PIANO COMUNALE DI CONTENIMENTO DELLA NUTRIA

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1 Premesso che: PIANO COMUNALE DI CONTENIMENTO DELLA NUTRIA con Decreto Legge 24 Giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, all art. 11, comma 12, è stato modificato l articolo 2, comma 2, della legge 11 Febbraio 1992 n. 157 recante Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio che esplicita le specie escluse dalle norme della legge stessa aggiungendo le nutrie alle specie elencate fino ad oggi: talpe, ratti, topi propriamente detti e arvicole; con nota circolare interministeriale n P-del il Ministero della Salute e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali hanno diramato alcuni chiarimenti in relazione agli effetti della modifica normativa; in particolare, si prende atto che la nutria, (Myocastor coypus), non è più soggetta alle norme di tutela della fauna selvatica, ma è stata equiparata agli animali infestanti e dannosi; Considerato che: è decaduto anche il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 760/1995 Disposizioni per l'attuazione di interventi di controllo volti al contenimento numerico della nutria sul territorio regionale con il quale sono state indicate, su parere dell'istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS), oggi ISPRA, le modalità di cattura e soppressione dei soggetti oggetto di controllo numerico; con l'esclusione della nutria dalle norme previste per la fauna selvatica dalla predetta legge 157/92 non sono più applicabili gli artt. 17 e 18 della LR 8/94 e di conseguenza non sono più risarcibili gli ingenti danni causati dalla specie alle produzioni agricole facenti capo al fondo regionale per il risarcimento dei danni alle produzioni agricole da parte della fauna selvatica; non sono inoltre più attuabili gli specifici piani di controllo previsti all'art.19 della legge 157/92, così come recepito dalla legge regionale n. 8, all'art. 16 comma 6 ter, a norma dei quali le Province hanno, sino alla data di entrata in vigore della modifiche alla legge 157/92, gestito il problema nutrie con una regolare azione di contenimento della nutria con l'abbattimento di circa animali all anno; che la nutria non appartiene più alle specie selvatiche, ma a quelle infestanti, le competenze per i piani di controllo sono definiti dalla legge regionale n. 5/2005 Norme a tutela del benessere animale, che all'art. 12 comma 2, demanda ai Comuni l attivazione e il controllo di piani di controllo di muridi e altri animali infestanti, categoria quest'ultima a cui la nutria si può ascrivere per le motivazioni sopra espresse; con Delibera della Giunta Regionale E.R. n. 536 del 11/05/2015, sono state dettate le linee guida per il contenimento della nutria, fra cui la definizione e approvazione di appositi Piani di controllo e convenzioni fra i Comuni, la Provincia e gli altri Enti Territoriali interessati per competenza; la Delibera della Giunta Regionale E.R. n. 536 del 11/05/2015, stabilisce che la competenza sulla gestione delle nutrie prima spettante alle Province, risulta trasferita ai Comuni i quali, in forma singola o consortile devono: - adottare adeguati piani di controllo per il contenimento delle nutrie avvalendosi dell esperienza maturata dalla Provincia attraverso la condivisione della dotazione strumentale, del personale qualificato e dei volontari abilitati; - che tali piani vengano attuati in collaborazione con l'ente deputato alla gestione faunistica, con gli Enti gestori delle acque nonché con tutti i soggetti interessati a vario titolo al controllo

2 della nutria anche tramite la sottoscrizione di apposite convenzioni; con Delibera del Consiglio Comunale n. 35 del 28/05/2015 è stata approvata la Convenzione fra enti per il controllo della nutria tra il Comune di Nonantola, la Provincia di Modena, gli altri Enti Locali, l ATC MO1, l ATC MO2, l'aipo, il Consorzio di Bonifica Burana, il Consorzio di Bonifica Emilia Centrale, la Coldiretti, la CIA, l Associazione Agricoltori e Coopagri, in attuazione dei disposti di cui alla citata delibera della Giunta Regionale E.R. n. 536/15; Considerato inoltre che: - il territorio comunale è caratterizzato da una presenza importante di canali e zone umide; - il territorio comunale fa parte della pianura modenese interessata dall'attraversamento dei fiumi Secchia e Panaro e soggetto pertanto ad un potenziale rischio di allagamento; - il reticolo idrografico nel territorio comunale si sviluppa in prossimità di varie arterie stradali pertanto, la presenza di nutrie sulle strade può procurare situazioni di potenziale pericolo al traffico veicolare; - il territorio comunale vede un importante presenza della specie nutria che dai dati forniti, a seguito degli interventi di controllo attuati dalla Provincia di Modena effettuati fino ad agosto 2014, ha comportato un abbattimento medio di oltre 103 capi annui; - l'incremento annuo della specie è molto consistente a causa dell'elevato tasso riproduttivo (13,96 piccoli per femmina), delle nascite distribuite nell'intero corso dell'anno con picchi stagionali compresi tra maggio e novembre, degli aspetti favorevoli del nostro clima caldo umido e della buona disponibilità alimentare; - lo scavo di gallerie utilizzabili come siti di riproduzione dalla nutria, così come per altre specie quali volpi, tassi ed istrici, ha provocato la progressiva erosione di molte arginature pensili con rilevanti conseguenti rischi idraulici potenzialmente in grado, fra l'altro, di mettere in serio pericolo l'incolumità di cose e persone; - l elevata presenza di questa specie alloctona ha una carattere invasivo e rappresenta una minaccia per la conservazione della biodiversità delle biocenosi locali e può pregiudicare lo stato di conservazione di specie faunistiche autoctone o di intere comunità biotiche, tant è che l IUCN (International Union for Conservation of Nature) l ha inserita tra le 100 specie esotiche a maggiore minaccia per la biodiversità a scala globale; - essendo un roditore essenzialmente erbivoro la nutria si rende responsabile di elevati danni alle coltivazioni agricole; Si dispone il seguente PIANO COMUNALE PER IL CONTROLLO DELLA NUTRIA, così composto: Obiettivi finali del piano - tutelare la sicurezza dei cittadini; - conservare la biodiversità e le specie autoctone del territorio controllare e contenere la diffusione e la proliferazione delle nutrie nel rispetto della conservazione delle specie autoctone; - evitare danni alle arginature ai canali e alle coltivazioni agricole. Area di intervento Il Piano di controllo della nutria potrà essere realizzato in ogni parte del territorio comunale, anche

3 sulla base delle richieste pervenute e comunque in tutte le aree in cui vi siano impatti causati dalla presenza della specie nutria. - Monitoraggio della popolazione animale: annualmente, in collaborazione con l ATC MO2 e con gli Enti di presidio idraulico, si procederà ad effettuare una stima della popolazione di nutrie presenti sul territorio comunale e all individuazione delle aree di maggior presenza e dei rischi ad esse connessi. Per stimare la consistenza della popolazione potranno essere utili i dati dei capi prelevati in controllo; - Accoglimento e gestione delle domande d intervento: le richieste d intervento per la cattura/abbattimento o di segnalazioni di presenza nutrie potranno essere compilate sull'apposito modulo allegato quale parte integrante al presente piano. Le domande dovranno essere presentate all'ufficio URP comunale o all'ufficio Protocollo presso la sede di via Marconi 11 tel. 059/ o 059/896655, urp@comune.nonantola.mo.it protocollo@comune.nonantola.mo.it oppure per tramite di posta elettronica certificata:comune.nonantola@cert.comune.nonantola.mo.it Successivamente il Servizio Ambiente inoltrerà le richieste pervenute all ATC MO2 per gli adempimenti di competenza (Via Vandelli, 552 Maranello tel , fax , centroservizi@atcmodena.it). - Coordinamento e controllo delle singole attività: L attività di coordinamento delle operazioni di controllo della nutria da parte dei coadiutori è in capo alla Provincia di Modena con la organizzazione degli interventi assegnata all ATC MO2, che pianificherà sulla base della propria organizzazione interna. L ATC MO2 provvederà inoltre a diffondere adeguata informazione presso i propri cacciatori soci e presso gli agricoltori sulle norme e prescrizioni vigenti per l esecuzione dei piani di controllo. L attività di coordinamento delle operazioni svolte dagli organi di polizia è affidata all Ente presso il quale prestano servizio. - Raccolta ed elaborazione dei dati inerenti l attività di controllo e il numero di animali abbattuti: Annualmente verranno redatti specifici report contenenti i dati inerenti l attività svolta per il contenimento della nutria. Il metodo di raccolta di tali dati avviene tramite il portale vocale AMUSER, in uso alla Provincia di Modena nel quale i coadiutori devono obbligatoriamente registrare le uscite ed i capi abbattuti. La modalità di cui sopra è richiamata anche nella convenzione per il controllo della nutria (CAPO III art. 7) stipulata fra il Comune di Nonantola, la Provincia di Modena e gli altri Enti locali, Enti di presidio idraulico ed associazioni interessate; - Monitoraggio dello stato sanitario degli animali abbattuti: Qualora richiesto dal Servizio Veterinario dell AUSL territorialmente competente, potranno essere conferiti alle strutture indicate, alcuni capi di nutria abbattuti durante le operazioni di controllo, per verificarne lo stato sanitario o per qualsiasi altra esigenza indicata dall AUSL stessa. CATTURA MEDIANTE GABBIA TRAPPOLA: La cattura mediante gabbie-trappola della nutria può essere esercitato in tutti i periodi dell anno e su

4 tutto il territorio comunale. Andranno impiegate gabbie-trappola di adeguate dimensioni per la cattura in vivo di nutrie, dotate di apertura singola o doppia, eventualmente dotate di meccanismo a scatto collegato con esca alimentare, preventivamente dotate di matricola identificativa apposta a cura della Provincia di Modena e/o dall ATC MO2. La dotazione strumentale messa a disposizione non può essere ceduta da parte dei soggetti autorizzati allo svolgimento degli interventi a terzi per scopi diversi a quelli per cui è finalizzata. La cattura mediante gabbie-trappola può essere effettuata dai coadiutori già abilitati dalla Provincia, personale degli enti delegati alla tutela delle acque (consorzi di bonifica, servizi tecnici di bacino, AIPO), personale di Polizia Provinciale, nonché agricoltori nelle aziende agricole in proprietà o in conduzione; nel rispetto delle norme vigenti e dei provvedimenti della pubblica amministrazione; I responsabili di impresa o comunque di suolo privato possono incaricare imprese di disinfestazione o pest control che devono operare nel rispetto di quanto previsto dal presente piano di controllo. I soggetti incaricati della realizzazione dei piani di contenimento sono tenuti a utilizzare appositi guanti protettivi impermeabili, procedendo con la massima precauzione nel manipolare questi animali. Il controllo delle gabbie-trappole deve essere realizzato con cadenza giornaliera, qualora nelle gabbie-trappola risultino catturate specie animali diverse dalla nutria, gli stessi coadiutori dovranno tempestivamente liberarle. Le nutrie catturate per mezzo di gabbie-trappola devono essere soppresse con metodi eutanasici o con le armi consentite dal presente piano di controllo, avendo cura di non danneggiare la trappola e contattando tempestivamente il coadiutore di riferimento per l abbattimento nel caso in cui l operatore, comunque abilitato all utilizzo delle trappole, non sia munito di licenza per l esercizio venatorio. Come stabilito della delibera della Giunta Provinciale n.36/2014 la cattura mediante gabbietrappola dovrà essere disciplinata dalle seguenti indicazioni tecniche: Utilizzo di trappole a cassetta auto-scattanti, preventivamente dotate di matricola identificativa. Prima di azionare la trappola il soggetto abilitato al controllo dovrà attivare l intervento (comando vocale per apertura intervento: gabbia ) tramite numero verde associato al programma Portale Vocale Automatico (PVA) digitando con la tastiera del telefono il Codice Tesserino (UID) e il Codice Personale (PIN). L intervento con la gabbia deve essere chiuso ogni domenica sera, rendicontando i capi catturati nell intera settimana e contestualmente riaperto, se la/le trappole restano in funzione nella medesima Unità Territoriale di Gestione (UTG). Qualora si renda necessario iniziare l attività di cattura in un giorno diverso dal lunedì sarà possibile aprire l intervento il giorno prescelto con l accortezza di fare coincidere in seguito la chiusura di domenica sera; in tal caso nei giorni in cui l intervento non risulta essere aperto occorrerà disattivare la trappola. Nel caso la trappola sia trasferita in altra Unità Territoriale di Gestione (UTG), è necessario chiudere l intervento aperto e aprirne un altro aggiornato alla nuova Unità Territoriale di Gestione (UTG): la chiusura avverrà il giorno effettivo di trasferimento della gabbia dal vecchio sito (UTG) e l apertura intervento avverrà il giorno di sistemazione della gabbia sul nuovo sito (UTG) con chiusura alla domenica sera. Relativamente alla soppressione eutanasica dei roditori catturati, alla luce del parere espresso dal Dipartimento Sanità Pubblica della ASL di Modena, che considera idoneo metodo eutanasico l'utilizzo dell'arma a proiettile libero da parte di personale esperto nel contesto dei piani di controllo

5 sulla specie 'nutria', e del parere della Questura di Modena che considera giustificato motivo il trasporto dell'arma in questione, per le finalità di un idoneo metodo eutanasico per sopprimere le nutrie catturate, a condizione che il trasporto sia fatto da maggiorenni e sia effettuato usando la massima diligenza, con arma scarica ed inserita in custodia (artt. 9 e 10 D.M.9 agosto 2001 n.362), si prevede l utilizzo anche, per le finalità sopra riportate, di dispositivi ad aria compressa con potenza non superiore a 7,5 - Joule. Limitatamente alla soppressione degli animali catturati con trappole, anche nei Siti della Rete Natura 2000, l utilizzo dell arma con canna ad anima liscia (preferibilmente di piccolo calibro, tipo flobert) o con dispositivi ad aria compressa con potenza inferiore a 7.5 Joule - e calibro pari a 4.5, all interno delle aree protette come definite nel Piano Faunistico-Venatorio Provinciale, è sempre possibile ABBATTIMENTO DIRETTO CON ARMA DA FUOCO L abbattimento mediante l uso dei mezzi per l esercizio dell attività venatoria previsti all art. 13 della L. 157/92 può essere effettuato: 1. dalle forze di polizia provinciale; 2. dai cacciatori durante l esercizio dell attività venatoria esclusivamente nei territori loro assegnati per l esercizio della caccia, nei periodi e negli orari consentiti dal calendario venatorio e nel rispetto degli ulteriori vincoli previsti dal medesimo calendario; 3. dai coadiutori abilitati dalla Provincia di Modena ai sensi dell art. 16 della L.R. 8/94, in possesso di regolare porto d armi ad uso caccia in corso di validità, per l intero anno su tutto il territorio comunale. 4. Dagli agricoltori in possesso di regolare porto d armi ad uso caccia in corso di validità, nel perimetro dell azienda agricola in proprietà o in conduzione. Come stabilito della delibera della Giunta Provinciale n.36/2014 l abbattimento mediante arma da fuoco dovrà essere disciplinato dalle seguenti indicazioni tecniche: - l abbattimento dovrà avvenire tramite arma a canna liscia e cartucce con pallini di numerazione non inferiore al N. 0, anche da automezzo; - L arma dovrà essere trasportata in custodia e scarica fino a raggiungere le strade interpoderali e/o vicinali di cui all art. 3, comma 1, punto 52) D.lgs n. 285/1992 Codice della Strada, che potranno essere utilizzate per questo tipo d intervento. Eventuali altri tracciati potranno essere utilizzati solo a seguito di specifici accordi tra il coordinatore dei coadiutori e gli Agenti della Polizia Provinciale competenti per zona. Le operazioni di controllo potranno essere realizzate da un ora prima del sorgere del sole sino alle ore 24. Prima di ogni uscita il soggetto abilitato al controllo dovrà attivare l intervento (comando vocale per apertura intervento: sparo ) tramite numero verde associato al programma Portale Vocale Automatico (PVA) digitando con la tastiera del telefono il Codice Tesserino (UID) e il Codice Personale (PIN). Alla fine dell attività il soggetto abilitato al controllo dovrà chiudere l intervento sempre tramite numero verde associato al programma automatico (PVA). L apertura dell intervento e la relativa chiusura con il Programma Vocale Automatico dovranno corrispondere temporalmente all effettiva attività di controllo da parte del coadiutore. Nel caso l uscita avvenga da automezzo, le uscite notturne con faro dovranno essere comunicate preventivamente alla Provincia tramite il Programma Vocale Automatico (PVA) alle seguenti

6 condizioni: ogni coadiutore dovrà prenotare l uscita dalle ore 14 del giorno precedente alla prevista uscita di controllo alle ore 7 del giorno successivo. Alla fine dell intervento di controllo il coadiutore dovrà chiudere l intervento sempre tramite numero verde associato al Programma (PVA). E consentito utilizzare tale metodo di controllo da un ora dopo il tramonto fino alle ore Gli equipaggi devono essere formati da un massimo di tre persone per autoveicolo. Non è possibile uscire singolarmente. È ASSOLUTAMENTO VIETATO L USO DI VELENI E RODENTICIDI, COSÌ COME OGNI ALTRO METODO NON SELETTIVO. INTERVENTI NELLE AREE URBANE E SIC/ZPS Nelle aree urbane il controllo delle nutrie tramite arma da fuoco non è consentito, fatto salvo casi particolarmente eccezionali su intervento delle forze di polizia provinciale, previa predisposizione da parte del Comune di tutte le misure di cautela previste per la massima tutela dell incolumità pubblica. Nei Siti della Rete Natura 2000 il controllo della specie deve essere effettuato tenendo conto delle disposizioni previste dalle Misure Generali di Conservazione di cui alla DGR 1419 del 7 ottobre 2013 "Misure generali di conservazione dei Siti Natura 2000 (SIC E ZPS). Recepimento DM n. 184/07 "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)". In particolare "Nei siti Natura 2000 di pianura e costieri e in tutte le ZPS il controllo della densità di nutrie deve essere effettuato mediante gabbie trappola a doppia apertura o a tunnel (senza l'uso di esche) con la possibilità della soppressione in gabbia esclusiva con armi con canna ad anima liscia preferibilmente di piccolo calibro (tipo flobert) o con dispositivi con potenza inferiore a 7.5 Joule durante tutto l'anno; oltre all'utilizzo delle gabbie trappola a doppia apertura o a tunnel è possibile organizzare battute con sparo in occasione di periodi con ghiaccio e neve; al fine di contenere la popolazione di nutrie è possibile, altresì, ricorrere a metodi di sterilizzazione degli individui." Sono fatte salve, naturalmente, le misure specifiche di conservazione approvate dagli Enti gestori dei Siti che potrebbero essere in alcuni casi più restrittive. MODALITÀ DI SMALTIMENTO DELLE CARCASSE Seguendo il parere Ausl Modena - Area dipartimentale Sanità Pubblica Veterinaria prot /14 del , acquisito agli atti con prot. n del 21/11/2014, in merito ai metodi per lo smaltimento delle carcasse, si dovrà procedere nel seguente modo: nel caso di limitato numero di carcasse è possibile procedere a mezzo di sotterramento, nel rispetto delle normative ambientali, praticando scavi profondi almeno un metro, lontani da corsi d acqua, pozzi o reti di alimentazione idrica per uso potabile; nel caso di quantitativi consistenti di carcasse, si procederà al ritiro da parte di ditta incaricata per l invio ad impianti di smaltimento, come sottoprodotti di origine animale; le nutrie abbattute con arma da fuoco nell ambito dei piani di controllo che, per le condizioni dell habitat, non sia possibile recuperare, non sono da considerare sottoprodotti e quindi, se in modiche quantità, possono essere lasciate sul luogo.

7 DURATA DEL PIANO Il piano avrà la stessa durata della Convenzione stipulata con la Provincia di Modena ossia anni con termine al Alla scadenza della convenzione potrà eventualmente essere valutata la proroga del piano con una durata annuale, in fase di ridefinizione delle competenze di gestione dei controlli relativi sulla specie nutria. Eventuali modifiche e integrazioni potranno essere concordate tra gli Enti gestori e approvate in seguito.

8 SEGNALAZIONE PRESENZA NUTRIE Richiesta di intervento di controllo Il/la sottoscritto/a Residente a Via n Tel. Mail In qualità di: [ ] semplice cittadino [ ] agricoltore Segnala la presenza di: n esemplari di nutria n tane di nutria avvistate in Comune di località Via n presso il canale nel tratto Eventuale segnalazione e descrizione di un azione di danno in corso Firma

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