Trasporto Infermi. E un servizio di non emergenza svolto dal personale volontario. Vds Elena Castiglione Istruttore TI - PS. Lezione del 24/5/07

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1 Trasporto Infermi Lezione del 24/5/07 Vds Elena Castiglione Istruttore TI - PS E un servizio di non emergenza svolto dal personale volontario.

2 Consiste in: dimissioni: riportare presso la propria abitazione una persona che era ricoverata in ospedale o precedentemente portata in Pronto Soccorso trasferimenti da un ospedale o da una struttura sanitaria ad un'altra per la continuazione di una terapia o il trasporto di A/R per l'esecuzione di esami speciali presso un altro ospedale; trasporti per visite mediche: per certificato d'invalidità, o specialistiche, o ricoveri non in regime di urgenza o programmati (es. Day-hospital); trasporti per terapie, come l'emodialisi o la terapia iperbarica trasporto di emoderivati, cartelle cliniche, provette...

3 Per svolgere, invece servizi di soccorso (per es. in ambulanze convenzionate col 118) assistenza sanitaria (es. in manifestazioni, sportive e non) trasporti di pazienti in condizioni critiche, è necessario aver superato con successo il corso specifico per Operatori di Servizi di Emergenza Sanitaria (O.S.E.S( O.S.E.S.)..).

4 RESPONSABILITÀ ED INTERVENTI DEL VOLONTARIO Mantenimento dell efficienza della strumentazione necessaria Gestione degli aspetti organizzativi ed amministrativi del processo Assistenza diretta dell utente

5 Elementi di un programma di trasferimento Coordinamento e comunicazione in fase pre - trasferimento con la C.O. Team di trasporto Equipaggiamento minimo Monitoraggio durante il trasporto

6 COMPOSIZIONE E COMPITI DELL'EQUIPAGGIO L'equipaggio minimo di un'ambulanza CRI che svolge servizio di trasporto infermi è di 2 Volontari: un autista e un barelliere che abbiano come minimo la qualifica di Operatori di Trasporto Infermi. Tenuto conto comunque che movimentare un paziente in soli due operatori può essere difficile, si cerca di formare equipaggi di almeno 3 persone. Per questo sarebbe utile sapere quando si accetta un servizio se: - la persona è allettata o meno, - quanto approssimativamente pesa, - Le sue condizioni - se ci sono da affrontare rampe di scale.

7 L'ambulanza può essere guidata unicamente da un autista in possesso dell'apposita patente CRI Il volontario più esperto svolgerà il ruolo di capoequipaggio,, coordinando gli altri volontari. L'eventuale tirocinante dovrà essere in soprannumero rispetto all'equipaggio base, ovvero sarà il terzo o quarto. Mentre l'autista è incaricato di condurre l'ambulanza, compito degli altri operatori è quello di assicurare nel vano sanitario la massima assistenza durante il trasporto per il paziente a loro affidato.

8 Se il paziente trasportato avesse un peggioramento delle condizioni, tale da considerarsi un'urgenza, i volontari dovranno valutare i parametri vitali del trasportato e darne comunicazione al 118 (C.O( C.O), che dirà loro cosa fare. Lo stesso nel caso incrociassero per strada o durante il servizio qualche persona bisognosa di assistenza: daranno primo soccorso, valutando i parametri vitali dell'infortunato, li comunicheranno al 118 (C.O( C.O.).) attendendo istruzioni ed eventualmente chiedendo l'intervento di altri mezzi e personale qualificato. Nel caso vi sia assenza dei parametri vitali, allerteranno il 118 ed inizieranno subito le manovre di rianimazione sul posto

9 Comportamento all interno dell ABZ Indossare sempre le cinture di sicurezza Assicurarsi che gli strumenti siano fissati bene Riporre aghi o simili negli appositi contenitori Evitare di rimanere in piedi durante il movimento del mezzo Evitare di riporre vetri di fiale o simili senza precauzioni NON sedersi sulla barella durante il movimento ATTENZIONE alle mani quando si chiudono gli sportelli

10 Assicurarsi che tutti gli sportelli siano chiusi prima di partire Non aprire gli sportelli fino ad arresto avvenuto della macchina Durante gli spostamenti notturni tenere sempre le luci interne accese Prima di scendere dalla macchina aspettare il via dall autista - NON METTERE LE MANI FUORI DAI FINESTRINI DURANTE GLI SPOSTAMENTI

11 USO DELLA BARELLA Durante l apertura o la chiusura della barella fate molta attenzione alle vostre mani e a quelle dei colleghi NON si corre con la barella Assicurare SEMPRE con le apposite cinghie il paziente sulla barella prima di trasportarlo Assicuratevi che la barella sia ben salda prima di caricarci il paziente NON si salgono o scendono le scale con la barella Assicuratevi che la barella sia sempre fissata agli appositi supporti (gancio) dentro l ambulanza Ripulire sempre la barella dopo il servizio Quando si estrae la barella dall ambulanza con il paziente a bordo un secondo soccorritore la sorregge sempre dalla parte della testa per assicurarsi che il supporto basculante con ruote si sia abbassato (che le gambe facciano lo scatto).

12 MOBILIZZAZIONE TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI Per poter svolgere in sicurezza l'attività di trasporto infermi occorre: conoscere i rischi (anche per lo stesso operatore) di una scorretta movimentazione del paziente conoscere i principi generali di una corretta movimentazione manuale di un carico pesante prevenire infortuni degli operatori e del paziente

13 Le attività a rischio per la colonna, sono costituite prevalentemente dal sollevamento, dal trasferimento del paziente e da tutte le operazioni sussidiarie (traino, spinta e movimentazione di materiale). il paziente ha peso variabile, a volte è difficile da raggiungere o da afferrare, spesso è distante dal tronco dell operatore. E quindi opportuno: adottare strategie utili a prevenire o a ridurre i danni da sovraccarico dell apparato muscolo- scheletrico. utilizzare in maniera corretta i dispositivi per l immobilizzazione ed il trasporto in dotazione, applicando le tecniche corrette di sollevamento.

14 Suggerimenti piegare le ginocchia,, tenendo un piede leggermente avanzato rispetto all'altro per avere più equilibrio; assicurarsi una presa sicura ed equilibrata (valutare peso, baricentro e punti di presa sicuri); coordinarsi con i propri collaboratori,, ripartendo il peso e parlandosi, dandosi il tempo quando si solleva. Alzarsi lentamente, senza strappi,, facendo leva sulle gambe; durante il trasporto, mantenere il carico il più possibile vicino al corpo, senza inarcare la schiena. evitare torsioni del busto: : piuttosto girare spostando i piedi; spiegare al paziente cosa si ha intenzione di fargli fare, per garantirsi una sua anche minima collaborazione

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18 Alcune accortezze ATTENZIONE: Persone che assumono particolari medicamenti anticoagulanti (cioè che hanno come scopo quello di diluire maggiormente il sangue), quali ad es, ASPIRINA, TIATRAL, SINTROM, MARCUMAR, CUMADIN sono maggiormente portate alla formazione di ematomi. Attenzione pertanto anche ai dializzati. Occorre quindi una maggiore attenzione durante la mobilizzazione, evitando movimenti troppo forti e colpi agli arti (anche se fievoli).

19 ATTENZIONE: alla presa degli arti in maniera scorretta. Tirando forte, sotto le ascelle o altre articolazioni, potremmo procurare delle fuoriuscite delle ossa dalla cavità articolare (lussazioni), stiramenti muscolari o dei legamenti

20 Rivediamo insieme

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32 L aspetto psicologico dell Utente Trasportato Prestare particolare attenzione al: Paziente anziano depresso Paziente psichiatrico Paziente con handicap fisico bambino dializzato barriere culturali

33 Quando soccorriamo o trasportiamo in ambulanza qualcuno, il nostro compito è anche quello di interagire con una persona che in quel momento vive una situazione di disagio rapportandoci con le sue esigenze psicologiche e stabilendo un rapporto empatico.

34 Favorire lo scambio di informazioni più informazioni sullo stato fisico e psichico raccogliamo più diventa facile entrare in relazione; le domande non devono però essere troppo invadenti o personali; se la persona non vuole dirci nulla di sé, non dobbiamo insistere e forzarla. A noi compete invece il dovere di fornire con chiarezza e tranquillità tutte le informazioni che possono servire alla persona soccorsa per ridurre la sua ansia. Probabilmente la ns disponibilità e interessamento indurranno la persona a fornirci informazioni spontanee su di sé.

35 Adeguare il livello linguistico Se per esempio abbiamo di fronte un bambino di 5 anni che vi parla in modo agitato, è inutile utilizzare termini prettamente tecnici e difficili per cercare di calmarlo. Il nostro linguaggio dovrà essere sempre il più vicino e comprensibile possibile a quello della persona soccorsa. Siamo sempre noi a doverci adeguare alle esigenze altrui e non viceversa.

36 Ascoltare attivamente: la persona soccorsa deve recepire,che siamo realmente interessati a ciò che ci sta dicendo. Osservare in modo partecipato: per es. tenere la mano della persona è un tipico gesto che comunica attenzione e partecipazione Tollerare il silenzio: a volte la voglia di fare ed agire fa sembrare tempo sprecato quello passato solo a stringergli la mano ma a volte il paziente ne ha bisogno per rielaborare sentimenti ed emozioni.

37 Dare risposte appropriate sia alla persona soccorsa che agli accompagnatori Non mostrare disinteresse Non mostrarsi chiusi: non guardare mai l interlocutore negli occhi, stargli lontano, rivolgere la parola solo ai colleghi etc non fa che peggiorare la sensazione di paura e solitudine nel paziente

38 Monitoraggio durante il trasporto

39 Cosa dobbiamo sempre valutare? Sicurezza Coscienza A airway B breathing C circulation D drugs and drainages E exposure and environment F fractures and fair positioning

40 Il monitoraggio durante il trasporto Sicurezza Degli operatori Del paziente

41 Il monitoraggio durante il trasporto Coscienza Parlare con l utente durante il trasporto

42 Il monitoraggio durante il trasporto A airway il paziente è cosciente: attenzione al controllo delle vie aeree durante il trasporto su asse spinale il paziente non è cosciente respira spontaneamente ed è privo di vie aeree artificiali sono presenti vie aeree artificiali collabora con i sanitari a: - verificare il corretto posizionamento del tubo endotracheale - se presenti secrezioni, provvedere alla loro aspirazione

43 Il monitoraggio durante il trasporto B breathing controllare la quantità di ossigeno a disposizione controllare il corretto posizionamento e la perfetta tenuta della maschera d ossigeno applicare il pulsossimetro e monitorare in continuo la SaO 2 verificare la corretta espansione toracica, la FR e la simmetria degli emitoraci

44 Il monitoraggio durante il trasporto C circulation provvedere al monitoraggio della PA, della FC controllo delle emorragie controllo della fistola dopo dialisi verificare la tenuta delle medicazioni dei cateteri intravascolari.. Se l ago si sfila tamponare prontamente (in sicurezza!!)

45 Il monitoraggio durante il trasporto D drugs and drainages prendersi cura di tutti i tubi di drenaggio collaborare con i sanitari al controllo delle infusioni

46 Il monitoraggio durante il trasporto E exposure and environment se il paziente manifesta ipertermia, limitare al minimo la biancheria nel paziente normo o ipotermico, prevenire le perdite di calore

47 Il monitoraggio durante il trasporto F fractures and fair positioning controllare che i segmenti corporei del malato si trovino nel giusto allineamento dopo la movimentazione controllare che il posizionamento del paziente non interferisca con la presenza degli eventuali drenaggi stabilizzare le fratture che devono essere ancora trattate

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