Protocollo percorso adozione

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1 Protocollo percorso adozione Il presente documento è stato redatto a cura dei seguenti Responsabili: UF Assistenza Sociale Territoriale, dott.ssa Antonia Bartoli UF nsultoriale, dott.ssa Giuseppina Trimarchi UF SIA, dott.ssa Grazia enchetti UO Psicologia, dott.ssa Gabriella Smorto UO Assistenza Sociale, dott.ssa aria Atzeni, Responsabile Organizzativo Adozione (), dott.ssa aria Letizia Ciompi condividendo e garantendo l integrazione sociale e psicologica, al fine di fornire un servizio di qualità al cittadino che intraprende il percorso adozione, in ottemperanza della vigente normativa. L elaborazione del protocollo è iniziata nel Luglio 2011 e da tale data per la parte innovativa attinente all intervento psicologico dell affidamento pre adottivo e del post adozione è già stato utilizzato in via sperimentale nella Zona Pisana, con buoni risultati. Una volta approvato dall Organo competente della Società della Salute, il presente documento sarà messo pienamente in uso dalle strutture coinvolte, per quanto di competenza. 1. Premessa La Regione Toscana ha recentemente emanato il nuovo Studio di coppia, a cui farà seguito la parte relativa all affidamento pre adottivo e al post adozioni. Il nuovo studio di coppia ha modificato in alcune parti il percorso di valutazione, implementando ancora di più il lavoro integrato tra Assistente Sociale e Psicologo, afferenti ai servizi territoriali. Rimane come fase preliminare del percorso adozioni la fase di Informazione e Preparazione/formazione per le coppie aspiranti all'adozione, svolta dal Centro Adozione di Area Vasta di Pisa, prima che la coppia presenti domanda al Tribunale per i inorenni competente. 2. Scopo Scopo della presente PROTOCOLLO è di descrivere il percorso adozione attraverso le varie fasi che lo caratterizzano, specificando le singole azioni e relative responsabilità. 3. Applicabilità Il presente protocollo si applica, per quanto di competenza, alle Seguenti strutture: UF Assistenza Sociale Territoriale UF nsultoriale UF SIA UO Psicologia UO Assistenza Sociale Responsabile Organizzativo Adozione (). Pagina 1 di 9

2 4. Riferimenti 4.1 Definizioni: Percorso adozione: è un percorso di informazione, di formazione, di studio e di accompagnamento della coppia aspirante all adozione di un bambino e di sostegno alla coppia ed al bambino adottato. Si articola nelle seguenti fasi. FE PRELIINARE: La preparazione della coppia aspirante all'adozione La Regione Toscana con Accordo di programma ha riorganizzato il percorso adozioni, istituendo quattro Centri Adozione di Area Vasta, Pisa, Firenze, Prato e Siena, con sede nei rispettivi comuni capofila. L organizzazione del Centro Adozione è curata dal Responsabile Organizzativo Adozione (), che ha funzioni a livello di area vasta e a livello di zona. Il Centro Adozione cura l informazione e la preparazione delle coppie aspiranti all adozione. L informazione avviene a cura dell assistente sociale/responsabile organizzativo adozioni, tramite consulenze telefoniche e colloqui, mentre la preparazione delle coppie aspiranti all adozione avviene con il rso Adozione. I rsi Adozione sono costituiti da 7/10 coppie. Sono articolati in quattro incontri a cadenza settimanale, che sono co-condotti da una Assistente Sociale e da uno Psicologo Formatori Adozione di Area Vasta, provenienti dalle zone afferenti. Alla fine del rso Adozioni viene rilasciato alla coppia un Attestato di Partecipazione. Le coppie dopo il rso Adozione usufruiscono anche di un incontro informativo con gli Enti Autorizzarti firmatari di un Accordo con la Regione Toscana. Le zone socio sanitarie afferenti al Centro Adozioni Area Vasta Pisa sono: -Zona Pisana -Zona Valdera -Zona Alta Val di Cecina -Zona Livornese -Zona Bassa Val di Cecina -Zona Val di rnia -Zona Elbana -Zona Piana di Lucca -Zona Valle del Serchio -Zona Versilia -Zona Apuane -Zona Lunigiana L informazione e la Preparazione delle coppie aspiranti all adozione sono realizzati in base a specifici odelli di riferimento della Regione Toscana. La collaborazione con gli Enti Autorizzati e il Centro Adozione è realizzata in base ad un Accordo della Regione Toscana, sia a livello di Area Vasta che di zona. Le coppie aspiranti all'adozione effettuano il percorso informativo e formativo prima di presentare la domande di Adozione Nazionale e/o Internazionale al Tribunale per i inorenni di riferimento, Firenze e, Genova per la zone Apuane e Lunigiana, alla quale allegheranno l Attestato di Partecipazione al rso Adozione. Le coppie aspiranti all'adozione Nazionale ed Internazionale della zona Pisana partecipano tutte al percorso Informativo e di Preparazione / Formazione. PRIA FE: la valutazione della coppia, adesso denominata lo studio di coppia da parte dell assistente sociale e dello psicologo, afferenti alle rispettive UUFF della Zona. L'adozione dei casi particolari Pagina 2 di 9

3 4. Riferimenti (segue) 4.1 Definizioni (segue): Titolo IV, Capo I e Capo II della L184/83 e successive modifiche, L.476/98 e L. 149/01. FE INTEREDIA: il tempo dell attesa. Il periodo dell attesa intercorre dal momento dell esito positivo della valutazione della coppia alla realizzazione del progetto adottivo. Nell adozione nazionale, la coppia aspetta nei due anni successivi alla domanda, la proposta di abbinamento con un minore da parte del Tribunale dei minorenni. Nell adozione internazionale, la coppia dopo la notifica del decreto di idoneità da parte del Tribunale dei minorenni, deve conferire incarico ad un Ente Autorizzato, che lavori nell ambito della macro area C (dove è ricompressa la Regione Toscana), Albo degli Enti Autorizzati, pubblicato dalla mmissione adozioni internazionali. Nel periodo dell attesa, la coppia rimane in carico all assistente sociale e allo psicologo che ne hanno effettuato la valutazione per le azioni di competenza, di consulenza e di sostegno ed eventuali relazioni di aggiornamento. Il tempo di attesa nell adozione internazionale va dai due ai quattro anni. SECONDA E TERZA FE: dall'affidamento Preadottivo al Post adozione. L'intervento dell'assistente Sociale e Psicologo delle unità funzionali coinvolte, durante la fase dell'affidamento Provvisorio e dell'affidamento pre adottivo e del post adozione del minore alla ppia. GRUPPI DI SOSTEGNO ALL ADOZIONE: Sono rivolti alle coppie che hanno concluso l Adozione sia Nazionale che Internazionale con l arrivo del bambino. Si svolgono in gruppo composto da un massimo di 10 coppie, con invito alla partecipazione da parte del, attraverso un colloquio preliminare. Il gruppo si articola in incontri mensili della durata di sei mesi, dove vengono trattati argomenti specifici legati all evento adottivo: inserimento nella famiglia, la scuola, la storia e le origini del bambino adottato fino al periodo dell adolescenza. Questi corsi mensili sono stati attivi dal 2008 e condotti inizialmente dall Formatore Adozione e a partire dal 2012 anche dallo Psicologo Formatore Adozione. Entrambi gli operatori hanno usufruito di una comune formazione sul post adozione a livello regionale. Il Gruppo svolge un ruolo di sostegno alla genitorialità adottiva e favorisce lo scambio di esperienze con le altre coppie adottive. QUARTA FE: percorso di accesso alle origini. L adottato dall età di 25 anni, può rivolgere istanza al Tribunale per i inorenni competente per territorio, per poter accedere alle origini in base alla normativa vigente. 4. Riferimenti (segue) 4.2 Documenti richiamati: leggi e riferimenti normativi regionali - L. n. 328/ L. 184/83 integrata con le modifiche della L. 476/1998 e L. 149/ DGRT 25 Luglio 2000 n 795 Protocollo operativo e protocollo metodologico in materia di adozione e adozione internazionale - D.G.R.T del Protocollo operativo e metodologico in materia d adozione e adozione internazionale:modifica alla DGR 795/2000 per integrazione allegato -L.R.T. 24 Febbraio 2005 n 41 Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale - DGRT 313/ DCRT 238/ Piano Integrato Sociale Regionale n 113/2007 Pagina 3 di 9

4 4. Riferimenti (segue) 4.2 Documenti richiamati: leggi e riferimenti normativi regionali (segue) - D.G. R. T. n. 128 del Approvazione accordo di programma per l applicazione delle leggi in materia di adozione -Proposta di deliberazione del nsiglio regionale 19 Dicembre 2011 n 38 Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale Decreto dirigenziale 26 marzo 2012 n 1165 Prima attuazione dell'accordo di collaborazione approvazione, documento Attività per la preparazione delle coppie aspiranti all'adozione e collaborazione tra Centri Adozione ed Enti Autorizzati all'adozione internazionale. -DGRT n 702 del Indicazioni metodologiche per lo studio di coppia finalizzato alla valutazione ed all'accompagnamento per l'idoneità nell'ambito del procedimento di adozione nazionale ed internazionali. 4. Riferimenti (segue) 4.3 Abbreviazioni utilizzate = ppia Aspirante Adozione = Tribunale per i inorenni = Responsabile Organizzativo Adozione RUF/RUO = Responsabile Unità Funzionale/UO Professionale Assistenza Sociale = Assistente Sociale responsabile della presa in carico = Psicologo GT = Giudice Tutelare,Tribunale Ordinario DGRT = Deliberazione Giunta Regione Toscana DCRT = Deliberazione nsiglio Regione Toscana L. = Legge (Nazionale) LRT = Legge Regione Toscana ADN = Adozione Nazionale AI = Adozione Internazionale DI = Decreto di Idoneità all'adozione Internazionale CAI =mmissione Adozioni Internazionali,Autorità Centrale Italiana EA =Ente Autorizzato per il percorso di Adozione Internazionale = onitoraggio Pagina 4 di 9

5 5. Oggetto: atrice delle responsabilità e guida alle fasi 5.1 Studio di coppia Nr. Fasi Funzione Funzione Resp.le involta 1 Invio da parte del della richiesta di indagine socio-familiare e psicologica per la valutazione dell idoneità della 2 Invio da parte del della richiesta di indagine socio-familiare e psicologica, al fine della valutazione dell idoneità della 3 Presa in carico con apertura della Cartella RUF Il in seguito alla Domanda di Adozione Nazionale e/o alla Dichiarazione di disponibilità all adozione Internazionale, invia al la richiesta di indagine sociofamiliare e psicologica, per la valutazione dell idoneità della. Il invia all e, allo tramite il RUF competente, le richieste pervenute dal, di indagine socio-familiare e psicologica, per la valutazione dell idoneità. L e la aprono la rispettiva cartella di presa in carico della. Pagina 5 di 9

6 5 Oggetto: atrice delle responsabilità e guida alle fasi (segue) 5.1 Studio di coppia (segue) Nr. Fasi Funzione Funzione Resp.le involta 4 Valutazione In base alla D.G.R.T. 795/2000 e alla D.G.R.T. 1288/2000, sostituite da DGRT professionale n. 702 del , l e lo effettuano quanto descritto nel nuovo studio della con di coppia, comprese le attività altamente integrate quali il primo colloquio con la redazione, la visita domiciliare e la restituzione del percorso adozione. delle relazioni La valutazione della terminerà con la redazione di una propria relazione e loro invio al professionale da parte dell' e dello e una relazione congiunta di sintesi, che sarà inviata al, entro 4 mesi dalla data di ricezione della richiesta da parte del stesso. In casi particolari concordati con il, il termine previsto per l invio delle relazioni può essere prolungato di ulteriori 2 mesi, con il consenso del. Nel processo di valutazione è coinvolta la ed eventualmente altri familiari. La stessa procedura di valutazione studio della coppia si attua anche per le Adozioni dei casi particolari, dove lo studio si allarga anche al bambino già presente nella famiglia (L184/83 con le successive modifiche n 476/98 e n149/2000,titolo IV Dell'Adozione in casi particolari ). X 5 Invio delle relazioni al RUF/RUO Il dopo aver valutato la conformità formale e sostanziale delle relazioni alla D.G.R.T. 795/2000 e alla D.G.R.T. 1288/2000,come sostituite dal DGRT n 702 del , le trasmette al a firma congiunta con il RUF/RUO. Pagina 6 di 9

7 5. Oggetto: atrice delle responsabilità e guida alle fasi (segue) 5.2 L affidamento pre adottivo nazionale ed internazionale Nr. Fasi Funzione Resp.le Funzione involta 1 Invio da parte del Il invia al il Provvedimento di affidamento Provvisorio ADN e il al del Decreto di affidamento pre-adottivo ADN e AI. Provvedimento di Affidamento Provvisorio ADN e del Decreto di affidamento pre adottivo ADN e AI 2 Invio da parte del del Provvedimento di Affidamento Provvisorio ADN e del Decreto di affidamento pre adottivo ADN,AI agli Operatori che hanno eseguito la valutazione della Il invia il Provvedimento di Affidamento Provvisorio ADN e il Decreto di affidamento pre adottivo ADN e AI ricevuto dal, per le azioni di competenza alla e allo. 3 Attivazione del percorso di sostegno 4 Redazione ed invio relazioni da parte della e dello Bambino LA e lo attivano il percorso di sostegno alla e al bambino. La redige e tramette al la relazione esito affidamento provvisorio. La redige le relazioni di competenza sull andamento dell affidamento preadottivo, inclusa quella conclusiva e le invia al. Lo redige solo la relazione conclusiva sull affidamento pre-adottivo e la invia al. 5 Invio relazioni da parte del GT Il ricevute le relazioni dalla le invia al. Il invia al e al GT la relazione conclusiva redatta sia dalla che dallo. Pagina 7 di 9

8 5. Oggetto: atrice delle responsabilità e guida alle fasi (segue) 5.3 Il Post adozione di minori stranieri Nr. Fasi Funzione Resp.le Funzione involta 1 Adozione di minori Il invia al il decreto di adozione di minore straniero. stranieri 2 Invio decreto di adozione 3 Proposta alla di un percorso di sostegno 4 Attivazione del sostegno 5 Attività di vigilanza Bambino 6 Invio della relazione al RUF/RUO Il trasmette all' e il Decreto di adozione per le azioni di competenza, in base alla normativa vigente. Il propone alla un percorso da effettuare con l e lo, che hanno effettuato la valutazione. L' e attivano il sostegno per un anno dall'adozione, secondo un calendario di incontri, concordato con la. L' deve svolgere anche una attività di vigilanza sulla e bambino, e redigere una relazione finale che deve inviare al. Il dopo aver valutato le relative conformità, la trasmette al a firma congiunta con il RUF/RUO. 7 Invio delle comunicazioni da parte dell'ente Autorizzato al 8 Relazione post adozione per i paesi d origine 9 Invio relazioni post adozione per i paesi d origine EA Il riceve dall'ea tutte le comunicazioni che riguardano la coppia: conferimento dell incarico all'ente, abbinamento con il bambino, ingresso in Italia delle coppia con il bambino, richieste di Relazioni Post adozione per il paese di origine DGRT n 1165 del Il trasmette le comunicazioni ricevute dall'ea all' e competenti che provvederanno dopo l'arrivo del bambino a mettere in atto quanto di competenza. Per le relazioni Post Adozioni per il paese straniero, il trasmette l'incarico all' di riferimento,che provvederà a redigerle secondo le modalità e le scadenze richieste. La redige ed invia al le relazioni post adozioni per i paesi d origine. Direttore Zona Pisana CAI EA Il a firma congiunta con il Direttore della Zona Pisana, invia le relazioni post adozione, alla CAI e all'ea e ne consegna copia anche alla. Pagina 8 di 9

9 5. Oggetto: atrice delle responsabilità e guida alle fasi (segue) 5.4 L accesso alle origini Nr. Fasi Funzione Resp.le Funzione involta 1 Richiesta di valutazione sociale e psicologica per l'accesso alle origini 2 Invio della richiesta del per l accesso alle origine 3 Redazione ed invio delle relazioni al 4 Invio al delle relazioni Il invia la richiesta di valutazione sociale e psicologica per l'accesso alle origini al. RUF Il invia la richiesta all' e, allo tramite il RUF per una valutazione Socio familiare e Psicologica del richiedente. La e lo redigono la propria relazione e la inviano al. IL ricevute le relazioni della e dello, le invia al, dopo averne verificati gli adempimenti professionali. 6. Scheda monitoraggio Indicatori Caratteristica monitorata Valutazione professionale con redazione delle relazioni (Fase 4 del punto 5.1 studio di coppia ) Indicatori di Esito-Risultato Indicatore Stand. Responsabile Strumenti Rilevazione Rilevazione N. relazioni inviate al dall e P entro 4 mesi / N. relazioni inviate al dall e P >= 95% Report onitoraggio Procedura Responsabile Elaborazione e criteri RAQ Dipartimento Sociale Zona Pisana Frequenza Elaborazione A luglio e gennaio di ogni anno (con riferimento ai dati trimestrali) Responsabile Analisi Dati Pagina 9 di 9

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