SCUOLA INTERREGIONALE DEL CONVEGNO LPV PROPOSTA DI STANDARD CORSO DI ARRAMPICATA SU CASCATE DI GHIACCIO

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1 COMMISSIONE INTERREGIONALE SCUOLE DI ALPINISMO LIGURE - PIEMONTESE - VALDOSTANA SCUOLA INTERREGIONALE DEL CONVEGNO LPV PROPOSTA DI STANDARD CORSO DI ARRAMPICATA SU CASCATE DI GHIACCIO Proposta curata da Pierluigi PERONA

2 Questo corso si colloca nella classificazione AG2 CORSO DI ARRAMPICATA SU CASCATE FIGURA DA FORMARE: Definizione e requisiti di ammissione al corso OBIETTIVI DEL CORSO: L obiettivo si intende raggiunto se l allievo: Corso avanzato di arrampicata su ghiaccio, rivolto a persone che già frequentano la montagna e che intendono divenire autonomi nell arrampicata su cascate. Avere frequentato precedenti corsi di base AG1 - AR1 Avere effettuato ascensioni di bassa difficoltà su roccia e ghiaccio da capo cordata A) Eseguire la preparazione di ascensioni abbastanza difficili attraverso la consultazione di guide alpinistiche e cartine topografiche. In particolare dovrà: sapere individuare la meta dell ascensione e la località di partenza; acquisire informazioni sul percorso di avvicinamento alla base di partenza dell ascensione; acquisire informazioni sui pericoli oggettivi presenti sul percorso; acquisire la descrizione dell itinerario dell ascensione, difficoltà tecniche, tempi di salita, esposizione dell itinerario; acquisire la descrizione dell itinerario di discesa; stabilire l abbigliamento e l attrezzatura necessaria; assumere informazioni relative alle previsioni meteorologiche e sul grado di pericolo di valanghe; assumere se possibile informazioni generali sull itinerario prestabilito da alpinisti, guide alpine, sezioni CAI, ecc.. sapere scegliere l itinerario in funzione delle proprie capacità tecniche e del proprio grado di allenamento fisico. B) Realizzare gli itinerari in piena autonomia e in condizioni di massima sicurezza. In particolare dovrà: saper utilizzare le tecniche di progressione in funzione della morfologia del percorso; saper predisporre le soste in punti sicuri e proteggere opportunamente la progressione della scalata; saper predisporre ancoraggi, oppure saper valutare la loro stabilità per discesa in corda doppia; saper effettuare la calata di un compagno ferito. 1) produrrà una relazione scritta contenente le informazioni indicate nel punto A; 2) raggiungerà 60 punti su 100 nella media delle valutazioni desunte dalle schede di rilevazione n

3 SUDDIVISIONE DEI CONTENUTI DA TRASMETTERE ATTRAVERSO: Lezioni teoriche: Esercitazioni pratiche: Lez.1- Equipaggiamenti e materiali Lez.2- Catena di assicurazione con particolare riferimento all arrampicata su cascate Lez.3- Preparazione fisica Lez.4- Morfologia del ghiaccio da cascata e dei ghiacciai. Nozioni di nevi e valanghe e pericoli in montagna Lez.5- Preparazione e conduzione di una salita in tutte le sue fasi. Valutazione delle difficoltà Lez.6- Storia e sviluppi dell alpinismo su ghiacci E bene fissare la prima lezione teorica almeno una decina di giorni prima dell inizio delle esercitazioni pratiche per dare modo agli iscritti di avere il tempo per procurarsi l attrezzatura indispensabile per il corso. A questa prima lezione far portare l attrezzatura che eventualmente già possiedono per sottoporla ad una verifica di idoneità Es.1- Tecnica individuale di arrampicata in piolet traction: tecnica di base parte prima Es.2- Progressione della cordata Es.3- Tecnica individuale di arrampicata in piolet traction: tecnica di base parte seconda. Prove di tenuta su ghiaccio. Autosoccorso della cordata: elementi base Es.4- Progressione della cordata Es.5- Tecnica individuale di arrampicata in piolet traction: progressione evoluta Es.6- Progressione della cordata Es.7- Eventuale (come esercitazione n.6) Es.8- Eventuale (come esercitazione n.6) La durata del corso dovrà essere di almeno sei esercitazioni pratiche e se possibile svolgerle di sabato e domenica, per consentire una più facile assimilazione degli insegnamenti di base svolti il giorno precedente. CRITERI E MODALITA DI VALUTAZIONE DEL CORSO CONTENUTI OGGETTO DELLA VERIFICA PRESTAZIONI: Nodi: guide con frizione - barcaiolo e mezzo barcaiolo - autobloccante Predisposizione di soste e ancoraggi Tecniche di assicurazione della cordata Autosoccorso della cordata INDICATORI La performance richiesta viene: A) Eseguita correttamente, velocemente senza incertezze B) Eseguita correttamente con qualche piccola incertezza superata con lo stimolo dell istruttore C) Eseguita in modo sbagliato nonostante l aiuto dell istruttore. Non è stata acquisita la tecnica di esecuzione 3

4 PADRONANZA: Tecnica individuale Discesa in corda doppia Superamento delle difficoltà del percorso COMPETENZE: Relazione scritta sulla salita prevista L allievo: A) Si muove con scioltezza e sicurezza nell ambiente. Ha una preparazione fisica adeguata all impegno richiesto dalle difficoltà B) Si muove con sufficiente sicurezza e disinvoltura nell ambiente. Ha una preparazione fisica sufficiente per l impegno richiesto dalle difficoltà C) Si dimostra impacciato nei movimenti, evidenzia grosse difficoltà determinate anche da una mancanza di preparazione fisica La performance richiesta risulta: A) Completa, ordinata ed esaustiva di tutti gli elementi richiesti B) Solo parzialmente completa, poco esaustiva degli elementi richiesti C) Incompleta, poco chiara e poco esaustiva degli elementi richiesti MISURATORE Punti A = 100 B = 60 C = 40 4

5 SUDDIVISIONE DEI CONTENUTI DA TRASMETTERE ED EVENTUALI INDICAZIONI DEI CONTENUTI OGGETTO DI VERIFICA LEZIONI TEORICHE Lezione 1 a) Equipaggiamenti e materiali OBIETTIVO Portare a conoscenza dell allievo le problematiche relative alla montagna nella sua veste invernale e dotarlo degli strumenti di giudizio per scegliere l equipaggiamento adeguato all ambiente in cui dovrà operare durante il corso e non solo. La spiegazione riguardante l esecuzione dei nodi sarà affrontata solo se gli allievi manifesteranno esigenze o deficienze in merito, essendo questo un corso avanzato richiedente pre requisiti ben precisi. Contenuti Caratteristiche dell ambiente invernale - Eventuali integrazioni all abbigliamento posseduto - Consigli e suggerimenti per eventuali acquisti in generale Attrezzatura e materiale tecnico specifico per le cascate di ghiaccio: - Tipi di attrezzi e loro caratteristiche: piccozze e ramponi - Tipi di chiodi: caratteristiche e utilizzo; evoluzione storica - Freni tipo secchiello e piastrina stick, piastrina gigì, cordini, gancio abalakov b) Nodi - Nodi fondamentali e loro utilizzo (guide con frizione, barcaiolo e mezzo barcaiolo, machard, inglese, fettuccia, nodo bloccante del cordino o fettuccia per corda doppia) METODOLOGIA: Illustrare i capi di abbigliamento e l attrezzatura tecnica che l istruttore ha portato con sé; evidenziandone i pregi e i difetti mediante il confronto tra oggetti appartenenti alla stessa categoria di utilizzo. Breve inquadramento storico dei vari oggetti presentati. Avvalersi di diapositive per illustrare le caratteristiche tecniche degli attrezzi. Verifica punto a) Verifica punto b) Controllare l idoneità dell eventuale attrezzatura in possesso degli allievi (piccozze, ramponi, moschettoni, ecc..) Verificare la correttezza di esecuzione dei nodi 5

6 Lezione 2 Catena di assicurazione Verifica Lezione 3 Preparazione fisica Portare a conoscenza degli allievi le problematiche relative alla sicurezza nella progressione della cordata sulle cascate di ghiaccio. Contenuti La catena di assicurazione con particolare riferimento all arrampicata su cascate: fattore di caduta; la forza di arresto; l assicurazione dinamica; la catena di assicurazione Norme UIAA sui materiali Utilizzo sui freni e delle corde su ghiaccio: rinvio delle corde alternate; uso della piastrina gigì; uso dello chock-assorber Tipi di soste: mobile; semi mobile; fissa (loro utilizzo) Utilizzo dei chiodi da ghiaccio, di abalakov e di lunule Problematiche dell arrampicata su cascate di ghiaccio: come ridurre il fattore di rischio Comportamento delle corde bagnate e ghiacciate METODOLOGIA: Avvalendosi di slide per lavagna luminosa, diapositive e/o altri strumenti e supporti audiovisivi procedere a trattare i contenuti sopra esposti. Creare dei momenti di discussione che coinvolgendo attivamente l allievo nella lezione, lo fanno diventare attore nella rappresentazione e non solo spettatore più o meno passivo di una conferenza. Controllare durante le esercitazioni pratiche che gli allievi abbiano assimilato i concetti fondamentali della catena di assicurazione Portare a conoscenza degli allievi le motivazioni e i principi base di una buona preparazione fisica. Contenuti La preparazione a lunga scadenza Requisiti di un allenamento adatto all alpinismo: - delle conoscenze pratiche - dei requisiti fisici - delle nozioni culturali - delle qualità psicologiche Le diverse forme di allenamento Programmazione dell allenamento (caratteristiche dell obiettivo, piano di allenamento) METODOLOGIA: Attraverso opportuni strumenti e supporti audiovisivi illustrare come farsi una preparazione fisica adeguata all impegno delle ascensioni che si vogliono affrontare. Creare dei momenti di discussione che coinvolgono attivamente l allievo nella lezione. 6

7 Lezione 4 a) Morfologia del ghiaccio di cascata b) Morfologia dei ghiacciai Portare a conoscenza degli allievi: le tipologie dei terreni che si troverà ad affrontare nelle esercitazioni pratiche e non solo; i pericoli che tali ambienti presentano a chi li frequenta; come evitarli e/o il come ridurli a gradi bassissimi. Contenuti Tipi e forme del ghiaccio di cascata (cavolfiori, meduse, champignons, colonette, free-standing, stalattite, sigaro, ghiaccio colato, ghiaccio a gocce, ghiaccio umido, ghiaccio cotto che ha subito gli effetti del sole), differenze e metodi di formazione di una colata di ghiaccio, colori del ghiaccio Classificazione - Caratteristiche - Tipi di crepacci - Seracchi - Formazione e vita di un ghiacciaio - Nozioni sull attraversamento di un ghiacciaio c) Pericoli in montagna Pericoli oggettivi con particolare riferimento alle scalate di cascate di ghiaccio, di canaloni e di pareti ghiacciate Nozioni di neve e valanghe: struttura del manto nevoso e sue trasformazioni (effetto del vento, accumuli, cornici, brina di fondo, ecc..); cause di distacco valanghe, tipi di valanghe (lastroni, neve sciolta, di fondo, ecc..); comportamento sul terreno e prevenzione (bollettino nivo - meteorologico, norme prudenziali); soccorso METODOLOGIA: Per introdurre l allievo nel mondo invernale della montagna e dei ghiacciai in genere, servirsi di mezzi audiovisivi quali diapositive e slide per lavagna luminosa che meglio permettono di illustrare i contenuti sopra esposti. Se fosse possibile utilizzare un filmato per trattare il problema valanghe si aumenterebbe l efficacia dell apprendimento. Coinvolgere attivamente l allievo prospettandogli dei casi comportamentali da commentare oppure che richiedono il comportamento da assumere per affrontare correttamente la situazione. Verifica Mediante un questionario che analizzi le diverse situazioni e i comportamenti più opportuni 7

8 Lezione 5 a) Preparazione di una salita Portare a conoscenza degli allievi le procedure riguardanti la preparazione e lo sviluppo di una salita, i possibili inconvenienti che si possono verificare durante il compimento della stessa e il nuovo metodo per valutare le difficoltà delle scalate su ghiaccio. Contenuti a) Informazioni sull ascensione: - carte, guide alpinistiche - guide alpine - rifugi - alpinisti b) Informazioni sulle condizioni della montagna c) Scelta dei materiali e dei viveri b) Sviluppo di una salita La partenza - L avvicinamento - Le difficoltà - La cima - La discesa - Il bivacco c) Gli incidenti sul Il maltempo - Le cadute - I cedimenti fisici percorso d) Valutazione delle difficoltà delle salite su ghiaccio La nuova scala: - grado di impegno - grado delle difficoltà tecniche Indicazioni particolari: - X - R - M METODOLOGIA: I contenuti del punto a si potrebbero trattare sostenendosi con slide per lavagna luminosa I contenuti del punto b si potrebbero illustrare attraverso diapositive che descrivono una ascensione I contenuti del punto c si potrebbero illustrare con slide per lavagna luminosa e poi con diapositive per quanto riguarda la presentazione di esempi di ascensioni. Lezione 6 a) Storia e sviluppi dell alpinismo su ghiaccio Portare a conoscenza degli allievi l evoluzione storica dell alpinismo su ghiaccio. Contenuti a) Dalle vie normali su ghiacciaio alla salita di pareti e canaloni di ghiaccio b) Evoluzioni dei materiali c) Le scalate sulle cascate ghiacciate e dei couloir d alta montagna - couloir fantasma d) Dry tooling METODOLOGIA: L utilizzo di una sequenza di diapositive opportunamente preparata e commentata dal vivo permetterà di ottenere un ottimo risultato ai fini dell apprendimento. 8

9 ESERCITAZIONI PRATICHE Esercitazione 1 a) Tecnica di base, prima parte Far si che l allievo acquisti dimestichezza con l elemento ghiaccio e con gli attrezzi che gli permettono di progredire su questa materia mutevole, concentrando l attenzione nell assimilare correttamente la tecnica individuale di salita piuttosto che sul compimento di una scalata CONTENUTI: Tecnica individuale di arrampicata in piolet - traction: Utilizzo della piccozza e dei ramponi - Infissione ed estrazione della piccozza Posizione base del corpo - Movimenti fondamentali del corpo Progressione di base: in salita e in traversata b) Nodi fondamentali Guida con frizione - barcaiolo e mezzo barcaiolo - machard - inglese - fettuccia - nodo bloccante del cordino o fettuccia per discesa in corda doppia NB: La spiegazione riguardante l esecuzione dei nodi sarà affrontata solo se gli allievi manifesteranno esigenze o deficienze in merito, essendo questo un corso avanzato per la cui partecipazione sono richiesti pre requisiti ben precisi METODOLOGIA (dimostrazione - esecuzione) L esercitazione si dovrebbe svolgere ai piedi di un breve muro di ghiaccio di inclinazione di circa 75 con possibilità di moulinette, per consentire la ripetizione anche più volte facendo percorsi paralleli. Per acquisire dimestichezza far arrampicare solo con i ramponi e poi con una sola piccozza. Far arrampicare l allievo assicurato a moulinette in modo che l istruttore possa correggere gli errori. Eventualmente disporre, a lato della linea di salita, una corda fissa utile all istruttore per affiancare l allievo per correggere gli errori che commette. Verifica punto a Verifica punto b Controllare la corretta impostazione ed esecuzione degli esercizi eseguiti Controllare l esatta esecuzione dei nodi Esercitazione 2 Far si che l allievo acquisti manualità nell utilizzo dei chiodi, nella predisposizione delle soste e capacità di scelta della localizzazione di chiodi e soste durante la progressione della cordata. Inoltre fare in modo che si renda conto delle problematiche tecniche e logistiche che l attività in oggetto comporta CONTENUTI: a) Chiodi Tipi di chiodi e condizioni di utilizzo: a testa in alto; a testa in basso; orizzontale 9

10 b) Tecnica di assicurazione c) Progressione della cordata Verifica punto a Soste: mobile, semi mobile, fissa - condizioni di utilizzo - assicurazione appesi alla sosta - protezione della sosta - rinvio sulla sosta - progressione a corde sfalsate - assicurazione del primo di cordata con secchiello o piastrina stick - recupero del secondo con piastrina gigì o mezzo barcaiolo Applicazione degli apprendimenti dell ESERCITAZIONE 1 nella salita di una cascata di media difficoltà di più tiri. Discesa: - in corda doppia )preparazione o verifica dell efficienza dell ancoraggio esistente) a piedi (individuazione del percorso) METODOLOGIA (dimostrazione - esecuzione) L istruttore illustra e dimostra praticamente i contenuti sopra elencati e fa mettere in pratica le stesse cose agli allievi. Durante la salita da capo cordata, l istruttore da spiegazione dei suoi movimenti, della tecnica di chiodatura, della disposizione delle soste rispetto alla linea di salita e rispetto ad eventuali pericoli oggettivi. Tiri di corda brevi per essere seguiti/sentiti e per seguire l allievo Controllare che venga fatto l invito per l avvitamento del chiodo Verificare che la carota di ghiaccio venga estratta senza battere i denti della fresa e il filetto ma bensì si percuoti la testa del chiodo Verifica punto b Controllare l esattezza d esecuzione della sosta Verifica punto c Controllare la correttezza d esecuzione degli apprendimenti dell ESERCITAZIONE 1 Esercitazione 3 a) Tecnica individuale di arrampicata in piolet - traction: tecnica di base, seconda parte Questa esercitazione presenta un triplice obiettivo, ossia far si che l allievo: 1) Assimili nuovi modi per salire sempre con più sicurezza e provare a chiodare da capocordata (anche se assicurato dall altro) 2) Faccia esperienza nel trattenere la caduta del capocordata 3) Acquisisca i concetti base per organizzare un autosoccorso CONTENUTI: Progressione base in spaccata Posizione base a triangolo e chiodatura Progressione a triangolo base Chiodatura da capo cordata b) Prova di tenuta Trattenere la caduta del primo di cordata Accorgimenti da tenere presente per evitare infortuni a chi assicura Analisi dei fenomeni avvenuti nella prova c) Autosoccorso della cordata Recupero del ferito in grado di collaborare (con piastrina stick o nodo Edi) tramite il paranco Poldo Calata del ferito con bilancino (ricongiunzione della cordata) 10

11 Verifica punto a Esercitazione 4 a) Progressione della cordata METODOLOGIA (dimostrazione - esecuzione) L esercitazione si dovrebbe svolgere su di un breve muro di ghiaccio di inclinazione di circa 75 con possibilità di moulinette, per consentirne la ripetizione anche più volte facendo percorsi paralleli. Simulare l arrampicata da primo di cordata assicurando l allievo a moulinette quindi far provare a chiodare tenendosi ad un attrezzo e poi sospesi con i cordini. Eventualmente disporre, a lato della linea di salita, una corda fissa utile all istruttore per affiancare l allievo per correggere gli errori che commette. La prova di tenuta consente di fare esperienza e quindi rendersi conto di cosa può succedere nel posto di sosta nel caso di caduta del primo di cordata. Segue il commento dell istruttore assistente sulla prova eseguita. E indispensabile che ogni allievo faccia almeno una prova. Le manovre di auto soccorso vengono spiegate e dimostrate dall istruttore e poi successivamente eseguite dagli allievi opportunamente assistiti dall esperto. Controllare la corretta impostazione ed esecuzione degli esercizi eseguiti Effettuare la salita di una cascata di almeno due tiri di corda, in sicurezza per tutti i componenti della cordata, applicando gli apprendimenti delle lezioni precedenti e facendo in modo che l allievo si renda sempre più conto delle problematiche tecniche e logistiche e della necessità di affinare sempre più la tecnica individuale che l attività in oggetto comporta. CONTENUTI Applicazione degli apprendimenti delle Esercitazioni nella salita di una cascata di difficoltà rapportata alle capacità degli allievi. Discesa in corda doppia o a piedi (vedere Esercitazione 2 punto c) b) Ancoraggi di ghiaccio Costruzione ed utilizzo di abalakov e di lunule come ancoraggi per proteggere la progressione oppure come ancoraggi per le discese in corda doppia. c) Autosoccorso della cordata Verifica punto a Recupero e calata del ferito (vedere Esercitazione 3) METODOLOGIA (dimostrazione - esecuzione) L istruttore illustra e dimostra praticamente i contenuti sopra elencati e fa mettere in pratica le stesse cose agli allievi. Durante la salita da capo cordata l istruttore da spiegazione di tutto quello che fa. Tiri di corda breve per comunicare facilmente con l allievo. Per memorizzare correttamente e a lungo termine le manovre devono essere ripetute più volte dagli allievi sempre opportunamente seguiti dall esperto. Controllare la corretta impostazione ed esecuzione della tecnica individuale di progressione. 11

12 Esercitazione 5 a) Tecnica individuale di arrampicata in piolet - traction: progressione evoluta Verifica punto a Questa esercitazione presenta un duplice obiettivo, ossia far si che l allievo: 1) Assimili nuovi modi per salire sempre con più sicurezza e quindi potenziare ulteriormente la propria tecnica individuale 2) Faccia esperienza da capo cordata restando entro un grado di rischio accettabile Progressione a triangolo evoluta Discesa a triangolo Progressione a piedi sfalsati Progressione con accoppiamento di piedi Progressione a triangolo con rotazione del corpo METODOLOGIA (dimostrazione - esecuzione) L esercitazione si dovrebbe svolgere su di un muro di ghiaccio di inclinazione di circa 80, da salire in moulinette e che presenti la possibilità di utilizzare spesso i piedi in appoggio. Eventualmente disporre, a lato della linea di salita, una corda fissa utile all istruttore per affiancare l allievo per correggere gli errori che commette. In un secondo tempo, simulare l arrampicata da primo di cordata senza l assicurazione dall alto. Per contenere i rischi nel limite dell accettabile, l istruttore deve preparare il percorso predisponendo nei punti fondamentali delle protezioni, in modo che l allievo salendo possa aggiungerne di intermedie. Si consiglia di prestare assistenza all allievo lungo una corda fissa sistemata a lato della lunghezza di corda preparata in precedenza. Controllare la corretta impostazione ed esecuzione degli esercizi eseguiti Esercitazione 6 a) Progressione della cordata Effettuare la salita di una cascata di più tiri, in sicurezza per tutti i componenti della cordata, applicando le diverse tecniche di arrampicata alla morfologia del ghiaccio. Inoltre l allievo potrà continuare a fare esperienza da capo cordata, alternandosi con l istruttore, al comando della stessa, su quei tratti di cascata che è in grado di superare da primo di cordata. CONTENUTI Tecniche di arrampicata applicata alla morfologia del ghiaccio delle cascate. Discesa in corda doppia o a piedi (vedere Esercitazione 2 punto c) 12

13 Verifica punto a Esercitazione 7 Esercitazione 8 METODOLOGIA (dimostrazione - esecuzione) Salita di una cascata di più tiri, di difficoltà compatibili con le capacità degli allievi. L istruttore illustra e dimostra praticamente la tecnica di progressione utilizzata, in relazione alla conformazione del ghiaccio e fa mettere in pratica le stesse cose agli allievi. Durante la salita da capo cordata l istruttore dà spiegazione di tutto quello che fa. Tiri di corda brevi per comunicare facilmente con l allievo. Là dove possibile fare arrampicare l allievo da primo di cordata, su difficoltà rapportate alle sue capacità tecniche e alla sicurezza e tranquillità emotiva. Controllare la correttezza d esecuzione delle tecniche utilizzate dall allievo per progredire. Controllare, nel tiro di corda che l allievo affronterà da primo di cordata, la corretta localizzazione e realizzazione delle soste. Eventuali come Esercitazione 6 Note: Sarebbe bene, per non incappare in perdite di tempo ed in eventuali incidenti, organizzare le esercitazioni pratiche di sabato. Questo permetterebbe di utilizzare quei posti di arrampicata ideali per gli apprendimenti, ma molto frequentate dagli arrampicatori. E necessario porre molta attenzione nel cercare la corretta ambientazione di ogni esercizio: il terreno deve permettere una sua esecuzione precisa e non simulata. Le difficoltà degli itinerari da affrontare devono essere scelte in relazione alla crescita del livello tecnico dell allievo. 13

14 BIBLIOGRAFIA Collegio Nazionale Guide Alpine: Progressione su ghiaccio CAI - CONI: Manuale di didattica Commissione Interregionale LPV: Dispensa integrativa al manuale di tecnica di ghiaccio del C.N.S.A.S.A. ALP n 155: Ancoraggi di sosta di P. Mantovani C.N.S.A.S.A.: Aggiornamento su tecniche e manovre di corda Zanichelli: Gli alpinismi - Idee, forme, tecniche (Amy - Beghin - Faivre) Corso di arrampicata su cascate: Scuola di alpinismo del CAI di Chivasso e del CAI UGET di Torino Corso di alpinismo: Scuola di alpinismo e sci alpinismo - Valle Orco 14

15 ALLEGATI SCHEDE DI RILEVAZIONE RISULTATI 15

16 SCHEDA DI RILEVAZIONE Allievo Esercitazione 1 Presente: Assente: PRESTAZIONI TECNICA INDIVIDUALE: A B C Utilizzo ramponi Utilizzo piccozze Progressione base in salita Progressione base in traversata NODI: Guida con frizione Barcaiolo Mezzo barcaiolo Nodo preparazione per corda doppia ALTRI ASPETTI Attento Distratto Intraprendente Sicuro Impacciato... Eventuali altre indicazioni: 16

17 SCHEDA DI RILEVAZIONE Esercitazione 2 Allievo Presente: Assente: PRESTAZIONI INFISSIONE CHIODI: A B C Realizzazione della sosta PROGRESSIONE DELLA CORDATA: Utilizzo piccozze Utilizzo ramponi Tecnica individuale Assicurazione Nodi ALTRI ASPETTI: Attento Distratto Intraprendente Sicuro Impacciato... Eventuali altre indicazioni: 17

18 SCHEDA DI RILEVAZIONE Allievo Esercitazione 3 Presente: Assente: PRESTAZIONI TECNICA INDIVIDUALE: A B C Utilizzo ramponi Progressione base in spaccata Progressione a triangolo di base Infissione chiodi Utilizzo piccozze ALTRI ASPETTI Media valutazioni Attento Distratto Intraprendente Sicuro Impacciato... Eventuali altre indicazioni: 18

19 SCHEDA DI RILEVAZIONE Allievo Esercitazione 4 Presente:_ Assente: PROGRESSIONE DELLA CORDATA: Utilizzo ramponi Utilizzo piccozze Tecnica individuale Infissione chiodi PRESTAZIONI A B C PADRONANZA Progressione della cordata A B C Media valutazioni Eventuali altre indicazioni: 19

20 SCHEDA DI RILEVAZIONE Esercitazione 5 Allievo Presente: Assente: PRESTAZIONI TECNICA INDIVIDUALE: A B C Progressione a triangolo evoluta Discesa a triangolo Progressione a piedi sfalsati Progr. con accoppiamento di piedi Progr. a triangolo con rotazione del corpo PRESTAZIONI PADRONANZA PROGRESSIONE DA PRIMO DI CORDATA Sistemazione protezioni A B C A B C Progressione Realizzazione sosta Media valutazioni Eventuali altre indicazioni: 20

21 SCHEDA DI RILEVAZIONE Esercitazione 6 Allievo Presente: Assente:_ PRESTAZIONI PADRONANZA PROGRESSIONE DLLA CORDATA: A B C A B C Tecnica individuale Progressione da primo di cordata Sistemazione protezioni Localizzazione sosta Realizzazione sosta Eventuali altre indicazioni: Media valutazioni 21

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