremmo sapere con quali gruppi criminali fosse collegato questo signore. Poiché c è stata anche una polemica per l affidamento a un magistrato del trust, poi questo signore è stato condannato anche in appello ma poi assolto, c è tutto un quadro, se non confuso, almeno in evoluzione. Sempre a proposito di criminalità organizzata, vorrei sapere di cosa si occupino i gruppi di maggior spessore che operano nel territorio crotonese. Rileviamo l indicazione di numerosi gruppi criminali in Sicilia, Campania e Calabria, questo settore è sicuramente uno dei più remunerativi, come è risultato in Campania anche da intercettazioni telefoniche, ma alla fine ci viene detto che la criminalità organizzata non si occupa di smaltimento dei rifiuti. In un quadro simile a quello da lei delineato di grandi difficoltà, di discariche oramai esauste, quindi in una situazione che rende estremamente appetibile per la criminalità organizzata occuparsi dello smaltimento, anche per rifiuti che provengono da altre regioni, soprattutto dal nord, vorrei capire se questi gruppi criminali che lavorano sul territorio non si interessino di questo settore. Per quanto riguarda infine la Sovreco e il suo titolare, vorrei chiederle se siano state applicate misure di prevenzione, quali sequestro e confisca di beni. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. No, non mi risulta. DORINA BIANCHI. È ancora in piedi il trust con a capo l ex procuratore? Questo è un passaggio che mi sfugge. PRESIDENTE. A me interessavano le misure di prevenzione in relazione alla gestione della discarica. Quanto ai controlli sul territorio, lei giustamente diceva che è estremamente difficile individuare chi scarichi l amianto. Vorremmo quindi conoscere il livello di controlli sul territorio. La Campania è definita «terra dei fuochi» perché tutte le notti se ne accendono. Anche lì abbiamo chiesto se non ci sia un controllo del territorio, chi lo fa e se venga fatto.

16 16/23 Lei non ha mai parlato, evidentemente perché non ci sono notizie in questo senso, di progetti di termovalorizzatori, ma solo di discariche. L Europa ci ha richiamato più volte all esigenza di eliminare le discariche. Vorrei sapere se in quest area esista un progetto per quanto riguarda i termovalorizzatori. Se non ci sono altre domande, lascerei la parola per le risposte al signor prefetto. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. La Syndial è una controllata da una partecipata pubblica. Per tale ragione, non essendo una pubblica amministrazione ai sensi dell articolo 1, non è obbligata, ma aderendo a Confindustria ha autonomamente presentato un progetto, sottoponendosi ai controlli. Coinvolgendo nei controlli anche la prefettura e le forze dell ordine, è stato approntato il protocollo che ho inviato al Ministero, per cui si effettueranno controlli ulteriori rispetto a quelli previsti dalla norma su appalti che dovrebbero partire. Quando sarà sottoscritto il protocollo, si faranno gli accertamenti sugli appaltatori e subappaltatori di cui avremo le liste. Sul piano giuridico, loro si sono sottoposti volontariamente a una informazione antimafia, cui non sarebbero sottoposti, ma a cui si vogliono sottomettere ovviamente con la nostra collaborazione. ALESSANDRO BRATTI. Come avviene l affidamento tra queste società miste e come sta la parte privata rispetto a quella pubblica. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Sulla società mista è competente il Ministro dell ambiente. Non essendo locale questa formazione societaria ALESSANDRO BRATTI. Dovrebbero essere locali, perché mi riferisco alla società Akros. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Akros si collega al gruppo Vrenna. ALESSANDRO BRATTI. Come avviene l affidamento del servizio, se c è denaro VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Presumo che la scelta del socio privato sia avvenuta con gara pubblica.

17 17/23 ALESSANDRO BRATTI. Ci sono però situazioni in cui viene bandita una gara, poi prorogata VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Essendo preesistente, non so come si sia svolta. I controlli antimafia sul gruppo Vrenna si sostanziano in questo modo: nel corso del 2008 la prefettura adotta un provvedimento interdittivo antimafia sulla base di una condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa DORINA BIANCHI. Che non c entra nulla con VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Lei anticipa la risposta. Mi occupo di questa materia da meno di due mesi, quindi ho verificato il percorso dell interdittiva. Il procedimento era stato adottato sulla base di quella condanna. Non ho notizie che i fatti accertati siano collegati ai rifiuti, oltre che a investimenti immobiliari. Adottata l interdittiva, il gruppo ha subito fatto ricorso e il TAR ha respinto. Poi ha adottato strumenti come il ricorso al trust per tentare di sottrarsi all interdittiva, chiedendo al prefetto l aggiornamento. Questi, però, cautelandosi con un parere dell Avvocatura dello Stato, ha confermato l interdittiva, ritenendo lo strumento del trust non sufficiente a prevenire il pericolo di infiltrazione e di condizionamento mafioso da parte di quella società. Nell estate 2009, la Corte d appello di Catanzaro ha ridotto la condanna di quattro anni in primo grado a un anno e otto mesi per il capogruppo Vrenna, non riconoscendo il concorso esterno in associazione mafiosa. Di qui l impugnazione delle interdittive antimafia al TAR, che aveva respinto il ricorso. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del gruppo Vrenna e ha sospeso le interdittive antimafia del Prefetto, il quale ha tentato anche di far presente che quella pronuncia non avrebbe dovuto essere auto-esecutiva come invece il Consiglio di Stato l aveva ritenuta. Il Prefetto ha quindi dovuto prendere atto che quella interdittiva era sospesa e, sulla base di una riunione con i vertici delle forze dell ordine, non ha ravvisato ulteriori elementi di tentativi di infiltrazione, che potessero legittimare una riformulazione della interdittiva antimafia, motivo per il quale il gruppo socio minoritario, essendo cessato l effetto interdittivo, opera con partecipazione minoritaria ancora nella Sovreco e nella Salvaguardia ambientale.

18 18/23 ALESSANDRO BRATTI. E anche in questa società VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Adnkronos, il cui socio minoritario ALESSANDRO BRATTI. Loro sono coinvolti sia da una parte che dall altra. Come è stato scelto il socio? Le risulta che ci siano connessioni VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Onorevole, non ho le carte, ma mi hanno detto che l interdittiva è stata comunicata non soltanto a un soggetto, ma a tutti gli enti che avevano soci. Parimenti, è stata comunicata la cessazione degli effetti dell interdittiva a tutti i soggetti pubblici che avevano soci. Sul piano formale è tutto a posto DORINA BIANCHI. Sul piano sostanziale? VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Dipende dalle indagini. Si tratta di una situazione che ho trovato, ma mi riservo di approfondirla. Laddove dovessero emergere spunti che possano far sospettare del minimo tentativo, quello va approfondito in sede di gruppo antimafia qui si chiama struttura di coordinamento Interforze specifico per le misure antimafia e saranno operate le relative valutazioni. Altre indagini al di fuori di quelle relative all investimento immobiliare da quando mi sono insediato non mi sono state comunicate. DORINA BIANCHI. Vorrei sapere se altri soggetti privati siano presenti sul territorio. È strano che nelle regioni del sud, dove i privati sono ampiamente protagonisti di un attività come quella dello smaltimento dei rifiuti, tanto da realizzare una situazione di monopolio privato della gestione dei rifiuti, siano completamente estranei ad attività illegali. Ci farebbe piacere, se fosse vero, ma VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Non mi sono stati comunicati elementi o perché non vi sono oppure perché coperti da segreto. È certo che, laddove un minimo elemento dovesse spuntare, sarebbe mio compito operare una verifica immediata e un approfondimento, ma elementi di presenza di

19 19/23 gruppi provenienti anche da fuori regione o da altre realtà criminali DORINA BIANCHI. Non c è nessun collegamento tra i gruppi presenti VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Non mi sono stati comunicati, però non posso escluderlo in assoluto, perché, se sono in corso indagini che non mi sono state comunicate perché coperte dal segreto d indagine, non lo posso sapere. Alla Prefettura non sono state comunicate ipotesi di questi collegamenti con gruppi diversi dal gruppo Vrenna, interessati PRESIDENTE. Il gruppo Vrenna con quale gruppo criminale era collegato? VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. L onorevole faceva riferimento a gruppi di altre regioni. PRESIDENTE. La condanna per concorso esterno indica la presenza di un gruppo criminale di cui non faceva parte direttamente, ma di cui si avvaleva VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Mi sembra che il collegamento fosse con un gruppo locale di Isola di Capo Rizzuto, Maesano. Sui depuratori mi riservo di fare un approfondimento. Traumatizzato dalla precedente esperienza in Campania, ove ero stato vice Prefetto vicario di Napoli, appena insediatomi ho chiesto formalmente notizie sui depuratori. Provengo infatti dalla tragedia estiva di Capri e di altre realtà della fascia costiera per il mancato funzionamento dei depuratori da anni o perché non vi confluivano i collettori, per cui è stata istituita un unità di crisi con la regione e con quanti devono approvare i progetti. Mi sono fatto inviare i primi elementi, cui presterò la massima attenzione perché anch io considero il mare un bene preziosissimo, e opererò verifiche e approfondimenti anche mediante uno specifico tavolo permanente come ho fatto altrove, per seguire il funzionamento dei collettori, che reputo uno degli elementi fondamentali della qualità della vita in questo territorio. DANIELA MAZZUCONI. La Campania ha lo stesso problema.

20 20/23 VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Lo so. DANIELA MAZZUCONI. Per questo ho rivolto una domanda sul collettamento. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Lo so perfettamente. Lo dimostra il fatto che ho acquisito i primi elementi non avendoli trovati. Per quanto riguarda i controlli sulle discariche, la competenza è del Commissario delegato per l emergenza rifiuti, che determina i flussi. I controlli vengono svolti per competenza e per materia dalle Aziende sanitarie provinciali e dall ARPACAL e, ancorché non vi siano ritorni di disfunzioni, anche dal NOE, che credo sia deputato per competenza a questi controlli. L amianto nel crotonese mi è segnalato come fenomeno diffuso, ma non di portata rilevante. L allarme che lei ha lanciato è però molto importante e farò un approfondimento. Ove fosse ipotizzabile un ingresso dall esterno, bisognerà approfondire il tema, ma non ho notizie in questo senso. Per quanto riguarda i rapporti con la Romania, mi riservo di fare ulteriori approfondimenti. Per quanto riguarda Giammiglione, non ho neanche ipotizzato le conseguenze sulla viabilità, perché al momento mi risulta che non ci sia alcun parere favorevole alla realizzazione di questa discarica da parte degli enti competenti. Si è aggiunta anche l Azienda sanitaria provinciale, quindi presumo che sia soltanto un ipotesi. Ignoro le alternative alla realizzazione di una discarica. Si ipotizza una tombatura in posto. PRESIDENTE. Mi inserisco su questo argomento, per chiederle per quanto tempo ancora le attuali discariche saranno in grado di assorbire la produzione dei rifiuti. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. La competenza è sempre del Commissario, ma, poiché i locali lamentano che qualche comune di fuori provincia continui a smaltire lì, ritengono più che sufficiente l attuale capacità per assorbire i rifiuti dei soli ventisette comuni della provincia di Crotone, anche per alcuni anni. Si pone il problema di studiare dove debbano finire i rifiuti della bonifica dell ex Pertusola Sud, per cui i lavori devono iniziare.

21 21/23 DORINA BIANCHI. Quindi, signor Prefetto, siamo tranquilli che i rifiuti sono smaltiti regolarmente in provincia di Crotone VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Dai controlli effettuati e a me pervenuti non risultano, ma probabilmente ci sono indagini in corso. Richiamerò l attenzione per farmeli segnalare, perché su questo è necessario un approfondimento ulteriore, perché come in altri territori, laddove ci sono i segnali, devono essere potenziati i controlli. PRESIDENTE. Mi ha colpito constatare come i dati che ci ha fornito sui comportamenti criminali non solo finiscano nel 2008, per cui sembrerebbe che dal 2008 in poi non ci siano state più vicende di rilevanza penale, ma riguardino fatti di scarsissimo rilievo, a parte uno del quale le chiederò alla fine. Si registra infatti l abbandono di qualche oggetto, di qualche copertone. In una situazione come quella calabrese, che ci è stata segnalata anche per le ultime vicende, perché difficile sul piano della criminalità organizzata, troviamo invece che al massimo si abbandona un frigorifero. Questo ci sorprende favorevolmente, se è così. Tutti i dati sono riferiti a situazioni del 2007 o al massimo del Non è accaduto più nulla dopo il 2008? VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Mi attiverò immediatamente per sollecitarle, perché deve essere richiamata l attenzione delle forze dell ordine, ma anche degli enti deputati ai controlli soprattutto sulle discariche, che sono però di pertinenza della Regione. Mi attiverò immediatamente per avere report sui quali agganciare approfondimenti. PRESIDENTE. Magari poi ce li farà avere, perché per noi è di grande necessità. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Sì, certo. PRESIDENTE. Non so se lei ha risposto a tutti i punti. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. No. Riguardo al termovalorizzatore, non mi risultano proposte o ipotesi (Commenti), ma la Regione ha

22 22/23 PRESIDENTE. Conosciamo la situazione, ma volevamo sapere se esistesse qualche progetto. Di tutti i dati che ci ha fornito, uno appare interessante per quanto riguarda la possibile presenza di criminalità organizzata, perché si collega proprio all Akros. Quattro dirigenti dell Akros sarebbero infatti sotto processo per concorso in incendio doloso e danneggiamento, oltre che discarica abusiva. Lei ne sa qualcosa di più? Lo chiederemo eventualmente anche al Procuratore della Repubblica, ma vorremmo sapere se abbia ricevuto qualche segnalazione. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. No, non ne sono al corrente, ma lo inserirò nel supplemento che farò avere al presidente, perché l incendio è un segnale.. PRESIDENTE. L incendio e il danneggiamento sono reati tipici, anche perché l Akros è partecipata da Vrenna. DORINA BIANCHI. Non sa se ci sono altri privati che operano oltre ai Vrenna. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Non mi risulta, ma l ho appuntato. Chiaramente, approfondiremo ogni aspetto, presidente. PRESIDENTE. La ringraziamo anche anticipatamente per l invito a cena di questa sera. VINCENZO PANICO, Prefetto di Crotone. Mi dispiace solo per le condizioni climatiche non favorevoli alla serata. Trattandosi di una villa sul mare con un giardino, infatti, avremmo potuto fare una passeggiata. Ci limiteremo all interno, sperando che l ospitalità possa essere di vostro gradimento. PRESIDENTE. Sicuramente, grazie. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle

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