Come sempre rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi necessità.

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1 Cari docenti, benvenuti alla seconda settimana di attività del modulo Didattica assistita da tecnologie, che descrive un modello per interpretare e progettare la formazione in elearning. Leggete con molta cura le indicazioni per lo svolgimento delle attività (Sez. Compiti): come anticipato, verrete coinvolti per le prossime due settimane in una ATTIVITÀ COLLABORATIVA, il cui obiettivo è la stesura di un documento di progetto completo di un'esperienza didattica online. Potete formare autonomamente i gruppi di lavoro (3-4 persone al massimo) e accordarvi per tutti gli aspetti logistici (suddivisione del lavoro, tempistiche, etc.). E' importante che al termine delle prossime due settimane, ovvero entro domenica 1 marzo, un componente del gruppo pubblichi sul forum la versione finale del documento realizzato. Vi anticipiamo che durante la quarta settimana del modulo avrete modo di sperimentare un'attività di peer review: ciascun gruppo avrà il compito di discutere e analizzare la fattibilità del progetto di un altro gruppo. Si raccomanda la partecipazione attiva e costante di tutti i membri del gruppo e la massima puntualità nella consegna: lavorare ad un'attività collaborativa online è impegnativo, ma siamo certi che saprete affrontare la sfida e sperimentare con successo questa nuova modalità di lavoro! Come sempre rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi necessità. Buona settimana... e coraggio! Attività - II settimana e III settimana Avete a vostra disposizione le prossime due settimane per: studiare i materiali del modulo che vengono pubblicati di volta in volta sulla piattaforma (Sez. Materiali corso / Didattica assistita da tecnologie - II settimana e Didattica assistita da tecnologie - III Settimana). I materiali della II settimana sono già disponibili, mentre quelli della III settimana verranno regolarmente pubblicati lunedì 23 febbraio. lavorare in collaborazione con 3-4 colleghi della propria classe per stendere il documento di progettazione di un'esperienza didattica online a scelta tra: o corsi di recupero per una scuola secondaria di secondo grado; o corso pomeridiano di giornalismo per una scuola secondaria di primo grado. Le specifiche di ciascuna traccia, le modalità di lavoro e gli strumenti di interazione sono descritti nel documento sottostante. N.B. Raccomandiamo di formare, entro sabato 21 febbraio, i gruppi di lavoro e di comunicarli nel forum al tutor della vostra classe. Buon lavoro!

2 Istruzioni per attività collaborativa Tutte le indicazioni per seguire l'attività collaborativa prevista per la II e la III settimana del modulo. Attività collaborativa: progettiamo un corso online La seguente attività dovrà essere eseguita in gruppi di 3-4 corsisti, che dovranno cooperare al fine di stendere un unico documento di progettazione, completo e dettagliato. MODALITÀ Una volta presa visione delle tracce di lavoro sotto riportate, formare dei piccoli gruppi di 3-4 persone, accordandosi sul forum con i colleghi che desiderano svolgere la medesima attività. Per ogni traccia si possono formare più gruppi di lavoro. E preferibile che ciascun gruppo nomini al proprio interno un capogruppo, che avrà il compito di: coordinare i componenti del proprio gruppo, controllandone l organizzazione interna; assicurarsi che ogni partecipante del gruppo assolva al proprio ruolo e che lo sforzo dei vari componenti del gruppo sia valorizzato; assicurarsi che vengano rispettate le scadenze; pubblicare il lavoro finale, previa approvazione di tutti i componenti del gruppo. STRUMENTI Gli strumenti che ciascun gruppo ha a sua disposizione per lavorare sono: il forum (inizialmente per la formazione dei gruppi, successivamente per la pubblicazione el documento finale) la posta elettronica uno spazio condiviso in cui poter lavorare in modo collaborativo al documento. Per esempio: Google Documenti ( uno strumento di interazione sincrona (chat) a vostra scelta tra quelli online gratuiti. Ad esempio: Skype ( MSN Messenger ( Google talk ( Sarà vostra cura scegliere quale strumento utilizzare (sono tutti molto semplici e intuitivi), scambiarvi gli account e decidete tempi e modalità di incontro. Naturalmente, non siete obbligati ad utilizzare tutti gli strumenti proposti, ma solo quelli ritenuti utili ai fini della collaborazione. N.B. Ovviamente, trattandosi di un attività collaborativa sarà necessaria la massima partecipazione di ognuno! TEMPISTICHE Ciascun gruppo ha a propria disposizione due settimane (la seconda e la terza settimana del modulo Didattica assistita da tecnologie) per pubblicare sul forum un documento di progetto definitivo, seguendo una delle tracce sotto riportate. Durante la quarta settimana del modulo a ciascun gruppo sarà assegnato il compito di discutere e analizzare la fattibilità del progetto di un altro gruppo (peer review). L assegnazione sarà effettuata dallo staff e comunicata a tempo debito. Si raccomanda pertanto la massima puntualità nella consegna dei documenti di progetto in modo da non compromettere le attività degli altri gruppi nell ultima fase di lavoro. Infine, durante la settimana di recupero al termine del modulo, chi lo desidera potrà modificare il proprio progetto tenendo conto dei suggerimenti ricevuti dai colleghi o motivare le scelte effettuate avviando discussioni costruttive nel forum. TRACCE DI LAVORO 1. In qualità di esperti di didattica assistita dalle nuove tecnologie avete ricevuto l incarico di progettare la struttura didattica ed organizzativa dei corsi di recupero di una scuola secondaria di secondo grado. Il dirigente scolastico vi ha lasciato massima libertà nella scelta delle modalità di erogazione del corso, purché vengano rispettati i seguenti requisiti: La durata complessiva di ogni corso di recupero deve essere di 50 ore (comprensive di eventuali lezioni in presenza, attività online, esercitazioni individuali, verifiche finali etc.); Le modalità di erogazione possono essere blended, ma almeno il 70% di ciascun corso deve essere erogato in modalità elearning; Il supporto remoto è garantito dai docenti stessi del corso unitamente ad alcuni tutor (ad esempio studenti meritevoli o ex studenti). Il documento di progetto dovrà prendere in considerazione gli aspetti seguenti: PERSONE: a chi sono rivolti i corsi? quali e quanti sono i docenti e i tutor coinvolti? è previsto un supporto tecnico e/o organizzativo? quali modalità di comunicazione ed

3 interazione sono previste tra tutte le persone coinvolte (tra studenti, tra studenti e docenti/tutor/staff, tra membri dello staff )? METODI: quali tipologie di attività ed eventi formativi si intende organizzare? si prevedono lezioni in aula, laboratori, verifiche in presenza, test di autovalutazione, videoconferenze, studio individuale di materiale online etc.? quali tempistiche si prevedono per ciascun evento (cadenza quotidiana, settimanale, mensile )? quali caratteristiche dovranno avere il tutoring e l assistenza da parte dello staff? CONTENUTI: quali sono gli obiettivi generali dei corsi? quali tipologie di contenuti e risorse si intende erogare (materiali cartacei, contenuti multimediali, test online, tutorial, bibliografie, esercitazioni, etc.)? verranno utilizzati Learning Object già esistenti o ne verranno realizzati ad hoc? quali feedback riceveranno gli studenti? Design: il fine della progettazione deve essere quello di integrare attività, risorse e persone (o ruoli) in un disegno organico e adeguato agli obiettivi che il progetto si pone. Se lo ritenete opportuno, potete ispirarvi ad uno degli approcci alla progettazione descritti nella terza parte del modulo (III settimana). Tecnologie: il documento di progetto dovrà specificare quali tecnologie si prevede di utilizzare (Learning Management System, Content Management System, chat, sistemi di webconference, forum, blog, servizi di social network etc.)? Ove possibile, fare riferimento a strumenti specifici di cui già si conoscano caratteristiche, costi, funzionalità etc. N.B. Tutti i requisiti non specificati nello scenario sopradescritto possono essere inventati ed esplicitati nel documento di progettazione per motivare le scelte effettuate. 2. In qualità di responsabili del corso pomeridiano di giornalismo della scuola secondaria di primo grado in cui insegnate, decidete di organizzare per gli studenti più brillanti un esperienza innovativa e coinvolgente. La proposta di massima approvata dal dirigente scolastico prevede le caratteristiche seguenti: La durata complessiva del corso di giornalismo deve essere di 50 ore (comprensive di eventuali lezioni in presenza, attività online, esercitazioni individuali, etc.); Le modalità di erogazione possono essere blended, ma almeno il 50% del corso deve essere erogato in modalità elearning; Il supporto remoto è garantito, oltre che da voi, anche dal docente di Italiano unitamente ad alcuni collaboratori esterni (ad esempio esperti, genitori, altri insegnanti); Al termine del corso gli studenti devono pubblicare il primo numero del giornalino on line della scuola. Il documento di progetto dovrà prendere in considerazione gli aspetti seguenti: PERSONE: a chi è rivolto il corso? quali e quanti sono i docenti e i collaboratori coinvolti? è previsto un supporto tecnico e/o organizzativo? quali modalità di comunicazione ed interazione sono previste tra tutte le persone coinvolte (tra studenti, tra studenti e docenti/esperti, tra membri dello staff )? METODI: quali tipologie di attività ed eventi formativi si intende organizzare? si prevedono lezioni in aula, laboratori (es. webwriting, video/audio editing, podcasting, etc.), attività collaborative online e in presenza, videoconferenze, studio individuale di materiale, etc.? quali tempistiche si prevedono per ciascun evento (cadenza quotidiana, settimanale, mensile )? quali caratteristiche dovranno avere il tutoring e l assistenza da parte dello staff? CONTENUTI: quali sono gli obiettivi generali del corso? quali tipologie di contenuti e risorse si intende erogare (materiali cartacei, contenuti multimediali, tutorial, bibliografie, esercitazioni, etc.)? verranno utilizzati Learning Object già esistenti o ne verranno realizzati ad hoc? quali feedback riceveranno gli studenti? Design: il fine della progettazione deve essere quello di integrare attività, risorse e persone (o ruoli) in un disegno organico e adeguato agli obiettivi che il progetto si pone. Se lo ritenete opportuno, potete ispirarvi ad uno degli approcci alla progettazione descritti nella terza parte del modulo (III settimana). Tecnologie: il documento di progetto dovrà specificare quali tecnologie si prevede di utilizzare durante tutte le fasi del corso (Learning Management System, Content Management System, chat, sistemi di webconference, forum, blog, servizi di social network etc.)? Ove possibile, fare riferimento a strumenti specifici di cui già si conoscano caratteristiche, costi, funzionalità etc. N.B. Tutti i requisiti non specificati nello scenario sopradescritto possono essere inventati ed esplicitati nel documento di progettazione per motivare le scelte effettuate.

4 Materiali di studio Un modello per interpretare e progettare Il modello che viene presentato in queste pagine sintetizza alcuni elementi rilevanti per chi progetta la formazione in elearning. Si tratta di parametri chiave che l'esperienza ha mostrato come decisivi, quelli che non possono essere tralasciati se si vuole raggiungere un risultato di qualità. Questi parametri chiave permettono da un lato di descrivere e analizzare uno scenario di formazione, e dall'altro di progettare senza trascurare variabili importanti. Figura 2.1 Gli elementi chiave di uno scenario elearning Nei paragrafi che seguono cercheremo di illustrare più approfonditamente le tre dimensioni su cui si basa questo modello: le persone; i metodi (attività); i contenuti (obiettivi e risorse). Le persone La formazione vive e ha senso unicamente a servizio delle persone che ne sono coinvolte. Uno scenario d'apprendimento, con o senza tecnologie digitali, si configura principalmente da un lato per il supporto che viene fornito a chi sta imparando, e dall'altro dalle dinamiche di comunicazione che si sviluppano. Le ICT hanno allargato le possibilità di comunicazione nei contesti di formazione, offrendo nuove possibilità e allo stesso tempo ponendo nuovi interrogativi. SUPPORTO. I l supporto a chi apprende è un tratto fondamentale della formazione. La complessità delle situazioni di formazione assistita dalle tecnologie, rende questo aspetto ancora più rilevante. L'assistenza (o tutoring ) si articola su tre livelli, che corrispondono alle tre direttrici fondamentali del modello: 1 Il supporto relativo ai contenuti della formazione garantisce che l'apprendente possa fare domande o chiedere approfondimenti, oppure esprimere le proprie riflessioni a una persona competente. È un tipo di supporto che deve essere affidato a persone competenti in materia e che deve offrire spazi di comunicazione ampi e adeguati alla complessità della materia. 2 Il supporto relativo al metodo è anche fondamentale: diversi studi mostrano che una delle variabili maggiormente discriminanti per il successo dello studio online è l'autodisciplina e il metodo di studio degli studenti. Per questo è importante che gli studenti possano ricevere aiuto da una persona in grado di guidarli nelle attività, per mantenere l'attenzione sugli elementi importanti, per organizzare il lavoro in modo da imparare o produrre quanto richiesto nei termini temporali stabiliti ecc. In questo ruolo contano soprattutto competenze comunicative, di ascolto degli studenti e di organizzazione, che possono anche non essere

5 accompagnate da una conoscenza approfondita della materia di apprendimento. 3 Il supporto tecnologico, infine, è una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la qualità della formazione assistita dalle tecnologie. L'assistenza per problemi tecnologici può spesso essere fornita online, anche se deve prevedere un accesso non tecnologico, proprio perché chi ne avrà bisogno sarà probabilmente ostacolato o intimorito dalle tecnologie. Si tratta inoltre di una funzione che può essere operativamente distinta dagli altri tipi di supporto Principio base: A parità di altre condizioni, tanta più assistenza è disponibile, tanto meglio (ma spesso il costo rende le condizioni non pari). COMUNICAZIONE. Le persone coinvolte in un percorso d'apprendimento e d'insegnamento formano potenzialmente una comunità. La formazione, e quindi l'apprendimento e l'insegnamento, sono attività eminentemente comunicative e sociali. Le relazioni nascono e crescono anche grazie alle possibilità di comunicazione che l'ambiente di formazione mette a disposizione. La ricerca e l'esperienza mostrano che difficilmente le dinamiche comunicative s'innescano senza un'azione proattiva da parte di chi gestisce il corso (Kirschner, Sweller & Clark, 2006); è perciò importante prevedere sia gli strumenti che le attività di comunicazione già in fase progettuale. Inoltre, la gestione delle attività comunicative può rappresentare una grande fonte di costi. Gli strumenti di comunicazione che le tecnologie della comunicazione e dell'informazione offrono per la formazione sono molteplici: forum, chat, blog, wiki, applicazioni voice over IP (VOIP) e altri. Ognuno di essi ha delle caratteristiche proprie, che influenzano la comunicazione (Cantoni & Di Blas, 2006). In particolare possiamo distinguere le tipologie di comunicazione su due assi fondamentali: il tempo e lo spazio. 1 Sulla dimensione del tempo bisogna distinguere tra comunicazione sincrona e asincrona. Una comunicazione sincrona è una comunicazione in cui il messaggio arriva al destinatario nello stesso istante in cui il mittente lo produce; viceversa, una comunicazione asincrona è una comunicazione in cui esiste un intervallo di tempo tra la produzione e la ricezione del messaggio. 2 Sulla dimensione dello spazio dobbiamo invece distinguere fra comunicazione sintopica, che cioè richiede la presenza dei soggetti nello stesso luogo e comunicazione asintopica, o a distanza, in cui i soggetti possono essere in luoghi diversi. Incrociando le due dimensioni possiamo così classificare le forme di comunicazione supportata dalle tecnologie. SINTOPICA ASINTOPICA SINCRONA Chiacchierata Lezione in aula Discussione Videoconferenza Chat Telefonata ASINCRONA Bigliettino in bacheca Sito Web Cartolina postale Tabella Lo spazio nell'apprendimento Inoltre, ogni strumento di comunicazione supporta alcuni codici e tipi di messaggi meglio di altri. Chi usa le tecnologie per formare deve essere ben consapevole delle potenzialità e dei limiti di ogni strumento di comunicazione. Esempio L' supporta principalmente la comunicazione scritta, anche se è possibile inviare immagini o file audio. Lo stesso vale per la chat, ma, mentre l' può essere usata anche per messaggi lunghi e testualmente complessi, la chat è fortemente limitata dalla sua sincronicità, per cui risultano efficaci solo frasi brevi e dirette. Un buon docente sa che per diverse attività bisognerà organizzare strutture di gruppi differenti: il singolo, la coppia, la triade, il piccolo gruppo, il grande gruppo, la classe intera. Ogni configurazione sviluppa dinamiche relazionali e di apprendimento differenti anche in ambienti supportati dalle tecnologie, e online. Ogni strumento di comunicazione deve essere quindi valutato anche a seconda del suo grado di gruppalità. Caratteristiche spaziali e temporali, supporto a codici e tipi di messaggi e gruppalità, sono dunque gli elementi fondamentali che permettono di classificare e quindi di valutare e scegliere i diversi strumenti di comunicazione che le tecnologie mettono a disposizione.

6 Principio base: La comunicazione mediata da computer va pianificata nel dettaglio. Metodi (attività) Fare i formatori, o i progettisti di formazione, significa soprattutto saper definire e proporre un metodo di lavoro tramite il quale gli studenti possano conoscere qualcosa che prima era loro ignoto e sviluppare nuove competenze e una nuova identità. Un metodo formativo si traduce in una serie di attività, di eventi, di esperienze e di occasioni in cui gli studenti possono avvicinarsi ai e manipolare i contenuti della formazione e sviluppare relazioni tra loro e con chi insegna. Come per la comunicazione, la caratteristica più innovativa delle tecnologie digitali applicate alla formazione è quella di allargare i confini spaziotemporali delle attività che si possono svolgere all'interno di un percorso d'apprendimento. SPAZIO. Anche se la formazione a distanza ha una storia ben più antica rispetto a quella delle tecnologie digitali, l'elearning include numerosi strumenti di formazione a distanza. Esempio La videoconferenza permette, per esempio, di collegare sedi remote per un seminario, mentre l'uso di un LMS permette di coordinare attività di formazione tra sedi geograficamente distribuite. La formazione a distanza offre grandi benefici in termini di flessibilità e di accesso. Se da un lato le tecnologie rendono dal punto di vista organizzativo più semplice creare offerte di formazione a distanza e dunque potenziano questi benefici, dall'altro presentano il rischio di trasporre a distanza esperienze formative senza adeguate ragioni, impoverendole. Da questo punto di vista, due sono gli aspetti critici per chi progetta la formazione: la dinamica di embodiment e il potenziale disallineamento dei setting. Chi insegna, non insegna mai solo dei contenuti o dei metodi, ma insegna anche se stesso: l'insegnante in qualche modo incarna ciò che insegna (embodiment). Con la formazione a distanza, e ancora di più con quella mediata dalle tecnologie digitali, si può correre il rischio di trascurare questa dinamica e d'impoverire l'apprendimento, rendendolo impersonale e legato solo ai contenuti. Le potenzialità di comunicazione delle tecnologie tuttavia permettono di costruire ambienti formativi online personalizzati e relazionali con discussioni, interazioni, feedback ecc., che supportino, anche se in maniera differente, la dinamica di embodiment. Il potenziale disallineamento dei setting culturali e mentali è un altro aspetto importante in situazioni di formazione asintopica. Ci si riferisce qui al fatto che una situazione geografica non è definita solo da una latitudine e da una longitudine, ma anche da un contesto culturale, nazionale, ambientale, climatico differente. Esempio Pensiamo a un corso di master online, con studenti in diversi continenti, e immaginiamo un esercizio di simulazione di comunicazione aziendale che dica: La direttrice del vostro dipartimento deve affrontare un'emergenza comunicativa. Come viene interpretato il fatto che il capo del dipartimento sia un donna in un paese di cultura araba? E come viene interpretato invece da uno studente nordamericano? Esempio Un docente potrebbe richiedere ai propri studenti un momento di lettura e di riflessione di un testo impegnativo, ma non è detto che tutti gli studenti abbiano a disposizione un posto tranquillo e silenzioso, in particolare se tra gli iscritti al corso troviamo delle giovani mamme. Principio base: A parità di altre condizioni, tanto più sintopia è disponibile, tanto meglio (ma spesso la distanza e il costo rendono le condizioni non pari). TEMPO. La formazione, anche scolastica, da sempre si avvale di attività sincrone, come la lezione, e asincrone, come i compiti a casa. Le tecnologie digitali permettono però una diversa organizzazione temporale delle attività asincrone, che possono diventare più flessibili e più articolate (Perret-Clermont, 2005). Il compito di chi progetta la formazione è quello di usare coerentemente le varie possibilità in relazione alla strategia del corso, in modo da creare un percorso ordinato e unitario. In particolare possiamo distinguere le attività asincrone in temporali e atemporali. 1 Un'attività asincrona temporale è un'attività che ogni studente può svolgere quando vuole entro un periodo definito, come per esempio un esercizio che deve essere fatto dopo la prima settimana di corso e deve essere consegnato entro una certa data. 2 Un'attività asincrona atemporale è invece un'attività che lo studente può svolgere quando vuole, è il caso specifico del cosiddetto apprendimento just in time. Principio base: A parità di altre condizioni, tanto più sincronia è disponibile, tanto meglio (ma spesso la distanza e il costo rendono le condizioni non pari).

7 Contenuti (obiettivi e risorse) L'ultima dimensione del modello riguarda gli oggetti che prendono parte alla formazione, i materiali didattici e gli strumenti. Parleremo qui di due aspetti particolari multimedialità e interattività che le tecnologie digitali portano nella formazione. MEDIA. Uno degli aspetti maggiormente innovativi delle tecnologie digitali è che permettono di riprodurre con la stessa apparecchiatura e con lo stesso supporto molteplici formati mediali: scrittura, immagini, audio e video. Dal punto di vista della formazione questo significa poter avere a disposizione materiali didattici molto più ricchi, non come contenuti, ma come uso dei media. Esempio Oltre a descrivere un edificio particolarmente interessante dal punto di vista del risparmio energetico, è possibile mostrarne delle immagini e i piani di costruzione e anche svilupparne una visita virtuale. I computer hanno reso facile creare un filmato digitale, o delle immagini, e ancora più facile inserirli in una pagina web per un corso. Ogni medium ha, però, una sua grammatica, suoi generi, sue regole espressive che solo un vero professionista conosce. Esempio Girare un film d'azione non è come girare un documentario e non è come fare un servizio del telegiornale: gli utenti li guarderanno, e li giudicheranno, in maniera diversa. Allo stesso modo, un video o un'immagine per la formazione sarà efficace se rispetterà queste regole e saprà presentarsi nel modo giusto a chi apprende. Nella comunicazione non conta solo la tecnologia, ma soprattutto la progettualità e la conoscenza del linguaggio specifico che si vuole usare. Per questo lo sviluppo di applicazioni elearning è un lavoro interdisciplinare che richiede la capacità di collaborare con figure diverse e complementari. Inoltre, bisogna considerare il contesto di uso dei vari media. Per questo ogni elemento multimediale va inserito nell'architettura di un'applicazione che risponda alle esigenze d'insegnamento e formazione e che s'integri nelle attività didattiche previste. Esempio Un video deve essere scaricato dal web, ma anche usato in classe su televisione. Gli studenti dovranno magari analizzarlo, e avranno quindi bisogno di vedere alcuni dettagli, oppure di poter andare liberamente avanti e indietro. Principio base: L'equazione più multimedia uguale maggior apprendimento non vale come principio assoluto. INTERATTIVITÀ. Interattività è una delle parole meno capite e più bistrattate da che internet si è diffusa. Interattiva è una situazione in cui, alla mia azione come soggetto, ricevo in risposta un feed- back adeguato. Ora, il web è spesso detto interattivo perché, quando l'utente fa click su un collegamento ipertestuale, il sistema risponde mostrandogli una nuova pagina: si tratta a tutti gli effetti di un comportamento interattivo, anche se molto limitato. Una qualunque interazione con un'altra persona comporta un grado d'interattività infinitamente più elevato e significativo. Per questo motivo bisogna avere spirito critico quando si dice che questo CD-rom rende interattivo l'apprendimento. Dopo questa precisazione terminologica possiamo definire dunque l'interattività come il livello a cui un'applicazione o un sistema elearning risponde alle azioni dello studente. Dal punto di vista del progettista elearning, due sono gli elementi che meritano attenta considerazione: 1 Da un punto di vista tecnico, più un'applicazione è interattiva, maggiore è il lavoro di programmazione che essa richiede e quindi più alti sono i costi. 2 Da un punto di vista didattico, vale l'osservazione fatta a proposito della multimedialità: non vale l'equazione più interattivo uguale maggior apprendimento. L'interattività anzi deve sempre essere integrata in un quadro di progettazione formativa: ogni azione che l'utente/studente può compiere nel sistema deve avere un senso rispetto alle attività che si stanno svolgendo e rispetto agli obiettivi didattici stabiliti. Principio base: L'equazione più interattività uguale maggior apprendimento non vale come principio assoluto. Integrazione L'ultimo elemento del modello è costituito dall'elemento chiave dell'integrazione delle risorse in attività significative che permettano alle persone coinvolte di raggiungere efficacemente, efficientemente e con soddisfazione i propri obiettivi d'insegnamento e d'apprendimento. Questa è la finalità che riveste la progettazione nell'elearning. Il progetto del corso online è ciò che fornisce unitarietà e semplifica la complessità della situazione.

8 Quando diciamo progetto, o design, ci riferiamo innanzitutto all'idea guida, alla struttura che integra l'ambiente formativo, sia esso espresso in modo formale o informale su carta, o sia esso solo implicitamente rappresentato nella mente di chi progetta. Il progettare deve produrre uno schema, o blueprint, della formazione, che integri attività, risorse e persone (o ruoli) in un disegno unitario e adeguato agli obiettivi che il progetto si pone. Il progetto ha una valenza anche nei confronti degli studenti: esso rappresenta la visione unitaria del corso che può venir tradotta nel contratto formativo. Dove sono le tecnologie? Seguendo le linee del modello, le tecnologie possono essere descritte come una dimensione trasversale, che interessa simultaneamente tutti i parametri relativi alle persone, alle attività e alle risorse. Esempio La scelta di un particolare LMS o di un sistema di videoconferenza ha un impatto evidente sulla multimedialità e l'interattività dell'esperienza formativa nel suo insieme. Allo stesso tempo, però, condiziona anche i flussi di comunicazione e facilita o complica lo svolgersi di particolari attività formative. Potremmo rappresentarlo come nella figura seguente. Figura Il modello e le tecnologie Nella prospettiva della progettazione, questa relazione ha un duplice aspetto: da un lato chi progetta deve conoscere le tecnologie in modo da saper scegliere quelle più adatte all'esperienza formativa che vuole realizzare; dall'altro, le tecnologie porteranno sempre delle limitazioni alla creatività del progettista. Da questo punto di vista, un buon progetto è sempre un equilibrio fra esigenze e possibilità. Ma oltre a saper scegliere le tecnologie, bisogna anche sapere quando non sceglierle, cioè quando una certa dinamica formativa viene più favorevolmente supportata dall'incontro in presenza, quando questo sia possibile. L'esperienza maturata in questi decenni ha mostrato che le soluzioni estreme ( tutto in aula, oppure tutto online ) sono sempre limitate, mentre la strategia migliore è quella di mettere insieme il meglio delle varie modalità formative a disposizione. Come evoluzione del paradigma elearning si è creato un nuovo termine, blended learning (Ligorio, Cacciamani & Cesareni, 2006), che indica le attività formative che integrano in modo controllato e motivato momenti in presenza e momenti online.

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