Terre Solidali onlus. La cooperazione internazionale sul territorio e tra i banchi di scuola. Dott. Marilena Gilardi D.V.M. Terre Solidali onlus
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1 Terre Solidali onlus La cooperazione internazionale sul territorio e tra i banchi di scuola Dott. Marilena Gilardi D.V.M. Terre Solidali onlus
2 Chi siamo Terre Solidali nasce nel 2002 dalla volontà di un gruppo di professionisti con un esperienza decennale e un forte impegno personale nel settore della cooperazione allo sviluppo.
3 Obiettivi Terre Solidali Si propone di sostenere le competenze tecniche e gestionali delle collettività locali nei P.V.S. favorendo processi di sviluppo economico e sociale rispondenti ai bisogni delle popolazioni.
4 Terre Solidali favorisce la messa in rete di associazioni, università, municipalità, enti pubblici e privati in Europa e nei P.V.S. ai fini di favorire un dialogo e una crescita comune.
5 Terre Solidali implementa progetti che abbiano i seguenti requisiti :
6 Bisogni effettivi delle comunità individuati da rappresentanze delle comunità stesse
7 Forte coinvolgimento delle stesse nelle scelte e nella gestione progettuale
8 Trasferimento reciproco, tra Nord e Sud del Mondo, di idee ed esperienze e possibilità di offrire un supporto professionale mirato e utile a migliorare le competenze locali
9 Avvio di uno sviluppo sostenibile anche nel medio e lungo periodo basato sulle reali capacità di assimilazione delle comunità locali
10 TERRE SOLIDALI onlus Dove operiamo : Italia Africa Kenya Marocco Mauritania Niger Somalia
11 TERRE SOLIDALI onlus Niger : Creazione di attività produttrici di reddito per le donne attraverso il rafforzamento del piccolo allevamento domestico e la trasformazione e vendita di prodotti derivati. Progetto di cooperazione decentrata Regione Piemonte
12 TERRE SOLIDALI onlus Italia : Progetti di Sensibilizzazione e Comunicazione, Intercultura, Solidarietà Internazionale, Zooantropologia e Educazione Ambientale per le Scuole Primarie.
13 Lo scopo di questa attività è quello di educare i bambini a comprendere le problematiche sociali e mondiali
14 abituarli all accettazione e al dialogo con il diverso, visto in tutte le sue espressioni,
15 riconoscere l importanza della presenza del diverso all interno di ogni società.
16 Partendo dal presupposto che gli animali sono alla base dello sviluppo e della sopravvivenza di tutte le società
17 e che per alcune popolazioni rappresentano ancor oggi l economia di base e l unico mezzo di sopravvivenza,
18 la presenza dell animale è essenziale nello sviluppo di questi progetti
19 dal momento che svolge un ruolo accattivante calamitando l attenzione dei bambini,
20 diventa un ulteriore elemento di comunicazione rispetto alla diversità,
21 nonché un legame interattivo tra le culture coinvolte.
22 Come si può strutturare un progetto di Sensibilizzazione e Comunicazione, Intercultura, Solidarietà Internazionale, Zooantropologia e Educazione Ambientale per le Scuole Primarie?
23 PERCORSO DIDATTICO E stato ideato un percorso che coinvolge tutte le classi con argomenti che si differenziano a seconda dell età dei ragazzi o delle attività scolastiche
24 CICOGNA NERA Ai bambini del primo ciclo viene proposto il progetto Cicogna Nera, attività di educazione ambientale e di diversificazione.
25 Prendendo come riferimento la cicogna nera che migra dall Africa all Europa e viceversa e che nidifica anche in Piemonte (Parco Monte Fenera 1990)
26 si accompagnano i bambini alla conoscenza degli animali selvatici e domestici dei nostri territori
27 e dei territori africani sorvolati dalla cicogna nera
28 analizzando insieme a loro le differenze habitat e le difficoltà di vita di animali e persone.
29 LA LEGGENDA La cicogna nera, che viene a nidificare sul Monte Fenera, migra verso l Africa dove si stabilisce sulle coste atlantiche della Mauritania e qui incontra un ambiente adatto con acqua e cibo in abbondanza. Gli abitanti della Mauritania considerano la cicogna nera come un animale sacro. Secondo un antica credenza, quando giunge la cicogna significa che le piogge stanno arrivando. Pioggia, per un popolo del deserto significa rinascita.
30 PASTORI Il progetto successivo, Pastori, presenta gli animali domestici indispensabili ai pastori del nostro territorio, ai pastori Masai e ai Tuareg,
31 PASTORI confrontando le diverse società per capire che cosa le accomuna o le differenzia.
32 PASTORI Gli animali domestici sono descritti non solo dal punto di vista produttivo,
33 PASTORI ma dalla loro domesticazione, per il valore che hanno avuto nell ambito dell evoluzione umana.
34 PASTORI Vengono evidenziate le loro caratteristiche e le principali esigenze per far comprendere le difficoltà che incontrano vivendo in paesi aridi.
35 COME L ACQUA Segue il progetto Come l Acqua, che mette a confronto paesi dove questa risorsa è abbondante (per ora) e paesi dove è carente,
36 per trasmettere l importanza di una corretta gestione delle risorse e del territorio
37 e per far capire le abitudini di vita di chi vive in condizioni diverse dalle nostre
38 Partendo dal ciclo dell'acqua, si parla della sua potabilizzazione e privatizzazione,
39 sottolineando gli sprechi e le altre cause che portano alla riduzione di questa risorsa
40 per sensibilizzare i bambini verso eventuali rischi che toccherebbero direttamente il loro benessere futuro.
41 CIBO PER TUTTI Il progetto conclusivo è Cibo per tutti che raffronta la produzione agricola e zootecnica dei paesi del Nord e del Sud del Mondo,
42 analizzando le problematiche ambientali e le conseguenze alimentari di una gestione intensiva di coltivazioni ed allevamenti,
43 e le difficoltà dell agricoltura e dell allevamento in territori dove le risorse sono carenti.
44 Questo permette di far conoscere ai bambini abitudini di vita diverse dalle nostre
45 e di capire quali possono essere gli interventi attuabili per migliorare le condizioni di vita di queste persone.
46 Attraverso questi interventi di educazione allo sviluppo vogliamo far capire ai bambini (e attraverso di loro agli adulti)
47 l importanza di un rapporto corretto con la natura e gli altri esseri viventi,
48 avviare uno scambio culturale tra i popoli,
49 E incentivare lo spirito di collaborazione e di solidarietà
50 Sostenere le capacità relazionali, espressive e creative che sono particolarmente sviluppate durante l infanzia,
51 E promuovere l utilizzo di un linguaggio iconico e scritto per comunicare il proprio vissuto. L elefante non aveva una zanna. Ha le orecchie grandi e un naso lungo chiamato proboscide.
52 Questi progetti se sviluppati all interno del programma scolastico e elaborati con gli insegnanti completano l insegnamento delle materie scolastiche
53 This is a giraffe. It s big, orange and brown. It s got spots. It s got a long neck, four long legs and a long tail.
54 È la settima città santa dell Islam La città di Chinguetti è stata fondata alla fine dell undicesimo secolo
55 e facilitano l integrazione e lo scambio con i bambini di altre nazioni, spesso difficile nei primi anni di scuola.
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