L epoca di Mainardo II: il quadro storico di Germana Albertani

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L epoca di Mainardo II: il quadro storico di Germana Albertani"

Transcript

1 10 L epoca di Mainardo II: il quadro storico di Germana Albertani Simone Martini, Guidoriccio da ogliano all assedio di Montemassi, Siena, Palazzo Pubblico (particolare). Intorno all XI secolo nella terra infra montes (con tale denominazione era citata spesso nelle fonti coeve e successive la regione fra l Inn e l Adige) si affermò l autorità dei vescovi di Trento e di Sabiona-Bressanone e cominciò a delinearsi la formazione di ambiti territoriali sottoposti al dominio vescovile. Tale fenomeno, che consisteva nella cessione ai vescovi di poteri pubblici esercitati solitamente dai conti, fu incentivato dalla stessa politica imperiale. Il fenomeno ebbe lunga durata nel tempo e rivelò la necessità imperiale di cercare l appoggio di alti dignitari ecclesiastici ponendo nelle sedi episcopali più importanti uomini di stretta fiducia 1. Questa politica, definita in passato dalla storiografia tedesca con l espressione Reichskirchensystem 2, prevedeva, in primo luogo, la concessione dell immunità 3 da parte dei sovrani ai vescovi e agli abati di grandi monasteri, ovvero l esenzione dall intervento da parte degli ufficiali pubblici in qualsiasi ambito, fiscale e giuridico, nelle terre che costituivano il patrimonio fondiario delle chiese vescovili e dei grandi monasteri. Spesso l assegnazione dell immunità era seguita dalla concessione dei poteri comitali a persone che, come i vescovi, non avrebbero potuto rendere ereditarie le loro cariche né i poteri ad esse congiunti. u attraverso concessioni di questo tipo che i vescovi di Trento e di Sabiona-Bressanone 4 assunsero un ruolo politico predominante nella regione tra l Inn e l Adige. In questo contesto si inserisce l azione di Corrado II il Salico 5 che procedette all assegnazione dei poteri comitali ai vescovi di Trento e di Bressanone: il 7 giugno del 1027 a Bressanone l imperatore concesse a distanza di pochi giorni l uno dall altro due diplomi, uno al vescovo Oldarico II di Trento 6 e l altro al vescovo Hartwig di Bressanone 7. Il vescovo di Trento assumeva così il controllo su tre circoscrizioni pubbliche: il comitato di Trento 8 (diploma datato 31 maggio 1027), il comitato di Bolzano (ovvero la porzione meridionale del comitato bavaro di Norital 9 - sottratto al comes Guelfo II - a cui venne dato ex-novo il nome di comitatus Bauzanum 10 ) e il comitato di Venosta. I primi due comitati erano anche nella quasi totalità sottoposti alla giurisdizione ecclesiastica del pre- IL CONTE Nell impero carolingio il conte (comes) è l alto funzionario, cui il sovrano delega le funzioni giudiziarie, di difesa militare e l amministrazione di una circoscrizione territoriale, il comitatus. Nel corso del IX-XI secolo con l indebolimento e la disgregazione dell impero carolingio i conti, che avevano aggregato grandi proprietà terriere, riuscirono a rendere ereditaria la propria carica funzionariale divenendo di fatto signori territoriali. L IMMUNITÀ Si tratta di una concessione regia, data a vescovi e a monasteri, di privilegi in virtù dei quali nessun conte o altro agente del potere pubblico aveva il diritto di entrare nelle terre di loro proprietà. Il titolare dell immunità poteva giudicare e punire i propri contadini e riscuoteva direttamente le imposte. In molti casi, dopo la disgregazione dell impero carolingio, alcuni vescovi e alcuni monasteri titolari del privilegio di immunità trasformarono i propri possedimenti in una vera e propria signoria territoriale, ovvero un territorio in cui si attuava l esercizio di poteri signorili che non solo venivano applicati ai lavoratori di condizione servile e ai coloni liberi, ma erano applicati anche a soggetti non legati direttamente al signore, abitanti però in quel determinato insediamento. POTERI SIGNORILI Il signore poteva richiedere prestazioni di lavoro per la manutenzione delle strade e della propria residenza, si arrogava il diritto di esercitare la giustizia e di dirimere le controversie, riscuoteva le tasse, come ad esempio la tassa sui mercati, o pretendeva il pagamento di pedaggi stradali per l utilizzo di un ponte o di un porto ed infine incassava le multe pagate dai trasgressori*. * Da: MONTANARI M., Storia medievale, in collaborazione con G. Albertoni, T. Lazzari, G. Milani, Roma 2002, pp CORRADO II Corrado II, duca di ranconia, fu eletto re di Germania nel 1024 e incoronato imperatore a Roma nel Egli appartiene alla famiglia dei Salii, un lignaggio di lontane origini franche che riuscì a mantenere la corona imperiale per quattro generazioni fino al Muore nel u emanatore nel 1037 di una disposizione detta Edictum de beneficiis (o Constitutio de feudis tale è il nome dato in età moderna) in cui stabiliva l ereditarietà dei benefici minori, ossia dei benefici concessi dall alta aristocrazia ai propri vassalli, precisando che nessun vassallo poteva essere privato del beneficio ottenuto senza una giusta causa, che doveva essere giudicata da un tribunale di pari grado o direttamente dal sovrano. Con questa disposizione si mirava a ricondurre l insieme dei detentori di poteri signorili in un ambito di fedeltà unitaria dovuta al re e a riportare ordine e pacificazione sociale mediante il coordinamento dei poteri locali. Di fatto la disposizione non sortì effetti importanti, ma legittimò solamente i poteri signorili già esistenti e svuotò ancora di più la capacità di intervento propria dei funzionari regi sui territori di loro competenza*. * Da: MONTANARI M., Storia medievale, in collaborazione con G. Albertoni, T. Lazzari e G. Milani, pp. 110, 124. Goffredo di Buglione parte per la prima crociata, miniatura, Histoire d outremer di Guglielmo di Tiro, XIII secolo. Boulogne-surmer, Bibliothèque municipale. 11

2 LA TABULA PEUTINGERIANA 12 Tabula Peutingeriana, copia del XII-XIII secolo dell originale romano del IV secolo d.c. 13 Una delle testimonianze più antiche sugli insediamenti nella regione posta tra il corso dei fiumi Inn e Adige la possiamo rinvenire nella cosiddetta Tabula Peutingeriana, la più antica descrizione pittorica del mondo. Si tratta di una carta geografica unica nel suo genere, elaborata nel IV secolo da un autore sconosciuto, che ci è stata tramandata solo grazie a una copia medievale, giunta all inizio del XVI secolo nelle mani di Konrad Peutinger, uno studioso di Augusta (Augsburg). L autore della Tabula riportò in 12 pergamene legate a rotolo, dalla probabile misura complessiva di 70 metri circa, la rappresentazione di tutte le terre allora conosciute in Europa, Asia ed Africa. Sulla Tabula furono riportati in modo schematico gli aspetti fisici della Terra e le grandi strade che la solcavano con le principali stazioni di tappa e le relative distanze calcolate in miglia. Tra le grandi strade dell Europa non poteva mancare, naturalmente, la via del Brennero. Nel tratto che collegava le attuali Trento e Innsbruck l autore della Tabula riportò un unica città in senso proprio, Trento (Tredente), riconoscibile da un icona particolare, e cinque stazioni di tappa: Pontedrusi, Sublavione, Vipiteno, Matreio, che erano poste grossomodo nel medesimo ambito territoriale in cui oggi sorgono Bolzano, Chiusa/Sabiona, Vipiteno e Matrei am Brenner. La rappresentazione riportata nella Tabula conferma quanto apprendiamo anche da altre fonti, scritte e iconografiche, che attestano come negli odierni Trentino-Alto Adige e Land Tirol tra il IV e il V secolo l unica civitas in senso proprio fosse Trento (Tridentum). D altra parte, non dobbiamo dimenticare come la regione tra Inn e Adige in età tardo antica fosse solcata da importanti confini interni all Impero, che separavano fra loro le province della Venetia, della Raetia I, della Raetia II, del Noricum mediterraneum e del Noricum ripense, che a loro volta facevano capo a distretti amministrativi ( diocesi ) diversi. La Venetia e le due Retiae, infatti, erano parte della diocesi dell Italia, mentre le due province del Noricum erano parte della diocesi orientale dell Illyricum. Sigilli e potere. Sigilli medievali dell Archivio di stato di Bolzano. Catalogo della mostra 7 settembre 16 ottobre Il 4 settembre del 845 (848?) a rancoforte il re Ludovico il Germanico concede protezione e immunità alla chiesa di Sabiona. Il documento redatto su pergamena è conservato presso l archivio di Stato di Bolzano (AsBz, archivio di Bressanone, diplomatico, doc. n. 12,1) * Da: ALBERTONI G., Quadro storico, in «Storia e: i dossier», n. 4, anno 1, pp. 6-7.

3 14 IL POTERE COMITALE Nelle lingue germaniche antiche ban indicava il diritto di costringere, il diritto cioè di convocare le truppe e il diritto di punire, esercitato dai capi dei clan e delle tribù, che riassumevano in questi due diritti il potere supremo e legittimo. Nel mondo dei ranchi il termine (ormai latinizzato in bannus) accentua il significato politico: indica anche il diritto di dare ordini e imporre i divieti. In epoca carolingia il bannus era una prerogativa regia, delegabile dal re ai suoi ufficiali. Tra i diritti regi possiamo evidenziare il diritto di esercitare la giustizia, imporre sentenze penali, dirimere le controversie, riscuotere le tasse e imporre multe e ammende e obbligare al servizio armato*. Il potere comitale è l insieme delle prerogative regie delegate a un funzionario (il conte) che ruotano attorno alla capacità di esercitare il banno, ovvero il potere di costringere a sottostare al giudizio del conte e servire in armi sotto il suo comando. Questo potere, prima esercitato nell ambito delle circoscrizioni regie (comitati e marche), ora si articola in ambiti territoriali più piccoli, di dimensioni molto varie. L indebolimento del regno non provoca un vuoto di potere, ma una sfrenata concorrenza di poteri: si moltiplicano, infatti, i detentori del potere di tipo comitale con la comparsa, al fianco degli ufficiali pubblici e dei loro discendenti ormai autonomi, di un gran numero di chiese vescovili, di grandi monasteri e di grandi possessori fondiari in genere privi di una qualsiasi forma di delega da parte del regno e di un legame istituzionale con il potere centrale**. * Da: SERGI G., Villaggi e curtes come basi economico-territoriali per lo sviluppo del banno, in Curtis e signoria rurale. Interferenze fra due strutture medievali, a cura di G. Sergi, Torino , pp ** Da: PROVERO L., L Italia dei poteri locali. Secoli X-XII, Roma 1998, pp Leonardo da Bressanone, Crocifissione di Cristo, 1470 ca. Bressanone, Chiostro del Duomo (particolare). ante. Pezzo degli scacchi in avorio d elefante, Salerno circa. Parigi, Bibliothèque Nationale. DAL COMITATO ALLA CONTEA Tra il IX e XI secolo l Europa carolingia è segnata da una profonda trasformazione degli assetti del potere. «[ ] Le competenze regie passano in larghissima parte nelle mani delle dinastie aristocratiche e delle chiese: non sono figure del tutto nuove, spesso sono gli stessi aristocratici che avevano assunto funzioni di governo per conto del regno o sono quelle stesse chiese che dal regno, nei secoli precedenti, avevano ricevuto diplomi che garantivano loro grandi patrimoni. [ ] Cambiano dunque da un lato la natura e l intensità dell esercizio del potere e dall altro il legame con il regno. Chi vuole acquisire il potere non cerca più di divenire funzionario, di ottenere dal regno incarichi e deleghe; le basi del potere sono ora più locali e concrete (terre, castelli, clientele) e il regno può intervenire solo prendendo atto dei poteri locali, cercando di legarli a sé, spesso in un rapporto vassallatico. [ ]. Essere vassalli regi non è un dato da poco, significa acquisire grandi terre in beneficio e legare la propria identità sociale a quello che continua a essere percepito come il potere più legittimo e santo. [ ]». Vi sono inoltre «i discendenti dei grandi ufficiali regi, ovvero quelle dinastie che si attribuiscono ancora i titoli di conte e marchese, a ricordare una delega regia, antica o recente, che non sembra però avere un peso rilevante nell indirizzare la loro azione politica». Vi sono anche un gran numero di possessori fondiari privi di un legame istituzionale con il potere centrale regio che approfittano dell indebolimento o della scomparsa della connessione con il re. «Lungo il secolo X cambiano sia la natura del Ritratto equestre di Giovanni, bastardo di Lussemburgo, conte di Saint-Pol, cavaliere del Toson d oro, manoscritto, Parigi, Bibliothèque Nationale. potere comitale sia i territori su cui il conte agisce. La stabilità del conte nella carica è stata prima vitalizia, poi ereditaria, e questo ha permesso alla famiglia comitale di acquisire terre, clientele e prestigio personale all interno del comitato. [ ] Il conte è potente perché è ricco, ha costruito castelli, ha molti vassalli, è legato a tutte le principali famiglie del territorio. [ ] È anche mutato il territorio su cui il potere comitale è esercitato che sempre più si modella sulle realtà locali: il possesso prima di tutto, con un concentrarsi degli interessi della dinastia comitale in quelle aree della circoscrizione in cui il conte dispone dei maggiori patrimoni fondiari, quelle terre che gli hanno permesso di organizzare un importante clientela vassallatica e per proteggere le quali ha costruito una serie di castelli.»* Per definire il mutamento del potere di queste dinastie, gli storici hanno individuato due gruppi distinti di termini definendo marche e comitati le aree controllate per una delega regia come circoscrizioni pubbliche (i grandi possessori si sottomettono in modo diretto al re da cui ricevono potere in forma di funzioni pubbliche) e marchesati e contee le autonome signorie create da dinastie che si fregiano del titolo di marchese o di conte senza che ciò implichi uno specifico riferimento a una delega regia. Queste ultime sono aree definite in base alla disposizione del patrimonio fondiario di queste dinastie svincolate del tutto dal riferimento agli antichi confini circoscrizionali dei comitati**. * ALBERTONI G. e PROVERO L., Il feudalesimo in Italia, Roma 2003, in particolare pp ** PROVERO L., L Italia dei poteri locali. Secoli X-XII, Roma 1998, pp

4 16 Angelo, XII secolo. Burgusio, Abbazia di Montemaria. sule trentino: in questi ambiti territoriali, quindi, il dominio temporale e spirituale, diocesi e territorio, combaciavano 11, mentre nel comitato di Venosta la giurisdizione ecclesiastica restava nelle mani del vescovo di Coira. La diocesi di Bressanone, invece, si estendeva lungo la valle inferiore dell Inn fino allo Ziller e comprendeva la Val d Isarco con alcune valli laterali. Essa coincideva così in gran parte con il comitato di Norital. A questo comitato nel 1091 si aggiunse quello di Pusteria 12. Le azioni di Corrado II furono in qualche modo il riconoscimento di uno stato di fatto 13 poichè l autorità temporale dei vescovi di Trento e di Bressanone si era costituita, in realtà, in maniera graduale e progressiva. Vi sono scarse tracce di documentazione per quanto riguarda l evolversi della situazione nel vescovato di Trento, mentre per il vescovato di Bressanone la relativa copiosità delle fonti archivistiche conservate ha permesso di ricostruire i diversi passaggi dell ampliarsi del potere temporale dei vescovi 14. Nel corso del XII secolo si erano affermati nella terra tra i monti nuovi poteri con l emergere di una nuova nobiltà locale che spesso assunse, con la prevaricazione e con la violenza e senza alcuna delega del conte o del sovrano, prerogative che non le erano proprie 15. Tra le famiglie più potenti si distinsero presto gli Appiano 16, i Greifenstein, gli Ultimo e i Tirolo 17. Nell orizzonte sociale dell epoca ebbero un ruolo rilevante i ministeriali. Costoro presentavano una condizione giuridica molto particolare: anche se membri di famiglie eminenti sotto l aspetto economico mantenevano dal punto di vista giuridico la condizione servile. I ministeriali ricoprivano importanti incarichi all interno dell amministrazione ecclesiastica 18 e per mezzo di essi i vescovi esercitavano le proprie funzioni temporali. u favorito dunque il formarsi di una nobiltà particolarmente fedele al vescovo e da lui direttamente dipendente tanto che nel corso del XIII secolo nella terra tra i monti le famiglie ministeriali avranno come tutte le altre famiglie nobiliari un sigillo ed un castello. Accanto ai ministeriali anche gli esponenti della nobiltà riuscirono a conquistare nuove possibilità di intervento grazie all assunzione di incarichi pubblici al servizio della Chiesa. Il vescovo, infatti, delegava i poteri centrali e periferici a famiglie nobiliari che offrissero alla sua autorità la forza della spada. Il vescovo necessitava, inoltre, dei laici anche per la riscossione dei tributi e per l esercizio IL POTERE TEMPORALE DEL VESCOVO L impero romano aveva basato il suo ordinamento civile e politico su una rete di città. Il crollo di tale ordinamento (secoli IV e V) determinò profonde trasformazioni: vennero meno gli scambi commerciali ad ampio raggio, entrarono in crisi gli apparati amministrativi e la città perse in larga misura la funzione di centro di coordinamento del territorio. Sul significato di questo periodo gli studiosi non sono concordi: alcuni insistono sull idea di decadenza e trovano nella storia delle città una netta cesura destinata a ricomporsi solo dopo il Mille (Henri Perenne) o già in epoca carolingia (Cinzio Violane). Altri studiosi preferiscono mettere in luce gli elementi di continuità che garantirono la sopravvivenza e il rinnovamento delle funzioni della città nei secoli di maggiore crisi. Il crollo dell impero fece scomparire i centri piccoli, i villaggi disposti sulle vie di comunicazione che collegavano le città tra di loro, mentre sopravvisse la grande maggioranza delle città e ciò fu possibile Maestro dei Domenicani e aiuto, San Nicolò placa la tempesta in mare, 1329 ca. Bolzano, Domenicani, cappella di San Giovanni. solo grazie a profondi cambiamenti dell impianto urbano e funzionariale. Elemento centrale di questa trasformazione fu la presenza del vescovo in città. Già dal IV secolo larghe fasce delle classi senatorie cittadine si erano convertite al cristianesimo e tale origine sociale elevata delle gerarchie ecclesiastiche aveva conferito loro grande autorevolezza, tanto che durante la crisi dell impero i vescovi supplirono alla mancanza dei poteri pubblici nelle città. I poli aggregativi della città cambiarono: divenne centrale la cattedrale, il palazzo del vescovo, il cimitero*. Nella coscienza dei contemporanei il vescovo appare non solo come il rappresentante di un istituzione ecclesiastica, ma come il membro più eminente della collettività cittadina. A ciò si deve aggiungere il ruolo svolto dai vescovi all interno del gioco politico dei re nel corso del X secolo. Il re cercava alleanze dovunque e molte volte sanzionava con concessioni di privilegi situazioni locali già in atto di predominio ecclesiastico**. I vescovi però non possono essere considerati ufficiali regi, non essendo inseriti come funzionari nell apparato pubblico, non erano conti dunque, ma titolari di un privilegio. Erano dotati di poteri di qualità signorile, ma ufficializzati da un superiore riconoscimento pubblico***. * Da: MONTANARI M., Storia medievale, in collaborazione con G. Albertoni, T. Lazzari e G. Milani, pp e ** Da: TABACCO G., Egemonie sociali e strutture del potere nel medioevo italiano, Torino 1979 e ID., Alto Medioevo, in Tabacco G., Merlo G. G., Medioevo. V-XV secolo, Bologna *** Da: SERGI G., Poteri temporali del vescovo: il problema storiografico, in Vescovo e città nell alto medioevo: quadri generali e realtà toscane, Atti del convegno Internazionale di Studi, Pistoia LA DIOCESI È la circoscrizione territoriale e amministrativa su cui si estendono la giurisdizione spirituale e il governo ecclesiastico del vescovo. Più diocesi potevano essere sottoposte ad un archidiocesi a capo della quale vi era un arcivescovo o metropolita (sedi metropolite: Costantinopoli, Antiochia, Alessandria, Roma, Ravenna, Aquileia e Milano). IL MINISTERIALE Con tale termine si indicava genericamente tutti coloro che un autorità ha investito di un compito, di un ministerium. Il ministeriale può sovrintendere ad un servizio domestico, può amministrare una proprietà fondiaria, riscuotere le imposte o amministrare la giustizia. L originaria condizione giuridica del ministrale è spesso quella di servo. Tuttavia, soprattutto in area germanica, il signore concede al ministrale armi e cavalli ed anche terre in beneficio trasformandolo a tutti gli effetti in cavaliere. Prese così forma nei secoli XI e XII un gruppo sociale formato da persone ricche e influenti, assimilabili in questo alla nobiltà, ma giuridicamente non libere. 17

5 18 della giustizia. Ben presto divenne particolarmente importante e ambito l esercizio dell avvocazia, carica a cui era affidata la protezione della Chiesa. Secondo le disposizioni dei capitolari di Carlo Magno 19, l avvocato doveva rappresentare giuridicamente la chiesa e i suoi sottoposti in tribunale. Egli aveva dunque un compito di assistenza legale ed erano quindi importanti le conoscenze nel campo del diritto e della procedura giuridica e così avvenne in Italia. Lo sviluppo dell avvocazia fu diverso, invece, in area tedesca dove l avvocato aveva anche funzione di giudice e veniva scelto dal vescovo senza l intercessione dell imperatore 20. Grazie all immunità concessa dall imperatore ai vescovi, il potere giurisdizionale passò dalle mani del conte, l ufficiale pubblico, al vescovo, il detentore dell immunità. Quest ultimo autorizzò l avvocato ad esercitare in maniera effettiva il potere giurisdizionale: egli assolveva la funzione di giudice nei tribunali, doveva organizzare il contingente delle truppe e riscuotere tributi in nome del vescovo; per lo svolgimento di questi incarichi l avvocato riceveva in beneficio terre e beni. Nelle terre sottoposte al vescovo di Trento la carica di advocatus fu un tempo ricoperta da un esperto di diritto e più tardi da esponenti di alcune famiglie comitali locali 21. La carica divenuta assai ricercata fu causa di continue e feroci lotte tra le famiglie più importanti della zona fino agli inizi del XIII secolo poiché, pur non Cavalieri normanni che massacrano i fanti sassoni, arazzo, fine dell XI secolo. Bayeux, Tesoro della cattedrale. dotando di un grandissimo peso politico chi la ricopriva, tale carica comportava tuttavia il godimento di diritti molto importanti e di cospicui benefici in terre. Nella lotta per l ascesa alla carica di advocatus i conti di Tirolo furono avvantaggiati anche dall estinzione di casati avversari come accadde per i Greifenstein, o dalla loro eliminazione violenta come avvenne con gli Appiano e con i signori di Vanga (o Wanga) 22. Nelle mani dei Tirolo la carica divenne uno strumento importante nella subordinazione dei vescovi 23, ma l uso politico della funzione avvocaziale diventò particolarmente evidente dopo la metà del XIII secolo con Mainardo II. Appare molto convincente, infatti, la tesi di Riedmann 24, secondo la quale, per quanto riguarda l ascesa dei conti di Tirolo, non ebbe importanza tanto la carica avvocaziale in sé quanto i consistenti beni territoriali che i vescovi assegnarono ai propri avvocati accrescendone il potere politico ed il peso economico. Roman de Tristan, miniatura, fine del XIII secolo. Parigi, Bibliothèque Nationale. L ADVOCATUS Con tale termine si indica il laico a cui la Chiesa affida il compito di proteggere i suoi interessi in campo secolare, ovvero civile o temporale. L avvocato esercitava per conto della Chiesa, dunque, le attività giudiziarie e amministrative e organizzava le truppe militari vescovili. IL CAPITOLARE Dal latino medievale capitulare, derivato da capitulum, ovvero diviso in capitoli. Si dà tale nome alle disposizioni legislative emanate dai Carolingi dedicate a regolamentare in modo più unitario i diversi aspetti della vita dell impero. I CONTI DI APPIANO discendevano probabilmente dai comites di Bolzano che intorno agli anni settanta del secolo XI governavano il comitato di Bolzano per delega del sovrano. Negli anni successivi, perduti i diritti su Bolzano, ma mantenendo il titolo di comites grazie ad un processo di dinastizzazione comune all epoca, la famiglia si radicò nel territorio sulla destra dell Adige tra la val d Ultimo e la val di Non dove si trovava la zona denominata Appiano. Nei documenti coevi è manifesta la cognomizzazione topografica assunta dai conti derivata probabilmente dal castello della zona. Il primo conte denominato di Appiano, «comes de Piano», appare nel * I CONTI ARNOLDINIO DI MORIT-GREI ENSTEIN L ufficio comitale a Bolzano fu assunto nel secondo decennio del secolo XII dalla famiglia degli Arnoldini avvocati della chiesa di Bressanone. Agli Arnoldini vengono ricollegati i conti Morit, poi denominati dal castello di Greifenstein. La famiglia si estinse nel 1165 con la scomparsa del conte Arnoldo III di Morit-Greifenstein. * I CONTI DI LAVON Alla metà del secolo XII un certo Eberardo viene qualificato «comes de loven» negli atti di consacrazione del monastero di San Michele all Adige. Si tratta della prima attestazione cognominale derivata dal castello di lavon situato sul versante occidentale della val di Non. * * Da: CASTAGNETTI A., I vescovi trentini nella Lotta per le investiture, in Storia del Trentino, vol. III: L età medievale, a cura di A. Castagnetti e G.M. Varanini, Bologna 2004, pp e in particolare pp

6 20 21 Tratta da: Il sogno di un principe. Mainardo II La nascita del Tirolo. Mostra storica del Tirolo Tratto da: Storia del Trentino, Vol. III: L età medievale, a cura di A. Castagnetti e G. M. Varanini, Bologna 2004.

7 22 Saraceno a cavallo, affresco della Tour errande, XIII secolo. Pernes-les- ontaines ( rancia). I Conti di Tirolo Le origini della casata dei conti di Tirolo è oscura e tuttora oggetto di discussione da parte degli storici 25. Riedmann sostiene che fu, in ogni caso, negli anni del conte Alberto III ( ) che la famiglia dei Tirolo visse la sua ascesa definitiva. Il conte seppe sfruttare le difficoltà di governo del vescovo e il periodo di tumulti e di disordini che coinvolgevano la città di Trento per estendere la propria influenza anche in area trentina 26. Alberto fu in tal modo contemporaneamente avvocato della chiesa di Trento e di Bressanone, accentuando così il contrasto con la famiglia degli Appiano, che aspirava anch essa alle medesime cariche. Per comprendere l importanza della politica di Alberto III può essere utile richiamare alcuni episodi della lotta tra i Tirolo e gli Appiano, una storia che inizia a metà del XII secolo quando i due fronti contrapposti erano guidati da un lato dai fratelli Bertoldo e Alberto II di Tirolo e dall altro da ederico ed Enrico di Appiano alleati del vescovo di Trento. I conti di Appiano, in quanto famiglia fedele al vescovo, avevano dalla loro parte il borgo di Bolzano, mentre i Tirolo contavano sulla fedeltà di Merano. Le famiglie nobiliari della regione tra l Inn e l Adige si divisero a seconda delle alleanze per cui la guerra si diluì in cento differenti focolai. Sin dagli inizi la situazione fu favorevole ai conti di Tirolo che riuscirono a cacciare i conti di Appiano dalla conca di Bolzano, territorio che fu da allora diviso tra i conti stessi e il vescovo di Trento. I conti di Appiano furono costretti alla resa il 31 maggio del 1181 a Castelfirmiano grazie anche all intercessione dell imperatore ederico Barbarossa e di conseguenza dovettero cedere gran parte dei loro terreni perdendo d importanza. Era così sorto l astro dei Tirolo 27. Alle antiche famiglie avversarie si sostituirono ben presto altre famiglie nobili fedeli all imperatore e al vescovo di Trento: i Vanga, i lavon, i Beseno, i irmian 28. Il castello dei Vanga sorgeva sulle pendici del massiccio del Renon all inizio della Val Sarentino, ma dopo il 1100 la famiglia aveva fissato la propria residenza a Bolzano costruendovi una casa-torre. I Vanga erano imparentati con i Tirolo: ederico di Vanga, vescovo di Trento ( ), era lo zio di Alberto III di Tirolo. ederico assunse la carica di vescovo potendo anche contare sulla fedeltà e sull appoggio del nipote, ma la sua morte diede avvio al periodo di decadenza del potere temporale dei vescovi di Trento. I successori, infatti, non riuscirono più a mantenere una posizione di autentica indipendenza rispetto ai conti di Tirolo 29. Nel 1236, in una sosta effettuata durante la spedizione verso sud intrapresa per ripristinare i diritti dell Impero contro i comuni dell Italia settentrionale, l imperatore ederico II giunse a Trento dove incontrò il suo vicario per l Italia, Ezzelino da Romano. In tale occasione l imperatore prese in consegna la città e l intero territorio vescovile, togliendo così ai vescovi la facoltà di infeudare, alienare o impegnare i beni del vescovato. Trento fu affidata ad un uomo di fiducia dell imperatore: Sodegerio da Tito, che ricopri la carica di podestà imperiale dal 1238 al 1255 amministrando la giustizia nei tribunali nelle sedi vescovili di Trento, di Riva e di Bolzano, mentre al vescovo Aldrighetto ( ) rimasero quasi esclusivamente le mansioni di cura spirituale. Nelle fonti coeve per indicare la figura di Sodegerio da Tito e individuarne le funzioni e i compiti a lui delegati dall imperatore ricorrono i termini potestas, capitaneus o rector fino al ricorso all appellativo completo di «potestas tocius episcopatus Tridenti per dominum ridericum dei gratia invictissimum Romanorum imperatorem et semper augustum et Jerusalem et Sicilie regem» 30. Dal 1239 al 1255 Trento fu addirittura aggregata dal punto di vista territoriale, politico e militare alla marca trevigiana 31. In tale situazione politica il vescovo Aldrighetto, trovò appoggio nel suo minor nemico, Alberto III di Tirolo, e in cambio lo investì in perpetuo dell avvocatura della chiesa di Trento 32. Alberto III e Mainardo I Alberto III di Tirolo si ritrovò escluso da ogni possibilità di intervenire all interno della sfera di influenza nell area posta a sud della contea di Bolzano e tale situazione lo costrinse di fatto a rivolgere i propri interessi in altre direzioni 33. Egli creò un importante tassello nella costituzione di nuovi ambiti di potere attraverso un accorta strategia matrimoniale e grazie ad una attenta strategia militare. Egli, infatti, diede in sposa sua figlia Adelaide al duca Mainardo III di Gorizia, che esercitava la propria sovranità sul territorio di Gorizia, sulle rive dell Isonzo, in val Pusteria nell odierno Tirolo orientale e in Carinzia 34, e l altra figlia, Elisabetta, al duca Ottone di Andechs, avvocato del vescovo di Bressanone, che controllava parte della valle dell Inn compreso il centro di Innsbruck e reclamava diritti di grande rilevanza nel territorio della Chiesa di Bressanone 35. Nel 1248 quando il genero Ottone morì senza eredi, Alberto di Tirolo succedette agli Andechs nella protezione della chiesa di Bressanone. I Tirolo divennero arbitri dell intera regione, entro un territorio che si estendeva dalla val Venosta al burgraviato di Merano, alla contea di Bolzano, alla val d Isarco e al Brennero oltre il passo Resia fino alla valle dell Inn. A Trento e nella Valsugana era stabile, invece, l autorità del podestà e del vicario imperiale Ezzelino da Romano anche dopo la morte del vescovo Aldrighetto. L ostilità tra Alberto e il 23

8 24 Secondo maestro dei Domenicani, Santa Marta doma il drago di Tarascona, ca. Bolzano, Duomo (particolare). nuovo vescovo di Trento Egnone ( ), ultimo discendente dei conti di Appiano, si ammorbidì nel 1253 quando il vescovo investì il conte di tutti i residui beni degli Appiano: per potersi insediare nella propria sede vescovile, infatti, il vescovo Egnone aveva dovuto recarsi a Castel Tirolo e investire il conte Alberto III non solo dei benefici connessi alla carica avvocaziale, ma anche dei beni della val d Ultimo che erano stati devoluti alla chiesa di Trento dall ultimo discendente dei conti di Ultimo, ramo collaterale dei conti di Appiano estintosi poco dopo il Alberto III morì poco dopo, ultimo rappresentante maschile della linea originaria dei conti di Tirolo. Nella spartizione dei beni territoriali ereditati dal padre Alberto III ad Adelaide e per essa al marito Mainardo III di Gorizia andarono tutti i territori del versante meridionale delle Alpi, mentre ad Elisabetta, che dopo la morte di Ottone si era risposata con il conte Gebardo di Hirschberg, andarono i territori a nord del Brennero 37. Mainardo III di Gorizia, con il nome di Mainardo I conte di Tirolo e Gorizia ( ), divenne avvocato della chiesa di Trento e Gebardo di Hirschberg protettore di quella di Bressanone, entrambi tuttavia nominati conti di Tirolo. Il vescovo Egnone dovette affrontare ripetuti assalti da parte di Ezzelino da Romano che, volendo portare la città e il territorio trentino sotto il suo diretto dominio, pose sotto assedio da tre lati la città minacciandola di distruzione. Da questa situazione trasse vantaggio il conte Mainardo di Gorizia-Tirolo rivendicando ulteriori diritti ed ottenendo, il 2 maggio 1256, il riconoscimento dell investitura dell eredità di Alberto III, riconoscimento di estrema importanza poiché una famiglia estranea al territorio trentino, i Gorizia appunto, rilevava i diritti di successione dei conti di Tirolo e rafforzava il controllo sulla chiesa di Trento 38. Nel 1258 Mainardo I morì e l anno successivo cadde Ezzelino da Romano. Mainardo I lasciò la ricca eredità ai due figli maschi, Mainardo II e Alberto, a cui si aggiunse l eredità della zia Elisabetta che morì a breve distanza senza figli maschi. Tratta da: Il sogno di un principe. Mainardo II La nascita del Tirolo. Mostra storica del Tirolo

9 26 Mainardo II A causa del mancato pagamento di un ingente somma di denaro, dovuta all arcivescovo di Salisburgo da parte del conte Alberto III e di suo genero conte di Gorizia per una campagna militare di conquista risoltasi in un fallimento, i due giovani fratelli furono costretti a trascorrere molti anni come ostaggi presso l arcivescovo. Questi anni di prigionia furono fondamentali nella formazione del pensiero politico di Mainardo II 39 ( ). Egli infatti comprese l importanza del denaro nei giochi politici e si convinse che la tutela e il riconoscimento dei diritti di sovranità della Chiesa non rientrassero nei suoi compiti 40. Mainardo II comparve sulla scena nel febbraio del 1259 quando, una volta liberato, si impose sul vescovo di Trento per riprendere i diritti sulla Chiesa acquisiti dal nonno Alberto III 41. A Trento, inoltre, il conte inaugurò una lunga serie di funzionari militari che in suo nome assunsero l ufficio di capitanei, segno questo, manifesto ed inequivocabile, della forte presenza del conte nella città vescovile 42. Per tredici anni i due fratelli mantennero l eredità indivisa, poi, giunti a maturità, il 4 marzo del 1271 procedettero alla spartizione. Mainardo II succedette al padre nella contea di Tirolo incamerando l eredità di Elisabetta, ovvero i territori in val Venosta, nel burgraviato di Merano, nella zona di Bolzano e in val d Isarco ed assunse l avvocazia delle chiese di Trento e di Bressanone. «La parola contea insieme a Tirolo nel senso dell allora dominio unito di Mainardo II comparve così per la prima volta sul documento che attestava la suddivisione 43». Alberto, invece, si trasferì a Gorizia governando i possessi in val Pusteria, in Carinzia lungo l Isonzo fino all Istria e nella Carniola. Secondo Riedmann i progetti di Mainardo apparvero ben presto chiari: unitamente al fratello cominciò subito a rafforzare la sua posizione, insieme sfruttarono le difficoltà dei vescovi con i propri vassalli e con i ministeriali per intervenire come mediatori creando una rete di alleanze anche a Trento, dove gli ambienti dell opposizione formati dall élite economica cittadina ottennero l appoggio diretto e indiretto anche dei conti 44. in dai tempi in cui governava con il fratello, Mainardo intraprese alcune iniziative che improntarono il futuro della contea. Nel primo anno della sua attività politica il giovane conte aveva contratto matrimonio a Monaco con Elisabetta di Wittelsbach. Costei, di dieci anni più anziana di lui, era la vedova dell imperatore Corrado IV e madre di Corradino, l unico rappresentante ancora in vita della casa sveva, il conte assunse così anche il ruolo di alto esponente all interno del partito svevo e ghibellino 45. Per aver aiutato il figliastro nell impresa italiana nel 1267 contro Carlo d Angiò Mainardo fu scomunicato una prima volta, ma la scomunica non raggiunse l effetto desiderato. Effettivamente le sentenze papali da tempo avevano perso valore in quanto tutti erano consapevoli che quest arma veniva utilizzata da parte del Papato soprattutto nei contrasti politici. Tra i sostenitori di Corradino vi era anche il conte Rodolfo d Asburgo, il quale strinse con Mainardo una forte amicizia che lo portò a stipulare il matrimonio di suo figlio Alberto con la figlia CORRADO IV E CORRADINO Il 13 dicembre 1250 ederico II, re di Germania e imperatore, morì nei pressi di Lucera. L imperatore aveva disposto che suo successore fosse l unico figlio legittimo Corrado IV, escludendo gli altri. Corrado però sopravvisse soltanto quattro anni al padre. Alla sua morte (1254) il figlio Corradino aveva appena 10 anni e salì al trono sotto tutela. Approfittando della situazione delicata uno dei figli illegittimi di ederico II, Manfredi, si impadronì del regno nel il conflitto interno alla famiglia degli Svevi favorì il progetto politico del papa: affidare il regno di Sicilia ad una dinastia fedele che coordinasse le forze guelfe favorevoli al papato - dell Italia centrosettentrionale. Alla guida del regno di Sicilia, dunque, il papa chiamò Carlo d Angiò, fratello del re di rancia Luigi IX. Nel 1266 a Benevento Carlo sconfisse Manfredi che morì in battaglia. Corradino, ultimo discendente della dinastia sveva, appoggiato dai maggiori esponenti del ghibellinismo italiano, quindi da Ezzelino da Romano signore della Marca Trevigiana, cercò di riconquistare il regno, ma fu sconfitto a Tagliacozzo nel 1268*. * Da: MONTANARI M., Storia medievale, in collaborazione con G. Albertoni, T. Lazzari e G. Milani, pp LA SCOMUNICA Il termine deriva dal latino excomunicare, ovvero escludere dalla comunione dei fedeli. Lo scomunicato non può ricevere i sacramenti, presenziare agli uffici divini né ricevere sepoltura. Nel caso in cui fosse stato scomunicato l imperatore o il re, tutti i sudditi sarebbero stati sciolti dall obbligo dell obbedienza con conseguenze gravissime per la stabilità del potere imperiale o regio. Scrivano, miniatura de vie et miracles de Notre Dame, XV secolo. Parigi, Bibliothèque Nationale. Storie di San Vigilio, XIV secolo, San Vigilio al Virgolo (Bz) (particolare). 27

10 28 di Mainardo, Elisabetta, dopo il 1273, allorché Rodolfo fu eletto imperatore 46. Per Mainardo l elezione di Rodolfo d Asburgo fu un fatto particolarmente fortunato. L autorità suprema dell impero, infatti, non intraprese mai alcun vero provvedimento per contenere l espansione del conte di Tirolo ai danni delle chiese di Trento e di Bressanone 47. Teatro degli scontri più violenti tra Mainardo e il vescovo di Trento fu la parte nord della diocesi: nel territorio intorno a Bolzano il conte abbatté numerosi castelli di famiglie che sostenevano il vescovo, come i Zwingenstein, i Greifenstein e i Liechtenstein 48, ma furono soprattutto gli abitanti di Bolzano a risentirne; qui Mainardo II impose con la forza il proprio dominio che fino ad allora era rimasto legittimamente nelle mani del vescovo. Secondo la ricostruzione di Rasmo il conte trovò ragione di contrasto nel fatto che a Bolzano alcuni suoi vassalli in un giorno di mercato erano stati malmenati 49. Nella primavera del 1277 il conte cinse d assedio la città, mise a ferro e fuoco le abitazioni della periferia, demolì gli argini dell Isarco e del Talvera così da esporre la città alle piene dei fiumi, atterrò i castelli dei Vanga e di Roncolo fino a che il 10 agosto Bolzano dovette capitolare. Quel che fecero le truppe del conte una volta entrate in città passò alla storia, secondo quanto afferma Rasmo, come la distruzione di Bolzano 50. u distrutto anche il palazzo del vescovo e l attigua chiesa di Sant Andrea e furono sventrate le mura difensive della città. E di questo periodo un importante documento di protesta redatto dall assemblea cittadina di Bolzano: erano presenti tutti i nobili, i cittadini, commercianti e artigiani e i personaggi più influenti del comune. Giurarono che il conte aveva violato la tregua sottoscritta approfittando della temporanea assenza del vescovo cominciando per primo le ostilità 51. Nel 1280 fu stipulata a Vienna, alla corte di Rodolfo d Asburgo, una nuova tregua, ma poco dopo Mainardo si diresse provocatoriamente alla volta addirittura di Trento, che fu per breve tempo occupata. Sempre grazie alla stretta collaborazione militare e finanziaria con la massima autorità dell impero, a Mainardo II fu ceduto il ducato di Carinzia 52. In questo modo il conte di Tirolo venne nominato duca e incluso nella stretta cerchia dei principi dell impero. Tuttavia, all alto rango non corrispondeva altrettanto peso politico e nemmeno ricche entrate poiché il ducato di Carinzia non rappresentava allora un unità territoriale compatta e i diritti dei signori regnanti erano piuttosto limitati 53. Les très riches heures du duc de Berry, Il mese di maggio. Chantilly (particolare). La posizione geografica del Tirolo era tale che la contea non confinasse con nessun vicino potente. I nobili, invece, che disponevano già da lungo tempo di cospicui beni e di diritti e che potevano contare su castelli e legami clientelari lungo l Adige, l Isarco e l Inn, rappresentavano un forte ostacolo ai disegni IL MITO E GLI IDEALI CAVALLERESCHI Per tutto il Medioevo le letterature in volgare celebrano la cavalleria e la trasformano in mito: le chansons de geste, nate in rancia all inizio del XII secolo, il cui successo si prolunga fino al XIV secolo, hanno dato vita al personaggio ideale del prode cavaliere. Ideale che comprende oltre alle virtù del coraggio e della saggezza anche le buone maniere e il mettersi al servizio della dama, tutto ciò abbellito dall amore per il lusso, il desiderio della moda, di stoffe, ori e preziosi. LE MURA ino ad oggi non è stato possibile chiarire quali fossero in realtà le strutture fortificate poste a difesa di Bolzano. Remo Lunz* indica come punto di partenza per la dimostrazione della loro effettiva esistenza il fatto che come condizione essenziale perché un insediamento possa essere definito città è appunto la presenza della cinta muraria, anche se rare sono le testimonianze nelle fonti di un fossatum e ancora più raramente viene menzionato un murus fossati o un murus burgi fossati. Ad aggravare la difficile ricostruzione vi è il fatto che le mura furono distrutte solo un secolo dopo il loro innalzamento. Non è infatti rimasto nulla in superficie che ci riconduca alla recinzione della città e nemmeno al palazzo vescovile, distrutto insieme alle mura da Mainardo II. Si è ipotizzata, però, l esistenza di una recinzione esterna composta da un fossato e da mura di forma ovale tutto intorno alla cittadina. Ma le dimensioni modeste delle strutture fortificate fanno pensare piuttosto ad un segno di demarcazione per la definizione geografica dell agglomerato composto dalle case, dalle torri abitate, dalle capanne, dai fienili e dalle cantine che si trovavano all interno del burgus vetus. Il fossato era profondo circa due metri e mezzo e largo circa quattro metri; il muro interno del fossato probabilmente si erigeva oltre la sua sponda di qualche metro e con uno spessore minimo, ma nonostante ciò fu definito nelle fonti dell epoca murus burgi fossati in analogia con le altre città medievali. * LUNZ R., Die bozner Stadtbefestigung, in Bolzano fra i Tirolo e gli Asburgo, Bolzano 1998, pp Guariento, Schiere di angeli, 1351 circa. Padova, Museo Civico. 29

11 30 Intellettuale con gli occhiali, dipinto, 1450 circa. Münster, Westfälisches Landesmuseum. politici del conte. Mainardo fu in grado di eliminare questa scomoda concorrenza sapendo combinare forza, denaro, fortuna 54. Con il vescovo di Trento Egnone si estinse la stirpe dei conti di Appiano, da generazioni rivali dei Tirolesi lungo l Adige. I signori di Egna nella Bassa Atesina si schierarono contro Mainardo sostenendo il vescovo di Trento, ma il conte impose con la forza la restituzione dei castelli occupati costringendo la famiglia ad abbandonare la regione. Adottò la stessa tecnica con i conti di Hertenberg nella Germania meridionale, acquistando col denaro i loro ampi diritti nella terra tra i monti ; i signori di Salorno divennero suoi vassalli e così i conti di Arco 55. LANDRECHT O DIRITTO TERRITORIALE La legislazione territoriale comprendeva in generale tutta la materia giuridica costituita da norme per lo più di diritto civile. Si presume l esistenza di iniziative precedenti che probabilmente avevano preso forma già al tempo del conte Alberto III di Tirolo, ma che solo con Mainardo II avevano potuto trasformarsi in un ordinamento giuridico territoriale compiuto. Precursore del diritto territoriale fu sicuramente il diritto consuetudinario derivante dall applicazione della Lex Baiuvariorum risalente all alto Medioevo. GERICHT O DISTRETTO GIUDIZIARIO In origine tra le popolazioni germaniche il temine Gericht indicava l assemblea delle famiglie indetta per risolvere controversie e liti e in cui veniva istituito una sorta di tribunale. Il significato si è ampliato nel corso del Medioevo fino a indicare il distretto territoriale in cui agiva un funzionario del sovrano, del vescovo o del signore territoriale. Da: Cfr. voce Gericht in Lexikon des Mittelalters, vol IV, München-Zürich U ICIO URBARIALE Si tratta di uffici dislocati sul territorio attraverso i quali veniva gestita la proprietà. I funzionari incaricati avevano il compito di redigere i registri in cui venivano elencate le proprietà e le entrate del distretto giudiziario a cui faceva riferimento Da: Cfr. voce Urbario, Urbar, in Lexikon des Mittelalters, vol.viii, München Secondo maestro di San Giovanni in Villa, Predica del Battista, XIV secolo. San Giovanni in Villa (Bz) (particolare). 31 Le riforme di Mainardo II Il governo del conte Mainardo II si distinse per la sua modernità, soprattutto nell amministrazione. Azzerò l ordinamento precedente, cancellò i vecchi centri di potere, estromise quasi completamente i vescovi e i nobili dalle loro cariche e unificò nel nuovo stato regionale del Tirolo i territori dell Adige, dell Isarco e dell Inn. Procedette all immediata organizzazione di una più moderna amministrazione con un rigoroso e capillare controllo sull intero territorio e caratterizzata dall uso di documenti scritti ricalcando la cancelleria e l apparato amministrativo vescovile e quindi le diverse tipologie documentarie in essi redatte. Il contributo personale di Mainardo II non è da sottovalutare: il conte sapeva leggere e scrivere e si interessava di più alle questioni amministrative ed economiche che alla vita di corte e agli ideali cavallereschi 56. I nobili e i ministeriali furono sostituiti da funzionari retribuiti. La scelta del personale preposto alla cancelleria e alle altre strutture amministrative rispecchiava il processo di innovazione imposto da Mainardo cosicché la nobiltà venne sempre più emarginata dal conte. La camera e la cancelleria erano, infatti, rette da esponenti del clero, mentre i laici, familiares o borghesi, erano presenti soprattutto al livello delle amministrazioni locali e ricoprivano incarichi di rilievo nei punti chiave della rete amministrativa. Egli si preoccupò della certezza del diritto fissando le consuetudini e facendole registrare da giurisperiti; si delineò così la formazione di un ordinamento giuridico unitario. E andata perduta la copia originale del documento, il cosiddetto Landrecht, redatto in lingua tedesca poco prima del 1282 nella cancelleria di Mainardo, in cui era riportata la nuova legislazione territoriale, ma la sua esistenza è stata confermata dalla citazione di interi passaggi o riferimenti ad essa in documenti più tardi 57. Per il funzionamento dell amministrazione Mainardo creò una rete di unità territoriali che vennero chiamate Gerichte (distretti giudiziari) 58. Questi distretti giudiziari derivavano da vecchie unità geografiche ed erano per lo più incentrati su castelli a cui facevano riferimento i territori circostanti. Qui risiedevano i funzionari nominati da Mainardo con il titolo di giudice e con il compito di incassare per suo conto i tributi e le prestazioni dovuti da parte dei contadini. Il giudice divenne un importante tramite tra i sudditi e il conte e a lui spettavano anche competenze in ambito giuridico sugli abitanti della propria circoscrizione. I giudici erano tenuti a rendere conto delle entrate e delle uscite dei distretti e degli uffici di urbario 59 di propria competenza. Tali conti venivano registrati

12 32 per iscritto in libri contabili che ci sono giunti quasi integri a partire dall anno Al successo di questa iniziativa contribuì il fatto che i rappresentanti della nuova struttura, i giudici e gli altri funzionari, non appartenevano ai vecchi ceti aristocratici perché Mainardo preferì coinvolgere collaboratori senza tener conto della loro condizione sociale, ai quali, inoltre, venivano affidati incarichi solo per un tempo determinato. Altri funzionari furono posti al vertice di strutture economicamente importanti quali le saline di Prestatore di denaro su pegno, miniatura del XV secolo. Hall, le dogane, la zecca di Merano e i banchi di pegno. I responsabili di tutte queste strutture erano obbligati a versare regolarmente determinate somme di denaro al conte 60. Mainardo allestì, inoltre, una fitta rete di uffici urbariali ed istituì posti di dogana lungo le principali vie di comunicazione. La costruzione di un più stabile assetto di potere procedette anche sulla base e in conseguenza di una larga circolazione di uomini, idee e capitali fra l Italia centro-settentrionale e il Tirolo 61. Il conte di Tirolo ricavò considerevoli somme di denaro dalla salina di Hall nella valle dell Inn, dove si faceva evaporare l acqua che si formava dagli strati di roccia salata. Il sale era fondamentale per l alimentazione degli uomini ed indispensabile per la conservazione delle carni. Mainardo fece migliorare tecnicamente l intero impianto, aumentando i guadagni, chiamò personale specializzato nell estrazione del sale e nominò suoi funzionari ai vertici dell impresa creando ben presto una struttura concorrenziale nei confronti dello smercio di sale marino controllato da Venezia. I proventi della salina, che rappresentavano circa un decimo degli introiti comitali, si possono paragonare a quelli derivanti dalle entrate delle dogane appartenenti ai conti stessi. I commercianti dovevano versare determinati pedaggi nelle dogane della regione, a Bolzano e a Tel presso Merano per il passaggio lungo la strada dell Adige e a Lueg per la strada del Brennero. I posti di dogana istituiti dai nobili o dai vescovi vennero aboliti od occupati. È esemplare la vicenda della dogana centrale di Bolzano. Gli introiti derivanti da essa in origine spettavano al vescovo di Trento, ma da sempre tale dogana era stata oggetto del contendere tra Mainardo e i vescovi Egnone ed Enrico. Dal 1284, grazie ad un accordo stipulato tra le due parti, le consistenti entrate di questa dogana furono percepite esclusivamente dall amministrazione camerale tirolese. Si procedette ad unificare le tariffe e le dogane non furono più concesse in proprietà ad altri, ma date in gestione in cambio di una somma di denaro 62. Mainardo, inoltre, introdusse la produzione delle monete a più denari secondo il modello veronese, modello similare a quello in uso nelle città dell Italia centro-settentrionale e a cui i vescovi di Trento già si erano conformati coniando una moneta d argento del valore di 12 denari piccoli (= 1 soldo). I denari piccoli veronesi presero dunque il nome di Berner dal nome tedesco Bern, attribuito alla città di Verona. Quando Mainardo III di Gorizia divenne erede di Alberto III conte di Tirolo (morto nel 1253) con il nome di Mainardo I, cominciò a battere moneta a Merano con il pretesto di averne diritto in quanto conte di Gorizia: la sua famiglia d origine, infatti, godeva del diritto di battere moneta in una zecca a Lienz 63. Dopo il 1259 Mainardo II fece coniare a Merano la prima moneta grossa da 18 Berner o lire veronesi, ovvero da 1 soldo e mezzo. Il nome del conte fu omesso dal conio fino al 1271 poiché Mainardo II governava ancora con il fratello Alberto. La nuova moneta fu detta presto grosso aquilino o Adlergroschen essendovi raffigurata l aquila dei Tirolo derivata dal simbolo araldico degli Hohenstaufen, poiché Mainardo si era imparentato con la famiglia degli Svevi grazie al matrimonio con la vedova dell imperatore Corrado IV. u una moneta nuova con una nuova effige 64. Le numerose varianti di questa moneta, che fu battuta nella zecca di Mainardo per cento anni con il suo nome e poi con la stessa effige fino al 1477, dimostrano la loro grande diffusione. Le varianti trovano una spiegazione nella creazione di nuove matrici a causa dell usura e della rottura soprattutto di quelle del conio superiore che doveva sopportare i colpi inferti direttamente dal martello 65. Ancora più successo, dopo che re Rodolfo d Asburgo concesse nel 1274 il diritto di battere moneta a Merano, violando almeno formalmente i diritti del vescovo di Trento 66, ebbe il pezzo da 20 denari riportante l aquila dei Tirolo con il becco ricurvo chiuso e le ali spiegate e il nome di Mainardo, scritto per intero MEINAR- DVS, con il suo titolo comes Tirol(is) al posto del luogo di coniazione. A causa della sua doppia croce questa moneta venne poi chiamata Kreuzer 67. Dopo aver ottenuto anche il diritto di battere moneta, Mainardo fece seguire un blocco dei rifornimenti di argento verso Trento: probabilmente tutto ciò avvenne nel 1277, dopo l occupazione armata di Bolzano che bloccò l argento usato come mezzo di pagamento per il vino vescovile vendu- Quattro coni meranesi (retro e verso). 33

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

La nascita della democrazia ad Atene

La nascita della democrazia ad Atene Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La nascita della democrazia ad Atene 1 Osserva

Dettagli

Dai comuni alle signorie Dalle signorie ai principati

Dai comuni alle signorie Dalle signorie ai principati Dai comuni alle signorie Dalle signorie ai principati 1000-1454 ITC Custodi, gennaio 2012 1 La nascita dei comuni Le città dell Europa centrale, che erano sottoposte a un signore, a un conte o a un vescovo,

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3459

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3459 Senato della Repubblica LEGISLATURA N. 3459 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore FLERES COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 17 SETTEMRE 2012 Modifiche alla legge 17 agosto 2005, n. 173, in materia di nuove

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo

Dettagli

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale

Città di Nichelino Provincia di Torino. Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici. al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Città di Nichelino Provincia di Torino Regolamento degli Uffici Legali Enti Pubblici al fine dell iscrizione nell Elenco speciale Approvato dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Torino il 29.4.2014

Dettagli

L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO a cura di Donatella Di Gruccio Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello

Dettagli

L ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AI RIFIUTI URBANI. I PRESUPPOSTI DI ASSOGGETTABILITA DEI RIFIUTI ALLE IMPOSTE COMUNALI

L ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AI RIFIUTI URBANI. I PRESUPPOSTI DI ASSOGGETTABILITA DEI RIFIUTI ALLE IMPOSTE COMUNALI L ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AI RIFIUTI URBANI. I PRESUPPOSTI DI ASSOGGETTABILITA DEI RIFIUTI ALLE IMPOSTE COMUNALI A cura della Dott.ssa Valentina Vattani Il tema dell assimilazione dei rifiuti

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Roma, 30 ottobre 2008

Roma, 30 ottobre 2008 RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA

CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA CODICE DI FAMIGLIA E DI TUTELA Prima della firma della Convenzione de L Aja sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale (1995), in Polonia l adozione era regolata

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

OGGETTO: IMU e TASI: la responsabilità delle parti nel versamento

OGGETTO: IMU e TASI: la responsabilità delle parti nel versamento Informativa per la clientela di studio N. 27 del 14.06.2016 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: IMU e TASI: la responsabilità delle parti nel versamento Gentile Cliente, con la stesura del presente documento

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

L età comunale può essere suddivisa in due periodi: inizi del Trecento); 1378 circa).

L età comunale può essere suddivisa in due periodi: inizi del Trecento); 1378 circa). L età comunale può essere suddivisa in due periodi: 1. periodod affermazione daffermazione(da metà XII secolo agli inizi del Trecento); 2. periodo di crisi (dai primi decenni del Trecento al 1378 circa).

Dettagli

LA TUTELA DELLA SALUTE

LA TUTELA DELLA SALUTE CAPITOLO I LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA 1. Salute e Costituzione L articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello.

Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello. Biografia e Opere Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello. Assunta Pieralli era di costituzione fragile e dall aspetto pallido

Dettagli

La colonizzazione greca e le sue conseguenze

La colonizzazione greca e le sue conseguenze Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La colonizzazione greca e le sue conseguenze

Dettagli

COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA

COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI PRESSO IL CENTRO CULTURALE COMUNALE sito in Via PONTE CAPO (Palazzo Ex Scuola Media) Approvato con deliberazione

Dettagli

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Traduzione La Strada Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Scopo del Gioco Ogni giocatore, impersona un Ricco Mercante ed è alla ricerca di Nuovi Mercati nelle crescenti cittadine che vi permetteranno

Dettagli

Differenza tra prima casa e abitazione principale

Differenza tra prima casa e abitazione principale Differenza tra prima casa e abitazione principale Qual è la differenza tra prima casa e abitazione principale? In questo articolo mettiamo in luce le reali differenze tra due concetti spesso confusi. Molto

Dettagli

Istruzioni per l uso delle nuove semplificazioni. Vietato chiedere i certificati ai cittadini

Istruzioni per l uso delle nuove semplificazioni. Vietato chiedere i certificati ai cittadini Testo unico sulla documentazione amministrativa Istruzioni per l uso delle nuove semplificazioni Vietato chiedere i certificati ai cittadini Certificati addio: dal 7 Marzo le amministrazioni e i servizi

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

COMUNE DI BARDONECCHIA

COMUNE DI BARDONECCHIA COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO DETERMINAZIONE SERVIZIO RAGIONERIA E TRIBUTI N. 21 DEL 01 MARZO 2013 OGGETTO: UTILIZZO PERSONALE ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI ART.1 C. 557 DELLA L.

Dettagli

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Dettagli

L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate

L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate Cristiani e musulmani nell'xi secolo Fra mondo cristiano e mondo musulmano erano continuati, nel corso del Medioevo, gli scambi commerciali e

Dettagli

RISOLUZIONE N. 190/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 190/E QUESITO RISOLUZIONE N. 190/E Roma, 08 maggio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Art. 10, comma 1, nn. 2) e 9), D.P.R. n. 633 del 1972. Esenzioni IVA. Regime dell Intermediazione nell ambito

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 450 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 451 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 452 Senato della Repubblica Camera dei

Dettagli

(Signor Presidente,) Onorevoli Parlamentari, Autorità, Signore e Signori,

(Signor Presidente,) Onorevoli Parlamentari, Autorità, Signore e Signori, (Signor Presidente,) Onorevoli Parlamentari, Autorità, Signore e Signori, permettetemi innanzitutto di esprimere la mia gratitudine agli organizzatori per la possibilità che mi viene offerta di contribuire

Dettagli

Tre casi per l elaborazione di una metodologia: strategie progettuali

Tre casi per l elaborazione di una metodologia: strategie progettuali 9. Scheda Cavriana 125-137.qxp:00+01-ok+okGM 28-11-2011 0:18 Pagina 125 Parte seconda Tre casi per l elaborazione di una metodologia: strategie progettuali 9. Scheda Cavriana 125-137.qxp:00+01-ok+okGM

Dettagli

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO Quali sono le autorità che possono produrre norme relative al turismo? 1) Stato; 2) Regioni; 3) Enti locali; 4) Diritto internazionale; 5) Unione europea. Art. 117

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Servizio INFORMATIVA 730

Servizio INFORMATIVA 730 SEAC S.p.A. - 38100 TRENTO - Via Solteri, 74 Internet: www.seac.it - E-mail: info@seac.it Tel. 0461/805111 - Fax 0461/805161 Servizio INFORMATIVA 730 15 GENNAIO 2008 Informativa n. 10 ULTERIORI NOVITÀ

Dettagli

COMUNE DI RIVA DEL GARDA

COMUNE DI RIVA DEL GARDA COMUNE DI RIVA DEL GARDA (Provincia di Trento) SCHEMA CONTRATTO PER L AFFIDAMENTO DELLA REALIZZAZIONE PROGETTO DI INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI ATTRAVERSO RIORDINO ARCHIVI EX PRETURA

Dettagli

NATALINO RONZITTI INTRODUZIONE AL INTERNAZIONALE. Quarta edizione

NATALINO RONZITTI INTRODUZIONE AL INTERNAZIONALE. Quarta edizione NATALINO RONZITTI INTRODUZIONE AL DIRITTO INTERNAZIONALE Quarta edizione G. Giappichelli Editore Torino Indice-Sommario Premessa alla quarta edizione Premessa alla terza edizione Premessa alla seconda

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

3.03 Prestazioni dell AVS Rendite per superstiti dell AVS

3.03 Prestazioni dell AVS Rendite per superstiti dell AVS 3.03 Prestazioni dell AVS Rendite per superstiti dell AVS Stato al 1 gennaio 2016 In breve Le rendite per superstiti hanno lo scopo di evitare che, al decesso del coniuge, di uno o di entrambi i genitori,

Dettagli

Il Basso Medioevo. A cura del prof. Marco Migliardi

Il Basso Medioevo. A cura del prof. Marco Migliardi Il Basso Medioevo A cura del prof. Marco Migliardi Introduzione Il drammatico scontro per il diritto di nomina dei vescovi (le investiture) che oppone Papato e Impero è in realtà solo un aspetto del più

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Rete WeDebate. Regolamento dell incontro amichevole. Debate Day. Seriate. 28 aprile 2016

Rete WeDebate. Regolamento dell incontro amichevole. Debate Day. Seriate. 28 aprile 2016 Rete WeDebate Regolamento dell incontro amichevole Debate Day Seriate 28 aprile 2016 1. Incontri amichevoli di Debate tra le scuole della rete Fra le scuole aderenti alla rete WeDebate hanno luogo incontri

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

0.672.933.62. Convenzione

0.672.933.62. Convenzione Traduzione 1 0.672.933.62 Convenzione tra la Confederazione Svizzera e gli Stati Uniti d America intesa a evitare i casi di doppia imposizione in materia di imposte sulla massa successoria e sulle quote

Dettagli

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA. LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli

Dettagli

LE PROFESSIONISTE IN VENETO

LE PROFESSIONISTE IN VENETO LE PROFESSIONISTE IN VENETO Progetto della Regione del Veneto Venezia, 15 maggio 214 Arch. Nicoletta Tosco - Dott.ssa Patrizia Gobat - Dott.ssa Emanuela Benedetti - Avv. Alessandra Vianello LA COMMISIONE

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data l

Dettagli

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del

Dettagli

A) OPPOSIZIONI CARTELLE ESATTORIALI

A) OPPOSIZIONI CARTELLE ESATTORIALI Contributo unificato, diritti di copia, indennità ex art. 30 t.u. spese di giustizia e imposta di registro nei procedimenti, in materia di sanzioni amministrative, di opposizione alle cartelle esattoriali,

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti

È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti Editoriale n. 5 del 16/5/2009 Fabio Pammolli e Nicola C. Salerno È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti A commento del Rapporto diffuso da Confesercenti La crisi ha toccato e continua

Dettagli

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,

Dettagli

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile

Dettagli

STATUTO. Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona.

STATUTO. Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona. STATUTO Art. 1 Nome dell associazione e sede 1. L associazione è denominata Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona. 2. Successivamente all iscrizione nel registro delle persone giuridiche acquisterà

Dettagli

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi

Dettagli

I processi decisionali all interno delle coppie

I processi decisionali all interno delle coppie 9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno

Dettagli

STATUTO AZIONE CATTOLICA

STATUTO AZIONE CATTOLICA STATUTO AZIONE CATTOLICA 1. L Azione Cattolica Italiana è una Associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la

Dettagli

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Firenze, 12 aprile 2011 Auditorium Monte dei Paschi di Siena Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Pagina

Dettagli

ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI

ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI Il presente articolato è stato depositato alla Camera dei Deputati in sede di audizione dalla dott.ssa Barbara Fabbrini.. TESTO DA EMENDARE PROPOSTA DI EMENDAMENTO

Dettagli

La successione legittima: devoluzione, esclusione del coniuge dall'eredità, minori, gradi di parentela

La successione legittima: devoluzione, esclusione del coniuge dall'eredità, minori, gradi di parentela Pubblicata su FiscoOggi.it (http://www.fiscooggi.it) Analisi e commenti LA SUCCESSIONE (4) La successione legittima: devoluzione, esclusione del coniuge dall'eredità, minori, gradi di parentela 4. La succesione

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ufficio studi

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ufficio studi 1. D: Cosa accade ai COA attualmente in carica? F.A.Q. R: Sono prorogati di diritto sino al 31 Dicembre 2014 (art. 65 co. 2). 2. D: Quali sono le cause di incompatibilità per i Consiglieri del COA e quando

Dettagli

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero Il fallimento italiano delle società trasferite all estero La globalizzazione, con l apertura delle frontiere, e l allargamento dei mercati, comporta contatti sempre più intensi con imprenditori esteri.

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448. Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione italiana nel mondo

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448. Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione italiana nel mondo Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore PICHETTO FRATIN COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L 11 NOVEMBRE 2010 Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione

Dettagli

1. Siamo a Firenze nel secolo. Adesso leggi l'inizio della storia della famiglia dei Medici e rispondi alle domande

1. Siamo a Firenze nel secolo. Adesso leggi l'inizio della storia della famiglia dei Medici e rispondi alle domande La Firenze dei medici: la famiglia e il Rinascimento Il luogo è Firenze, ma di quale secolo parliamo? Guarda queste tre immagini legate al titolo e decidi a quale secolo si riferiscono: a) XIX sec. d.

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

L unificazione dell Italia

L unificazione dell Italia L unificazione dell Italia Dopo i moti rivoluzionari del e la sconfitta piemontese nella prima guerra d indipendenza (1848-1849) negli stati italiani ci fu una dura repressione chiesta dall Austria. L

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

Dettagli

0.672.963.62. Traduzione 1. (Stato 9 gennaio 1952)

0.672.963.62. Traduzione 1. (Stato 9 gennaio 1952) Traduzione 1 0.672.963.62 Convenzione tra la Confederazione Svizzera e il Regno dei Paesi Bassi intesa a evitare i casi di doppia imposizione in materia di imposte sulle successioni Conclusa il 12 novembre

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale Arcidiocesi di Milano Curia Arcivescovile Avvocatura I Venerdì dell Avvocatura La Comunità Pastorale 3 incontro - 13 dicembre 2013 Le Fonti principali 1) Preti missionari per una rinnovata pastorale d

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Progetti di legge regionali e nazionali

REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Progetti di legge regionali e nazionali REGIONE EMILIA-ROMAGNA Consiglio regionale OSSERVATORIO LEGISLATIVO INTERREGIONALE Roma 3-4 febbraio 2005 Progetti di legge regionali e nazionali A cura di: Giovanni Fantozzi PROGETTO DI LEGGE DI INIZIATIVA

Dettagli

FERRARA. Città d arte e della bicicletta. Hotel da Pippi www.hoteldapippi.com

FERRARA. Città d arte e della bicicletta. Hotel da Pippi www.hoteldapippi.com FERRARA Città d arte e della bicicletta. BATTAGLIE STORICHE Ferrara, per la sua posizione strategica è stata coinvolta in molte battaglie, famosa rimane la guerra di Ferrara ( del 1308 ) tra la repubblica

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

LE TRASFORMAZIONI DELL ETA MEDIEVALE A PARTIRE DALL XI SECOLO

LE TRASFORMAZIONI DELL ETA MEDIEVALE A PARTIRE DALL XI SECOLO LE TRASFORMAZIONI DELL ETA MEDIEVALE A PARTIRE DALL XI SECOLO A partire dall XI secolo si introducono rilevanti novità nella SOCIETA MEDIEVALE Tali trasformazionie novità provocheranno, in un lungo periodo

Dettagli

Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX. Le leggi e l iconografia

Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX. Le leggi e l iconografia Fasti della burocrazia. Uniformi civili e di corte XVIII-XIX Le leggi e l iconografia Il linguaggio delle uniformi civili antiche è complesso e rigorosamente codificato: ogni uniforme era regolata da precisi

Dettagli

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA A. CUP: QUANDO INIZIA, QUANDO FINISCE E COME 1) Quando si chiede il CUP? Il Soggetto responsabile (ovvero titolare) deve chiedere il codice dopo

Dettagli

Guida all uso dell autocertificazione COME ELIMINARE I CERTIFICATI INUTILI

Guida all uso dell autocertificazione COME ELIMINARE I CERTIFICATI INUTILI Guida all uso dell autocertificazione COME ELIMINARE I CERTIFICATI INUTILI 4 edizione febbraio 2005 La guida è stata elaborata sulla base dell opuscolo informativo predisposto dalla Presidenza del Consiglio

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

Newsletter. Notiziario settimanale 3-9 marzo 2003. Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati

Newsletter. Notiziario settimanale 3-9 marzo 2003. Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati Newsletter Notiziario settimanale Versione ottimizzata per la stampa Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati Sindacati. Finalitˆ pubblica o niente nomi allõassessore comunale

Dettagli

IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO?

IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO? IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO? La maggior parte di noi non si pone neppure la domanda. In Italia, quella di fare testamento è una pratica poco utilizzata. Spesso ci rifiutiamo per paura, per incertezza

Dettagli

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO RISOLUZIONE N. 314/E Roma, 05 novembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte di enti locali. - Decreto del Presidente

Dettagli

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6).

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6). IL REGOLAMENTO EUROPEO RELATIVO ALLE DECISIONI IN MATERIA MATRIMONIALE E DI POTESTA DEI GENITORI N 1347/2000, del 29 maggio 2000 in vigore dal 1 marzo 2001 1. LA COMPETENZA GIURISDIZIONALE Quando il regolamento

Dettagli

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA L UE è uno Stato, una confederazione, una federazione, un organizzazione internazionale? È un organizzazione internazionale dotata di ampi poteri che configurano cessioni

Dettagli

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Servizio di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma Scopo del servizio è offrire consulenza legale su tutte le

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli