L assistenza spesso viene collegata solo a prestazioni economiche; non e' cosi.
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- Giordano Giglio
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1 A come Assistenza L assistenza spesso viene collegata solo a prestazioni economiche; non e' cosi. Per assistenza il legislatore, partendo dall'art. 38 della costituzione sino alla legge 328/2000, ha inteso una rete di interventi che, utilizzati anche in modo combinato tra loro, siano di supporto ad un'azione d'integrazione sociale per quei cittadini che, causa le loro condizioni psicofisiche si trovino in situazione di svantaggio. In coerenza a quanto espresso dall'art. 3 della costituzione: "... è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano, di fatto, la libertà e l'uguaglianza dei cittadini..." Tutte le prestazioni assistenziali in seguito descritte, sono legate allo status d'invalido. In Italia gli invalidi, per ragioni storiche, sono classificati a seconda della causa invalidante; Ciò in alcuni casi, determina anche differenziazione di prestazioni. Le categorie sono le seguenti: Sordomuti (L. 381/70) Invalidi civili (L. 118/71) Ciechi civili (L. 66/62 e 382/70) invalidi di guerra (d.p.r. 915/78 invalidi per servizio (d.p.r. 915/78 invalidi del lavoro (d.p.r. 1124/64) Poiché la suddivisione dei disabili in categorie, è riconducibile ai rispettivi enti che erogano le prestazioni continuative (pensioni, rendite, assegni, ecc.), le stesse, sono regolamentate da disposizioni diverse. Considerato il fatto che gli invalidi civili rappresentano la grande maggioranza dei disabili (80%), si é scelto (solo per le prestazioni economiche) di limitare l illustrazione alle prestazioni a favore degli invalidi civili. Questo per non ingenerare confusione e per non appesantire eccessivamente la guida. Prestazioni assistenziali previste prestazioni economiche assistenza domiciliare presidi sanitari esenzione pagamento tiket. permessi retribuiti per lavoratori che assistono disabili permessi retribuiti per lavoratori disabili congedo retribuito per genitori di ragazzi disabili fornitura protesi e ausili Prestazioni economiche Queste prestazioni si possono suddividere in prestazioni continuative e prestazioni temporanee e una tantum. Le prestazioni economiche continuative sono quelle erogate:
2 dalle Regioni (ex Ministero degli Interni) per gli invalidi civili, ciechi civili e sordomuti; dal Ministero del Tesoro per gli invalidi di guerra e per servizio; dall INAIL per gli invalidi del lavoro. Riportiamo un quadro sinottico da cui si ricavano prestazioni e caratteristiche delle provvidenze, nonché, i requisiti per usufruirne. Invalidi civili (in questa categoria rientrano anche ciechi civili e sordomuti ad esclusione dei ciechi di guerra, del lavoro e per servizio). Si considerano mutilati e invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenia di carattere organico o dismetabolico, insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionali, che abbiano subito una riduzione delle capacità lavorative non inferiore ad un terzo o, se minori di anni 18, che abbiano difficoltà persistenti a compiere a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età. Ai soli fini dell'assistenza socio-sanitaria e della concessione dell indennità di accompagnamento, si considerano mutilati ed invalidi i soggetti ultrasessantacinquenni che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età. Sono esclusi gli invalidi per cause di guerra, servizio, lavoro, nonché i ciechi e i sordomuti...(art.2 L. 118/71 modif. art. 6 d.l. 509/88) Invalidi di guerra Si considerano invalidi di guerra tutti coloro che, prestando servizio alle dipendenze dello Stato, sono rimasti vittime di eventi bellici, con invalidità riconosciuta dall ottava alla prima categoria ( d.p,r. 915/78) Invalidi per servizio Si considerano invalidi per servizio tutti quei lavoratori dipendenti pubblici che a causa di infortunio o malattia, riconducibile al lavoro svolto durante il servizio, siano rimasti invalidi con invalidità riconosciuta dall ottava alla prima categoria ( d.p.r. 915/78) Invalidi del lavoro Si considerano invalidi del lavoro tutti quei cittadini dipendenti da aziende private che a causa di un infortunio o malattia riconducibile all attività lavorativa, gli sia riconosciuta un invalidità superiore al 20% PRESTAZIONI CONTINUATIVE AGLI INVALIDI CIVILI Interventi economici Condizioni Riferimenti legislativi
3 Pensione invalidità Importo mensile: 242,84 per età compresa tra 18 e 65 anni invalidità al 100% non possedere redditi personali superiori a ,92 euro (per l anno 2006) L. 118/71 art. 12/17 L.33/80 art. 14 DLG 509 art.9 (23/11/88) Assegno mensile di Assistenza Importo mensile: 242,84 per età compresa tra: 18 e 65 anni invalidità dal 74% al 99% non usufruire di altre pensioni erogate dall INPS o altri enti allo stesso titolo non possedere redditi personali superiori a : 4.171,44 euro (per l anno 2006) L. 18/80 L.33/80 art. 14 D.L.G. 509/88 art. 9 D.M. 5/2/92 Indennità mensile di frequenza Importo: 242,84 euro età non superiore a 18 anni frequenza continua ai centri specializzati nel trattamento terapeutico/riabilitativo frequenza di scuole di ogni ordine e grado o centri di formazione professionale non possedere redditi personali superiori a 4.171,44 euro (per l anno 2006) L. 289/90 art. 1 Indennità di accompagnamento Importo mensile: 457,66 Lavoratori affetti da Talassemia Major e Drepanocitosi Importo mensile: 436,14 invalidità 100% non deambulare non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita non esistono limiti di età non ci sono limiti di reddito con anzianità contributiva superiore a 520 settimane L. 18/80 L. 508/88 L. 392/84. L. 448/01 Note l'indennità di frequenza sostituisce, di fatto, la preesistente assistenza istituita a favore dei minori non deambulanti prevista dalla L. 118/71, ( vedi L. 412/91 art. 12 comma 3). In caso di invalidità civile totale nei minori di anni 18, il limite di reddito personale potrebbe essere quello più favorevole di euro
4 12.796,09 (per l anno 2001) L assegno di frequenza viene erogato limitatamente ai mesi del ciclo scolastico. Dal 2001 l erogazione delle provvidenze economiche è eseguito dall INPS, che provvede al pagamento mediante rate mensili anticipate (D.leg. 112/98 e Dec. Minist. del 27/10/98 ) La Cassazione ha stabilito che il diritto all assegno di accompagnamento spetta anche alle persone in trattamento chemioterapico in regime di day hospital. L assegno mensile spetta anche agli studenti con età superiore a 18 anni purché sia dimostrato la frequenza scolastica (Corte Cassazione sentenza 203 del 10 Gennaio 2002) dobbiamo ricordare, infine, che precedentemente all'andata in vigore del decreto del ministero della sanità 5/2/92, il grado di invalidità minimo per aver diritto all'assegno mensile di assistenza era del 67%. CIECHI CIVILI "ogni cittadino affetto da cecità congenita o contratta in seguito a cause che non siano di guerra, infortunio sul lavoro o di servizio.." ( L. 66/62 art. 7) Interventi economici Condizioni Riferimenti legislativi Importo pensione (anno 2007) Euro 262,62 essere ciechi assoluti non ricoverati non possedere redditi personali superiori a: ,92 euro L. 66/62 art. 2 L.382/70 artt. 1-2 L. 33/80 art. 14 L. 660/84 Importo pensione (anno 2007) Euro : 242,84 essere ciechi assoluti ricoverati non possedere redditi personali superiori a: ,92 euro come sopra Importo pensione (anno 2007) Euro : 242,84 avere un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi non possedere redditi personali superiori a ,92 euro come sopra
5 Indennità speciale (anno 2007) Euro 168,70 avere un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi D.L. 508/88 art. 3 Assegno mensile anno 2007) Euro : 180,21 avere un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi non possedere redditi personali superiori a: 6.854,31 Indennità di accompagnamento Euro : 710,32 essere cieco assoluto non esistono limiti di reddito L. 406/68 artt. 1-2 L. 165/83 D.L. 508/88 SORDOMUTI "... il minorato sensoriale dell'udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l età' evolutiva che gli abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da cause di guerra, di lavoro, di servizio..." Interventi economici Condizioni Riferimenti legislativi Pensione Importo mensile (anno2007) Euro : 242,84 età superiore a 18 anni non possedere redditi personali superiori a Euro :14.256,92 L. 508/70 art.1 L. 33/80 art. 14 Indennità di comunicazione Importo mensile (anno2007) Euro : 229,64
6 Indennità di frequenza Importo mensile (anno 2007) Euro : 242,84 età non superiore ai 18 anni non possedere redditi personali superiori a: euro: 4.171,44 perdita uditiva superiore a 60 decibel frequenza continua di scuole, centri ambulatoriali specializzati nel trattamento terapeutico riabilitativo L. 298/90 Art. 1 Sordomuti con sola indennità di comunicazione 229,64 Maggiorazioni : E prevista una maggiorazione a favore degli invalidi con reddito personale inferiore a 7.278,83 euro e un reddito cumulabile con quello del coniuge, inferiore a ,51 euro. Pertanto l importo della pensione è di 242,84. Per i ciechi civili totali ultrasessantacinquenni e ciechi parziali ultrasettantenni titolari di pensione: 304,27 euro mensili. Per i ciechi nati prima del 1930 l importo è elevato a euro, purché abbiano un reddito personale inferiore a 7.278,83 euro e redditi cumulabili con quelli del coniuge inferiori a ,51 euro. Per ciechi assoluti, invalidi civili totali, sordomuti con età pari o superiore a 60 anni: 242,84 euro mensili purché abbiano un reddito personale inferiore a 7.278,83 euro e redditi cumulabili con quelli del coniuge inferiori a ,51 euro. Prestazioni economiche di carattere straordinario Le prestazioni di carattere straordinario o temporaneo sono erogate dagli enti locali. Solitamente sono contributi a sostegno del nucleo familiare e sono regolamentate da leggi regionali o comunali. Si ricorda che dopo l entrata in vigore della legge 104/92, sono stati previsti una serie di interventi per persone con handicap e riconosciute in stato di gravità, in base all'art. 3 comma 3, dalla commissione di cui all art. 4 della stessa legge. Assistenza domiciliare La prestazione prevista dall' art. 9 della legge 104/92 è di competenza delle U.S.L. o dei servizi sociali dei comuni. Altri interventi di competenza locale - vengono previsti dalla legge 162/98 (finanziamento di progetti per l assistenza e l autonomia di disabili gravi) e dalla legge 328/2000 (riforma dell assistenza). Presidi sanitari Per i disabili gravi, con patologie che necessitano di ausili sanitari in modo continuativo, (pannoloni, cateteri, garze, ecc.), le A.S.L., in diverse regioni, concedono un ulteriore contributo e forniscono gratuitamente il materiale sopra indicato.
7 Esenzione ticket medicinali La necessità di contenere la spesa farmaceutica ed ii decentramento amministrativo della sanità ha fatto si che le regioni si trovassero nella necessità di introdurre disposizioni spesso pesanti e antipopolari..le disposizioni nazionali prevedono che sono esonerate totalmente dal pagamento dei ticket le seguenti categorie :.. Invalidi di guerra con pensione vitalizia con invalidità compresa tra la prima e la quinta categoria. Invalidi per servizio con invalidità compresa tra la seconda e la quinta categoria. Grandi invalidi del lavoro o affetti da malattie professionali Invalidi civili con invalidità con età inferiore ai 65 anni e con invalidità dal 67% al 99% Sordomuti Ciechi Categorie escluse solo per la patologia invalidante Invalidi di guerra con invalidità compresa tra la sesta e l ottava categoria Invalidi per servizio con invalidità compresa tra la sesta e l ottava categoria Invalidi del lavoro Permessi L'art. 33 della legge 104/92, prevede permessi per genitori che assistono il figlio disabile anche se adottivo, in situazione di gravità. Sono previsti permessi anche per i familiari che assistono un disabile e per i lavoratori disabili stessi. Tutte le agevolazioni previste dalla legge 104/92 (quindi anche quelle contemplate dall art. 33) sono a favore di disabili cui sia riconosciuto lo stato di gravità Abbiamo già detto sopra che lo stato di gravità viene certificato dalla U.S.L. attraverso la commissione prevista dall'art. 4 della legge 104/92. Poiché l'art. 33 è composto da diversi commi che prevedono casistiche diverse, ne riassumiamo brevemente il contenuto, ricordando che la legge 53/2000 ha esteso la possibilità di usufruire dei permessi anche ai familiari e genitori non conviventi. L articolo 20 della stessa legge però, condizionava tale agevolazione alla condizione che l assistenza fosse esclusiva e continuativa.
8 Tali condizioni sono state modificate. La circolare INPS n. 90 del 10/6/2007 infatti, accogliendo le indicazioni della Corte di Cassazione ha indicato come requisito per usufruire dei permessi (per i genitori e parenti non conviventi), la presentazione di una dichiarazione, firmata congiuntamente dal disabile e dal parente che intende usufruire dei permessi, dove risulta che l assistenza abbia il carattere di sistematicità e di adeguatezza rispetto alle esigenze del disabile. Legge 104/92 Art. 33 Per meglio comprendere la complessità di questa importante norma di legge e renderla quindi, più comprensibile e leggibile, abbiamo deciso di trattare l argomento in un capitolo specifico. Nel corso di questi ultimi anni l Inps, il Ministero del Lavoro e il Consiglio di Stato sono intervenuti diverse volte a tentare di chiarire e puntualizzare i vari aspetti applicativi di questa legge. In ordine di tempo citiamo la circolare INPS n. 90 del 23 Maggio Preliminarmente occorre inquadrare l argomento con alcune premesse di carattere generale che l art. 33 considera acquisite: a) Tutte le agevolazioni previste dalla legge 104/92 sono a favore di disabili cui sia riconosciuta la condizione di stato di gravità (art. 3 della legge 104/92). Riconoscimento che, si badi, non sempre è direttamente collegato al grado d invalidità riconosciuto; Infatti la legge 104/92 - art. 4 - stabilisce che a decretare lo stato di gravità sia la commissione prevista dalla legge 295/90 art. 1 (commissione deputata al riconoscimento dell invalidità civile), integrata da un operatore sociale e da uno specialista della patologia di cui il disabile è portatore). b) I permessi (giornalieri o mensili) previsti dall art commi 1, 2, 3, 6, sono retribuiti con lo stesso criterio previsto per l astensione al lavoro per maternità (legge 1204/71 art. 7, legge 903/77 artt. 7 e 8 - legge 53/2000 art. 19 e decreto legislativo 151/2001), e possono differire tra aziende private e pubbliche, in base a quanto stabilito dal contratto di lavoro o da regolamenti interni. Da rilevare che l art. 19 della legge 53/2000 riconosce ai fini pensionistici, la contribuzione figurativa. Ciò consente ai lavoratori usufruenti dei permessi di evitare che siano poi penalizzati, ai fini pensionistici. Questa ultima disposizione, però, ha creato problemi interpretativi in alcuni enti pubblici. Nell ordinamento pubblico infatti, il permesso retribuito è incompatibile con la contribuzione figurativa. Gli enti previdenziali hanno spesso considerato letteralmente il termine retribuito senza tenere conto della sentenza del Consiglio di Stato (1611/92) che ha precisato: non tanto di retribuzione qui si tratta, quanto d indennizzabilità. Indennizzo che, a parere del Consiglio di Stato è effettuato sulla base dell art. 10 L. 1204/71 e L. 423/93.
9 Un ulteriore parere del Consiglio di Stato ha indotto il il Ministero dei Lavoro e delle Politiche Sociali, ad emanare una lettera circolare n. A/2006 prot.15/v/ del , in merito all'incidenza dei permessi di cui all'art. 33 della legge 104/92 su ferie e tredicesima mensilità. Con tale parere, detto consesso ha ritenuto "non soggette a decurtazione le ferie e la tredicesima mensilità quando i riposi ed i permessi previsti dall'articolo 42 dei decreto legislativo 2 marzo 2001, n. 151 non siano cumulati con il congedo parentale. Tanto si comunica allo scopo di fornire, nell'ambito in questione, un quadro normativo di riferimento aggiornato ed unitario c) I permessi di cui al comma 6 dell art. 33 (lavoratori disabili) possono essere usufruiti da tutte le categorie di disabili (invalidi civili, ciechi, sordomuti, invalidi del lavoro, invalidi per servizio, invalidi di guerra). Ricordiamo che dall entrata in vigore della legge 104/92 sono state emanate diverse circolari da parte dell INPS (l elenco completo e i vari argomenti che trattano li abbiamo elencati alla fine di queste note), e che, nel corso degli anni, sono sorte diverse problematiche in merito alla applicazione dell art. 33. Sino all emanazione della circolare n. 90 del 23 Maggio 2007, la circolare di riferimento era la n. 133 del 17 Luglio 2000, in cui si riassumevano tutte le disposizioni precedenti, aggiornate alla luce della legge sui congedi parentali (legge 53/2000 in particolare artt. 19 e 20). Qui di seguito,riassumiamo i punti salienti delle due circolari sopra citate, rimandando per l approfondimento alle due circolari, n. 133 del 17 Luglio 2000 e la n. 90 del 23 Maggio Lavoratori portatori di handicap Il comma 6 dell art. 33 della legge 104/92 prevede che il lavoratore disabile cui sia stato riconosciuto lo stato di gravità (comma 1 art. 4 - legge 104/92), possa usufruire alternativamente (art. 19 lettera c della legge 53/2000), di tre giorni di permesso retribuito mensile frazionabili in ore o di due ore giornaliere. Ovviamente, nel caso che il lavoratore opti per l utilizzo dei 3 giorni mensili frazionabili, il monte ore mensile che il lavoratore può utilizzare, è correlato all orario di lavoro settimanale. Per il calcolo esatto delle ore di cui il lavoratore ha diritto, in quest ultimo caso citato, si applica la seguente formula: Orario normale di lavoro settimanale diviso il numero di giorni lavorativi settimanali e moltiplicando questo risultato per 3. Vedi messaggio INPS n del 28/6/2007. A titolo esemplificativo: un lavoratore con orario di lavoro settimanale pari a 40 ore, articolato su 5 giorni, potrà beneficiare mensilmente di 24 ore di permesso. Infatti in tal caso l algoritmo di calcolo sarà il seguente: 3 = 24. (40/5) x Ricordiamo che è possibile passare dai permessi orari a quelli mensili, a seconda l esigenza del lavoratore; cambiamento che in linea di massima potrà avvenire da un mese all altro (previo accordo con il datore di lavoro al fine di non creare problemi all organizzazione del lavoro).
10 Da evidenziare, infine, che i permessi orari e mensili dovranno essere di 2 ore giornaliere, oppure di tre giorni, (utilizzabili anche in modo frazionato) solo nel caso in cui l orario di lavoro sia pari o superiore a 6 ore giornaliere. Nel caso di lavoratore a part-time verticale (ad orario pieno o ad orario ridotto) limitato ad alcuni giorni del mese, il numero dei giorni di permesso vanno ridotti proporzionalmente. Per i lavoratori agricoli vale quanto stabilito dalla circolare n. 80 del Possono usufruire dei permessi solo quei lavoratori agricoli occupati con contratto a tempo indeterminato o stagionale, quest ultimi, con contratto di durata di almeno un mese. Infine, il lavoratore disabile che usufruisce di permessi, stante il suo stato di gravità, non può usufruire di altri permessi (previsti ad esempio, per il lavoratore che assiste familiare con handicap grave). Per concludere, il comma 6 onde agevolare i lavoratori disabili, fissano il diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina alla propria abitazione. Inoltre, in caso di eventuale trasferimento, sarà necessario il consenso del lavoratore. (naturalmente queste garanzie sono attuabili compatibilmente con le esigenze di servizio o di produzione). Genitori di figli minorenni (con età sino a 3 anni) Il comma 1 dell art. 33, stabilisce:... la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre di figli minori, anche adottivi, con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi dell articolo 4 comma 1, hanno diritto al prolungamento del periodo d astensione facoltativa dal lavoro fino a tre anni purché non sia ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati. Fanno eccezione i ricoveri a tempo pieno finalizzati ad interventi chirurgici o a scopo riabilitativo (circolare 90 del 23 Maggio 2007). Il comma 2 dello stesso articolo concede la possibilità al padre o alla madre del bambino disabile sino al compimento del 3 anno di età di usufruire, in alternativa all astensione facoltativa (o congedo parentale), di 2 ore di permesso giornaliere retribuite (sempre ché l orario di lavoro sia superiore alle 6 ore giornaliere, un ora in caso contrario). La legge 53/2000 art. 20 ha modificato l art. 33 della legge 104/92. Estende il diritto all astensione facoltativa o alle due ore giornaliere; ciò anche quando l altro genitore non ha diritto a tali benefici (perché ad esempio è casalinga/o, non svolge attività lavorativa, sia disoccupato o sia lavoratore autonomo, ecc.). Ribadiamo che i permessi orari, in alternativa all astensione facoltativa (o congedo parentale), sono
11 concessi sino al compimento del terzo anno d età del bambino, mentre i tre giorni mensili (frazionabili in ore) sono concessi sino al compimento del diciottesimo anno d età. Genitori di figli minorenni, entrambi lavoratori (con età superiore a 3 anni) Nel caso in cui entrambi i genitori siano lavoratori dipendenti i permessi mensili, (anche frazionabili in ore), spettano ad entrambi (messaggio Inps n /2007), anche con fruizione contemporanea, (circolare INPS 133/2000 comma 2.2.3), purché i giorni utilizzati non superino i 3 giorni previsti per ogni mese. ad esempio: madre: 2 gg. padre : 1 g, totale 3 giorni (anche se coincidenti tra loro) L alternativa è chiara, e si riferisce solo al numero totale dei giorni (3 al mese). Riteniamo comunque opportuno precisare quanto segue: - fino ad un anno d età del bambino, i riposi non sono quelli alternativi all astensione facoltativa, ma quelli concessi per l allattamento (come stabilito dal nuovo art. 10 della legge 1204 e chiarito dalla circolare INPS 109/2000). - nel caso in cui, nella stessa famiglia, ci siano altri figli disabili in stato di gravità, i permessi vanno cumulati. (per un lavoratore con due figli disabili, i permessi saranno di 6 giorni al mese). Genitori, parenti o affini (entro il 3 grado) di persone con handicap, maggiorenni. Il comma 5 dell art. 33, così come modificato dalla legge 53/ art. 20, concede la possibilità al lavoratore che assiste un disabile in situazione di gravità, di usufruire dei permessi di tre giorni mensili, anche frazionabili a ore, (messaggio Inps n /2007, e successivo aggiornamento con messaggio Inps n del 28/6/2007). Dette agevolazioni spettano anche nel caso in cui il disabile assistito non sia convivente, purché l assistenza assuma il carattere di sistematicità e dell adeguatezza rispetto alle esigenze della persona da assistere, previa presentazione congiunta (disabile o di chi ne ha la rappresentanza legale e il parente che intende usufruire dei permessi), del piano di assistenza. Tali benefici valgono anche nel caso di genitori e parenti di disabili maggiorenni con le stesse modalità di erogazione. (possibilità di variare da un mese all altro la modalità di utilizzo dei permessi mensili - diritto ad essere occupato presso una sede o stabilimento vicino al domicilio del disabile da assistere (naturalmente se l organizzazione del lavoro lo permette) - eventuale trasferimento solo in caso di consenso da parte del lavoratore che usufruisce dei permessi - possibilità di utilizzare i tre giorni di
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Preliminarmente occorre inquadrare l argomento con alcune premesse di carattere generale che l art. 33 considera acquisite:
Legge 104/92 Art. 33 Per meglio comprendere la complessità di questa importante norma di legge e renderla quindi, più comprensibile e leggibile, abbiamo deciso di trattare l argomento in un capitolo specifico.
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