Nutrizione Clinica. Dieta
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1 Nutrizione Clinica Dieta La parola dieta deriva dal termine greco "diaita" che significa letteralmente "stile di vita" e, più estesamente, nell antica medicina greca definiva il complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo etc.) atte a mantenere lo stato di salute. 1
2 Dieta Dieta quindi non significa restrizione, privazione e distinzione tra cibi vietati e cibi consentiti, ma informazione educazione riabilitazione ad un corretto comportamento alimentare e ad un corretto stile di vita. Contributo calorico Distribuzione dei Nutrienti Gusti individuali Aspetto Socio Culturale Patologie 2
3 Calcolo del consumo basale Misura diretta del BMR Calorimetria Stima del BMR Impedenziometria Equazioni Equazioni Predittive del BMR BEE M = 66+(13,7xPeso)+(5xAltezza)-(6,8xEtà) BEE F = 655+(9,6xPeso)+(1,85Altezza)-(4,7xEtà) 3
4 Bioenergetica Equazioni predittive del BEE, espresso in Kcal/dì, a partire dal peso corporeo espresso in Kg. Le equazioni perdono di significatività in individui obesi. Pc = Peso Corporeo Fonti: Commission of the European Communities, Modificato da SINU Età Maschi BMR Femmine < ,5xPc-31 22,7xPc ,7xPc ,3xPc ,6xPc ,9xPc+700 8,4xPc ,3xPc-31 20,3xPc ,4xPc ,7xPc+496 8,7xPc+829 9,2xPc+688 9,8xPc+624 Calcolo del consumo Giornaliero Livelli di attività Fisica LAF Stima dei consumi con gli Equivalenti Metabolici MET 4
5 LAF Livelli di Attività Fisica Inattivo: Completa inattività giornaliera (es alcuni stati patologici) Sedentario: lavoro non fisico (un lavoro da scrivania o al computer) e non effettuare nessun tipo di attività fisica durante la giornata. Attività leggera: lavoro non fisico (un lavoro da scrivania o al computer) ma eseguire qualche tipo di attività fisica durante il giorno (ad esempio spostarsi a piedi o in bicicletta in modo sostanzioso), ma nessun allenamento. Attività moderata: lavoro non fisico (un lavoro da scrivania o al computer) con sedute di allenamento leggero-moderato quotidiane. Oppure lavori con impegno fisico moderato (casalinghe, collaboratori domestici, collaboratori di vendita, Lavori nel terziario ecc). 5
6 Attività intensa: Lavori con impegno fisico intenso (agricoltori, allevatori, pescatori, manovali, ecc), oppure lavoro con impegno fisico moderato con sedute di allenamento leggero-moderato quotidiane, o ancora lavoro non fisico con sessioni di allenamento intense. Attività molto intensa: Lavori con impegno fisico intenso (agricoltori, allevatori, pescatori, manovali, ecc) con sedute di allenamento leggero-moderato quotidiane, oppure lavoro con impegno fisico moderato con sessioni di allenamento intense. Stima Consumi Stima del consumo energetico basale giornaliero BEE 1275 Kcal Stima del consumo energetico giornaliero TDEE, in funzione dell'attività giornaliera calcolata in baseai Livelli di Attività (LAF) Inattivo 1338 BEE X 1,05 Sedentario 1530 BEE X 1,2 Attività Leggera 1785 BEE X 1,4 Attività Moderata 1988 BEE X 1,7 Attività Intensa 2167 BEE X 1,9 Attività Molto Intensa 2422 BEE X 2,1 6
7 MET Equivalente Metabolico: Consumo di Ossigeno a riposo per unità di tempo e di peso MET = 0,0175 Kcal/Kg/min ovvero: 1,05 Kcal/Kg/h MET All aumentare dell intensità di un esercizio fisico i METs aumentano in modo proporzionale. Si può calcolare il consumo di una determinata attività in METs attraverso misurazione diretta (calorimetria) o servendosi di scale di valutazione es Scala di Borg 7
8 Consumi (METs) Consumi nella marcia y = 1,0443e 0,2406x R 2 = 0,9596 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 Velocità Km /h Consumi (MET) 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 Consumo nella corsa y = 0,955x + 0,16 R 2 = 0,9987 6, Velocità METs 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 Velocità in Km/h Marcia Corsa Espo. (Marcia) Lineare (Corsa) y = 1,0443e 0,2406x R 2 = 0,9596 METs Consumi nel Ciclismo 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0, Velocità Km/h y = 2,4199e 0,0542x R 2 = 0,9884 Amatori Professionisti Espo. (Amatori) Espo. (Professionisti) y = 3,7815e 0,0318x R 2 = 0,9876 8
9 Distribuzione dei Nutrienti Apporto corretto di nutrienti Controllo dell appetito Controllo glicemico Controllo svuotamento gastrico Equilibrio tissutale FAT/FFM BMI Perdita di Peso 29,00 28,00 27,00 26,00 25,00 24,00 23, Inizio 10 Sett 20 Sett 22,00 inizio 10 Sett 20 Sett 50 F M FFM FAT 70,00 30,00 60,00 25,00 50,00 40,00 30,00 20,00 Inizio 10 Sett 20 Sett 20,00 15,00 10,00 Inizio 10 Sett 20 Sett 10,00 5,00 0,00 M F 0,00 M F 9
10 Gusti Individuali Aspetto Edonistico del Cibo Cibo = Piacere Mantenere la funzione gratificante del cibo ma spostare la valenza da Quantità a Qualità Aspetto Socio culturale Cibo come mezzo di socializzazione Preferenze e tabù alimentari legati alla cultura di appartenenza 10
11 Patologie Patologie endocrinologiche e genetiche Patologie metaboliche legate al metabolismo dei nutrienti Intolleranze ed allergie alimentari Patologie correlate a malnutrizione Psicopatologie Patologie endocrinologiche e genetiche con impatto sul consumo giornaliero Ipotiroidismo e Ipertiroidismo Patologie genetiche deficienza di leptina Patologie legate al cromosoma x (Turner e Klineferter) Alterazioni ormonali 11
12 Patologie metaboliche legate al metabolismo dei nutrienti Dislipidemie Insulino resistenza e Diabete Dieta e colesterolo Colesterolo , , , , , , ,00 inizio 10 Sett 20 Sett 150 Inizio 10 Sett 20 Sett 12
13 Dieta e Glicemia 13
14 Intolleranze ed allergie alimentari Celiachia Intolleranza al lattosio Allergie Alimentari Arachidi Biossido di zolfo e solfiti Cereali contenenti glutine Crostacei Frutta secca in guscio Latte Mostarda Pesce Sedano Semi di sesamo Soia Uova Lista delle sostanze allergeniche (D.L. 2003/89/CE) e prodotti derivati a concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/litro, espressi come SO2 grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o le loro varietà ibridate e prodotti derivati e prodotti derivati mandorla, nocciola, noce, anacardio, noce pecan, noce brasiliana, pistacchio, noce, macadamia e prodotti derivati e prodotti derivati, incluso lattosio e prodotti derivati e prodotti derivati e prodotti derivati e prodotti derivati e prodotti derivati e prodotti derivati 14
15 Patologie correlate a malnutrizione Ipertensione Coronaropatie e Cardiopatie Sindrome Metabolica Insufficienza Renale Patologie Gastriche e Intestinali Tumori Psicopatologie Anoressia incidenza 0,5-0,8% Per aumentare di peso necessario un apporto calorico almeno del 130% rispetto ai consumi nei casi gravi può essere necessaria la nutrizione parentale 15
16 Psicopatologie Anoressia Necessità di andare per gradi: Non spaventare ma assicurare una nutrizione sufficiente per interrompere i meccanismi fisiologici innescati dalla denutrizione Psicopatologie Anoressia Fare riscoprire gradualmente il lato edonistico: cibi graditi e piacevoli Seguire i gusti che riaffiorano Aumentare gradualmente l apporto calorico 16
17 Psicopatologie Bulimia incidenza 1-1,5% Importante la gestione della composizione della dieta Controllare la fame indotta da carenze nutrizionali per aiutare nel controllo della fame edonistica Forti squilibri nella composizione corporea Psicopatologie Bulimia Mangiare bene non fa necessariamente ingrassare ma migliora il rapporto FAT/FFM Miglior rapporto FAT/FFM Miglior Percezione del proprio corpo 17
18 Psicopatologie Alimentazione Incontrollata incidenza 2-2,5% Importantissimo lavorare sul controllo fisiologico della fame Meno fame più facile gestire crisi Mantenere la funzione gratificante del cibo ma spostare la valenza da Quantità a Qualità Comportamenti Alimentari Alterati ma non rientranti nelle psicopatologie dei DCA possono portare a situazioni di grave alterazione fisiologica sfociando in patologie metaboliche e sindromi 18
19 NWO Normal Weight Obesity o sindrome di De Lorenzo Sovrappeso Vari gradi di pre-obesità con alterazioni fisiopatologiche crescenti Obesità Solo il 15-20% degli obesi sono catalogabili come Pazienti affetti da Binge Eating NWO BMI normale ma %FAT molto elevata, paragonabile a condizioni di obesità. Alla lunga le stesse problematiche soprattutto Sindrome metabolica Spesso associata a bulimia? Comunque sempre comportamenti alimentari alterati e generalmente discontinui 19
20 Sovrappeso Il sovrappeso non è solo un problema estetico, ma è una condizione che favorisce varie alterazioni in tutti gli organi e apparati: Provoca o aggrava alcune deformazioni ossee quali il piattismo, il valgismo e la scoliosi Promuove l'inizio della degenerazione e dell'usura delle cartilagini articolari e predispone pertanto all'instaurarsi dell'artrosi. Modifica la regolazione neuroendocrina della funzione gonadica. Promuove l ipercolesterolemia e l iperglicemia (diabete) nei soggetti predisposti Aumenta il rischio di patologie cardiovascolari Obesità WHO Pandemia in espanzione Costi sociali, etici e sanitari elevatissimi circa 500 milioni di obesi nel mondo contrapposti a 750 milioni di denutriti 20
21 21
22 Prevalenza dell'obesità in % Consumo pro capite in Kilocalorie Energia pro capite % Obesità 22
23 Confronto della prevalenza dell obesità in Italia nel 1994 e nel 2007 (Fonte: Dati ISTAT 2008) 23
24 Obesità Sovrappeso Ob+sovr Distribuzione dei soggetti secondo classi di Indice di Massa Corporea e classe d età. Italia
25 Prevalenza di bambini in sovrappeso per regione Anno 2008 Prevalenza di adulti in sovrappeso per regione Anno 2007 Percentuale di sovrappeso e obesità per Regione, bambini 8-9 anni delle classi terze della scuola primaria (Italia, 2008) 25
26 Percentuali relative di intervento del metabolismo aerobico ed anaerobico in rapporto alla durata di un esercizio fisico. 26
27 Fig Modificata da (3). Riepilogo generalizzato del contributo fornito dai macronutrienti al metabolismo energetico in condizione di riposo e durante esercizio fisico a varie intensità. 100% 90% 80% Contributo Percentuale 70% 60% 50% 40% 30% Proteine Carboidrati Lipidi 20% 10% 0% Riposo Esercizio leggero moderato Esercizio di potenza ad alta intensità Esercizio di resistenza ad alta intensità 27
28 300 Spesa Energetica Kcal/Kg/min Glicogeno Muscolare Glucosio Plasmatico Trigliceridi Muscolari FFA Plasmatici 0 25% 45% 65% 85% Percentuale del VO2 Max 250 Consumo tissutale di ossigeno mll/kg/min FFA Plasm atici Trigliceridi Muscolari Glicogeno Muscolare Glucosio Plasmatico 0 Allenati Non Allenati Differenza del consumo di ossigeno tissutale nei muscoli degli arti inferiori in soggetti allenati e non durante un esercizio di media intensità: 50% del massimale 28
29 Umore Stress Piacere Sistema limbico Serotonina Bilancio Energetico Asse Ipotalamo-enterico Cortisolo Aspetti socioculturali Cervello Corteccia frontale Comportamento Alimentare 29
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