CRITICITA RISCONTRATE SUL PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO MAGLIANA (Art. 11 legge 493/93) - XV MUNICIPIO IN RELAZIONE AI SEGUENTI INTERVENTI:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CRITICITA RISCONTRATE SUL PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO MAGLIANA (Art. 11 legge 493/93) - XV MUNICIPIO IN RELAZIONE AI SEGUENTI INTERVENTI:"

Transcript

1 CRITICITA RISCONTRATE SUL PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO MAGLIANA (Art. 11 legge 493/93) - XV MUNICIPIO IN RELAZIONE AI SEGUENTI INTERVENTI: interventi privati 16 Nuova costruzione di due edifici residenziali su Viale Prospero Colonna 1D - Realizzazione di un complesso edilizio formato da edifici residenziali ed edifici terziari presso via Cruciani 17 - Ristrutturazione ed ampliamento di un edificio non residenziale a Via dei Grottoni interventi pubblici Op. 8 Prolungamento di Viale Prospero Colonna Fino a Via Cruciani Op. 9 Realizzazione nuova viabilità carrabile compreso sottopasso tra ferrovia e Via della Magliana GIUGNO 2008

2 INDICE 1. PREMESSA AREA OGGETTO DI INDAGINE INQUADRAMENTO DELL AMBITO INQUADRAMENTO GEOLOGICO REDATTO DAL COMUNE DI ROMA Descrizione geologica dell area Descrizione idrogeologica dell area Caratteri geomorfologici dell area Elementi geomorfologici che possono destare preoccupazione Cavità sotterranee Stabilità CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE OPPORTUNITA DELL UTILIZZO DELL AREA A VERDE PUBBLICO...25 ALLEGATI GRAFICI - Inquadramento area di studio - Documentazione fotografica - reperti archeologici - Documentazione fotografica - rinvenimento sorgenti - Stralcio carta geologica del comune di Roma - Stralcio carta idrogeologica del comune di Roma - Stralcio carta ubicazione sondaggi del comune di Roma - Stralcio carta delle cavità sotterranee del comune di Roma

3 1. PREMESSA Con il presente documento si vogliono analizzare le caratteristiche ambientali e territoriali di un area del XV Municipio che rientra nel Programma di recupero Urbano della Magliana (Art. 11 legge 493/93). Il P.R.U. Magliana investe un ambito Stretto fra il Tevere e i binari della ferrovia regionale che collega Orte all'aeroporto di Fiumicino. Gli interventi del programma si articolano lungo due assi: l'asse del verde, che dal parco di Villa Bonelli, attraverso via Pescaglia e via Cutigliano arriva a i giardini di via Castiglion Fibocchi e di qui al nuovo Parco Fluviale del Tevere; l'asse dei servizi e delle nuove funzioni, che collega il quartiere all'università Roma Tre di Valco San Paolo con un uovo ponte pedonale e attraversa il quartiere passando per il mercato pubblico di via Lari fino ad allacciarsi alla zona di via Greve dove prenderà vita un polo di attività commerciali, culturali e ricettive. Il sistema della viabilità interna e di collegamento con la città verrà riorganizzato potenziando e completando l'attuale sistema di attraversamento della linea ferroviaria e la risistemazione e il completamento importante nodo viario tra via Isacco Newton, il ponte della Magliana, l'autostrada Roma Fiumicino, via della Magliana e via della Magliana Nuova. I confini di intervento vengono individuati a nord con il quartiere Marconi oltre piazza Meucci, ad est con il fiume Tevere, a sud con la zona artigianale e produttiva presente oltre l autostrada per l aeroporto di Fiumicino e ad ovest con il quartiere Portuense situato sulle colline prospicienti la linea ferroviaria FM1.

4 Il P.R.U. è formato da: 21 proposte private d intervento n.24 Opere Pubbliche.

5

6 2. AREA OGGETTO DI INDAGINE All interno di tutte queste proposte si colloca l area oggetto di questa analisi e che si riporta di seguito, e che racchiude l AMBITO Grottoni P. Colonna Cruciani : Gli interventi privati sono: 16 Nuova costruzione di due edifici residenziali su Viale Prospero Colonna 1D - Realizzazione di un complesso edilizio formato da edifici residenziali ed edifici terziari presso via ruciali 17 - Ristrutturazione ed ampliamento di un edificio non residenziale a Via dei ruciali Gli interventi pubblici sono: Op. 8 Prolungamento di Viale Prospero Colonna Fino a Via ruciali Op. 9 Realizzazione nuova viabilità carrabile compreso sottopasso tra ferrovia e Via della Magliana

7 Nell ALLEGATO A - Indice Programma Magliana si dice chiaramente come questi specifici interventi hanno reso necessario delle varianti di destinazione urbanistica e di indici di fabbricabilità territoriale. Per esempio: - per l intervento privato 16 da zona N a zona E2 - per intervento privato n.17 l indice di fabbricabilità è passato da2,5 mc/mq a 4,04 mc/mq - per intervento privato 1D, si passa da zona M3 e zona N a zona M2 e zona E2 A seguito dell adozione del PROGRAMMA da parte del Consiglio Comunale nel 2001 sono state approvate le varianti agli strumenti urbanistici generali. Gli Articoli 11, risalgono ad una Legge del 1993 e nascono con obiettivi di coinvolgere i Privati nella riqualificazione di ambiti che non erano stati prestabiliti all interno dell area vasta Magliana e Corviali- Trullo. Si rammenta che nel 1997 si approvò la variante di PRG Piano delle Certezze e in quella occasione venne recepita una proposta per la soppressione della previsione del Piano del 62 che tracciava il proseguimento di Viale Prospero Colonna, in viadotto, con quadrifoglio su via della Magliana e nuovo ponte sul Tevere verso Valco S.Paolo per le motivazioni seguenti: - rilevanza storico-monumentale, ambientale e paesistica dell area in cui ricadeva l opera di viadotto con la presenza della chiesa medioevale di S. Passera; - pericolosità dell opera per la vivibilità del Quartiere essendo ricca di servizi quali chiesa, mercato, negozi, scuole e una strada tipo via dei Colli Portuensi sarebbe stata pericolosa anche per l attraversamento; - aumento dell inquinamento da rumore e atmosferico. Infatti i Comune di Roma con il PRG di marzo 2003 nella Tavola degli Scenari dei municipi C14 di cui si riporta uno stralcio cartografico non evidenzia tutti gli interventi in seguito contenuti nel PRU Magliana e inseriti nel frattempo in Sistemi e Regole. Tavola degli Scenari dei municipi C14

8 Legenda degli interventi

9 PRG Sistemi e regole 3.0 adottato con del. C.C. n.33 del 19/20 marzo 2003

10 3. INQUADRAMENTO DELL AMBITO L area che si vuole indagare è quella posta tra Viale Prospero Colonna, Via Alberto Mancini, Via dei Grottoni e Via Cruciani.

11 Presenta un dislivello tra V. P. Colonna e V. Grottoni di circa 100 metri e verso Via Cruciani è perimetrata dalla linea ferroviaria. L area è sempre stata destinata verde pubblico e, come si può osservare dalla foto aerea, lo è ancora attualmente. Non si è mai costruito perché l area è geologicamente instabile e pertanto il Piano Regolatore Generale precedente gli aveva dato la destinazione parco pubblico attrezzato. Su Via della Magliana si trova la chiesetta di Santa Passera testimonianza della zona portuale di Santa Passera che si estendeva in età Romana e pre-romana sino all'odierna Via Dei Grottoni. Qui si possono riscontrare le grotte (da cui Via Dei Grottoni) che venivano utilizzate anche come cimiteri ( vedasi i reperti ritrovati che rappresentano chiaramente una camera funeraria) Si riporta la documentazione fotografica elaborata dai residenti in quest area, durante degli scavi effettuati in modo molto particolare vista l assenza di pubblicità dei sondaggi stessi. Come si vede le foto evidenziano le criticità ambientali che ostacolano in modo pesante ogni tipo di intervento su questa zona che non a caso è rimasta così dagli anni 50. Oltre alle immagini ci sono degli altri fatti oggettivi tutti insistenti su vie ed edifici che verrebbero direttamente coinvolti dagli interventi PRU,come : - l irrimediabilità alla voragine di Via Giannetto Valli chiusa al traffico da anni - I lavori di consolidamento e di attività di monitoraggio sugli edifici Enasarco tra via Valli e Prospero Colonna, andati avanti per anni - I lavori di rinforzo statici per alcuni complessi residenziali di Via Mancini tutt ora in corso - I continui interventi da parte dell ACEA e dell Italgas per riparazioni alle infrastrutture (acquedotto, fognature, metanodotti) legati all instabilità della zona - Il distacco dei muri perimetrali solidali alla strada da vari complessi residenziali di Viale Prospero Colonna, testimonianza del precario equilibrio idrogeologico dell area Di seguito si riportano i dati del Comune di Roma stesso che conosce le peculiarità geologiche di questa area, gli studi condotti dalla provincia e dall Università a testimonianza della reali problematiche statico-geologiche dovute alle formazioni sulle quali poggiano le fondamenta delle palazzine di tutta la zona. Alla fine si riportano le considerazioni conclusive sullo stato dell area.

12 4. INQUADRAMENTO GEOLOGICO REDATTO DAL COMUNE DI ROMA Si riportano gli studi condotti dal Comune di Roma che nella Relazione geologico - tecnica G9 hanno esposto le analisi e le valutazioni al fine di fornire gli elementi generali sul suolo e sul sottosuolo del territorio comunale. Per molte aree le caratteristiche del territorio impongono un impegno maggiore che vada al di là delle disposizioni di legge e che permetta di affrontare in maniera efficace le problematiche locali. Dalle descrizioni geologiche e geomorfologiche del XV Municipio di seguito riportate si sottolinea come,le stesse considerazioni conclusive del Comune di Roma fanno emergere notevoli criticità ai fini urbanistici sull area in oggetto. 4.1 Descrizione geologica dell area La morfologia si presenta prevalentemente pianeggiante rientrando in toto nella valle e nella Piana del Tevere. Nell area affiorano o sono presenti nel sottosuolo terreni connessi alla storia geologica recentissima del territorio romano quando, al termine dell ultimo glaciale, la risalita del livello marino ha provocato il colmamento della valle e la modellazione della linea di costa tuttora in evoluzione. Si tratta, prevalentemente di alternanze di terreni sabbiosi e limoargillosi di origine alluvionale, contenenti orizzonti di argille onelli e, più raramente, livelli ghiaiosi. Lo spessore della serie alluvionale è dell ordine delle varie decine di metri con aumento dai bordi della Valle al centro e da monte verso valle. Si passa da pochi metri lungo i margini della valle del Tevere a circa 80 m ai limiti occidentali della città fino a circa m in prossimità del mare. I terreni alluvionali hanno per lo più caratteristiche tecniche scadenti (pessime in corrispondenza dei livelli torbosi), sovente ulteriormente peggiorate dalla presenza della falda subaffiorante o comunque a piccola profondità. I modesti rilievi, presenti ai bordi dell area, sono costituiti da orizzonti sedimentari di origine continentale antica, contenenti sabbie, ghiaie ed argille, talora sormontati da orizzonti, per lo più di modesto spessore, di vulcaniti connesse in sinistra Tevere all attività vulcanica dei Colli Albani e in destra prevalentemente a quella degli apparati Sabatini. Si riporta in allegato uno stralcio della Carta geologica redatta dall Università Roma Tre per il Comune di Roma del 2005, dove si evidenziano le formazioni come da tabella che segue:

13 L area in esame ricade nelle Alluvioni recenti. Anche per questa porzione di territorio nello studio condotto da Ventriglia sono state riunite tutte le informazioni dei sondaggi, degli esami dei fronti di sbancamento, delle indagini geologiche. Nella Parte II relativa ai SONDAGGI E SEZIONI STRATIGRAFICHE nel foglio 5 (Settori Ottavia, Tomba di Nerone, Casalotti, Roma N O, La Massimina, Casal Lumbroso, Roma S O, Ponte Galeria, EUR) si ubicano i sondaggi presenti nell area che in parte si riportano ad evidenziazione della presenza accertata di cavità, di antiche cava di ghiaia e di livelli di falda a diverse profondità H 10/1 a Largo S. Silvia. Pozzo da 52 m. s.l.m.; prof. 20 m. Stratigrafia 0-4 terreno di riporto; 4-15 limo argilloso, addensato (qt); 5-20 sabbia limosa, avana, giallastra (qt). H 10/1 b Piazza A. Lorenzini. Pozzo da 52 m. s.l.m.; prof. 20 m. Stratigrafia 0-3 terreno di riporto; 3-5 limo argilloso, giallognolo marrone, con frammenti calcarei (qt); 5-20 sabbia fine, limosa, debolmente argillosa, giallo avana (qt). H 10/2 Via dei onelli: presso la ferrovia Roma-Civitavecchia. Note In uno scavo per fondazioni, al di sotto di una banco di ghiaia (qt), circa alla quota di 25 m. s.l.m., è stata incontrata argilla grigio azzurra a strati sottili con intercalazioni regolari di sabbia giallastra. In base allo studio micropaleontologico tali argille sarebbero riferibili al Pliocene Medio Superiore. H 10/4 Via G. Sirtori.

14 Pozzo da 52 m. s.l.m.; prof. 20 m. Stratigrafia 0-6 terreno di riporto; 6-8 cavità; 8-17 limo argilloso (qt); sabbia fine, deb. Argillosa, gialla (qt). H 10/5 a Presso via A. Mancini. Pozzo da 39 m. s.l.m.; prof. 15 m. Stratigrafia 0-4 argilla e sabbia (qt); 4-8 sabbia ed argilla azzurra, compatta (qt); 8-15 ghiaia (qt). Note È accertata la presenza di gallerie scavate nella ghiaia. H 10/6 Via dei Grottoni: tra via della Magliana e la ferrovia. Pozzo da 17 m. s.l.m.; prof. 27 m. Stratigrafia 0-22 argilla verdastra (qa); ghiaia sede di una falda acquifera (qa). H 10/7 Via del Casaletto: nei pressi di via Portuense. Pozzo da 40 m. s.l.m.; prof. 14 m. Stratigrafia 0-6 sabbia argillosa, gialla (qt); 6-12 sabbia gialla (qt); argilla azzurra con lenti di ghiaia (qt); Note A 12 m. di profondità è stata incontrata una piccola falda acquifera. Falda acquifera Livello statico: 28 m. s.l.m. H 10/8 Via Portuense: angolo via L. Kossuth. Pozzo da 52 m. s.l.m.; prof. 18 m. Stratigrafia 0-3 tufo incoerente (Sl3); 3-15 sabbia argillosa; argilla azzurra. Note È segnalata la presenza di una galleria al contatto tra il tufo e la sabbia gialla. H 10/9 a Piazza A. Lorenzini: angolo via L. Angeloni. Pozzo da 45 m. s.l.m.; prof. 11 m. Stratigrafia 0-7 argilla verde giallastra, con venature e strati intercalati sabbiosi (qt); 7-9 argilla giallastra, sabbiosa (qt); 9-11 argilla grigio azzurrastra, compatta (qt). Note È stata incontrata una modesta falda acquifera a circa 7 m. di profondità. Falda acquifera Livello statico: 45 m. s.l.m. H 10/12 b Via A. Matricardi: angolo via dell Imbrecciato. Note Nella zona è segnalata la presenza di gallerie e camere sotterranee di una probabile antica cava di tufo. H 10/13 Via V. Statella Pozzo da 38 m. s.l.m.; prof. 20 m.

15 Stratigrafia 0-3 terreno di riporto; 3-5 limo sabbioso (qt); 5-6 cavità; 6-12 limo sabbioso, scuro (qt); limo argilloso, grigio scuro (qt). H 10/16 Via G. Valli: presso via P. Colonna. Pozzo da 40 m. s.l.m.; prof. 20 m. Stratigrafia 0-6 terreno di riporto; 6-12 limo sabbioso, marrone, avana (qt); sabbia fine, limosa, marrone scuro (qt). H 10/17 a Via V. Statella. Pozzo da 38 m. s.l.m.; prof. 20 m. Stratigrafia 0-3 terreno di riporto; 3-6 limo argilloso, grigiastro (qt); 6-7 cavità; 7-10 limo argilloso, grigiastro (qt); sabbia fine, limosa, debolmente argillosa, marrone (qt); limo argilloso (qt). H 10/19 Via G. Valli: angolo vicolo di Vigna Rosati. Note Nella zona esisteva un antica cava di ghiaia i cui lavori si svolgevano in sotterraneo. H 10/21 Via dell Imbrecciato: angolo via Santorre di Santarosa. Pozzo da 55 m. s.l.m.; prof. 20 m. Stratigrafia 0-3 terreno vegetale e terreno di riporto e forse un livello di tufo (Sl3); 3-5 sabbia gialla con un livello di tartaro ; 5-14 argilla gialla; alternanza di strati di argilla e sabbia. Note A 12 m. di profondità è stata raggiunta una piccola falda acquifera. Falda acquifera Livello statico: 36 m. s.l.m. H 10/24 Via Portuense: angolo via del Trullo. Pozzo da 22 m. s.l.m.; prof. 22 m. Stratigrafia 0-16 argilla limosa (qa); ghiaia, sede di una modesta falda acquifera (qt). H 10/25 Via P. Baffi. Pozzo da 32 m. s.l.m.; prof. 20 m. Stratigrafia 0-2 terreno di riporto; 2-9 sabbia limoso argillosa, avana (qt); 9-12 limo sabbioso, argilloso (qt); ghiaia con sabbia (qt). H 10/29 Via della Magliana Nuova: angolo con via di Villa onelli. Pozzo da 13 m. s.l.m.; prof. 15 m. Stratigrafia 0-6 limo argilloso sabbioso (qa); 6-7 limo sabbioso, grigio scuro (qa); 7-12 argilla limosa, grigio scura (qa);

16 12-14 argilla grigio scura, con abbondanti resti vegetali (qa) limo argilloso, scuro (qa). Note A m. 14 di profondità è stata incontrata una falda acquifera. Falda acquifera Livello statico: -3 m. s.l.m. 4.2 Descrizione idrogeologica dell area Per l aspetto idrogeologico, come dagli studi effettuati da Funiciello & Giordano nel 2005, dalla carta idrogeologica redatta dal Ventriglia e dalla carta stessa del VX Municipio G9.3.10, la superficie della zona è dominata da terreni permeabili per porosità da poco a mediamente permeabili. L'aspetto idrogeologico è da tenere in considerazione soprattutto nel caso di opere che comportano un drenaggio della falda esistente. I corsi d acqua maggiori sono il Fosso di Galeria ad ovest ed il Fosso della Magliana più ad est, ambedue affluenti del Tevere. Questi hanno una direzione prevalente N-S e ricevono gli apporti di numerosi fossi di direzione, grosso modo, NE-SO che, con le loro incisioni abbastanza profonde danno all intera area un aspetto caratteristico con rilevi allineati, lunghi e stretti. I principali tributari del Fosso di Galeria sono, da nord a sud: Fosso di Campo, Fosso di Pantano del grano, Fosso di S. Maria Nuova. I principali affluenti del Fosso della Magliana sono: Fosso di Marmo Nuovo, Fosso di Mimmoli, Fosso di Montespaccato, Fosso di Acquafredda, Fosso di Bravetta. Il Fosso Galeria è considerato dall Autorità di bacino ad alto rischio idraulico, specialmente nella parte terminale del suo corso. Questa zona si caratterizza per la presenza di una serie sedimentaria sabbio-ghiaiosa sottoposta ad una successione vulcanica piroclastica ricollegabile al vulcanismo sabatino. 4.3 Caratteri geomorfologici dell area La morfologia del territorio comunale di Roma è stata influenzata in maniera diretta sia dalle vicissitudini geologiche del Pleistocene che dai corsi d acqua, primo tra tutti il Tevere, che con l incessante attività erosiva, di trasporto e deposito, hanno modellato i rilievi e agito sulle valli e sulle pianure, modificandole continuamente. Le caratteristiche morfologiche del territorio comunale di Roma sono, nel loro insieme, abbastanza uniformi. Nell area romana è presente in maniera pressoché continua una copertura di terreni di origine vulcanica che ha coperto, e spesso mascherato, i preesistenti terreni sedimentari. Su questa copertura, con l erosione e il successivo colmamento delle valli, eventi legati all ultimo glaciale,

17 verificatosi in un arco di tempo tra i e i anni or sono, si è impostato un sistema idrografico molto ben sviluppato il cui asse drenante principale è il Tevere con i suoi affluenti. La morfologia, relativamente giovane, risente, soprattutto nella porzione occidentale del territorio, della presenza dei terreni vulcanici a tetto, terreni generalmente lapidei, o comunque coesivi, ricoprenti terreni a bassa coesione e facilmente erodibili. Ciò caratterizza gran parte dei rilievi che mostrano abbastanza spesso cigli di scarpata netti con pareti a pendenza elevata. La presenza di ottimi materiali da costruzione (tufi, pozzolana, lave, sabbia, ghiaia e argilla) e la presenza di Roma e di altri centri abitati importanti hanno favorito lo svilupparsi di una intensa attività di escavo. Tale attività ha notevolmente alterato settori importanti del territorio, particolarmente negli immediati dintorni della città di Roma, ma anche attorno ai centri abitati minori. La serie sabbiosa e ghiaiosa è stata sin dall antichità oggetto di escavo per la produzione di inerti. Le vecchie cave, ormai esaurite, sono spesso ricolmate, però solo parzialmente, con materiali inerti e con i derivati dello scavo della scoperta delle vecchie e nuove attività di scavo. Poiché si tratta di riporti di età molto recente fino all attuale, l assestamento per consolidamento dei terreni si presenta lento e costante nel tempo. In caso di carichi concentrati, anche modesti, la consolidazione si accentua con cedimenti per lo più disuniformi in ragione delle caratteristiche disomogenee del terreno di colmata. Infine, al contatto tra le aree oggetto di scavo e quelle ricolmate si potranno avere salti morfologici importanti, qualche rara volta nascosti sotto la coltre dei riporti. Attorno al centro storico di Roma, ma anche intorno a centri periferici del Comune, in epoca antica sono stati scavati ambienti e lungo cunicoli a scopo culturale. La gran parte di questi è stata esplorata, ma ancora oggi si rinvengono ambienti ipogei mai segnalati. L escavazione si è sviluppata spesso in sotterraneo con la creazione di gallerie alte e ramificate anche su più livelli. La ricostruzione topografica di tale rete di cunicoli e gallerie è impossibile. Esistono parziali rilievi per le aree di recente urbanizzazione e per alcune aree del centro storico. Per il resto, l individuazione delle zone ove possono essere presenti gallerie non può che essere delegata alla geologia e alla geomorfologia. Lungo le valli, ove le pozzolane e il tufo litoide erano ricoperti da coltri di spessori importanti di terreni di scarso interesse, l escavazione avveniva in galleria. Se in tali aree vi sono indicazioni della presenza di ipogei è possibile, se non probabile, che esistano gallerie che possono estendersi per molti chilometri. Le cave a cielo aperto sono spesso ricolmate con materiali di riporto di varia natura a volte con caratteristiche tecniche pessime che a contatto con le pareti dei fronti di scavo e possono determinare cedimenti differenziali.

18 Talora, negli anni passati, sembra che si sia verificato il caso che per il ritombamento abbiano usato anche rifiuti, sia inerti che RSU. Poiché si tratta di riporti molto recenti, l assestamento per compattamento dei terreni, anche senza carichi, si presenta lento e costante nel tempo. In caso di carichi concentrati, anche modesti, la velocità di compattazione aumenta, ma cresce per lo più in modo disuniforme in ragione delle caratteristiche disuniformi del terreno di colmata. Al termine di questo recupero ambientale si hanno delle aree, più basse rispetto al rilievo originale, costituite da terreni molto comprimibili e con caratteristiche tecniche spesso molto scadenti e soggette a frane e scoscendimenti Su queste aree i rischi di dissesti e cedimenti sono molto alti. 4.4 Elementi geomorfologici che possono destare preoccupazione In termini generali i principali elementi geomorfologici messi in luce che possono destare preoccupazione ai fini urbanistici vengono appresso descritti Cavità sotterranee Il sottosuolo del territorio romano è interessato da numerosissime cavità sotterranee di varia origine e dalle diverse funzioni (cave, catacombe e, soprattutto nella porzione della città storica, cunicoli idraulici, ipogei ed altro). Gli studi e gli scavi archeologici condotti sulla città storica e le opere infrastrutturali e di urbanizzazione della nuova città hanno portato alla scoperta ed alla delimitazione, in alcuni casi esatta ed in altri ipotizzata, di cavità, che possono essere sia puntuali, come singoli o luoghi di culto, che ramificate e dicotomizzate in una rete ben sviluppata ad occupare una vasta area, come reti fognarie, catacombe o cave. Le volte di queste cavità per cause naturali, e ancora di più se sollecitate, possono crollare provocando dei risentimenti e danni anche notevoli sulla superficie. Lo studio condotto da Ventriglia per l Ammnistrazione Provinciale di Roma ha permesso di censire numerose aree dove sono state segnalate cavità sotterranee come si evidenzia nello stralcio riportato, mostrando a ridosso di Viale Prospero Colonna perimetrazioni relative a Zone nelle quali è molto probabile l esistenza di cavità sotterranee nelle rocce sedimentarie. Infatti sono abbondanti le segnalazioni di cavità sotterranee con estensione direttamente accertata e di gruppi di cavità tra loro ricollegabili.

19 Di seguito si riporta parte del cap da CAVITA SOTTERRANEE Ugo Ventriglia Geologia del territorio del Comune di Roma Provincia di Roma CAVE SOTTERRANEE NELLE VULCANITI Le pozzolane ed i tufi per le loro buone qualità sin dall antichità sono stati coltivati con cave non solo a cielo aperto, ma anche in sotterraneo. Si sono così venute a creare o delle grandi camere sotterranee, comunicanti fra loro, il cui tetto è sostenuto soltanto da pilastri disposti, in genere, senza alcuna regola od una fitta rete di gallerie disposte in modo da realizzare maglie nella maggior parte dei casi irregolari. Per la notevole potenza delle singole formazioni ed anche perchè vi erano più litotipi utilizzabili, si riscontrano oggi più ordini sovrapposti di gallerie e, per la maggior parte dei casi, non vi è corrispondenza in verticale fra i pilastri dei diversi livelli. Le estrazioni delle piroclastiti con cave in sotterraneo sono state spinte in profondità il più possibile secondo le condizioni locali. In alcuni casi esse hanno raggiunto la falda acquifera che ha impedito il loro ulteriore approfondimento. Non è possibile fornire le esatte ubicazioni, estensioni, profondità ed altezze di tutte le cavità esistenti nelle vulcaniti nel sottosuolo del Comune di Roma e non soltanto perchè sono numerosissime, ma soprattutto sia perchè nel corso dei tempi si è perduto il ricordo della loro esistenza e sia perchè in molte cave franamenti e zone pericolanti ne hanno reso impossibile il rilevamento. Si può fornire soltanto un elenco delle zone particolarmente interessate dalla presenza di tali cavità sotterranee; soltanto in alcuni casi si possono fornire più dettagliate indicazioni sulla base di quanto acquisito con sondaggi, indagini geofisiche di superficie, rilevamenti topografici di vuoti accessibili, ecc. Nell elenco dei sondaggi e sezioni stratigrafiche sono indicati tutti i punti nei quali è stata riscontrata, con sondaggi, indagini geofisiche e rilevamenti diretti, la presenza di cavità sotterranee, ma è ovvio che in altri punti ne possono esistere altre che attualmente non è stato possibile accertare. Da quanto finora acquisito risulta comunque che in tutta la zona interessata dai tufi e dalle pozzolane dovute all attività del vulcano Laziale e dove questi prodotti hanno sufficienti spessori è stata accertata la presenza di vecchie lavorazioni in sotterraneo e che quindi in tutta la zona e non soltanto nei punti esplorati è probabile o molto probabile la presenza di cavità sotterranee. Per la zona più settentrionale del territorio del Comune di Roma, ove sono presenti i prodotti dell attività dei vulcani sabatini, mentre ove assumono importanza la pozzolana nera ed il tufo grigio granulare litoide esistono ancora vuoti in forma di gallerie piuttosto ristrette, ove invece prevale il tufo stratificato di Sacrofano (Sl3) ed il tufo stratificato varicolore de La Storta (Sg1) i vuoti o mancano del tutto o si riducono a cunicoli la cui funzione è stata, probabilmente, quella di drenaggi d acqua. SI riporta la pianta delle Cavità sotterranee presso la via Portuense nel comprensorio di via Vigna Pia, nella zona tra via di Vigna Pia e la ferrovia. Coltivazione eseguita con il sistema dei pilastri abbandonati corti.

20 Al paragrafo ZONA PORTUENSE riporta: In via G. Valli, viale P. Colonna e vicolo di Vigna Rosati, ai piedi del rilievo di quota 60 m. s.l.m., è stata accertata la presenza di gallerie di un antica cava di ghiaia (qt) i cui lavori si svolgevano esclusivamente in sotterraneo. Altre cavità sono collegate alla presenza di Catacombe Nel XV municipio sono stati censiti due casi di dissesto. Inoltre sull area è stata svolta una relazione mappa di rischio geotecnica Università Roma Tre - ingegneria per la protezione del territorio dai rischi naturali docente dott. Guido Giordano, in cui è stato valutato il rischio geotecnico sul XV e sul XVI municipio identificate nella carta geologica di Funiciello & Giordano del 2005 dalla zona CTR Anche questo lavoro, porta alle conclusione che l area è a rischio geotecnico avvalorando ulteriormente le criticità che andiamo denunciando circa le problematiche di cedimento delle fondazioni e della presenza di cavità sotterranee.

21 4.4.2 Stabilità Gli unici piccoli eventi franosi conosciuti sono ubicati all interno della città (Monteverde, Viale Tiziano, Campidoglio). Fattori di instabilità sono attribuibili alla presenza di numerosi cigli di scarpate, sia di origine naturale che antropica, che, ancorché si presentino attualmente in equilibrio, potrebbero, se sottoposti a sollecitazioni, presentare dei problemi di rischio. Nella carta geomorfologia in prossimità di V. Prospero Colonna si segnala la presenza di uni ciglio di scarpata. Si allegano gli elaborati grafici: stralcio della CARTA GEOMORFOLOGIA - XV Municipio G del PRG di Roma Dipartimento alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio Stralcio CARTA GEOLOGICA del Comune di Roma a cura di Renato Funiciello e Guido Giordano Università Roma TRE del 2005 stralcio della CARTA IDROGEOLOGICA - XV Municipio G del PRG di Roma Dipartimento alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio stralcio della CARTA DELLE CAVITA SOTTERRANEE dell Amministrazione Provinciale Ugo Ventriglia stralcio della CARTA UBICAZIONE SONDAGGI E DELLE SEZIONI STRATIGRAFICHE dell Amministrazione Provinciale Ugo Ventriglia

22 5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Da quanto sopra esposto, nell area di studio vi è la presenza di condizioni e situazioni sfavorevoli che rendono inopportuna qualunque ipotesi di edificabilità e che comunque impongono l esecuzione di studi di gran dettaglio, dovuti a: presenza di cigli di scarpata e/o di versanti a scarsa stabilità potenziale, presenza di terreni a scarse o pessime caratteristiche tecniche, eventualmente peggiorate dalla presenza di una falda idrica subaffiorante, contatti stratigrafici tra terreni a litologia e caratteristiche differenti, presenza di accumuli di terreni di riporto, possibilità di incontrare cavità sotterranee, ecc.. Pertanto per tali criticità eventuali interventi progettuali o infrastrutturali andrebbero ad aggravare il problema del pericolo e del rischio preesistente sull'area soprattutto nell interazioni con le cavità. Problemi che per essere studiati richiedono indagini ed interventi molto impegnativi ed onerosi sotto l'aspetto economico con la necessità dell'intervento e il coordinamento e responsabilità dell'autorità pubblica dato l'impegno finanziario legato agli accertamenti di dettaglio, a più precise valutazioni del rischio e alla scelta degli interventi di consolidamento più idonei. Le conseguenze di crolli sotterranei dovuti a variazioni dello stato tensionale sono spesso oggetto di notizie di cronaca. I volumi vuoti sono generati o da improvvisi crolli verificatisi durante le fasi di scavo o dall azione erosiva dell acqua. Uno degli elementi messi in luce con gli studi di carattere geomorfologico è la presenza di cigli di scarpata. Salti morfologici che possono rivelarsi potenzialmente instabili specialmente se gravati dal carico di eventuali manufatti. Le indicazioni fornite dal presente studio, tenuto conto della scala di indagine, sono puramente di carattere generale e dovranno essere validate, laddove necessario, da accurati studi di verifica di stabilità dei versanti condotti attraverso indagini specifiche di tipo geologico, geognostico e geotecnico. All interno del territorio esistono aree con terreni di scarse o pessime caratteristiche tecniche riconducibili, soprattutto, ai depositi costieri ed alle alluvioni. In linea di massima su tali terreni sono da evitare fondazioni dirette così come i movimenti terra di una certa importanza che saranno subordinati all esecuzione di accurati studi preliminari. A riguardo anche Ventriglia nel capitolo II in I problemi geotecnici nello sviluppo urbano nell ambito del comune di Roma, fornisce indicazioni sulle caratteristiche fisico meccaniche dei terreni ed in merito alla formazione dei depositi alluvionali sulla quale è ubicata l area in esame, riporta: ALLUVIONI COME TERRENI DA FONDAZIONE Per quanto riguarda le alluvioni come terreno da fondazione può senz altro affermarsi che esso è il peggiore fra quelli esistenti nell ambito della città di Roma.

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...

Dettagli

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMMITTENTE: MANCINELLI GIUSEPPINA OPERA DELL INGEGNO RIPRODUZIONE VIETATA OGNI

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata a nord degli abitati di Porotto e Cassana, nel Comune di Ferrara, confina a nord

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO Il territorio comunale di Capestrano è compreso, dal punto di vista cartografico, nel Foglio della Carta Geologica di Italia n. 146 Sulmona scala 1 : 100.000 e nel Foglio della

Dettagli

Report di evento Crollo in Via Dall Ongaro, Monteverde, Roma.

Report di evento Crollo in Via Dall Ongaro, Monteverde, Roma. Report di evento Crollo in Via Dall Ongaro, Monteverde, Roma. Il 26 marzo 2015, intorno alle ore 12.00, è avvenuto il crollo di una porzione del versante, alto una decina di metri, prospiciente il giardino

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

Committente: Comune di Flero. Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine

Committente: Comune di Flero. Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine Committente: Comune di Flero Cantiere: via Paine Flero (BS) Progetto: Riqualificazione e ampliamento della scuola materna in via Paine ------------------------------------------------------------------

Dettagli

Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione di edifici strategici e monumentali

Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione di edifici strategici e monumentali INGV - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti Dipartimento di Ingegneria Strutturale Politecnico di Milano Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione

Dettagli

ALL. A AFFIDAMENTO DEI RILIEVI TOPOGRAFICI DI UN AREA COMPRESA NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ROMA CAPITOLATO TECNICO

ALL. A AFFIDAMENTO DEI RILIEVI TOPOGRAFICI DI UN AREA COMPRESA NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ROMA CAPITOLATO TECNICO ALL. A AFFIDAMENTO DEI RILIEVI TOPOGRAFICI DI UN AREA COMPRESA NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI ROMA CAPITOLATO TECNICO Indice 1 PREMESSA... 3 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO TECNICO... 3 3 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO...

Dettagli

L evoluzione del reticolo idrografico

L evoluzione del reticolo idrografico L evoluzione del reticolo idrografico romano e l urbanizzazione Uno studio dell uso del suolo in relazione al reticolo secondario del settore sud-est della Capitale, dall Unità d Italia ad oggi I depositi

Dettagli

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA 5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Comprensorio PIAGGE SAN SALVATORE si estende a Sud del centro urbano della Città, lungo

Dettagli

SCHEDA RILEVAMENTO DANNI EDIFICI

SCHEDA RILEVAMENTO DANNI EDIFICI SCHEDA RILEVAMENTO DANNI EDIFICI SEZIONE 1 Identificazione e descrizione edificio Scheda n. Data Provincia: Comune: Frazione/Località: INDIRIZZO 1 via 2 corso 3 vicolo 4 piazza 5 altro (Indicare: contrada,

Dettagli

TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008

TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008: Art. 100 Piano di Sicurezza e Coordinamento comma 1: il Piano di Sicurezza e Coordinamento è corredato..da una tavola tecnica

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni

COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni Norma di riferimento: D.g.r. 30 novembre 2011 - n. IX/2616 Aggiornamento dei Criteri

Dettagli

Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma

Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma Carlo Rosa* *Fondazione Ing. C. M. Lerici Politecnico di Milano Istituto Italiano di Paleontologia Umana Il Piano Parcheggi di Roma: problematiche geologiche,

Dettagli

FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO

FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE N. 24 SCILLATO-CALTAVUTURO Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio

Dettagli

Fondazioni a platea e su cordolo

Fondazioni a platea e su cordolo Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata

Dettagli

PIANO DI COLTIVAZIONE 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

PIANO DI COLTIVAZIONE 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO PIANO DI COLTIVAZIONE 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO Le caratteristiche topografiche e geometriche delle aree interessate dal piano di coltivazione si possono rilevare mediante l esame delle planimetrie, delle

Dettagli

PROVINCIA DI PERUGIA INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE GENERALE DI FATTIBILITA

PROVINCIA DI PERUGIA INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE GENERALE DI FATTIBILITA Dott. Geol. Antonio Forini Dott. Geol. Sara Serena Fabris Dott. Geol. Carlo Ricci PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI BASTIA UMBRA INTEGRAZIONE ALLA RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE GENERALE DI FATTIBILITA PIANO

Dettagli

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle

Dettagli

RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA

RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA **** 1. PREMESSA Gli interventi previsti dal presente progetto sono inseriti nei finanziamenti di cui al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n 2012 del 27/11/2012,

Dettagli

Manutenzione straordinaria del Torrente Salsero

Manutenzione straordinaria del Torrente Salsero PREMESSA Il presente progetto prende le mosse da un finanziamento per complessivi 367.021,00 necessario la manutenzione straordinaria del Rio Salsero e cofinanziato dalla Regione Toscana, Provincia di

Dettagli

Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) (ART.1 D.L. 180/98 CONVERTITO CON MODIFICHE CON LA L.267/98 E SS.MM.II.

Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) (ART.1 D.L. 180/98 CONVERTITO CON MODIFICHE CON LA L.267/98 E SS.MM.II. REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AMBIENTE Servizio 3 "ASSETTO DEL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO (P.A.I.) (ART.1 D.L.

Dettagli

Zone di Protezione delle acque sotterranee: aree di ricarica nel territorio di pedecollina- pianura della Provincia di Bologna.

Zone di Protezione delle acque sotterranee: aree di ricarica nel territorio di pedecollina- pianura della Provincia di Bologna. Bologna, 29 Maggio 2 0 0 8 Zone di Protezione delle acque sotterranee: aree di ricarica nel territorio di pedecollina- pianura della Provincia di Bologna. Paolo Severi, Luciana Bonzi Servizio Geologico,

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione

Dettagli

ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO

ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO SECONDA SESSIONE 2012 PRIMA PROVA SCRITTA Tema n. 1 Aspetti geologici, minero-petrografici e normativi relativi alle attività

Dettagli

SCHEDA DI FATTIBILITA IDRAULICA, GEOMORFOLOGICA E SISMICA Identificativo schede tecniche D1 Via Cantagallo Cimitero di Figline Inquadramento

SCHEDA DI FATTIBILITA IDRAULICA, GEOMORFOLOGICA E SISMICA Identificativo schede tecniche D1 Via Cantagallo Cimitero di Figline Inquadramento Identificativo schede tecniche D1 Ubicazione Via Cantagallo Cimitero di Figline Inquadramento territoriale da P.S. Ambito agrario storico Geologia e litologia Terreni lapidei : Gabbri Aree di bordo valle

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti) PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti) PROGETTO ESECUTIVO Dott. Ing. FRANCO VALLEGRA 20015 PARABIAGO - Via Mari, 23 Tel. e Fax. 0331-553387 COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti)

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010 DIRETTIVE PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE E SISMICHE AI SENSI DELLE NTC, D.M. 14.01.2008, E DELLA NORMATIVA NAZIONALE E PROVINCIALE COLLEGATA DOCUMENTO DI SINTESI Trento, Bolzano,

Dettagli

PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3 VALUTAZIONI LITOLOGICHE

PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3 VALUTAZIONI LITOLOGICHE PROVA PENETROMETRICA STATICA CPT 3 VALUTAZIONI LITOLOGICHE - note : - scala vert.: 1 : 100 m Rp/RL (Litologia Begemann 1965 A.G.I. 1977) Rp - RL/Rp (Litologia Schmertmann 1978) Torbe ed Limi ed Limi sabb.

Dettagli

DETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL 02.10.2012

DETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL 02.10.2012 AUTORITà DI BACINO DETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL Oggetto: Comune di Arzana - Studio di compatibilità geologica e geotecnica ai sensi dell art. 31 comma 6 lett. a delle N.A. del PAI inerente

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele Marinaccio Il Colombario Costantiniano è situato nel

Dettagli

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica 20 ottobre 2004 Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Norme di Attuazione: Titolo 6 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 2 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

Urbino Futuro Srl. Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia. Inquadramento. Introduzione. Descrizione intervento.

Urbino Futuro Srl. Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia. Inquadramento. Introduzione. Descrizione intervento. Urbino Futuro Srl Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia INDICE: Inquadramento Introduzione Descrizione intervento Relazione Dati dimensionali Elaborati grafici illustrativi Rendering

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = 35. 10.00 m. 21.75 m

0.00 m. 1,75 m. ghiaiosa); γ 3 = 14,5 kn/m 3 c = 0 kpa ϕ = 35. 10.00 m. 21.75 m ESERCITAZIONE n. 5 Carico limite di un palo trivellato Si calcoli, con le formule statiche, il carico limite di un palo trivellato del diametro di 0,4 m e della lunghezza di 11 m, realizzato in un sito

Dettagli

QUESTIONARIO Per l Assicurazione DECENNALE POSTUMA di immobili di nuova realizzazione ad uso esclusivo civile abitazione

QUESTIONARIO Per l Assicurazione DECENNALE POSTUMA di immobili di nuova realizzazione ad uso esclusivo civile abitazione QUESTIONARIO Per l Assicurazione DECENNALE POSTUMA di immobili di nuova realizzazione ad uso esclusivo civile abitazione La Società si impegna a fare uso riservato di queste notizie ed informazioni. È

Dettagli

KAPPAZETA AKTIV CONSOLIDAMENTO FONDAZIONI

KAPPAZETA AKTIV CONSOLIDAMENTO FONDAZIONI 2013 Consolidamento fondazioni di un edificio di culto sito nel Comune di ROCCABIANCA (PR). KAPPAZETA S.P.A. ha consolidato e stabilizzato con la collaborazione dell Impresa Bolsi le fondazioni della Chiesa

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

C1 2 C2 C3 S2 1 5 CPT1 9 S1 3 C4 8 CPT2 6 4 7 PIANTA DI RIFERIMENTO INDAGINI 1) Basilica 2) Edificio del Palladio 3) Edificio di A. Selva 4) Edificio di epoche diverse 5) Edificio di epoche diverse 6)

Dettagli

Indice. Premessa 11. 1.10.2 Permeabilità 37. 1.10.3 Trasmissività 40 1.11 La circolazione idrica nelle rocce 46 1.11.1 Gli acquiferi 48.

Indice. Premessa 11. 1.10.2 Permeabilità 37. 1.10.3 Trasmissività 40 1.11 La circolazione idrica nelle rocce 46 1.11.1 Gli acquiferi 48. Indice Indice Indice Premessa 11 1 Le acque sotterranee 13 1.1 Principali caratteristiche delle acque sotterranee 13 1.2 La circolazione idrica nelle terre sciolte 14 1.2.1 Gli acquiferi 14 1.2.2 Classificazione

Dettagli

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E La presente relazione si riferisce al progetto dell intervento pubblico in attuazione Programmi Urbani Complessi - PUC2 Sistemazione

Dettagli

RELAZIONE RISPOSTA A DOMANDA N. 2. Generalità. Fondazioni. Caratteristiche del terreno

RELAZIONE RISPOSTA A DOMANDA N. 2. Generalità. Fondazioni. Caratteristiche del terreno RISPOSTA A DOMANDA N. 2 RELAZIONE Generalità La presente relazione illustra gli aspetti geotecnici e delle fondazioni relativi alle strutture delle seguenti opere: EDIFICIO SERVIZI BUNKER PROTEXIMETRICO

Dettagli

CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI

CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI PREMESSA Come illustrato dalla figura, le scuole secondarie superiori del I Municipio accolgono studenti residenti in altri municipi in numero multiplo dei residenti.

Dettagli

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA ORDINE DEI GEOLOGI DEL VENETO Venezi a Mestre, 01 febbraio 2014 Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA Valentina Bassan

Dettagli

QUESTIONARIO C.A.R DECENNALE POSTUMA PER LEGGE 210

QUESTIONARIO C.A.R DECENNALE POSTUMA PER LEGGE 210 QUESTIONARIO C.A.R DECENNALE POSTUMA PER LEGGE 210 La Società si impegna a fare uso riservato delle notizie e delle informazioni riportate in questo questionario. 1) Nominativi Contraente Domiciliato in

Dettagli

UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DI TUTELA DEL TERRITORIO DEL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO BACINO OMBRONE- SCALA 1:10.000 TAVOLA 3

UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DI TUTELA DEL TERRITORIO DEL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO BACINO OMBRONE- SCALA 1:10.000 TAVOLA 3 UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DI TUTELA DEL TERRITORIO DEL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO BACINO OMBRONE- SCALA 1:10.000 TAVOLA 3 TAVOLA 4 UBICAZIONE DELL AREA IN CARTA DELLA PERICOLOSITA' GEOLOGICA DEL PIANO

Dettagli

Fondamenti di diritto urbanistico L'attuazione delle previsioni di PRG : Contenuti specifici degli strumenti urbanistici Il Piano di Lottizzazione

Fondamenti di diritto urbanistico L'attuazione delle previsioni di PRG : Contenuti specifici degli strumenti urbanistici Il Piano di Lottizzazione Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2015/2016 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I Fondamenti di diritto urbanistico L'attuazione delle previsioni

Dettagli

b. Discontinue o isolate zattere

b. Discontinue o isolate zattere Ordinarie o continue a.continue travi rovesce platee FONDAZIONI DIRETTE SUPERFICIALI plinti b. Discontinue o isolate zattere a.1 CONTINUE Quando il carico da trasmettere al terreno non è elevato e la struttura

Dettagli

QUESTIONARIO PER L ASSICURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE DI OPERE CIVILI (CONTRACTORS ALL RISKS)

QUESTIONARIO PER L ASSICURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE DI OPERE CIVILI (CONTRACTORS ALL RISKS) QUESTIONARIO PER L ASCURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE DI OPERE CIVILI (CONTRACTORS ALL RISKS) La Società si impegna a fare uso riservato di queste notizie ed informazioni. E impoprtante rispondere

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE

PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE Via Turazza 48, 35128 Padova. Tel./Fax 049 774197. E-mail: albmazzu@libero.it PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 CANALE ALTIPIANO... 2 2.1 TRATTA 1... 2 2.2 TRATTA

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di

Dettagli

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA)

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) 1 - Descrizione dell intervento a difesa del suolo1 Lo scopo dell intervento è quello di realizzare un drenaggio a bassa profondità in trincea

Dettagli

P.I.I. VIA FRIGIA, 19 E VIA RUCELLAI, 34

P.I.I. VIA FRIGIA, 19 E VIA RUCELLAI, 34 P.I.I. VIA FRIGIA, 19 E VIA RUCELLAI, 34 Ricostruzione dell'isolato di via Frigia - via Capelli attraverso la realizzazione di nuova residenza, attività commerciali e un parcheggio pubblico; creazione

Dettagli

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA COMUNE DI CRESPELLANO (Provincia di Bologna) VARIANTE AL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA IN LOCALITÀ CAPOLUOGO COMPARTO EDIFICATORIO N. 11 (C2) RELAZIONE ILLUSTRATIVA LA PROPRIETÀ: Soc. L.

Dettagli

QUESTIONARIO ASSICURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE (CONTRACTORS ALL RISKS)

QUESTIONARIO ASSICURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE (CONTRACTORS ALL RISKS) QUESTIONARIO ASCURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE (CONTRACTORS ALL RISKS) La Società si impegna a fare uso riservato di queste notizie ed informazioni. E importante rispondere a tutte le domande

Dettagli

PALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo

PALO tipo SP VANTAGGI minima quantità di materiale di risulta Ridotto consumo di calcestruzzo PALO tipo SP Il Soil Displacement (SP) è una metodologia di esecuzione del palo di fondazione eseguita senza asportazione di terreno, quindi alternativa ai pali battuti, vibroinfissi e trivellati. La tecnologia

Dettagli

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana.

Fig.1 Mappa freatimetrica a scala regionale dell acquifero non confinato dell alta pianura friulana. ACTION 2: Banca dati e implementazione del GIS, Definizione delle caratteristiche dei siti potenziali per l applicazione del metodo di RA degli acquiferi con particolare attenzione alla metodologia di

Dettagli

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.

Dettagli

QUESTIONARIO PER L ASSICURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE DI OPERE CIVILI (CONTRACTORS ALL RISKS) PARTE I - GENERALITA

QUESTIONARIO PER L ASSICURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE DI OPERE CIVILI (CONTRACTORS ALL RISKS) PARTE I - GENERALITA QUESTIONARIO PER L ASSICURAZIONE TUTTI I RISCHI DELLA COSTRUZIONE DI OPERE CIVILI (CONTRACTORS ALL RISKS) PARTE I - GENERALITA 1) NOMINATIVI a) Committente b) Appaltatore c) Subappaltatori d) Progettisti

Dettagli

Carta M_02 Carta Geomorfologica

Carta M_02 Carta Geomorfologica Carta M_02 Carta Geomorfologica La Carta Geomorfologica è senz altro quella che ha comportato il maggiore sforzo di documentazione e di armonizzazione. Lo scopo della carta è quello di illustrare la dinamica

Dettagli

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n.

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. 98 A seguito dell entrata in vigore della Legge 09.08.2013 n. 98,

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

MANUALE DI MANUTENZIONE

MANUALE DI MANUTENZIONE Comune di Lavello Provincia di Potenza PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 38 D.P.R. 207/10) OGGETTO: Lavori di consolidamento a valle del fabbricato della Protezione Civile COMMITTENTE:

Dettagli

CONSIDERAZIONI GENERALI

CONSIDERAZIONI GENERALI CONSIDERAZIONI GENERALI FUNZIONI DELLE FONDAZIONI La funzione delle fondazioni è quella di trasferire i carichi provenienti dalla struttura in elevazione al terreno sul quale l edificio poggia. La scelta

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO (articolo 70 della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22 articolo 64 della

Dettagli

Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo. Fase Conoscitiva

Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo. Fase Conoscitiva Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo Fase Conoscitiva Quali fattori vanno analizzati La fase conoscitiva analizza: Realtà geoterritoriale (quadro strutturale) Quadro Urbano (infrastrutture, edificato,

Dettagli

COMUNE DI ARICCIA PROVINCIA DI ROMA ORDINANZE

COMUNE DI ARICCIA PROVINCIA DI ROMA ORDINANZE COMUNE DI ARICCIA PROVINCIA DI ROMA ORDINANZE Ordinanza n 134 del 05/09/2012 OGGETTO: ORDINANZA A TUTELA DELLA PUBBLICA E PRIVATA INCOLUMITA' PER LA VERIFICA STRUTTURALE DEL MURO DI SOSTEGNO SUL LATO DI

Dettagli

RELAZIONE GEOTECNICA

RELAZIONE GEOTECNICA RELAZIONE GEOTECNICA GENERALITA La presente relazione ha come oggetto l analisi delle caratteristiche stratigrafiche e la determinazione dei parametrici geotecnici relativamente alle opere di allargamento

Dettagli

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI ARCHITETTONICO NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI STRUTTURALE Pagina 1 di 9 Sommario SOLUZIONE TIPO :... 3 VANTAGGI RISPETTO AL SISTEMA USUALE DI CAPANNONI PREFABBRICATI :... 6 SCELTA TIPOLOGIA

Dettagli

Tubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.

Tubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza. Tubi di Drenaggio DRENAGGIO dei TERRENI L adozione dei tubi Spirodrain è la miglior soluzione per risolvere qualsiasi problema di drenaggio dei terreni e di raccolta delle acque sotterranee. I tubi Spirodrain

Dettagli

I lavori di conservazione e consolidamento e la capacità di RAS di prendere gestione diretta di scavi dipendono su questi interventi.

I lavori di conservazione e consolidamento e la capacità di RAS di prendere gestione diretta di scavi dipendono su questi interventi. 1 POR (Piano Operativo Regionale) 2008-2013 Fondamento logico di Sequenza di Lavoro Questi progetti dal POR seguono e espandano i seguenti interventi gia eseguiti o in corso per valorizzare il sito archeologico:

Dettagli

COMUNE DI MONTEGIORGIO

COMUNE DI MONTEGIORGIO COMUNE DI MONTEGIORGIO (Provincia di ASCOLI PICENO) STUDIO PRELIMINARE DI FATTIBILITA FINALIZZATO ALL AMPLIAMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE ROSSETTI Località: Via Faleriense Est, 81 63025 Montegiorgio (AP)

Dettagli

Principali tipologie di terreno

Principali tipologie di terreno Principali tipologie di terreno Terreni derivati da rocce sedimentarie (NON COESIVI): Sabbie Ghiaie Terreni derivati da rocce scistose (COESIVI): Argille Limi Terreni di derivazione organica: Torbe Terreno

Dettagli

FONDAZIONI SUPERFICIALI

FONDAZIONI SUPERFICIALI FONDAZIONI SUPERFICIALI Una fondazione superficiale trasmette i carichi della struttura agli strati di terreno in prossimità del piano campagna. In generale il terreno può sopportare tensioni molto minori

Dettagli

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2

UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2 UNITÀ ABITATIVA SITA IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int. 2 E POSTO AUTO SCOPERTO SITO IN Roma, Via Monti Parioli n.62, scala A, piano terra, int.1 2. DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE

Dettagli

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali...

1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali... 1 Relazione Generale sull Intervento... Determinazione dei parametri geotecnici... 3 Normativa di riferimento...3 4 Relazione sui materiali...3 5 Verifiche statiche...4 5.1 Formule di calcolo delle azioni...4

Dettagli

Microzonazione sismica e forti stratificazioni antropiche

Microzonazione sismica e forti stratificazioni antropiche Microzonazione sismica e forti stratificazioni antropiche Seismic microzonation and thick anthropic cover M. Moscatelli (CNR IGAG) in collaborazione con A. Pagliaroli (CNR IGAG) e G. Raspa (SAPIENZA Univ.

Dettagli

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 62 Località:

Dettagli

REGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO UNITA OPERATIVA n 3 EROSIONE COSTIERA Dr.

REGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO UNITA OPERATIVA n 3 EROSIONE COSTIERA Dr. REGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO UNITA OPERATIVA n 3 EROSIONE COSTIERA Dr.ssa DANIELA ALARIO STUDIO EFFETTUATO SULL ISOLA DI MARETTIMO GROTTA CAMMELLO - RIPRESE

Dettagli

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO...

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... 3 5 I CRITERI DEL PROGETTO STRUTTURALE... 4 6 LE FASI REALIZZATIVE...

Dettagli

Lezione 9 GEOTECNICA

Lezione 9 GEOTECNICA Lezione 9 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: g.mitaritonna@poliba.it - Lezione 9 A. Fondazioni su pali: requisiti di progetto B. Tecnologie esecutive nella realizzazione dei pali C. Pali

Dettagli

1. LA MOBILITA ATTUALE NELL AREA DI STUDIO

1. LA MOBILITA ATTUALE NELL AREA DI STUDIO 1. LA MOBILITA ATTUALE NELL AREA DI STUDIO Il settore di città Flaminio Foro Italico è compreso nell ansa del Tevere definita a nord da Piazzale di Ponte Milvio, dal sistema del Foro Italico e dello stadio

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire:

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. Normativa di riferimento: La gestione delle terre e rocce da scavo può avvenire: ISTRUZIONI PER LA GESTIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO Normativa di riferimento: art. 186 del D.Lgs. 152/06 D.G.R.V. N. 2424 del 08/08/2008 art. 20, comma 10-sexies del D.L. 29/11/2008 n. 185 La gestione

Dettagli

1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3. 3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 4 3.1.1 Stabilità...

1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3. 3.1 Sottoprogramma delle prestazioni... 4 3.1.1 Stabilità... PIANO DI MANUTENZIONE PAG 1 SOMMARIO INTRODUZIONE... 2 1 MANUALE D USO... 3 1.1 Descrizione e collocazione dell intervento... 3 1.2 Modalità di uso corretto... 3 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 2.1 Risorse

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Schede delle aree di trasformazione MODIFICATA A SEGUITO DELLE CONTRODEDUZIONI

Schede delle aree di trasformazione MODIFICATA A SEGUITO DELLE CONTRODEDUZIONI Schede delle aree di trasformazione MODIFICATA A SEGUITO DELLE CONTRODEDUZIONI Novembre 2012 INDICE Nuove aree di trasformazione... 3 Ambito A - Residenziale e Commerciale... 4 Ambito B - Residenziale

Dettagli

CREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE.

CREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE. www.systab.it CREPE NEI MURI? CON SYSTAB ELIMINO IL PROBLEMA ALLA BASE CONSOLIDANDO TERRENO E FONDAZIONE. Le crepe nei muri sono un sintomo da non trascurare, spesso legato ad un cedimento del terreno

Dettagli