RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI GEOGRAFIA TURISTICA

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1 Allegato A Istituto paritario di Istruzione Secondaria Superiore Ivo de Carneri Civezzano Indirizzo Istituto Tecnico per il Turismo RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI GEOGRAFIA TURISTICA A.S. 2013/2014 CLASSE 5 a Turistico DOCENTE: prof. Giovanni Scalfi

2 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE CON PREMESSA METODOLOGICA La classe, si è dimostrata attiva sia sul piano delle motivazioni che in quello della dedizione; anche in considerazione dei diversi percorsi che hanno caratterizzato il gruppo classe, a cominciare dall innesto in quinta degli studenti dell ATS e delle fragilità che hanno caratterizzato il biennio di molti di loro, ha raggiunto risultati complessivamente accettabili, pur conservando lacune nelle competenze e nelle conoscenze. Per quanto riguarda la materia, abbiamo consolidato le conoscenze sul Trentino turistico, ed abbiamo parallelamente allargato lo sguardo ai paesi extraeuropei. Sia nel contesto locale che in quello allargato l approccio è stato lo stesso: una conoscenza d insieme degli aspetti più propriamente geografici (territorio, storia, economia, tradizioni e cultura) seguito dall approfondimento del sistema turistico, analizzato a partire dalle forme di turismo che lo caratterizzano. Per il settimo anno di seguito il corso di geografia turistica del De Carneri non si avvale del libro di testo, sostituito da approfondimenti in power point realizzati dagli studenti e presentati in classe dagli stessi, In questo senso abbiamo potuto valorizzare una certa predisposizione alla comunicazione orale e scritta con supporti tecnologici che dovrebbe essere caratteristica peculiare delle studentesse e degli studenti del Turistico.

3 METODOLOGIE, STRUMENTI E TIPOLOGIE DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Metodologie utilizzate per favorire l apprendimento degli alunni: spesso alcune volte Mai Spazi utilizzati Lezione frontale Biblioteca Lezione dialogata Palestra Dibattito in classe Laboratori informatici Attività laboratoriali Laboratorio di. Esercitazioni individuali in classe Laboratorio di. Applicazioni al computer Simulazioni Strumenti adoperati per Spesso alcune mai Metodologie di laboratorio per volte favorire l apprendimento le materie che lo prevedono Lavagna multimediale Lezioni frontali Lavagna luminosa Dimostrazioni ex-cathedra Proiettore per diapositive Esercitazioni individuali Registratore-audio Esercitazioni in gruppi Video-registratore Attività di ricerca guidata Sistema multimediale Strumenti utilizzati per la verifica dell apprendimento Colloqui orali Elaborazioni scritte Prove strutturate e/o semistrutturate (di tipo misto: con esercizi, schemi-frasi da completare, problemi) Prove strutturate con quesiti a risposta singola Prove strutturate con quesiti a risposta multipla Saggi brevi (problemi a soluzione rapida) Trattazione sintetica di argomenti Relazioni individuali di laboratorio Griglie di osservazione e di correzione Schede di lettura spesso alcune volte Mai

4 Conoscenze TRAGUARDI FORMATIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI Le studentesse e gli studenti: - Possiedono una visione d insieme delle principali località turistiche dei paesi extraeuropei - Conoscono il Trentino nei suoi aspetti geomorfologici, storico-politici e turistici - possiedono gli strumenti linguistici per affrontare una presentazione orale e scritta di carattere professionale. Competenze Le studentesse e gli studenti sono in grado di: - collocare un sistema turistico nel contesto politico ed economico, cogliendone le relazioni reciproche - costruire una presentazione di una località turistica adeguando il registro linguistico al contesto. - costruire un approfondimento monografico su di un sistema, anche con l utilizzo delle tecnologie multimediali.

5 CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI Di fronte alla quantità illimitata di questioni e di imprevisti che la modernità fluida ci propone, formalizzare in anticipo criteri predefiniti di verifica dei processi di apprendimento risulterebbe del tutto pretestuoso. Allo stesso tempo, appare necessario individuare alcune linee guida della valutazione, che vanno ovviamente esplicitate ai ragazzi, sia in fase di programmazione sia nello svolgersi quotidiano della valutazione stessa. Per questo posso distinguere due criteri di valutazione: - Valutazione quantitativa: le prove, le verifiche tradizionali, tot domande, tot punteggio per risposta, media finale e voto. Senza dubbio aride, ma necessarie, soprattutto finché non aiutiamo gli studenti a condividere il nostro approccio alla valutazione, necessarie dicevo a dare alle ragazze ed ai ragazzi la possibilità di riconoscere tangibilmente i risultati dei propri sforzi; utili a smascherare lassismi e dribbling di quanti cercano di cavarsela con interventi tanto brillanti quanto estemporanei; efficaci, se annunciate con adeguato anticipo, condivise nei tempi e nei modi con la classe, preparate nei giorni precedenti con ripassi collettivi mirati, corrette e spiegate nei risultati in modo approfondito, ripetute, se necessario, a casa per rimediare agli errori e acquisire consapevolezza delle carenze manifestatesi. In questa categoria si comprendono, piaccia o non piaccia, ed a me non piace, le interrogazioni: per quanto io mi sforzi di trasformarle in ripassi collettivi, lo sforzo non sempre sortisce gli effetti sperati. - Valutazione qualitativa: sono tutte quelle attività che gli studenti non sono stati abituati a percepire come occasione formale di valutazione, ma attraverso le quali possiamo sperare, nell arco di qualche mezzo secolo, di costruire una attitudine alla verifica dei saperi meno ansiogena dell attuale. Sono dunque relazioni e approfondimenti, presentazioni alla classe di lavori specifici, interventi in classe all interno di spiegazioni o ripassi, domande, risposte, opinioni, tutto quanto contribuisce a determinare il cosiddetto atteggiamento dello studente e che molto spesso ci convince, o smentisce, della bontà del nostro lavoro.

6 TIPOLOGIE DI RECUPERO Individualizzazione e Personalizzazione Date le differenze di genere, di culture, di sensibilità, e date le diversità di sviluppo cognitivo ed emotivo, di stili e ritmi di apprendimento, di motivazioni e di aspirazioni presenti in uno stesso gruppo classe, le strategie educative e didattiche si piegano sulla base di un modello adattativo(l.guasti,2004). Ciò significa che le pratiche didattiche si caratterizzano per duttilità, articolazione, modificabilità e che la progettazione è pensata sulla base delle concrete situazioni. Il modello di lavoro didattico (U.Tenuta,1998) è pertanto articolato in - momenti di lavoro collettivo (motivazione, sintesi magistrale, verifica); - momenti di lavoro individuale e di gruppo (laboratorio, valutazione formativa, gruppi di livello): - momenti di approfondimento e di facilitazione dell apprendimento, quali o attività opzionali obbligatorie o studio assistito pomeridiano o colloqui individuali docente alunna/o o recupero a gruppi (circa 40 ore annuali) o consolidamento di concetti base per ogni disciplina ad inizio e a conclusione d anno scolastico (10 giorni) o Diario degli apprendimenti (strumento di individualizzazione)

7 CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO DI GEOGRAFIA TURISTICA Monte ore utilizzato per la disciplina: 27 ore (fino al 15/05/2014). CONTENUTI DISCIPLINARI Temi trattati durante Temi trattati (nel particolare) l anno scolastico Il Trentino Territorio Storia (Cenni) Sistema economico (Cenni) Istituzioni ed autonomia (Cenni) Sistema turistico Il bacino del Marocco Mediterraneo Egitto QUADRIMESTRE I quadrimestre Africa Stati Uniti America centrale e meridionale (Cenni generali) Kenya e Tanzania Sudafrica La East coast New York e Washington La Florida La California I Caraibi Cuba Messico Brasile II quadrimestre Civezzano, 13 maggio 2014 Firma del docente Il rappresentante di classe