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1 Attività Formative Legge 21 dicembre 1978 n. 845 ex Art. 26 Progetto INNOVAMBIENTE Materiale Didattico Dispensa Titolo del Modulo Sicurezza e Prevenzione TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06

2 Sicurezza e Prevenzione

3 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag La sicurezza e la prevenzione Sicurezza condizione di ciò che è senza rischi Prevenzione provvedimenti presi per evitare un fenomeno negativo D. Lgs 81/2008 Il Decreto legislativo prescrive misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività privati e pubblici Obiettivi Acquisire gli elementi di conoscenza relativi alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro (Testo Unico D.Lgs 81/2008), sui criteri e strumenti per la ricerca delle leggi e norme tecniche riferite a problemi specifici. Acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori Contenuti Il Quadro normativo in materia di sicurezza dei lavoratori e la responsabilità civile e penale Responsabilità Civile e Penale La Tutela Assicurativa Gli organi di vigilanza Il Testo Unico Le figure coinvolte nella Sicurezza in azienda L informazione e la formazione dei lavoratori La valutazione dei rischi La prevenzione incendi ed i piani di emergenza I principali tipi di rischio La prevenzione sanitaria I dispositivi di protezione individuale Il primo soccorso Il lavoro al videoterminale

4 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag Il Quadro normativo in materia di sicurezza dei lavoratori La struttura normativa di base è costituita da leggi che dettano i principi quadro della sicurezza in vari settori e da decreti attuativi che regolamentano gli aspetti di dettaglio. Le tematiche affrontate dalle normative sono molteplici e riguardano i seguenti argomenti: Prevenzione degli infortuni Igiene del lavoro Sicurezza e igiene nelle costruzioni Macchine Prevenzione incendi Segnaletica di sicurezza Dispositivi di protezione individuale Lavoratrici madri Previdenza Sanzioni Tutti questi argomenti sono stati regolamentati da una serie di disposizioni comprendenti: 2.1 Prevenzione degli infortuni DPR 27 aprile 1955, n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro DPR 19 marzo 1956, n. 302 Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative a quelle generali emanate con decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n.547 D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/934/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro D.Lgs. 19 marzo 1996, n. 242 Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 19 settembre, n. 626, recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro Igiene del lavoro DPR 19 marzo 1956, n. 303 Norme generali per l'igiene del lavoro D.Lgs. 15 agosto 1991, n. 277 Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell'art. 7 della legge 30 luglio 1990, n. 212 D.Lgs. 25 gennaio 1992, n. 77 Attuazione della direttiva 88/364/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230 Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti Sicurezza e igiene nelle costruzioni DPR 7 gennaio 1956, n. 164 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni Legge 11 febbraio 1994, n. 109 Legge quadro in materia di lavori pubblici D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 494 Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei e mobili

5 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag. 5 D.Lgs. 19 novembre 1999, n. 528 Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 494 DPR 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni 2.2 Macchine DPR 24 luglio 1996, n. 459 Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE, 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine 2.3 Prevenzione incendi DPR 26 maggio 1959, n. 689 Determinazione delle aziende e delle lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del Comando del Corpo dei Vigili del fuoco DPR 29 luglio 1982, n. 577 Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi antincendio Legge 7 dicembre 1984, n. 818 Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, modifica degli articoli 2 e 3 della legge 4 marzo 1982, n. 66 e norme integrative dell'ordinamento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Legge 5 marzo 1990, n. 46 Norme per la sicurezza degli impianti DPR 6 dicembre 1991, n. 447 Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti DPR 12 gennaio 1998, n. 37 Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'art. 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59 DM 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro Segnaletica di sicurezza D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 493 Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro Dispositivi di protezione individuale D.Lgs. 4 dicembre 1992, n. 475 Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuali Lavoratrici madri D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 Miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento Previdenza DPR 30 giugno 1965, n Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali D.Lgs. 23 febbraio 2000, n. 38 Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell'art. 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144 Sanzioni D.Lgs. 19 dicembre 1994, n. 758 Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro

6 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag L attuale quadro normativo Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 che, in base alla delega al Governo prevista dall art.1 della Legge 123/07, ha provveduto a riordinare e coordinare buona parte della previgente normativa in tema di salute e sicurezza sul lavoro. A tal fine il decreto ha raggruppato buona parte della materia in un unico testo, costituito da 306 articoli e 52 allegati, sostituendo molte delle normative in precedenza elencate.

7 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag Dove comincia la sicurezza sul lavoro 3.1 I primi provvedimenti per la sicurezza sul lavoro: 1898 Assicurazione obbligatoria contro infortuni sul lavoro 1899 Leggi per prevenzione infortuni: nelle industrie con un certo numero di dipendenti per lavori in miniere e cave per attività con materie che possono esplodere Inizi 1900 Regii Decreti con regolamenti per costruzioni, strade ferrate, tramvie, impiego di gas tossici Questi primi provvedimenti però: escludono importanti settori lavorativi (es. agricoltura) non prevedono sanzioni penali si caratterizzano più per un interesse assicurativo 3.2 Anni 60 dal 1930 al 1950 Codice Penale (artt ) Codice Civile (art. 2087) Costituzione della Repubblica (artt ) IL DATORE DI LAVORO DIVENTA CON I CODICI UN VERO E PROPRIO DEBITORE DI SICUREZZA NEI CONFRONTI DEI SUOI DIPENDENTI DPR 547/55 ( Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro ) DPR 164/56 ( Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni ) DPR 303/56 ( Norme generali per l igiene del lavoro ) Con queste norme lo Stato: Detta obblighi da rispettare Identifica precisi destinatari (DdL, dirigenti, preposti, lavoratori) Prevede specifiche sanzioni Garantisce la vigilanza sulla loro applicazione (attraverso specifici organismi tecnici) Anni 70: nuove competenze norme lo Stato 1970 Legge n. 300: Statuto dei Lavoratori diritto dei lavoratori di controllare l applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l elaborazione e l attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute 1978 Legge n. 833: Riforma Sanitaria

8 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag. 8 trasferisce la maggior parte dei compiti di vigilanza e di controllo dall Ispettorato del Lavoro alle strutture periferiche delle ULSS (Servizi Territoriali di Prevenzione), oggi ASL 1978 Circolari Ministeriali sulle lavorazioni con ammine aromatiche DPR 962/82 sulle lavorazioni con cloruro vinile monomero DPR 175/78 sui rischi industriali rilevanti (Direttiva Seveso) La prevenzione si innova e interviene su rischi globali e su tutti i soggetti coinvolgibili Le attività considerate sono inserite in un sistema che prevede la loro suddivisione in classi di rischio e a pari classe deve corrispondere un pari sistema di prevenzione e sicurezza la prevenzione si innova e interviene su rischi globali e su tutti i soggetti coinvolgibili 3.4 Anni 90: nuovi rischi: i primi concetti per un nuovo approccio ai problemi della sicurezza sul lavoro D. Lgs 277: piombo rumore amianto Per questi rischi il Decreto prevede: individuazione e valutazione dei rischi riduzione dei rischi alla fonte adozione di misure preventive informazione, formazione, addestramento degli addetti specifiche sanzioni penali con l evoluzione scientifica e tecnologica si individua la pericolosità di sostanze prima ritenute innocue e si emanano nuove leggi soggetti esposti a queste sostanze 3.5 Anni 90: la CEE per la prima volta di rischio come metodologia per affrontare i pericoli in Nella seconda metà degli anni 90 gli obiettivi di tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro diventano sempre più oggetto di attenzione da parte della Comunità Europea, che è interessata da una parte a fissare dei nuovi principi legislativi di tutela dei lavoratori, che riescano a superare la scarsa efficienza delle normative nazionali, dall altra a definire dei requisiti minimi di sicurezza per macchine e attrezzature in modo da evitare che le pur importanti ragioni della sicurezza vengano strumentalmente utilizzate dagli stati membri per creare barriere doganali e impedire la libera circolazione delle merci, obiettivo principale per cui la stessa comunità si è formata Le direttive europee LE DIRETTIVE EUROPEE Le Direttive Comunitarie sono la principale fonte del diritto da cui deriva la legislazione che ha sostituito, in determinate materie, la preesistente legislazione degli stati membri dell'unione Europea. Le Direttive si prefiggono lo scopo di armonizzare le legislazioni nazionali in quanto prevedono l'obbligatorietà del recepimento. Tutti gli stati membri sono obbligati ad adottare i contenuti delle direttive entro un periodo transitorio (variabile in ogni direttiva), uniformando la legislazione previgente in ogni nazione al

9 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag. 9 dettato del nuovo testo legislativo. In particolare si impegnano ad abrogare tutte le eventuali disposizioni legislative esistenti in contrasto con la Direttiva stessa. DIRETTIVE SOCIALI E DIRETTIVE DI PRODOTTO Il Trattato di Roma del 1957, che istituiva le Comunità Economiche Europee, poneva una fondamentale distinzione tra le "direttive di prodotto" e le "direttive sociali".le prime disciplinano il principio della libera circolazione dei prodotti nel mercato comune sulla base del principio che ciò che circola liberamente in sicurezza in uno Stato membro deve essere considerato sicuro anche dagli altri Stati. Le direttive sociali sono indirizzate non tanto al fabbricante dei prodotti, ma al datore di lavoro, o a chi per lui, nel momento in cui egli organizza il luogo di lavoro e la sua sicurezza. DECRETO LGS. 626/94: NASCE IL SISTEMA ORGANIZZATO DELLA PREVENZIONE Il 19 settembre 1994 viene emanato in Italia il D.Lgs. n. 626 che recepisce otto direttive comunitarie (tutte direttive sociali) riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. C è una direttiva quadro che riguarda le misure per promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute durante il lavoro, e altre direttive particolari che riguardano i luoghi di lavoro, l uso di attrezzature di lavoro, l uso di attrezzature di protezione individuale, la movimentazione manuale dei carichi, le attrezzature munite di videoterminali, l esposizione ad agenti cancerogeni e l esposizione ad agenti biologici. Si applica: Tutte le realtà aziendali con dipendenti OBIETTIVO 1:LAVORARE IN SICUREZZA OBIETTIVO 2: RIDURRE I COSTI OCCULTI DELLA NON SICUREZZA è un progetto permanente LA METODOLOGIA PER UNA NUOVA SICUREZZA SUL LAVORO Individuare e valutare i rischi Identificare i soggetti esposti Adottare le soluzioni (MISURE) per ridurre i rischi tecniche organizzative procedurali comportamentali Proteggere i lavoratori Informare e formare i lavoratori Verificare su di essi l esistenza di danni attraverso la SORVEGLIANZA SANITARIA

10 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag I soggetti della prevenzione DATORE DI LAVORO SPP DIRIGENTIPREPOSTI MEDICO COMPETENTE LAVORATORI RLS DELLA PREVENZIONE IL LAVORATORE chi e? persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge attivita lavorativa nell ambito di un organizzazione pubblica o privata, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione [ultima definizione normativa] (equiparati: soci lavoratori di cooperative o società, utenti di servizi di orientamento o formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso Ddl, allievi di istituti di istruzione ed universitari, partecipanti a corsi di formazione professionale; esclusi: addetti a servizi domestici e familiari con rapporto di lavoro subordinato anche speciale) cosa deve fare? osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza, segnalazione e controllo non compiere di propria iniziativa operazioni pericolose per la propria o altrui sicurezza utilizzare correttamente i dpi segnalare immediatamente condizioni di pericolo sottoporsi ai controlli sanitari IL DATORE DI LAVORO chi e? e il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore (il soggetto può dirsi responsabile dell impresa o unità produttiva solo se e in quanto abbia poteri decisionali e di spesa) cosa deve fare? individuare e valutare i rischi organizzare e gestire la prevenzione in azienda adottare le necessarie misure di sicurezza tecniche, organizzative e procedurali informare e formare i lavoratori sui rischi presenti in azienda IL DIRIGENTE colui che sovrintende organizza dispone in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali dell incarico assegnato cosa deve fare?

11 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag. 11 predisporre le misure di sicurezza in sintonia con il datore di lavoro impartire istruzioni e ordini precisi per la migliore esecuzione del lavoro vigilare affinche le istruzioni vengano eseguite incaricare i preposti affinche svolgano mansioni di controllo e vigilanza IL PREPOSTO persona che sovrintende all attivita lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute controllandone l esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa (in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli) cosadeve fare? segnalare carenze o inefficienze dei sistemi di prevenzione e protezione far osservare le misure di prevenzione disposte dal datore di lavoro e dai dirigenti vigilare sui lavoratori IL S.P.P. [Servizio di prevenzione e protezione] chi e? insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attivita di prevenzione e protezione dai rischi professionali il rspp (responsabile del s.p.p.) deve avere attitudini e capacita adeguate chi puo rappresentarlo? datore di lavoro; serviziointerno; servizio esterno cosa deve fare? individuare e valutare i fattori di rischio individuare le misure per la sicurezza e la salute elaborare le misure preventive e protettive proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori fornire ai lavoratori le informazioni sui rischi generali e specifici per la sicurezza e la salute partecipare alla riunione periodica di prevenzione e protezione IL MEDICO COMPETENTE chi e? medico in possesso di specializzazione in medicina del lavoro, docenza o libera docenza in medicina del lavoro e autorizzazione cosa deve fare? effettuare la sorveglianza sanitaria e le visite richieste dal lavoratore (se correlate ai rischi professionali) istituire ed aggiornare una cartella sanitaria e di rischio (da tenere presso il Ddl con salvaguardia del segreto professionale) per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria cosa deve fare? esprimere giudizi di idoneita alla mansione ed informare il Ddl ed il lavoratore dell eventuale giudizio di inidoneita parziale, temporanea o totale collaborare con datore di lavoro e spp: alla stesura del documento di valutazione dei rischi alla predisposizione delle misure per la tutela della salute dei lavoratori alla predisposizione del servizio di pronto soccorso

12 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag. 12 all attività di formazione ed informazione dei lavoratori visitare gli ambienti di lavoro e riferire al datore di lavoro partecipare ad una riunione periodica (almeno annuale) tra tutti i soggetti aziendali che si occupano di prevenzione e protezione IL RLS [rappresentante dei lavoratori per la sicurezza] chi e? persona o persone elette o designate, in tutte le aziende o unita produttive, per rappresentare i lavoratori relativamente alle problematiche di salute e sicurezza sul lavoro eletto all interno direttamente dai lavoratori cosa deve fare? riceve informazioni e documentazione aziendale, iformazioni dai servizi di vigilanza, adeguata formazione partecipa alla riunione periodica di prevenzione protezione dai rischi avverte il responsabile dell azienda dei rischi idividuati nel corso della sua attivita accede ai luoghi di lavoro promuove l elaborazione, l individuazione el attuazione delle misure di prevenzione formula osservazioni in caso di visite e verifiche delle autorita competenti deve essere preventivamente consultato: per la designazione addetti spp, prev.incendi, pronto soccorso per la valutazione dei rischi per la formazione degli addetti a pronto soccorso, evacuazione antincendio I FATTORI DI RISCHIO FISICI: rumore, vibrazioni, microclima, pressione atmosferica, radiazioni ionizzanti e non, illuminazione CHIMICI: polveri, fumi, nebbie, gas, vapori BIOLOGICI: virus, batteri, protozoi, parassiti, RISCHI INFORTUNISTICI: carenze delle macchine, mancanza di DPI, azioni imprudenti dei lavoratori, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO fatica fisica (es. per spostamento pesi) fatica nervosa (es. per ritmi di lavoro) GLI STRUMENTI PRINCIPALI 1. DVR VALUTAZIONE DEI RISCHI E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI I FATTORI DI RISCHIO La Valutazione dei rischi è un processo di valutazione dei rischi derivanti da pericoli presenti sul luogo di lavoro, che deve essere fatta dal DdL e riportata in un documento scritto. Consiste in un esame sistematico di tutti gli aspetti dell attività lavorativa volto a stabilire: cosa può provocare lesioni o danni se è possibile eliminare i pericoli e dove ciò non è possibile; quali misure di prevenzione e protezione sono o devono essere messe in atto per controllare i rischi.

13 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag. 13 E la chiave di volta per limitare gli infortuni sul lavoro! 2. LA SORVEGLIANZA SANITARIA La Sorveglianza Sanitaria è un insieme di atti medici, messi in azione dal Medico Competente, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionale e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa. Consiste in una procedura volta a stabilire: quali sono i soggetti esposti a malattia professionale quali sono le loro idoneità di partenza per evidenziare eventuali controindicazioni come si evolve nel tempo il loro stato di salute rispetto al rischio temuto, valutando attraverso esami clinici periodici secondo protocolli definiti a livello nazionale quando intervenire per bloccare l inizio di un processo che potrebbe evolvere negativamente (cambio mansione) E la chiave di volta per evitare le malattie professionali! 3. FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDESTRAMENTO FORMAZIONE: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale, conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, riduzione e gestione dei rischi INFORMAZIONE: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, riduzione e gestione dei rischi in ambiente di lavoro ADDESTRAMENTO: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro DOPO LA 626 SEGUONO ALTRE DIRETTIVE SOCIALI E DI PRODOTTO 1996 DPR 459: DIRETTIVA MACCHINE (Direttiva di prodotto) Tutte le macchine e le attrezzature immesse sul mercato o in servizio per la prima volta devono avere: marcatura CE certificato di dichiarazione di conformità libretto di istruzione all uso e manutenzione D. Lgs. 494: DIRETTIVA CANTIERI (Direttiva sociale) Contiene misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori nella particolare situazione rappresentata dai cantieri temporanei o mobili ANCHE SCUOLE E UNIVERSITA SONO OGGETTO DI DECRETI SPECIFICI 1998 Decreto Interministeriale 363: Regolamento per le particolari esigenze dell Università Le specificità: DdL è il Rettore o suo delegato con poteri di spesa

14 TECNICO ESPERTO IN COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI Cod. uff. 2860/06 pag. 14 Presidenze, Facoltà e Dipartimenti sono unità produttive a tutti gli effetti studenti, borsisti,dottorandi, tirocinanti, ecc. sono equiparati a lavoratori quando esposti a rischi i laboratori sono luoghi di lavoro Il Responsabile dell attività di didattica o di ricerca, nell ambito dell attività di laboratorio,ha compiti e responsabilità assimilabili a quelle del DdL (a causa dell incertezza della ricerca rispetto al prototipo) SEGUONO ULTERIORI AGGIUSTAMENTI NORMATIVI SU IMPULSO DELLA CE Alcune norme significative : D.Lgs. 262/2000 Tutela lavoratori minori D.Lgs. 151/2001 Tutela lavoratrici madri [92/85/CE] D.Lgs. 230/95 e 241/2000 Tutela da radiazioni ionizzanti [96/29/Euratom] D.Lgs. 195/2003 Requisiti minimi per svolgere funzioni di RSPP e ASPP D.M. 338/2003 Misure per il Primo soccorso aziendale D.Lgs. 235/2003 Tutela dei lavoratori nei lavori in quota [2001/45/CE] D.Lgs. 187/2005 Tutela lavoratori esposti a vibrazioni meccaniche [ 2002/44/CE] D.Lgs 195/2006 Tutela lavoratori esposti a rumore [2003/10/CE] D.Lgs. 257/2007 Tutela lavoratori esposti a Campi Elettromagnetici [2004/40/CE] NEL 2007 SI DECIDE DI RACCOGLIERE TUTTE LE NORME IN UN UNICO TESTO 2008 Il 9 aprile 2008 si pubblica il D.Lgs.che entra in vigore il 15 maggio 2008 Il D.Lgs 81/08 è l atteso Testo unico delle disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, oggi in vigore. Tutte le norme precedenti vengono abrogate, compreso il D.Lgs. 626/94, perché assorbite nel nuovo testo. Il Decreto si applica a. tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio (art.3). Uniche condizioni discriminanti: Presenza di un attività lavorativa o di servizio con anche 1 (UNO) solo lavoratore dipendente o assimilato ANCHE NEL 2009 SUCCEDE QUALCOSA IN CAMPO LEGISLATIVO: 2009 Il 5 agosto 2009, dopo qualche anticipazione e numerose polemiche tra sindacati ed industria, viene pubblicato il D.LGS. 3 agosto 2009, n 106, detto correttivo del D.L.81/08 Il Decreto correttivo non cambia il quadro di riferimento. Apporta delle correzioni su taluni errori materiali, ridefinisce concetti non ben chiari nel testo del 2008, alleggerisce le sanzioni a carico dei Datori di Lavoro (da cui il contrasto con i sindacati), introduce delle semplificazioni per le aziende più piccole e per le situazioni che possono essere considerate meno gravi, sposta alcune scadenze per dar modo di far riferimento a Linee Guida ancora da pubblicare. Resta completamente confermato l impianto generale della 626 che modifica le organizzazioni del lavoro definendo nuovi ruoli e più precise responsabilità per un nuovo approccio ai problemi della sicurezza sul lavoro.

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