PARTE II NORMATIVA TECNICA

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1 PARTE II NORMATIVA TECNICA PREMESSA. E integralmente richiamato nel presente capitolato tecnico il documento inviato dall ARPA di Brescia, registrato al protocollo del Comune di Mazzano in data prot , avente per oggetto Protocollo relativo alle indagini preliminari e/o di caratterizzazione. ART. 1 MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE ED ESECUZIONE DI ANALISI CHIMICHE. 1.1 Misure e campionamenti. Il monitoraggio in argomento corrisponde alla seconda sessione, successiva all ultimazione della Fase 1 e sarà effettuato su 10 piezometri esistenti e sui 18 nuovi piezometri realizzati nella Fase 1. L ubicazione di dettaglio dei piezometri sarà fornita dalla Stazione Appaltante all inizio del Servizio. Le operazioni prevedono il rilievo freatimetrico, lo spurgo, la misura dei parametri di campo (O2, ph, pot. redox, conducibilità. Elettrica) e il campionamento mediante elettropompa sommersa. Il prelievo dei campioni di acque sarà preceduto dalla misura del livello piezometrico e dallo spurgo, che saranno eseguiti secondo le procedure di seguito indicate. Misura del livello piezometrico. La calibrazione degli strumenti di misura avverrà secondo le modalità previste dal costruttore e sarà verificata quotidianamente. Prima e dopo ogni utilizzo sarà effettuata la decontaminazione degli strumenti impiegati. La profondità del livello piezometrico sarà rilevata con precisione pari a ± 0,5 centimetri e quella del pozzo con precisione pari a ±1 centimetro. Spurgo del pozzo. Prima del campionamento, tutti i pozzi saranno spurgati e l attrezzatura relativa accuratamente pulita prima di essere usata in ciascun pozzo. Preliminarmente allo spurgo, si procederà con il calcolo del volume d acqua nel pozzo tramite la seguente equazione: V = R2L dove R = raggio del pozzo L = colonna d acqua all interno del pozzo Lo spurgo è effettuato correttamente se vengono rimossi almeno tre volumi calcolati come sopra indicato. Per assicurare un corretto campionamento, prima del prelievo dei campioni alcuni parametri chimico-fisici devono risultare stabilizzati. Questi ultimi saranno misurati prima di iniziare lo spurgo, a metà e al termine di ogni volume estratto e lo spurgo si considererà completato quando risulteranno costanti per tre letture successive: Temperatura: con oscillazioni inferiori a ±1 C; ph: con oscillazioni inferiori a 0.2 unità; Conducibilità elettrica: con oscillazioni inferiori al 10% del valore medio. L acqua utilizzata per le misure non costituirà parte del campione. 1

2 L acqua rimossa per lo spurgo dovrà essere cautelativamente stoccata in apposito bidone stagno di volume adeguato e la sua gestione dovrà essere concordata con gli enti competenti, dopo aver verificatoe le caratteristiche qualitative dell acqua emunta. Prelievo del campione Il campione sarà prelevato entro 24 ore dallo spurgo del pozzo, utilizzando una pompa dedicata. Per ogni punto di campionamento, saranno riempiti tutti i contenitori relativi ad una certa analisi prima di passare ai contenitori relativi ad un analisi diversa. La stessa procedura sarà applicata anche ai contenitori dedicati ai duplicati. I vials per l analisi dei VOC devono essere riempiti per primi, al fine di limitare l aerazione dell acqua nel pozzo. Per quanto riguarda i vials, in funzione delle richieste del laboratorio, possono essere adottate due procedure di riempimento: riempimento sino a metà, lasciando uno spazio di testa, che, dopo condizionamento, viene analizzato dal laboratorio per la ricerca dei VOC. riempimento completo, avendo cura di eliminare qualunque bolla d aria all interno del vial. In questo caso, se all interno del vial, dopo la sua chiusura, si notano bolle d aria, anche piccole, il campione deve essere svuotato nel contenitore utilizzato per raccogliere l acqua di spurgo e si procede con il prelievo di un nuovo campione. Il contenitore utilizzato dovrà già contenere gli eventuali conservanti, definiti dal laboratorio in base al tipo di analisi richiesta. I campioni prelevati saranno immediatamente riposti in un contenitore refrigerato per la spedizione al laboratorio. Tutti i campioni saranno etichettati prima di essere riposti nei contenitori termici per il trasporto al laboratorio. Su ogni etichetta dovranno essere necessariamente riportate le seguenti informazioni: numero e nome del progetto; codice identificativo del punto di indagine o campionamento; profondità del campione dal piano campagna o da altro riferimento identificato; data e ora del campionamento; nome di chi ha prelevato il campione; eventuali annotazioni. Nomenclatura dei campioni. I campioni prelevati saranno denominati con una nomenclatura che consenta l univoca identificazione degli stessi. Il codice identificativo di ogni campione verrà apposto sulle etichette, sulle schede di spedizione, sulle COC e su tutti gli altri documenti dedicati. Una lista di tutti i codici identificativi dei campioni prelevati verrà annotata sul quaderno di campagna. Per quanto riguarda i campioni di terreno, verrà associato il codice del punto d indagine/campionamento alla profondità di prelievo. Pertanto, il campione di terreno prelevato dal sondaggio S1 alla profondità di 0,5-1,0 m, sarà identificato come segue: S1 (0,5-1,0 m) Per quanto riguarda i campioni di acqua di falda, verrà associato il codice del punto d indagine/campionamento alla data di prelievo. A titolo di esempio, il campione prelevato dal piezometro Pz1 in data 30 novembre 2014, sarà identificato con il codice: Pz1 ( ). Il codice identificativo del campione non dovrà variare in funzione delle analisi richieste o dei contenitori eventualmente dedicati a procedure analitiche diverse. Catena di custodia. 2

3 La catena di custodia verrà compilata come di seguito indicato relativamente alla parte generale: Codice Progetto e Responsabile del Progetto; laboratorio che eseguirà le analisi; sede ditta di invio; responsabili prelievo, spedizione e ricevimento; corriere utilizzato. Nella parte specifica della Catena di custodia saranno invece indicati: codice campione; data e ora di campionamento; matrice del campione; tipologia/pacchetto di analisi; note varie (ad es. conservanti, tipo e numero di recipienti, segnalazione della priorità di analisi, ecc). Prima della consegna dei campioni all'incaricato del laboratorio, sarà verificata l'integrità dei contenitori controllando la veridicità dei dati riportati sulla Catena di Custodia; si assicurerà, inoltre, l'esatta corrispondenza tra tipo di analisi da effettuare per ogni punto di prelievo e numero e tipologia dei contenitori ad esso riferiti. I campioni, infine, saranno stoccati in ambienti refrigerati fino alla preparazione per le analisi. Conservazione, stoccaggio e trasporto dei campioni. Tutti i campioni, a seguito del prelievo durante il trasporto e una volta giunti in laboratorio, congiuntamente alla relativa documentazione di accompagnamento, saranno conservati al buio e alla temperatura di 4 ± 2 C. Le stesse temperature devono essere garantite per la conservazione, a cura del "soggetto obbligato", dei campioni destinati alle controanalisi, fino alla validazione dei risultati analitici. Il trasporto dei contenitori avverrà mediante l'impiego di idonei imballaggi refrigerati (frigo box rigidi), resistenti e protetti dagli urti, al fine di evitare la rottura dei contenitori di vetro ed il loro surriscaldamento. 1.2 Analisi. Sui campioni prelevati, si procederà con l'esecuzione delle seguenti analisi di laboratorio: ph, Conducibilità Elettrica a 20 C, Cloruri, Solfati, Solfiti, Residuo Fisso a 180 C, Durezza, Redox, Alcalinità, Metano, Etano, Ammonio, Nitrati, Nitriti, Ossidabilità, Ossigeno disciolto, Carbonio Organico Totale, Arsenico, Bario, Boro, Cadmio, Cromo totale e VI, Ferro (2+ e 3+), Manganese (2+), Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Tensioattivi anionici (MBAS), Tensioattivi non ionici (BIAS), Fenoli e Clorofenoli, Alifatici Clorurati Cancerogeni e Non Cancerogeni (più Etilene), BTEXS, Idrocarburi totali, Clorobenzeni, Cesio 137. Le analisi dovranno essere eseguite presso un laboratorio Accreditato ACCREDIA. ART. 2 INDAGINI RELATIVE AL PERCOLATO. 2.1 Installazione di piezometri di controllo. I tre piezometri di controllo saranno realizzati nel corpo discarica, in posizione che sarà definita in dettaglio solo a seguito delle risultanze delle precedenti analisi. In tali piezometri si prevede l inserimento del barodatalogger, descritto al successivo ART. 6. Si prevede la perforazione a carotaggio continuo ad andamento verticale a secco, con diametro 127/152. La profondità dei piezometri è stabilita in 15 m dal piano campagna. Dovranno essere osservate tutte le norme di sicurezza previste per le perforazioni in aree di discarica. 3

4 Tutte le fasi di perforazione, allestimento a piezometro e campionamento dovranno essere eseguite da personale specializzato dotato di strumentazione adeguata. Andranno verificate funzionalità e pulizia di tutta l apparecchiatura utilizzata. Gli strumenti e le attrezzature impiegati nelle diverse operazioni dovranno essere costruiti con materiali e modalità tali che il loro impiego non modifichi le caratteristiche delle matrici ambientali e la concentrazione delle sostanze contaminanti. Poiché i sondaggi attraverseranno i livelli interessati dalla presenza di percolato, nell'esecuzione delle perforazioni dovranno essere posti in essere particolari accorgimenti per non provocare fenomeni di cross-contaminazione e la diffusione verticale degli inquinanti. A tal fine verranno inoltre controllati l assenza di perdite di oli, lubrificanti e altre sostanze dai macchinari, dagli impianti e da tutte le attrezzature utilizzate durante il campionamento; nel caso di perdite si verificherà che queste non producano contaminazione del terreno prelevato. Tutte le informazioni dovranno essere riportate comunque nel giornale dei lavori, nel quale dovrà anche essere indicato l elenco e la descrizione dei materiali e delle principali attrezzature utilizzati durante le operazioni di prelievo. Ciclo di pulizia dell attrezzatura. Per la decontaminazione delle attrezzature dovrà essere predisposta un area delimitata e impermeabilizzata con teli, posta a una distanza dall area di campionamento sufficiente a evitare la diffusione dell inquinamento alle matrici campionate. A fronte di questa voce verranno eseguiti i lavaggi di: carotiere, aste di perforazione e rivestimenti metallici, prima dell inizio della perforazione; a ogni manovra di carotaggio; e la pulizia dei contenitori e dell impianto per l eventuale acqua di circolazione di perforazione, prima dell inizio di ogni sondaggio. Alla fine di ogni perforazione saranno decontaminati tutti gli attrezzi e gli utensili che hanno operato in superficie, mentre gli attrezzi e gli utensili che hanno operato in profondità nel perforo saranno decontaminati a ogni battuta. Tali operazioni saranno compiute con acqua in pressione e getti di vapore acqueo. Le apparecchiature dovranno essere asciugate mediante evaporazione naturale o in caso di condizioni climatiche che non garantiscano l evaporazione, con carta da filtro esente da contaminazione. In caso di eventi meteorici le operazioni di decontaminazione dovranno essere effettuate al riparo dalle acque di pioggia al fine di garantire assenza di alterazioni del campione. Utensili che non possono essere decontaminati per la presenza di superfici non facilmente pulibili (funi, guanti) dovranno essere eliminati al termine di ogni trivellazione. Al termine delle operazioni o in attesa di essere riutilizzati gli attrezzi e le apparecchiature decontaminati dovranno essere conservati in condizioni tali da evitare la contaminazione. In tutte le operazioni di decontaminazione deve essere utilizzata acqua dell acquedotto o comunque potabile; nel caso in cui l acqua provenga da altre fonti, dovranno essere eseguite analisi chimiche che dimostrino che l acqua sia adeguata all uso sopra descritto. Gli oneri per l esecuzione del ciclo di pulizia dell attrezzatura di perforazione e la gestione di tutte le acque prodotte secondo le vigenti normative in materia di rifiuti sono a carico dell Affidatario. Esecuzione dei sondaggi L attività di perforazione dovrà essere eseguita mediante carotaggio continuo, ad andamento verticale e di diametro finale di 127/152 mm in modo tale da garantire il prelievo di campioni indisturbati e il recupero della più alta percentuale compatibile con i materiali attraversati. Le perforazioni dovranno essere eseguite a secco. La profondità di progetto dei piezometri è di 15 m. Tale indicazione potrà variare a seguito di nuove acquisizioni di dati relativamente al corpo rifiuti. Nel caso di profondità diverse da quelle di progetto, il prezzo applicato alle quantità in più o in meno sarà lo stesso indicato al punto del Computo Metrico Estimativo, al quale sarà applicato lo sconto percentuale offerto dall affidatario. 4

5 Si prevede la posa di una tubazione in PVC del diametro di 3, fino alla profondità di 15 m, completamente fessurata ad eccezione dell ultimo metro sommitale e con tubazione cieca sporgente per circa 0,5 m da pc. La testa pozzo sarà isolata in superficie con cementazione / miscela di cemento-bentonite e sarà posata una palina segnalatrice di riconoscimento. Prelievo e descrizione della carota. Dopo ogni battuta il materiale raccolto per mezzo del carotiere dovrà essere estruso senza ricorrere a liquidi e disposto in un apposita cassetta catalogatrice avendo cura di non disturbare la naturale successione stratigrafica. In fase di esecuzione dei sondaggi, dovranno essere pronte in cantiere prima dell inizio delle attività, le cassette per la conservazione della campionatura. Esse dovranno essere munite di coperchio e dovranno contenere l intera campionatura dei sondaggi. Le cassette catalogatrici delle dimensioni di m 1.00 x 0.60 x 0.15 con scomparti, divisori, coperchio, di materiale idoneo ad evitare la contaminazione dei campioni prelevati, preferibilmente in polietilene (PE). Per evitare contaminazione tra i diversi prelievi, il recipiente per la deposizione delle carote sarà lavato, decontaminato e lasciato asciugare tra una deposizione e l altra, seguendo gli stessi criteri esposti in precedenza. Sulla cassetta dovranno essere riportate tutte le informazioni sul sondaggio: identificativo; data di esecuzione; sito; profondità iniziale e finale della carota contenuta; profondità finale e iniziale dei singoli spezzoni che la compongono; committente; ogni altra informazione ritenuta rilevante dall operatore. A ogni battuta il tecnico presente alle operazioni, che deve possedere adeguate competenze geologiche, dovrà esaminare e descrivere la successione stratigrafica e provvedere ad annotare la descrizione del materiale recuperato, indicando composizione litologica, colore, granulometria (tramite comparatore), stato di addensamento e consolidamento, riportando i dati in un apposito modulo al fine della redazione della relativa ricostruzione stratigrafica. I dati raccolti dovranno essere integrati da documentazione fotografica a colori acquisendo le immagini della carota estrusa dal basso verso l alto e con una scala di riferimento. Nel rispetto delle norme di sicurezza, il responsabile delle operazioni di campionamento dovrà descrivere anche eventuali evidenze visive e/o olfattive di inquinamento nonché particolarità stratigrafiche e litologiche rilevabili nella carota. Si dovrà inoltre segnalare eventuali evidenze di contaminazione riscontrate nel corso della esecuzione dei sondaggi ai fini di eventuale successivo campionamento ed analisi. La carota estrusa e depositata nel recipiente deve essere fotografata prima che il materiale raccolto venga riposto per la conservazione o utilizzato per la formazione del campione. La carota deve essere fotografata dal basso verso l alto, con una scala di riferimento e un numero di catalogazione con data e n. sondaggio. I materiali di risulta, derivanti dalle operazioni di perforazione ed alesatura, entro il termine massimo di ultimazione delle attività di campo, dovranno essere smaltiti in idonea discarica autorizzata, in ottemperanza alla normativa vigente. I materiali prodotti dalle perforazioni (carote) e conservati all interno delle cassette catalogatrici, invece, saranno temporaneamente conservati presso locali messi a disposizione dall Affidatario, e a disposizione del Committente per ogni eventuale ulteriore campionamento e/o verifica. Una volta trascorso un periodo di almeno 6 mesi, anch essi saranno smaltiti, di concerto e a seguito di autorizzazione del Committente, in idonea discarica autorizzata, in ottemperanza alla normativa vigente. 5

6 Sarà redatta la stratigrafia di ciascun sondaggio corredata di scheda di completamento del foro e documentazione fotografica. 2.2 Prelievo dei campioni di acque sotterranee e di percolato. Il prelievo dei campioni di acque e percolato sarà preceduto dalla misura del livello piezometrico e (solo nel caso delle acque sotterranee) dallo spurgo, che saranno eseguiti secondo le procedure di seguito indicate. Misura del livello piezometrico La calibrazione degli strumenti di misura avverrà secondo le modalità previste dal costruttore e sarà verificata quotidianamente. Prima e dopo ogni utilizzo sarà effettuata la decontaminazione degli strumenti impiegati. La profondità del livello piezometrico sarà rilevata con precisione pari a ± 0,5 centimetri e quella del pozzo con precisione pari a ±1 centimetro. Nei casi in cui sia necessario eseguire misure di precisione maggiore, si dovrà utilizzare una strumentazione di tipo topografico. Spurgo del pozzo (solo per il campionamento delle acque sotterranee). Prima del campionamento, tutti i pozzi saranno spurgati e l attrezzatura relativa accuratamente pulita prima di essere usata in ciascun pozzo. Preliminarmente allo spurgo, si procederà con il calcolo del volume d acqua nel pozzo tramite la seguente equazione: V = R2L dove R = raggio del pozzo L = colonna d acqua all interno del pozzo Lo spurgo è effettuato correttamente se vengono rimossi almeno tre volumi calcolati come sopra indicato. Per assicurare un corretto campionamento, prima del prelievo dei campioni alcuni parametri chimico-fisici devono risultare stabilizzati. Questi ultimi saranno misurati prima di iniziare lo spurgo, a metà e al termine di ogni volume estratto e lo spurgo si considererà completato quando risulteranno costanti per tre letture successive: Temperatura: con oscillazioni inferiori a ±1 C; ph: con oscillazioni inferiori a 0.2 unità; Conducibilità elettrica: con oscillazioni inferiori al 10% del valore medio. L acqua utilizzata per le misure non costituirà parte del campione. L acqua rimossa per lo spurgo dovrà essere cautelativamente stoccata in apposito bidone stagno di volume adeguato e la sua gestione dovrà essere concordata con gli enti una volta verificate le caratteristiche qualitative dell acqua emunta. Prelievo del campione. Il campione sarà prelevato entro 24 ore dallo spurgo del pozzo, utilizzando una pompa dedicata. Per ogni punto di campionamento, saranno riempiti tutti i contenitori relativi ad una certa analisi prima di passare ai contenitori relativi ad un analisi diversa. La stessa procedura sarà applicata anche ai contenitori dedicati ai duplicati. Si noti che i vials per l analisi dei VOC devono essere riempiti per primi, al fine di limitare l aerazione dell acqua nel pozzo. Per quanto riguarda i vials, in funzione delle richieste del laboratorio, possono essere adottate due procedure di riempimento: riempimento sino a metà, lasciando uno spazio di testa, che, dopo condizionamento, viene analizzato dal laboratorio per la ricerca dei VOC. riempimento completo, avendo cura di eliminare qualunque bolla d aria all interno del vial. In questo caso, se all interno del vial, dopo la sua chiusura, si notano bolle d aria, anche piccole, il campione deve essere svuotato nel contenitore utilizzato per raccogliere l acqua di spurgo e si procede con il prelievo di un nuovo campione. Il contenitore utilizzato dovrà già contenere gli eventuali conservanti, definiti dal laboratorio in base al tipo di analisi richiesta. I campioni prelevati saranno immediatamente riposti in un contenitore refrigerato per la spedizione al laboratorio. 6

7 ART. 3 INDAGINI RELATIVE BIOGAS /SOIL GAS. Nell area di discarica sono presenti circa 50 punti di monitoraggio gas all interno del corpo rifiuti, circa 60 punti perimetrali e 8 punti posti a distanza di circa 50 m dalla discarica. Al fine di individuare le aree sorgente della contaminazione da composti clorurati, si ritiene utile procedere al campionamento di almeno 25 punti ubicati in modo eterogeneo sulla superficie e/o sul bordo della discarica (Tav. 7). I parametri di interesse sono: Composti alifatici alogenati BTEXs Cloro benzeni Metano Ossigeno, anidride carbonica azoto. 3.1 Prelievo dei campioni di biogas. Il prelievo dell aria contenuta nel piezometro è finalizzato ad individuare la composizione percentuale dei gas presenti nel sottosuolo ed il contenuto di microinquinanti. Tali misure sono individuate fra quelle abitualmente utilizzate per caratterizzare il biogas da discarica e hanno lo scopo di cercare di individuare l origine. Prima di procedere al campionamento dei gas interstiziali, si procederà all esecuzione di uno spurgo, finalizzato alla rimozione dei gas stagnanti all interno della linea di campionamento. Al fine di determinare i parametri previsti, come supporti di campionamento si prevede di utilizzare sacche in tedlar o in alternativa canister (per i parametri metano, ossigeno, azoto e anidride carbonica), e fiale a carbone attivo (per la ricerca degli altri parametri). I campioni prelevati saranno inviati nel minor tempo possibile al laboratorio per le analisi, nel frattempo verranno conservati in un luogo fresco e non esposti alla luce diretta del sole e ad alte temperature onde evitare processi di degradazione (es. per i solventi). Durante l esecuzione del campionamento si procederà, in ogni punto di monitoraggio, alla misura della temperatura, dell umidità e della pressione atmosferica. ART. 4 PROVE IDROGEOLOGICHE. Al fine di acquisire parametri fisici il più possibile aderenti alla realtà che permettano il corretto dimensionamento di eventuali interventi di messa in sicurezza della discarica (conducibilità idraulica k), si effettueranno alcune prove idrogeologiche sui piezometri di falda sospesa ubicati nell intorno della discarica. Per i Piezometri Pz1 e M12 (tav. 11 del Piano di Caratterizzazione) si effettuerà: una prova di pompaggio a gradini di portata, durante la quale si eseguirà il pompaggio con gradini di portate crescenti, per un periodo relativamente breve. Obbiettivo della prova è la determinazione dei parametri del sistema Pozzo Falda (curva caratteristica, equazione di pozzo, portata critica e efficienza del pozzo); una prova di pompaggio a portata costante, durante la quale il pozzo (Pz1 e M12) viene sottoposto a pompaggio con una portata predeterminata per un periodo di tempo significativo, e si misurano gli abbassamenti indotti nel pozzo e nei piezometri vicini (Pz20- Pz 21 per Pz1, Pz 22 Pz 23 per M12). Obbiettivo della prova è la determinazione dei parametri idrogeologici dell acquifero (trasmissività, coefficiente di immagazzinamento, conducibilità idraulica, raggio di influenza del pozzo). Per ogni gradino di portata si eseguono misure del livello piezometrico a intervalli crescenti, pari indicativamente a 30 secondi, 1 minuto, 2 minuti, 4 minuti, 8 minuti, 15 minuti, 30 minuti, 1 ora e multipli di 1 ora dall inizio 7

8 dell abbassamento, fino alla stabilizzazione del livello idrico all interno del pozzo. Alla stabilizzazione di ogni gradino di portata si provvederà alla misura, nelle acque emunte dal pozzo e nei piezometri di controllo, dei seguenti parametri: ph, Conducibilità elettrica, ossigeno disciolto, potenziale di ossidoriduzione. Nel corso delle prova di pompaggio a portata costante si procederà, al termine della fase transitoria di osservazione che avrà la frequenza indicata per le prove a gradini, alla misura ameno giornaliera dei livelli idrici nel pozzo in prova e nei piezometri di controllo, oltre alla misura, in tutti i punti dei parametri chimico fisici sopra indicati. Qualora le prove di pompaggio non forniscano risultati soddisfacenti a causa delle caratteristiche della falda (es. svuotamenti dei piezometri, ecc. ),sui piezometri Pz1 e M11 saranno eseguiti degli slug tests che consistono nel rapido svuotamento svuotamento di un pozzo e nel successivo monitoraggio della risalita del battente all interno dello stesso. In tal caso, saranno verificati anche gli eventuali abbassamenti provocati dagli svuotamenti dai vicini piezometri di monitoraggio (Pz20 Pz21 per Pz1, Pz22 Pz23 per M12). 4.1 Prova a portata variabile a gradini. La prova di pompaggio a portata variabile consiste nell applicare al pozzo di prova una serie di gradini di portata crescenti, misurando all interno del pozzo stesso, gli abbassamenti determinati dal pompaggio. La procedura da seguire per l esecuzione della prova è la seguente: 1. prima di attivare il pompaggio alla portata corrispondente al primo gradino del programma di prova, rilevare il livello piezometrico (statico) del pozzo. 2. Attivare la pompa in modo da ottenere nel più breve tempo possibile la portata desiderata. L ottenimento della portata di prova deve essere verificato con estrema frequenza (almeno ogni minuto) nella fase iniziale del pompaggio. Dopo l assestamento della portata, tale verifica dovrà essere eseguita ad intervalli regolari di 30 minuti. 3. Misurare con frequenza appropriata il livello piezometrico (dinamico) nel pozzo. 4. Passare al gradino di portata successivo secondo una delle due modalità che seguono: aumentare repentinamente la portata sino al valore definito per il gradino di portata successivo e ripetere la procedura di cui ai precedenti punti 2 e 3 sopra riportati; interrompere il pompaggio e misurare il livello idrico in risalite all interno del pozzo, secondo lo schema di cui al punto 3, sino al raggiungimento del livello statico definito al punto 1. Una volta ristabilito il livello statico ripetere la procedura indicata ai punti 2, 3, Prova a portata costante, di lunga durata.. La prova di pompaggio a portata costante consiste nel pompare dal pozzo in prova una portata predeterminata e costante di acqua, misurando gli abbassamenti nel pozzo stesso e nei piezometri di controllo. In particolare, la portata di prova sarà definita sulla base dei risultati delle prova a gradini di portata. La portata dovrà essere misurata con conta litri di sensibilità adeguata e verificata anche mediante contenitore graduato. Qualora la portata fosse determinata agendo su una saracinesca installata sulle tubazioni di mandata della pompa, risulterà opportuno verificare preliminarmente la regolazione corrispondente alla portata o ai gradini di portata, riportando poi sulla saracinesca la graduazione relativa. La procedura da seguire per l esecuzione della prova è la seguente: 1. Prima di attivare il pompaggio, rilevare il livello piezometrico (statico) nel pozzo e in ogni piezometro di controllo. 8

9 2. Attivare la pompa in modo da ottenere nel più breve tempo possibile la portata desiderata. L ottenimento della portata di prova deve essere verificato con estrema frequenza (almeno ogni minuto) nella fase iniziale del pompaggio. Dopo l assestamento della portata, tale verifica dovrà essere eseguita ad intervalli regolari di 30 minuti. 3. Misurare con frequenza appropriata il livello piezometrico (dinamico) nel pozzo e in ogni piezometro di controllo. 4.3 Portate di prova. Si prevede di eseguire la prova con tre gradini di portata crescenti, per una durata indicativa di 2-3 ore per ogni gradino di portata. Le portate e la durata dei vari gradini potranno essere variate sulla base delle prime risultanze delle prove. Sulla base dei dati di letteratura relative alle caratteristiche dell acquifero, si ritiene opportuno prevedere l installazione di una pompa elettro sommersa in grado di raggiungere portate di almeno 5 mc/h nelle condizioni operative specifiche. 4.4 Misure da effettuare. Le informazioni raccolte nel corso della prova verranno riportate in un apposito modulo. In particolare nel modulo saranno registrati: data, ora dell inizio pompaggio, sigla del pozzo, caratteristiche della pompa, tipo di acquisizione dati (manuale o automatizzata), livello piezometrico statico, condizioni meteorologiche. Il modulo sarà dotato di colonne di registrazione, nelle quali compariranno: ora, minuti, portata, abbassamento, portata specifica, temperatura, campionamenti, osservazioni eventuali. 4.5 Interpretazione dei risultati e documentazione da produrre. I parametri monitorati durante le prove idrogeologiche su pozzo dovranno essere elaborati al fine di valutare i parametri caratteristici pozzo-acquifero: portata critica, raggio di influenza del pozzo, trasmissività, caratteristiche dei fluidi estratti, ecc. ART. 5 VERIFICHE DIRETTE SUL CORPO DISCARICA. Saranno eseguiti n.3 scavi con escavatore meccanico fino alla profondità di 4 m da p.c. al fine di verificare la presenza o meno di rifiuti. L ubicazione esatta degli scavi sarà definita a seguito delle indagini svolte precedentemente. In fase di esecuzione dovranno essere eseguite le seguenti attività: ricostruzione litostratigrafica con segnalazione di presenza di eventuali rifiuti, rilievo fotografico. ART. 6 MONITORAGGIO PERCOLATO. Nella Discarica sono presenti 4 pozzi (si veda la Tav. 7 del Piano di Caratterizzazione) per la raccolta del percolato, ora non più utilizzati per tale scopo: Pozzo A, Pozzo B, Pozzo C, Pozzo D. E inoltre presente un pozzo per la verifica del liquido sottotelo relativo al secondo ampliamento della Discarica. (Si veda la Relazione allegata al Piano di Caratterizzazione). Da tali pozzi sono stati effettuati i campionamenti i cui risultati sono riepilogati nel paragrafo 4.3 della Relazione del Piano di Caratterizzazione. Si prevede il prelievo e la successiva analisi del percolato prelevato dai 4 pozzi A, B, C, D per verificarne la eventuale disomogeneità. Si prevede inoltre il campionamento e l analisi del liquido sottotelo. I parametri da analizzare sono i seguenti: Parametri di base: ph, conducibilità,ossi geno disciolto, potenziale redox; Inquinanti organici: Cloruri, Solfati, Nitrati, Nitriti, Fluoruri, Cianuri E Boro; 9

10 Metalli pesanti: Alluminio, Antimonio, Arsenico, Cadmio, Cromo Tot, Cromo VI, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Ferro, Manganese; Idrocarburi policiclici aromatici, BTEx Composti alifatici alogenati cancerogeni e non cancerogeni; Idrocarburi totali; PCB; Clorobenzeni. Si prevede il noleggio, la installazione e gestione di 3 datalogger nei piezometri realizzati nel corpo discarica (si veda ART. 2 del presente Capitolato) per un periodo di 12 mesi dalla data di ultimazione del servizio. I dati registrati dai 3 datalogger dovranno essere rilevati con cadenza trimestrale e riportati su apposito grafico di rilevamento. ART. 7 MONITORAGGIO BIOGAS/SOIL-GAS. 7.1 Misure, campionamenti e analisi su matrice biogas/soil-gas. Nell area di discarica sono presenti circa 50 punti di monitoraggio gas all interno del corpo rifiuti, circa 60 punti perimetrali e 8 punti posti a distanza di circa 50 m dalla discarica (vedi Paragrafo 4.4 della Relazione del Piano di caratterizzazione). Si prevede l esecuzione di n. 50 misure con strumentazione da campo per il rilievo dei seguenti parametri: VOC, CH4, O2, CO2, H2S, %LEL. Il campionamento del biogas deve tenere conto delle disposizioni contenute nel precedente ART Prelievo di campioni su fiale c.a. e su sacche foil flex o canister.. Nell ambito delle analisi descritte al precedente punto 7.1 si prevede il prelievo di 25 campioni da sottoporre a successiva analisi di laboratorio. 7.2 Analisi. Le analisi di laboratorio sulle fiale c.a. dovranno comprendere i seguenti parametri: VOC, BTEX, alifatici alogenati. Le analisi di laboratorio da soil - flex bag o canister dovranno comprendere i seguenti parametri: O2, CO2, CH4. ART. 8 MONITORAGGIO ACQUE SOTTERRANEE. 8.1 Installazione e gestione datalogger. 10

11 Si prevede il noleggio, l installazione e la successiva disinstallazione di n. 7 baro datalogger per la misura del livello piezometrico da collocare nei piezometri di controllo che saranno indicati dalla Direzione Lavori al momento dell inizio del Servizio. I dati registrati dalla strumentazione dovranno essere scaricati con cadenza trimestrale per un periodo di 12 mesi dalla data di ultimazione del servizio e riportati su appositi grafici di registrazione, da trasmettere alla Stazione Appaltante. 8.2 Misure e campionamenti. Si prevede il rilievo freatimetrico, lo spurgo e la misura dei parametri di campo (O2, ph, pot. Redox, conducibilità elettrica) ed il campionamento dai piezometri mediante elettropompa sommersa da 28 piezometri di controllo, indicati dalla Stazione Appaltante al momento dell inizio del Servizio. 8.3 Analisi (Protocollo light). Si prevede l esecuzione di analisi di laboratorio sui campioni prelevati dai piezometri di controllo di cui al precedente punto dei seguenti parametri: ph, Conducibilità Elettrica a 20 C, Cloruri, Solfati, Residuo Fisso a 180 C, Durezza, Ammonio, Nitrati, Nitriti, Ossidabilità, Carbonio Organico Totale, Arsenico, Bario, Boro, Cadmio, Cromo, Ferro, Manganese, Nichel, Piombo e Rame. 11

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