Discorso della Presidente del Comitato delle Regioni Mercedes Bresso

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1 UNIONE EUROPEA Ufficio di Presidenza Comitato delle Regioni Bruxelles, 27 marzo 2012 GSPI Discorso della Presidente del Comitato delle Regioni Mercedes Bresso Conferenza interistituzionale sulla revisione del Regolamento GECT "EGTC ready to use" Bruxelles, 29 marzo 2012, 9h30 Comitato delle Regioni, Sala JDE52 Gianluca Spinaci 1

2 Cara Presidente (Danuta) Hübner Caro Presidente (Michel) Delebarre, Colleghi deputati del Parlamento europeo, e membri del Comitato delle Regioni, Gentili rappresentanti della Commissione europea e degli Stati Membri, Amici della Piattaforma GECT, è con piacere che vi porgo il benvenuto al Comitato delle Regioni. Per noi è un onore sincero ospitare questa Conferenza interistituzionale, che coincide anche con l'incontro annuale della Piattaforma GECT. Grazie alla vostra partecipazione, oggi cercheremo di collegare i risultati dei progetti svolti sui territori con il lavoro realizzato a Bruxelles, in un momento chiave per il futuro della cooperazione territoriale. A tale proposito, desidero salutare calorosamente l'impegno delle Istituzioni che hanno condiviso con noi questo progetto: in modo particolare il Parlamento Europeo, co-organizzatore di questo incontro e forte sostenitore del GECT, attraverso i lavori della Commissione REGI. Ringrazio anche la Commissione Europea e la Presidenza Danese dell'unione Europea, sul cui supporto contiamo anche nei mesi a venire. Storicamente, lo strumento giuridico GECT nasce da un intenso dialogo interistituzionale. Ci siamo quindi inspirati al confronto tra proposte, quando abbiamo convocato questa Conferenza, ed abbiamo deciso di dedicarla sia alla revisione legislativa del Regolamento, sia ad un giro d'orizzonte sull'utilizzo del GECT nella prospettiva

3 Signore e signori, sono passati 10 anni dal 14 marzo Cioè dalla data in cui il CdR, riunito in sessione plenaria, adottò il parere con cui chiedeva l'istituzione di uno strumento giuridico per la cooperazione transfrontaliera. Alcuni tra di noi hanno seguito le varie tappe e contribuito allo sforzo collegiale affinché il Regolamento GECT venisse adottato. Nel frattempo, molte energie nuove si sono aggiunte e, con la diversità dei loro progetti, hanno arricchito questo nostro "cantiere comune". Ora, con la revisione del Regolamento GECT, possiamo mettere in sicurezza le condizioni di lavoro nel nostro cantiere e renderlo accessibile ad un pubblico ancora più vasto degli attuali addetti ai lavori. Correggendo il Regolamento del 2006, possiamo semplificare le procedure amministrative, aprire i partneriati, velocizzare e arricchire i contenuti della cooperazione territoriale. Possiamo ricollocare il diritto al servizio delle esigenze dello sviluppo territoriale, e non viceversa. E' importante quindi che la Conferenza odierna ci aiuti a progredire nel percorso per trovare presto un consenso interistituzionale sulle soluzioni. La posizione del Comitato è nota: vorremmo che la revisione di questo regolamento sia adottata nel più breve tempo possibile. Chiediamo cioè che regioni e città possano riprendere presto il loro lavoro alla luce delle nuove regole. Dobbiamo cioè permettere di 3

4 aggiornare o dar forma a nuovi partneriati GECT, in tempo utile per gestire programmi e progetti del periodo Per avanzare nella discussione, sarà necessario tenere presente le rispettive posizioni politiche e capire se ci siano dei punti critici (red lines) da parte degli stati membri o dei gruppi nel Parlamento Europeo. Il Comitato ha già adottato il suo Parere a febbraio, con relatore il Presidente Delebarre. Voglio qui salutare il coraggio e la creatività della proposta della Commissione europea, che già raccoglieva una buona parte delle osservazioni formulate nel nostro Parere a inizio 2011 (relatore: Núñez Feijóo). Vi chiedo dunque: Cosa ne pensate di queste proposte? E se avete osservazioni o riserve nei confronti di un particolare punto, quali alternative suggerite? Al Comitato delle regioni siamo convinti che una buona revisione legislativa del Regolamento debba combinarsi con una visione condivisa di sviluppo dello strumento GECT nel medio-lungo termine. Vi propongo cioè di impegnarci insieme per un'integrazione più forte del GECT anche in altri testi legislativi e documenti programmatici dell'unione europea. A tal proposito, vi domando: quale ruolo vedete per il GECT nel 2020? quali idee avete per rafforzare la sua azione di integrazione Europea? Su questo punto, permettetemi di esprimervi alcune delle nostre attese: 4

5 Noi vorremmo vedere le cooperazioni GECT svilupparsi su tutto il territorio dell'unione Europea. Le frontiere sono diversamente permeabili in ciascuno Stato membro. Ma dobbiamo lavorare insieme affinché, ovunque, arrivi l'informazione ed il supporto necessario. Dobbiamo permettere, nei fatti, a tutte le regioni e le città europee di stabilizzare la loro cooperazione territoriale, associando università, camere di commercio, distretti tecnologici e attori socio-economici. Vorremmo anche che le strategie ed i programmi europei utilizzino sistematicamente le potenzialità dei GECT. Dobbiamo realizzare il Mercato Interno e la Strategia Europa 2020, anche grazie ad una cooperazione più stabile delle regioni e delle città. A livello transfrontaliero, macro-regionale ed interregionale. Le soluzioni sono alla nostra portata, ne cito alcune: utilizzare i GECT per investire nelle grandi infrastrutture transfrontaliere; trasferire loro un numero importante delle autorità di gestione dei programmi di cooperazione territoriale, oggi spesso in mano alle amministrazioni centrali collegare i GECT ai nuovi strumenti della politica regionale quali le azioni di sviluppo locale e gli investimenti integrati territoriali urbani. E vorremmo anche che i GECT divenissero protagonisti delle relazioni di buon vicinato dell'unione Europea. Rendendo più accessibile lo strumento GECT ai nostri partner dei Paesi terzi, potremmo rafforzare i progetti per assistere i Paesi candidati nel loro processo di avvicinamento; per promuovere la democrazia e lo sviluppo locale nei Paesi del Vicinato orientale e meridionale; e per meglio integrare le regioni ultraperiferiche nella loro area geografica. 5

6 Signore e Signori, il Comitato delle Regioni rinnova oggi il suo impegno a supporto del GECT. Lo facciamo facendo leva su una serie di strumenti che abbiamo sviluppato insieme, quale il Registro e la Piattaforma GECT. Lo facciamo anche contando su un rinnovato accordo di cooperazione, co-firmato in febbraio dal Presidente Barroso, che impegna il Comitato delle regioni e la Commissione europea a rafforzare l'azione congiunta per far conoscere meglio lo strumento GECT. Anche in seno ai servizi delle Istituzioni dell'ue. Questa Conferenza Interistituzionale è dunque un altro passaggio fondamentale. Ci permette di confrontare i risultati raggiunti con le aspettative iniziali, ma ci stimola anche a rinnovare le nostre ambizioni. Vi chiedo quindi di utilizzare al meglio questo incontro e di condividere apertamente tutte le vostre esperienze. Sono molto curiosa di conoscere le vostre idee perché, appunto come il GECT, sono soluzioni "ready to use!" 1 Buon lavoro. 1 NdA: il titolo della conferenza istituzionale è: "EGTC: ready to use". 6