I Giullari (M.Sfriso)

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1 I Giullari (M.Sfriso) IL TERMINE: Dal latino: Joculator ( Jocus= scherzo o gioco); Dall'XI sec.: - Jougleur (francese) - Juglar (spagnolo) - Gengler (tedesco) - Jogler (inglese)

2 Chi è il Giullare? Un giullare è un essere multiplo; è un musico, un poeta, un attore, un saltimbanco; è una sorta di addetto ai piaceri alla corte del re e principi; è un vagabondo che vaga per le strade e dà spettacolo nei villaggi; è il suonatore di ghironda che, a ogni tappa, canta le canzoni di gesta alle persone; è il ciarlatano che diverte la folla agli incroci delle strade; è l'autore e l'attore degli spettacoli che si danno i giorni di festa all'uscita dalla chiesa; è il conduttore delle danze che fa ballare la gioventù; è il cantimpanca [cantastorie]; è il suonatore di tromba che scandisce la marcia delle processioni; è l'affabulatore, il cantore che rallegra festini, nozze, veglie; è il cavallerizzo che volteggia sui cavalli; l'acrobata che danza sulle mani, che fa giochi coi coltelli, che attraversa i cerchi di corsa, che mangia il fuoco, che fa il contorsionista; il saltimbanco sbruffone e imitatore; il buffone che fa lo scemo e che dice scempiaggini; il giullare è tutto ciò e altro ancora. (E.Faral, Les jongleurs en France au Moyen age [I giullari in Francia nel Medio Evo], 1990)

3 Poeta-musicista di Corte Elemento di unione tra la letteratura colta dei Trovatori e quella popolare; Abili poeti, utilizzavano le tecniche più disparate: dalla parola alla musica e alla mimica; Diverse forme metriche: l'ottava, lo strambotto e le ballate; Diversi generi letterari: il contrasto, l'alba, la serenata, il lamento

4 Rosa fresca aulentissima «Rosa fresca aulentis[s]ima ch apari inver la state, le donne ti disiano, pulzell e maritate: tràgemi d este focora, se t este a bolontate; per te non ajo abento notte e dia, penzando pur di voi, madonna mia». «Se di meve trabàgliti, follia lo ti fa fare. Lo mar potresti arompere, a venti asemenare, l abere d esto secolo tut[t]o quanto asembrare: avere me non pòteri a esto monno; avanti li cavelli m aritonno». «Se li cavelli artón[n]iti, avanti foss io morto, ca n is[s]i [sí] mi pèrdera lo solacc[i]o e l diporto. Quando ci passo e véjoti, rosa fresca de l orto, bono conforto dónimi tut[t]ore: poniamo che s ajúnga il nostro amore». «Che l nostro amore ajúngasi, non boglio m atalenti: se ci ti trova pàremo cogli altri miei parenti, guarda non t ar[i]golgano questi forti cor[r]enti. Como ti seppe bona la venuta, consiglio che ti guardi a la partuta»... (Cielo d'alcamo)

5 S'i' fosse foco S'i' fosse foco, ardere' il mondo; s'i' fosse vento, lo tempestarei; s'i' fosse acqua, i' l'annegherei; s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo; s'i' fosse papa, serei allor giocondo, ché tutti cristïani embrigarei; s'i' fosse 'mperator, sa' che farei? a tutti mozzarei lo capo a tondo. S'i' fosse morte, andarei da mio padre; s'i' fosse vita, fuggirei da lui: similemente faria da mi' madre, S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre: le vecchie e laide lasserei altrui.

6 Buffoni di corte Nel giullare è labile la differenza tra poeta, musicista e buffone. Ad un buffone di corte è dedicata una delle opere liriche più famose di Giuseppe Verdi: Il Rigoletto

7 Giullari di piazza (1) Funzione molto importante nella diffusione di notizie, idee, forme di spettacolo Assieme ai chierici (Università), ai pellegrini (Roma, Santiago e Gerusalemme), sono loro che si muovono nel Medioevo.

8 Giullari di piazza (2) La stabilitas è l'obiettivo del potere politico (Impero) e di quello religioso (Chiesa); In quanto girovagi, asociali e non stabilizzati, erano accusati di sovvertire lo stato delle cose e di corrompere i costumi, di diffondere l'allegria profana e di ridicolizzare l'ordine pubblico; Erano paragonati alle categorie più infime della società: mendicanti, vagabondi, storpi, lebbrosi e prostitute.

9 L'abito (1) È aspetto di distinzione, di emarginazione, di condanna ma anche di contrarietà al potere; I vagabondi si distinguevano per gli stracci e bastone; il ladro per l'orecchio mozzato; gli ebrei tedeschi per il berretto a punta; le prostitue per i vestiti di colore giallo E per il giullare?

10 L'abito (2) Indossava un vestito multiforme e colorato per andare provocatoriamente contro corrente e l'ordine stabilito; Doveva essere colorato per essere riconosciuto come i lebbrosi e le prostitute; Doveva essere preannunciato acusticamente con i campanacci per attirare il pubblico ma anche per essere riconoscibile ed evitabile dai buoni cristiani; In opposizione alla monocromia degli abiti dei cittadini per bene, la policromia dell'abito è l'utilizzo delle bande verticali erano simbolo diabolico e della follia e anormalità del personaggio.

11 Giullari di Dio (1) Accanto ai giullari di Satana, che cantavano l'amore in termini e gesti immorali, i giullari di Dio cantavano l'amore verso Dio e le vite dei Santi; Era il tentativo di riabilitare la professione dell'artista, considerata immorale; S. Francesco si

12 Giullari di Dio (2) Francesco era un giullare nobilitato dalla profonda fede religiosa. Dice Francesco: L averci creati è un dono stupendo del Signore. La vita è un premio ineguagliabile. Noi che l abbiamo ricevuto dobbiamo mostrare a chi ce l ha donato, una incontenibile felicità e non ci può costare molta fatica. Noi, che dal nostro Creatore in ogni momento siamo sommersi da doni e atti d amore, come pazzi dovremmo ridere, danzare e cantare per la felicità! (le tre caratteristiche del giullare!)

13 Un giullare moderno La figura del giullare, come affabulatore è stata resa celebre da Dario Fo nella rappresentazione di Mistero buffo ; È un'operazione di recupero storico non condotta secondo rigorosi canoni storicofilologici.