ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. VERONESE - G. MARCONI" SEZIONE ASSOCIATA G. MARCONI CAVARZERE (VE)

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. VERONESE - G. MARCONI" SEZIONE ASSOCIATA G. MARCONI CAVARZERE (VE) P.A.M. : Programma Analitico per Materia Definito nell'a.s / 2016 CLASSE: 4ª B dal docente: Renzo VERONESE INDIRIZZO: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA MATERIA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI (3 h settimanali) 1. SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE Si rimanda alla relazione iniziale della classe. Obiettivi (generali/disciplinari) (riportati nel P.O.F.) : DISCIPLINA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI Il docente di Laboratori tecnologici ed esercitazioni concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell etica e della deontologia professionale; utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento. Secondo biennio e quinto anno Obiettivi disciplinari Gli obiettivi in termini di conoscenze, abilità e competenze sono riportati, in accordo con quanto profilato nelle linee guida relative alla disciplina LABORATORIO TECNOLOGICO ed ESERCITAZIONI, nella programmazione annuale sviluppata nel punto successivo. Obiettivi minimi Considerando che nell indirizzo di Manutenzione e assistenza tecnica sono confluiti gli indirizzi dell ordinamento professionale orientati in modo specifico alla meccanica, alla elettrotecnica ed alla elettronica, ci si è posti l obiettivo per il secondo biennio (terza e quarta classe), di dare allo studente le competenze di manutentore, atte a gestire sistemi e apparati complessi, che non sono di tipo esclusivamente meccanico, elettrico od elettronico ma di carattere politecnico. La struttura politecnica dell indirizzo trova riscontro nel complicato contesto tecnologico attuale che richiede: organizzazione del lavoro, applicazione delle normative, gestione dei servizi e delle relative funzioni. Tutto questo richiede saperi tecnici enormemente differenziati che richiedono responsabilità professionale. Lo studente sarà chiamato ad operare su sistemi complessi a volte reali e speso convenientemente simulati nel laboratorio degli apprendimenti, in condizioni di conoscenza anche parziale degli oggetti sui quali si interviene (diagnostica, analisi del guasto e delle sue cause, modalità di manifestazione, riparazione). Pag. 1 / 6

2 Quindi sarà necessario una metodologica che implica, sul piano didattico, percorsi di apprendimento che vanno dal particolare al generale. Un obiettivo indispensabile sarà quello di tenere conto delle risorse a disposizione e delle opportunità offerte dal territorio. Al termine del percorso quinquennale, si auspicano i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: Saper mettere in atto comportamenti basilari nel rispetto delle norme relative alla sicurezza negli ambienti di lavoro, riconoscendo i principali pericoli. padroneggiare l uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e ai luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio; individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite; utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione; utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti; comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti; individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell etica e della deontologia professionale; utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento. L articolazione dell insegnamento di Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe. 2. Programmazione per competenze preventiva di massima La materia LAB. TEC. ed ESERCITAZIONI si articola in 3 ore settimanali per 32 settimane per un totale di 90 ore. Il programma si articola in più laboratori ed in CAD con l ausilio della rete. La disciplina fornisce agli studenti competenze tecnico-pratiche di ambito meccanico relative all indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica. Segue la programmazione annuale di Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni, sviluppata in termini di conoscenze, abilità e competenze, materiale didattico di riferimento e periodo indicativo in cui saranno svolte le singole unità didattiche nei laboratori di: saldatura e aggiustaggio macchine utensili motori laboratorio CAD (AutoCAD 2015) laboratorio impianti: impianti (impianto riscaldamento (caldaie ecc), climatizzatori (con pompa di calore) pneumatica, oleodinamica PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Conoscenze abilità argomenti periodo orintativamente Pag. 2 / 6

3 Norme e tecniche di rappresentazione grafica. Schemi logici e funzionali di apparati e impianti. Tecniche di ricerca, consultazione e archiviazione della documentazione tecnica. Funzionalità delle apparecchiature, dei dispositivi e dei componenti di interesse. Realizzare e interpretare disegni e schemi di dispositivi ed impianti di varia natura. Interpretare le condizioni di esercizio degli impianti indicati in schemi e disegni. Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di interesse. Reperire, aggiornare e archiviare la documentazione tecnica di interesse. Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo descritto. Ricavare dalla documentazione a corredo della macchina/impianto le informazioni relative agli interventi. Assemblare componenti pneumatici, oleodinamici ed elettrici attraverso la lettura di schemi e disegni. Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo descritto. Ricavare dalla documentazione a corredo della macchina/impianto le informazioni relative agli interventi. Consultare i manuali tecnici di riferimento. Mettere in relazione i dati della documentazione con il dispositivo descritto. Ricavare dalla documentazione a corredo della macchina/impianto le informazioni relative agli interventi. Laboratorio CAD Esecuzione di disegni tecnici con AutoCAD 2005, di semplici impianti. Lettura ed uso di simboli e normativa di impianti meccanici: impianti termici, pneumatici e oleodinamici. Informatica: uso di software di ricerca, di consultazione e archiviazione della documentazione tecnica. Internet: reperimento, aggiornamento per archiviazione di documentazione tecnica di interesse. Laboratorio impianti Smontaggio e rimontaggio di un impianto termico (caldaia, tubazioni, raccordi, valvole, ecc), cenni sul solare-termico e fotovoltaico. Installazione e manutenzione di un impianto di climatizzazione (e pompa di calore). Pneumatica Campi di impiego, differenze e particolarità della pneumatica e dell oleodinamica. Cenni sulla componentistica. Assemblaggio di un semplicissimo impianto costituito da attuatore, valvola, comando manuale a leva con ritorno, gruppo regolazione aria. Officina motori La sovralimentazione. L intercooler. Variatore di fase Alfa Romeo, Honda e a palette. Il Valvetronic. Effetto del frazionamento dei cilindri sulla potenza del motore. Equilibratura del motore ed ordine di scoppio. Limiti dell accensione tradizionale, l accensione elettronica induttiva. Modulo elettronico (centralina). Sensore ad effetto Hall. Accensione con anticipo digitale. Accensione Magneti Marelli digiplex; sensore giri, di fase e di depressione. Motorino elettrico: particolari, smontaggio e rimontaggio, misurazioni, controlli e manutenzione. Cenni sulla dinamo. L alternatore: particolari, smontaggio e rimontaggio, misurazioni, controlli e manutenzione. La carburazione ed i gas di scarico, i catalizzatori. Il carburatore. Debimetro, sensori gestione motore. Smontaggio e rimontaggio con gennaio febbraio gennaio febbraio marzo marzo aprile maggio Pag. 3 / 6

4 misurazioni elettriche, meccaniche e manutenzione di parti del motore e delle sue componenti. Impianto di raffreddamento motore e clima abitacolo. Impianto di lubrificazione. Consultazione di manuali tecnici di riferimento. Esercitazione pratiche di misurazioni con il multimetro e controlli con il tester per controlli su centraline auto. Officina saldatura Esercitazioni pratiche di saldatura ossiacetilenica e brasatura, deposito di cordoni, giunzione piastre e tubi in rame, Esercitazioni pratiche di saldatura elettrica con elettrodo rutilico, basico, a filo (MAG) e saldatura TIG per acciaio e alluminio. Febbraio marzo aprile Grandezze fondamentali, derivate e relative unità di misura. Principi di funzionamento della strumentazione di base. Tipologie e caratteristiche degli strumenti di misura. Dispositivi ausiliari per la misura delle grandezze principali. Stima delle tolleranze. Taratura e azzeramento degli strumenti di misura e controllo. Misure di grandezze geometriche, meccaniche, tecnologiche e termiche, elettriche ed elettroniche, di tempo. Direttive e protocolli delle prove di laboratorio unificate. Utilizzare gli strumenti e i metodi di misura di base. Descrivere i principi di funzionamento e le condizioni di impiego degli strumenti di misura. Stimare gli errori di misura. Presentare i risultati delle misure su grafici e tabelle anche con supporti informatici. Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti di misura e controllo tipici delle attività di manutenzione caratteristici del settore di interesse. Eseguire prove e misurazioni in laboratorio. Commisurare l incertezza delle misure a valori di tolleranza assegnati. Officina macchine utensili Ciclo di lavorazione. Tornio: esercitazioni pratiche di sgrossatura e finitura, esecuzione di sfacciature, cilindrature, centrature, forature, gole esterne, zigrinature, filettature e accoppiamenti in tolleranza. Fresatrice e divisore: esecuzione di gole per linguette, esecuzione di alberi scanalati e ruote dentate. CNC: programmazione ed esecuzione di semplici pezzi meccanici. Nelle rispettive esercitazioni per il: Officina macchine utensili Laboratorio impianti Officina motori Grandezze fondamentali, derivate e relative unità di misura. Utilizzazione strumenti di misura e taratura. ottobre novembre dicembre gennaio Norme di settore relative alla sicurezza e alla Valutare i rischi connessi al lavoro e applicare le Nelle rispettive esercitazioni per il: Pag. 4 / 6

5 tutela ambientale. relative misure di prevenzione. Laboratorio CAD Officina macchine utensili Laboratorio impianti Officina motori Officina saldatura Norme di settore relative alla sicurezza e alla tutela ambientale. Valutare i rischi connessi al lavoro e applicare le relative misure di prevenzione. 3. Metodi e tecniche di insegnamento e luoghi e sussidi didattici Il luoghi didattici saranno l aula CAD e le officine di saldatura-aggiustaggio, macchine utensili, motori, e laboratorio impianti. Quello che viene spiegato e presentato, avrà riscontro, per un corretto studio a casa, il libro di testo adottato, le dispense e fotocopie fornite dall insegnante. Per facilitare l apprendimento ci si servirà di audiovisivi. Il testo in uso sarà quello adottato nel biennio in terza: Fondamenti di tecnica automobilistica seconda edizione di Edgardo Pensi, casa editrice Hoepli. 4. TESTI DI RIFERIMENTO: Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Vol. 1" Ed. Hoepli, e Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Vol. 2" Ed. Hoepli testo in dotazione agli studenti: Fondamenti di Tecnica Automobilistica Ed. Hoepli. 5. Strumenti di verifica e metodi di valutazione Le valutazioni saranno di tipo scritto e pratico, con compilazione di dati rilevati da misurazioni e controlli, ci saranno valutazioni su relazioni tecniche e ricerche di argomenti acquisiti in rete e prove scritte. La valutazione finale sarà comprensiva dell interesse dimostrato, della frequenza, dell impegno e partecipazione, dei risultati delle lavorazioni eseguite e dei progressi conseguiti. Seguono i criteri di verifica (tratti dal P.O.F.). Valutazione sommativa si pone l obiettivo di controllare i risultati degli allievi di una classe; è incentrata solamente sugli allievi e non anche sui processi messi in atto dall insegnante; rileva solamente il livello di apprendimento dei contenuti, non il loro permanere, né la capacità di riutilizzarli criticamente da parte dell allievo in situazioni e contesti diversi; è basata su criteri di giudizio selettivi, con i quali spesso si chiude il ciclo di apprendimento: voti, punteggi, giudizi ecc. Il Collegio dei docenti di questo istituto ha stabilito, per quanto concerne i voti, di indicare il raggiungimento o meno degli obiettivi disciplinari entro una scala decimale che va dal 3 al 10 per il triennio e dallo 0 al 10 per gli ultimi due anni. Valutazione formativa si propone l individuazione e il superamento degli ostacoli che hanno determinato l insuccesso nell apprendimento; impone un lavoro individualizzato, che tenga presenti e rispetti lo stile e i ritmi di apprendimento di ciascun ragazzo, soprattutto di quanti sperimentano situazioni di disagio o di vero e proprio handicap; diventa un momento, non il momento conclusivo, dell attività di apprendimento; Pag. 5 / 6

6 deve tener conto della pratica dell autovalutazione, rendendo in questo modo l allievo parte attiva e consapevole dei processi di apprendimento; implica il recupero delle lacune riscontrate, proponendosi però non come il puro e semplice ripasso di determinati argomenti, ma come uno stimolo ad affrontare il problema da prospettive diverse, dopo aver individuato gli ostacoli di apprendimento. Per i criteri di valutazione nella produzione scritta e nelle esercitazioni pratiche si adottano le relative griglie presenti nel POF. 6. Attività integrative (raccordi interdisciplinari e rapporti con le famiglie) Poiché si ritiene che l insegnamento delle Esercitazioni Pratiche sia l indispensabile completamento di quanto viene svolto nelle materie teoriche, esso farà riferimento e sarà organizzato, per quanto possibile, anche in funzione del percorso formativo connesso con le seguenti discipline: TECONOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI, TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE, TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI E MATEMATICA. Nel caso se ne presentasse l occasione sarà possibile integrare le lezioni con uscite didattiche. Verranno inoltre Si ritiene che l'ora di ricevimento settimanale al mattino, i due ricevimenti pomeridiani, i consigli di classe e la possibilità di comunicare con le famiglie tramite il libretto personale, siano strumenti sufficienti per poter instaurare un rapporto di collaborazione con le famiglie al fine di ottenere un migliore rendimento dagli studenti. 7. Attività di recupero L attività di recupero, per le eventuali insufficienze, verrà svolta in itinere, riproponendo le stesse esercitazioni per le quali l allievo dimostra particolari difficoltà. Cavarzere, 09 novembre 2015 L Insegnante Renzo Veronese Pag. 6 / 6