SOMMARIO. Anno IV n. 6 - giugno 2014* In primo piano 14 giornata mondiale del rifugiato di Federica Parasiliti. pag. 03

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2 SOMMARIO In primo piano 14 giornata mondiale del rifugiato di Federica Parasiliti Crisi siriana : il drarnma dei rifugiati a cura di Giulia Oosi Libano e Giordania : Federica Mogherini in missione tra i rifugiati di Giulia Oosi Anno IV n. 6 - giugno 2014* pag. 03 pag.07 pag.09 Yemen: Cooperazione italiana, UNHCR e INTERSOS insieme per i rifugiati di Catia Oini Non solo mondiali: cartell ino rosso allavoro minorile di Federica Parasiliti Firmato ii nuovo accordo di collaborazion e tra DGCS e WFP di Federica Parasiliti La settimana della cooperazione allo sviluppo nelle scuole Verso Expo 2015 II Vice Ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, visita il sito di Expo di Cristiano Maggipinto Voci dal campo Le nostre Uti si raccontano Storie di cooperazione: Giordania Quando gli elefanti combattono e I'erba a rimanere schiacciata Testi e foto di Annalisa Vandelli Sistema Italia Le buone pratiche della cooperazione allo sviluppo del Trentino a cura del Setvizio sotideriete internazionale della Provincia autonoma di Trento La cooperazione allo sviluppo dell'ue Presidenza italiana dell'unione Europea nel settore sviluppo a cura dell'ufficio I pag. 14 pag. 18 pag. 21 pag.24 pag. 25 pag. 26 pag.42 pag.46 pag Documenti e delibere II Comitato Direzionale del 26 giugno 2014 pag. 54 Delibere del Cornitato Direzionale, Atti del Diretto re Generale/Gare e Incarichi pag. 55 Contatti pag.56 I * In copertina e in IV di copertina: Somali refugee camp, AI Kharaz, Yemen, UNHCR; Young students who crossed the Gulf of Aden - UNHCR/J.8j6rgvinsson/March 2007 > La Cooperazione Italian a Informa - giugno 2014

3 VOCI DAL CAMPO... LE:: UTL SI RACCONTANO UTL E: P AE:SI 0 1 C O M PE:TE:N Z A UTL ~ ~ s I ':f.. ~ ' 4~:'~~ ' : " ~~. lias b.-mad. PAK'n...' Paldst.. n 11KABUL, AIoHAN,nAN : A1ghanlolon KHMToUM, SUDAN' Sudan. (.llroa liam:::j ( j LAPAZ. BOU" 'A: Bolivia. Colombia. Ecuador,...:. MAPUTO. MOZAMI,eo l Mozamblca. Swaziland DIS AsleA, El'lOPIA: Etlopla, Glbull, Sud Sudan l'outml ' HAIIOlll. KlmA' ICe..,... Somal"" Tanzania. Seychelles, Uganda BIIIUT, LlANo, Uba no;slrla, Glordanla ' ' SAN SAlV~, El s...vadoi: El Solv<i<lo ~ Nicaragua. Hondums. DAJC.U, SINIGALI Senegal, Copoverde, Gambia. Gulneo 81"011, Guinea Conakry, Mall, Niger G,.usjU._, PjU.UTlN'",Pa le_tina i HANO',V,lmMlI V1...am. Cambogia. LaOll Gual...Ia. ~... RI... lelbe. Cu... Rep. Domini... Haiti, Statllnsularl del Caralbl TIIANA. AlaIN,., A1... nlo. Kosovo TUNi_,. TUN'S'.' Tunisia, Ma""<co, Mauritania I, Ca'I O. E"",o' Egltto YANGON, MYANMAI, Myanmar In questa numero: ADDISABEBA I frutti della Cooperazione italiana HANOI La visita del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ad Hanoi /I Vietnam e I'importanza del credito agevolato aile imprese miste: un Paese che cambia LAPAZ Due progetti di successo per salvaguardare I'ambiente e I'agricoltura in Bolivia NAIROBI La Cooperazione italiana per la formazione di tecnici veterinari

4 I VOCI DAL CAMPO IN THIS ISSUE: The Italian Development Coop eration in A ddis Abeba presents the project "Strengthening of fr uit and prickly pear production in Tigray and Nort h Wollo", funded with a grant of abou t 3 million USD and implemented by FAD in close pettnership with the Ethiopian Ministry of Agriculture. Sterted in 2007, it supp orts small scale farmers in dive rsifying their productio n, in tro ducing new fruit crop varieties. Its overall objective is to promote food security and to reduce poverty among populations living in drought-stricken areas by diversifying cropping patterns, promoting drought resistant crops and alterna tive income generating products as an enhanced source of nutriment for all household memb ers. About 10,000 smallholder farmers purchased good quality see dlings from the project's nurseries and shared knowledge and technologies, thanks to the training s provided and from the new comm ercial opportunities and networks the project has created. From the Italian Devel opment Coop eration in Han oi: Matteo Renzi be came the fi rs t Italian Premier to ma ke an o fficial visit to Vietnam, sinc e 19 73, when diplomatic relations between the two countries were established. Prime Minister Renzi and his Vietnamese counterparts confirmed the strate gic nature of th e bilateral relationship. Italy is currently the major European trading pertner of Vietnam, and President Renzi has stresse d the importance of developing both the commercia l ties and the investments, by targeting $ 5 billion in bilateral trade turno ver by the end of Developm ent cooperation ties in evolution. The Italian Develo pment Coop eration in La Paz tells us about the successful initiatives of the Italian cooperation in the Andean region. New program s were realized in various sectors and with different objects, but with the same aim of developing the socio-economic and cultural local context. The Italian Developm ent Cooperation in La Paz introdu ces two important initiatives : the PASF (Programa Amazonia Sin Fuego) and the agre ement reached on the proje ct's Quinoa/Cam elids Agricultural Integrated System, promoting sustainable family and community agriculture in Bolivia. The Italian Developm ent Coop eration in Nairobi supports with 4 million euros the veter inary school in Sheikh in Somaliland, a point of reference for veterin ary studies in the Horn of Africa, where 174 veterinaries graduated so far. The project aims at creating a class of veterinary technicians and take the dual function of clinical and certification institute to promote livestock trade within and outside Somalia borders. Beneficiaries are not only students who will acquire an important technical professionalism, but also the Soma li community as a whole: institutions, shepherds, own ers of slaughterhouses and expo rters and consumers who will eat certified and contro lled meats. > La Cooperazione Italiana Informa - giugno 2014

5 I VOCI DAL CAMPO L'UTL DI LA PAZ RACCONTA... DUE PROGETTI DI SUCCESSO PER SA LVA GUARDAR E L'A MBIENTE E L' AGRICOLTURA IN BOLIVIA e stato un anna estremame nte positivo per la Cooperazion e italiana nella region e Andina : Ie varie attivita, sostenute in coordinamento con l'utl di La Paz, sono cresciute e sono destinate a svilupparsi ulteriormente nel corso del secondo semestre dell'anno. In questo contesto, vale la pena approfondire due importanti iniziative, particolarmente rilevanti dato il contesto socio-politico, economi co e culturale della regione: il PASF (Programa Amazonia sin Fuego) e I'accordo raggiunto sui progetto "Sistema A groalime ntare Integrato Quinoa/Camelidi, prom ozi on e dell 'Agrico ltu ra Fam iliare Comunit ari a Sostenibile dell 'Altopiano Bollvlano. IL PASF II Programma Amazzonia Senza Fuoco (PASF) e un programma di cooperazione trilaterale che ha I'obi ettivo di eonsolidare, a Iivello istituzionale in Bolivia, I'esperienz a del Programma bilaterale finanziato in Brasile dalla Coo perazione italiana denominato "Programma di Prevenzione e Controllo degli Incendi in Amazzonia", realizzato nell'am azzonia brasiliana nel periodo Formazione di brigate comunitarie su tecniche di prevenzione e controllo degli incendi Obiettivo del programma e quello di ridurre I'incidenza degl i incendi nell a regione amazzoniea della Bolivia, attrav erso la realizzazione di pratiehe alternative all'uso del fuoco. Si mira quindi a proteggere I'ambiente e a migliorare Ie cond izioni di vita delle cornunita rurali ed indigene. A livello piu specifieo, I'iniziativa vuole rafforzare I'effieienza e I'effieacia delle politiehe della Stato boliviano in materia di promozione di metodologie proposte per contenere il fenomeno degli incendi e favo rire 10 sviluppo sostenibile della regione. > La Cooperazion e Ilaliana Informa - giugno 2014 ~I

6 I VOCI DAL CAMPO II programma affronta temi quali la conservazione della blodl verslta, I'uso sostenibile delle riso rse naturali e Ie alternative agricole rispetto all'uso del fuoco. L'i mpatto a livello locale e notevole: all'interno del programma vengono realizzate attivita di formazione e corsi di approfondimento su tecniche di prevenzione e controllo degli incendi, usa controllato del fuoco nelle attivita agricole e gestione sostenibi le dei pascali. Una volta formati i formatori, questi diffondono Ie lezioni apprese alia lora cornunita. Tutte Ie azioni messe in atto sono inoltre accompagnate da simulazioni e campagne di sensibilizzazione dirette alia societa civile. Obiettivl dell'iniziativa: Sensrbrlizzare gil anon e 1<0, islnuzior» locah perche.ruraprendano ZIOr' 1 rmrate In.etazione all uso e al controllo del tuoco Svil ppare 8 rattorzare Ie capac.ta local; nel se IOri della t: n:,.,rva..'iljn8 [Id le lllre~ ~ " r ell'ado,iol e di pratiche agncole lternauve all usa del IUI-,C0, Con ali ar _ ~I,i"rr:i di uroduzrone sostenib Ii per ITigli,)rare il reddito dei pl':c'jh 19riwlt: n, I beneficiari del PASF sono i membri di 440 corn unlta, gruppi di contadini indigeni e non, di 49 mu nicipi coinvolti nel programma, siti in 5 Dipartimenti del Paese (La Paz, Beni, Pando, Cochabamba e Santa Cruz), per un totale di circa persone. Indirettamente, beneficiano dell' iniziativa circa individui, ovvero la totalita degli abitanti dei 49 municipi. Nel corso del 2013, il PASF ha raggiunto ri sultati significativi, tra i quali si segnalano: la formazione di oltre persone, attraverso 225 cors i di formazione, sui tema "L'uso controllato del fuoco e Ie alternative all'uso del fuoco nelle pratiche agricole"; la stipulazione di 50 accord i di collaborazione a Iivello municipale, dipartimentale e nazionale; la realizzazione di 63 unita dimostrative (aree a costa zero utilizzate per simular e I'effetto dell'applicazione di una determinata tecnologia 0 pratica di gestione sost enibile dell'acqua); I'attivazione del Master in "Me todologie alternative all'uso del fuoco nelle pratiche agricole", riconosciuto dal Ministero dell'lstruzione boliviano e che rappresenta il primo corso di questo genere mai attivato in Bolivia. > La Cooperazione Italiana Informa giugno 2014

7 I VOCIDALCAMPO Infine, I'esperienza boliviana di Amazonia Sin Fuego e stata oggetto di contatti con il governo ecu adoregno, per estendere I'iniziativa a quello che sara il terzo Paese sudamericano coinvolto nella realizzazione del progetto (qta approvato il fina nziamento italiano nel settem bre 2013). Le iniziative del PASF sono state rico nosciute come compatibi li e coerenti con Ie iniziative boliviane in materia ambientale, soprattutto quelle inserite nel quadro della Legg e 300 della "Madre Terra e Sviluppo Integrale per Vivere Bene" (Madre Tierra y Desarrollo Integral para Vivir Bien). Nel 2014 il PASF ha partecipato a diversi eventi preparatori al Summit G77+C ina, tenutosi a Santa Cruz, Bolivia, il giugn o A dicembre 2014 si terra invece,a Lima, la vente sima Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui camb iame nti c1 imatici (COP20). Considerato I'alto grade di apprezzamento ottenuto dal Programma, si sta organizzando la partecipazione del PASF a que sta importante foro, in collaborazione con il Ministero dell'ambiente e dell'acqu a boliviano e con i finanziatori del programma. MODIJLO, LH fl u e...". n... MOD4A.O 2' """'. " ~ M01>tIIl.O ~ Cf.,M +tt<kgf' OI(>DOILO ~ ""--" MOtJulO.. "-~ Tanto ii G77+Cina, in quanto canale di analisi dell'attual e state della cooperazione Sud-Sud, quan to la COP20, in un piu ampio quadro di impegn i e collaborazioni sui piano internazion ale afferenti il cambim ento c1imatico e il post-kyoto 2015, costituiscono spazi importanti per rafforzare la diffusione e I'istituzionalizzazione delle proposte del PASF a livello regionale e internazionale. > La Cooperazione Italiana Informa - giugno 2014

8 I VOCIDALCAMPO IL PROGETTO A SOSTEGNO DEL SETTO RE QUINOA/CAMELIDI Ormai da 7 anni continua la proficua collaborazione tra Governo italiano, Governo boliviano e Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e I'Agricoltura (FAO). II 29 maggie di quest'anno si e conclusa la fase di sottoscrizione del/'accordo "Sistema Agroalimentare Integrato Quinoa/Camelidi, promozione dell'agricoltura Familiare Comunitaria Sostenibile dell'altopiano Boliviano", tra Governo italiano, Ministero di Sviluppo Rurale e Terre boliviano e FAO. II Progetto e stato elaborato nel 2013, proclam ato dall'onu anno intern azionale della qui noa e rappresenta una strategia vincente per la partecipazione della Bolivia all'expo di Milano del L'iniziativa, di un valore di , vuo le favorire la cresci ta ec onom ica della Bolivia attraverso il miglioramento della produzione primari a di quinoa e came lidi, garantire maggiori livelli di sicurezza alime nt are e rafforzare i sistemi di trasformazion e dei prodotti. Si punta inoltre ad istituzionalizzare e implementare un sistema agricolo integrato per quinoa e came lidi, rafforzando Ie capacita istituzionali dei dipartimenti pubblici coinvolti. Quello che si vuole ottenere e cercare di rivitalizzare i saperi ancestrali, introd ucend o, allo stesso tempo, nuove tecnologie che permettano agli agricoltori di produ rre piu quinoa e incrementare gli utili, senza ridu rre gli spazi per il pascola dei lama. II Programma dara particola re enfas i ai prodotti di trasformazione dei lama, intesi sia come carne sia come f ibra, affinche Ie famigli e produttrici si sentano motivate ad aumentare la produzione di camelidi nelle proprie terre. 1/ progetto bene ficia direttamente i municipi di Colcha K del dipartimento di POtOSI e Salinas di Garci Mendoza del dipartim ento di Oruro, per un totale di circa persone residenti in zon e rurali, di cui il 47% donne. Le famiglie che beneficiano indirettamente del Programm a, invece, sono II > La Cooperazione Italiana Informa - giugno 2014

9 I VOCIDALCAMPO Programma si inserisce all'interno delle priorita del Governo italiano in quanta punta a rafforzare il sistema agro-produttivo sostenibile in modo da agev olare 10 svilup po locale, assicurare la sovranita alimentare della popolazione e migliorare la qualita di vita delle famiglie dei municipi coinvolti. L'impatto del Progetto e di massi ma impo rtanza: dal punt a di vista economico, il programma non si limita a rafforz are il sistema produttivo di quinoa e camelidi e, dunqu e, a migliorare gli indici di produttivita locali e nazionali, ma garan tisce anche I'ownership dei sistemi produttivi da parte delle famig lie produttrici e delle organizzazioni economiche locali boliviane. > La Cooperazione Italian a Informa - giugno 2014

10 I VOCI DAL CAMPO L'UTL DI NAIROBI RACCONTA... LA COOPERAZIONE ITALIANA PER LA FORMAZI ONE 0 1TECNICI VETERINARI La scuola veteri naria di Sheikh La scuola veterin aria di Shei kh in Somali land, finanziata dalla Coo perazione itali ana con 4 rni llo ni di euro, e il punto di riferim ento per gli studi veterinari nel Corno d'africa. Nato nel2006 con I'obiettivo di sostenere Ie cornun lta pastorali, ripristinando i servizi veterinari, I'lstituto professi onale ha diplomato fino ad oggi 174 vet erina ri. II dato e emerso 10 scorso 1 0 giugno, durante il consiglio di amministrazione della scuola, presieduto dall'intergovernmental Authority on Development (IGAD) dell'africa dell'est e a cui ha partecipato il diretto re dell'u nita tecnica locale (Uti) di Nairobi, Martino Melli. Otto anni fa la Cooperazione italiana ha creduto nell' iniziativa co-finan ziando - insieme all'unione Europea - la costruzione e la gestione della scuola. II prog etto e stato realizzato dalla Ong italiana Terra Nuova can il sostegno della FAO: oggi, I'istituto viene gestito dall'lgad con il supporto di altri Donatori (tra cui la Cooperazione italian a). Divent ata un istituto regionale per la promozione della ricerca in campo veterinario, questa scuola continua ogni anna a formare esperti in uno dei settori chiav e della sviluppo economico somalo: la zootecnia ;ig~a;-;; D~~ch n ICa I Veterinary School and Reference Centre L'obiettivo del prog etto e quello di creare una classe di tecnici veterinari e assumere la duplice funzione di clin ica e istituto di certificazione per favarire il commercia di bestiame entre e fuori i confini della Somalia. L'istituto, oltre ad essere patrocinato dall'uni one Africana, riceve assistenza tecnica dalle Universita del Kenya e dell'uganda e rappresenta un valido esempio di coopera zione nord-sud: l'universita degli studi di Bologna, L'ingresso della scuola > La Cooperazion e Italiana Informa - giugno 2014

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