Il razionamento della bovina da latte in sistemi foraggeri sostenibili
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- Emanuele Corsini
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1 Il razionamento della bovina da latte in sistemi foraggeri sostenibili Seminario Fabrizio Ruozzi e Aldo Dal Prà CRPA S.p.A. - Reggio Emilia Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A.
2 La sostenibilità per sostenibilità ambientale: è considerata una prerogativa essenziale per garantire la stabilità di un ecosistema. La capacità di mantenere nel futuro i processi ecologici che avvengono all'interno di un ecosistema e la sua biodiversità.
3 La sostenibilità per Sostenibilità sociale: indica un "equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie"
4 La sostenibilità per sostenibilità economica: è alla base delle riflessioni nell'ambito dell'economia dello sviluppo che studiano la possibilità futura che un processo economico "duri" nel tempo
5 Si parla tanto di gas ad effetto serra (GHG)
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7 GreenHouse Gas (GHG)
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9 Cosa possiamo fare in stalla per rendere la razione (e l allevamento) sostenibile?
10 I margini di redditività delle aziende zootecniche da latte si sono assottigliati e sono sempre più condizionati dal corretto management di tutte le fasi dell allevamento Le indagini economiche dimostrano che i costi imputabili all alimentazione sono in crescita (55-60 % dei costi totali) L alimentazione condiziona in modo significativo le emissioni di gas GHG
11 Produrre più latte Aumentare l ingestione degli animali Essere efficienti nella trasformazione della razione somministrata
12 Cosa influisce gerarchicamente 1. Produzione di latte unitaria 2. Densità di allevamento 3. Digeribilità della razione 4. Quota di rimonta 5. Autosufficienza aziendale (%) 6. Tipo di effluente prodotto 7. Minore uso di fertilizzanti chimici *impatto ambientale per kg di latte prodotto, corretto per proteine e grasso
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14 1.Produzione di latte unitaria La produzione di gas serra aumenta in termini assoluti col crescere del livello produttivo, ma poiché l unità di riferimento è rapportata alla quantità di prodotto, più alta è l efficienza produttiva, più si riducono gli impatti, poiché i gas prodotti sono distribuiti in una maggior quantità di prodotto.
15 1.Produzione di latte unitaria (come fare?) Assumere elevate quantità di alimenti ed essere in grado di digerirli convenientemente, poi, essere sani, fertili, longevi, stabulati in ambienti confortevoli.
16 2. Densità dell allevamento Aspetto da considerarsi non in senso stretto ma come indice di intensivizzazione dell allevamento bovino da latte (pertanto legato al livello produttivo)
17 3. Digeribilità della razione Per ridurre le emissioni enteriche di metano è possibile intervenire con strategie alimentari. Per ridurre la produzione di metano a livello ruminale si interviene con la riduzione della fibra dietetica e con l aumento del rapporto concentrati/foraggi e/o utilizzando alcuni particolari alimenti quali: grassi, oli essenziali, acidi organici e probiotici. È da tenere presente che, nell alimentazione dei ruminanti, l utilizzo dei foraggi risulta essenziale; per questo è auspicabile un miglioramento della digeribilità della fibra con aumento dell efficienza metabolica della proteina digerita.
18 3. Digeribilità della razione (come fare?) undf: rappresentata dalla lignina e dalle componenti della parete cellulare ad essa legate non utilizzabili dai batteri anche in tempi molto lunghi (240h)
19 4. Quota di rimonta La riduzione degli animali improduttivi, la durata della carriera di quelli in produzione ed in generale il turn-over degli animali in stalla sono aspetti da tenere in debito conto.
20 5. Autosufficienza aziendale (%) Gli alimenti che arrivano in azienda da lontano (soia brasiliana, farina di mais Est EU) e vengono inseriti nella razione unifeed, ai fini del calcolo degli impatti ambientali, portano con se i km percorsi e gli impatti per la loro produzione a livello primario
21 5. Autosufficienza aziendale (come fare?)
22 Foraggicoltura di precisione Migliorare il sistema foraggero Quali foraggere erba medica ed erbai Qualità dei foraggi epoca della raccolta
23 Erba medica: scegliere la varietà La dormienza è l attitudine della pianta ad arrestare l attività vegetativa per un periodo più o meno prolungato quale forma di difesa dal gelo
24 Erba medica: scegliere la varietà
25 Erba medica: gestire la raccolta
26 Erba medica: gestire la raccolta
27 Erba medica: gestire la raccolta Progetto Qual&Medica 1 taglio del secondo anno
28 Erba medica: gestire la raccolta Progetto Qual&Medica 2 taglio del secondo anno
29 Erbai: scegliere la specie Loiessa e frumento sono utili per: aumentare l'approvvigionamento aziendale mantenere il terreno coperto in inverno impiegare nel migliore modo i reflui aziendali Foraggio ben appetito dagli animali e di buona qualità Sono disponibili numerose varietà caratterizzate da diversa precocità
30 Frumenti: gestire la raccolta 2 prove di confronto varietale: 16 (I anno) e 21 (II anno) sfalcio al raggiungimento di tre differenti maturazioni (inizio spigatura, lattea e cerosa)
31 Frumenti: gestire la raccolta Confronto varietale tra 16 frumenti - raccolta 2014
32 Frumenti: gestire la raccolta Confronto varietale frumenti 2014 e 2015: date di raccolta
33 Foraggicoltura di precisione, ma sostenibile
34 Da vincolo a opportunità Una produzione di foraggi aziendale razionale e di qualità può contribuire a ottimizzare l alimentazione delle bovine ridurre la dipendenza dal mercato e i costi assicurare una filiera più corta e controllata, quindi più sicura (nitrati, clostridi) migliorare la compatibilità ambientale dell allevamento
35 6. Tipo di effluente prodotto Una riduzione delle emissioni ammoniacali, che sono fonte indiretta delle emissioni di N2O, è ottenibile da diete a basso tenore proteico, dalla rimozione rapida degli effluenti nei ricoveri, dalla copertura degli stoccaggi dei liquami, dall interramento rapido degli effluenti a uso agronomico, dall aumento dell efficienza della concimazione organica. Particolare attenzione va prestata al fatto che gli interventi di mitigazione delle emissioni possono avere a volte effetti opposti: per esempio la gestione degli effluenti sotto forma di liquame riduce le emissioni di N2O, ma aumenta quelle di CH4, il contrario avviene con il letame.
36 6. Tipo di effluente prodotto
37 7. Minore uso di fertilizzanti chimici La fertilizzazioni azotata utilizzando le deiezioni animali può essere ottimizzata, o quantomeno migliorata, attraverso: la scelta delle epoche di somministrazione; l uso delle dosi migliori per le colture; il ricorso a tecnologie di precisione nei dosaggi e nei posizionamenti (agricoltura di precisione).
38 7. Minore uso di fertilizzanti chimici (come fare?)
39 Interventi di mitigazione Aumento delle rese produttive unitarie Riduzione delle emissioni enteriche (ruminanti) Riduzione dell apporto proteico della razione Gestione delle deiezioni Ottimizzazione delle fertilizzazioni Produzione e risparmio di energia Sequestro del carbonio
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44 Grazie per l attenzione Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A.
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