Introduzione a Java3D. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Introduzione a Java3D. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania"

Transcript

1 Introduzione a Java3D Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

2 L'evoluzione Hardware Le schede 3D producono oggi grafica interattiva paragonabile agli effetti speciali cinematografici Java è diventato uno standard di sviluppo Java3D è il punto di congiunzione dei due mondi

3 Addentriamoci in Java3D Java3D è una API grafica 3D di alto livello Impiega lo Scene Graph Programming Model Il programmatore decide solo cosa disegnare Java3D deciderà come disegnare Include le caratteristiche tipiche delle più popolari API grafiche (DirectX, OpenGL)

4 Cosa si può fare con Java3D? (1) Java3D permette di creare mondi virtuali con: luci e texture comportamenti ed animazioni suoni Inoltre le applicazioni Java3D si adattano automaticamente al dispositivo di output: un semplice monitor occhialini 3D CAVE (sistemi immersivi multi-schermo)

5 Cosa si può fare con Java3D? (2) Java3D supporta un ampio range di applicazioni: sistemi CAD/CAM visualizzazione scientifica/biomedicale data visualization simulazioni 3D ecommerce desktop 3D videogame Vediamo qualche esempio concreto...

6 SDRC I-DEAS Viewer Webscope

7 VisAD spreadsheet

8 INT J/View3Dpro

9 ISS SMP Control Console x Canadarm2

10 Maestro

11 ASENZA Nokia Mobile Phone Xtivia Reality Server

12 Nearlife Virtual FishTank

13 Il CAVE alla University of Calgary

14 Looking Glass

15 Java3D - obiettivi di design Una collaborazione tra SUN, SGI, Intel e Apple I principali obiettivi di design sono stati: integrazione con Java (core, portabilità) alte prestazioni e scalabilità supporto delle principali caratteristiche 3D (luce, shading, texture, ecc.) forza industriale (non solo applet 3D o poco più)

16 Vediamo una demo Looking Glass

17 Lezione 1 Hello Java3D

18 Costruzione di uno scene graph Un universo virtuale Java3D è creato tramite uno scene graph

19 Simboli di uno scene graph VirtualUniverse Relazione padre-figlio Locale Reference Group Leaf NodeComponent Altri oggetti

20 Un esempio più completo

21 SimpleUniverse

22 Alcune classi (1) Node è una superclasse astratta delle classi Group e Leaf definisce importanti metodi comuni alle sue sottoclassi le sottoclassi di Node costruiscono uno scene graph Group è la superclasse usata per specificare posizioni ed orientamenti degli oggetti nell'universo virtuale le più comuni sottoclassi sono BranchGroup e TransformGroup nello scene graph, i simboli di Group sono indicati con BG per BranchGroup e TG per TransformGroup

23 Alcune classi (2) Leaf è la superclasse usata per specificare forme, aspetti, suoni e comportamenti non possono avere figli, ma possono avere reference ad oggetti NodeComponent NodeComponent è la superclasse usata per specificare geometrie, aspetto, texture e materiale di un nodo Shape3D non sono parte dello scene graph, ma sono collegati ad esso tramite reference può essere collegato a più di un nodo Shape3D

24 Un po' di terminologia (1) Prima di passare al codice bisogna spiegare due termini di Java3D: live e compiled inserendo un branch graph in un Locale lo si rende vivo, insieme a tutti i sui figli gli oggetti vivi possono essere renderizzati ed i loro parametri non possono essere più modificati per rendere un parametro modificabile anche quando l'oggetto è vivo, la corrispondente capability deve essere impostata modificabile prima che l'oggetto diventi vivo

25 Un po' di terminologia (2) Un BranchGroup può essere compilato La compilazione di un BranchGroup converte l'oggetto e tutti i suoi figli in una forma più efficiente per il rendering Conviene sempre compilare un BranchGroup subito prima di renderlo vivo e solo se deve essere inserito nel Locale

26 Un po' di terminologia (3)

27 Finalmente codice! Esempio HelloJava3D_c1

28 Lezione 2 Forme ed aspetto

29 Le classi delle primitive geometriche Esistono tre modi per creare nuove geometrie: usare le classi di utility per box, coni, cilindri e sfere specificare le coordinate dei vertici per punti, linee e superfici usare i loader di geometrie

30 La classe Shape3D Un nodo Shape3D definisce un oggetto visuale Non contiene informazioni su forma o aspetto di un oggetto Questo compito è delegato al componente Geometry ed al componente Appearance

31 Le classi di utility per le geometrie (1) Le classi di utility per creare box, coni, cilindri e sfere forniscono una grande flessibilità nella definizione di forme geometriche semplici e possono essere usate in molti casi pratici Tali classi non definiscono il colore o l'aspetto di un oggetto tali informazioni derivano dal nodo Appearance senza un riferimento ad un nodo Appearance l'oggetto potrebbe non essere visualizzato o essere visualizzato bianco

32 Le classi di utility per le geometrie (2) Esempio ConeYoyoApp_a2

33 La classe Geometry Geometry è una superclasse astratta per la gestione delle geometrie

34 La classe GeometryArray Le sottoclassi di Geometry posso essere usate per specificare punti, linee e poligoni pieni (triangoli e quadrilateri) Queste primitive vertex-based sono sottoclassi della classe GeometryArray Come dice il nome stesso la classe GeometryArray conserva i suoi dati in degli array

35 Le sottoclassi di GeometryArray La figura mostra alcuni sottoclassi di GeometryArray esempi delle Notare che nessuno dei vertici è condiviso: ogni linea o poligono è renderizzato indipendentemente da ogni altro

36 Le sottoclassi di GeometryStripArray (1) La figura mostra alcuni esempi delle sottoclassi di GeometryStripArray Notare il diverso riutilizzo dei vertici che ogni classe mette in atto

37 Le sottoclassi di GeometryStripArray (2) Esempio ConeYoyoApp_b1

38 Aspetto ed attributi (1) Per descrivere l'aspetto di un oggetto è necessario utilizzare un oggetto Appearance Appearance non contiene le informazioni sull'aspetto di uno Shape3D, piuttosto sa dove trovare tali informazioni Un oggetto Appearance può referenziarsi a molteplici oggetti sottoclassi di NodeComponent (detti attributi ), dove sono memorizzate le informazioni sull'aspetto dello Shape3D

39 Aspetto ed attributi (2)

40 Aspetto ed attributi (3) Gli oggetti a cui può referenziarsi un Appearance sono molteplici, i principali sono: PointAttributes/LineAttributes PolygonAttributes ColoringAttributes/TransparencyAttributes RenderingAttributes/Material TextureAttributes/Texture/TexCoordGeneration Per ogni attributo esiste un impostare/recuperare il suo valore metodo per

41 La classe GeometryInfo (1) Creare mondi complessi un triangolo alla volta è terribilmente noioso Fortunatamente esistono una serie di metodo più facili per fare ciò La classe GeometryInfo è uno di questi metodi Invece di dover definire una geometria un triangolo alla volta la classe GeometryInfo permette di definire poligoni arbitrari Sarà lei (ed altre classi collaboratrici) ad occuparsi di convertire la geometria in triangoli

42 La classe GeometryInfo (2)

43 La classe GeometryInfo (3) La classe GeometryInfo fa uso di tre classi collaboratrici Triangulator: per la triangolazione dei poligoni Stripifier: per il raggruppamento dei triangoli in strip (migliora le performance) NormalGenerator: per la creazione delle superfici normali (per l'illuminazione)

44 La classe GeometryInfo (4) Esempio GeomInfoApp

45 Le classi Loader (1) Una classe Loader legge un modello da un file e ne crea la sua rappresentazione Java3D Il package com.sun.j3d.loaders fornisce gli strumenti per caricare contenuti 3D creati con altre applicazioni (3DStudio, Blender, ecc.) Poiché esistono moltissimi formati 3D (obj, vrml, 3ds, ecc.) e possono sempre esserne inventati di nuovi (per esempio X3D) Java3D mette a disposizione un'interfaccia generica per la creazione di caricatori di file

46 Le classi Loader (2) Esempio ObjLoad

47 Lezione 3 Interazione ed Animazione

48 Creare mondi vivi Per rendere un mondo Java3D più interessante ed utile bisogna aggiungere interazione ed animazione Si ha interazione quando il mondo cambia in risposta ad un'azione dell'utente Si ha animazione quando il mondo cambia senza un intervento diretto dell'utente (e solitamente corrisponde con il passare del tempo) In Java3D sia le animazioni sia le interazioni sono definite utilizzando la classe Behavior

49 La classe Behavior Scopo di un Behavior è modificare uno scene graph in risposta a qualche stimolo uno stimolo può essere la pressione di un tasto, un movimento del mouse, la collisione tra oggetti, il passare del tempo, ecc. I cambiamenti prodotti possono essere l'aggiunta e/o la rimozione di oggetti dallo scene graph, il cambiamento di attributi degli oggetti le possibilità sono limitate soltanto dalle capability degli oggetti stessi

50 Implementazione di un Behavior (1) Un Behavior personalizzato deve implementare i metodi initialize() e processstimulus() della classe astratta Behavior il metodo initialize() è invocato quando lo scene graph contenente il Behavior diventa vivo Esso è responsabile delle operazioni di inizializzazione del trigger degli eventi e dei valori iniziali del Behavior Il trigger è specificato come un WakeupCondition o una combinazione di WakeupCondition

51 Implementazione di un Behavior (2) Il metodo processstimulus() è invocato dal trigger quando si verifica la condizione specificata Poiché molteplici eventi posso essere inglobati in un singolo WakeupCondition, questo metodo si occupa anche della decodifica dell'evento processstimulus() è responsabile della risposta agli eventi ad esempio tutte le azioni da tastiera posso essere inglobate in un WakeupOnAWTEvent Solitamente questo metodo resetta anche il trigger

52 Le condizioni di wakeup (1) I Behavior vengono attivati non appena si verificano gli stimoli a cui devono rispondere Gli oggetti per definire gli stimoli sono le condizioni di wakeup definite nelle classi discendenti la classe WakeupCondition WakeupCondition è estesa da cinque classi: una è la classe WakeupCriterion le altre quattro permettono la composizione di condizioni di wakeup multiple

53 Le condizioni di wakeup (2)

54 Le condizioni di wakeup (3) Esempio SimpleBehaviorApp_a2

55 Le classi utility per la navigazione (1) Negli esempi finora esposti l'osservatore non aveva la possibilità di navigare Java3D permette ciò tramite delle classi di utility Il view branch graph di un universo virtuale contiene una view platform transform Se tale trasformazione cambia, l'effetto è quello di muovere e/o orientare l'osservatore Aggiungere la possibilità di navigare è semplice: basta aggiungere un Behavior che cambia la view platform transform in risposta agli eventi

56 Le classi utility per la navigazione (2)

57 Le classi utility per la navigazione (3) Esempio KeyNavigatorApp

58 Le classi utility per il mouse (1) Il package com.sun.j3d.utils.behaviors.mouse contiene i behavior per l'interazione con il mouse L'interazione tramite mouse prevede: traslazione (movimento su un piano parallelo all'image plate) zooming (movimento in avanti ed indietro) rotazione

59 Le classi utility per il mouse (2) Esempio MouseBehaviorApp

60 Le classi utility per il picking (1) Esistono due modi per usare il picking in Java3D: usare le classi utility creare una classe di picking personalizzata Il package del picking include le classi utility: PickRotateBehavior PickTranslateBehavior PickZoomBehavior Ogni classe usa un bottone del mouse diverso così da renderne possibile l'uso simultaneo

61 Le classi utility per il picking (2) Esempio MousePickApp_a1

62 Le animazioni in Java3D (1) Come l'interazione anche l'animazione in Java3D è implementata tramite i Behavior Teoricamente è possibile creare qualsiasi animazione personalizzata usando i Behavior, in ogni caso Java3D fornisce una serie di classi di utility dette interpolatori per le animazioni più comuni Ovviamente queste classi sono basate sui Behavior

63 Le animazioni in Java3D (2) Gli interpolatori sono classi per le animazioni: un oggetto Interpolator manipola alcuni parametri di uno scene graph per creare animazioni basate sul tempo Un altro insieme di animazioni servono ad animare gli oggetti visuali in risposta ai cambiamenti del punto di osservazione Questo insieme include le classi OrientedShape3D e LOD (Level of Detail) Billboard, La classe Morph si occupa invece di animare le geometrie

64 Gli Interpolatori e la classe Alpha Gli Interpolator sono Behavior personalizzati che usano un oggetto Alpha Le azioni degli Interpolator comprendono il cambiamento di posizione, orientamento, dimensione, colore e trasparenza di un oggetto Esistono Interpolator anche per altre azioni, incluse le combinazioni delle precedenti azioni

65 La classe Alpha (1) Un oggetto Alpha produce un valore, detto valore alpha, compreso tra zero ed uno, estremi inclusi il valore alpha cambia nel tempo in base ai parametri dell'oggetto stesso Fissati i parametri di Alpha ed un particolare istante di tempo, c'è un solo valore alpha che l'oggetto Alpha può produrre disegnando il valore di alpha nel tempo si può vedere il fronte d'onda che l'oggetto Alpha produce

66 La classe Alpha (2)

67 Le classi Interpolator (1)

68 Le classi Interpolator (2) Esempio ClockApp_a2

69 Lezione 4 Luci e texture

70 Le luci in Java3D (1) Molti degli esempi finora proposti davano la sensazione di finto Tale sensazione dall'assenza di luci è principalmente data è arrivato il momento di illuminare il nostro mondo Java3D illumina gli oggetti in base ad una combinazione delle proprietà degli oggetti Material e delle luci nell'universo virtuale

71 Le luci in Java3D (2) Esempio SimpleLightApp_b1

72 Le classi Light L'API Java3D fornisce quattro classi per le luci, ogni classe deriva dalla classe astratta Light La classe Light fornisce i metodi e le capability per manipolare lo stato, il colore ed i Bound di una luce Lo stato di una luce è un booleano che accende e spegne la luce stessa

73 La classe AmbientLight Una AmbientLight fornisce una luce della stessa intensità in tutte le posizioni ed in tutte le direzioni (limitatamente al suo Bound) Una AmbientLight modella la luce riflessa dagli altri oggetti se guardiamo sotto un tavolo vedremo la sua superficie inferiore anche se nessuna luce la illumina direttamente (a meno di avere una lampada sotto il tavolo) Una AmbientLight interagisce con il colore ambientale di un oggetto

74 La classe DirectionalLight Una DirectionalLight approssima sorgenti di luce molto distanti (ad esempio il sole) diversamente dalla AmbientLight, una DirectionalLight illumina solo in una direzione Poiché tutti i vettori di luce di una DirectionalLight sono paralleli, la luce non si attenua mai (la luce solare non si attenua) In altre parole, l'intensità di una DirectionalLight non varia al variare della distanza tra oggetto e DirectionalLight

75 La classe PointLight La PointLight è l'opposto della DirectionalLight Essa è una sorgente di luce puntuale che si diffonde in tutte le direzioni e la cui intensità diminuisce con la distanza (ad esempio una lampada) L'attenuazione di una PointLight è modellata da un'equazione quadratica concettualmente simile a quella della forza di gravità

76 La classe SpotLight (1) Una SpotLight è una sottoclasse di PointLight aggiunge il concetto di direzione e concentrazione ad una PointLight modella sorgenti di luce fatte dall'uomo come luci flash e riflettori emana una luce lungo una direzione ed all'interno di un angolo di visuale; all'interno di questo angolo l'intensità della luce varia in funzione dell'angolo e dalla distanza dal vertice

77 La classe SpotLight (2)

78 La classe Material Le proprietà materiali di un oggetto possono essere impostate tramite l'attributo Material l'oggetto Material specifica i colori (ambientale, diffuso, speculare ed emissivo) e la lucentezza di un oggetto I primi tre colori sono usati nel modello di illuminazione per calcolare le riflessioni Il colore emissivo permette ad un oggetto di emettere luce propria La lucentezza serve per le riflessioni speculari

79 Impostare i colori di un oggetto (1) Ci sono tre modi per impostare i colori di un oggetto: tramite il metodo setcolor() di Geometry tramite il ColoringAttributes tramite il Material Java3D permette di creare oggetti usando nessuno, alcuni o tutti e tre i modi appena visti

80 Impostare i colori di un oggetto (2) Colore di Geometry presente No Si No Si Colore di Geometry presente No Si No Si Illuminazione abilitata Colore di ColoringAttributes Risultato presente No Colore di Material No Colore di Geometry Si Colore di Material Si Colore di Geometry Illuminazione disabilitata Colore di ColoringAttributes Risultato presente No Bianco No Colore di Geometry Si Colore di ColoringAttributes Si Colore di Geometry

81 Le normali alle superfici Per illuminare un oggetto è necessario che esso stesso abbia definito le sue normali alle superfici quando si creano oggetti usando le Geometry bisogna usare uno dei metodi setnormal() per specificare le normali alle superfici Utilizzando un oggetto GeometryInfo è possibile utilizzare la classe NormalGenerator per ottenere in automatico le normali le primitive geometriche generano in automatico le normali (se specificato nel costruttore)

82 Texturing concetti base (1) In Java3D il texturing di poligoni è ottenuto: creando un Appearance caricando una texture specificando le posizione della texture sulla geometria impostando gli attributi di texturing A causa dell'estrema flessibilità del modello di texturing di Java3D, il numero di opzioni che l'api mette a disposizione potrebbe a prima vista confondere le idee In realtà il texturing non è particolarmente complesso

83 Texturing concetti base (2) Esempio SimpleTextureApp_a2

84 Generazione automatica delle coordinate (1) Assegnare le coordinate delle texture per ogni vertice della geometria è un passo necessario e complicato Le coordinate delle texture sono spesso calcolate con codice specifico per ogni oggetto Sarebbe meglio avere un sistema automatico: questo è proprio quello che tenta di fare la classe TexCoordGeneration

85 Generazione automatica delle coordinate (2) Per generare automaticamente le coordinate delle texture bisogna specificare alcuni parametri in un oggetto TexCoordGeneration Le coordinate delle texture sono calcolate a runtime in base ai parametri specificati I parametri da specificare sono: formato delle texture (2D o 3D), modalità di generazione (lineare o sferica)

86 Generazione automatica delle coordinate (3) Esempio TexCoordGenApp

87 Cosa non abbiamo Fatto? Approfondimenti sui vari argomenti esposti Collisioni Dispositivi di input Viste multiple Suono E tanto altro ancora...

88 Riferimenti vari Documentazione Java3D Tutorial Java3D

89 Libri A.E. Walsh, D. Gehringer Java3D API Jump-Start Prentice Hall PTR D. Selman Java3D Programming Manning Publications Company H. Sowizral, K. Rushforth, M. Deering The Java 3D API Specification Addison-Wesley Professional K. Brown, D. Petersen Ready-to-Run Java 3D, with plug-and-play code John Wiley & Sons Inc J. Barrilleaux 3D User Interfaces with Java 3D Manning Publications Company

90 Introduzione a Java3D Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

Java3D. Lezione 0. Introduzione. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

Java3D. Lezione 0. Introduzione. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania Java3D Lezione 0 Introduzione Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania L'evoluzione Hardware Le schede 3D producono oggi grafica interattiva paragonabile agli effetti speciali cinematografici

Dettagli

Java3D. Lezione 0. Introduzione. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

Java3D. Lezione 0. Introduzione. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania Java3D Lezione 0 Introduzione Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania L'evoluzione Hardware Le schede 3D producono oggi grafica interattiva paragonabile agli effetti speciali cinematografici

Dettagli

Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania. Lezione 6. Luci

Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania. Lezione 6. Luci Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania Java3D Lezione 6 Luci Cosa impareremo oggi? Il modello di illuminazione di Java3D Come creare luci Come fare interagire gli oggetti visuali con le luci

Dettagli

SOMMARIO. Introduzione - OpenInventor. Introduzione - OpenInventor. OpenInventor

SOMMARIO. Introduzione - OpenInventor. Introduzione - OpenInventor. OpenInventor OpenInventor SOMMARIO (riferimento: J. Wernecke, The Inventor Mentor Ed.: Addison-Wesley) Scene database e i scene graph Nodi Coin3D (riferimento: www.coin3d.org) Esempi Introduzione - OpenInventor OpenInventor

Dettagli

Computer Graphics. La disciplina fornisce metodi per creare elaborare memorizzare visualizzare. immagini di oggetti o scene mediante un computer

Computer Graphics. La disciplina fornisce metodi per creare elaborare memorizzare visualizzare. immagini di oggetti o scene mediante un computer Computer Graphics La disciplina fornisce metodi per creare elaborare memorizzare visualizzare immagini di oggetti o scene mediante un computer Image Processing La disciplina fornisce metodi per acquisire

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

Grafica 3D Interattiva

Grafica 3D Interattiva Informatica Grafica ][ Marco Gribaudo marcog@di.unito.it Grafica 3D Interattiva sono una libreria di funzioni a basso livello per facilitare la scrittura di videogiochi e di applicazioni multimediali.

Dettagli

IL MIO PRIMO SITO: NEWS

IL MIO PRIMO SITO: NEWS Pagina 1 IL MIO PRIMO SITO: NEWS Sommario IL MIO PRIMO SITO: NEWS...1 Introduzione...2 I Contenitori...2 Creo un Contenitore...3 I Tracciati...4 Creo le Notizie...6 Inserisco il Testo...6 Inserisco un

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

OpenSceneGraph & OSG4Web

OpenSceneGraph & OSG4Web OpenSceneGraph & OSG4Web Parte 1 OpenSceneGraph Introduzione alla creazione di una Applicazione 3D e OpenGL Basi di OpenSceneGraph Demo e prove pratiche Parte 2 Navigazione e Virtual Worlds su larga scala

Dettagli

E possibile modificare la lingua dei testi dell interfaccia utente, se in inglese o in italiano, dal menu [Tools

E possibile modificare la lingua dei testi dell interfaccia utente, se in inglese o in italiano, dal menu [Tools Una breve introduzione operativa a STGraph Luca Mari, versione 5.3.11 STGraph è un sistema software per creare, modificare ed eseguire modelli di sistemi dinamici descritti secondo l approccio agli stati

Dettagli

Sistemi Operativi MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 13.1

Sistemi Operativi MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 13.1 MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1 Protezione Obiettivi della Protezione Dominio di Protezione Matrice di Accesso Implementazione della Matrice di Accesso Revoca dei Diritti di Accesso Sistemi basati

Dettagli

MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1

MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1 MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1 Protezione Obiettivi della Protezione Dominio di Protezione Matrice di Accesso Implementazione della Matrice di Accesso Revoca dei Diritti di Accesso Sistemi basati

Dettagli

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali PowerPoint Come costruire una presentazione PowerPoint 1 Introduzione! PowerPoint è uno degli strumenti presenti nella suite Office di Microsoft! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video

Dettagli

Progettazione : Design Pattern Creazionali

Progettazione : Design Pattern Creazionali Progettazione : Design Pattern Creazionali Alessandro Martinelli alessandro.martinelli@unipv.it 30 Novembre 2010 Progettazione : Design Pattern Creazionali Aspetti generali dei Design Pattern Creazionali

Dettagli

Il calendario di Windows Vista

Il calendario di Windows Vista Il calendario di Windows Vista Una delle novità introdotte in Windows Vista è il Calendario di Windows, un programma utilissimo per la gestione degli appuntamenti, delle ricorrenze e delle attività lavorative

Dettagli

ColorSplitter. La separazione automatica dei colori di Colibri.. Perché ColorSplitter? Come opera ColorSplitter?

ColorSplitter. La separazione automatica dei colori di Colibri.. Perché ColorSplitter? Come opera ColorSplitter? ColorSplitter La separazione automatica dei colori di Colibri.. ColorSplitter è una nuova funzionalità aggiunta a Colibri, che permette di elaborare un immagine trasformandola in una separata in canali

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

Tutorial 3DRoom. 3DRoom

Tutorial 3DRoom. 3DRoom Il presente paragrafo tratta il rilievo di interni ed esterni eseguito con. L utilizzo del software è molto semplice ed immediato. Dopo aver fatto uno schizzo del vano si passa all inserimento delle diagonali

Dettagli

Regione Toscana. ARPA Fonte Dati. Manuale Amministratore. L. Folchi (TAI) Redatto da

Regione Toscana. ARPA Fonte Dati. Manuale Amministratore. L. Folchi (TAI) Redatto da ARPA Fonte Dati Regione Toscana Redatto da L. Folchi (TAI) Rivisto da Approvato da Versione 1.0 Data emissione 06/08/13 Stato DRAFT 1 Versione Data Descrizione 1,0 06/08/13 Versione Iniziale 2 Sommario

Dettagli

3D e Realtà Virtuale

3D e Realtà Virtuale 3D e Realtà Virtuale Modello 3D La costruzione di un modello 3D, così come la realizzazione di un plastico tradizionale, necessita di grande precisione e attenzione conoscitiva. Tale modello convoglia

Dettagli

Introduzione a 3ds Max

Introduzione a 3ds Max 3 Capitolo 1 Introduzione a 3ds Max 3ds Max è ad oggi uno dei più diffusi e dei più potenti software per la creazione di rendering tridimensionali in qualsiasi ambito, dall architettura al design, dalla

Dettagli

BDX 3D-EDITOR (autore: Marco Bedulli) Scopo del software. Caratteristiche fondamentali. Linguaggi utilizzati. Navigazione 3D

BDX 3D-EDITOR (autore: Marco Bedulli) Scopo del software. Caratteristiche fondamentali. Linguaggi utilizzati. Navigazione 3D BDX 3D-EDITOR (autore: Marco Bedulli) Scopo del software BDX 3D Editor è un programma che permette di navigare ed editare texture in un qualsiasi modello 3D.E compatibile con i software in grado di esportare

Dettagli

Object Oriented Software Design

Object Oriented Software Design Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Sapienza Università di Roma Object Oriented Software Design Corso di Tecniche di Programmazione Laurea in Ingegneria Informatica (Canale di Ingegneria

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione

Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione Argomenti Trattati: Classi, Superclassi e Sottoclassi Ereditarietà Ereditarietà ed Attributi Privati Override super Ereditarietà e Costruttori Polimorfismo

Dettagli

GUIDA ALLE SOLUZIONI

GUIDA ALLE SOLUZIONI Con l installazione automatica dei driver ormai questa procedura non dovrebbe più servire, in quanto fa riferimento alla disinstallazione dei driver dopo aver effettuato questi in modalità manuale. Comunque

Dettagli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli Prerequisiti Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli L opzione Varianti articolo è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro e include tre funzionalità distinte: 1. Gestione

Dettagli

Java 3D. Creazione di immagini Visualizzazione ed animazione Applicazioni di grafica interattiva 3D. Introduction to Java3D 1

Java 3D. Creazione di immagini Visualizzazione ed animazione Applicazioni di grafica interattiva 3D. Introduction to Java3D 1 Java 3D Java 3D è una estensione standard di Java 2 jdk (development kit) E costituita da una gerarchia di classi utili nella creazione di universi virtuali Fornisce classi per Creazione di immagini Visualizzazione

Dettagli

Architetture Applicative

Architetture Applicative Alessandro Martinelli alessandro.martinelli@unipv.it 6 Marzo 2012 Architetture Architetture Applicative Introduzione Alcuni esempi di Architetture Applicative Architetture con più Applicazioni Architetture

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3

Dettagli

Object Oriented Programming

Object Oriented Programming OOP Object Oriented Programming Programmazione orientata agli oggetti La programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming) è un paradigma di programmazione Permette di raggruppare in

Dettagli

12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP)

12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) 12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica,

Dettagli

Prova di Laboratorio di Programmazione

Prova di Laboratorio di Programmazione Prova di Laboratorio di Programmazione 6 febbraio 015 ATTENZIONE: Non è possibile usare le classi del package prog.io del libro di testo. Oltre ai metodi richiesti in ciascuna classe, è opportuno implementare

Dettagli

Funzioni in C. Violetta Lonati

Funzioni in C. Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni

Dettagli

flusso delle informazioni... 2 password... 3 password/2... 3 inserimento di una nuova richiesta... 4 le condizioni di vendita... 6

flusso delle informazioni... 2 password... 3 password/2... 3 inserimento di una nuova richiesta... 4 le condizioni di vendita... 6 istruzioni per l inserimento di una richiesta on line di prodotti speciali flusso delle informazioni... 2 password... 3 password/2... 3 inserimento di una nuova richiesta... 4 le condizioni di vendita...

Dettagli

Mon Ami 3000 Multimagazzino Gestione di più magazzini fisici e/o logici

Mon Ami 3000 Multimagazzino Gestione di più magazzini fisici e/o logici Prerequisiti Mon Ami 3000 Multimagazzino Gestione di più magazzini fisici e/o logici L opzione Multimagazzino è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione L opzione Multimagazzino

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

Introduzione Ai Data Bases. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San giovanni

Introduzione Ai Data Bases. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San giovanni Introduzione Ai Data Bases Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Via Leopardi 132 Sesto San giovanni I Limiti Degli Archivi E Il Loro Superamento Le tecniche di gestione delle basi di dati nascono

Dettagli

Lezione 20: La grafica 3D ed il WEB. La grafica 3D ed il WEB. La grafica 3D ed il WEB. Contenuti non interattivi. Contenuti interattivi

Lezione 20: La grafica 3D ed il WEB. La grafica 3D ed il WEB. La grafica 3D ed il WEB. Contenuti non interattivi. Contenuti interattivi La grafica 3D ed il WEB Lezione 20: La grafica 3D ed il WEB Lo sviluppo che ha avuto Internet negli ultimi anni e' principalmente dovuto al WWW. Uno dei punto di forza del WWW e' la possibilita' di distribuire

Dettagli

PointCloud 7.0 Anno 2011

PointCloud 7.0 Anno 2011 PointCloud 7.0 Anno 2011 Compatibilità con AutoCAD 2007-2012 ed AutoCAD 2007-2012 Supporto del formato nativo delle nuvole di punti di AutoCAD (PCG) e miglioramento delle performance riguardo la velocità

Dettagli

Progetto: ARPA Fonte Dati. ARPA Fonte Dati. Regione Toscana. Manuale Amministratore

Progetto: ARPA Fonte Dati. ARPA Fonte Dati. Regione Toscana. Manuale Amministratore ARPA Fonte Dati Regione Toscana 1 Redatto da L. Folchi (TAI) Rivisto da Approvato da Versione 1.1 Data emissione 09/10/13 Stato FINAL 2 Versione Data Descrizione 1,0 06/08/13 Versione Iniziale 1.1 09/10/2013

Dettagli

PULSANTI E PAGINE Sommario PULSANTI E PAGINE...1

PULSANTI E PAGINE Sommario PULSANTI E PAGINE...1 Pagina 1 Sommario...1 Apertura...2 Visualizzazioni...2 Elenco...2 Testo sul pulsante e altre informazioni...3 Comandi...3 Informazioni...4 Flow chart...5 Comandi...6 Pulsanti Principali e Pulsanti Dipendenti...6

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

5. Fondamenti di navigazione e ricerca di informazioni sul Web

5. Fondamenti di navigazione e ricerca di informazioni sul Web 5. Fondamenti di navigazione e ricerca di informazioni sul Web EIPASS Junior SCUOLA PRIMARIA Pagina 43 di 47 In questo modulo sono trattati gli argomenti principali dell universo di Internet, con particolare

Dettagli

Daz Studio tutorial IV parte. Luci e Ombre

Daz Studio tutorial IV parte. Luci e Ombre Daz Studio tutorial IV parte Luci e Ombre Fino ad ora, abbiamo lavorato senza introdurre alcuna fonte di illuminazione nelle nostre immagini. Per quanto riguarda le luci, ci sono in questo caso due modi

Dettagli

Simulazione traffico urbano

Simulazione traffico urbano Simulazione traffico urbano Si richiede di simulare il movimento del traffico in un ipotetico tratto di strada che viene percorso da delle automobili e che dei pedoni devono attraversare. La situazione

Dettagli

Android. Implementare una interfaccia utente

Android. Implementare una interfaccia utente Android Implementare una interfaccia utente Introduzione In questa lezione vedremo come implementare una interfaccia utente sullo schermo di Android. Vedremo gli elementi di base visualizzabili sullo schermo

Dettagli

Per chi ha la Virtual Machine: avviare Grass da terminale, andando su Applicazioni Accessori Terminale e scrivere grass

Per chi ha la Virtual Machine: avviare Grass da terminale, andando su Applicazioni Accessori Terminale e scrivere grass 0_Iniziare con GRASS Avvio di Grass e creazione della cartella del Database di GRASS Per chi ha la Virtual Machine: avviare Grass da terminale, andando su Applicazioni Accessori Terminale e scrivere grass

Dettagli

L interfaccia utente di Office 2010

L interfaccia utente di Office 2010 L interfaccia utente di Office 2010 Personalizza la barra multifunzione Pagine: 3 di 4 Autore: Alessandra Salvaggio - Tratto da: Office 2010 la tua prima guida - Edizioni FAG Milano Ridurre la barra multifunzione

Dettagli

Dropbox di classe. É un servizio internet fornito gratuitamente (funzioni base).

Dropbox di classe. É un servizio internet fornito gratuitamente (funzioni base). Dropbox di classe Lo scopo del servizio Dropbox di classe è quello di far conoscere ai docenti del nostro istituto il funzionamento di un sistema di Cloud Storage, pronto e facile da usare, per esplorare

Dettagli

per immagini guida avanzata Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1

per immagini guida avanzata Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Una tabella Pivot usa dati a due dimensioni per creare una tabella a tre dimensioni, cioè una tabella

Dettagli

INFORMATIVA SUI COOKIE

INFORMATIVA SUI COOKIE INFORMATIVA SUI COOKIE La presente Informativa sui cookie descrive l'utilizzo di cookie e altre tecnologie simili all'interno del siti web del Gruppo api, per raccogliere in modo automatico una serie di

Dettagli

Processo di rendering

Processo di rendering Processo di rendering Trasformazioni di vista Trasformazioni di vista Il processo di visione in tre dimensioni Le trasformazioni di proiezione 2 Rendering nello spazio 2D Il processo di rendering (visualizzazione)

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

Interazione luce - materia

Interazione luce - materia Interazione luce - materia 1 Modelli di illuminazione Il modello di illuminazione descrive l interazione tra la luce e gli oggetti della scena Descrive i fattori che determinano il colore di un punto della

Dettagli

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain.

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. *+33(GLWRU GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. Il programma si basa su un architettura di tasti funzionali presenti

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento

Dettagli

Gestione Rapporti (Calcolo Aree)

Gestione Rapporti (Calcolo Aree) Gestione Rapporti (Calcolo Aree) L interfaccia dello strumento generale «Gestione Rapporti»...3 Accedere all interfaccia (toolbar)...3 Comandi associati alle icone della toolbar...4 La finestra di dialogo

Dettagli

3DE Modeling Professional

3DE Modeling Professional 3DE Modeling Professional 3DE Modeling Professional è la parte di 3DE Modeling Suite che si occupa della modellazione 3D automatica di oggetti ed edifici a partire da nuvole di punti ottenute con scanner

Dettagli

Titolare del trattamento dei dati innanzi descritto è tsnpalombara.it

Titolare del trattamento dei dati innanzi descritto è tsnpalombara.it Decreto Legislativo 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali COOKIE POLICY La presente informativa è resa anche ai sensi dell art. 13 del D.Lgs 196/03 Codice in materia di protezione

Dettagli

Inizializzazione, Assegnamento e Distruzione di Classi

Inizializzazione, Assegnamento e Distruzione di Classi Inizializzazione, Assegnamento e Distruzione di Classi Lezione 9 Operazioni Automatiche In ogni programma C++ oggetti classe vengono gestiti automaticamente dal compilatore Inizializzati al momento della

Dettagli

Configurazione della ricerca desktop di Nepomuk. Sebastian Trüg Anne-Marie Mahfouf Traduzione della documentazione in italiano: Federico Zenith

Configurazione della ricerca desktop di Nepomuk. Sebastian Trüg Anne-Marie Mahfouf Traduzione della documentazione in italiano: Federico Zenith Configurazione della ricerca desktop di Nepomuk Sebastian Trüg Anne-Marie Mahfouf Traduzione della documentazione in italiano: Federico Zenith 2 Indice 1 Introduzione 4 1.1 Impostazioni di base....................................

Dettagli

Riccardo Dutto, Paolo Garza Politecnico di Torino. Riccardo Dutto, Paolo Garza Politecnico di Torino

Riccardo Dutto, Paolo Garza Politecnico di Torino. Riccardo Dutto, Paolo Garza Politecnico di Torino Integration Services Project SQL Server 2005 Integration Services Permette di gestire tutti i processi di ETL Basato sui progetti di Business Intelligence di tipo Integration services Project SQL Server

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

Workland CRM. Workland CRM Rel 2570 21/11/2013. Attività --> FIX. Magazzino --> NEW. Nessuna --> FIX. Ordini --> FIX

Workland CRM. Workland CRM Rel 2570 21/11/2013. Attività --> FIX. Magazzino --> NEW. Nessuna --> FIX. Ordini --> FIX Attività Attività --> FIX In alcuni casi, in precedenza, sulla finestra trova attività non funzionava bene la gestione dei limiti tra date impostati tramite il menu a discesa (Oggi, Tutte, Ultima Settimana,

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

Guida rapida per i docenti all'uso della piattaforma di e-learning dell'istituto Giua

Guida rapida per i docenti all'uso della piattaforma di e-learning dell'istituto Giua Guida rapida per i docenti all'uso della piattaforma di e-learning dell'istituto Giua Moodle è la piattaforma didattica per l'e-learning utilizzata dall'istituto Giua per consentire ai docenti di creare

Dettagli

Identificare le classi in un sistema

Identificare le classi in un sistema 3.7 (Caso di studio facoltativo) Pensare a oggetti: identificare le classi nella specifica del problema Cominciamo ad affrontare la progettazione del simulatore di ascensore introdotto nel capitolo. Iniziamo

Dettagli

HR - Sicurezza. Parma 17/12/2015

HR - Sicurezza. Parma 17/12/2015 HR - Sicurezza Parma 17/12/2015 FG Software Produce software gestionale da più di 10 anni Opera nel mondo del software qualità da 15 anni Sviluppa i propri software con un motore completamente proprietario

Dettagli

General Linear Model. Esercizio

General Linear Model. Esercizio Esercizio General Linear Model Una delle molteplici applicazioni del General Linear Model è la Trend Surface Analysis. Questa tecnica cerca di individuare, in un modello di superficie, quale tendenza segue

Dettagli

1 -Introduzione MODULO L1

1 -Introduzione MODULO L1 (A) CONOSCENZA TERMINOLOGICA Dare una breve descrizione dei termini introdotti: Login Logout Desktop Account Sessione di lavoro Processo Applicazione Multitasking WYSIWYG File (B) CONOSCENZA E COMPETENZA

Dettagli

Introduzione. Macro macro istruzione. Sequenza di comandi memorizzati programma

Introduzione. Macro macro istruzione. Sequenza di comandi memorizzati programma Introduzione Macro macro istruzione Sequenza di comandi memorizzati programma Scopo: eseguire più volte una sequenza di operazioni che a mano sarebbero noiose e ripetitive, se non proibitive Le macro Le

Dettagli

Proiezioni Grafica 3d

Proiezioni Grafica 3d Proiezioni Grafica 3d Giancarlo RINALDO rinaldo@dipmat.unime.it Dipartimento di Matematica Università di Messina ProiezioniGrafica 3d p. 1 Introduzione Il processo di visualizzazione in 3D è intrinsecamente

Dettagli

CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS

CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS CONTENUTI: CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS Creazione database vuoto Creazione tabella Inserimento dati A) Creazione di un database vuoto Avviamo il programma Microsoft Access. Dal menu

Dettagli

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS Invio SMS In questo programma proveremo ad inviare un SMS ad ogni pressione di uno dei 2 tasti della DM Board ICS. Per prima cosa creiamo un nuovo progetto premendo sul pulsante (Create new project): dove

Dettagli

Il controllo della visualizzazione

Il controllo della visualizzazione Capitolo 3 Il controllo della visualizzazione Per disegnare in modo preciso è necessario regolare continuamente l inquadratura in modo da vedere la parte di disegno che interessa. Saper utilizzare gli

Dettagli

istruzioni per l uso 1. Che cos è Google Earth

istruzioni per l uso 1. Che cos è Google Earth istruzioni per l uso 1. Che cos è Google Earth Google Earth è un software che permette una navigazione virtuale della Terra. Il programma deve essere installato sul proprio computer e, per poterlo utilizzare

Dettagli

Esercitazione 1 primi passi e uso dei file

Esercitazione 1 primi passi e uso dei file primi passi e uso dei file 1 Sistemi operativi per PC I sistemi operativi per personal computer più diffusi sono: Windows (Microsoft) Linux (freeware) MacOS (Apple) Il laboratorio verterà su Windows 2

Dettagli

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8 Ogni organizzazione possiede un sistema di regole che la caratterizzano e che ne assicurano il funzionamento. Le regole sono l insieme coordinato delle norme che stabiliscono come deve o dovrebbe funzionare

Dettagli

2 - Modifica. 2.1 - Annulla. 2.2 - Selezione finestra. S.C.S. - survey CAD system FIGURA 2.1

2 - Modifica. 2.1 - Annulla. 2.2 - Selezione finestra. S.C.S. - survey CAD system FIGURA 2.1 2 - Modifica FIGURA 2.1 Il menu a tendina Modifica contiene il gruppo di comandi relativi alla selezione delle entità del disegno, alla gestione dei layer, alla gestione delle proprietà delle varie entità

Dettagli

Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12};

Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12}; ESERCIZI 2 LABORATORIO Problema 1 Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12}; Chiede all'utente un numero e, tramite ricerca

Dettagli

VRay Map: VRayEdgesTex

VRay Map: VRayEdgesTex VRay Map: VRayEdgesTex INTRODUZIONE Uno dei classici impieghi della VRayEdgeTex consiste nella simulazione dell effetto filo di ferro, effetto simile a quello generato tramite l attivazione dell opzione

Dettagli

Java3D. Lezione 3. Creazione delle geometrie 2. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

Java3D. Lezione 3. Creazione delle geometrie 2. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania Java3D Lezione 3 Creazione delle geometrie 2 Cosa impareremo oggi? Usare la GeometryInfo per specificare geometrie con poligoni arbitrari Usare le classi

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

Guida all uso delle Web View su ios

Guida all uso delle Web View su ios Guida all uso delle Web View su ios Tesina per il corso di Programmazione di Sistemi Mobile Lorenzo Pellegrini Matricola: 0000653299 Cosa sono le Web View? Le web view sono componenti grafiche, integrabili

Dettagli

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare

Dettagli

EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML

EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML Introduzione L applicazione EXPLOit gestisce i contenuti dei documenti strutturati in SGML o XML, utilizzando il prodotto Adobe FrameMaker per

Dettagli

Manuale Operativo per l utilizzo della piattaforma E-Learning@AQ. Versione 1.1

Manuale Operativo per l utilizzo della piattaforma E-Learning@AQ. Versione 1.1 Manuale Operativo per l utilizzo della piattaforma E-Learning@AQ Versione 1.1 Autore Antonio Barbieri, antonio.barbieri@gmail.com Data inizio compilazione 11 maggio 2009 Data revisione 14 maggio 2009 Sommario

Dettagli

PowerPoint 2007 Le funzioni

PowerPoint 2007 Le funzioni PowerPoint 2007 Le funzioni Introduzione Cos è un ipertesto L' ipertesto è un testo organizzato in link, o collegamenti ad altre parti del testo e/o altri testi, in modo da consentire all utente di scegliere

Dettagli

Biblioteca di Cervia NOZIONI BASE DI INFORMATICA

Biblioteca di Cervia NOZIONI BASE DI INFORMATICA Biblioteca di Cervia NOZIONI BASE DI INFORMATICA NOZIONI DI INFORMATICA Il PC è composto solitamente di tre parti principali: - Il Case, ovvero il contenitore del cuore del computer, da qui si accende

Dettagli

Book 2. Conoscere i contenuti digitali. Saper riconoscere diversi tipi di contenuti digitali

Book 2. Conoscere i contenuti digitali. Saper riconoscere diversi tipi di contenuti digitali Book 2 Conoscere i contenuti digitali Saper riconoscere diversi tipi di contenuti digitali Centro Servizi Regionale Pane e Internet Redazione a cura di Roger Ottani, Grazia Guermandi, Sara Latte Luglio

Dettagli

La progettazione dell interfaccia HCI. Fabio Vitali

La progettazione dell interfaccia HCI. Fabio Vitali La progettazione dell interfaccia La progettazione Alla base della progettazione di buone interfacce c è il prestito intelligente. E molto meglio scegliere le buone idee di altra gente piuttosto che ideare

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione della distinta base & della produzione. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione della distinta base & della produzione. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione della distinta base & della produzione www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Definire la distinta base di un articolo... 5 Utilizzare la distinta base diretta... 8 Utilizzare

Dettagli

2010 Ing. Punzenberger COPA-DATA Srl. Tutti i diritti riservati.

2010 Ing. Punzenberger COPA-DATA Srl. Tutti i diritti riservati. 2010 Ing. Punzenberger COPA-DATA Srl Tutti i diritti riservati. Tutti i diritti riservati la distribuzione e la copia - indifferentemente dal metodo - può essere consentita esclusivamente dalla dittacopa-data.

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

Settaggio impostazioni tema. Cliccando nuovamente su aspetto e poi su personalizza si avrà modo di configurare la struttura dinamica della template.

Settaggio impostazioni tema. Cliccando nuovamente su aspetto e poi su personalizza si avrà modo di configurare la struttura dinamica della template. I TEMI PREDEFINITI (TEMPLATE) Scelta del tema I temi predefiniti di wordpress sono la base di un sito che usa un utente che per ragioni pratiche o per incapacità non può creare un sito usando solo codice

Dettagli