Gestione ergonomica del paziente e valutazione del rischio. Nicola Magnavita

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1 Gestione ergonomica del paziente e valutazione del rischio Nicola Magnavita

2 Strumenti ergonomici Per la raccolta di rifiuti e materiale sporco si devono usare carrelli reggisacco del tipo illustrato a fianco

3 Letti Piegarsi per rifare il letto è molto faticoso Letti bassi aumentano il rischio

4 Letti I letti dovrebbero avere altezza regolabile

5 Un letto di altezza regolabile consente ai pazienti semiautosufficienti una rilevante autonomia

6 Sedie Per impedire che le sedie scivolino si usano appoggi in gomma

7 Carrozzine Le carrozzine devono avere corrette caratteristiche ergonomiche

8 Carrozzine/sedie Attrezzature inadeguate aumentano lo sforzo Nell aiutare i pazienti a mettersi a letto non flettere la schiena

9 Nell assistenza al paziente che deve mettersi in carrozzina tenere sempre la schiena diritta

10 Il corretto posizionamento del paziente sul letto richiede due operatori

11 Manovre Nelle sostituzione delle traverse la colonna deve essere tenuta diritta e le braccia estese

12 Manovre Nella movimentazione di pazienti non autosufficienti la schiena deve essere sempre diritta

13 Manovra a spinta Nello spingere un paziente in carrozzina, non flettere la schiena

14 Manovra a traino Trascinare la carrozzina in questo modo è pericoloso: il paziente è instabile

15 Manovra a spinta La schiena dell operatore è dritta C è un completo controllo del movimento

16 Ausili minori Maniglie che aiutano il paziente semiautosufficiente a spostarsi da solo

17 Ausili minori Trapezi o scalette consentono di alzarsi da soli

18 Traverse con manici Aiutano a movimentare i pazienti

19 Ausili minori Cinture con maniglie Consentono una buona movimentazione di pazienti parzialmente non autosufficienti

20 Muoversi da/verso il letto Porre la cintura dietro le gambe, eventualmente una seconda dietro le spalle

21 Alzare/abbassare Porre la cintura attorno ai fianchi, o una seconda cintura dietro le spalle

22 Sollevare La cintura con maniglie viene posta sotto le cosce

23 Alzare da terra o dalla carrozzina Usare una cintura posta dietro i glutei ed eventualmente una seconda sotto le gambe

24 Dalla carrozzina al letto Le cinture aiutano a sostenere il tronco e le gambe

25 Girare il paziente Le cinture o maniglie con traverse facilitano la rotazione

26 Girare il paziente far flettere la gamba dal lato opposto

27 Girare il paziente tenendo sempre la schiena diritta

28 Telini ad elevato scorrimento Tirare su un paziente

29 Riposizionare un paziente

30 Girare un paziente

31 telo ad alto scorrimento facilita la rotazione dei pazienti

32 facilita anche i movimenti in verticale di pazienti parzialmente autosufficienti

33 I sollevatori Numerosi dispositivi in commercio consentono la mobilizzazione dei pazienti totalmente o parzialmente non autosufficienti

34 Esempi

35 Esempi

36 Valutazione del rischio di movimentazione pazienti L indice MAPO

37 MAPO (NC/OP * FS + PC/OP * FA) * FC * FAMB * FF

38 Fattori determinanti del rischio Il principale fattore è il rapporto tra il numero di pazienti da mobilizzare e gli operatori addetti a tale compito. L indice MAPO (Movimentazione e Assistenza Pazienti Ospedalizzati) si basa in primo luogo su tale fattore.

39 Carico di lavoro NC/OP Numero medio di pazienti Non Collaboranti/ Numero medio di Operatori nei tre turni PC/OP Numero di paz. Parzialmente Collaboranti/ Numero medio di Operatori nei tre turni

40 Fattori di correzione Sollevatori Numero sufficiente di sollevatori (almeno 1 ogni 8 pazienti non collaboranti) Adeguatezza tecnica per il tipo di pazienti Buono stato di manutenzione Adeguatezza alla caratteristiche ambientali delle stanze

41 Sollevatori La presenza di sollevatori in numero sufficiente ed efficienti riduce il rischio (fattore 0,5) L insufficienza o inadeguatezza dei sollevatori aumenta il rischio (fino a 4 volte)

42 Fattori di correzione Ausili minori La presenza di teli ad alto scorrimento, cinture ergonomiche, rulli o altri presidi dimezza il rischio causato da pazienti parzialmente collaboranti

43 Carrozzine Devono essere numericamente pari almeno alla metà dei pazienti non autosufficienti Devono avere buone caratteristiche ergonomiche (braccioli removibili, schienale non ingombrante, buona frenabilità, larghezza <70 cm) Il rischio risulta ridotto (0,75) se le carrozzine sono buone e sufficienti, aumentato (fino a 2) in caso contrario

44 Fattore Ambientale I lavatoi devono essere spaziosi, con porte >85cm., senza ingombri I WC devono essere alti <50cm, con maniglioni laterali, porte >85cm., spazio laterale >80cm., e consentire l uso di carrozzine.

45 Fattore Ambientale Le camere devono lasciare fra letto e parete distanze >90cm, a fondo letto >120cm I letti devono avere ruote e comandi accessibili, fondo >15cm dal pavimento Le poltrone devono essere alte >50cm Il fattore ambientale modifica il rischio diminuendolo (0,75) o aumentandolo (1,5)

46 Fattore Formazione Una adeguata formazione (6 ore fra lezioni e esercitazioni pratiche) può ridurre il rischio (0,75), la mancanza di formazione lo raddoppia (2). La sola formazione, senza ausili, non modifica il rischio

47 MAPO a questo punto la formula (NC/OP * FS + PC/OP * FA) * FC * FAMB * FF è facilmente applicabile

48 Interpretazione del MAPO Valori tra 0 e 1,5: area verde, rischio praticamente trascurabile Tra 1,5 e 5: area gialla, attenzione Oltre 5: area rossa: intervento immediato

49 Limiti L indice MAPO è empirico, il calcolo è sempre una approssimazione Non tiene conto della qualità dell assistenza: il numero degli sforzi può essere molto diverso da quello teorico Non tiene conto di operazioni di traino e spinta Non tiene conto delle condizioni fisiche degli operatori (età, genere, handicap)

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