Adolescenti invisibili?

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1 Provincia di Bergamo Adolescenti invisibili? Gli adolescenti che lavorano in provincia di Bergamo

2 Provincia di Bergamo Settore Politiche Sociali GRUPPO TECNICO ADOLESCENZA Gruppo Adolescenti e lavoro ASL Unità Operativa Adolescenza Associazione Formazione Professionale del Patronato S. Vincenzo Bergamo Coop. Soc. Sottosopra di Clusone Coop. Soc. Il Pugno Aperto di Bergamo Coop. Soc. Aeper di Bergamo Coop. Soc. Linus di Almeno San Bartolomeo Coop. Soc. Il Cantiere di Albino Coop Soc. Archè di Grumello del Monte Enaip Lombardia - Bergamo Settore Politiche Sociali della Provincia di Bergamo

3 GRUPPO TECNICO ADOLESCENZA Oggetto di analisi e confronto: LE TRANSIZIONI ambiti privilegiati da presidiare da parte degli adulti e delle comunità locali per sviluppare politiche efficaci, essenziali e sostenibili a supporto dei diversi percorsi evolutivi degli adolescenti in quanto attorno ad esse si gioca giocarsi il senso e la qualità del percorso evolutivo di ogni adolescente

4 GRUPPO ADOLESCENTI E LAVORO Oggetto di analisi e confronto: La transizione dalla scuola al mondo del lavoro importante tappa nella costruzione dell identità personale e nel passaggio alla condizione adulta e, a seconda delle condizioni, dei contesti e delle sensibilità degli adulti che questi ragazzi incontrano, può caratterizzarsi come un importante opportunità di crescita o, al contrario, può essere sperimentato come l esito di un fallimento scolastico e personale e implicare lo strutturarsi di vissuti di svalorizzazione e percorsi di involuzione.

5 LA TRANSIZIONE DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO Tre questioni da approfondire: 1- E vero che l ingresso precoce, nell età della prima adolescenza, nel mondo del lavoro costituisce una componente correlata a fenomeni di rischio sociale o educativo? Oppure l esperienza lavorativa in adolescenza può rappresentare un passaggio evolutivo importante in molte biografie? Quali sono le variabili che possono incidere in un verso o nell altro? 2- Perchè si rileva così poca attenzione da parte delle politiche sociali e dei servizi socio-educativi territoriali nei confronti degli adolescenti che lavorano che restano in tal modo sguarniti di molte delle attenzioni i e delle opportunità socio-educative di cui fruiscono i coetanei che proseguono nel percorso di formazione scolastica? 3- Quando parliamo di adolescenti che lavorano, di quanti ragazzi parliamo? Di quali ragazzi parliamo?

6 Obiettivi: La ricerca: ADOLESCENTI INVISIBILI 1- Dare una dimensione al fenomeno dei ragazzi che in età adolescenziale si confrontano con l esperienza del lavoro in provincia di Bergamo, rilevando anche le differenziazioni territoriali 2- tratteggiare alcune caratterizzazioni attinenti le motivazioni e i percorsi che portano alla scelta di lasciare il mondo della scuola ed accedere precocemente al mondo del lavoro, i vissuti e le rappresentazioni che i ragazzi esprimono nei confronti dell esperienza lavorativa e della condizione di lavoratore. Unità di analisi: Gli adolescenti residenti in provincia di Bergamo di età compresa tra i 15 e i 17 anni (con riferimento al 2006 quando l obbligo scolastico fissava il limite minimo del lavoro a 15 anni, e l obbligo formativo fino ai 18) che in corso d anno hanno avuto uno o più contratti di lavoro regolare (quindi registrati presso i Centri per l Impiego), indipendentemente dalla durata degli stessi

7 La ricerca: ADOLESCENTI INVISIBILI Ricerca quantitativa: 1- Dati relativi alle posizioni lavorative rilevate presso i Centri per l impiego 2- Dati Istat riguardanti i residenti in provincia di Bergamo 3- Dati iscrizione istituti scolastici rilevati presso Ufficio Scolastico Provinciale Ricerca qualitativa: Interviste semistrutturate rivolte ad adolescenti lavoratori così distribuiti: - n. 12 maschi e n. 4 femmine - n. 5 residenti nell Ambito Territoriale di Bergamo - n. 5 a residenti nell Ambito Territoriale Valle Seriana - n. 6 a residenti nell Ambito Territoriale di Grumello - n. 1 a adolescenti provenienti da paesi stranieri

8 La ricerca: ADOLESCENTI INVISIBILI Collaborazioni: - Settore Istruzione Formazione Lavoro e Attività Produttive - Provincia di Bergamo. - Centro per l Impiego di Treviglio - Ufficio Scolastico Provinciale - Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo - Associazione i Proteo ALCUNE ANTICIPAZIONE DEI RISULTATI DELLA RICERCA

9 Dal punto di vista quantitativo 1. La ricerca ha preso in esame il gruppo di età dai15ai17anni, relativamente all anno 2006 e con riferimento ai residenti in Provincia di Bergamo L intento generale è stato quello di dare una dimensione numerica agli adolescenti che nel corso dell anno preso in esame hanno avuto un contratto tt di lavoro, indipendentemente d t dalla durata dello stesso.

10 Dal punto di vista quantitativo 2. La ricerca ha permesso di tratteggiare un quadro esaustivo circa la residenza e la posizione lavorativa e scolastica della popolazione adolescenziale presa in esame. I dati raccolti permettono di restituire informazioni dettagliate per ognuno dei 14 Ambiti Territoriali (così come definiti per la L. 328/00), offrendo così una quadro conoscitivo sia provinciale i sia locale.

11 Dal punto di vista quantitativo 3. Su adolescenti più di sono al lavoro in modo regolare (19,2%), quasi 1 su 5. Dal centro alla periferia aumenta il numero di adolescenti al lavoro (11,8% Ambito di Bergamo-36% Ambito Valle Seriana Sup./Valle di Scalve) I maschi hanno maggiori contatti con il mondo del lavoro rispetto alle femmine (3 vs 1) Per gli adolescenti stranieri la situazione cambia da zona a zona: sovrarappresentati in alcuni casi (Isola Bergamasca, Romano di Lombardia, Treviglio, Bergamo), sottorappresentati in altri (Seriate, Val Cavallina, Alto Sebino).

12 Dal punto di vista quantitativo 4. Un confronto con alcuni dati a livello nazionale può essere fatto utilizzando informazioni tratte dall Istat, con riferimento al 2002: Il numero di adolescenti ( anni) impiegati in attività lavorative o in cerca di occupazione era di ( occupati, in cerca di occupazione) pari al 14% (9% occupati, 5% in cerca di occupazione) della popolazione p di riferimento.

13 Dal punto di vista quantitativo 5. Dei adolescenti lavoratori rilevati in provincia, il 65% è stabile (13% degli adolescenti residenti). ll lavoro stabile è particolarmente diffuso negli Ambiti di Dalmine, Valle Cavallina e Grumello. La stagionalità invece caratterizza l Alta Valle Seriana, l Alto Sebino e la Valle Brembana, territori a forte vocazione turistica. Il raffronto in base al genere mostra come a livello provinciale i maschi hanno esperienze di lavoro più stabili delle femmine.

14 Dal punto di vista quantitativo 6. Una stima dell area di lavoro irregolare (da una ricerca dell Associazione Proteo in 14 Istituti Superiori e CFP della provincia) indica nel 35% la percentuale di adolescenti che hanno lavorato senza contratto regolare. Il 22% dichiara di aver lavorato con un contratto regolare. Il dato relativo alle esperienze lavorative senza contratto solleva una certa preoccupazione per il livello di diffusione del lavoro irregolare fra gli adolescenti della nostra provincia.

15 Dal punto di vista qualitativo Un profilo più articolato t della soggettività ità e dei vissuti, delle motivazioni e dei percorsi, dei significati e delle rappresentazioni dell adolescente che ha scelto di lavorare In particolare: Il vissuto scolastico Ciò che ha spinto al lavoro I vissuti lavorativi (organizzazione, gerarchie, mansioni, sistemi di ricompensa, ecc.) La rappresentazione di sé come lavoratore Le ricadute sul piano delle identità e delle relazioni

16 Dal punto di vista qualitativo Storie di fatica e di non senso A scuola non si faceva niente, e i prof non mi dicevano nulla: stavo fuori delle mezzore dicendo di andare in bagno, e al ritorno neanche una parola. Qualcuno ci provava, ma poi mollava. Al lavoro invece si lavora! E prova a fare cinque minuti di pausa sigaretta Preferisco così però: so quello che devo fare e come farlo, e basta. C è più chiarezza.

17 Dal punto di vista qualitativo Storie di rinascita it a scuola stavo malissimo. Mi alzavo al mattino e stavo male. Andavo a letto la sera e pensavo al fatto che il giorno dopo dovevo andare a scuola. Adesso con il lavoro sto da Dio!.

18 Dal punto di vista qualitativo Storie di non ritorno ho deciso di tornare a studiare. Non so ancora se con un serale, o mollando il lavoro. Sai, ho pensato che fare il cameriere per tutta la vita proprio non mi va, non con questo stipendio. A scuola però spero di fare qualcosa di pratico, che mi serva per un mestiere.

19 Dal punto di vista qualitativo Storie che contengono al lavoro è chiaro cosa devi fare, il tuo compito, e come ti controllano

20 Dal punto di vista qualitativo Storie di riconoscimento i I soldi? Certo che sono importanti. Io però dò tutto in casa. La vera soddisfazione? Quando il capo ti dice che hai lavorato bene, e gli altri te lo riconoscono

21 Dal punto di vista qualitativo Storie di crescita accelerata il lavoro ti fa crescere in modo più veloce, non te ne accorgi neanche ma quando qualcuno ti fa delle domande ti accorgi che sei cambiato crescere mentalmente, come pensi le cose, i pensieri sono più avanti

22 Dal punto di vista qualitativo Storie di precoci adattamenti non sono mai capitate discussioni per il semplice fatto che io non posso dire niente mentre lui deve criticare, se io dico qualcosa lui mi dice di farmi i fatti miei e di stare zitto avendo vissuto il mondo del lavoro ho più esperienza della vita vera, vita dura, perché alla fine la vita vera è il lavoro con il lavoro bisogna fare il proprio p dovere e basta

23 Esiti La ricerca ha permesso di: - dare una dimensione ad alcune forme di lavoro adolescenziale - tratteggiare alcuni elementi che caratterizzano i percorsi e le rappresentazioni degli adolescenti che lavorano - aprire molte nuove domande che interrogano numerosi soggetti istituzionali e sociali, in particolare: + la scuola Secondaria di 1 e 2 grado + il sistema della Formazione Professionale + le imprese e le parti sociali + il sistema educativo non formale

24 Sviluppi Attivare una esplorazione condivisa intorno agli itinerari di transizione al mondo del lavoro, superando la settorialità che da sempre contraddistingue queste aree di intervento, per rendere disponibili attenzioni, risorse e opportunità necessarie per: - consentire ai ragazzi di vivere l esperienza lavorativa, anche precoce ma non solo, come momento di costruzione dell identità personale e sociale, di promozione di una reale autonomia e di formazione della persona e del cittadino - stimolare gli adulti a riscoprire, oltre la retorica, il valore pedagogico del lavoro e i percorsi per concretizzarlo

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