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1 Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE POPPI (AR) PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico

2 Dirigente Scolatico: ANGIOLO MACCARINI Collaboratore del Dirigente Scolastico: TIZIANA CORSINI Rersponsabili di plesso: Scuola dell Infanzia: MANUELA ANDREANI Scuola Primaria Poppi: MARIAGRAZIA TILLI Scuola Primaria Badia: LUCILLA CIAMPELLI Scuola Secondaria Badia: GIAMPAOLO GRECHI Referente Corso ad Indirizzo Musicale: PAOLO CAVIGLI Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: GIUSEPPE FOCACCI Collaboratori Amministrativi: Settore Personale - Maria Antonietta Mariottini Settore Amministrazione - Viviana Rossi Settore Alunni - Caterina Manni Supporto alla segreteria - Enrica Forasassi CONSIGLIO D ISTITUTO Presidente: Alberto Ciampelli Dirig. Scolastico Angiolo Maccarini Componente ATA: Roberta Giannini Comp. Docenti: Gianpaolo Grechi, Laura Sabatini, Antonella Cassai, Tiziana Mattesini, Manuela Dolfi, Marina Biagiotti Comp. Genitori: Moreno Marri, Mara Realdi, Jenny Pologruto, Serenella Dini, Santino Ferrini GIUNTA ESECUTIVA Presidente: Angiolo Maccarini Segretario: Caterina Manni Componenti ATA Roberta Giannini Comp. Docenti: Manuela Dolfi Comp. Genitori: Serenella Dini, Moreno Marri FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Elaborazione, redazione, monitoraggio POF 2007/08 - progettazione linee programmatiche POF 2008/09 - progetto autovalutazione d istituto Referente: Giannino Giannini Unità Organizzativa: Lucia Acciai, Mariarita Marzenta, Marina Biagiotti Progettazione attività di continuità tra scuola dell infanzia e primaria e tra scuola primaria e secondaria di 1 grado - curricoli verticali - organizzazione attività di orientamento per la scelta della scuola superiore Referente: Fiammetta Agostini Unità Organizzativa: Beatrice Boschi, Tiziana Mattesini, Orlanda Diozzi coordinamento attività di accoglienza ed inserimento di alunni diversamente abili - progetto aree a forte processo immigratorio - coordinamento GLIS - progetto cittadinananza Referente: Giuliana Venturini Unità Organizzativa: Elisabetta Zetti, Antonella Ceccarelli, Lara Alterini Promozione, sostegno e coordinamento per l utilizzo delle nuove tecnologie in ogni ordine di scuola Referente: Fabbri Leandro Unità Organizzativa: Laura Masetti, Lucilla Ciampelli promozione, sostegno e coordinamento per lo sviluppo della cultura scientifica e dell innovazione - educazione alla salute, ambientale, alimentare, affettività Referente: GiampieroGrechi Unità Organizzativa: Laura Sabatini, Carla Parenti Responsabili Laboratori & Biblioteche Lab. Multimediale Scuola sec.1 Poppi: Leandro Fabbri Lab. Multimediale Scuola primaria Poppi: Marzenta Mariarita Lab. Multimediale Scuola sec.1 Badia: Leandro Fabbri Biblioteca: Enrica Forasassi Referenti e Coordinatori di Area Progetto Teatro Corsini Tiziana Progetti Sport Zuccari Elisa Cittadinanza e Costituzione Venturini Giuliana Viaggi Istruzione Parenti Carla Patentino Donati Walter Sperimentazione oraria Senzi Giorgio TUTOR docenti anno di formazione Parenti Carla Biagiotti Marina COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI Corsini Tiziana, Diozzi Orlanda Sabatini Laura, Senzi Giorgio (Chiarchi Sandra, Fabbri Leandro) Rappresentanti Genitori Scuola dell Infanzia Sezione 1 Sandroni Paola Sezione 2 Geselle Andrea Sezione 3 Ferro Silvia Rappresentanti Genitori Scuola Primaria Classe 1 A Fani Patrizia Classe 2 A Risorti Catia Classe 3 A Genovese Daniela Classe 4 A Realdi Mara Classe 5 A Salvi Ilaria Classe 1 B Martinelli Michela Classe 2 B Sandroni Paola Classe 3 B Dominici Chiara Classe 4 B Giabbani Stefania Classe 5 B Serrotti Silvia Classe 1 C Corsetti Marcello Classe 2 C Sassoli Lucia Classe 3 C Belli Isabella Classe 4 C Bussi Laura Classe 5 C Ciampelli Alberto Consigli di Classe Scuola Secondaria di Primo Grado Classe I A Coordinatore Prof.ssa Manuela Dolfi rapp.genitori:bonatti Massimo, Ferrini Rosanna, Abenante Franco, Fani Claudia Classe II A Coordinatore Prof.ssa Lara Alterini rapp.genitori:giabbani Cinzia, Pontenani Barbara, Piccinotti Simona, Roselli Loredana Classe III A Coordinatore Prof.ssa Giuliana Venturini rapp.genitori:raso Ilda, Fabbri teresa Classe I B Coordinatore Prof.ssa Orlanda Diozzi rapp.genitori:francioni Daniela, Quaratewsi Maria Emma, Klocwner Ute Classe II B Coordinatore Prof.Giorgio Senzi rapp.genitori:cappelli Leonardo, Bucarelli Gianpiero Classe III B Coordinatore Prof.ssa Marina Biagiotti rapp.genitori:gaggi Gabriella, Niccolini Chiara Classe I C Coordinatore Prof.ssa Sonia Farini rapp.genitori: Tosi Irene, Romiti Eugenio Cesare Classe II C Coordinatore Prof. Gianpaolo Grechi rapp.genitori: Busi Giovanni, Lusini Cristiana Classe III C Coordinatore Prof.ssa Luciana Catalani rapp.genitori:mondanelli Claudia, Piergiovanni Annarita

3 Piano dell Offerta Formativa Anno Scolastico 2008/2009 Referente: Giannino Giannini Unità Organizzativa Lucia Acciai, Mariarita Marzenta Marina Biagiotti Il presente documento sintetizza le scelte culturali, formative, didattiche e organizzative proprie di questa scuola e costituisce l impegno che la stessa assume nei riguardi dell utenza, delle istituzioni e del territorio. offerta formativa duemilaotto/duemilanove 3

4 CONTESTO SOCIO ECONOMICO E CULTURALE Poppi è posto al centro del Casentino (1475 m. slm), valle appartata della Toscana tra le province di Arezzo e Firenze, oggi Parco Nazionale rimasta pressoché intatta nelle sue bellezze artistiche e naturali proprio grazie ad una frequentazione turistica non massificata. Il paese medievale di Poppi è annoverato fra i borghi più belli d Italia. Alla sommità signoreggia il Castello dei Conti Guidi, opera della celebre famiglia di architetti Di Cambio e prototipo di Palazzo Vecchio in Firenze. Grazie a costanti restauri nei corso dei secoli, il castello di Poppi si trova attualmente in eccellenti condizioni di conservazione. Al suo interno, la Biblioteca Rilliana, ricca di centinaia di manoscritti medievali e di incunaboli. Altro elemento di assoluto rilievo è la Cappella dei Conti con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto. Scendendo dal castello si incontra la Propositura dei Santi Marco e Lorenzo (sec. XVIII) che ospita opere del Ligozzi e del Morandini. Davanti a questa, nella piazza principale, è visibile un raro esempio di barocchetto toscano, l Oratorio della Madonna del Morbo (sec. XVII), edificio a pianta esagonale con cupola a squame. alla antichissima Abbazia di San Fedele (sec. XI), ricca di notevoli opere d tra le quali un crocifisso giottesco, dipinti del Ligozzi, Portelli, Davanzati, Morandini e Solosmeo. Infine, il Monastero delle Agostiniane (sec. XVI) attualmente sede del Liceo. Poppi è il secondo comune del Casentino per numero di abitanti, insediati soprattutto nel fondovalle ma anche nella fascia collinare, mentre l ampia zona montana è poco abitata fatta eccezione dell importante centro turistico di Badia Prataglia, ricco di vestige romaniche. L ambiente socio-culturale è eterogeneo, formato in gran p da commercianti, operai nei servizi, artigiani. In genere la maggior p di essi possiede un titolo di studio medio. Il tessuto economico è caratterizzato da attività prevalenti di artigianato, turismo, servizi e piccola e media industria. Quest ultima attira manodopera straniera. Le industrie più importanti si trovano nelle località viciniori: Bibbiena, Soci, Rassina. Le famiglie, soprattutto nei primi anni di scuola, si interessano dell andamento dei figli, delle loro scelte e dell orientamento. Nel territorio sono presenti vari Enti ed Associazioni (Biblioteca comunale, C.R.E.D. della Comunità Montana del Casentino, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Associazioni culturali e Sportive) che svolgono attività formative per i ragazzi. ISTITUTO COMPRENSIVO POPPI 4 Proseguendo per il borgo maestro fiancheggiato da portici che permettono una visita al coperto in ogni tempo, si giunge Con queste la scuola ha sempre collaborato e intende continuare a farlo. In questi anni si è sviluppato, in linea con l andamento nazionale, il fenomeno dell immigrazione che ha creato consistenti problemi di integrazione scolastica nell ambito linguistico. Il nostro Istituto ha programmato interventi specifici per l accoglienza degli alunni extracomunitari con un Progetto di educazione interculturale. La situazione è resa complicata in quanto l iscrizione avviene in tutto l arco dell anno scolastico determinando una programmazione complessa e continua da p dei docenti.

5 ALUNNI ANNO 2008/2009 Popolazione scolastica Anno 2008/2009 SCUOLA DELL!INFANZIA Sezione n. alunni cittadini stranieri percentuale % 7% 18% Sez A - 3 anni 5 Sez B - 4 anni Sez C - 5 anni totali % percentuale alunni Scuola dell!infanzia 18% SCUOLA PRIMARIA Sede Poppi n. alunni cittadini stranieri percentuale % 14% 24% 16% 10% 25% 11% 17% 28% 20% Sez 1 A 10 Sez 1 B Sez 2 A Sez 2 B Sez 3 A Sez 3 B Sez 4 A Sez 4 B Sez 5 A Sez 5 B Sede staccata Badia n. alunni cittadini stranieri percentuale % 38% 13% 60% 0% Sez 1 C 2 Sez 2 C Sez 3 C Sez 4 C Sez 5 C totali 40 9 percentuale alunni Scuola Primaria Poppi percentuale alunni Scuola Primaria Badia 18% 41% 9% totali % totale percentuale alunni Scuola Primaria 50% SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Sede Poppi n. alunni cittadini stranieri percentuale % 9% 30% 14% 17% 14% Sez 1 A 7 Sez 1 B Sez 2 A Sez 2 B Sez 3 A Sez 3 B totali % Sede staccata Badia n. alunni cittadini stranieri percentuale % 0% 67% Sez 1 C 3 Sez 2 C Sez 3 C totali 19 7 percentuale alunni Scuola secondaria Poppi percentuale alunni Scuola secondaria Badia 39% 28% 4% totale percentuale alunni Scuola Secondaria 32% RIEPILOGO: totale alunni Istituto infanzia totale alunni primaria totale alunni secondaria totale alunni totale cittadini stranieri % % % 93 20% piano offerta formativa duemilaotto/duemilanove 5

6 CALENDARIO SCOLASTICO 2008/ settembre 2008 lunedì inizio delle lezioni 01 novembre 2008 sabato tutti i Santi 08 dicembre 2008 lunedì festa Immacolata Concezione 22 dicembre 2008 lunedì inizio vacanze natalizie 06 gennaio 2009 mdì fine vacanze natalizie 31 gennaio 2009 sabato fine primo quadrimestre 16 marzo 2009 lunedì festa del Santo Patrono 09 aprile 2009 giovedì inizio vacanze pasquali 14 aprile 2009 mdì fine vacanze pasquali 25 aprile 2009 sabato festa della Liberazione 01 maggio 2009 venerdì festa dei Lavoratori 02 maggio 2009 sabato sospensione delle lezioni (delibera Regione Toscana) 01 giugno 2009 lunedì sospensione delle lezioni (delibera Regione Toscana) 02 giugno 2009 mdì festa della Repubblica 13 giugno 2009 sabato Termine delle lezioni 16 giugno 2009 mdì inizio esami di stato I ciclo 30 giugno 2009 mdì termine attività scuola dell'infanzia ISTITUTO COMPRENSIVO POPPI 6

7 OBIETTIVI ISTITUZIONALI COSTITUZIONE ITALIANA Art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3: E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva pcipazione di tutti i lavoratori all organizzazione politica, economica e sociale del paese. Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. L Istituto Comprensivo fa riferimento alla Costituzione dello Stato Italiano, intendendola come un patto da trasmettere da una generazione all altra, come insieme di valori e regole in cui tutti si riconoscono e anche come uno strumento attraverso cui la società si propone di perseguire finalità educative, formative e informative. Nella costituzione si precisano le finalità della scuola: Concorrere allo sviluppo della persona umana. Concorrere allo sviluppo della libertà ed uguaglianza dei cittadini. La scuola, come istituzione, ha pertanto un ruolo determinante nel promuovere: la cultura e la formazione e cooperare al cambiamento della società. Il quadro di riferimento sociale e lo scenario temporale in cui opera la scuola sono profondamente mutati nell ultimo decennio: i processi economici e culturali di globalizzazione in corso, il mutamento del lavoro e la comparsa di nuove professioni, la rete di comunicazioni in cui è facile acquisire molteplici esperienze, il cambiamento dei ruoli all interno della famiglia, sono tutti elementi che hanno modificato fisionomia e compiti della scuola. Essa non è più l unica agenzia formativa in campo; prima di essa e fuori di essa i giovani accedono a esperienze, informazioni e saperi più o meno formalizzati. Per la scuola si tratta di reagire né isolan- dosi dal mondo né contrapponendosi ad esso. Essa può convivere, infatti, con la realtà del cambiamento se si costruisce: come istanza di rielaborazione critica delle molteplici esperienze che nascono al suo esterno; se di queste esperienze riesce a dare meditate istruzioni per l uso. Tradotto in indicazioni pratiche, la scuola ha come modello di formazione non un giovane istruito solo su alcuni campi disciplinari ben delimitati, bensì un giovane che riesce ad apprendere e a formarsi nell odierno proliferare delle conoscenze che minano alla base l idea stessa di un campo disciplinare chiuso ed eterno. Anche le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno rapidamente cambiando. Ogni persona si trova ricorrentemente nella necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo l obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate. Al contrario, la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. La nostra scuola vuole essere dunque una scuola attenta alle esigenze e ai bisogni emergenti della società, in particolar modo alle esigenze del ragazzo e della famiglia. Una scuola dove la definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche deve sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Una scuola in cui si accolgono gli alunni/e stranieri, si agevola l inserimento degli stessi e si sviluppano valori umani e sociali interculturali. Una scuola capace di interagire con il territorio e la comunità locale, con percorsi educativi e didattici atti a fornire competenze e comportamenti differenziati e adeguati all età di chi la frequenta. Una scuola nella quale il saper fare e il saper essere si articolino nelle esperienze disciplinari e nelle più svariate esperienze educative. piano offerta formativa duemilaotto/duemilanove 7

8 LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l innovazione educativa nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo. CAMPI DI ESPERIENZA I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell agire del bambino orientati dall azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. Le scuole, all interno della loro autonomia didattica, articolerà i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline) che le scuole potranno delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative. Al termine della scuola dell infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, per i campi di esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre a quattordici anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l azione educativa allo sviluppo integrale dell alunno. VALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO POPPI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno della scuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni. Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. 8

9 VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE valutazione Valutazione come confronto per verificare l adeguatezza della proposta di formazione che tiene conto delle esigenze individuali degli alunni in funzione del conseguimento di determinati traguardi. Chi si valuta? I soggetti alle azioni (insegnanti, alunni) I progetti La scuola I mutamenti intervenuti negli alunni in termini di incremento delle competenze, di migliore disposizione affettiva, di diversità negli atteggiamenti sociali, ma anche di evoluzione delle capacità di organizzarsi per fruire dell offerta formativa. I cambiamenti che hanno interessato i docenti in termini di incremento della capacità di praticare la formazione che si collega all esperienza acquisita, ed alla qualificazione delle risorse. La valutazione è collocata nell intero processo di apprendimento. Valutazione iniziale interviene quando ha inizio una procedura didattica (es. apertura dell anno scolastico, oppure preliminare ad attività che si intraprendono nel corso dell anno) intesa sempre in senso funzionale al percorso di apprendimento. Valutazione intermedia è finalizzata alla verifica costante del processo di apprendimento; tale valutazione avverrà tramite verifiche svolte con prove di diverso tipo: oggettive, come compiti, test, questionari con domande a completamento, a risposte aperte, vero - falso, di comprensione, di applicazione, eventuali lavori di gruppo: soggettive come il colloquio singolo o collettivo. Le prove di verifica verranno strutturate tenendo presenti sia gli obiettivi fissati in Consiglio di classe sia i casi di alunni problematici, emersi dalle operazioni di valutazione iniziale. Tramite la verifica è possibile individuare il livello di apprendimento, correggere eventuali errori, trovare alternative più valide, quali prevedere interventi di recupero individualizzato. Valutazione finale risponde all intento di rilevare gli esiti di un intervento formativo, nelle diverse dimensioni che riguardano l adeguatezza della proposta e il livello degli apprendimenti conseguiti dagli allievi. In sede valutativa intermedia il livello di raggiungimento dei vari obiettivi e la valutazione globale sono messi in relazione con la personalità dell alunno con la sua condizione umana sotto il profilo psicofisico, ambientale, socio - economico, con le condizioni di pnza e con ogni possibile condizionamento emerso durante il processo. La valutazione deve tenere conto dei vari fattori che promuovono la personalità, individuabili in: il raggiungimento degli obiettivi nelle varie discipline, pcipazione, collaborazione, comprensione dei problemi, possesso di un valido metodo di lavoro, capacità critica e autocritica, autonomia, livello globale di maturazione raggiunto. La valutazione dell alunno dovrà essere anche formativa: si vuole accertare le capacità e le potenzialità esistenti, non in vista di una sanzione, bensì per stabilire per ogni alunno un piano d azione didattica che possa condurlo al livello più alto di istruzione e di educazione da lui raggiungibile in quanto intesa stabilire in quale direzione la personalità dell allievo potrà meglio svilupparsi; collegiale: in quanto risultante dal confronto e dalla sintesi, all interno del consiglio di classe, delle valutazioni ottenute nelle singole discipline. Valutazione globale si effettua, durante il percorso scolastico, attraverso i documenti di valutazione. Affinché l azione didattica educativa della scuola sia efficace, è necessario un coinvolgimento costante ed attivo della famiglia. Al fine di facilitare il rapporto scuola-genitori, oltre alla consuetudine del ricevimento da p dei singoli insegnanti, vengono fissati in sede collegiale incontri con il corpo docente nel corso dell anno scolastico allo scopo di: rendere note le modalità della gestione democratica della scuola e l organizzazione delle varie attività (assemblee di tutti genitori); Illustrare la situazione di pnza dell alunno ed il percorso educativo che i docenti intendono seguire per il raggiungimento degli obiettivi programmati. Valutazione alunni Il documento di valutazione in continuità mirato a favorire un azione educativo-didattica continuativa tra i tre ordini di scuola è compilato per gli alunni di: (5-6 anni); (10-11 anni); (13-14 anni). Gli insegnanti coordinatori di classe per le terze medie compilano un questionario di presentazione degli alunni alla scuola superiore. Autovalutazione Valutazione del P.O.F. Il docente della Funzione Strumentale P.O.F., segue lo svolgimento del piano attraverso il monitoraggio per rilevare l andamento delle attività e per apportare gli eventuali correttivi in itinere; coordinamento delle attività di auto analisi di istituto per mezzo di questionari distribuiti ad alunni, genitori, docenti, personale Ata, nel mese di giugno sarà nuovamente autovalutato il percorso effettuato dall Istituto per rilevare carenze e adeguare il più possibile l attività del piano dell offerta formativa all esigenza dell utenza. Monitoraggio Progetti Percorsi Commissioni La verifica dei progetti e dei percorsi laboratoriali sarà effettuata pensando una scheda di monitoraggio, che ogni referente di progetti e di percorso dovrà compilare. Verifica finale La verifica finale del P.O.F. è depositata agli atti dell Istituto annualmente dopo il Collegio Unitario del mese di giugno. piano offerta formativa duemilaotto/duemilanove 9

10 L OFFERTA FORMATIVA DELL ISTITUTO Seguendo le indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione la nostra scuola formula la propria proposta formativa attraverso progetti specifici che sinteticamente possono essere così riassunti: ACCOGLIENZA L inserimento degli studenti in un contesto scolastico, rappresenta sicuramente un momento di preoccupazione. L intervento di accoglienza degli insegnanti è volto a limitare quanto più possibile le incertezze degli allievi e ad incrementare l interesse, la sicurezza e la serenità. Gli insegnanti e il personale della scuola è inoltre particolarmente sensibile all accoglienza e all inserimento degli alunni stranieri nei tre ordini di scuole. CONTINUITA La realizzazione di un unico percorso formativo dei tre ordini di scuola è obiettivo determinante nel nostro Istituto che vede il coinvolgimento di alunni ed insegnanti della scuola dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado in progetti didattici unitari. ORIENTAMENTO Particolare attenzione viene rivolta agli alunni delle classi terze della scuola secondaria al fine di offrire opportune conoscenze sul panorama della scuola superiore. INTERCULTURA La conformazione sempre più multi-etnica che va assumendo la vallata del Casentino ha portato la nostra scuola ad affrontare in modo dettagliato ed approfondito i temi dell intercultura e della solidarietà. Per favorire un clima di accoglienza, di arricchimento reciproco e di serena convivenza è stato stipulato il Protocollo d accoglienza che contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l iscrizione e l inserimento degli alunni immigrati; definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici e traccia le diverse possibili fasi dell accoglienza e delle attività di facilitazione per l apprendimento della lingua italiana. L INDIRIZZO MUSICALE L Indirizzo musicale costituisce sin dal 1986 una vera e propria peculiarità della scuola. I risultati conseguiti attraverso tale attività didattica sono stati notevoli, sia sul piano della pcipazione degli alunni, sia su quello dei riconoscimenti a livello istituzionale. Numerose sono state le Rassegne musicali nazionali a cui la scuola ha pcipato. I Progetti, quali per esempio l attività del Coro e dell Orchestra, in questi anni hanno rivolto un attenzione particolare alla comunicazione non verbale e non visiva, all utilizzo del linguaggio musicale come forma altra di comunicazione e relazione, all idea che il suonare e il cantare insieme per un obiettivo comune, rende uguali ma ognuno con una propria specificità. Le esperienze dell orchestra e del Coro sono state messe a disposizione del territorio per far conoscere a chi non vive dentro la scuola quanto sia possibile e fattiva l integrazione scolastica, inoltre hanno permesso anche agli allievi della scuola elementare e agli allievi delle scuole superiori di pcipare attivamente. In questo modo circa il 20% degli ex allievi della scuola sono stati motivati a proseguire gli Studi musicali. ATTIVITA TEATRALE L esperienza teatrale è un valido strumento didattico per approfondire la conoscenza di contenuti specifici, per favorire la capacità di analisi testuale, per stimolare e potenziare negli alunni l autostima, per favorire la socializzazione, per potenziare la capacità di attenzione e di memorizzazione ed inoltre risponde a tutti i requisiti richiesti per recuperare alunni demotivati, insicuri, con scarsa autonomia. I vari laboratori, portati avanti dagli insegnanti interni alla scuola con l apporto di esperti esterni, avvicinano gli studenti alla specificità del linguaggio teatrale, fornendo loro suggerimenti e stimoli riguardo a: dizione, movimenti del corpo, sceneggiatura, scenografia, ecc fino alla rappresentazione pubblica di uno spettacolo teatrale. POTENZIAMENTO DELLE LINGUE STRANIERE Allo scopo di offrire agli alunni l opportunità di raggiungere migliori competenze, essere più motivati all apprendimento e allo studio, i docenti di lingua potenziano il programma curricolare proponendo attività che incrementano la comprensione e la produzione della lingua parlata. ISTITUTO COMPRENSIVO POPPI 10 INTEGRAZIONE Un attenzione particolare viene dedicata agli alunni diversamente abili che frequentano la nostra scuola e che sono sempre affiancati da docenti di ruolo specializzati. Gli interventi proposti hanno come fine quello di far conoscere, lavorare, studiare, collaborare, divertire e vivere insieme ragazzi con e senza handicap, creando situazioni in cui le differenze possano assottigliarsi, talvolta fino quasi a scomparire. Attraverso i laboratori integrati di pittura, scrittura creativa, teatro, informatica e musica i nostri ragazzi diversamente abili e non, scoprono di essere allo stesso tempo uguali e diversi ed imparano a stare insieme a scuola, oggi, per essere insieme nella vita domani. INFORMATICA La conoscenza dell informatica e della multimedialità, il ricorso consapevole alle nuove tecnologie, fanno p già da vari anni dell ambiente formativo della scuola. I docenti utilizzano la multimedialità con gli alunni come supporto alla didattica, per momenti di approfondimento, per le ricerche dei ragazzi, per la produzione di ipertesti. L uso delle tecniche informatiche non sono considerate aree a sé stanti ma sono viste come un mezzo per la conoscenza e la comunicazione, integrandosi anche con le altre materie. EDUCAZIONE ALLA SALUTE La salute è un bene prezioso che va conquistato e conservato giorno per giorno, anche con il rispetto quotidiano di semplici norme igieniche relative alla cura della persona. La finalità formativa che guida il progetto è quella di fornire agli allievi strumenti culturali e criteri di giudizio per assumere comportamenti consapevoli e rispettosi di sé e degli altri. Gli argomenti trattati sono: igiene della persona, prevenzione e cura delle malattie, educazione affettività ed educazione ali-

11 mentare. Nel progetto rientra anche la conoscenza delle tecniche di produzione, trasformazione, conservazione e distribuzione degli alimenti, le modalità di confezionamento e l analisi dell etichetta alimentare. L OFFERTA FORMATIVA DELL ISTITUTO conoscenza delle cause dell inquinamento e sulle conseguenze per l uomo e per l ambiente facendo comprendere che la salvaguardia dello spazio in cui viviamo si concretizza anche con il contributo di ogni singolo. EDUCARE ALLA SICUREZZA Negli adolescenti è alta la disponibilità a rischiare per rafforzare la loro personale autostima. Diventa pertanto fondamentale l azione educativa promossa dalla scuola e rivolta ai ragazzi, che dovrà potenziare la capacità di individuare e riconoscere i fattori determinanti una situazione pericolosa, di valutarla e di attivare comportamenti adeguati per evitare di incorrere nei corrispondenti rischi. La conoscenza ed il rispetto delle regole del vivere sociale devono essere alla base di ogni percorso didattico: l obiettivo primo sarà, quindi, la maturazione del senso di responsabilità, principale caratteristica che caratterizza la vita sociale dell individuo I temi principalmente trattati riguardano i pericoli a scuola, negli ambienti pubblici, a casa e nell ambiente in generale, le modalità per evitarli, le procedure da mettere in atto in situazioni di pericolo ed il riconoscimento della segnaletica corrispondente. EDUCAZIONE STRADALE - PATENTINO L educazione stradale è un insegnamento trasversale, poiché concorre a formare nel cittadino una coscienza civile in relazione alla convivenza sociale e alla tutela e sicurezza della vita. Obiettivi: - acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada, sia come pedoni che come conduttori di mezzi meccanici (bicicletta e ciclomotore); - saper riconoscere i valori della segnaletica stradale calandosi nella situazione; - conoscere le norme di conduzione e funzionamento del mezzo meccanico (ciclomotore) ai fini della massima sicurezza del suo uso; - saper valutare le varie situazioni del traffico e sapervisi muovere senza rischi per se stessi e per gli altri, conoscendo a pieno i pericoli che si possono incontrare per la propria ed altrui incolumità. VISITE GUIDATE E VIAGGI D ISTRUZIONE Le visite guidate (della durata di un giorno o limitate all orario delle lezioni) presso aziende, mostre, musei, località d interesse storico o naturalistico, ed i viaggi di istruzione della durata di uno o più giorni, in località del territorio nazionale e della comunità europea, concorrono alla realizzazione degli obiettivi cognitivi e non cognitivi generali e specifici delle singole discipline. Le visite guidate e le uscite giornaliere sono previste nei tre ordini di scuola come strumento di eventuale approfondimento dei programmi e progetti svolti durante l anno scolastico. LA COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi d aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le Amministrazioni locali per costruire una rete d intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell accoglienza e dello scambio culturale. Questa collaborazione viene ad essere agevolata perché il nostro Istituto aderisce al progetto SCUOLA IN RETE per il Casentino. SPORT La nostra scuola si è sempre caratterizzata per l impegno profuso verso l attività sportiva. E stata data, da sempre, una pronta risposta alle varie proposte del Ministero e ai vari enti ed Associazioni sportive. Costante è stata la pcipazione ai Giochi della Gioventù nelle specialità della Corsa Campestre, Atletica Leggera allo scopo di infondere nei ragazzi una cultura sportiva improntata sulla lealtà e sulla correttezza in campo e fuori AMBIENTE Con questa attività la scuola intende sensibilizzare i ragazzi alle problematiche relative al rispetto dell ambiente. E importante, quindi, educare i ragazzi a comportamenti corretti che ogni singolo cittadino dovrebbe acquisire per limitare l inquinamento e la produzione dei rifiuti. L attività verte, inoltre, sulla piano offerta formativa duemilaotto/duemilanove 11

12 PROGETTI D ISTITUTO /2009 ATTIVITA MOTORIA e SPORTIVA Progetto Sport Giocando prevede Scuola dell infanzia, l intervento di un esperto di scienze motorie alla presenza dell insegnante titolare. Saranno proposte attività individualizzate e di gruppo attingendo sempre al vissuto del bambino e alla realtà scolastica per una buona motivazione. Scuola primaria - Star bene con se stessi, percepire e conoscere il proprio corpo attraverso la presa di coscienza dello schema corporeo e delle relative possibilità di utilizzo Scuola secondaria di 1 grado - pcipazioni a giochi sportivi - organizzazione della Staffetta dei Guidi CONTINUITA e ORIENTAMENTO Progetto Continuità coinvolge alunni ed insegnanti dei vari ordini di scuola in una serie di incontri al fine della realizzazione di una storia Itinerante che pndo dalla scuola dell infanzia giunge alla scuola primaria di 1 grado. Progetto orientamento rivolto agli alunni delle classi terze della scuola secondaria al fine di offrire opportune conoscenze sul panorama della scuola superiore. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA L articolo 27 del DL 17 ottobre 2005, n. 226 prevede l incremento fino al 20% della quota dei piani di studio dell Offerta Formativa (POF) nell ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni. La Regione Toscana attua tale normativa contribuendo al miglioramento degli apprendimenti che concorrono a sostenere il diritto alla cittadinanza, attraverso l offerta formativa coordinata, le Istituzioni scolastiche, esercitando la propria autonomia, aderiscono alle iniziative prevedendone l inserimento nei POF sulla base degli indirizzi emanati in riferimento all anno scolastico 2008/2009. educazione alla salute educazione alimentare educazione stradale cultura della sicurezza educazione all affettività educazione ambientale educazione al patrimonio culturale ACCOGLIENZA ED INSERIMENTO Progetto Accoglienza Alunni Stranieri rivolto agli insegnanti e al personale della scuola al fine di provvedere in modo adeguato all inserimento degli alunni stranieri nei tre ordini di scuole. Situazione nell Istituto Negli ultimi anni anche l Istituto Comprensivo di Poppi è stato interessato da un notevole incremento di alunni stranieri di recente immigrazione. Si registra la presenza di numerosi alunni, eterogenei sia per nazionalità, sia per conoscenza della lingua italiana, i quali presentano problematiche differenti: totale non conoscenza della lingua italiana conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche difficoltà nello studio delle varie discipline difficoltà nell inserimento e nell integrazione ISTITUTO COMPRENSIVO POPPI 12 Pertanto, considerata la situazione concreta di ogni singolo alunno, l Istituto realizza iniziative atte a: - garantire un accoglienza adeguata in termini di tempi ed interventi specifici - sviluppare l acquisizione della lingua - promuovere attività volte a favorire l integrazione e l educazione interculturale Struttura del progetto: Docenti responsabili: la funzione strumentale ed i docenti della intercultura ed integrazione, Docenti coinvolti: tutti i docenti dell Istituto Comprensivo. Personale coinvolto: personale di segreteria e collaboratori scolastici destinatari: - gli alunni stranieri - i docenti ed i compagni delle classi di inserimento Aree d intervento Accoglienza: - raccogliere informazione e dati sugli alunni e sulla loro storia scolastica - creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all aiuto di mediatori e di traduttori ( altri genitori stranieri presenti nella scuola, connazionali.) - individuare i bisogni specifici di apprendimento - realizzare attività di accoglienza, per ridurre l ansia, la diffidenza, la distanza - acquisire materiali, risorse e testi pressi centri di documentazione e attraverso contatti con altre scuole Alfabetizzazione linguistica

13 PROGETTI D ISTITUTO /2009 Organizzare esperienze linguistiche e coordinare progetti specifici per l apprendimento della lingua italiana a vari livelli, con particolare attenzione : 1) al linguaggio orale, al fine di: migliorare l uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni 2) al linguaggio scritto, al fine di: - favorire il consolidamento del nuovo lessico di volta in volta acquisito - intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche 3) alla lingua nello studio: - realizzare interventi per la facilitazione degli apprendimenti - predisporre attività di recupero o di rinforzo dell apprendimento, sia a livello individuale, che in piccoli gruppi Obiettivi: - facilitare l inserimento e l integrazione - acquisire una discreta autonomia linguistica - agevolare l apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline - favorire la crescita globale degli alunni stranieri, dal punto di vista cognitivo, sociale ed affettivo Il nostro Istituto dispone di un Protocollo di Accoglienza, da mettere in atto all arrivo di nuovi alunni stranieri, qui di seguito riportato: PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Il protocollo di accoglienza contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l iscrizione e l inserimento degli alunni immigrati; definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici; traccia le diverse possibili fasi dell accoglienza e delle attività di facilitazione per l apprendimento della lingua italiana. Si propone di: - definire pratiche condivise all interno delle scuole in tema di accoglienza degli alunni figli di immigrati - tracciare le fasi dell accoglienza a scuola Il protocollo è uno strumento aperto, che viene integrato e rivisto in base alle esperienze, alle riflessioni sulle esperienze, alla situazione del contesto. Per renderlo attuabile e per monitorare i risultati è stata costituita una Commissione intercultura con il compito di esprimere indicazioni che hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale relativamente al progetto di accoglienza praticato, all educazione interculturale di tutti gli allievi, al raccordo tra scuola, famiglia e territorio. Nel protocollo d accoglienza possiamo individuare fondamentalmente quattro fasi: amministrativo-burocratica (iscrizione) comunicativo-relazionale (conoscenza) educativo-didattica (assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale, insegnamento dell italiano come lingua2) sociale (rapporti con il territorio) SOGGETTI COINVOLTI NELLE DIVERSE FASI : Dirigente Scolastico In qualità di garante del diritto all istruzione ha, tra le sue funzioni, quella di: - sollecitare il Collegio dei Docenti e il Consiglio d Istituto ad un attività di progettazione che consideri i nuovi bisogni - individuare all interno e all esterno le risorse che possono rispondere alle esigenze dell inserimento dei nuovi alunni Ufficio di Segreteria L Ufficio di segreteria ha individuato un incaricato (Manni Caterina) che si occupa della pratica amministrativa dell iscrizione e cura la sua formazione. L incaricato cura l esposizione nella bacheca della scuola di avvisi che diano le informazioni fondamentali relative all organizzazione dell Istituto: tempi di funzionamento, orari di ricevimento, orario della scuola, mensa, ecc e accoglie le richieste d iscrizione. Commissione intercultura La Commissione intercultura è composta da un numero di docenti che rappresentano le diverse scuole che compongono l Istituto (Venturini Giuliana, funzione strumentale per l intercultura, Romano Saverio, docente scuola secondaria 1 grado, Sabatini Laura, docente scuola primaria, Zetti Elisabetta, docente scuola infanzia) La Commissione esprime indicazioni che hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale relativamente al progetto di accoglienza praticato, all educazione interculturale di tutti gli allievi, al raccordo tra scuola, famiglia e territorio. Compiti: piano offerta formativa duemilaotto/duemilanove 13

14 PROGETTI D ISTITUTO / promuovere il protocollo di accoglienza; - monitorare i dati degli alunni immigrati; - individuare le esigenze degli alunni immigrati (alfabetizzazione, sostegno allo studio, socializzazione con i compagni ) - facilitare il colloquio con la famiglia curando anche i rapporti con un eventuale mediatore/facilitatore - progettare un percorso di accoglienza che, condiviso con tutti i docenti, viene praticato nei diversi momenti di inserimento. Sentito il D.S, la Commissione - propone l inserimento in una determinata classe (art. 45 del D.P.R. 31/8/99 n 349) - propone un utilizzo delle risorse interne per rispondere a quelle esigenze degli alunni immigrati che non possono trovare risposta solo nel lavoro di classe; in particolare la Funzione Strumentale - tiene rapporti con il Centro di Documentazione di Arezzo per interventi di mediazione, facilitazione e testimonianza interculturale - raccoglie la documentazione in modelli bilingue che consegna all Ufficio di Segreteria - convoca la Commissione Intercultura per verifiche in itinere e ogniqualvolta se ne presenti la necessità Insegnanti di classe Gli insegnanti di classe: - stabiliscono un percorso di accoglienza ponendo particolare attenzione all utilizzo di linguaggi non verbali, alla socializzazione graduale dell allievo - effettuano prove d ingresso per valutare le competenze complessive dell alunno - rilevano i bisogni, programmando un percorso di apprendimento in collaborazione con un eventuale facilitatore - favoriscono l interazione con i compagni attraverso strategie di lavoro in coppia, per piccolo gruppo, tutoraggio, ecc - individuano modalità di apprendimento della lingua italiana attraverso percorsi individualizzati, risorse interne ed esterne, uso delle tecnologie informatiche. Progetto Inserimento Alunni Diversamente Abili rivolto agli insegnanti e al personale della scuola al fine di provvedere in modo adeguato all inserimento degli alunni diversamente abili nei tre ordini di scuole. Situazione nell Istituto: L Istituto Comprensivo vede l inserimento di alunni diversamente abili nei vari ordini di scuola che lo compongono e promuove iniziative tese ad assicurare la loro piena integrazione. Aree di intervento: Tale obiettivo è perseguito attraverso l impegno di tutte le risorse umane e professionali e con l utilizzo delle risorse tecnologiche e multimediali di cui l Istituto dispone. Infatti, considerata la situazione concreta di ogni singolo alunno,si realizzano iniziative atte a: - garantire un integrazione scolastica reale e fattiva - offrire pari opportunità educative - favorire relazioni interpersonali nel gruppo classe ed all esterno di essa - stimolare gli effettivi interessi, pndo sempre dall interesse del soggetto - far emergere le capacità, potenziandole - accrescere il livello di autostima, procedendo gradualmente per livelli di difficoltà - trasformare le residue potenzialità in capacità, abilità, competenze ISTITUTO COMPRENSIVO POPPI Soggetti coinvolti: Ogni équipe pedagogica ed ogni consiglio di classe provvederà a rendere operanti tali criteri attraverso la stesura del P.E.I. che sarà articolato con modalità flessibile sulla base delle effettive esigenze. Per un azione interistituzionale a favore dell integrazione, all interno dell Istituto opera il G.L.I.S. (Gruppo di Lavoro per l Integrazione Scolastica), composto da insegnanti, operatori della A.S.L., operatori dell Ente Locale, familiari e alunni, che svolge il compito di collaborare alle iniziative e di integrazione. Nell Istituto opera una Commissione, composta dagli insegnanti: Romano Saverio per la scuola secondaria di 1 grado, Laura Sabatini per la scuola primaria, Elisabetta Zetti per la scuola dell infanzia e dalla funzione strumentale Giuliana Venturini; tale commissione ha il compito di raccordo e di coordinamento fra le varie situazioni relative all integrazione di alunni diversabili nel nostro Istituto Comprensivo. 14

15 PROGETTI D ISTITUTO /2009 IL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE (DM 201/99) Premessa L insegnamento dello strumento, in un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, fornisce una maggiore capacità di lettura attiva e critica della realtà nonché una ulteriore opportunità di conoscenza e di espressione e un contributo al senso di appnenza sociale. Obiettivo del corso triennale, quindi, una volta fornita una completa e consapevole cultura musicale, è porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere da tutti raggiunti. Il rispetto delle finalità generali di carattere orientativo della scuola secondaria di primo grado non esclude tuttavia la valorizzazione delle eccellenze nella prospettiva di rendere l esperienza musicale funzionale o propedeutica alla prosecuzione degli studi. L insegnamento dello strumento musicale incide nel curricolo formativo ed educativo del preadolescente da un lato arricchendone le capacità d analisi, osservazione, riflessione, interpretazione e ascolto, dall altro sviluppandone la consapevolezza dell evento musicale come fatto pcipativo e socializzante. Tale insegnamento contribuisce inoltre in modo significativo alla diffusione della cultura musicale sia favorendo la crescita delle associazioni musicali e la valorizzazione dei complessi strumentali esistenti nel territorio, sia concorrendo all allargamento della base di fruizione della cultura musicale; quest ultimo fatto si rivela a sua volta come efficace strumento di risposta ai vuoti culturali e ideali che la rapida trasformazione della società odierna sta producendo nei giovani e quindi come strumento per la prevenzione del disagio giovanile. Orientamenti Formativi Il Corso ad Indirizzo Musicale, pur non avendo finalità specialistiche, avvia e prepara alla eventuale prosecuzione degli studi musicali e unitariamente all educazione musicale curriculare è p integrante del progetto metodologico-didattico della Scuola Secondaria di primo grado volto a promuovere la formazione globale del preadolescente, la sua maturazione logica, espressiva e comunicativa, la consapevolezza della propria identità e la capacità di fare le sue scelte, inoltre non va dimenticato che l Indirizzo musicale valorizza con contributi significativi l offerta formativa della scuola e pone le premesse per una qualificata azione di contrasto all emergente disagio giovanile realizzando la sua funzione di centro di promozione culturale, sociale, civile. Obiettivi di apprendimento Nel campo della formazione musicale l insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all interno dei quali si individua l acquisizione di alcuni traguardi essenziali quali:. Sviluppo delle capacità di percezione, memorizzazione e analisi dei suoni,. Sviluppo del senso ritmico e acquisizione di abilità di scrittura e lettura della musica;. Corretta impostazione della voce - acquisizione di una corretta impostazione strumentale e di una tecnica esecutiva;. Capacità di esprimersi individualmente e collettivamente attraverso la pratica della musica d insieme;. Comprensione dei messaggi musicali attraverso lo studio dell opera d. Ne conseguono anche i seguenti obiettivi che concorrono alla formazione della personalità:. Autodisciplina e razionalizzazione per un corretto metodo di studio;. Socializzazione e integrazione per favorire dialogo, amicizia e scambi culturali;. Capacità di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell efficacia della comunicazione.. Sviluppo di una sensibilità artistica che permetta di cogliere le varie sfumature non solo dei messaggi musicali ma anche poetici, narrativi accanto ad esperienze figurative e culturali complessive.. Acquisizione di un metodo di studio basato sull individuazione dell errore e della sua correzione; Attività La programmazione musicale prevede anche l organizzazione flessibile ed articolata delle ore di insegnamento per la realizzazione delle seguenti attività didattiche: * attività disciplinari - Pcipazione individuale o collettiva a concerti organizzati dagli Enti Locali o da organizzazioni private; - Lezione concerto con guida all ascolto coinvolgendo tutti docenti del Corso ad Indirizzo Musicale; - Saggi di Classe di strumento * attività interdisciplinari: - Lavoro interdisciplinare su un argomento d interesse culturale, sociale che si conclude possibilmente con una lezione concerto, con una rappresentazione, o con una mostra; - Esecuzioni vocali-strumentali realizzate in favore dei bambini delle scuole elementari o degli anziani di istituti o ricoveri; - Spettacolo multimediale; - Saggio come verifica del Corso con brani strumentali e vocali; - Pcipazione a rassegne e concorsi nazionali per le Scuole ad Indirizzo Musicale. Strumenti, Mezzi e Spazi E evidente quanto sia determinante, per la realizzazione delle attività del Corso ad Indirizzo Musicale, non solo la dotazione degli strumenti musicali necessari per l insegnamento individuale come Pianoforte, Tastiere, Chitarre, Chitarre, Clarinetti, Sax, Trombe e Tromboni quanto quella di una serie di materiali, mezzi, sussidi costituenti l insieme delle risorse tecniche che sostengono la programmazione e le attività di musica d insieme: piano offerta formativa duemilaotto/duemilanove 15

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