UNA MATEMATICA PER TUTTI Prof. Emil GIRARDI Formatore Canalescuola
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2 UNA MATEMATICA PER TUTTI Prof. Emil GIRARDI Formatore Canalescuola
3 DSA: un bisogno emergente 4/5% della popolazione scolastica
4 TIPOLOGIE DI DSA la dislessia (difficoltà di lettura) la disgrafia (difficoltà nell elaborazione del tratto grafico) la disortografia (ripetizione di errori ortografici, che si associa ai disturbi precedenti) la discalculia (difficoltà a compiere semplici calcoli mentali)
5 LEGGE 170/2010 Area del calcolo Riguardo alle difficoltà di apprendimento del calcolo e al loro superamento, non è raro imbattersi in studenti che sono distanti dal livello di conoscenze atteso e che presentano un impotenza appresa, cioè un vero e proprio blocco ad apprendere sia in senso cognitivo che motivazionale. Sebbene la ricerca non abbia ancora raggiunto risultati consolidati sulle strategie di potenziamento dell abilità di calcolo, si ritengono utili i seguenti principi guida: gestire, anche in contesti collettivi, almeno parte degli interventi in modo individualizzato; aiutare, in fase preliminare, l alunno a superare l impotenza guidandolo verso l esperienza della propria competenza; analizzare gli errori del singolo alunno per comprendere i processi cognitivi che sottendono all errore stesso con intervista del soggetto; pianificare in modo mirato il potenziamento dei processi cognitivi necessari. In particolare, l analisi dell errore favorisce la gestione dell insegnamento. Tuttavia, l unica classificazione degli errori consolidata nella letteratura scientifica al riguardo si riferisce al calcolo algebrico: o errori di recupero di fatti algebrici; o errori di applicazione di formule; o errori di applicazione di procedure; o errori di scelta di strategie; o errori visuospaziali; o errori di comprensione semantica. L analisi dell errore consente infatti di capire quale confusione cognitiva l allievo abbia consolidato in memoria e scegliere, dunque, la strategia didattica più efficace per l eliminazione dell errore e il consolidamento della competenza. Riguardo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative, valgono i principi generali secondo cui la calcolatrice, la tabella pitagorica, il formulario personalizzato ecc. sono di supporto ma non di potenziamento, in quanto riducono il carico ma non aumentano le competenze.
6 LA DISGRAFIA Difficoltà a riprodurre i segni alfabetici e numerici. Riguarda il grafismo e non l ortografia e la sintassi. Influisce anche sulle altre acquisizioni perché generalmente non permette la rilettura e quindi l autocorrezione. Impugnatura scorretta Posizionamento corporeo inadeguato: il gomito non poggia sul tavolo, busto molto piegato Mancato ausilio dell altra mano Ridotta capacità di utilizzo adeguato dello spazio del foglio Direzione del segno inadeguata ed inversione della direzionalità Difficoltà a riprodurre figure geometriche Alternanza di micro e macrografia Mancanza di scorrevolezza della mano che influisce sul tratto e sulla legatura delle lettere Alternato ritmo di scrittura Pressione della mano troppo debole o troppo forte
7 LA DISGRAFIA
8 LA DISGRAFIA
9 LA DISGRAFIA
10 LA DISGRAFIA
11 LA DISGRAFIA
12 LA DISLESSIA L alunno dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità ed energie, poiché non può farlo in maniera automatica. Perciò si stanca rapidamente, commette errori e rimane indietro rispetto ai suoi compagni. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura, nel calcolo e, talvolta, anche in altre attività mentali. I disturbi specifici di apprendimento, oltre a presentare nei ragazzi difficoltà nella lettura, nella scrittura, nel calcolo e nel linguaggio, causano ulteriori difficoltà quali la gestione della memoria soprattutto a breve termine, la consapevolezza del tempo e l insorgere di comportamenti sociali a rischio.
13 IL PROCESSO DI TRANSCODIFICA È la capacità di trasformare suoni in lettere e viceversa I problemi maggiori si hanno quando fonemi e lettere non hanno la stessa unità costitutiva; le lingue trasparenti producono quindi meno difficoltà Teoria della granualità, ossia del rapporto parlato scritto In ITA= 26 fonemi e 21 lettere In ENG= 44 fonemi e 26 lettere IMPORTANTE: lavorare sulle sillabe. GIACCA in ITA= 2720 sillabe, solo 1 si può leggere in 2 modi
14 LA DISLESSIA La transcodifica è un processo universale valido per tutte le lingue; non tutte le lingue sviluppano gli stessi metodi di transcodifica (vedi metodo globale) In seconda primaria i bambini acquisiscono il processo di transcodifica che rimane stabile anche senza esercizio. I processi bassi (lettura) acquisiscono più automatismo e i bambini si concentrano quindi sempre di più sui processi alti (comprensione di ciò che si legge) I bambini con disturbo non apprendono comunque ma solo in particolari contesti Lo stigma della dislessia è il mancato sviluppo della competenza di transcodifica
15 LA DISCALCULIA La discalculia è un disturbo che si manifesta sulla base di una disfunzione cerebrale. Secondo l ICD-10 (International Classification of Deseases) essa riguarda: l incapacità di comprendere i concetti alla base di particolari operazioni aritmetiche; la mancanza di comprensione di termini o dei segni matematici; il mancato riconoscimento dei simboli numerici; la difficoltà di adattare le manipolazioni aritmetiche standard; la difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al problema aritmetico che si sta considerando; la difficoltà nell allineare correttamente i numeri o nell inserire decimali o simboli durante i calcoli; la difettosa organizzazione spaziale dei calcoli aritmetici; l incapacità di apprendere in modo soddisfacente le tabelle della moltiplicazione.
16 LA DISCALCULIA Il DSM-IV, ovvero il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, parlando di discalculia, la definisce così: la caratteristica principale del disturbo di calcolo è una capacità di calcolo [ ] che si situa sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base all età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell intelligenza e a un istruzione adeguata all età. Il disturbo del calcolo interferisce in modo significativo con l apprendimento scolastico o con delle attività della vita quotidiana che richiedono capacità di calcolo. [ ] Nel disturbo del calcolo possono essere compromesse diverse capacità incluse: le capacità linguistiche (comprendere o nominare i termini, le operazioni e i concetti matematici e decodificare problemi scritti in simboli matematici); capacità percettive (riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti); capacità attentive (copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali); capacità matematiche (seguire sequenze di passaggi matematici, contare oggetti e imparare le tabelline.
17 MATEMATICA: BES e DSA
18 MATEMATICA
19 SAPER CONTARE (5 PRINCIPI) a. Principio uno-uno: ogni oggetto di una serie deve essere segnato con etichette distinte in modo tale che ogni segno sia usato per un solo oggetto dello schieramento. Per poter compiere questa operazione la persona deve possedere la capacità di ripartizione (distinzione degli elementi della serie) e di etichettamento. b. Principio dell ordine stabile: le etichette devono essere scelte o sistemate in un ordine ripetibile. Per poter compiere questo principio la persona deve possedere una lista stabile di etichette lunga quanto lo schieramento. c. Principio della cardinalità: l etichetta finale di una serie ha un significato speciale e cioè rappresenta la proprietà numerica dell insieme; il nome ufficiale di questa proprietà è il numero cardinale dell insieme. Per applicare questo principio alla fine della conta la persona deve essere in grado di assegnare la giusta etichetta al numero. 1, 2, 3, 4, 5, 6 9, 1 0, 1 0 0,
20 SAPER CONTARE (5 PRINCIPI) d. Principio di astrazione: tutti i principi di cui sopra possono essere applicati a tutti gli schieramenti o insiemi indipendentemente dalle caratteristiche degli elementi. Per applicare questo principio la persona deve sapere che qualsiasi cosa che si può separare in elementi distinti può essere contata. e. Principio di irrilevanza dell ordine: l ordine di conteggio è irrilevante, il risultato non cambia. 1, 2, 3, 4, 5, 6 9, 1 0, 1 0 0,
21 RISOLVERE L OPERAZIONE (3 PRINCIPI) a. I segni dell operazione: dobbiamo essere in grado di leggere, interpretare, applicare e gestire i segni delle operazioni che stiamo affrontando; b. Le procedure: dobbiamo essere in grado di individuare e applicare la corretta procedura per risolvere l operazione; c. I fatti numerici (operazioni di base): sono operazioni di cui conosciamo il risultato senza dover eseguire il calcolo. I fatti numerici ci permettono di eseguire più facilmente calcoli a mente o per iscritto poiché, essendo informazioni che recuperiamo in modo automatico, siamo in grado di utilizzare più risorse intellettive per gestire le procedure di calcolo.
22 4 ASPETTI DELLE DIFFICOLTÀ Punto 1: la difficoltà specifica di lettura Punto 2: la difficoltà specifica di scrittura Punto 3: la memoria Punto 4: l organizzazione temporale delle sequenze
23 1. DIFFICOLTA SPECIFICA DI LETTURA 1. Strumento compensativo Landerl et al. (2004) hanno infatti dimostrato che gli alunni con dislessia nominano correttamente i numeri ma la loro velocità di transcodifica (da codice scritto a codice verbale) rimane più lenta rispetto a quella degli alunni normodotati. 2. Metodo di studio funzionale Partire dalle abilità
24 LA TECNOLOGIA A SOSTEGNO DELL ALUNNO CON DSA
25 SINTESI VOCALE La sintesi vocale è l'applicativo che trasforma il testo digitale in audio una buona sintesi vocale riesce a simulare adeguatamente la lettura umana. INTELLEGIBILITÀ E NATURALEZZA Sentiamo le diverse sintesi vocali
26 SOFTWARE CON SINTESI VOCALE Anastasis (Loquendo): Carlo II SuperQuaderno epico! Carlo Mobile PRO Personal Reader Erickson (Nuance): Alfa Reader Si utilizza per leggere un testo con le orecchie, evidenziare sullo schermo il testo letto, regolare la velocità di lettura, Al fine di sfruttare il canale uditivo e visivo contemporaneamente caratteristiche personali età
27 MATEMATICA SOFTWARE PER LO STUDIO A PAGAMENTO SUPERQUADERNO CARLO MOBILE PRO, epico! PERSONAL READER ALFA READER SUPERMAPPE - IperMappe APLUSIX II WRITER SOFTWARE PER LO STUDIO GRATUITI BALABOLKA, LeggiXme VIVO 4 CMAP, VUE, XMIND MATHEMATICS di Word
28 2. DIFFICOLTA SPECIFICA DI SCRITTURA 1. Strumento compensativo Sintesi vocale e correttore ortografico Aplusix GeoGebra e Cabrì zonamatematica
29 APLUSIX
30 GEOGEBRA e CABRÌ
31 3. LA MEMORIA 1. Strumento compensativo 2. Differenti tipi di intelligenza 3. Setting formativo funzionale
32 MATH GENIUS MATEMATICA FACILE
33 Matematica Facile
34 Matematica Facile
35 Matematica Facile
36 Matematica Facile
37 INTELLIGENZA NUMERICA Processi lessicali; Processi semantici; Processi sintattici Abilità cognitive e metacognitive nella costruzione della conoscenza numerica dai 6 agli 8 anni - Counting; - Processi lessicali; - Processi semantici; - Processi sintattici; - Calcolo a mente; - Calcolo scritto Lo sviluppo delle abilità di calcolo Il programma Schede operative: Numeri naturali; Numeri razionali; Rapporti e proporzioni; Numeri relativi; Calcolo letterale; Esercizi di consolidamento
38 MAPPE CONCETTUALI COMPENSATIVE
39 MAPPE CONCETTUALI COMPENSATIVE
40 MAPPE CONCETTUALI COMPENSATIVE
41 MAPPE CONCETTUALI COMPENSATIVE
42 MAPPE CONCETTUALI COMPENSATIVE
43 MAPPE CONCETTUALI COMPENSATIVE
44 MAPPE CONCETTUALI COMPENSATIVE
45 4. L ORGANIZZAZIONE TEMPORALE DELLE SEQUENZE 1. Procedure matematiche 2. Organizzazione degli esercizi 3. Gestione del tempo 4. Setting formativo funzionale
46 MAPPE CONCETTUALI PROCEDURALI
47 MAPPE CONCETTUALI PROCEDURALI
48 MAPPE CONCETTUALI PROCEDURALI
49 MAPPE CONCETTUALI PROCEDURALI
50 MAPPE CONCETTUALI PROCEDURALI
51 MAPPE CONCETTUALI PROCEDURALI
52 MAPPE CONCETTUALI PROCEDURALI
53 RIFERIMENTI Sito web Contatti Canalescuola Coop. Soc. onlus Emil Girardi
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