IL LINGUAGGIO DEL CORPO: COME E QUANDO CI PARLA

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1 .Credo che,attraverso i propri studenti,una vera scuola dovrebbe costituire una benedizione per il mondo, perché esso è in uno stato terribile; e la benedizione può realizzarsi solo se noi, in quanto individui, non rincorriamo il potere, non cerchiamo di soddisfare le nostre ambizioni personali, ma abbiamo una comprensione lucida dei problemi che ci troviamo di fronte. Ciò richiede grande intelligenza, il che comporta, in effetti una mente che non pensa secondo uno schema determinato, ma è libera in sé ed è dunque capace di vedere ciò che è vero, scartando il falso. J. KRISHNAMURTI 1

2 INDICE PREFAZIONE QUANDO LO STOMACO SI FA SENTIRE. CHE COSA E LO STOMACO = COME E FATTO, A CHE COSA SERVE, COME FUNZIONA. IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANI IL BRUCIORE ALLO STOMACO LA NAUSEA E IL VOMITO I CRAMPI IL GONFIORE LA GASTRITE ; LA PATOLOGIA E LA PSICOSOMATICA L ULCERA ; LA PATOLOGIA E LA PSICOSOMATICA LE CURE NATURALI PIU EFFICACI DALLE REGOLE ALIMENTARI AI RIMEDI NATURALI ALLE DISCIPLINE CHE LO TRATTANO. OLIGOELEMENTI FIORI DI BACH OLI ESSENZIALI GEMMODERIVATI RIMEDIOERBORISTICO OMEOPATIA CROMORIMEDIO RIFLESSOLOGIA DIGITOPRESSIONE CRISTALLI KINESIOLOGIA CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA 2

3 IL LINGUAGGIO DEL CORPO: COME E QUANDO CI PARLA Sono sempre stata affascinata dalla bellezza del corpo umano e da ogni suo singolo movimento. E da qui che inizia il mio percorso professionale, prima come estetista e poi come naturopata. Mi accorgevo che nel toccare il corpo, esso mi trasmetteva dei segnali, che per me all epoca erano solo degli inestetismi. Non riuscivo a capire il collegamento tra inestetismo e stato d animo delle persone. Coglievo nelle mie clienti il loro disagio nel non piacersi e nel non accettarsi. Poi finalmente l incontro con la riflessologia plantare mi ha aperto un mondo fantastico del perché e in che modo il corpo può parlare di tutti i suoi malesseri. Nel tempo ho cominciato a capire me stessa e il perché del mio mal di stomaco, argomento che poi tratterò in questa tesi. Il corpo ci invia in continuazione, ogni millesimo di secondo, segnali che noi non vogliamo comprendere o ascoltare, vuoi per paura di mettersi in discussione, vuoi per paura di cambiare, perché cambiare, come sappiamo bene a volte porta all ignoto. Le paure più grandi per l essere umano sono spesso quelle di dover lasciare, per qualsiasi motivo, tutto ciò che rappresenta il certo ed il sicuro. Sta a noi capire che ogni manifestazione del corpo è un segnale che qualcosa in quel determinato momento non va secondo le nostre intenzioni e che probabilmente la strada che stiamo percorrendo è quella sbagliata. Questo il nostro corpo lo sa bene, il corpo non mente mai. Cambiare..il nostro corpo è la nostra casa. Ogni rumore che sentiamo è qualcosa che si sposta dentro di noi e cerca una giusta collocazione nello spostamento c è fastidio, dolore fisico o malessere fisiologico. Il fastidio lo possiamo definire come un eccesso di energia. Il dolore fisico lo chiameremo sentimento. Il malessere rappresenta lo squilibrio di un metabolismo. Tutto questo ha solo un significato: voglia di cambiare. Il fastidio, il dolore ed il malessere si risvegliano in noi per avvisarci che è giunto il momento di cambiare e ciò che provoca il dolore è in realtà la ruggine del rancore. IO SONO CHI VOGLIO ESSERE. Nel cambiamento il dovere non esiste più, esiste solo il volere. Tra il dovere e il volere vi è una porta, quella della coscienza. Difficile è varcare la soglia, ma solo dopo averla superata ci si rende conto che, in fondo era semplice. A volte crediamo di non cambiare perché conosciamo solo il presente, il nostro modello conosciuto e non sapendo come potrebbe essere il nuovo modello ne abbiamo paura. Per questo temiamo il futuro : non ne conosciamo il contenuto. Forse le nostre paure esistono perché non abbiamo coscienza di cosa c è sepolto nel nostro corpo. Eppure i nostri muscoli ci hanno costruito e conoscono la fatica della crescita. Le ossa ci hanno sostenuto e conoscono i nostri punti deboli. La carne ci ha protetto e sa dove siamo stati nutriti. I vasi ci hanno informato, ma noi non li abbiamo ascoltati. La cute ci ha rivestito e ci ha ricordato dove siamo stati insultati. Sanno tutto di noi. Hanno ascoltato le nostre grida, le nostre verità, i nostri bisogni. Hanno raccolto la nostre lacrime e vibrato per la nostre paure. 3

4 Il nostro corpo conosce la parte più vera di noi. Forse siamo noi a non conoscere il nostro corpo. Ci segue dalla nascita, anzi dapprima di questa. Senza renderci conto lo abbiamo adattato alle pressioni sociali. Confuso, il nostro corpo si è adeguato come ha potuto e in certi punti più deboli si è deformato. E cosi che ci ha protetto e l immagine di oggi non è solo il frutto del nostro comportamento: è il risultato di ciò che anche altre persone hanno contribuito a costruire. IL MIO COMPITO COME OPERATORE E QUELLO DI FAR VIBRARE CIO CHE NON E STATO RICONOSCIUTO E PORTARE ALLA LUCE LA COSCIENZA ATTRAVERSO LA CONOSCENZA PER POTER CAMBIARE. Il mio percorso professionale, iniziato dapprima con lo studio della riflessologia poi della naturopatia e infine della Riza, mi ha dato modo di poter aiutare coloro che avevano dei disagi. Per esempio, persone che venivano nel mio studio per rilassarsi o per un semplice mal di pancia, riuscivo a far comprendere che il loro stress e il loro mal di pancia erano dettati da particolari situazioni che non riuscivano a gestire. Il corpo parlava attraverso la sua manifestazione. Ogni blocco, ogni sintomo, sono sempre manifestazioni che qualcosa non va e riuscire a comprendere la manifestazione è già un buon passo per raggiungere uno stato di benessere, e il mio ruolo di naturopata è questo. Io sono il mezzo con cui la persona raggiunge il suo stato di benessere, solo il suo. La cosa che mi sorprende sempre, dopo tutti questi anni, è quanto nulla mai sia scontato quando si parla del linguaggio del corpo. Per citare qualche esempio, potrei raccontare di quei clienti che si sono recati presso il mio studio con diagnosi di gastriti da stress. Associando alle loro cure mediche dei rimedi naturali e una comprensione delle cause dei loro malesseri, potevo costatare che i miei clienti stavano meglio. Il motivo della gastrite non è uguale per tutti, è questo che non è scontato. Si gastrite ma perché mi è venuta la gastrite? 4

5 IL MOVIMENTO Ogni volta che il corpo parla, parla di quella persona, del suo stato d animo, del suo malessere, che può essere espresso anche con il movimento, con blocchi energetici con sintomi, per esempio lo si può capire da come si muove e da come si atteggia. Se è troppo veloce o troppo lenta, se si muove simmetricamente o asimmetricamente. Il concetto di simmetria viene attraversato dall asse del corpo, il cui vissuto condiziona la nostra lateralizzazione: andare verso destra o sinistra ha una valenza simbolica opposta. Andare verso sinistra è andare nel senso dell involuzione, verso destra in quello dell evoluzione. Un movimento, nel suo aspetto qualitativo è strettamente legato all inconscio, ci parla di esso. È per questo che i conflitti inconsci si esprimono nel movimento e porteranno con se movimenti conflittuali. Un conflitto implica due forze uguali dinamicamente in opposizione, una per esternarlo e una per inibirlo. Il movimento è primario quando è guidato dalla razionalità, il movimento viene chiamato movimento ombra quando è guidato dall inconscio. Questi movimenti accompagnano i primari. Il corpo si muove in base allo stato d animo della persona. Una persona obesa di tipo dinamico farà movimenti ampi e tondi in cui forma e materia sono ben visibili. Il suo tipo di movimento a cerchio mima la forma del corpo, che malgrado la sua mole rimbalza come una palla.. Questo soggetto invaderà lo spazio per escludere gli altri. Una persona obesa di tipo statico(ipotiroideo) invece sarà lento e fermo. Farà movimenti di tipo funzionale, ben precisi. Un soggetto depresso farà movimenti disperatamente chiusi. Nel soggetto schizzofrenico il movimento mancherà di auto sincronismo, il che corrisponde fedelmente alla sua disorganizzazione profonda. La persona ossessiva sarà rigida. Ad ogni movimento corrisponde un determinato tipo di energia: Effort e flow. Effort è la quantità di energia utilizzata per compiere un movimento Flow è il flusso ottimale dell energia che consente il fluire del movimento in tutti i distretti corporei. Il corpo corazzato descritto da Reich è un corpo che presenta un effort eccessivo. Tutte queste manifestazioni sono i segnali del corpo. Studiosi del 900 hanno fatto questo tipo di lettura: ogni movimento cambia lo stato di coscienza. Qualsiasi movimento in cui io sono presente cambia il mio stato di coscienza e quindi cambierà la mia immagine corporea. 5

6 Alcune brevi premesse storiche e teoriche Gli autori maggiormente significativi P.Schilder, studiando a fondo in chiave psicoanalitica i legami tra fattori organici e psichici, rifiutò di concepire i due tipi di fenomeni come separati, escludendo l esistenza motricità esterna alla coscienza, come invece aveva sempre fatto la psicologia classica. Oltre alla sua teoria sullo schema corporeo e l immagine di se,è interessante come egli abbia indicato nel movimento e nella danza il sistema per dissolvere o indebolire la forma rigida del modello posturale del corpo. Ogni movimento cambia lo stato di coscienza, la tensione e la distensione muscolare, i movimenti del corpo in contrasto o in accordo con la gravità hanno un enorme influenza sull immagine corporea: la danza è un metodo per cambiare l immagine corporea e allargarne la forma rigida, ma questo allargamento ampliamento provoca un particolare atteggiamento psichico. Questo autore nota come alla tensione muscolare si abbia un accumulo di energia mentre nell allentamento una perdita di energia con relativa pesantezza. Esiste una correlazione tra sequenza muscolare e atteggiamento psichico che a una specifica sequenza di movimenti si ha non solo un cambiamento della situazione interna e degli atteggiamenti dell individuo ma una situazione che si accorda, alla sequenza muscolare. Nel movimento c è una continuità di passaggio da entità cristallizzate a stati di dissoluzione: ogni emozione quindi,cambiando l immagine corporea (nell odio ci si contrae,nell amore ci si rilascia), fa espandere e contrarre continuamente il modello posturale del corpo. Wilhelm Reich considera riduttivo occuparsi del contenuto verbale ma bisogna guardare l individuo nella sua totalità, come cammina, respira e come si muove. Per Reich sono degli schemi espressivi, motori, muscolari e la respirazione che sono paralleli alla struttura psichica dell individuo e vengono interpretati come difese che la psiche mette in atto contro l esperienza affettiva e la liberazione delle emozioni: sulla psicologia del movimento sarà autore di capitale importanza. 6

7 Alexander Lowen discepolo di Freud e di Reich portando avanti le loro teorie, evidenziò come una tensione muscolare trattata rilasci non solo il muscolo ma anche l energia trattenuta in tale contesto. Sarà molto importante e fondamentale per la lettura del corpo. Lowen sviluppò la bioenergia. Il corpo si esprime anche nella bioenergetica. L uomo è un animale sociale, ma la vita in comunità non di rado comporta la repressione delle sue emozioni,spesso frenate in osservanza di convenzioni sociali apprese fin dall infanzia. Psiche e corpo sono indissolubilmente legati, e il blocco dell energia collegati a queste emozioni si trasforma in tensioni che a lungo andare possono condurre a disturbi psicosomatici e sessuali. La bioenergetica nata dal lavoro di Wilhelm Reich all inizio del secolo scorso e sviluppata da Alexander Lowen a partire dagli anni 50. Questa tecnica psicocorporea, basandosi su un lavoro integrazione della mente con il corpo è una tecnica particolarmente utile per mantenere in armonia e in equilibrio vitale i processi psichico- mentali e quelli fisico-energetici del corpo. La bioenergetica è una tecnica corporea che si serve della tecniche respiratorie, di esercizi fisici,di posizioni e contatti corporei associati a un analisi psicologica e del carattere della persona. Il suo scopo è quello di realizzare l integrazione fra corpo e mente, per aiutare l uomo a sciogliere i propri blocchi energetici che si possono creare sia a livello fisico che psicoemotivo. I problemi psicologici, infatti, possono manifestarsi nell espressione fisica, ovvero nell aspetto corporeo, nella postura, negli atteggiamenti. Quando si lavora in bioenergetica non si lavora solo in senso fisico-meccanico, ma si tenta di risvegliare l energia profonda del corpo. Costruire un integrazione corporea, indispensabile per potersi evolvere ed espandere nei vari aspetti della vita in modo pieno senza perdere il contatto con se stessi. Il corpo parla nella bioenergetica con i blocchi energetici chiamati da Reich segmenti dell armatura. L armatura che l uomo si costruisce è la corazza muscolare. Reich intuì che l uomo è prigioniero di una corazza che limita l emotività e la libera espressione dei sentimenti, impedendo il libero scorrere dell energia vitale, che può bloccarsi in alcune parti del corpo che divengono sede di tensioni e conflitti emotivi. L insieme 7

8 di queste tensioni porta alla formazione di una corazza muscolare caratteriale, composta da tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall individuo per bloccare il corso delle emozioni e delle sensazioni organiche. Con il tempo la corazza può rivelarsi un impedimento al raggiungimento della propria identità e di una vera creatività, poiché lo stato cronico di contrazioni muscolari aumenta l indurimento del carattere riducendo la comunicabilità, l amore e la percezione del piacere. Questa corazza cresce di anno in anno in conseguenza alle tensioni accumulate e non è certo facile riuscire a liberarsene. anzi, qualcuno non si accorge nemmeno di averla. Il corpo diviene la chiave per penetrare in ciò che viene comunemente chiamato carattere. Il carattere non sarebbe altro che il modo di reagire alle situazioni della vita, rappresentando un meccanismo di protezione si potrebbe quasi dire che è la difesa che l individuo oppone alle provocazioni del mondo. I segmenti sono Oculare, Orale, cervicale, toracico, diaframmatico, addominale, pelvico. Questi segmenti sono degli anelli che avvolgono delle parti del corpo e comprendono determinati organi. Lo stomaco è compreso nel segmento diaframmatico. Un diaframma teso, rigido, può dare delle tensioni allo stomaco, queste tensioni per la bioenergetica devono avere dalla carica, la scarica. Come esercizio di scarica si lavora sulla respirazione addominale che porta un rilassamento non solo alla parte trattata ma a tutto il corpo. Lo stress per Lowen è il responsabile delle tensioni,deriva dall imposizione da una forza o di una pressione, che l organismo contrasta mobilitando la propria energia. Dal punto di vista bioenergetico ognuno di noi reagisce allo stress in maniera diversa, secondo schemi di reazione che si strutturano nel corpo e nel carattere dell individuo. Come abbiamo detto ogni stress produce delle tensioni nel corpo. Normalmente la tensione scompare quando lo stress viene eliminato. Spesso vengono diagnosticate dal medico gastriti dovute allo stress ma cosa succede allo stomaco e all organismo quando c è lo stress?. Con il termine stress si intende solitamente una condizione di eccessiva tensione logorio esaurimento e l espressione essere stressato o sotto stress sta a indicare qualcosa di indesiderabile, uno stato di pericolo. In realtà lo stress è un fenomeno molto più complesso, diffuso universalmente, utile per la vita e motivo di allarme solo quando supera un certo livello. È una reazione non specifica espressa dall organismo quando deve affrontare un emergenza o adattarsi a una novità. Per stressori o agenti stressanti si intendono invece quei fattori che provocano tale 8

9 reazione. Ogni tensione muscolare cronica provoca uno stress continuo che si esercita sul corpo e riduce l energia disponibile nella vita quotidiana per affrontare le situazioni stressanti. Molti individui per farcela, per esempio, serrano strettamente le mascelle, irrigidiscono le gambe, bloccano le ginocchia e vanno avanti con la forza di volontà costi quel che costi. In questo modo si riduce la respirazione che diviene alta e superficiale, producendo ansie, irritabilità e tensione. La bioenergetica attraverso speciali esercizi favorisce lo scioglimento delle tensioni croniche così promuovendo una respirazione naturale, liberando l energia intrappolata e aumenta il livello di energia disponibile. La persona si scopre di poter far fronte con un efficacia ben maggiore agli stress della sua situazione personale. Re imparare a respirare o meglio a lasciarsi respirare rappresenta un potente antidoto allo stress. Hans Selye, biologo presso l Università di Montreal, è stato il primo, attorno agli anni trenta a usare scientificamente il termine stress, approfondendo lo studio sulla natura e i suoi effetti. Egli osservò che esponendo l organismo a qualsiasi fattore nuovo si ha sempre la medesima reazione fisiologica, per esempio, mutamenti repentini della temperatura ambientale, inversioni del ritmo sonno veglia, traumi, avvenimenti significativi sia positivi che negativi, pur provocando risposte specifiche diverse rappresentano un esperienza nuova, un cambiamento per l organismo che ha, e quindi un bisogno di adattarsi. Anche gli stimoli di natura psicologica e sociale, oltre che a quelli fisici, possono agire da stressori, anzi per l uomo con il suo sistema nervoso centrale altamente sviluppato, gli stimoli emotivi rappresentano gli stressori più comuni (esempio: una persona cara che si ammala, un esame da sostenere, un ambiente sociale-lavorativo nuovo provocano quindi uno stress al pari degli stimoli già ricordati. Tutte queste circostanze ( fisiche, psicoemotive o sociali) richiedono un adattamento da parte dell organismo, risvegliando in esso un certo tipo di allarme, che lo rendono pronto all azione fisica alla così detta risposta di lotta o di fuga. Questo adattamento avviene sempre nello stesso modo perché nell organismo c è un iper funzione della corteccia surrenale, con un conseguente aumento degli ormoni corticoidi nel sangue. Hans Selye descrisse tre fasi dello stress: - fase di allarme - fase di resistenza - fase di esaurimento Nella fase di ALLARME (immediata ma breve, l organismo mobilità le sue difese attivando una parte del cervello, che a sua volta stimola la corteccia delle ghiandole surrenali con produzione di cortisolo. Vi è inoltre l attivazione diretta da parte del sistema nervoso autonomo della porzione midollare delle ghiandole surrenali, producendo adrenalina e noradrenalina. Questi ormoni agiscono a distanza su organi e tessuti. L adrenalina agisce liberando lo zucchero di riserva nel fegato indispensabile per i muscoli e il cervello, per i bisogni energetici immediati. Svolge anche altre azioni vitali, specialmente sul sistema cardio vascolare: accellera il ritmo cardiaco, aumenta la pressione arteriosa, la maggiore frequenza della respirazione, l aumento del tono muscolare e diminuisce il flusso sanguigno a livello del sistema 9

10 digestivo. Tutte queste modificazioni sono in funzione della reazione di lotta o di fuga da parte dell organismo nei confronti dell agente stressore. Nella fase di RESISTENZA se lo stress persiste l evento fondamentale è il proseguimento della produzione di cortisolo che ha come conseguenza la soppressione delle difese immunitarie. Nella fase di ESAURIMENTO, si assiste all esaurimento della ghiandola surrenale, con l impoverimendo delle difese e della capacità di adattamento del organismo che portano all evoluzione patologica e a vari quadri morbosi. La chiave del star bene è dunque cercare di vivere pienamente la vita del corpo. questo significa che il sentire deve diventare importante quanto il fare. Vivere la vita del corpo significa essere in contatto con il proprio sentire ed essere capaci di esprimerlo. Per ottenere ciò il corpo deve essere il più libero possibile dalla tensioni muscolari croniche dobbiamo imparare a sentire cosa succede nel nostro corpo. Con gli esercizi della bioenergetica aiutano al soggetto a entrare in contatto con se stesso diminuendo l ansia e le tensioni. La persona diventa consapevole delle sue tensioni e può fare quanto necessario per portare l organismo a una condizione ottimale di funzionamento,prendendosi la responsabilità del benessere fisico emozionale. L importanza del saper respirare. Le persone respirano poco. La respirazione che noi facciamo è molto superficiale e tratteniamo il respiro quando abbiamo una situazione di stress. La costrizione del respiro è la causa diretta delle difficoltà di concentrazione e dell agitazione che affligge molti studenti, che presentano una tensione nel corpo e una respirazione molto scarsa, la quale produce ansia e irritabilità. Qualunque difficoltà di respirazione crea ansia respirando profondamente e lentamente emergono delle situazioni che ci aiutano ad entrare in contatto con noi stessi e con i nostri bisogni. Imparare a respirare rappresenta quindi il primo passo per recuperare una buona salute emotiva. 10

11 Lo stomaco in psicosomatica Cosa si intende per psicosomatica?. Quando si parla di psicosomatica, si parla di relazione tra psiche e corpo. Relazione è la parola chiave di unità. Quando un organo parla, parla di tutta la persona, che cosa succede nella persona che non riesce a mantenere l equilibrio. Il lavoro del naturopata è quello di vedere e capire la persona nella sua globalità, in tutta la sua struttura. La medicina ha portato con le sue scoperte alla parcellizzazione dell uomo, con questo evento c è stata una perdita della globalità della persona, perché non è la persona che parla ma il suo organo. Nella psicosomatica ci sono delle chiavi di lettura che possono essere le parole. Quello che la persona ci racconta e dove si è cristallizzato il suo malessere. Noi guardiamo la totalità, non solo l organo. Tutte le situazioni ci parlano della totalità della persona. Il nostro intervento è fare in modo che la persona esprima il suo malessere. Un organo parla attraverso alcuni modi di essere, attraverso dei ritmi, e la cristallizzazione della persona avviene attraverso dei ritmi diversi e noi dobbiamo capire quali ritmi. Bisogna fare arrivare il messaggio alla coscienza tramite le parole. Quando la persona si ammala c è una perdita di alcuni ritmi naturali, la persona si è cristallizzata su altri ritmi e noi dobbiamo capire quali. In passato la malattia era considerata ciò cha arriva alla coscienza, dietro c erano della dinamiche inconsce. C è uno spazio tempo per vedere e ci sono delle parole che spingono talmente tanto cha hanno premura di arrivare al conscio. La malattia è la prima chiave di lettura, che c è qualcosa che spinge per uscire, comunicare che c è qualcosa che non va. La malattia è qualcosa che la persona non ha riconosciuto nel profondo, nel mondo nascosto. La malattia è salutare perché parla del mondo nascosto della persona, del suo essere. La malattia è l aspetto salvifico, recuperare il mondo nascosto, che è diverso dal pensiero razionale. Quando una persona si ammala per la medicina si ammala perché non rientra nei valori di riferimento. La persona secondo la psicosomatica porta un qualcosa che è diverso dall uscire dai valori di riferimento. La medicina classifica in un determinato modo la persona, invece per la psicosomatica la persona è individuale e irripetibile. E l aspetto costituzionale che fa la differenza. Perché noi nasciamo con delle impronte uniche che ci differenzia dagli altri. Conoscere la nostra costituzione ci fa mantenere un equilibrio e avere degli atteggiamenti personali che ci rendono sani indipendentemente dai range stabiliti da altri o sono casistiche. Abbiamo già detto che nella psicosomatica le parole chiave sono molto importanti, con esse si legge il corpo ma è pur vero che nella storia di ogni individuo a un altro possono avere una valenza diversa. Le parole chiave sono dei simboli che come i simboli hanno parecchi sfaccettature. Ogni persona è un simbolo e li porta con se. (simbolo = tenere insieme) La psicosomatica cerca di far star bene la persona accogliendola che trovi un ambiente di fiducia in modo che possano emergere parole chiave con dei significati che fino a quel momento non ha riconosciuto perché ci sono stati dei momenti che si è negata. La malattia non è un range ma è una rottura del l equilibrio di una cristallizzazione di un blocco di una persona. 11

12 Quando arriva la malattia compaiono delle situazioni. La prima fase che è quella primaria è quella della morte. Angoscia di morte, c è una rottura un imprevisto. La seconda fase è quella di trovare le soluzioni. Insito in noi ci sono sia l angoscia che le soluzioni. Le risposte sono dentro di noi. L angoscia è più amplificata in persone che non riescono a accedere a queste risorse. La crisi interrompe uno stato quindi è normale che porti fuori un angoscia. La crisi è funzionale e serve per andare a attingere alle risorse, quando ci sono troppe tensioni che non vengono scaricate, queste si cristallizzano e ci vuole più tempo per scioglierle e portare la persona in relazione con se stessa, cosa che la medicina non fa perché la sua visione è organicistica, mentre la visione del naturopata è globale. La crisi porta sempre con se un cambiamento, anche il cervello cambia, è disorientato tanto quanto quell organo che sta parlando, e porta fuori nei momenti di crisi gli elementi, che se non ci facciamo aiutare escono delle parti negative. Il nostro cervello unità con il corpo incontra sia la risorse che le parti negative. Incontra le paure, le parti più aggressive, nocive. Il primo elemento nocivo siamo noi, contro noi stessi. Quando noi non riusciamo a stare in una situazione di sentire ma di pensare e ce ne rendiamo conto, perché lo sappiamo e non riusciamo a trasformare questa cosa, noi siamo i primi elementi contro di noi stessi. E da un elemento nocivo che nascono le negatività. Quando il cervello è in sofferenza anche il corpo è in sofferenza, sono un unità. Tutto questo viene registrato nell ipotalamo che poi trasmette al ipofisi, che poi struttura gli ormoni e per questo che avviene tutto insieme. Un organo sta male sta male anche il suo cervello, l approccio è globale. Non si possono curare solo le emozioni ma anche il corpo, non è sufficiente scaricare l emozione con un gesto ma comprendere l emozione che mi ha portato a faccio degli esempi : la rabbia può portare a scaricare l aggressività verso gli altri o se stessi. Oppure i batteri non attecchiscono su una persona in equilibrio, ma sulla persona in disequilibrio, perché la persona non è capace a far funzionare le sue sentinelle. Però nel momento che le sentinelle del sistema immunitario sono impazzite, vuoi per il troppo stress si crea il disequilibrio. La persona si deve ascoltare, ci sono dei campanelli d allarme che il corpo ha segnalato alla persona, ma che lei non ha ascoltato. Noi dobbiamo percepire quando siamo in disequilibrio e in equilibrio dettato dallo stress. Noi dobbiamo stare con il nostro ritmo e la nostra personalità. Un esempio potrebbe essere quando una persona lavora 20 ore al giorno,vuoi perché non ha nessuno che si prende cura di lei, o uno stato di angoscia perché ha paura della solitudine, o ha paura di morire di fame, ecc.. tutte queste situazioni portano a una ritualità perchè sono sempre le stesse. Ci raccontano che nella persona si è instaurata questa situazione e queste situazioni si incancreniscono dentro e se la persona non le modifica possono portare degli stati di malessere. Ma è anche difficile uscire da queste situazioni che apparentemente mi danno la tranquillità. Si è scambiato il benessere esterno per quello interno. Bisogna lasciare il pensiero per dare spazio alle sensazioni. Bisogna lasciare parlare i sintomi. La sincronicità di Jung. Quando noi stiamo male non siamo in connessione con questa forza vitale che è quella che anima tutto l universo ed è dentro noi. Attivando questa forza noi entriamo in collegamento con noi stessi ma per farlo bisogna 12

13 escludere il pensiero razionale. Stare con la sensazione, tutte le risorse sono nell inconscio. Recuperare quella forza vitale da cui ci siamo allontanati. La persona razionale farà più fatica a recuperare la parte più profonda. Più la persona rimane nel razionale più sarà superficiale viceversa sarà piu profonda. Noi dobbiamo incontrare il nostro opposto. La persona razionale, al primo colloquio, dobbiamo cercare di farlo avvicinare a se stesso, accogliendolo in modo che si avvicini alle sue sensazioni. Il sogno è molto importante perchè ci parla dei simboli. Aesculapio fin dall antichità lasciava le persone in una grotta finchè non sognavano perché il sogno con il suo simbolo ci parla dell inconscio della persona. Per esempio quando la persona soffre di ernia al disco è una persona cristallizzata, che porta il peso della vita, una persona che soffre di gastrite è una persona che è arrabbiata e non lo manifesta. Il tutto avviene perché le persone non si ascoltano. Educando le persone a muoversi in senso autonomo e lavorando sugli opposti, vuol dire che se una persona è troppo agitata o veloce noi la educheremo a essere più calma e cosi via. In questo modo li aiuteremo a ritrovare il loro benessere. Le persone definite psicosomatiche, sono persone che hanno una riduzione dell immaginario dell uso del simbolo, quel linguaggio arcaico, primitivo che non è la parola. Psicosomatico è l organo che parla prima della persona. Non elabora l emozione. Hanno una vita fantasmatica ridotta, sono più razionali. Sono persone che ti sanno spiegare il sintomo, ma non ti dicono l emozione. Nel momento che la persona ti dice che si dimentica qualcosa, che inizia a sognare e immaginare allora vuol dire che si sta avvicinando al mondo immaginativo. Quando una persona ha l immaginario chiuso la prima volta è meglio chiederle che tipo di ritmo ha, veloce, lento,ecc.. bisogna modificare gli atteggiamenti, accogliere l opposto. Quando la malattia ritorna, vuol dire che non è stato fatto il cambiamento. La persona che pensa troppo deve imparare a lasciare andare la razionalità attraverso un linguaggio immaginario. La psicosomatica dice che non si guarisce quando si ritorna alla vita precedente. La persona deve fare delle modifiche per le piccole e le grandi cose, altrimenti rischia la recidività. Il cervello molte volte tenta di ritornare allo stato precedente, al suo vecchio linguaggio. l organo interessato e il cervello hanno bisogno di tempo perché entrambi hanno una memoria. L importante è arrivare alle risorse che abbiamo dentro di noi. La malattia fa evolvere e sviluppare la tua unicità. Per stare bene bisogna stare in relazione con se stessi e gli altri. Dobbiamo recuperare quell unità psicosomatica. Se la persona pensa troppo deve lasciarsi andare, questa è la sua parola chiave. Per JUNG le malattie sono gli dei che abbiamo represso. Per dei si intende la forza che dobbiamo ricercare che ciascuna divinità racchiudeva dentro di se Il corpo è debole perché l anima deve manifestarsi, questo abbassamento mentale a favore dell anima è quello che favorisce l evento sincronico. Secondo JUNG per cogliere gli eventi sincronici dobbiamo avere l abbassamento mentale, un movimento di tipo emotivo, un intenzionalità emotiva e l abbassamento del pensiero razionale in maniera tale da poter cogliere dei nessi che si muovono dentro e fuori di noi. Questo è evidente nel cervello. 13

14 La parte dx del corpo è collegata all emisfero sx del cervello. Qui troviamo la razionalità, il ragionamento, il calcolo, l agire. La parte sx del corpo è collegata all emisfero dx del cervello. Qui troviamo la creatività e l assenza di pensiero. La persona che usa di più l emisfero sx è una persona razionale, la persona che usa di più l emisfero dx sarà una persona più creativa. La malattia viene considerata dalla psicosomatica l evento creativo. E il corpo che utilizza la parte dx del cervello, non sapendo più quale aspetto usare per comunicare con noi. (Malessere = male con noi). Noi siamo più portati a ricordare gli eventi negativi che positivi. Nelle situazioni di ansia si va più alla ricerca del malessere perché non siamo capaci di ascoltare il benessere. Nella fase di malessere usiamo solo una parte del cervello, dobbiamo capire che per avere l unità bisogna farle funzionare entrambe. Le persone che usano molto la razionalità possono sviluppare malattie come la demenza o l alzaimer. Sono persone che per tutta la loro vita hanno utilizzato solo il razionale, la testa, il mentale. Le persone razionali amano gli hobby mentali come le parole crociate. Le parole crociate andrebbero fatte nel modo più creativo, per la curiosità di farle, di sbagliare e per riderci sopra. Solo in questo modo si usa la parte creativa. Fatte per raggiungere lo scopo si usa la razionalità. Bisogna stare in uno stato di giocosità, la noia non favorisce il sentire, è uno stato del cervello non naturale.il bambino non si annoia mai, perché è sempre presente nei suoi giochi, sta nel suo ritmo. La noia non esiste, la noia è un evento delle civilizzazioni, perché noi spostiamo il tutto verso l esterno. Io non sono sufficiente a me stesso. Un esempio può essere quando si mangia troppo, io non sono sufficiente a me stesso e mangio per compensare.le persone dipendenti non si sentono piene di se stesse e cercano situazioni che permettono di esserlo. L approccio psicosomatico è personalizzato per far comprendere i propri malesseri. Una persona che viene in studio con una gastrite da stress so già che mi parlerà di aggressività repressa, una dermatite mi parlerà di problemi di relazione. Di conseguenza mi muoverò in un determinato modo, con cautela, perché la parola chiave è relazione. Questa persona ha una resistenza e prima di proporle un trattamento cercherò di entrare lentamente in relazione con lei per scoprire la sua unicità. La persona da come si muove, come parla e di che colore si veste ci fa capire che tipo di relazione ha con se stessa. In ogni relazione diceva Freud che esiste il transfert e il controtransfert, inteso come approccio. Tranfert = è quando la persona porta i suoi elementi su di me. Controtranfert = Ciò che muove nel terapeuta il transfert del paziente (l operatore non deve influire sulla persona) 14

15 Nell unità psicosomatica si sta bene quando si è al proprio ritmo. Tutte le varie situazioni come: rabbia o ansia, hanno un loro percorso funzionale per un certo tempo. Quando si radicano, vuol dire che a monte c è uno stress, la persona è sempre sottoposta a una accelerazione dei ritmi. Lo stress deve essere funzionale, come si è già detto precedentemente serve per la sopravvivenza per poi però arrivare a rilassarsi. Quando perdura ci porta fuori ritmo. Bisogna imparare a educare se stessi, sapere quello che va bene per noi. Se io sento rispetto i miei ritmi. Il lamentarsi non serve a nulla, porta a una stasi, non avviene una trasformazione. La trasformazione è percepire che ho il ritmo sbagliato perciò devo recuperare il ritmo originale. La salute è una ricerca del proprio ritmo personale, io posso sottostare a un periodo di stress, ma poi tornare indietro al mio ritmo. Bisogna essere genitori di se stessi, sapere quello che va bene e cosa mi fa star bene. Ci sono dei tempi da rispettare, quelli delle stagioni. Faccio un esempio: l autunno come stagione fa pensare a prepararsi a portare tutto verso l interno per poi poter affrontare l inverno. Una persona attiva a cui piace l estate, farà fatica a entrare in relazione con la stagione dell autunno, e potrebbe portarla alla depressione, perché è una stagione che rallenta i ritmi. E il non fare dell autunno che porta questo stato. Noi dobbiamo imparare a vivere con i ritmi delle stagioni e di conseguenza a nutrirci di quello che essa ci offre. Per una persona abituata a vivere all esterno sarà molto difficile per lei affrontare l autunno. Il ruolo del naturopata è quello di aiutare e educare le persona a stare con il ritmo anche delle stagioni, apportando piante che danno calore faccio un esempio tipo l echinacea. Il cibo condito con spezie che scaldano, aromi, zenzero, cannella, ecc.i germi attecchiscono di più dove non c è un senso di calore ma più una freddezza. Anche i nostri organi hanno un ritmo, e noi nasciamo con un ritmo. Alcuni autori e psicoterapeuti parlano della psicosomatica, faccio degli esempi; James Hillman parlando di Yung dice che per le somatizzazioni bisogna rivedere, ciò che è stato l atteggiamento di attenzione verso noi stessi. Tutti dicono, che quando porti l atteggiamento su di te diventi egoista, non è vero diventi egoista dei tuo spazi, sei una persone aperta agli altri ma che però riesci a mantenere il tuo spazio. C è sempre una dualità, un apertura a se chiusura personale. Groddek uno dei padri della psicosomatica, nasce a metà del 1800 e muore nel 1900 è un contemporaneo della psicosomatica. In realtà è un medico che utilizza e trova nei suoi studi, gli atti naturali per curare le persone. Con tecniche di rilassamento, massaggi, con tecniche di respirazione. Groddek all epoca entra in contatto con Freud ma la differenza che Groddek parla del es come di una forza vitale che ci anima, che ci permette di stare in equilibrio. Nel momento che c è la malattia l es che è una forza da il nocaut, perché la persona potrebbe andare incontro a esiti psichiatrici e psicologici e la malattia in qualche modo ammortizza il disequilibrio. Groddek dice la 15

16 persona ha in se gli strumenti per rimanere in uno stato di salute, e ha in se gli strumenti per ammalarsi. È la persona che decide come un salvavita di ammalarsi e può auto guarirsi. Groddek aveva già visto che dentro di noi c è una spina che si può accendere in qualsiasi momento. Lui portava nelle sedute di psicoterapia tecniche di massaggio, di rilassamento, ecc.portava le persone in un sanatorio per fare dei bagni turchi, perché sosteneva mente sana corpo sano. Groddek sosteneva che non tutti hanno bisogno di psicoterapia e che bisogna valutare l entità del caso. Ci sono persone che hanno bisogno di più tempo per guarire perché probabilmente c è qualcosa di più profondo, è questo salvavita che continua a perdurare e non si riscatta per trovare la salute. L intervento di Groddek è stato innovativo. Freud medico psicoterapeuta all inizio del 1800 parlava della libido in una Vienna perbenista. Lui ha avuto la capacità di parlare della libido, con un concetto sessuale. Poi Jung e gli altri l hanno intesa come energia creativa e che poi poteva anche essere sessuale. Per il cervello l energia creativa e il concetto sessuale hanno la stessa valenza perché per entrambi c è lo stesso stato di eccitazione. Negli anni sono stati fatti degli studi per provare che quando una persona è ammalata,la libido è bloccata. Questa energia creativa, il nostro compito è quello di sbloccarla con le varie discipline che noi conosciamo. Quando Groddek parlava di es la forza vitale si differenziava da Freud perché Freud intendeva che l es era collegato all inconscio, era qualcosa di rimosso che non si potava mai accedere. Le istanze riconosciute da Freud erano: ES = E LA FASE DEL RIMOSSO E COLLEGATA ALLA PRIMA FASE DELLA VITA A CUI NOI NON POSSIAMO ACCEDERE. IO = E L ATTEGGIAMENTO CHE NOI IMPARIAMO, IL NOSTRO MODO DI RELAZIONARSI CON IL MONDO. IL SUPER IO = QUI ABBIAMO TUTTO L ASPETTO DELLE REGOLE E DELLE CENSURE MORALI. Sicuramente quando c è la libido bloccata c è un super io molto forte. ci sono dei blocchi morali e molte regole. Possiamo trovare persone tipo gli ossessivi stessi dove c è questo aspetto molto rigido un forte super io. Gli ossessivi sono persone che devono sempre tenere pulito, in ordine, che hanno delle regole. Tutto questo nel simbolismo può far pensare che la persona ha dei pensieri malvagi sporchi e pulendo è come se eliminasse questa parti. La maggior parte delle volte una chiusura della libido può corrispondere un attività censoria di regole molto imponente. Questo perché? Perché il super io,dipende dall assimilazione delle regole genitoriali e per il bambino, il fatto di agire fuori dalle regole implica le punizioni. Quindi il bambino svilupperà un super io molto rigido perché per evitare le punizioni si prendono dei concetti che da una parte ci ritroviamo e andiamo avanti senza poi richiederci se questi concetti ci appartengono o se è un concetto che abbiamo assimilato per la paura delle punizioni. 16

17 Nella coppia, ci sono persone che non riescono a trovare la loro originalità. Può succedere che nelle situazioni di dipendenza di relazione e molte volte il fatto di farsi piacere molte cose, crea una situazione di apparente benessere per noi. Il fatto che tutto si svolge come una trama che ci siamo indicati, la famiglia, il marito, i figli, secondo un modello genitoriale di compagno che abbiamo, e il portare in campo dimensioni diverse da quelle che abbiamo creato in quel momento ci disturba da quelle che abbiamo creato apparentemente. Il cambiamento porta uno stato eccitativo del corpo ti fa sentire che sei vivo. La libido per Groddek è creatività è l es, questa forza vitale, che il bambino usa per giocare, è la creatività. Quando noi siamo chiusi non giochiamo. La creatività è spenta come la nostra mimica. Per Groddek che è il precursore di Jung l es è la forza vitale, mentre per Freud è la zona del rimosso dove non si può accedere. Jung riprende il concetto del es con il concetto del se. Viene visto come qualcosa che le persone devono cercare per tutta la vita, quando noi usiamo la parola se è l io. L io in realtà è una parte del se. Per Jung la cose depositate nell inconscio possono arrivare a uno stato di coscienza, sono quelle risorse di cui si parlava prima, che attraverso un linguaggio giusto si possono recuperare.quindi ecco che l es ha una forza importante, non è più una zona buia ma di potenzialità. L es è una forza fluidifica questa forza deve essere naturale essere autentici, essere appagati, e quando si è nella nostra fluidità tutto scorre. Anche un sistema linfatico lento che non fluisce bene, ci sta raccontando di un rallentamento della persona che sta capitando al nostro corpo, e al nostro inconscio emotivo. Il sistema linfatico lento sono persone terrene, la persona si radica perché sta combattendo un disagio che si porta dentro. La stasi linfatica crea dolore. La persona che ci parla di crampi è una persona irrequieta. Guardare tutto il funzionale. 17

18 DEFINIZIONI DI AUTORI DELLA PSICOSOMATICA Paul Schilder ( ) è colui che cogna la definizione dello schema corporeo, che è come noi ci vediamo, e ci vediamo in due modi, attraverso l interno e l esterno, ma soprattutto come ci vediamo, che diviene inizialmente attraverso la considerazione che l esterno ha di noi. Il bambino che viene coccolato, ricompensato di attenzioni, gli crea una situazione di autostima molto diversa, quindi di schema corporeo diverso da un bambino che non viene ricompensato e coccolato. Qui si mettono già le basi per la sua disistima e cercherà per tutta la vita negli altri la valenza che lui ha fatto bene. Nello schema corporeo si guarda tutto la struttura fisica, emotiva, come la persona si veste, i capelli, la mimica del viso ecc.. Freud diceva della conversione isterica, la libido della persona è talmente forte da non riuscire a gestirla nella psiche, l emozione è talmente forte che non riesce a trovare un modo per esprimerla e per salvaguardarsi la trasferisce in una connotazione somatica un aspetto di aggressività. I tratti isterici non erano altro che una forte energia che la persona percepiva e impaurita cercava la scarica e la trovava nel corpo, che non era possibile per la persona trovare la soluzione psichica e la trovava nel corpo. 18

19 Felix Deutsh ( ) medico di Freud, parla di conversioni,di una situazione di normalità, di trasformazioni,dell agire del corpo. Per Felix noi usiamo la conversione perché le emozioni non sempre sono di facile assimilazione è un meccanismo di difesa che è utile e salutare, ma nel momento che la cosa si perpetua, senza prenderne coscienza la cosa non è più salutare può diventare critica. Bisogna entrare in contatto anche con delle parti di noi. Per esempio; io continuo a criticare una persona libertina, vuol dire che non sono in contatto con questa parte. Nel momento che c è la malattia è la conversione che si rompe e bisogna cambiare. Franz Alexander ( ) fondatore della medicina psicosomatica. Primo studente dell istituto psicoanalitico di Berlino, fondò a Chicago, l istituto psicoanalitico e lo diresse per 20 anni. Era consapevole di far progredire la terapia e la didattica psicoanalitica. Prima di Alexander, psicoanalisi e medicina erano due discipline separate, Alexander diceva che l ideale del medico non poteva essere l ingegnere del corpo umano separato in pezzi e decide che la malattia non può essere cosi lesione disfunzione- malattia. Lo studio degli aspetti biologici fisiologici dipendono dalla distonia del sistema simpatico e parasimpatico. Quando c è una situazione di allerta, emotiva c è un cambiamento fisiologico. 19

20 La persona in stato di allerta, si prepara a questo movimento rabbioso che può essere di attacco o fuga, ma se qualcosa di questo movimento rimane bloccato può trasformarsi in qualche disturbo. Alexander dice; sicuramente c è un altro aspetto da considerare, a seconda della fase di azione della persona ci possono essere delle manifestazioni diverse. Se la persona è in una fase di attacco, più concettuale e l esplosione di rabbia è bloccata, potrebbe avere un emicrania, visto che la testa è la sede dei pensieri. Mentre se la persona è più emotiva potrebbe avere l ipertensione, mi preparo all attacco ma non riesco a scaricare. Alexander parla anche della fase fisiologica che è legata all organo, a seconda di dove subentra il conflitto, si può fermare il sintomo, l artrite è nella fase neuromuscolare mentre se la persona è in fase vegetativa si ha l ipertensione, se è in fase concettuale avrà l emicrania. Se l emicrania non viene elaborata, allora l informazione passa nel sangue e la persona avrà l ipertensione. Se la persona non si ascolta passerà alla sintomatologia artritica, passerà alle ossa che sono la struttura della persona. Ci sono vari campanelli d allarme che la persona non ascolta e non ascoltandosi si rischia sempre di far peggiorare il sintomo, si parte dal sangue per arrivare alle ossa. Questo meccanismo può valere per le persone che usano spesso il sistema simpatico. Anche per il sistema parasimpatico ci sono dei meccanismi e delle manifestazioni, per la fase concettuale. C è più un desiderio di essere nutrito, visto che la parola chiave è dipendenza. Desidero essere coccolato e tutto questo lo sente con imponenza, se questa cosa non avviene, può succedere che a livello interiore si abbia una somatizzazione sui visceri a livello gastrico. Perché nell ambiente gastrico c è più un aspetto relazionale. C è una trasformazione del cibo e di sentimenti, emozioni. Se non c è dipendenza con la madre, io non sono capace di trasformare il cibo, mangio poco, e in qualche modo mangio poco e mi riempio di non di cibo che mi da energia ma di aria e questo sentirmi sempre pieno di aria, nutrito d aria, mi porterà a avere una gastrite o ulcera. Prima di arrivare alla lesione dell organo come abbiamo già detto i campanelli ci sono e suonano e bisogna imparare a ascoltarli. Franz Alexander dice che la possibilità del sintomo di significare non è solo collegata alla psiche ma bisogna tenere in considerazione la costituzione anatomo- fisiologica dell organismo e se l attività degli organi viscerali non è collegata al s.n.c si esclude che la patologia che li riguarda è in relazione con la psiche. L espressione simbolica del contenuto psicologico è solo possibile se è collegata al sistema nervoso. Franz Alexander intende che non tutte la malattia sono da collegare alla psiche ma che ci sono malattie, dovute a altre cause, esempio l helicobacter. 20

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