Informazione e disinformazione in omeopatia

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1 Informazione e disinformazione in omeopatia Andrea Valeri, Società Italiana di Medicina Omeopatica 1- La medicina omeopatica è la più diffusa medicina complementare in Italia ed in Europa. La presenza di articoli ed informazioni sull omeopatia è in crescita sia nella letteratura scientifica che nei mass-media 2- Ma qual è il livello dell informazione sulla medicina omeopatica, oggi in Italia? Non sono a conoscenza di dati e di ricerche sistematiche su questo importante tema. Per iniziare a trattare questo punto, esaminiamo alcune affermazioni e\o concetti che nei massmedia vengono frequentemente utlizzati parlando di medicina omeopatica: Affermazioni contro la medicina omeopatica 2a) l omeopatia è una medicina arretrata, da paragonare a tecniche ormai ridicolizzate, quali il salasso. La mentalità pre-scientifica che sosteneva i salassi sosteneva anche l omeopatia 2b) la validità dell omeopatia è contraddetta alla radice dal numero di Avogadro. E dimostrato scientificamente che i farmaci omeopatici non possono funzionare Affermazioni a favore della medicina omeopatica 2c) i medicinali omeopatici (cioè i medicinali diluiti e dinamizzati) non possono provocare eventi avversi. Dopo la terapia omeopatica, il paziente NON può sentirsi peggio 3- Vediamo qual è il livello di affidabilità, di evidenza, di queste affermazioni Affermazioni CONTRO la medicina omeopatica l omeopatia è una medicina arretrata, da paragonare a tecniche ormai ridicolizzate, quali il salasso. La mentalità pre-scientifica che sosteneva i salassi sosteneva anche l omeopatia - il fondatore dell omeopatia, Samuel Hahnemann, ha ripetutamente e ferocemente criticato la pratica del salasso, che costituiva uno dei fondamenti della medicina ufficiale del tempo, definendola un gioco irresponsabile ed omicida con la vita del paziente che diminuisce la vitalità del paziente.distruggendo ciecamente e senza possibilità di ricambio il suo prezioso sangue 1 - uno dei medici convenzionali che più ferocemente attaccò l omeopatia fu J. Baptise Bouillaud, autore del Rapport sur l homeopathie, Bullettin General de Therapeutique, 1835, 8: In questo testo, sosteneva che i medici dovrebbero evitare di degradarsi nel cercare di studiare sperimentalmente una tale enorme assurdità [l omeopatia]. Boillaud fun uno dei più convinti e tenaci assertori del salasso in medicina 2 Conclusione: la medicina omeopatica fin dall inizio si oppose alla pratica del salasso 1 Hahnemann S. Organon of the medical Art Birdcage books, pag nota 22 2 Kaptchuk TJ. Intentional ignorance: a history of blind assessment and placebo controls in medicine. Bull Hist Med Fall;72(3):

2 i sostenitori convenzionali del salasso furono spesso feroci critici dell omeopatia da questo angolazione, l omeopatia anticipò alcune posizioni tipiche della medicina scientifica contemporanea la validità dell omeopatia è contraddetta alla radice dal numero di Avogadro. E dimostrato scientificamente che i farmaci omeopatici non possono funzionare. Questa affermazione è di solito collegata ad un altra: non c è nessuna differenza misurabile fra la semplice acqua ed una sostanza preparata omeopaticamente ( i due flaconi sono uguali ) la critica riportata è la critica fondamentale e preliminare alla medicina omeopatica: l omeopatia non funziona perché non può funzionare (non-plausibilità) Si pongono due domande: a) quando è iniziata questa critica all omeopatia? b) su quali argomenti si basa? a) la polemica spinta fino al punto della derisione e della persecuzione accademica e sociale si è sviluppata fin dall inizio dell omeopatia,come documentato per es. da Peter Morrel, uno dei maggiori esperti mondiali sulla storia dell omeopatia. Intervenendo nel vivace dibattito sviluppatosi sul British Medical Journal dopo una importante rassegna sull omeopatia 3, Morrel notava che le molte delle argomentazioni dei critici dell omeopatia erano esattamente sovrapponibili alle argomentazioni di 150 anni prima 4 b) paradossalmente, la critica principale all omeopatia, non ha argomenti scientificosperimentali su cui basarsi, ma solo argomenti linguistici. Ed è ampiamente noto che, solamente con argomenti linguistici, si può affermare tutto ed il contrario di tutto il problema del numero di Avogadro: - il numero di Avogadro (6.022 * 10 alla 23) è il numero di molecole presente in un grammomolecola di una qualsiasi sostanza 5. Questo numero è stato accettato in quanto ottenuto e verificato per via sperimentale, anche se il dibattito di quale sia esattamente il numero di Avogadro è tuttora in corso 6 3 Vickers A, Zollman C. ABC of complementary medicine. Homoeopathy. BMJ Oct 23;319(7217): Morrel P. Hon. Research Associate History of Medicine Staffordshire University, UK BMJ Debates Homeopathy: 1990s or 1840s? 5 Garlaschelli L. Omeopatia, farmaci senza molecole (URL controllata il 10\10\2004) 6 Furtsch, T.A. Tennessee Technological University, Cookeville. Some Notes on Avogadro's Number, x

3 - con un calcolo abbastanza semplice, utilizzando il numero di Avogadro, si può dimostrare che molte potenze 7 omeopatiche (solitamente dalla 12 CH in poi) non contengono molecole della sostanza (soluto) di partenza. Questo argomento viene portato come prova che l omeopatia non può avere un effetto biologico - l argomento, però, non tiene: il numero di Avogadro ci dice quante molecole ci sono in una grammomolecola di una sostanza, ma NON DIMOSTRA che una soluzione (solvente + soluto) diluita e dinamizzata in successione (cioè un medicinale omeopatico) non possa avere un effetto biologico!!!. Lo stesso scienziato (Perrin) 8 che per primo, nel 1909, ha usato il termine di costante di Avogadro l ha fatto in un contesto di fisica sperimentale, e NON ha minimamente parlato di omeopatia - in altre parole: l argomento del numero di Avogadro contro l omeopatia è suggestivo a livello linguistico, ma non è mai stato dimostrato sperimentalmente. Infatti: 1- questa argomentazione sostiene che poiché l omeopatia non può funzionare allora è dimostrato che non funziona. Questo modo di ragionare, tipicamente medioevale, è paragonabile al ragionamento del Papa che disse a Galileo; non ci s sono lune intorno a Giove, quindi non guarderò nel tuo telescopio! 9. La scienza moderna, galileiana, è nata con l osservazione e la sperimentazione anche delle idee e delle ipotesi più innovative, non con la loro negazione a priori perché sono impossibili!! 2- vi è viceversa una abbondante e crescente quantità di dati che dimostra che una sostanza diluita e dinamizzata (medicinale dd) può avere effetti biologici: su cellule su tessuti su organi sulle piante su animali sull uomo 3- Poiché quindi: non è mai stato dimostrato che una sostanza diluita e dinamizzata NON può avere effetti biologici 7 Il termine corretto con cui indicare le preparazioni farmaceutiche successive di uno stesso medicinale omeopatico è potenze omeopatiche e NON diluizioni omeopatiche. Questo per diversi motivi: - potenze omeopatiche è il termine generalmente utilizzato da H. - lo stesso H. ha chiarito che la semplice diluizione (senza successiva succussione del medicinaledinamizzazione- ) annulla progressivamente le proprietà medicinali della sostanza, per cui i medicinali che sono semplicemente diluiti senza essere dinamizzati non sono medicinali omeopatici 8 Furtsch, T.A., Op. Cit. 9 Morrel P. Op Cit. 3

4 è stato viceversa dimostrato ripetutamente che molte sostanze diluite e dinamizzate possono avere effetti biologici l agormento principe contro l omeopatia (l argomento della non plausibilità) non tiene 4- l argomento collegato al numero di Avogadro: non c è nessuna differenza misurabile fra la semplice acqua ed una sostanza preparata omeopaticamente ( i due flaconi sono uguali ) il problema se il processo di preparazione omeopatica di una qualsiasi sostanza produca in quella sostanza delle modificazioni misurabili e ripetibili è stata affrontato a livello scientifico negli ultimi decenni, e diversi lavori sono stati pubblicati su riviste indicizzate il punto fondamentale da chiarire è che, perché si possa parlare di preparazione omeopatica, (e quindi di medicinale omeopatico), tale preparazione DEVE essere sottoposta ad un processo successivo di: 1) diluizione (solitamente nel rapporto di 1: 100 in massa) 2) succussione (cioè scuotimento vigoroso dall alto in basso) = dinamizzazione nella preparazione omeopatica vi è quindi: a) una sostanza di partenza, che identifica il medicinale omeopatico (soluto) b) un solvente (nei medicinali omeopatci si usa solitamente acqua ed alcool) a livello sperimentale, le soluzioni che sono sottoposte ad un ciclo di diluzioni e succussioni=dinamizzazioni sono denominate EDS ( Extremely diluited solutions ) - fra i diversi lavori pubblicati, sono molto importanti le ricerche condotte dal gruppo coordinato dal Prof. V. Elia, del dipartimento di Chimica, Facoltà di Scienze Università Federico II di Napoli. Questo gruppo fin dal 1999 ha pubblicato uno studio sul comportamento delle EDS sul prestigioso bollettino dell Accademia delle Scienze di New York 10 ed in altri due articoli successivi, tutti pubblicati su importanti riviste specializzate nei tre articoli pubblicati, la metodologia è stata: 1) preparare diverse soluzioni (EDS) con la metodologia usata nella preparazione delle medicine omeopatiche (diluizione e succussione ripetute). In queste soluzioni la composizione chimica della soluzione è uguale a quella del solvente [nel linguaggio usato nei media questo è il primo flacone] 2) confrontare le EDS con il solvente non sottoposto al ciclo di diluizioni e successioni (non trattato) [secondo flacone] 10 Elia V, Niccoli M. Thermodynamics of extremely diluted aqueous solutions. Ann N Y Acad Sci Jun 30;879: Elia V. Niccoli M. New Physico-Chemical Properties of Extremely Diluted Aqueous Solutions Journal of Thermal Analysis and Calorimetry 75 (3): , 2004 Elia V, Baiano S, Duro I, Napoli E, Niccoli M, Nonatelli L. Permanent physico-chemical properties of extremely diluted aqueous solutions of homeopathic medicines. Homeopathy Jul;93(3):

5 3) nei diversi esperimenti condotti nei vari anni, sono state utilizzate diverse soluzioni preparate omeopaticamente, per testare la ripetibilità dei dati quali sono stati i risultati? - nei vari esperimenti, le EDS hanno dimostrato di avere, rispetto alle soluzioni di controllo, TRE notevoli differenze, misurabili e ripetibili: a) le EDS producono calore (reazione esotermica) 13 b) le EDS hanno un ph maggiore 14 c) le EDS hanno una conduttività elettrica maggiore 15 queste le differenze riguardano il solvente e NON il soluto (ma è noto che una soluzione è composta da solvente + soluto, e quindi le sue proprietà possono derivare sia dalle proprietà del solvente che da quelle del soluto, o da entrambe). - Infatti gli autori concludono: le diluizioni e successioni successive possono cambiare in modo permanente le proprietà fisicochimiche del solvente acquoso - E quindi dimostrato da ben tre studi sperimentali, pubblicati su tre diverse riviste indicizzate, che vi sono differenze misurabili fra la semplice acqua ed una sostanza preparata omeopaticamente: i due flaconi sono DIVERSI - altri ricercatori hanno testato con altri parametri di misura le differenze fra le EDS e le soluzioni di controllo non trattate (spettri di emissione riconoscibili con la risonanza magnetica nucleare [come riportato da Khuda 16 ], termoluminescenza 17 ): in tutti questi lavori sono state riscontrate differenze misurabili e ripetibili. 13 Elia V, Niccoli M. Thermodynamics of extremely diluted aqueous solutions. Op. Cit. Despite the extreme dilution of the solutions, an exothermic heat of mixing in excess has been found in about the 92% of the cases, compared to the corresponding heat of mixing with the untreated solvent 14 V.Elia M.Niccoli. New Physico-Chemical Properties of Extremely Diluted Aqueous Solutions Journal of Thermal Analysis and Calorimetry 75 (3): , 2004 We found some relevant exothermic excess heats of mixing, higher electrical conductivity and ph than those of the untreated solvent 15 V.Elia M.Niccoli. New Physico-Chemical Properties of Extremely Diluted Aqueous Solutions, Op. Cit.; Elia V, Baiano S, Duro I, Napoli E, Niccoli M, Nonatelli L. Permanent physico-chemical properties of extremely diluted aqueous solutions of homeopathic medicines. Op Cit Khuda-Bukhsh AR. Towards understanding molecular mechanisms of action of homeopathic drugs: an overview.mol Cell Biochem. Nov;253(1-2): Rey L. Thermoluminescence of ultra-high dilutions of lithium chloride and sodium chloride Physica A: Statistical Mechanics and its Applications, Volume 323, 15 May 2003, Pages

6 - Infatti, in una ampia e recente rassegna ( Verso la comprensione del meccanismo molecolare dell azione dei medicinali omeopatici: una rassegna ) pubblicata su una importante rivista di biochimica viene affermato: Quindi, il problema del trasferimento e del mantenimento delle proprietà medicinali (della sostanza di partenza, ndt) nei medicinali estremamente diluiti è stato ampiamente spiegato in modo soddisfacente nell ambito dei concetti della fisica 18 - Se questi sono i risultati concordi delle ricerche più recenti, da dove deriva il problema? - il problema deriva dall avere puntato l attenzione sui punti sbagliati, che non possono portare alla comprensione del fenomeno, e cioè solamente sulla: - diluizione (che se eseguita da sola, annulla ovviamente ogni proprietà medicinale) invece che sul ciclo di diluzione-succussione. E stato infatti dimostrato sperimentalmente, come già Hahnemann aveva osservato, che senza la succussione la soluzione non acquista nessuna proprietà, diventa inattiva (Elia 2004, Op. Cit.) - sul soluto (la sostanza medicinale di partenza) invece che sul solvente, che infatti viene modificato permanentemente dal processo di diluizione-succusione Conclusione: 1- è già stato dimostrato ripetutamente e sperimentalmente che il ciclo di diluizione- succussione modifica in modo significativo la soluzione a cui questo processo è applicato 2- Gli studi stanno continuando per approfondire il meccanismo di questi fenomeni e la portata di queste scoperte non soloin campo medico, ma soprattutto per la comprensione delle proprietà del fluido all origine della vita, l acqua. 3- Poiché però: a) gli studi sono stati eseguiti da diversi anni b) da diversi autori c) pubblicati su parecchie riviste indicizzate d) hanno avuto risultati concordi (che qui non passo in rassegna per brevità) chi sceglie di non utilizzare questi dati scientifici nel trattare queste problematiche, dimostra di avere semplicemente una mentalità a-scientifica (non utilizza i dati della scienza nella comprensione della realtà) Argomenti A FAVORE dell omeopatia i medicinali omeopatici (cioè i medicinali diluiti e dinamizzati) non possono provocare eventi avversi. Dopo la terapia omeopatica, il paziente NON può sentirsi peggio - questa affermazione viene fatta frequentemente basandosi sul fatto che in medicina omeopatica vengono utilizzate molto spesso diluizioni elevate, intrensicamente non tossiche 18 Khuda-Bukhsh AR. Op Cit. 6

7 - vi è però da considerare che, a parte una rassegna sistematica sugli eventi avversi 19 in omeopatia pubblicata qualche anno fa, 20 vi sono pochi articoli che trattano questo problema, e la maggior parte dei lavori riguardano singoli case-reports insorti dopo l assunzione di prodotti erroneamente definiti medicinali omeopatici (ad es. medicinali omotossicologici) - recentemente, è stato però pubblicato uno studio pilota, che si pone l obiettivo di studiare, fra l altro, l incidenza degli eventi avversi insorti dopo la terapia omeopatica, in un gruppo di pazienti seguiti dall Ospedale omeopatico di Bristol 21 - su 116 partecipanti, 13 (11%) riportarono un evento avverso. Non ci fu nessun evento avverso importante. Di questi 13 pazienti, 5 riportarono inoltre un aggravamento omeopatico pazienti (24%) sperimentarono invece un aggravamento omeopatico, senza riportare eventi avversi Conclusione: - in base a questi dati iniziali, si può affermare che una parte dei pazienti che seguono una terapia omeopatica sperimentano un evento avverso, di modesta entità - la frequenza di questi eventi avversi non è sostanzialmente diversa da quella che si osserva dopo placebo in trials clinici randomizzati in cui ad un gruppo di pazienti è somministrato un medicinale omeopatico ed ad un gruppo di pazienti il placebo (Thompson E 2004, Op. Cit) - una parte consistente di questi pazienti hanno però sperimentato in modo concomitante un fenomeno con prognosi positiva per il paziente (aggravamento omeopatico). Un numero maggiore di pazienti hanno sperimentato l aggravamento omeopatico (senza eventi avversi) - la vera diversità di azione del medicinale omeopatico rispetto al placebo, sembra quindi essere non tanto la frequenza degli eventi avversi (che è simile), ma il fenomeno dell aggravamento omeopatico (peggioramento iniziale seguito da miglioramento). 19 Evento avverso: ogni effetto medico indesiderato che si può presentare durante il trattamento con un prodotto farmaceutico ma che non ha necessariamente una relazione causale con questo trattamento tradotto da: WHO Adverse Reaction Terminology (WHO-ART) 20 Dantas F. Rampes H. Do homeopathic medicines provoke adverse effects? A systematic review Homeopathy, Volume 89, Supplement 1, July 2000, Pages S35-S38 21 Thompson E, Barron S, Spence D. A preliminary audit investigating remedy reactions including adverse events in routine homeopathic practice. Homeopathy, Volume 93, Issue 4, October 2004, Pages Aggravamento omeopatico: peggioramento dei sintomi che si manifesta vicino a livello temporale all assunzione del rimedio e che è seguito da un ritorno dei sintomi al loro stato originario o da un globale miglioramento della sintomatologia. Questo fenomeno viene visto come segnale che il paziente è sensibile alla medicina omeopatica e non è considerato come un evento avverso (Thompson E 2004, Op. Cit.). 7

8 - E interessante notare che tale fenomeno è comune ad altre terapie che utilizzano prevalentemente sostanze di origine naturale che agiscono sull insieme dell organismo (ad es. le cure termali in cui è ben conosciuto il fenomeno iniziale della crisi termale) Conclusioni: 1- prendendo in considerazione tre affermazioni frequentemente presenti sui media sull omeopatia, si vede che non sono basate su dati di fatto scientifici e che le conclusioni a cui si arriva utilizzando i dati scientifici sono notevolmente diverse 2- anche se non è corretto fare delle generalizzazioni partendo da questi esempi, è pur vero che, in assenza di maggiori dati, l impressione generale è che la INFORMAZIONE NON CORRETTA sulla medicina omeopatica sia nei media molto più diffusa dell INFORMAZIONE AFFIDABILE 3- questa situazione sembra dipendere più da fattori strutturali che da fattori contingenti, cioè dal fatto che non sono chiari i parametri che deve seguire una corretta informazione scientifica sull omeopatia 4- quello che si verifica frequentemente è che le affermazioni sull omeopatia: - sono quasi sempre fatte da esperti n altre discipline convenzionali, ma che non hanno nessuna competenza specifica sulla medicina omeopatica. Spesso queste affermazioni sono pregiudizialmente contrarie alla medicina omeopatica - in altri casi, le affermazioni sono fatte da esperti in medicina omeopatica, ma che utilizzanzo poco sia la letteratura scientifica generale, sia la letteratura scientifica riguardante l omeopatia, Spesso queste affermazioni sono pre-giudizialmente a favore della medicina omeopatica in entrambi i casi, i dati della letteratura scientifica omeopatica sono sistematicamente non utilizzati o poco conosciuti - vi è inoltre il problema del conflitto di interesse in omeopatia, che, al pari del conflitto di interesse in altre branche della medicina, tende a nascondere dati di fatti negativi o percepiti come negativi 5- per cercare di migliorare questa situazione, occorre che l informazione scientifica sull omeopatia utilizzi esperti: a) competenti in medicina omeopatica b) competenti sulla letteratura scientifica generale ed omeopatica c) indipendenti da conflitti di interesse 6- in questo processo di aumento della qualità e dell affidabilità dell informazione sulla medicina omeopatica, le Società Scientifiche indipendenti hanno un ruolo importante, ma un ulteriore salto di di qualità viene fatto quando gruppi di lavoro misti comprendenti esperti della medicina convenzionale e della medicina omeopatica iniziano a confrontarsi sui temi concreti. Questa è la direzione su cui lavorare perche, in omeopatia, si passi da una situazione di informazione poco affidabile ad una informazione affidabile, nell interesse dei pazienti e del sistema sanitario nel suo complesso 8

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