colture erbacee Report dalla ricerca MAIS - PROVE 2006 AGGIORNAMENTO VARIETALE PER IL MIGLIORAMENTO QUANTI-QUALITATIVO E SANITARIO DELLE PRODUZIONI

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1 I.R. colture erbacee MAIS - PROVE 2006 AGGIORNAMENTO VARIETALE PER IL MIGLIORAMENTO QUANTI-QUALITATIVO E SANITARIO DELLE PRODUZIONI Il Veneto, che possiede il primato della superficie investita a mais con circa il 30% a livello nazionale, ha parzialmente recuperato nel 2006 la flessione subita lo scorso anno, attestandosi sui ha coltivabili (ISTAT provvisori riferiti al mese di novembre - grafico 1). Questo aumento di superficie è dovuto in particolar modo alla riforma del settore bieticolo saccarifero, che ha messo e continuerà a mettere a disposizione, per il mais e per le altre colture primaverili, le superfici destinate alla barbabietola da zucchero. In questo scenario in continua evoluzione (allargamento dellʼunione Europea ai nuovi stati membri, assestamento e consolidamento della nuova PAC - premio unico aziendale, fattori economici quali prezzi spesso stagnanti e aumento dei costi di produzione), per il futuro del mais si dovrebbero tuttavia presentare tutte le condizioni affinché rimanga la coltura di riferimento dellʼagricoltura veneta per la sua elevata potenzialità produttiva (granella) e per lʼalto valore nutritivo del foraggio (silomais). In questʼottica riveste un ruolo fondamentale la disponibilità di ibridi sempre più produttivi e rispondenti a garantire prodotti con più alto valore aggiunto per lʼazienda agricola, per lʼagroindustria e per un futuro utilizzo come energia rinnovabile. Lʼopera di miglioramento genetico quale fattore di propulsione e progresso per il raggiungimento di validi standard produttivi, trova completamento nelle prove di confronto varietale allestite annualmente nelle aziende sperimentali di Veneto Agricoltura e della Provincia di Vicenza - Istituto N. Strampelli. Questa sperimentazione rientra in una rete nazionale di riferimento condotta in collaborazione con molte altre regioni sotto il coordinamento del Centro Ricerche Agrarie di Roma. Nel Veneto è promossa e finanziata da uno specifico progetto regionale Piano Sementiero per la qualificazione delle produzioni ai fini di dare indicazioni alle aziende agricole sulla difficile scelta degli ibridi da seminare nella nuova annata agraria Grafico Superfici 1 - Superfici e produzioni e produzioni del mais del mais nel nel Veneto Veneto q/ha

2 LA SPERIMENTAZIONE NEL VENETO La sperimentazione realizzata da Veneto Agricoltura - Azienda Regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare e dalla Provincia di Vicenza - Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria N. Strampelli, quali istituzioni di riferimento per la Regione, ha compreso prove varietali parcellari e prove in azienda a strip-test. PROVE VARIETALI Sono rappresentate da una sperimentazione collegiale che rientra allʼinterno di una rete nazionale di confronto varietale, in collaborazione con altre regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia- Romagna, Marche e Toscana). Nel Veneto le prove sono state eseguite a Lonigo (VI), presso lʼazienda sperimentale dellʼistituto N. Strampelli e a Ceregnano (RO), nellʼazienda pilota e dimostrativa Sasse Rami di Veneto Agricoltura. La sperimentazione ha interessato gli ibridi commerciali iscritti al Registro Nazionale Varietale di classe FAO e gli ibridi più precoci FAO , seminati su parcelle (4 file x 10 m), con due ripetizioni, seguendo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati, dove gli ibridi sono disposti in maniera casuale ai fini di ridurre lʼeffetto di eventuali variabilità allʼinterno del campo. Questa attività permette di definire le performance degli ibridi di più nuova generazione in confronto con quelli già collaudati, ma rappresenta anche lo strumento per studiare la loro risposta a fattori agronomici quali investimento, epoca di semina, fertilizzazione, irrigazione e trattamenti fitosanitari. In tabella 1 sono riportati gli indici di performance e le caratteristiche principali rispettivamente degli ibridi a ciclo medio-precoce (classe FAO 500), a ciclo medio-tardivo (classe FAO 600) e a ciclo tardivo (classe FAO 700). In tabella 2 sono riportati i risultati degli ibridi di classe FAO 300 e 400. Allʼinterno della classe più precoce gli ibridi sono suddivisi in granella vitrea, a prevalente destinazione alimentare, e in granella dentata. 2

3 Tabella 1 - Performance e caratteristiche principali degli ibridi (valori medi di 17 località, 68 repliche) 2006 FAO DITTA IBRIDO Indice performance * Produzione (q/ha 15.5%) Umidità alla raccolta (%) 3 spezzate (%) Piante allettate (%) pianta (cm) Altezza spiga (cm) Peso ettolitrico (kg/hl) 500 NK NK FAMOSO 146,1 148,4 20, PIONEER PR33A46 141,9 148,7 20, DEKALB DKC ,6 140,9 20, PIONEER PR34P88 138,5 141,8 21, DEKALB DKC ,1 140,9 20, RENK VENTUROLI SAMMY 137,2 144,8 20, KWS 136,2 140,2 20, KWS KAREN 135,6 137,4 19, DEKALB DKC ,3 140,4 20, GOLDEN HARVEST GOLDFIRST 135,1 135,3 19, NK NK AGRANO 134,5 138,1 20, LG 133,8 144,4 20, KWS KONSOL 133,1 134,5 19, DEKALB DKC ,4 134,1 19, FITOʼ ITALIA MATAROʼ 131,3 137,2 21, DEKALB TEVERE 131,1 136,4 20, APSOVSEMENTI ES BEGUIN 125,9 130,0 19, SIS ARMONICO 124,7 129,7 20, PIONEER PR32G44 149,8 152,4 22, SIS KUBRICK 141,9 146,4 22, R_600_1 141,4 149,5 22, PIONEER PR32P26 140,8 146,5 23, LG ABGARO 140,7 144,3 22, DEKALB DKC ,6 146,0 23, NK HELEN 140,6 146,9 22, R_600_2 140,2 145,0 22, PIONEER PR31P41 140,2 145,3 23, NK NK TURTOP 139,8 141,8 20, PIONEER COSTANZA 139,2 143,3 22, SIVAM SIV ,9 142,4 23, KWS KERMESS 138,7 143,1 22, GOLDEN HARVEST STRATEGIC 138,6 141,4 22, NK NK HEROIC 138,5 141,2 22, APSOVSEMENTI ES BRONCA 138,0 144,5 21, KWS KUADRO 137,9 142,6 22, PIONEER PR32W86 137,3 141,6 21, LG 136,5 141,0 21, DEKALB DKC ,3 140,3 21, NK NK SMERALDO 135,8 139,3 22, NK MITIC 135,7 141,6 20, DEKALB 135,4 137,9 22, RENK VENTUROLI JEFF 135,4 141,5 20, KWS GRECALE 135,1 137,8 22, PIONEER 133,4 138,2 21, FITOʻ ITALIA SF ,9 136,0 20, GOLDEN HARVEST GOLDASTE 132,3 135,0 21, GOLDEN HARVEST GOLDSIX 126,3 136,9 22, PIONEER PR31D24 147,2 150,8 23, PIONEER PR31D58 144,7 146,3 23, SIVAM TUCSON 142,7 146,0 25, DEKALB DKC ,5 144,7 24, DEKALB DKC ,7 141,6 23, KWS KLAXON 140,4 143,6 23, NK NK ARMA 139,1 142,2 24, PIONEER ELEONORA 139,0 140,7 22, APSOVSEMENTI ES COLOSSE 138,0 142,3 23, Media generale 137,5 141,6 21, Media ,0 139,1 20, Media ,9 142,4 22, Media ,5 144,2 23, d.m.s. 5% 3,2 0, c.v.% 6,8 3,8 3,9 6,3 1,6 * Consente un confronto omogeneo tra gli ibridi delle diverse precocità, penalizzando quelli più tardivi e con scarsa tenuta allo stroncamento.

4 Tabella 2 - Performance e caratteristiche principali degli ibridi (valori medi 12 località) FAO DITTA IBRIDO Indice Produzione performance (q/ha 15.5%) ** Umidità alla raccolta (%) spezzate (%) Piante allettate (%) Altezza 300 NK NK TIMIC DEKALB DKC GOLDEN HARVEST STERN NK CISKO PIONEER PR36K PIONEER PR36B SIVAM SIV PIONEER PR37F KWS KXA KWS KWS DEKALB DKC LG LG MAISADOUR BALTAZAR DEKALB DK MAISADOUR ARZANO* ERSA FRIULI JULIAN* LG BELGRANO* SIS SISRED* NK NK GALACTIC DEKALB DKC PIONEER PR35Y NK NK PAKO DEKALB DKC PIONEER PR35A APSOVSEMENTI PAOLIS RENK VENTUROLI MARVIN GOLDEN HARVEST DYNAMIC MAISADOUR MAS 54.A DEKALB DKC Media generale Media Media d.m.s. 5% pianta (cm) spiga (cm) Peso ettolitrico (kg/hl) c.v.% * Ibridi vitrei ** Consente un confronto omogeneo tra gli ibridi delle diverse precocità, penalizzando quelli più tardivi e con scarsa tenuta allo stroncamento. 4

5 PROVE IN AZIENDA - STRIP TEST La sperimentazione è realizzata su grandi superfici ( mq) direttamente nelle aziende agricole, in collaborazione con gli agricoltori, utilizzando le tecniche colturali ordinarie e le attrezzature di pieno campo. Queste prove completano le informazioni derivanti dalla sperimentazione parcellare della rete nazionale di riferimento e forniscono ulteriori indicazioni sul posizionamento degli ibridi in base ai diversi ambienti di coltivazione (terreni fertili ed irrigui, basso input ecc.). Le principali informazioni riguardanti la natura del terreno, la quantità di fertilizzanti, le date di semina e raccolta relative alle 15 località di prova dislocate nel Veneto, sono riportate in tabella 3. Per ogni singolo campo sperimentale, sono riportate nel grafico 2 la produzione e lʼumidità media, mentre non compaiono le località che, per eventi climatici sfavorevoli e inconvenienti tecnici, non rientrano nella discussione complessiva della rete on farm del Veneto. Per le prove a strip test sono stati scelti 22 ibridi: 8 medio precoci (FAO 500), 10 medio tardivi (FAO 600) e 4 tardivi (FAO 700), sulla base dei risultati ottenuti dalle prove varietali nazionali, della loro diffusione nel territorio e dei caratteri qualitativi, in accordo con le ditte sementiere (tabella 4). I campi sperimentali sono stati allestiti con un numero massimo di 14 ibridi randomizzati, scelti casualmente in maniera diversa per ciascuna località. Tevere (FAO 500) ed Eleonora (FAO 700) sono confermati anche per questʼanno come testimoni in quanto ibridi di riferimento per la sperimentazione on farm. Tali ibridi, presenti in tutti i campi, sono stati utilizzati per confrontare le produzioni nonché le caratteristiche agronomiche e fisiologiche delle varietà in prova, assegnando a Tevere ed Eleonora un valore predefinito per ogni carattere. In ogni località gli ibridi di mais sono stati saggiati con analoga metodologia sperimentale e i testimoni sono stati inseriti e ripetuti più volte, per avere una stima oggettiva della variabilità del terreno e dellʼattendibilità dellʼesperimento. Località Tabella 3 - Caratteristiche degli ambienti di prova e interventi colturali (strip-test) Terreno Data di semina unità fertilizzanti N. irrigazioni Data di raccolta Conc. Org. N P K 2 0 Mogliano V.to (TV) Az. Diana Argilloso limoso 03/04/ /10/06 Lugugnana (VE) Az. Dossetto Medio impasto leggero 19/04/ /10/06 Lugugnana (VE) Az. Vallevecchia Medio impasto 19/04/ /10/06 Ceregnano (Ro) Az. Sasse Medio impasto argilloso 11/04/ /09/06 Ceregnano (Ro) Az. Sasse Medio impasto 10/04/ /09/06 Agugliaro (VI) Medio impasto leggero 04/04/ /09/05 Asigliano V.to (VI) Medio impasto leggero 03/04/06 letame 20t /09/06 Albettone (VI) Medio impasto 27/03/ /09/06 Alonte (VI) Medio impasto 04/04/ /09/06 Meledo (VI) Medio impasto 14/04/ /10/06 Pojana Magg. (VI) Medio impasto 15/04/ /09/06 Povolaro (VI) Medio impasto 18/04/06 liquame 60 mc /10/06 Sossano (VI) Medio impasto 06/04/ /09/06 Sovizzo (VI) Medio impasto 17/04/06 letame 20t /10/06 Bonavigo (VR) Medio impasto 03/04/06 letame 40t /09/06 16,0 Grafico 2 - Località e rese produttive della rete di sperimentazione in Veneto 15,0 Campi in irriguo Campi in asciutta Sovizzo (VI) Pojana M. (VI) Asigliano V.to (VI) 15,5% umidità (t/ha) Produzione media al 14,0 13,0 12,0 11,0 10,0 Povolaro (VI) Bonavigo (VR) Ceregnano (RO) Meledo (VI) Sossano (VI) Albettone (VI) 9,0 Lugugnana (VE) Az. Vallevecchia Lugugnana (VE) Az. Dossetto 8, umidità % 5

6 ANDAMENTO CLIMATICO Il particolare andamento climatico siccitoso nei mesi di giugno e luglio è stato la principale causa della riduzione produttiva del mais nelle diverse zone della Regione Veneto (vedi Grafico 3 e 4). Lʼannata 2006 si era aperta positivamente per la coltura, con temperature miti e assenza di piovosità che hanno permesso le operazioni di affinamento e preparazione del terreno per lʼesecuzione delle semine, iniziate nel mese di marzo. Il persistere delle buone condizioni anche nel mese di aprile ha consentito di ultimare le semine e favorito la germinazione e lʼemergenza delle piante, con buoni investimenti finali. Successivamente, nel mese di maggio si sono verificate temperature minime più basse rispetto alla media del periodo, che hanno indotto una crescita più rallentata delle piante, tanto è vero che le operazioni di sarchiatura sono state completate anche nella prima decade di giugno. Al momento della fioritura, che ha avuto luogo alla fine di giugno per le classi precoci, nella pianta erano già visibili gli effetti dello stress idrico, per la mancanza della piovosità di giugno, continuata poi anche nel mese di luglio. Le colture si sono trovate così nellʼimpossibilità di far fronte alle esigenze idriche durante le fasi di fioritura e di fecondazione, fondamentali per la produzione. In questa situazione la pianta ha manifestato in certi casi aborti apicali della spiga, precoce senescenza e conseguente accorciamento della fase di accumulo. Lʼauspicata piovosità verificatasi nel mese di agosto ha permesso di recuperare situazioni anche drastiche, garantendo il riempimento delle cariossidi presenti nella spiga. Lʼanomalo andamento ha differenziato in maniera significativa il comportamento degli ibridi e i risultati produttivi delle diverse classi di precocità, penalizzando gli ibridi tardivi in condizioni non irrigue. Ciò è confermato dai risultati delle 15 stazioni sperimentali venete, che rispecchiano fedelmente le situazioni che si sono verificate nelle diverse località della regione: le rese sono state soddisfacenti negli ambienti irrigui mentre sono state mediocri dove non si è ricorso allʼirrigazione (vedi Grafico 2). Un autunno mite e soleggiato nel periodo della raccolta, ha evitato ulteriori problematiche al mais quali lʼallettamento e lo stroncamento. Sotto il profilo sanitario, dalle prime indicazioni sulle partite analizzate non vengono segnalate concentrazioni di aflatossine della granella superiori ai limiti europei. Grafico 3 - Precipitazioni medie 2006 nel Veneto Grafico 4 - Temperature massime e minime 2006 nel Veneto 6

7 I RISULTATI PROVE VARIETALI NAZIONALI I risultati degli ibridi inerenti le prove parcellari nazionali (classe FAO ) sono riportati in tabella 1. La media produttiva delle prove 2006 (14,2 t/ha) è stata superiore del 8,6% rispetto a quella dellʼanno precedente (13,0 t/ha). Le produzioni medie degli ibridi medio precoci (FAO 500) sono risultate di poco inferiori rispetto ai medio tardivi (FAO 600) e tardivi (FAO 700). In tabella 2 sono riportate le medie produttive degli ibridi più precoci (classe FAO 300 e 400), che sono risultate superiori rispetto al 2005 di circa una tonnellata. Nellʼambito degli ibridi di classe FAO 300 sono state evidenziate in rosso le varietà a granella vitrea che hanno destinazioni dʼuso specifiche, la cui media produttiva è pari a 9,1 t/ha. Accanto a questi, gli ibridi dentati appartenenti alla stessa classe hanno manifestato produzioni di 12,0 t/ha, mentre quelli di classe 400 hanno avuto una produzione media di 12,6 t/ha. PROVE ON FARM Nelle prove on farm 2006 la media produttiva è stata di 12,7 t/ha, leggermente superiore rispetto a quella dello scorso anno (12,5 t/ha). Nonostante le condizioni sicci- tose dei mesi di giugno e luglio, che hanno penalizzato in particolar modo i campi condotti in asciutto, il ricorso allʼirrigazione e la piovosità di agosto hanno permesso di ottenere risultati soddisfacenti. Va segnalata la differenza tra le produzioni delle stazioni in irriguo (13,8 t/ha) e quelle in asciutta (11,0 t/ha): il guadagno produttivo ottenuto attraverso lʼirrigazione di soccorso è stato mediamente di quasi tre tonnellate/ha. Nella tabella 4 è riportato lʼindice di produzione degli ibridi in prova espresso in termini relativi (%) rispetto alla produzione media delle due varietà testimoni, Tevere (classe 500) ed Eleonora (classe 700). Accanto a questo valore inoltre vengono riportate la produzione degli ibridi e lʼumidità della granella alla raccolta. I risultati del Veneto sono stati integrati con quelli ottenuti dalle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli- Venezia Giulia per fornire indicazioni ancor più accurate e attendibili. Infatti, la valutazione degli ibridi ottenuta con questa sperimentazione è tanto più affidabile quanto maggiore è il numero dei campi sperimentali e dei rilievi effettuati. Si consiglia pertanto di confrontare le indicazioni relative ai risultati del Veneto con le osservazioni della sperimentazione collegiale. Ibrido Ditta Tabella 4 - Ibridi in prova e risultati produttivi Classe FAO N. campi LOMBARDIA+VENETO+PIEMONTE+ FRIULI V.G.+EMILIA ROMAGNA Indice Produttivo Produzione t/ha Umidità Media Indice Produttivo VENETO Produzione t/ha DKC6040 DEKALB GOLDEN HARVEST KWS NK AGRANO NK NK NAKOR NK LIMAGRAIN PR33A46 PIONEER TEVERE DEKALB LIMAGRAIN DEKALB DKC6666 DEKALB ES BRONCA APSOVSEMENTI HELEN NK KERMESS KWS KUBRICK SIS PR32P26 PIONEER PIONEER SIVAM DKC6818 DEKALB DKC6842 DEKALB ELEONORA PIONEER PR31D58 PIONEER Testimoni Località Umidità Media 7

8 PRINCIPALI CARATTERISTICHE AGRONOMICHE I rilievi effettuati nel Veneto sono riportati schematicamente nei grafici seguenti, in cui gli ibridi sono posizionati in base alle diverse caratteristiche agronomiche e alla produzione di granella. Ciascuna caratteristica agronomica è stata espressa in modo sintetico, con un punteggio da 1 a 9, confrontando ogni ibrido con il testimone evidenziato di volta in volta con la linea verticale. Gli ibridi a destra della linea di riferimento hanno un valore superiore al testimone. EARLY VIGOUR - VIGORE PRECOCE Esprime la velocità di crescita e lʼassenza di sintomi di stress (freddo, malattie, ecc.) nel periodo compreso tra la 4 a e la 7 a foglia. Gli ibridi con spiccato early vigour hanno una maggiore tolleranza al freddo e sono indicati per semine precoci in terreni freddi e difficili. Produzione al 15,5% umidità (t/ha) PR33A46 PR31D58 NK NAKOR KUBRICK HELEN DKC6842 DKC6040 PR32P26 DKC6818 ELEONORA ES BRONCA DKC6666 KERMESS TEVERE NK AGRANO Early vigour STANDABILITY - RESISTENZA ALLO STRONCAMENTO Rappresenta la capacità della pianta a rimanere eretta nei confronti dello stroncamento dovuto alla piralide, dei marciumi dello stocco e dellʼallettamento radicale. È uno dei caratteri molto apprezzati dagli agricoltori in quanto gli stroncamenti e gli allettamenti riducono la produzione raccoglibile. Produzione al 15,5% umidità (t/ha) NK NAKOR PR33A46 DKC6842 PR31D58 KUBRICK DKC6040 HELEN DKC6818 PR32P26 ES BRONCA ELEONORA DKC6666 KERMESS TEVERE NK AGRANO Standability STAY GREEN - RESISTENZA ALLA PREMORIENZA Descrive la capacità dellʼibrido a mantenere lʼapparato fogliare vitale (verde) anche dopo la maturazione fisiologica della granella. Questo carattere è correlato con un maggiore riempimento delle cariossidi, un aumento del peso specifico e una maggiore tolleranza della pianta agli effetti di piralide e funghi patogeni. 15,5% umidità (t/ha) Produzione al PR33A46 DKC6040 ES BRONCA DKC6666 KERMESS TEVERE NK NAKOR PR31D58 KUBRICK PR32P26 DKC6818 NK AGRANO DKC6842 HELEN ELEONORA Stay green 8

9 TAGLIA Altezza della pianta misurata dal terreno allʼinserzione dellʼultima foglia. Una maggiore altezza della pianta viene apprezzata nel mais a destinazione foraggiera. 15,5% umidità (t/ha) NK NAKOR DKC6040 PR33A46 PR32P26 PR31D58 DKC6842 DKC6818 KUBRICK HELEN Produzione al ELEONORA ES BRONCA DKC6666 KERMESS TEVERE NK AGRANO Taglia QUALITÀ DELLA GRANELLA Il rilievo viene effettuato direttamente sulla spiga valutando la durezza dellʼendosperma, il grado di riempimento della cariosside, lʼintensità della colorazione, la presenza di rosure da piralide e di contaminazioni fungine. Produzione al 15,5% umidità (t/ha) NK NAKOR PR31D58 KUBRICK PR33A46 DKC6040 DKC6842 HELEN PR32P26 DKC6818 ES BRONCA ELEONORA DKC6666 KERMESS TEVERE NK AGRANO Qualità della granella PESO ETTOLITRICO Espresso in kg/hl, distingue gli ibridi con endosperma più farinoso (da 68 a 72 kg/hl) da quelli più vitrei (da 76 a 78 kg/hl). 15,5% umidità (t/ha) PR31D58 NK NAKOR PR33A46 DKC6040 DKC6842 KUBRICK DKC6818 HELEN PR32P26 Produzione al ES BRONCA DKC6666 ELEONORA KERMESS TEVERE NK AGRANO Peso ettolitrico della granella (kg/hl) 9

10 CONCLUSIONI Nelle tabelle 1 e 2 sono riportati i risultati delle prove nazionali mentre nella tabella 4 quelli delle prove aziendali a strip test. Nel grafico 5 la linea orizzontale rappresenta la media produttiva degli ibridi testimoni ELEONORA (classe FAO 700) e TEVERE (classe FAO 500) pari a 12,1 t/ha. Questi due ibridi, inseriti da più anni nelle prove, sono stati scelti anche questʼanno come materiali di riferimento per la produzione e le caratteristiche agronomiche (umidità della granella, taglia, stabilità della pianta, qualità della granella, ecc.). La continua introduzione di nuovi materiali derivanti dal miglioramento genetico fa sì che ogni anno il numero di ibridi che superano la media dei testimoni ELEONORA e TEVERE sia sempre maggiore. Nellʼambito della classe FAO 500, quasi tutti gli ibridi hanno superato la media dei testimoni, manifestando un buon comportamento anche nelle stazioni non irrigate., e, al primo anno di prova on farm, si sono distinti per la produzione. Questʼultimo tuttavia ha presentato differenze significative tra le località di prova. PR33A46 si conferma per le buone produzioni e per la sua stabilità produttiva, dimostrata anche negli anni precedenti, pur presentando un basso indice per il carattere standability. DKC6040 e NAKOR sono caratterizzati da produzioni simili, al di sopra della media, con umidità alla raccolta più elevate, paragonabili a quelle di ibridi di classe superiore. NAKOR si presenta con taglia ridotta correlata ad una buona tolleranza allʼallettamento. Per la classe FAO 600 si evidenziano, KUBRIK, HELEN, ES BRONCA, e KERMESS per gli indici produttivi sempre superiori alla media dei testimoni nellʼultimo biennio. KUBRIK ed HELEN presentano unʼaltezza elevata della pianta; il primo con un indice mediocre per la resistenza allʼallettamento, HELEN con il più elevato valore di stay green. Tra le novità varietali si segnalano PR32P26,, e DKC6666. presenta il valore più alto per il peso specifico e la qualità della granella. Le altre due novità varietali presentano unʼumidità della granella leggermente superiore. Gli ibridi tardivi hanno dato produzioni soddisfacenti nei campi irrigati, dove si è distinto PR31D58. Va sottolineata lʼadattabilità di DKC6842, che mantiene buone produzioni sia nei campi in irriguo sia in quelli in asciutta. ELEONORA, utilizzato da più di un decennio, è ancora un ibrido di riferimento per la sua stabilità produttiva negli anni nei diversi ambienti del Veneto, presentando buone caratteristiche morfofisiologiche e agronomiche. Grafico 5 - Relazione esistente tra produzione e umidità della granella alla raccolta degli ibridi di mais Produzione di granella al 15,5% umidità (t/ha) TEVERE PR33A46 KUBRICK ES BRONCA KERMESS NK AGRANO MAIS ON FARM VENETO 2006 DKC6040 NK NAKOR PR31D58 DKC6842 HELEN DKC6818 PR32P26 ELEONORA DKC6666 FAO 500 FAO 600 FAO Umidità alla raccolta % 10

11 MONITORAGGIO DIABROTICA VIRGIFERA 2006 Il coleottero Diabrotica virgifera virgifera, il principale parassita del mais negli Stati Uniti, è stato riscontrato per la prima volta in Italia nel Da allora sono state attuate misure di lotta obbligatoria come il divieto di ristoppio del mais o lʼobbligo di trattamenti insetticidi. Una delle caratteristiche di questo insetto è quella di attaccare solamente il mais in monocoltura da più anni. Non esistono inoltre sistemi completamente efficaci per contrastarne la diffusione, oltre lʼinterruzione della monosuccessione, poiché le larve di diabrotica hanno bisogno di nutrirsi delle radici di mais per svilupparsi. La diabrotica emerge dal suolo dallʼinizio di giugno alla fine di ottobre e la deposizione delle uova avviene nel terreno, tra luglio e agosto, dove rimagono per tutto lʼinverno. Con lʼinnalzarsi delle temperature avviene la schiusa tra maggio e giugno delle larve nel terreno dove si muovono nutrendosi delle radici del mais. Se in numero elevato, le larve possono determinare uno scarso sviluppo radicale delle piante, crescita stentata e diffusi allettamenti nelle colture. Inoltre, gli adulti si nutrono delle foglie e della spiga e possono provocare scarsa fecondazione. Il monitoraggio del territorio con apposite trappole a feromoni attuato dallʼunità Periferica per i Servizi Fitosanitari della Regione ha permesso di predisporre le misure necessarie a contenere lʼespansione della diabrotica nel Veneto, infatti, dalle prime catture nel 1998 ad oggi non si sono registrati nella nostra Regione danni economici alle colture di mais. La Regione Veneto, a seguito del capillare monitoraggio svolto nel 2006, con il Decreto n.10 del 24/10/2006 ha stabilito che tutto il suo territorio è area di insediamento, in quanto lʼinsetto è stato riscontrato in forma diffusa e non è più possibile prevederne lʼeradicazione. Le azioni utili al contenimento del danno sono innanzi tutto la rotazione colturale, lʼanticipo dellʼepoca di semina, lʼutilizzo di ibridi a radici vigorose e i monitoraggi aziendali con trappole cromotropiche per valutare la soglia di intervento. Gli eventuali trattamenti devono essere fatti con prodotti registrati efficaci contro gli adulti, a base di piretroidi o a base organofosforica. MONITORAGGIO 2006 DIABROTICA VIRGIFERA Cattura media/giorno minore di 1 Cattura media/giorno tra 1 e 10 Cattura media/giorno superiore a 10 Trappola senza cattura Comuni Lombardia e Friuli V.G. con catture 2005 Dati forniti dallʼunità Periferica per i Servizi Fitosanitari della Regione Veneto. 11

12 Per eventuali approfondimenti contattare *Veneto Agricoltura - Legnaro (Pd) Settore Ricerca e Sperimentazione Agraria ed Ittica Tel Fax ricerca@venetoagricoltura.org ** Istituto N. Strampelli - Lonigo (Vi) Tel Fax igsa@provincia.vicenza.it Si desidera ringraziare per la collaborazione le Regioni Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna; la Sezione di Bergamo del CRA - Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura nelle persone di A. Verderio, G. Mazzinelli e G. Della Porta; il Centro Meteorologico di Teolo (Pd) dellʼarpav per la fornitura dei dati termopluviometrici; lʼunità Periferica per i Servizi Fitosanitari della Regione del Veneto. Autori: **Maurizio Bressan, *Renzo Converso, **Silvano Padovan, **Piergiorgio Dal Grande, **Silvio Pino, **Pier Filippo Sbicego Pubblicazione edita da Veneto Agricoltura Azienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale e Agroalimentare Viale dellʼuniversità, 14 - Agripolis Legnaro (PD) Tel Fax info@venetoagricoltura.org Realizzazione Editoriale Veneto Agricoltura Azienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale e Agroalimentare Coordinamento Editoriale: Isabella Lavezzo, Margherita Monastero Settore Divulgazione Tecnica e Formazione Professionale Via Roma, Legnaro (PD) Tel Fax divulgazione.formazione@venetoagricoltura.org Stampa Finito di stampare nel mese di febbraio 2007 Presso Tipolito Moderna - Due Carrare (Pd) Lavoro finanziato nellʼambito del progetto regionale Piano Sementiero - legge reg.499/99 - Programma Interregionale Sviluppo Rurale - Servizi di Sviluppo Agricolo 12

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