Stato di attuazione dei programmi e degli obiettivi strategici. Verifica al
|
|
- Giulio Cocco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Stato di attuazione dei programmi e degli obiettivi strategici Verifica al Approvato con delibera di Consiglio n. 20 del 29 aprile 2013
2 INDICE NOTA ILLUSTRATIVA pag. 3 PROGRAMMA A - L idea di una città e del suo ruolo pag. 15 PROGRAMMA B - La città del benessere pag. 38 PROGRAMMA C - La città del fiore, non la città del cemento pag. 49 PROGRAMMA D - Smuovere la mobilità pag. 57 PROGRAMMA E - La lotta alla rendita pag. 70 PROGRAMMA F - Bilancio, innovazione, personale pag. 82 PROGRAMMA G - Manutenzione e decoro pag. 124 PROGRAMMA H - Una città solida e solidale pag. 142 PROGRAMMA I - Casa, diritto basato sulla giustizia pag. 153 PROGRAMMA L - La scuola: il nostro futuro pag. 159 PROGRAMMA M - Lo sport, diritto di cittadinanza pag. 170 PROGRAMMA N - Una città vivibile e aperta pag. 179
3 NOTA ILLUSTRATIVA Nella vita delle amministrazioni pubbliche l attività di rendicontazione è un passaggio fondamentale perché consente di verificare se e in quale misura i programmi e gli obiettivi approvati sono stati conseguiti in attuazione degli indirizzi politici individuati nei documenti di pianificazione. A questo fine, il vigente ordinamento contabile del Comune di Firenze, in armonia col D.Lgsl. 267/2000, prevede, sia in corso d esercizio che in sede di chiusura, l elaborazione di una relazione generale sullo stato di attuazione dei programmi e degli obiettivi risultanti dai documenti di pianificazione, relazione riferita alla complessiva attività dell ente. La finalità, come detto, è quella di verificare l andamento complessivo sia in corso d opera che al termine (art del Regolamento di contabilità). E dunque alla pianificazione iniziale che occorre riferirsi per le valutazioni a fine esercizio. Per il la pianificazione è stata avviata con l approvazione del Bilancio di previsione e la Relazione previsionale e programmatica all interno della quale assume particolare rilievo il piano degli obiettivi strategici. Al fine di valorizzare la valenza politica della Relazione previsionale e programmatica -14, ciascun programma riprende e attualizza gli indirizzi formalizzati con il Documento Programmatico del Sindaco, esplicitando le priorità politiche attraverso obiettivi strategici e interventi rilevanti. In sostanza i dodici programmi attualizzano i corrispondenti ed altrettanti capitoli del documento programmatico del Sindaco e li declinano in 35 obiettivi strategici. Questi diventano gli elementi centrali sia per definire le priorità su cui concentrare l operato dell Amministrazione, sia per delineare il processo di monitoraggio e valutazione delle performance dell ente. Gli obiettivi strategici individuati per il sono i seguenti: Obiettivi strategici correlati al Programma A L idea di una città e del suo ruolo _ Sperimentare nuovi strumenti di ascolto e partecipazione attiva dei cittadini _ Valorizzare il Calcio Storico _ Valorizzare Palazzo Vecchio _ Rilanciare Forte Belvedere _ Il nuovo Teatro dell Opera di Firenze _ Valorizzare l'autonomia statutaria del Comune Obiettivi strategici correlati al Programma B La città del benessere _ Fare di Firenze una "green city attraverso azioni di sostenibilità ambientale _ Rilanciare il Parco delle Cascine e le aree verdi della città Obiettivi strategici correlati al Programma C La città del fiore _ Sviluppare la mobilità alternativa _ Attuare la politica dei Volumi Zero _ Nuovo Palazzo di Giustizia Obiettivi strategici correlati al Programma D Smuovere la mobilità _ Attuare la nuova mobilità _ Riorganizzare il sistema delle soste e della gestione del traffico 3
4 Obiettivi strategici correlati al Programma E Lotta alla rendita _ Riassetto e regolazione dei mercati su area pubblica nel centro storico, con particolare riferimento all area di San Lorenzo e Piazza del Mercato Centrale _ Migliorare i rapporti con le imprese e facilitare l insediamento di attività produttive e servizi nel territorio comunale _ Gestire le liberalizzazioni in materia di commercio ed altre attività economiche e produttive _ Rilanciare e riqualificare la Fortezza da Basso _ Migliorare e promuovere l immagine di Firenze Obiettivi strategici correlati al Programma F Bilancio, innovazione e personale _ Razionalizzare l uso delle risorse _ Sviluppare e razionalizzare le risorse umane _ Attuare il federalismo municipale _ Riordinare il sistema delle società partecipate _ Promuovere la Firenze digitale Obiettivi strategici correlati al Programma G Manutenzione e decoro _ Combattere il degrado urbano Obiettivi strategici correlati al Programma H Una città solida e solidale _ Integrare i servizi sociali e sanitari attraverso la Società della Salute _ Promuovere l inclusione e la coesione sociale _ Riorganizzare i Servizi integrati di assistenza territoriale (SIAST) Obiettivi strategici correlati al Programma I Casa, diritto basato sulla giustizia _ Sostenere l accesso all abitazione per le fasce più deboli della cittadinanza Obiettivi strategici correlati al Programma L Il nostro futuro _Definire, d intesa col MIUR, gli interventi relativi all ultimazione della statalizzazione dell ISIS Leonardo da Vinci e la realizzazione del Museo nazionale della scuola _ Realizzare interventi di edilizia scolastica e educativa (manutenzione e nuove opere) _ Abbattere le liste d attesa dei nidi Obiettivi strategici correlati al Programma M Lo sport, diritto di cittadinanza _ Organizzare i Mondiali di ciclismo per il 2013 _ Sviluppare e qualificare l offerta di infrastrutture sportive Obiettivi strategici correlati al Programma N Una città vivibile e aperta _ Valorizzare l offerta culturale della città _ Promuovere l accoglienza turistica 4
5 La ricognizione sullo stato di avanzamento dei programmi e degli obiettivi strategici nell ambito del monitoraggio, tipico del ciclo della pianificazione - è avvenuta contestualmente alla verifica degli equilibri di bilancio ed è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio comunale con deliberazione n. 52 del 27 settembre. L organizzazione della Relazione finale rispecchia l impostazione innovativa adottata per la predisposizione della Relazione previsionale e programmatica, approvata dal Consiglio comunale (delibera n. 24 del ) col bilancio di previsione, e ripete lo schema della relazione intermedia. La lettura speculare dei dati permette il confronto immediato tra quanto preventivato e le principali attività realizzate, evidenziando i principali risultati conseguiti, e in definitiva costituisce la base per la valutazione delle performance dell ente, tenuto conto che il Titolo VI del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi individua il piano della performance in un ampio ambito costituito dalla Relazione previsionale e programmatica, dal piano annuale (Piano esecutivo di gestione/piano degli obiettivi). I risultati degli obiettivi di ciascuna direzione saranno oggetto di approvazione nell ambito della Relazione sulla performance Riguardo agli obiettivi strategici, che costituiscono elemento innovativo della pianificazione, va sottolineato che, per procedere alla verifica, ciascuna Direzione è partita dal monitoraggio delle azioni operative, anche di parte investimenti, correlate alle partite strategiche recuperando così gli elementi informativi utili alla rendicontazione. La rendicontazione di ciascuno dei dodici programmi è accompagnata, oltre che dalla parte discorsiva, dai prospetti con l indicazione, per ciascuno dei dodici programmi dei dati finanziari con le entrate e le spese correnti, nelle loro previsioni iniziali e assestate nonché le entrate accertate e riscosse e le spese impegnate e liquidate al termine dell esercizio Ai dati finanziari di parte corrente si accompagnano, sempre per ciascun programma, quelli degli investimenti previsti, validati e finanziati nel nonché l elenco descrittivo delle singole opere, con l indicazione delle motivazioni degli eventuali scostamenti. 5
6 Entrate e spese correnti Le tabelle riportate di seguito comprendono il riepilogo generale delle entrate e delle spese correnti suddivise per programma. Gli accertamenti e gli impegni, rapportati ai valori assestati, attestano una elevata capacità di realizzazione delle entrate pari al 96,3% (97,3% nel 2011) e delle spese pari al 93% (96,5% nel 2011). L analisi dettagliata delle singole voci di bilancio è contenuta nella Relazione illustrativa della Giunta al rendiconto. Riguardo all articolazione per programmi si nota che il Programma F Bilancio, innovazione, personale ha generato il 71,6% di risorse tra entrate tributarie, extratributarie e trasferimenti dell intero ente. Tra queste è compreso l importo della TIA che sino al 2011 è stata riscossa da Quadrifoglio SpA e dal riacquisita direttamente dal Comune. Esso altresì comprende le spese del maggior numero di direzioni oltre ai fondi del personale e agli interessi passivi, con una incidenza del 22,2% sul complesso dei programmi. Gli altri programmi che hanno utilizzato la maggior quantità di risorse finanziarie di parte corrente sono: il Programma G Manutenzione e decoro (21,3%) che comprende la corrispondente voce in uscita della TIA, il Programma D Smuovere la mobilità (18,1%), il programma L Il nostro futuro (14,9%) e il programma H Una città solida e solidale (10,5%). RIEPILOGO GENERALE PER PROGRAMMA DELLE ENTRATE CORRENTI PROGRAMMA INIZIALE ASSESTATO ACCERTATO REVERSALI A - Il ruolo della città , , , ,91 B - La città del benessere , , , ,20 C - La città del fiore , , , ,23 D - Smuovere la mobilità , , , ,27 E - La lotta alla rendita , , , ,99 F - Bilancio, innovazione, personale , , , ,34 G - Manutenzione e decoro , , , ,01 H - Una città solida e solidale , , , ,99 I - Casa, diritto basato sulla giustizia , , , ,66 L - Il nostro futuro , , , ,09 M - Lo sport, diritto di cittadinanza , , , ,33 N - Una città vivibile e aperta , , , ,03 TOTALE , , , ,05 RIEPILOGO GENERALE PER PROGRAMMA DELLE SPESE CORRENTI PROGRAMMA INIZIALE ASSESTATO IMPEGNATO LIQUIDATO A - Il ruolo della città , , , ,82 B - La città del benessere , , , ,76 C - La città del fiore , , , ,08 D - Smuovere la mobilità , , , ,87 E - La lotta alla rendita , , , ,96 F - Bilancio, innovazione, personale , , , ,68 G - Manutenzione e decoro , , , ,39 H - Una città solida e solidale , , , ,81 I - Casa, diritto basato sulla giustizia , , , ,02 L - Il nostro futuro , , , ,47 M - Lo sport, diritto di cittadinanza , , , ,18 N - Una città vivibile e aperta , , , ,42 TOTALE , , , ,46 6
7 Investimenti Nel sono stati redatti e validati investimenti pari a euro ,86 suddivisi fra opere pubbliche per un ammontare di euro ,13 ed altri interventi (acquisto di beni, automezzi tecnologia.) per un ammontare di euro ,73. Gli investimenti validati sono stati finanziati per euro ,24. Si precisa che lo scostamento tra gli interventi redatti e quelli finanziati deriva principalmente dai vincoli di finanza pubblica rappresentati dal patto di stabilità che ha comportato l impossibilità del procedere alla approvazione del progetto e al relativo finanziamento, in quanto il crono programma dei lavori non consentiva il rispetto dei vincoli di finanza pubblica. In alcuni casi (finanziamento degli investimenti con contributi di soggetti pubblici o privati) la mancata assegnazione dell entrata ha comportato l impossibilità di realizzare la progettazione prevista. Gli investimenti validati sono stati finanziati prevalentemente attraverso l accensione di nuovi mutui per euro ,00 (9,89% del totale finanziato), con entrate proprie dell Ente (oneri di urbanizzazione, proventi da alienazioni di beni immobili, residui di anni precedenti, avanzo di amministrazione.) per euro ,15 (46,35% del totale finanziato); infine sono stati utilizzati contributi di altri Enti (Stato, Provincia, Regione, Unione Europea e Trasferimenti da Privati) per euro ,09 (43,76 del totale finanziato. Nella tabella sottostante è riportata l articolazione della spesa validata e finanziata per funzioni: RIEPILOGO INVESTIMENTI PER FUNZIONI 1 FUNZIONI PREVISTO ASSESTATO 1 VALIDATO 2 FINANZIATO 3 percentuale realizzazione (2/1) percentuale funzione su totale validato Amministrazione generale , , ,79 48,76 6,85 2 Giustizia , , ,91 100,00 0,28 3 Polizia locale , ,00 0,00 4 Pubblica Istruzione , , ,95 99,73 8,68 5 Cultura e beni culturali , , ,54 97,44 16,48 6 Sport , , ,48 86,44 18,30 7 Turismo , ,00-100,00 0,96 8 Viabilità e trasporti , , ,52 27,37 25,19 9 Territorio e ambiente , , ,12 83,01 15, Interventi in campo sociale , , ,61 100,00 2,33 Interventi in campo produttivo , , ,00 99,88 2,33 12 Servizi Produttivi , , ,32 33,42 2, , , ,24 53,74 100,00 7
8 Di seguito sono evidenziate le principali spese di investimento validate per ciascuna funzione. - Amministrazione Generale, nella quale sono compresi tutti gli interventi effettuati sul patrimonio dell Ente ed in generale quelli di natura trasversale: Manutenzione straordinaria degli immobili comunali ,34 Acquisizione attrezzature informatiche e varie ,00 Interventi di adeguamento funzionale a piazze e vie ,00 - Giustizia: Palazzo di giustizia (Interventi vari) ,91 - Pubblica Istruzione: Costruzione nuova scuola Italo Calvino ,00 Manutenzione straordinaria plessi scolastici ,75 - Cultura e ai beni culturali: Acquisto attrezzature e beni durevoli ,36 Manutenzione edifici Storici ,74 Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri - Caserma Mameli: Restauro fronti urbani ,00 Ristrutturazione Teatro della Pergola ,27 - Sport: Manutenzione edifici sportivi ,48 Parco sportivo San Bartolo a Cintoia ,00 - Turismo: Ex Scuderie delle Cascine - corpo centrale - centro visite del Parco ,00 8
9 - Viabilità e trasporti: Interventi di manutenzione, riqualificazione dei piani viari ,00 Bike sharing - realizzazione rete stazioni urbane ,00 Impianti semaforici - nuovi impianti e manutenzione straordinaria degli esistenti ,08 Interventi di messa in sicurezza della viabilità dei percorsi dei mondiali di ciclismo ,44 Realizzazione della Tramvia veloce - 1 linea - 2 stralcio ,00 Installazione punti informativi per controllo e riduzione velocità "Progetto David" ,00 - Territorio e ambiente: Interventi di risanamento acustico nei plessi scolastici ,20 Interventi per abbattimento barriere architettoniche ai sensi L.R. 47/ ,00 Trasferimenti alla Regione Toscana per interventi al patrimonio ERP a cura di Casa spa (legge 560/93) ,13 Messa in sicurezza e sistemazione ambientale dell'area all'interno del sito"f1 117 Argingrosso -Le Isolec ,00 Realizzazione giardino area ex Meccanotessile ,00 - Interventi in campo sociale: Acquisto attrezzature per asili nido ,00 Cimiteri comunali Lavori di manutenzione ,00 Centro Polifunzionale per l'accoglienza di richiedenti asilo acquisto arredi e attrezzature ,00 Palazzo Vecchio - asilo nido aziendale ,00 - Interventi in campo produttivo: Manutenzione straordinaria ai mercati comunali ,00 9
10 Nella tabella seguente è riportato il quadro riepilogativo degli investimenti articolati per programma. Previsto Validato Finanziato PROGRAMMA A Il ruolo della città , ,00 PROGRAMMA B La città del benessere , , ,57 PROGRAMMA C La città del fiore , , ,91 PROGRAMMA D Smuovere la mobilità , , ,08 PROGRAMMA E La lotta alla rendita , , ,00 PROGRAMMA F Bilancio innovazione personale , , ,32 PROGRAMMA G Manutenzione e decoro , , ,18 PROGRAMMA H Una città solida e solidale , , ,01 PROGRAMMA I Casa, diritto basato sulla giustizia , , ,60 PROGRAMMA L Il nostro futuro , , ,55 PROGRAMMA M Lo sport, diritto di cittadinanza , , ,48 PROGRAMMA N Una città vivibile e aperta , , ,54 Totale PROGRAMMI , , ,24 Gli investimenti previsti nell annualità non validati rappresentano circa il 46% del previsto assestato. Per ciascuno di questi viene riportata, nelle schede unite a ciascun programma, la motivazione analitica della mancata approvazione della validazione. 10
11 Struttura organizzativa aggiornata al SINDACO Ufficio di Gabinetto Gestione canali di comunicazione Ufficio comunicazione esterna Portavoce Ufficio affari generali e cerimoniale CONSIGLIO COMUNALE Direzione del Consiglio Comunale SEGRETARIO GENERALE Incarico di supporto giuridico amministrativo Direzione Servizi Demografici Servizio Quartieri COORDINAMENTO VICE SEGRETERIA GENERALE Ufficio Segreteria Generale e Affari Istituzionali Servizio contratti e appalti Direzione Avvocatura Servizio assetto e tutela del territorio Servizio lavori pubblici e attività contrattuali Servizio economico, patrimoniale e del pubblico impiego Area di coordinamento Risorse Direzione Risorse Umane Servizi organizzazione e acquisizione risorse Servizio amministrazione del personale Servizio prevenzione e protezione Direzione Risorse Finanziarie Servizio economico-finanziario Servizio entrate Servizio centrale acquisti Servizio società partecipate Servizio recupero evasione fiscale Incarico per l'attuazione della riforma fiscale 11
12 Struttura organizzativa aggiornata al Direzione Patrimonio immobiliare Servizio casa Servizio gestione patrimonio Area di coordinamento Sviluppo Urbano Servizio informatizzazione Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità Servizio mobilità Servizio viabilità Servizio Palazzo di Giustizia Servizio supporto giuridico amministrativo Servizio ufficio tramvia/interventi TAV e autostrade Direzione Urbanistica Servizio pianificazione urbanistica Servizio supporto giuridico-amministrativo Servizio edilizia privata Direzione Servizi Tecnici Servizio gestione e manutenzione Servizio supporto tecnico quartieri e impianti sportivi Servizio belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio Area di coordinamento Welfare e Promozione Economica Incarico arredo urbano area UNESCO Direzione Istruzione Servizi all'infanzia Servizio supporto alla scuola Servizio attività educative e formative Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio musei comunali Servizio biblioteche, archivi, eventi Servizio promozione economica e turistica Servizio sport Direzione Servizi Sociali Servizio supporto giuridico-amministrativo Servizio famiglia e accoglienza 12
13 Struttura organizzativa aggiornata al Area di coordinamento Programmazione, Sostenibilità e Innovazione Servizio pianificazione controllo e qualità Direzione Sistemi Informativi Servizio supporto giuridico-amministrativo Servizio gestione infrastrutture tecnologiche Servizio sviluppo infrastrutture tecnologiche Servizio statistica e toponomastica Direzione Ambiente Servizio qualità del verde Servizio qualità ambientale Servizio sostenibilità ambientale Incarico management energetico Area di coordinamento Sicurezza e Attività Produttive Direzione Corpo Polizia Municipale Servizio supporto giuridico-amministrativo Vice Comandante Vicario Ufficio Protezione Civile Ufficio Città Sicura Direzione Attività Economiche Servizio attività produttive Servizio commercio aree pubbliche, occupazione suolo pubblico e taxi 13
14 Stato di attuazione dei programmi e degli obiettivi strategici 14
15 PROGRAMMA A L idea di una città e del suo ruolo DESCRIZIONE E MOTIVAZIONE DELLE SCELTE Il programma riguarda quelle attività e iniziative mirate ad aumentare l attenzione per le diverse componenti della realtà cittadina, e le pratiche di ascolto diretto dei cittadini, così come ogni intervento a favore di una reale parità di genere e contro ogni discriminazione. Implica una ricerca continua di un alto livello di partecipazione da perseguirsi, trasversalmente, come obiettivo aggiunto a qualunque azione amministrativa. Le principali aree di azione sono le seguenti: Coinvolgere e ascoltare i cittadini Promuovere sistemi di partecipazione attiva dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, sia chiedendo un impegno a tutte le parti politiche ad aprirsi alla città e ascoltare i suoi bisogni e le sue proposte, sia attivando nuovi strumenti di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali. In un ottica di miglioramento degli strumenti di coinvolgimento e di implementazione delle occasioni di ascolto dei bisogni e delle proposte dei cittadini, si tratta di consolidare e perfezionare, all interno dell Ente, le funzioni di raccordo tra l organo di direzione politica, il collegio dei coordinatori di area e la struttura amministrativa del Comune, definendo e potenziando la cerniera istituzionale necessaria a garantire virtuosamente un processo dinamico di definizione, monitoraggio ed attuazione degli obiettivi strategici dell'azione politico amministrativa del Comune, mediante un sempre più diretto e lineare dialogo operativo tra la "politica" e l'"amministrazione. Rilanciare la città nel contesto nazionale e internazionale Continuando il percorso virtuoso avviato con Palazzo Vecchio, l intento è quello da un lato di valorizzare e incrementare la fruizione del patrimonio artistico e architettonico disponibile, in particolare con il recupero di nuovi spazi in Palazzo Vecchio da destinare alle attività museali e con la messa in sicurezza e riapertura del Forte Belvedere e, dall altro, di realizzare nuove infrastrutture a sostegno del rilancio culturale della città, come il nuovo Teatro dell Opera di Firenze. Sono altresì da richiamare gli interventi di rilevanza urbana, quali quelli in corso sul complesso di S. M. Novella che, a partire dal completamento della Piazza, attraverso la riapertura e la valorizzazione dei chiostri monumentali (compreso il nuovo ingresso al Museo) e la realizzazione del nuovo ufficio di accoglienza turistica per la promozione della città, fino al restauro dei fronti della scuola dei Marescialli su piazza Stazione, sono finalizzati alla migliore leggibilità culturale di un percorso cittadino, percorso che da quest ultima accoglie e conduce il visitatore fino all istituendo Museo del Novecento. Sarà necessario inoltre continuare l attività intrapresa per rilanciare il ruolo di Firenze come città internazionale aperta e attiva nel contesto globale, per cui ben vengano i rapporti internazionali volti alla cooperazione oltre che allo sviluppo delle opportunità offerte dalla città, in ragione sia delle qualità artistiche che delle realtà economiche, e diretti a promuovere il ruolo internazionale di Firenze anche sui temi della ricerca e dell innovazione. Intensificazione del ruolo europeo della città di Firenze, attraverso la partecipazione attiva a reti e partenariati internazionali. Sempre più le città dovranno essere al centro delle politiche europee quale livello di governo più vicino alle popolazioni per la più facile soluzione dei problemi e il superamento sfide future. 15
16 Pari opportunità per tutti Sostenere politiche di pari opportunità significa lavorare per superare le discriminazioni razziali, sessuali, generazionali; significa lavorare per il superamento del divario digitale, per una legalità che non sia solo un concetto astratto e finalizzato all ordine pubblico. Firenze: una città sicura perché libera Una città è più sicura se viva, piena di attività e di gente che - nel rispetto della residenza - ne frequenta i luoghi, ne invade le strade, ne illumina il futuro. La cultura della paura, dominante nella vita sociale non solo italiana degli ultimi decenni, ha prodotto un forte e radicato senso di insicurezza in molti di noi. L idea è quella di una città libera di appartenere, libera di vivere, libera di includere, libera di offrire chance. Una città la cui cittadinanza sia innanzitutto presidio sociale: la cultura della prevenzione sociale costituisce un azione trasversale che richiede l impegno e il coordinamento di diversi settori dell Ente. Fa riferimento ai capitoli 2 e 3 del Documento programmatico. OBIETTIVI STRATEGICI Direzioni coinvolte: Gestione canali di comunicazione; Ufficio di Gabinetto; Servizio pianificazione, controllo e qualità; Urbanistica; Servizi tecnici; Cultura, turismo e sport; Patrimonio; Area sviluppo urbano; Direzione Consiglio Comunale Sperimentare nuovi strumenti di ascolto e partecipazione attiva dei cittadini Finalità da conseguire Stato attuazione al 31 dicembre Attenzione all ascolto dei cittadini con nuovi canali di comunicazione Revisione della rete civica e licenze creative commons. Web 2.0. avvio e diffusione profili Facebook e Twitter del Comune di Firenze, anche attraverso connessioni con la Rete Civica (es. livestream di Twitter in homepage). Sviluppo blog anche in ambito gis (geoblog) e canali interattivi per aree tematiche per discussioni o semplici segnalazioni. Integrazione dei progetti virtuali di fruizione artistico culturale e di eventi. Comunicazione sulla tramvia e sulle opere compensative derivanti dagli accordi con RFI/TAV. Sviluppo di nuove forme di partecipazione orientate al mondo Wiki, ad esempio basate su apps per dispositivi mobili o su strumenti di partecipazione web2.0. Il 9 marzo, la messa on-line della splash page della Rete Civica ha segnato la svolta dei canali web del Comune e l apertura concreta al web 2.0 (profili ufficiali Facebook e Twitter), integrando l emissione di informazioni con il feedback dei cittadini. Tramite un widget di Twitter in Rete Civica, è possibile aggiornare notizie in tempo reale h24. Con lo sviluppo del portale Open Data, è iniziata la creazione di una serie di app tematiche che si interfacciano con la Rete Civica e consentono una costante interazione con i cittadini, anche attraverso una rete di cittadini abilitati a testare le app in anteprima. E stato realizzato il layout grafico per la piattaforma di gestione Eventi, con molteplici funzioni di calendario. La comunicazione sulla tramvia è stata avviata e sono stati pubblicati due numeri sui tre previsti della newsletter. Il terzo 16
17 Promuovere la partecipazione dei cittadini Potenziamento degli strumenti di partecipazione e comunicazione con i cittadini: nuovo programma manutenzioni (Nu.Ma.) e programma Regia e eventuali ulteriori canali di comunicazione e confronto orientati al decoro urbano. numero sarà pubblicato all avvio dei lavori. La comunicazione sulle opere compensative derivanti dagli accordi con RFI/TAV è stata avviata nel maggio nell ambito delle attività previste dal Comitato di Garanzia per la comunicazione e l informazione sul Nodo AV di Firenze. Il numero mensile medio di prese in carico di segnalazioni dei cittadini, con gestione e risposta diretta della problematica da parte dell Ufficio di Gabinetto, è stato pari a 162; quello delle segnalazioni inoltrate e trattate in collaborazione con le Direzioni competenti, è stato pari a 228. Progetto 100 luoghi. Prosecuzione del processo di partecipazione attiva dei cittadini per la pianificazione della Città. Potenziamento dell interazione con l impiego degli strumenti web (sito 2.0, integrazione con i social network) e creazione dei presupposti per continuare la partecipazione tramite forum di discussioni on line. Sviluppo del sistema di monitoraggio strategico e della relativa reportistica del progetto, anche attraverso un applicativo web, per la consultazione del database contenente le informazioni e i dati relativi ai 100 luoghi. La focalizzazione di 100 punti di attenzione sul territorio comunale fornisce, da un lato, una visione effettiva dell operato del Comune, dall altro un utile ed ulteriore strumento sia di trasparenza e confronto con i cittadini (nel luogo l intervento dell Amministrazione diventa tangibile e visibile al cittadino ed esso stesso diventa terreno di dibattito e confronto con l Ente), sia di misurazione degli obiettivi delle singole Direzioni. Per il Progetto 100 luoghi il processo di partecipazione si è svolto con le assemblee pubbliche il 3 ottobre. L evento è stato accompagnato da una mostra multimediale nel Cortile della Dogana (22 settembre 3 ottobre). Il 12 settembre è stata presentata la app 100 luoghi, basata su una piattaforma di aggregazione dei contenuti perfettamente integrata con web (Rete civica) e social network: i cittadini possono inserire contenuti, commenti, segnalazioni e dialogare con l amministrazione. Il sistema per il monitoraggio del progetto 100 luoghi è stato sviluppato attraverso applicativo web con la collaborazione tecnica della Direzione Sistemi Informativi. Col nuovo sistema, è possibile monitorare costantemente tutte le attività inerenti ai 100luoghi utilizzando le informazioni, anche frutto dell ascolto dei cittadini, le immagini, i rendering, presenti in un unico contenitore. Il sistema è stato altresì in grado di produrre la necessaria reportistica utilizzata per lo svolgimento degli incontri del Sindaco con i referenti dei luoghi, per le assemblee di partecipazione del 3 ottobre e quale supporto informativo per l allestimento della mostra sui 100 luoghi in Palazzo Vecchio. 17
18 La partecipazione dei cittadini al governo del territorio Sviluppare in modo innovativo la partecipazione agli strumenti di pianificazione e agli atti di governo del territorio. Potenziare la comunicazione web e la messa in linea di tutti i documenti relativi alla gestione del patrimonio edilizio della città. Potenziare la collaborazione con i soggetti professionali ed i loro rappresentanti e tramite questi con i cittadini. Seguendo quanto già sperimentato con il Piano strutturale tutti gli atti di pianificazione, di particolare rilievo, avviati nel corso dei primi 6 mesi dell anno sono stati oggetto di forme di partecipazione molto ampie, oltre quelle obbligatorie e consuete. Così interventi rilevanti come quelli che interessano l area ex Mercafir (CAP), la Fortezza da Basso, la ex Manifattura tabacchi sono stati oggetto di focus group che hanno visto la partecipazione di tutti i soggetti interessati dagli interventi: i quartieri ed i Comuni contermini, gli ordini professionali, i rappresentanti delle associazioni di categorie, i rappresentanti delle associazioni sindacali e delle associazioni ambientaliste. È stata creata una sezione apposita del sito del Piano strutturale, Attorno al piano strutturale, nella quale vengono costantemente inseriti ed aggiornati tutti i documenti relativi agli strumenti di pianificazione ed alle loro variazioni, e nel quale possono rinvenirsi anche i contributi scritti provenienti dall esterno. I soggetti professionali inoltre sono stati coinvolti costantemente creando un tavolo tecnico di confronto su tutte le questioni di maggior rilievo e con riflesso diretto sulla loro attività. Gli ultimi mesi del sono stati caratterizzati dalla partecipazione degli esiti del lavoro preparatorio del regolamento urbanistico. E stato infatti organizzato un incontro pubblico al quale hanno partecipato gli ordini professionali, ma anche i più vari soggetti, nei quali sono stati presentati un resoconto grafico del lavoro di approfondimento del quadro conoscitivo del piano strutturale e le linee programmatiche da inserire nell avvio del procedimento di approvazione del RU. Il documento Verso il regolamento urbanistico è stato reso disponibile sul nuovo sito del RU creato per seguire l intera attività dei prossimi anni, e per rendere disponibili on line tutti i documenti relativi. 18
19 Valorizzare il Calcio Storico Aumentare la visibilità mediatica del Calcio Storico quale tradizione della città di Firenze. Studiare nuove modalità di prevendita per migliorare l offerta per la manifestazione. Creare il brand Calcio Storico e depositare il marchio per i 4 colori. Valorizzare Palazzo Vecchio L edizione del Calcio Storico ha riscosso un notevole successo grazie all intensa attività di comunicazione e collaborazione con testate giornalistiche, case di produzione cinematografiche e network locali. La prevendita dei biglietti, realizzata anche attraverso l offerta web in lingua inglese/italiano, ha consentito un incremento delle entrate. Il marchio già registrato del Calcio Storico Fiorentino è stato concesso in uso con contratto quinquennale di licenza a titolo oneroso per la produzione di giochi da scatola e per la pubblicazione di un album di figurine. E stata avviata la proposta, portata all attenzione della Giunta, per le modalità di selezione per il nuovo brand commerciale Calcio storico Fiorentino. Aumentare gli spazi destinati a museo Al fine di garantire un sempre maggior livello di fruibilità del Museo di Palazzo Vecchio si prevede l estensione degli spazi dedicati alla funzione museale attraverso lo spostamento degli uffici amministrativi con l obiettivo di razionalizzare e migliorare i percorsi di visita da ampliare anche agli scavi archeologici, alla Torre di Arnolfo, ad alcuni ambienti prospicienti il Cortile della Dogana ed a sale oggi utilizzate con funzioni amministrative. Progetto di allestimento di Tracce per il Museo della città di Firenze. Attuazione del Piano Unitario di Valorizzazione approvato con DGC n. 103 del attraverso gli interventi previsti per il nuovo ingresso allo scavo archeologico (Il Foyer del teatro Romano), l ampliamento del percorso Museale al Terzo piano dell edificio e la realizzazione di un primo nucleo di servizi sul cortile della Dogana (Bookshop e Caffetteria del Museo). La riapertura al pubblico della Torre di Arnolfo consentirà, infine, l inedita lettura della città dalla sua meridiana territoriale. Lo stato di avanzamento dei progetti registra in primo luogo l apertura del nuovo percorso espositivo dedicato alla storia della città Tracce per il Museo della città di Firenze inaugurato il 25 marzo, che ha consentito il primo passo nell ampliamento della superficie dedicata alla fruizione museale di Palazzo Vecchio. L intervento è collaudato e rendicontato all Ente Monte dei Paschi di Siena per l erogazione del contributo concesso nell ambito del bando In tale prospettiva, il 24 Giugno è stato aperto l itinerario di salita alla torre di Arnolfo, che ha già consentito la visita di oltre cittadini e visitatori del Museo e sono stati inoltre avviati gli interventi di recupero funzionale degli ulteriori ambienti adiacenti il cortile della Dogana per la realizzazione del bookshop del Museo. In merito va evidenziata la conclusione della fase di indagini archeologiche propedeutiche alla realizzazione del Foyer del Teatro Romano (biglietteria Museo e accesso alle vestigia del Teatro) resa disponibile previa formalizzazione di 19
20 Rafforzare la vocazione museale di Palazzo Vecchio. Definire il progetto useo logico di Palazzo Vecchio con l obbiettivo primario di valorizzare il patrimonio culturale dell amministrazione comunale attraverso l ampliamento dello spazio di visita al pubblico. Aprire il nuovo allestimento al piano terreno del progetto Tracce con il materiale selezionato dal Museo Firenze com era. Individuare procedure e modelli organizzativi per la gestione degli spazi recuperati al piano terreno per i servizi al pubblico. apposita sponsorizzazione nell ambito del bando Flic, che ha consentito di contenere le modifiche intercorse alla programmazione dell Ente per effetto del rispetto del patto di stabilità interno. Nonostante le modifiche apportate a quest ultima, è proseguita la progettazione delle opere finalizzate all ampliamento del percorso Museale al terzo piano del Palazzo e in prossimità dell area archeologica, unitamente alle attività ritenute fondamentali alla sostenibilità economica delle azioni conservative. Tra queste si registrano l approvazione della proposta di sponsorizzazione finalizzata ad allestire, nel salone de Dugento, l esposizione di alcuni degli Arazzi del ciclo dedicato alle storie di Giuseppe Ebreo nonché a continuare lo scavo archeologico per realizzare il nuovo ingresso museale e per il restauro degli affreschi che ornano il cortile di Michelozzo. Il progetto museologico dell ampliamento dello spazio di visita al pubblico di Palazzo Vecchio,come già detto, ha preso corpo con l apertura di Tracce il 25 marzo, il nuovo allestimento al piano terreno con opere selezionate dal "Museo Firenze com'era", collocato in un locale adiacente l attuale biglietteria, aperto gratuitamente con lo stesso orario del Museo. Nell'ambito delle attività per l'ampliamento e il miglioramento della fruizione delle visite degli spazi museali di Palazzo Vecchio, nel corso del è stata rafforzata la comunicazione riguardante i Musei Civici tramite il Sistema di identità Visiva (c.d. SIV), scelto quale biglietto da visita dei musei comunali fiorentini, includendo anche la Sezione espositiva permanente Tracce e la Torre di Arnolfo. Gli spazi fruibili sono aumentati con l apertura al pubblico della Torre di Arnolfo, rimodulando ed implementando l attività dell Associazione Museo dei Ragazzi. La Torre di Arnolfo è fruibile con la Firenze Card ed è fruibile gratuitamente agli aventi diritto nelle Domeniche del Fiorentino. 20
PIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliPIANO DELLA PERFORMANCE
PIANO DELLA PERFORMANCE Le amministrazioni pubbliche devono adottare, in base a quanto disposto dall art. 3 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 10, metodi e strumenti idonei a misurare, valutare
DettagliCittà di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)
PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI
DettagliTURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA
TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliRELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014
COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 Il Segretario Comunale - Dott. Ivano Rinaldi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con
DettagliSEGRETERIA TECNICA DI GRUPPO E RELAZIONI ESTERNE
SEGRETERIA TECNICA DI GRUPPO E RELAZIONI ESTERNE Con riferimento agli Ordini di Servizio n. 6 e 7 del 02.02.2015, si comunica che, con effetto immediato, le attività relative agli affari legislativi, precedentemente
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliPresidiare una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliCOMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo
COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliOggetto: Armonizzazione contabile della Regione Autonoma della Sardegna. Disposizioni di indirizzo politico amministrativo.
Oggetto: Armonizzazione contabile della Regione Autonoma della Sardegna. Disposizioni di indirizzo politico amministrativo. Il Presidente, d intesa con l Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito
DettagliR E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I
COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883
740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra
DettagliContabilità e fiscalità pubblica
Contabilità e fiscalità pubblica Corso 60 ore Negli ultimi anni è in corso un consistente sforzo - che partendo dal piano normativo si ripercuote sull ordinamento e sulla gestione contabile di tutte le
DettagliIl Bilancio del Comune spiegato in 15 punti
Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti 1. Che cos è il bilancio del Comune? Il bilancio è lo strumento con il quale il Comune programma le attività e i servizi dell ente per l anno successivo. Al
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliCOMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliRegolamento comunale per la disciplina dei controlli interni
Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliPIANO DELLA PERFORMANCE
PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliC O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO
Albo Pretorio online n. Registro Pubblicazione pubblicato il C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE O G G E T T O ORIGINALE N. Approvazione
Dettagli2) Entro Novembre. 6) Entro Marzo 2004
Documento di programmazione del progetto denominato: Realizzazione della seconda fase di sviluppo di intranet: Dall Intranet istituzionale all Intranet per la gestione e condivisione delle conoscenze.
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4
DettagliRegolamento per l assegnazione dei contributi per "edifici di culto ed altri edifici per servizi religiosi" e per "centri civici e sociali
Regolamento per l assegnazione dei contributi per "edifici di culto ed altri edifici per servizi religiosi" e per "centri civici e sociali attrezzature culturali e sanitarie." (Deliberazioni del Consiglio
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliConsiglio Regionale della Toscana
Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale
DettagliPROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico
PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER
DettagliProgramma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO
Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014
COMUNE DI VILLANOVA DEL GHEBBO P R O V I N C I A D I R O V I G O C.F. 82000570299 P.I. 00194640298 - Via Roma, 75 - CAP 45020 - Tel. 0425 669030 / 669337 / 648085 Fax 0425650315 info-comunevillanova@legalmail.it
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ
Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014
Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei
DettagliBando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino
Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE
C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliXX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO
XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231
DettagliAllegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliFormazione Immigrazione
Formazione Immigrazione Programma di Formazione Integrata per l innovazione dei processi organizzativi di accoglienza e integrazione dei cittadini stranieri e comunitari I edizione Workshop conclusivo
DettagliREGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. eseguibile.
REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del eseguibile. 06 marzo 2013, resa immediatamente ENTRATO IN VIGORE IL 06 MARZO 2013 1 REGOLAMENTO DEI CONTROLLI
DettagliALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. Direttore n. 1
ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE Direttore Ufficio di Staff Ufficio Affari Generali, Rapporti Istituzionali e Programmazione Interventi
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliCOMUNE DI GANDOSSO PROGRAMMA TRIENNALE TRASPARENZA E INTEGRITA'
COMUNE DI GANDOSSO PROGRAMMA TRIENNALE TRASPARENZA E INTEGRITA' 2014 2016 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA Con il presente documento ci si propone di fornire una visione organica dei compiti istituzionali e
DettagliDisciplinare del Controllo di gestione
Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione
DettagliRegolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.
Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato
DettagliPROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020
Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona
DettagliIl sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia
Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliMODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO
Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliSEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO
REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni
DettagliDisabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento
Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo
DettagliGLI STANDARD SUGLI ASSETTI FINANZIARI DEI MUSEI. IL CASO FONDAZIONE TORINO MUSEI
Convegno Standard per i musei della Regione Piemonte GLI STANDARD SUGLI ASSETTI FINANZIARI DEI MUSEI. IL CASO FONDAZIONE TORINO MUSEI Adriano Da Re Torino, 3 Dicembre 2007 Agenda La Fondazione Torino Musei
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa
Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi
Dettagli