Rapporto di monitoraggio sui piani di gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale

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1 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 1

2 Il presente Rapporto è realizzato dall Agenzia Regionale del lavoro e della formazione professionale, in collaborazione con il Progetto Restart. 2 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

3 Indice 1. SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL SETTORE TESSILE Quadro statistico Nota di commento SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DELLE IMPRESE UBICATE NELLA ZONA DEL SANVITESE Quadro statistico Nota di commento SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO INDUSTRIALE DELLA SEDIA Quadro statistico Nota di commento SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL SETTORE DEL COMMERCIO NELLE ZONE DI CONFINE (PROVINCE DI TRIESTE E DI GORIZIA) Quadro statistico Indicatori relativi al mercato del lavoro-provincia di Gorizia Indicatori relativi al mercato del lavoro-provincia di Trieste Nota di commento SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL SETTORE DELL ELETTRONICA SULL INTERO TERRITORIO REGIONALE Quadro statistico Nota di commento SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DELLE IMPRESE COLLOCATE NEI TERRITORI MONTANI DELLE PROVINCE DI UDINE E PORDENONE Quadro statistico Nota di commento OCCUPAZIONALE DEL SETTORE METALMECCANICO IN PROVINCIA DI GORIZIA Quadro statistico Nota di commento SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL SETTORE METALMECCANICO IN PROVINCIA DI TRIESTE Quadro statistico Nota di commento 56 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 3

4 4 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

5 1. SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL SETTORE TESSILE 1.1 Quadro statistico Tabella 1: Andamento delle unità locali, FVG (DB 17 Industrie tessili); dati relativi al secondo trimestre di ogni anno var. % var. % Udine ,8-11, Pordenone ,7-37,6 Gorizia ,8-18,4 Trieste , -18,4 FVG ,1-21,4 Tabella 2: Andamento delle unità locali, FVG (DB 18 Confezionamento articoli di abbigliamento; preparazione di pellicce); dati relativi al secondo trimestre di ogni anno var. % var. % Udine , -25,9 Pordenone , -9,5 Gorizia , -18,8 Trieste , -11,1 FVG , -18,2 Tabella 3: Andamento delle unità locali, FVG (DB Totale industria tessile e dell abbigliamento); dati relativi al secondo trimestre di ogni anno var. % var. % Udine ,4-19,2 Pordenone ,7-24,9 Gorizia ,4-18,6 Trieste , -13,4 FVG , -19,7 Figura 1: Andamento delle unità locali, FVG (n.i. 21=1); dati relativi al secondo trimestre di ogni anno. Confronto tra tessile-abbigliamento, industria (esclusa edilizia), economia (esclusa agricoltura) 11, 15, 1, 95, 9, 85, 8, 75, TESSILE-ABBIGLIAMENTO(17+18) ECONOMIA (esclusa agricoltura) Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere INDUSTRIA (Escluso edilizia) Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 5

6 Figura 2: Variazione % del numero di unità locali del settore tessile suddivise in base alla forma giuridica, FVG 21-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno -66,7 Altre forme -17,6 Ditte individ. -25,2 Soc. di persone -19, Soc. di capitale -19,7 Totale -7, -6, -5, -4, -3, -2, -1,, Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere Tabella 4: Unità locali del settore delle industrie tessili (DB 17), per forma giuridica FVG 21-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno var. % var. % Società di capitali ,7-41,4 Società di persone ,6-23,2 Ditte individuali ,9-11,1 Altre forme , -1, Totale ,1-21,4 Tabella 5: Unità locali del settore del confezionamento degli articoli di abbigliamento e della preparazione di pellicce (DB 18), per forma giuridica FVG 21-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno var. % var. % Società di capitali , 92,9 Società di persone ,3-27,6 Ditte individuali ,7-21,5 Altre forme , -33,3 Totale , -18,2 Tabella 6: Unità locali del settore delle industrie tessili e dell abbigliamento (DB 17 + DB 18), per forma giuridica FVG 21-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno var. % var. % Società di capitali , -19, Società di persone ,1-25,2 Ditte individuali ,8-17,6 Altre forme ,3-66,7 Totale , -19,7 6 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

7 Tabella 7: Avviamenti al lavoro del settore tessile nella provincia di Udine, diff Apprendistato CFL Tempo determinato Tempo indeterminato Tot. avviamenti Tabella 8: Avviamenti al lavoro del settore tessile nella provincia di Pordenone, diff Apprendistato CFL Tempo determinato Tempo indeterminato Tot. avviamenti Tabella 9: Avviamenti al lavoro del settore tessile nella provincia di Gorizia, diff Apprendistato CFL 7-7 Tempo determinato Tempo indeterminato Tot. avviamenti Tabella 1: Avviamenti al lavoro del settore tessile nella provincia di Trieste, diff Apprendistato CFL Tempo determinato Tempo indeterminato Tot. avviamenti Tabella 11: Avviamenti al lavoro del settore tessile in Friuli Venezia Giulia, diff Apprendistato CFL Tempo determinato Tempo indeterminato Tot. avviamenti Per quanto concerne i dati di fonte Netlabor, le discrepanze ravvisabili rispetto ai dati riportati nelle delibere dei Piani di gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale sono dovute ai controlli e agli aggiornamenti che vengono effettuati sugli archivi amministrativi, per loro natura dinamici e soggetti a continue revisioni; in sostanza estrazioni ripetute a distanza di tempo possono condurre a risultati non perfettamente coincidenti. Relativamente alle assunzioni, occorre inoltre sottolineare che i dati riferiti al 27 (peraltro stimati sui primi tre trimestri) vanno letti con particolare attenzione in quanto la Legge Finanziaria 27 (L.296/26) ha introdotto importanti novità in materia di comunicazioni relative ai rapporti di lavoro, che hanno implicato una considerevole crescita nei movimenti. Se si effettuassero perciò confronti senza opportuni accorgimenti, si avrebbe una sovrastima del fenomeno. Per ovviare a tale problematica, si è fatto ricorso alla metodologia applicata anche dall Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Udine. Tali considerazioni vanno estese ai dati relativi alle altre crisi occupazionali e riportati nel prosieguo dell elaborato. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 7

8 Tabella 12: Avviamenti e cessazioni del settore tessile (contratti a tempo indeterminato), FVG Avviamenti Cessazioni Saldi media Tabella 13: Imprese che prevedono assunzioni per classe dimensionale e settore di attività (quota % sul totale delle assunzioni regionali previste), FVG anno >=5 Totale Industrie tessili, dell abbigl. e delle calzature,4,7,7,6 Totale industria 3, 34,7 26,9 29,9 Totale servizi 4, 3,7 46,1 4,3 Totale 1, 1, 1, 1, Fonte: Excelsior Tabella 14: Imprese che prevedono assunzioni per tipologia contrattuale e microsettore di attività (quota % sul totale delle assunzioni regionali previste), FVG anno 27 Tempo Tempo determinato indeterminato Apprendistato Altre forme Industrie alimentari 2,7 1,3 5, 2,7 Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 1,1,9,, Industrie del legno e del mobile 7,6 6,9 3,1, Industrie della carta, della stampa ed editoria 1,1 1, 1,9 5,4 Altre industrie manifatturiere di prodotti per la casa,2,1,, Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche 2,7 2,8 3,8 2,7 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 3,9 6,1 6,9 21,6 Estrazione di minerali,2,3,, Industrie dei metalli 1,6 7,6 6,3 2,7 Industrie dei minerali non metalliferi 1,8 1, 2,5, Industrie petrolifere e chimiche,4,5,6, Industrie delle materie plastiche e della gomma 1, 1, 1,3, Produzione di energia, gas e acqua,3,4,6 2,7 Costruzioni 8, 12,9 14,4, Commercio al dettaglio 1,5 8,9 15, 24,3 Commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli 1,1 1,8 2,5, Commercio all'ingrosso 2,1 3,9 2,5 2,7 Alberghi, ristoranti e servizi turistici 15,6 7,4 13,8 8,1 Informatica e telecomunicazioni 1,7 2,7,6 5,4 Servizi avanzati 3, 2,9 2,5 13,5 Trasporti e attività postali 4,5 7,2 3,1 2,7 Credito e assicurazioni 1,8 3,2 2,5 2,7 Servizi operativi 6,5 8,5,6 2,7 Istruzione e servizi formativi privati,7,4,, Sanità e servizi sanitari privati 6,8 5,5,6, Altri servizi alle persone 2,4 2, 1,, Studi professionali 1,6 2,7,, Totale 1, 1, 1, 1, Fonte: Excelsior 8 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

9 Figura 3: Andamento degli iscritti alle liste di mobilità per il settore del tessile del FVG, (n.i. 21=1) Tabella 15: Lavoratori iscritti alle liste di mobilità per genere per il settore del tessile del FVG; dati di flusso, anni Femmine Maschi Totale Tabella 16: Lavoratori iscritti alle liste di mobilità per normativa per il settore del tessile del FVG; dati di flusso, anni L. 223/ L. 236/ Totale Tabella 17: Ore di CIGO in FVG, confronto 25-27, industria esclusa gestione edilizia CIG Ordinaria Settori industrie I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre Attività agric. industriali 1.2 Estrattive 9 Legno Alimentari Metallurgiche Meccaniche Tessili Vest., abbigl. e arredam Chimiche Pelli e cuoio Trasform. Minerali Carta e poligrafiche Edilizia Energia elettr. e gas Trasporti e comunicazioni Varie Tabacchicoltura Commercio Totale Fonte: Nostre elaborazioni su dati INPS Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 9

10 Tabella 18: Ore di CIGS in FVG, confronto 25-27, industria esclusa gestione edilizia Settori industrie CIG Straordinaria I semestre 25 II semestre 25 I semestre 26 II semestre 26 I semestre 27 II semestre 27 Attività agric. industriali Estrattive Legno Alimentari Metallurgiche Meccaniche Tessili Vest., abbigl. e arredam Chimiche Pelli e cuoio Trasform. Minerali Carta e poligrafiche Edilizia Energia elettr. e gas 14 Trasporti e comunicazioni Varie Tabacchicoltura Commercio Totale Fonte: Nostre elaborazioni su dati INPS Figura 4: Andamento delle ore di Cassa Integrazione Ordinaria in Friuli Venezia Giulia (numeri indice I semestre 21=1) I sem 21 II sem 21 I sem 22 II sem 22 I sem 23 II sem 23 I sem 24 II sem 24 I sem 25 II sem 25 I sem 26 II sem 26 I sem 27 II sem 27 tessile totale industria Fonte: Nostre elaborazioni su dati INPS 1 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

11 Figura 5: Andamento delle ore di Cassa Integrazione Straordinaria in Friuli Venezia Giulia (numeri indice I semestre 21=1) I sem 21 II sem 21 I sem 22 II sem 22 I sem 23 II sem 23 I sem 24 II sem 24 I sem 25 II sem 25 I sem 26 II sem 26 I sem 27 II sem 27 tessile totale industria Fonte: Nostre elaborazioni su dati INPS Figura 6: Incidenza delle ore di CIG Ordinaria e Straordinaria del settore tessile sul totale manifatturiero, FVG 2-27; dati annuali 4 37, , ,2 12,4 19,6 14,3 18,8 6,4 12,6 11,9 11,5 8,6 7,5 15,5 8,8 16,2 CIGO CIGS 5 2 Fonte: Nostre elaborazioni su dati INPS Tabella 19: Ore di Cassa Integrazione nel settore tessile per provincia, FVG Var. 26- Var UD PN GO TS FVG Fonte: Nostre elaborazioni su dati INPS Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 11

12 1.2 Note di aggiornamento sulla situazione di grave difficoltà occupazionale del settore tessile Il settore tessile regionale, nel periodo compreso tra il secondo trimestre 26 (periodo di riferimento del Piano di gestione della situazione di grave difficoltà occupazionale) e il secondo trimestre 27, in termini di unità locali attive ha registrato un risultato di segno negativo (-2%, Tabella 3). Tale flessione risulta in linea con una tendenza di più lungo periodo che vede complessivamente una diminuzione delle unità locali pari al 2% tra il 21 e il 27. La diminuzione riscontrata risulta più marcata nel comparto delle industrie tessili (codice Ateco DB17, Tabella 1), che perde 8 sedi produttive in tutto il territorio regionale nell ultimo anno considerato (da 254 a 246); la divisione economica relativa al confezionamento di articoli di abbigliamento e preparazione di pellicce, invece, non presenta variazioni di rilievo, a parte nella provincia di Pordenone (Tabella 2). A livello territoriale si può rilevare come le flessioni registrate si concentrino nella provincia di Pordenone, mentre Udine e Trieste presentano delle situazioni invariate nell ultimo anno. Il confronto con il resto dei settori economici e anche con il comparto industriale conferma l andamento negativo del settore tessile-abbigliamento (Figura 1); in particolare se tra il 21 e il 27 il complesso dell economia regionale (esclusa l agricoltura) ha visto un incremento del numero di unità locali pari al 5%, l industria ha accusato una flessione del 6%, decisamente più contenuta rispetto a quella del solo comparto tessile (-2%). Infine si può osservare come le variazioni negative più significative in termini percentuali negli ultimi anni stiano riguardando soprattutto le società di persone (-25% tra il 21 e il 27), mentre negli anni precedenti (periodo ) erano le ditte individuali e le società di capitali ad accusare le perdite più rilevanti. Anche tra il 26 e il 27 si è registrata una diminuzione delle ditte individuali (-7 unità) e delle società di persone (-3 unità), mentre il numero di società di capitali attive rimane invariato: tale risultato fa presumere delle conseguenze abbastanza limitate in termini occupazionali. Per quanto concerne gli indicatori di crisi in senso più stretto, nella Tabella7 e seguenti vengono presentati i dati relativi agli avviamenti al lavoro nel settore tessile registrati dai Centri per l Impiego tramite il sistema Netlabor. Tali dati mostrano un inversione di tendenza tra il 25 e il 26, periodo che segna un leggero incremento del numero totale di avviamenti, che si ripete anche nell anno successivo (Tabella 11). Negli anni precedenti, infatti, gli avviamenti nel settore tessile a livello regionale avevano subito un crollo che aveva riguardato soprattutto le province di Pordenone, Gorizia e Trieste. Nel 27 si assiste ad una ripresa anche del numero di avviamenti a tempo indeterminato. L indagine Excelsior, realizzata in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e il Fondo Sociale Europeo evidenzia come le previsioni di assunzione (in termini di numero di assunti) delle aziende del settore tessile per l anno 27 costituiscano una percentuale esigua del totale a livello regionale. Per rendersi conto della fase di crisi attraversata basta riflettere sul fatto che ancora nel 25 il numero di imprese del settore che prevedevano assunzioni di dipendenti si attestava intorno al 3%. L andamento dello stock di lavoratori del settore tessile in mobilità (Figura 3) presenta la crescita marcata di tale aggregato negli ultimi anni, anche se tra il 25 e il 27 detto trend presenta una battuta d arresto. I dati di flusso presentano invece una diminuzione tra il 25 e il 26 e una variazione di segno contrario nell anno successivo. Come si può notare nella Tabella 17 e nella Tabella 18, nel periodo II semestre 25-II semestre 27 si registra una diminuzione delle ore di CIG erogate, sia per quanto concerne la Cassa Integrazione Ordinaria, sia quella Straordinaria. In termini di ore di CIGO complessivamente erogate, nel II semestre del 26 il comparto tessile è sceso sotto quota 1., mentre nel semestre precedente risultava ancora terzo dopo il settore meccanico e quello del legno. Nel corso del 27 le ore di CIGO sono invece nuovamente aumentate. In termini di CIGS bisogna comunque evidenziare che, se l andamento della CIG Ordinaria sembra seguire il ciclo di crisi più generale dell intero sistema industriale, per quanto riguarda la CIGS questo è sostanzialmente vero fino al 25. Negli ultimi semestri sembra invece delinearsi una sorta di divaricazione tra l andamento delle ore concesse in totale per l industria (in particolare quella 12 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

13 meccanica ma anche quelle metallurgiche, del legno e alimentari) e quelle per il solo settore tessile (Figura 5). In particolare nell ultimo semestre del 26 l incidenza delle ore di CIGS del settore tessile sul totale dell industria è scesa al di sotto del 1% (117. su ). L anno 27 vede invece un nuovo aumento dell incidenza delle ore erogate nel settore tessile sul totale, sia in termini di CIGO che CIGS (Figura 6). A livello provinciale si può infine rilevare che, mentre tra il 23 e il 25 la provincia che assommava il numero maggiore di ore di CIG era quella di Trieste, nel 26 si registra altresì un notevole incremento in provincia di Udine, che con oltre 239. ore arriva ad incidere per i tre quarti del totale. Nel 27 il numero di ore totali di Cassa Integrazione erogate nella provincia di Trieste supera nuovamente quelle erogate in provincia di Udine. 2. SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DELLE IMPRESE UBICATE NELLA ZONA DEL SANVITESE 2.1 Quadro statistico Tabella 2: Andamento delle unità locali attive dei comuni del Sanvitese, anni 2-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno 2 var. % var. % Arzene , -11,4 Casarsa della Delizia ,1-2,5 Chions , -5,3 Cordovado ,8-5,5 Morsano al Tagliamento , -13,9 San Martino al Tagliam. San Vito al Tagliamento ,5 1, ,6,1 Sesto al Reghena ,2-13,5 Valvasone ,2-5,1 Fiume Veneto ,6-6,1 Totale ,3-5,2 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere Tabella 21: Andamento delle unità locali attive dei comuni del Sanvitese per settore di attività dell industria, anni 2-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno CB Estrazione di minerali non energetici DA Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco DB Industrie tessili e dell'abbigliamento DC Industrie conciarie, fabbricaz. di prodotti in cuoio, pelle e similari DD Industria del legno e dei prodotti in legno DE Fabbricazione di pastacarta, carta e prodotti di carta; stampa ed editoria 2 var. % 26-7 var. % , -5, ,4 12, ,6-15, , 33, , -12, , 13, Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 13

14 DF Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento combust. nucleari DG Fabbricaz. di prod. chimici e di fibre sintetiche e artificiali DH Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche DI Fabbricaz. di prod. della lavoraz. metalli non metalliferi DJ Produz. di metallo e fabbricaz. di prodotti in metallo DK Fabbricaz. di macchine ed apparecchi meccanici; installazione e riparazione DL Fabbricazione di macchine elettriche e apparecchiature elettriche ed ottiche DM Fabbricazione di mezzi di trasporto DN Altre industrie manifatturiere E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua n.c. -1, ,9 12, ,5-5, , 9, ,9 3, ,5 25, ,6 15, ,3-14, ,7 21, n.c. n.c. F Costruzioni ,8 31,7 TOTALE INDUSTRIA ,2 17,8 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere Tabella 22: Andamento delle unità locali attive dei comuni del Sanvitese per settore di attività dei servizi, anni 2-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno 2 var. % var. % G Commercio ingrosso e dettaglio; riparazione di , 6,4 auto, moto e beni personali H Alberghi e ristoranti ,6 23,8 I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni ,5-14,1 J Intermediazione monetaria e finanziaria ,6-1,9 K Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, professionali ed ,3 63,7 imprenditoriali L Pubbl. amm. e difesa; assic. sociale obbligatoria n.c. n.c. M Istruzione , -1, N Sanità e altri servizi sociali ,3 5, O Altri servizi pubblici, sociali e personali , 19,3 TOTALE SERVIZI ,6 15,2 Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere 14 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

15 Tabella 23: Composizione % delle unità locali attive dei comuni del Sanvitese, anni 2-27; dati relativi al secondo trimestre di ogni anno 2 Arzene 3,7 3,6 3,5 3,5 3,6 3,4 3,5 3,5 Casarsa della Delizia 13,5 13,9 13,7 13,9 14, 14, 14, 13,9 Chions 1,2 1,4 1,5 1,4 1,4 1,3 1,2 1,2 Cordovado 5,1 5,1 4,9 4,9 4,9 5, 4,9 5,1 Morsano al Tagliamento 7,2 7,1 7, 6,8 6,8 6,8 6,8 6,5 San Martino al Tagliamento 2,8 3, 3, 3, 3,1 3,3 3,2 3,2 San Vito al Tagliamento 22,7 22,7 23,1 23,4 23,5 23,7 23,8 24, Sesto al Reghena 12,1 11,7 11,8 11,4 11,3 11,1 11,1 11,1 Valvasone 4,9 4,7 4,6 4,6 4,6 4,6 4,7 4,9 Fiume Veneto 17,8 17,8 18, 18,1 17,9 17,9 17,9 17,7 Totale 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, 1, Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere Figura 7: Composizione % delle imprese attive per settore nel Sanvitese, secondo trimestre 27 11,%,4%,3% 1,8% 2,4% 4,% 18,5% 14,% Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere 14,3% 33,1%,1% Agricoltura Attiv. Estrattive Attiv. Manifatturiere Costruzioni Commercio Turismo Trasporti Attiv. Finanziarie Servizi e terziario Servizi pubblici Impr. Non classificate Figura 8: Andamento dei movimenti di assunzione nel Sanvitese per genere (valori assoluti), Femmine Maschi Totale Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 15

16 Tabella 24: Assunzioni a tempo indeterminato nel Sanvitese - Dati di flusso annuali dal 21 al 27 Comune Var. % 26/7 Arzene ,5 Casarsa della Delizia ,9 Chions ,5 Cordovado , Morsano al Tagliamento ,3 San Martino al Tagliam ,4 San Vito al Tagliamento ,6 Sesto al Reghena ,3 Valvasone ,3 Fiume Veneto ,9 Totale ,6 Figura 9: Andamento delle assunzioni (per tipologia contrattuale 2 ) relative al comprensorio del Sanvitese 3, Maschi I trimestre 21-III trimestre 27 (valori assoluti) Apprendistato Tempo determinato Tempo indeterminato I/1 II/1 III/1 IV/1 I/2 II/2 III/2 IV/2 I/3 II/3 III/3 IV/3 I/4 II/4 III/4 IV/4 I/5 II/5 III/5 IV/5 I/6 II/6 III/6 IV/6 I/7 II/7 III/7 Figura 1: Andamento delle assunzioni (per tipologia contrattuale) relative al comprensorio del Sanvitese, Femmine I trimestre 21-III trimestre 27 (valori assoluti) Apprendistato Tempo determinato Tempo indeterminato I/1 II/1 III/1 IV/1 I/2 II/2 III/2 IV/2 I/3 II/3 III/3 IV/3 I/4 II/4 III/4 IV/4 I/5 II/5 III/5 IV/5 I/6 II/6 III/6 IV/6 I/7 II/7 III/7 2 Nel presente grafico e nei due successivi non sono considerati i Contratti di formazione lavoro. Per quanto riguarda quest ultima tipologia contrattuale, si ricorda che a seguito dell'entrata in vigore del Dlgs 276/23 tale contratto può essere stipulato solo dalla pubblica amministrazione. Tuttavia ai contratti di formazione e lavoro autorizzati prima del 23 ottobre 23 e stipulati tra il 24 ottobre 23 e il 31 ottobre 24 si applica la precedente disciplina. Nel settore privato il contratto di formazione e lavoro (CFL) è stato sostituito dal contratto di inserimento. Inoltre è stato escluso il contratto di lavoro a domicilio, che conta solo pochi casi relativi alla componente femminile. 3 Si ricorda che nel presente grafico e nei due successivi sono considerati anche i dati relativi al comune di Fiume Veneto. 16 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

17 Figura 11: Andamento delle assunzioni (per tipologia contrattuale) relative al comprensorio del Sanvitese, Totale I trimestre 21- III trimestre 27 (valori assoluti) Apprendistato Tempo determinato Tempo indeterminato I/1 II/1 III/1 IV/1 I/2 II/2 III/2 IV/2 I/3 II/3 III/3 IV/3 I/4 II/4 III/4 IV/4 I/5 II/5 III/5 IV/5 I/6 II/6 III/6 IV/6 I/7 II/7 III/7 Figura 12: Incidenza delle assunzioni di extracomunitari (per genere) sul totale delle assunzioni. Centro per l Impiego di San Vito al Tagliamento, , 28, 26, 24, Femmine Maschi Totale 22, 2, 18, 16, 14, 12, 1, 8, Figura 13: Numero di lavoratori in mobilità nel comprensorio del Sanvitese, 21-27; dati relativi al 31/12 di ogni anno (valori assoluti) Femmine Maschi Totale 1 5 Fonte Nostre elaborazioni su dati Netlabor Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 17

18 Tabella 25: Lavoratori iscritti alle liste di mobilità per genere per il settore del Sanvitese del FVG; dati di flusso, anni Femmine Maschi Totale Tabella 26: Lavoratori iscritti alle liste di mobilità per normativa per il settore del Sanvitese del FVG; dati di flusso, anni L. 223/ L. 236/ Totale Note di aggiornamento sulla situazione di grave difficoltà occupazionale delle imprese ubicate nella zona del sanvitese L ambito territoriale del Sanvitese comprende i seguenti 9 comuni della provincia di Pordenone (in base all appartenenza al relativo Centro per l Impiego): Arzene, Casarsa della Delizia, Chions, Cordovado, Morsano al Tagliamento, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Valvasone. Per gli scopi della presente analisi, inoltre, verrà considerato anche il comune di Fiume Veneto. Le unità locali attive ubicate nei comuni sopraccitati, tra il secondo trimestre 26 ed il secondo trimestre 27 sono diminuite nel complesso di 1,3 punti percentuali. La perdita maggiore si è avuta nel comune di Morsano al Tagliamento dove le unità locali alla fine del periodo considerato risultano 2 in meno (-5,%); nei sette anni considerati la flessione è stata invece del 13,9% ma, dopo un periodo di sostanziale stabilità tra il 23 ed il 26, nell ultimo anno il trend è tornato ad essere di segno negativo. Anche i comuni di Fiume Veneto e Casarsa della Delizia hanno registrato tra il 2 ed il 27 una riduzione delle unità locali attive pari rispettivamente al 6,1% ed al 2,5%, ma con il decremento maggiore proprio tra il 26 ed il 27 (secondo trimestre), dove il calo per Fiume Veneto è del 2,6% (- 27 unità) e per Casarsa della Delizia è del 2,1% (-17 unità). Per i comuni di Valvasone e di Cordovado sembra invece che la situazione vada progressivamente migliorando, dal momento che nell ultimo periodo considerato la variazione è positiva e quindi di segno opposto rispetto alla flessione registrata tra il 2 e il 26 (Statistica Tabella 2). A San Martino al Tagliamento invece si registra nei sette anni un miglioramento (+1,6%) anche se dal 25 si vengono a perdere 4 unità locali attive. Dalla lettura della Tabella 21 si può rilevare che il settore di attività dell industria che ha registrato la flessione maggiore (in termini assoluti) nel periodo è quello dell industria del legno e dei prodotti in legno (DD), che ha perso 7 unità locali attive (pari a -1,%), contribuendo così in modo significativo alla variazione negativa registrata a partire dal 2 (-12,5%). I comparti dell industria che nello stesso periodo sono invece cresciuti in termini di unità locali attive fanno riferimento alla fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (DK), le cui unità locali attive sono cresciute di 11 unità (+12,5%), alla fabbricazione di macchine elettriche e apparecchiature elettriche ed ottiche (+4,6%), alle altre industrie manifatturiere (+3,7%), alle industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (3,4%) e alle costruzioni (+1,8%). L unico settore che presenta un andamento di anno in anno crescente è quello delle costruzioni il cui numero delle imprese nei sette anni considerati aumenta del 31,7% passando dalle 615 unità alle 81. I settori di attività nell ambito dei servizi, che nei 12 mesi considerati dal 26 al 27 continuano a subire una flessione negativa, sono quello dell intermediazione monetaria e finanziaria che perde 1 unità (-8,6% rispetto ad una variazione tra il 2 ed il 27 pari a -1,9%, data dalla sommatoria tra una variazione positiva o sostanzialmente stabile fino al 25 e una rilevante diminuzione verificatasi 18 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

19 nell ultimo periodo) e quello dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni che perde 13 unità nell ultimo anno (-8,5%), in linea con la tendenza negativa iniziata nel 25 (Tabella 22). Il commercio, dopo una crescita annuale in termini di unità locali attive tra il 2 ed il 26, presenta nell arco degli ultimi 12 mesi un calo pari al 2% (-22 unità). All opposto le sedi produttive attive del settore alberghiero e della ristorazione e quello delle attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, professionali ed imprenditoriali continuano ad aumentare dall anno 2, ed in modo consistente anche tra il 26 ed il 27, di un numero di unità pari rispettivamente a 6 e a 26. Le unità locali attive nel secondo semestre del 27 risultano dislocate per la maggior parte (24,% al secondo trimestre del 27) nel comune di San Vito al Tagliamento ( Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 19

20 Tabella 23), che negli ultimi anni ha accresciuto il proprio ruolo di polo di attrazione delle attività produttive nell ambito territoriale in esame. Si ricorda infatti che nel Sanvitese l industria nasce sostanzialmente negli anni 7, con la costituzione dell insediamento industriale e artigianale del Ponte Rosso nell ambito del comune di San Vito al Tagliamento che, a differenza di altre aree industriali della provincia di Pordenone, si configura come un area inserita in un territorio più ampio dove la presenza industriale non risulta particolarmente significativa. Per quanto concerne l importanza delle principali attività produttive, infatti, dalla Figura 7 emerge come l agricoltura, comprendendo il 33,1% delle unità locali attive, rappresenti l attività più rilevante sul territorio; seguono il commercio (il 18,5% delle unità locali attive appartiene a questo settore), le attività manifatturiere (14,3%) e le costruzioni (14,%). L andamento dei movimenti di assunzione (di fonte Netlabor) presenta dei segnali di ripresa tra il 25 e il 26, che si confermano anche nell anno successivo; in questo periodo il numero di avviamenti riprende infatti dopo diversi anni ad aumentare, superando i livelli di qualche anno prima (Figura 8). Tale tendenza positiva, inoltre, interessa sia la componente maschile che quella femminile del mercato del lavoro locale. Il numero di contratti a tempo indeterminato, invece, risulta tendenzialmente stabile tra il 24 e il 26, segno che gli incrementi registrati hanno riguardato altre tipologie contrattuali, nella fattispecie i contratti a tempo determinato. Nel 27, invece, si assiste ad una forte ripresa delle assunzioni a tempo indeterminato, anche se occorre ricordare che tale dato può essere influenzato in parte dalle novità in materia di comunicazioni relative ai rapporti di lavoro introdotte dalla L.296/26 (si veda la nota 1). Questo andamento è ravvisabile nella Figura 9 e nelle due seguenti, che presentano il numero di avviamenti per tipologia contrattuale e genere nel periodo Infine si può segnalare che tra il 25 e il 26 lo stock dei lavoratori in mobilità nell ambito del Sanvitese ha visto un rallentamento della crescita registrata nei tre anni precedenti, come risultato di una diminuzione della componente maschile, mentre la componente femminile è continuata a crescere a ritmi costanti. Il 27 ha visto nuovamente una diminuzione del numero dei lavoratori maschi in mobilità, mentre la componente femminile risulta invariata. 2 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

21 3. SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL DISTRETTO INDUSTRIALE DELLA SEDIA 3.1 Statistica Tabella 27: Importazioni di legno e mobili in Friuli Venezia Giulia, anni (valori correnti in migliaia di euro) Var. % 26-7 Legno tagliato, piallato e/o trattato ,2 Compensato, pannelli di legno ,9 Carpenteria in legno e di ,8 falegnameria Imballaggi in legno ,4 Altri prodotti in legno ,9 Totale legno ,7 Mobili e sedie ,2 Totale settore ,9 Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT Tabella 28: Esportazioni di legno e mobili in Friuli Venezia Giulia, anni (valori correnti in migliaia di euro) Var. % 26-7 Legno tagliato, piallato e/o trattato ,7 Compensato, pannelli di legno ,4 Carpenteria in legno e di ,5 falegnameria Imballaggi in legno ,8 Altri prodotti in legno ,4 Totale legno , Mobili e sedie ,8 Totale settore , Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT 4 Per il 27 i dati relativi al commercio estero sono ancora provvisori. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 21

22 Tabella 29: Importazioni di legno e mobili in provincia di Udine, anni (valori correnti in migliaia di euro) Udine Var. % 26-7 Legno tagliato, piallato e/o trattato ,8 Compensato, pannelli di legno ,7 Carpenteria in legno e falegnam ,5 Imballaggi in legno ,5 Altri prod. in legno ,2 Totale legno ,2 Mobili e sedie ,5 Totale settore ,4 Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT Tabella 3: Esportazioni di legno e mobili in provincia di Udine, anni (valori correnti in migliaia di euro) Udine Legno tagliato, piallato e/o trattato Compensato, pannelli di legno Carpenteria in legno e falegnam. Imballaggi in legno Altri prod. in Var. % , , , , , legno Totale legno ,9 Mobili e sedie , Totale settore ,9 Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT Figura 14: Saldi della bilancia commerciale del settore legno e mobili del Friuli Venezia Giulia, (valori correnti espressi in migliaia di euro) Totale legno Mobili e sedie Totale legno e arredamento Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT 22 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

23 Figura 15: Saldi della bilancia commerciale del settore legno e mobili della provincia di Udine, (valori correnti espressi in migliaia di euro) Totale legno Mobili e sedie Totale legno e arredamento Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT Figura 16: Avviamenti su base trimestrale e media mobile su base annuale riguardanti le attività di specializzazione (DD2+DN36.1) nei comuni del Distretto, III trim. 21-III trim. 27 (valori assoluti) Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 23

24 Figura 17: Avviamenti su base trimestrale e media mobile su base annuale riguardanti le attività di fabbricazione di sedia/mobilio (Ateco DN 36.1) nei comuni del Distretto, III trim. 21-III trim. 27 (valori assoluti) Figura 18: Avviamenti su base trimestrale e media mobile su base annuale relativi al comparto legno (Ateco DD 2) nei comuni del Distretto, III trim. 21-III trim. 27 (valori assoluti) Tabella 31: Avviamenti annuali relativi alle attività sedie/mobilio e del legno nei Comuni del Distretto 5 Var. % 5-7 DD 2 Totale ,6 DN 36.1 Totale ,4 Tot. complessivo ,6 Fonte: Nostre elaborazionisu dati Netlabor 5 Per l anno 27 è stata effettuata una stima sulla base dei primi tre trimestri, non essendo ancora disponibili i dati relativi al quarto (vedi nota 1). 24 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

25 Figura 19: Avviamenti su base trimestrale a tempo indeterminato e media mobile su base annuale relativi alle attività di specializzazione (DD 2 + DN 36.1) (valori assoluti) Fonte: Nostre elaborazionisu dati Netlabor Figura 2: Avviamenti su base trimestrale a tempo determinato e media mobile su base annuale relativi alle attività di specializzazione (DD2+DN36.1) (valori assoluti) Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 25

26 Figura 21: Cessazioni a tempo indeterminato e media mobile su base annuale relativi alle attività di specializzazione (DD2+DN36.1) (valori assoluti) Figura 22: Andamento dello stock di lavoratori del Distretto della sedia in mobilità, 21-26; dati riferiti al 31/12 di ogni anno (n.i. 21=1) 5, 45, 4, Femmine Maschi Totale 35, 3, 25, 2, 15, 1, 5,, Tabella 32: Lavoratori iscritti alle liste di mobilità per genere; dati di flusso, anni Femmine Maschi Totale Tabella 33: Lavoratori iscritti alle liste di mobilità per normativa; dati di flusso, anni L. 223/ L. 236/ Totale Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

27 3.2 Note di aggiornamento sulla situazione di grave difficoltà occupazionale del distretto industriale della sedia Il Distretto industriale della sedia, di cui fanno parte i comuni di Aiello, Buttrio, Chiopris Viscone, Corno di Rosazzo, Manzano, Moimacco, Pavia di Udine, Premariacco, San Giovanni al Natisone, San Vito al Torre e Trivignano Udinese, sta attraversando un periodo particolarmente delicato negli ultimi anni, caratterizzato dall evoluzione degli scenari relativi ai mercati esteri. Per monitorare l andamento della situazione di grave difficoltà occupazionale in cui versa il distretto industriale della sedia, pare pertanto opportuno cominciare partendo dagli scambi commerciali con l estero. A tale proposito si ricorda che sono stati utilizzati i dati relativi alle importazioni e alle esportazioni regionali dei prodotti afferenti al legno e alla sedia fino all ultimo trimestre del 27 (i dati diffusi dall ISTAT relativi al 27 sono comunque ancora provvisori e suscettibili di eventuali modifiche). Si precisa inoltre che, non essendo disponibili i dati relativi ai flussi di import-export su base distrettuale, l analisi può essere condotta al massimo a livello provinciale, anche se è evidente che il Distretto della sedia ha un peso preponderante sui numeri del settore legno-mobile in provincia di Udine. Tra il 26 ed il 27 in Friuli Venezia Giulia si verifica nel complesso un aumento delle importazioni dei prodotti a monte della filiera, cioè del legno e dei prodotti del legno, pari al 6,7% in particolare per gli imballaggi in legno (+19,4%) e per il compensato e pannelli in legno (+12,9%) (Tabella 27). Il valore delle importazioni dei prodotti a valle della filiera (mobili e sedie) rimane sostanzialmente immutato. Il precedente periodo aveva invece fatto registrare un incremento delle importazioni per entrambi i comparti. I dati sull export di mobili e sedie risultano particolarmente importanti per comprendere la situazione di difficoltà delle aziende friulane del settore; in effetti tra il 22 ed il 26 le esportazioni dell intero settore sono diminuite del 12,5%. Tra il 26 ed il 27 il comparto del legno è invece quello che registra l incremento maggiore (+17%); nel complesso tra il 25 e il 27 l intero settore presenta un inversione di tendenza.a livello provinciale emerge in maniera molto evidente come nella provincia di Udine (dove appunto è determinante il Distretto della sedia) le esportazioni hanno registrato tra il 22 ed il 25 una diminuzione per il comparto del legno pari al 3%; meno marcata ma comunque molto consistente la flessione delle esportazioni nel comparto dei mobili e delle sedie (-19,3%). Tra il 26 e il 27, invece, se il totale delle esportazioni del settore legno cresce del 15%, il settore dei mobili e delle sedie perde un ulteriore 7% (Tabella 3). Il saldo della bilancia commerciale fornisce ulteriori importanti elementi per comprendere lo stato di salute del settore. Il settore del legno regionale, come risulta dalla Figura 14 e dalla Figura 15, sia a livello regionale che provinciale presenta per l arco temporale valori negativi (ovvero il valore delle importazioni supera quello delle esportazioni), mentre il settore del mobile e delle sedie, nonostante risulti sempre in attivo, registra un andamento decrescente del saldo nel quinquennio in esame. Tali valori sono indicativi della perdita di competitività sui mercati internazionali delle imprese friulane del settore, le cui conseguenze si sono avvertite soprattutto tra quelle di piccola dimensione, tanto che ad accusare le difficoltà maggiori sono le imprese specializzate nella produzione di sedie. Venendo agli ulteriori indicatori di crisi del comparto legati al mercato del lavoro, si può rilevare che il totale degli avviamenti relativi alle attività di specializzazione (codici Ateco DD2+DN36.1) nei comuni del Distretto della sedia (Figura 16) presenta un inversione di tendenza nel periodo 26-27, dopo diversi anni in cui il numero dei movimenti di assunzione registrati risultava in diminuzione. Anche gli avviamenti a tempo indeterminato fanno registrare dei segnali di ripresa (Figura 19), mentre il numero di avviamenti a tempo determinato (Figura 2) risulta invece abbastanza costante negli ultimi anni. Infine anche il numero dei lavoratori in mobilità (dato di stock) provenienti da aziende del Distretto della sedia risulta in continuo aumento dal 21 al 26; si può comunque osservare che nell ultimo periodo considerato tale aggregato ha fatto registrare un aumento percentuale inferiore agli anni precedenti (periodo 25-26) e nel 27 è sceso ad un valore inferiore a quello del 25. Tale andamento risulta peraltro analogo sia per la componente femminile che per quella maschile (Tabella 32). Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 27

28 4. SITUAZIONE DI GRAVE DIFFICOLTÀ OCCUPAZIONALE DEL SETTORE DEL COMMERCIO NELLE ZONE DI CONFINE (PROVINCE DI TRIESTE E DI GORIZIA) 4.1 Quadro statistico Figura 23: Andamento delle unità locali attive nel commercio, 21-27; dati relativi al II trimestre di ogni anno (valori assoluti) GO TS Fonte: Nostre elaborazioni su dati Movimprese Infocamere Tabella 34: Andamento delle unità locali regionali per provincia, anni (Totale Commercio); dati relativi al II trimestre Var. % Var. % Udine ,9-1,8 Pordenone ,4 -,9 Gorizia ,8-8,8 Trieste ,7-14,1 FVG ,6-5,2 Tabella 35: Andamento delle unità locali regionali per provincia, anni (G 5 Commercio, manutenzione e riparazione autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti); dati relativi al secondo trimestre Var. % Var. % Udine ,6-1,6 Pordenone ,2-2,9 Gorizia ,6-4,9 Trieste ,6-19,7 FVG , -5,7 Tabella 36: Andamento delle unità locali regionali per provincia, anni (G 51 Commercio, all ingrosso e intermediari del comm. esclusi autoveicoli); dati relativi al secondo trimestre Var. % Var. % Udine ,7 -,3 Pordenone ,3, Gorizia ,3-11,7 Trieste ,4-12,5 FVG ,7-4, 28 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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